Salvatore77 ha scritto:
Naturalmente il mio discorso era leggermente estremizzato per far comprendere il mio concetto. Poi è chiaro, se uno sta li a vedere chi porti, e conti le punte, vuol dire che stiamo giocando al fantacalcio dove ci sono le punte che schieri come punte ecc.
Ballerini è diventato famoso per le sue esclusioni eccellenti, Rebellin e Di Luca, ma anche altri. Molte critiche, ma tanta responsabilità e meriti al tecnico.
Rebellin a Verona, non trovò posto in una nazionale a 12, poi secondo in classifica di coppa del mondo. Ma anche altri, è inutile stare qui a contare il capello. Il suo sistema era quello. Poi è chiaro che qualche altra punta la portava, metti che il leader da una botta allo sportello dell'ammiraglia...? Che fai....? Alla base di tutto stavano delle gerarchie abbastanza cristallizzate su Bettini, ovviamente. Gli altri erano decisamente subordinati. Più volte i big della nazionale di Ballerini non hanno fatto altro che lavorare per la squadra o svolto il ruolo di regista.
fatico a seguirti...
non è fantacalcio. affermi che il ruolo del ct è irrilevante, poi fai dei distinguo tra il metodo Ballerini e quello Martini, ammettendo implicitamente che quindi il metodo, e pertanto il ct, conta assai. ma il punto specifico è che non c'è alcuna differenza di metodo.
Le esclusioni di Rebellin e Di Luca sono state sempre riconducibili a motivazioni che all'epoca di Martini non sussistevano. è un dato di fatto che Ballerini ha sempre convocato tutti i big che erano a disposizione, che comunque vista la carenza generazionale sono stati indubbiamente in numero inferiore rispetto agli anni 70-80-90. Alla partenza erano tutti potenziali capitani, strada facendo decideva eventuali ruoli di gregariato in base alla forma del momento. nessuno subordinato alla partenza.Se ricorderai, a Varese partimmo e arrivammo con 4 capitani, tre dei quali non si misero al servizio degli altri dal momento che stavano tutti bene.
Spesso capitava che Bettini desse in corsa maggiori garanzie, quindi giustamente si lavorava per lui. ma questo accadeva pure con Martini. Forse hai visto in presa diretta solo la seconda parte della sua gestione, ma il fatto che in nazonale i big corressero contro è una leggenda metropolitana: è accaduto solo a Praga ed in parte a Oslo. stop. in tutte le altre occasioni si è verificato un grande lavoro di squadra, con i giusti gregari (che ci sono sempre stati), i registi e big che a fine gara si mettevano al servizio del piu in forma (vedi Moser a Goodwood). il riuscire a creare una squadra è l'aspetto che distingue un ct qualunque da uno capace.
Martini aveva dei corridori diversi, Saronni per esempio andava tutelato in maniera diversa, come per esempio Freire la Spagna, tutti insieme e volata finale. Invece non avveniva questo, e la presenza di più capitani alla pari portava ognuno a portare i propri gregari fidati e spaccare la nazionale.
ma no.. . solo a metà gara del mondiale di Praga la direttiva divenne tutti per Saronni. in genere tutti i capitani avevano la possibilità di giocarsi le proprie carte, e non c'è mai stata spaccatura... è accaduto solo a praga in quel finale convulso. te lo dimostra il fatto che nel decennio in cui martini ha schierato i moser, i saronni, i baronchelli ecc, siamo sempre arrivati a medaglia giocandoci il mondiale nel finale. poi ovviamente non si può pretendere di ottenere sempre la vittoria... c'è pure l'avversario, e parliamo di avversari coi contro @@: qualche volta c'era hinault, un altra Maertens, un altra ancora Lemond, poi Roche... ma Martini metteva sempre l'uomo giusto al momento giusto a giocarsi la corsa.
Ma anche nei primi anni '90, si portavano sempre tutti, i capitani anche se fuori forma e su percorsi non adatti, come Fondriest e Argentin a Benidorm. Poi c'era Bugno, e tutto passava in secondo piano....
ma guarda che il Bugno del 92 era nelle stesse condizioni di forma (scarse) di Argentin e Fondriest, e moralmente in condizioni ben peggiori, avendo vissuto l'annata peggiore da prof non ottenendo alcuna vittoria in maglia iridata e fallendo al tour, suo obiettivo per il quale aveva saltato il Giro. se non avesse partecipato di diritto in quanto campione uscente, sarebbe stato convocato per lo stesso motivo degli altri due. o meglio, stando a quanto scrivi sarebbe dovuto restare a casa.