CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
kasper^
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CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Il Progetto Continental è pronto. Da oggi si conoscono le regole del gioco e si potrà iniziare a progettare il 2014 con un pò di concretezza in più.

PRONTI... VIA! - La FCI, infatti, ha ufficializzato in questi giorni il regolamento per i team continental italiani invista della prossima stagione. Un testo unico che ricalca le caratteristiche di cui si discuteva ormai da un anno, un insieme di norme che in qualche punto si fa cervellotico ma che delinea un sistema teso alla valorizzazione dei giovani italiani.

Per allestire un team continental, oltre a tutti i documenti richiesti, basterà aprire una ASD o una SRLD e avere 4.500 euro da versare per la licenza a cui sommare i 30.000 euro di fideiussione bancaria: fatto questo si potrà girare l'Europa per correre tutte le gare del calendario Uci ad esclusione delle gare World Tour e di quelle HC estere.

Non avrebbe senso, infatti, creare un Team Continental per continuare a correre le gare dilettantistiche italiane nonostante il regolamento italiano preveda la possibilità di prendere parte alle gare nazionali e, con gli atleti del 1° e 2° anno fino al raggiungimento di 20 punti, anche alle gare regionali.

La regola che piace di più è quella che impone di avere la metà degli atleti under 23; anche se l'età massima rimane 26 anni, sarà possibile ingaggiare uno o due "fuoriquota" (uno se organico di 8 atleti, 2 se almeno 12 atleti). Spazio anche agli ex-professionisti che potranno essere al massimo 2 per squadra, così come gli atleti del primo anno con più di 35 punti.

Infine le plurime affiliazioni: sarà possibile "associare" ad un team continental una formazione dilettantistica con cui "scambiare" gli atleti ma solo nelle gare nazionali e regionali.

VALUTAZIONE - Nel complesso il nuovo sistema creato dalla FCI accoglie tutte o quasi le istanze presentate dai team dilettantistici italiani nel corso delle riunioni che si sono susseguite negli ultimi 12 mesi. La volontà sembra quella di creare un "dilettantismo d'eccellenza" in grado di fare da cuscinetto tra il dilettantismo esasperato e il professionismo.

Rimane da verificare il calendario gare che resterà a disposizione dei team continental: attualmente, infatti, si potrebbero contare sulle dita di una mano le gare professionistiche italiane disposte ad accettare in massa i team continental tricolori e, se anche i manager dei team con licenza professional o world tour dovessero iniziare a porre dei veti, tutto si potrebbe complicare terribilmente.

Per sfruttare a pieno le possibilità offerte dalla licenza continental bisognerà mettere in programma trasferte in Francia, Spagna, Germania ed Europa dell'Est, dove le gare 1.2 e 2.2 sono interamente dedicate alle continental: ma chi avrà il coraggio, le conoscenze e le risorse necessarie per farlo?


riprendo un articolo da ciclismoweb.net, mi sembrano molto interessanti le novità ma come scritto alla fine dell'articolo di gare in italia sopratutto 1.2 e 2.2 ce ne sono pochissime e anch'io mi pongo la domanda su chi andrà e chi verrà invitato all'estero;poi quali squadre chiederanno la licenza continental il prossimo anno!?!?!
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Subsonico
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Beh, intanto un team siffatto potrebbe anche partecipare alle .1, come la Ceramica Flaminia sta facendo, per dire.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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danilodiluca87
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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una abruzzesee dovrebbe essercii.... :champion: :champion: :champion: :champion:
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kasper^
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Subsonico ha scritto:Beh, intanto un team siffatto potrebbe anche partecipare alle .1, come la Ceramica Flaminia sta facendo, per dire.
anche le .1 in italia stan scompararendo :?
cortefranca
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Subsonico ha scritto:Beh, intanto un team siffatto potrebbe anche partecipare alle .1, come la Ceramica Flaminia sta facendo, per dire.
E questa è la cosa strana. Difatti come si evidenzia nel post di Kasper si parla di DILETTANTISMO D'ECCELLENZA, perché proprio di professionistico non vi è nulla.
Il sito UCI riporta nei Team Continental la Ceramica-Flaminia: la fiche allegata indica chiaramente la denominazione della società che A.S.D. Cieffe.
Nella classifica della Coppa Italia, sulle pagine della LCP nel sito Federciclismo, la Ceramica Flaminia non è classificata mentre sono classificate due squadre extracomunitarie: la Lampre e la Columbia.
Citi la Ceramica Flaminia. Sta correndo il Portogallo con uno stagista.
E' abbastanza strano che una squadra dilettantistica (la Flaminia) abbia l'ok dall'UCI dalla FCI e dalla LCP, per tesserare per uno stage due corridori dilettanti, che hanno lo stesso status di quelli che ha tesserato lei? Tale regola UCI è riservata alle squadre professionistiche che vogliono provare dei corridori dilettanti, non per scambi di corridori fra squadre dilettantistiche nel corso della stessa stagione: cosa che è vietata.
Come vogliamo definire questo fatto.
Pat McQuaid

Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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è un casino, nessuno ha le idee chiare, nè che detta le regole, nè chi vorrebbe fare una squadra Continental, e ancora meno noi appassionati...basta leggere l'intervista a Reverberi per capire in che situazione siamo!

http://www.ciclismoweb.net/index.php?op ... Itemid=111
cortefranca
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Pat McQuaid ha scritto:è un casino, nessuno ha le idee chiare, nè che detta le regole, nè chi vorrebbe fare una squadra Continental, e ancora meno noi appassionati...basta leggere l'intervista a Reverberi per capire in che situazione siamo!

http://www.ciclismoweb.net/index.php?op ... Itemid=111
Non è un casino, e gli unici che non hanno le idee chiare sono in FCI, ma questo è un cavallo di battaglia del Presidente che a qualcuno lo ha promesso ed a qualche altro lo ha già permesso, come si evidenzia dal sito UCI:

2013 Equipes Continentales UCI

CERAMICA FLAMINIA - FONDRIEST (CEF) - ITA
Contact
A.S.D. Cieffe
Via San Donato in Poggio, 16
50053 Empoli (FI)
ITALIE

Management
Directeur Sportif Mr. FORCONI Riccardo
Directeur Sportif Mr. BORGHERESI Simone
Représentant de l'équipe Mr. MARRONE Roberto
Winter
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Invece è un gran casino
Le idee chiare non ce le ha nessuno , la FCI come la maggioranza delle altre federazioni mondiali
Escludendo la Francia (e infatti le sue squadre han budget sul ml di euro e son sottoposti al passaporto) , le altre di professionistico han ben poco , visto che sia stipendi che contributi non son obbligatori
cortefranca
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Winter ha scritto:Invece è un gran casino
Le idee chiare non ce le ha nessuno , la FCI come la maggioranza delle altre federazioni mondiali
Escludendo la Francia (e infatti le sue squadre han budget sul ml di euro e son sottoposti al passaporto) , le altre di professionistico han ben poco , visto che sia stipendi che contributi non son obbligatori
Qui stiamo parlando delle regole introdotte dalla FCI, non di quelle che riguardano altri Stati. Non confondiamo le due cose.
Quando si parla di regole non in sintonia con le Leggi dello stato, si parla solamente di quanto vincoli e imponga la Legge 91 in Italia.
Il resto del mondo non deve rispettare la Legge 91.
D'altronde lo stesso regolamento "Continetal 2014" fatto dalla FCI, nelle parte in cui richiama la normativa UCI, cita testualmente:
1.8. Il Presidente della Federazione Nazionale dovrà confermare per iscritto all’Uci che la sua Federazione ha effettuato tutti i controlli necessari onde appurare la buona reputazione dei singoli membri e dirigenti della Squadra Continental Uci, il rispetto dei Regolamenti UCI, dei Regolamenti della Federazione Nazionale e delle Leggi in vigore nel Paese.

E credete che questo rispetto, imposto dall'UCI, il Presidente della Federazione Italiana possa sostenerlo? Credo proprio di no!
Winter
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Ti ripeto che succede la stessa cosa negli altri paesi
Anni fa c era una Continental armena..di professionistico non aveva nulla..
Anche lì doveva controllare la federazione armena..
Con tutti i corridori al minimo contrattuale , tra i 10 e 12..più meccanici e staff , controlli medici il budget varia tra 0.8 e 1 ml di euro
Poche storie se sei sotto non sei in regola con qualcosa
Le squadre francesi lo fanno , anche perché in caso contrario la federazione francese non gli da l ok
Le nostre devono fare lo stesso
cortefranca
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Winter ha scritto:Ti ripeto che succede la stessa cosa negli altri paesi
Anni fa c era una Continental armena..di professionistico non aveva nulla..
Anche lì doveva controllare la federazione armena..
Con tutti i corridori al minimo contrattuale , tra i 10 e 12..più meccanici e staff , controlli medici il budget varia tra 0.8 e 1 ml di euro
Poche storie se sei sotto non sei in regola con qualcosa
Le squadre francesi lo fanno , anche perché in caso contrario la federazione francese non gli da l ok
Le nostre devono fare lo stesso
Ritengo di parlare e scrivere in modo chiaro.
Quello che fanno le altre Federazioni non importa nel discorso di questo forum: conta quello che fa la FCI.
In Italia esiste una Legge: nr. 91 del 1981 che detta le regole per il mondo professionistico.
Tale legge non si riesce a modificare perché al Sindacato calciatori va bene così (per ovvi motivi, principalmente fiscali): tanto è e quindi è in vigore.
Prova a leggerla cosi capirai perché questo Regolamento non può trovare applicazione:
http://www.altalex.com/index.php?idnot=43015
A parte il fatto che nel Regolamento Continental 2014 si citano sigle come le SRLD, che nel diritto societario italiano (codice civile) non esistono.
Questo Regolamento costituisce un sistema per aggirare tale Legge: come è definito in Italia dal codice penale tale fatto?
Winter
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Non capisco dove vuoi arrivare
Per me Pro è una squadra che paga i corridori almeno il minimo sindacale e i relativi contributi
Se no di Pro non hanno nulla
Meglio che restino dilettanti , possono far ugualmente i vari calendari internazionali
Poi che con trucchi vari UCI o FCI possano dire che siano pro , non cambia la realta'.. non lo sono
Le Uniche vere Continental son le 3 squadre francesi
Ho ritrovato una vecchia intervista del ds armeno

http://www.cyclismag.com/article.php?sid=5419

Traduco il pezzo interessante

I : I corridori del Team Continental saranno pagati ?
R : Non c'e' una legislazione relativa ai team Continental in Armenia , in quanto CKT è la prima squadra armena. In tutti i paesi , escluso la Francia , nessuno obbliga a pagare i corridori dei team continental. Tutto si fa tramite negoziazioni.. Non c'e' niente di fisso , anche perche' siamo una squadra modesta
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Vedo che continui a non capire e fare paragoni che non reggono: non è per caso che sei dell'estremo nord-ovest!. :crazy: Scusa la battuta.
Nel calcio se vuoi giocare in serie A devi essere tesserato per una squadra di serie A, altrimenti giochi all'oratorio.
Possibile che in Italia l'unico sport che non rispetta la Legge 91 è il ciclismo? Tutti gli altri si e noi no.
Se vuoi correre nelle gare prof, in ITALIA, devi essere tesserato in una squadra affiliata alla FCI come GS professionistico, altrimenti corri nelle gare dei dilettanti.
Poi se ancora non lo hai capito prova a chiedere a tutti i corridori che si tesserano per una Continental a che categoria pensano di appartenere?
Risposta: professionisti ......
Questa regolamentazione illude una gran massa di ragazzi di essere una cosa ed invece sono un'altra.
Appunto lo puoi fare in Armenia, in Svizzera, ma in Italia no, perché vi è questa legge dello Stato Italiano.
Pensa che per questa Legge chi organizza un circuito ad ingaggio DEVE ESSERE OBBLIGATORIAMENTE costituito in Società di Capitali.
L'U.C.I. che di porcate ne ha fatte ad iosa negli ultimi 20 anni, cosa hanno scritto: vedi in un post precedente dove ho scritto cosa chiede l'UCI al presidente della Federazione italiana.
Questa di richiedere la registrazione dei team prof e delle squadre femminili, nonchè di quelle di altre categorie extra-strada, è una ILLEGALITA' posta in essere dall'UCI: non ha questo potere, non é previsto nei suoi scopi, è un'ABUSO che fanno. Ed in FCI lo sanno: ma per garantire la sedia a qualcuno tacciono su questi soprusi.
Ma tanto non durerà per molto.
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Slegar
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Penso che si debba analizzare la decisione della F.C.I su due piani: formale e sostanziale.

Formalmente la decisione non fa una piega. L'UCI dal 1996 non suddivide più l'attività ciclistica (in questo caso su strada) tra professionisti e dilettanti ma in prim'ordine tra Elite, U23 (solo maschile) e Juniores e per queste categorie assegna i titoli mondiali; all'interno di queste categorie (esclusi gli Juniores) in secondo ordine il calendario internazionale è suddiviso, per ordine di importanza, in World Tour, .1, .2, .2Nation Cup e .2U (queste ultime due riservate agli U23). Solamente in terz'ordine si suddividono le squadre e a quali eventi possono partecipare: WT, Continental Pro (squadre professionistiche), Continental (professionistiche o dilettantistiche a seconda della federazione a cui sono affiliate), Squadre Nazionali, squadre di club e regionali (queste ultime dilettanti).

Il regolamento internazionale non dice che alle gare possono partecipare solamente i professionisti o solamente i dilettanti, anzi: anche quest'anno dei dilettanti hanno preso il via a delle prove del WT. Il regolamento UCI prevede infatti che alle prove del World Tour partecipino le squadre WT (obbligatoriamente), Continental Pro (invitate), Squadra Nazionale del paese dove si disputa la corsa (eventuale). Già si può iniziare a discutere se i componenti della nazionale polacca L. Bodnar, Cieslik, Stachowiak (BGZ), Gradek (BDC) e Wisniowski (Etixx) che militano in formazioni continental possano essere considerati professionisti ma sicuramente gli australiani Damien Howson (vincitore del Trofeo De Gasperi e 3° al Trofeo Piva) e Calvin Watson (10° a San Vendemiano e 15° al De Gasperi) che hanno preso il via al Tour Down Under nelle fila della nazionale australiana sono sicuramente dei dilettanti.

A queste regole la FCI si deve uniformare, infatti lo statuto della FCI all'art. 1 recita: La FCI è affiliata all'UCI quale unica rappresentatnte del movimento ciclistico italiano e svolge l'attività sportiva in osservanza alle deliberazioni ed indirizzi dell'UCI .....

E' la FCI che ha deciso, lecitamente, l'ulteriore suddivisione tra professionisti e dilettanti delle gare che si svolgono in Italia; che poi chiamare professionistiche squadre come la Adria Mobil, WSA o Team Specialized Concept Store ce ne passa, però ……...

La legge 91/81 che disciplina il professionismo sportivo parla chiaro; Art. 2 - Professionismo sportivo Ai fini dell'applicazione della presente legge, sono sportivi professionisti gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi ed i preparatori atletici, che esercitano l'attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell'ambito delle discipline regolamentate dal CONI e che conseguono la qualificazione dalle federazioni sportive nazionali, secondo le norme emanate dalle federazioni stesse, con l'osservanza delle direttive stabilite dal CONI per la distinzione dell'attività dilettantistica da quella professionistica.

Sono le singole federazioni nazionali che decidono se le loro discipline sportive siano professionistiche o no e fino a quale livello. Le continental, che non sono la serie A del ciclismo, per l'UCI possono essere professionistiche o dilettantistiche e la FCI ha scelto la seconda opzione.

Sostanzialmente però le cose cambiano e di molto. Questa decisione della FCI è la certificazione di un fallimento di Di Rocco come presidente federale sia nei confronti del ciclismo professionistico che di quello dilettantistico. Ecco quello che il supermegagalattico presidente dichiarò in un'intervista a Cicloweb il 27 ottobre 2010 (non un secolo fa):
http://www.cicloweb.it/articolo/2010/10 ... nto-della-

Tra le Continental italiane qual è lo stato dell'arte?
«Fosse per noi, saremmo coerenti con quanto fatto nel 2008, quando decidemmo di non riconoscerne lo status, visto che non c'erano proprio i presupposti per l'esistenza di tali squadre. Ma l'UCI ci ha obbligati alla retromarcia, e in fondo capisco la politica di allargamento perseguita dall'Unione Ciclistica Internazionale: a noi le Continental creano solo casino e non servono a nulla, altrove - penso all'Est Europa, o ai continenti più nuovi per il ciclismo - sono un modo per entrare in contatto con realtà locali che vogliono investire nel nostro sport. Se guardiamo l'ordine d'arrivo dei Mondiali di Melbourne, troviamo 11 atleti di 11 nazionalità diverse ai primi 11 posti (e ha vinto un atleta della Norvegia!), quindi in effetti questa politica dell'UCI mostra i suoi frutti, nell'internazionalizzazione del ciclismo. Noi abbiamo un'altra tradizione, abbiamo molte forti squadre di dilettanti, e preferiamo che restino tali. Avremmo potuto fare come in Belgio, dove a molte di queste squadre è stato chiesto di diventare Continental, appunto, ma noi abbiamo preso un'altra direzione, e difendo questa scelta, che si riverbera anche - ad esempio - nel non voler portare dei professionisti al Mondiale Under 23. Ogni nazione deve anche assecondare le proprie esigenze. Per dire, in Francia per anni non hanno avuto nomi di spicco, ma hanno lavorato sulla qualità e ora diversi di loro tornano a farsi vedere davanti nelle corse che contano. Noi abbiamo tanta quantità e dobbiamo finalizzarla alla qualità».


Hanno per caso spostato l'Italia in Norvegia? L'hanno rovesciata così tanto che si è ritrovata vicino all'Australia? Perché a leggere quanto detto poco più di due anni fa non sembra la stessa persona che ha preso questa scellerata decisione di declassare le continental italiane allo status di squadre dilettanti.

2005 - 3
2006 - 2
2007 - 3
2008 - 1
2009 - 2
2010 - 2
2011 - 3
2012 - 1
2013 - 0

Da quando nel 2005 è stata modificata la classificazione delle squadre, il movimento delle squadre professionistiche continental italiane è sempre stato asfittico, tanto, parola di Di Rocco, sono sempre state una seccatura; c'erano le professional che tenevano in piedi la baracca ………. ed il prossimo anno probabilmente l'Italia avrà solamente quattro squadre pro.

Le giustificaficazioni di questa scelta sono sostanzialmente ridicole. Le squadre dilettanti, allo stato attuale, per l'UCI sono classificate come Club Team e quindi già ora possono partecipare alle gare .2 e .2U che si svolgono in tutto il mondo; l'unico "favore" alle squadre dilettanti fatto dalla FCI è la possibilità di partecipare alle gare .1 internazionali ed alle gare .HC italiane ed extraeuropee. Sicuramente le gare di RCS come me le guarderanno alla televisione, bisognerà vedere quanto disperati saranno gli organizzatori italiani per accettare queste squadre; all'estero se non ci sono andati finora non ci andranno sicuramente con il nuovo status.

Questa scelta della FCI dimostra ulteriormente che ai vertici della federazione il ciclismo professionistico non interessa nulla; poteva essere l'occasione per far si che le continental diventavano il trampolino di lancio per chi voleva far crescere una squadra fino a diventare professional o far ritornare i transfughi come Utensilnord, Nippo, Meridiana, diventare il primo approdo "soft" per i dilettanti che entrano nel professionismo obbligando le squadre al passaporto biologico e obbligandogli organizzatori italiani ad invitarle: di tutto questo non si trova traccia.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Slegar
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Edit: un errore formale esiste, figlio illegittimo di un vizio molto buro-italiano di acronimizzare ogni cosa possibile. Non esistono le SRLD ma le S.r.l.; per essere iscritte al Registro delle Società Dilettanti tenuto dal CONI, indispensabile per svolgere attività dilettantistica in Italia, una S.r.l nel sua atto costitutivo non deve, tra le altre cose, perseguire lo scopo di lucro e non può dividere gli eventuali utili di bilancio tra i soci.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Per Slegar

La tua analisi è quasi perfetta. Tranne che per due piccole dimenticanze.
1) La normativa UCI stabilisce (cosa che tu non hai scritto):
che le norme UCI devono essere applicate dalle Federazioni nazionali nel rispetto delle Leggi nazionali (come è anche chiaramente indicato nel regolamento Continental 2014 emanato dalla FCI al punto: norme UCI punto 1.8).
La FCI, quindi, ha l'obbligo di rispettare le Leggi nazionali italiane e non può applicare la normativa UCI "tout court" come vuoi far credere.
Anche perché l'UCI non ha, come nessuna Federazione internazionale al mondo, il potere di modificare le Leggi statali di un paese aderente.

2) In Italia esiste la Legge 91: non è stata abrogata. Quindi va rispettata, anche dalla FCI, come da tutte le altre Federazioni.
Nell'approvazione dello Statuto (assemblea di Bologna 2011) la FCI volle e difese, facendoli approvare, alcuni articoli statutari in cui richiamava appunto le imposizioni discendenti dalla Leggi statali italiane vigenti: la Legge 91 e quella istitutiva del CONI.
Oggi con l'emanazione della normativa sulle Continental 2014 la FCI non rispetta la sua norma statutaria, che lei stessa ha imposto.

Poi vi sono norme, che rivestono ancor più gravi aspetti, in ambito di regolamentazione UCI: registrazione delle squadre all'UCI (di qualsiasi tipo), decisione dell'UCI sull'appartenenza delle squadre ad una determinata Federazione nazionale.
Fatti questi che sono tutti privi di legittimazione per mancanza di potere dell'UCI nell'imporre una tale regolamentazione.
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

Messaggio da leggere da Slegar »

Slegar ha scritto:
Mad ha scritto:
Winter ha scritto:Ma io mi riferivo agli atleti tra il 1979 e il 1988 , la generazione perduta
Ottimi risultati tra gli Under e nei primi anni , poi poco o niente dopo (escluso Nibali)
Sui vari Aru , Battaglin ecc hai giustamente ragione
All'ultimo km speravo nella vittoria di Bongiorno , poi quando l'hanno inquadrato ho visto che era tutta mentre il croato era facile
La generazione perduta ha dato il meglio di se fino ai 25/26 anni, sfruttando il fatto che fossero già maturi rispetto agli altri coetanei. Pozzato forse è il simbolo di questa generazione, già maturo fisicamente da Juniores ( e anche prima) si è abituato a vincere facile sfruttando questa superiorità, ma quando è stato raggiunto dagli altri, non era abituato alla fatica per vincere, a saper cogliere il momento giusto per attaccare, a prendere le migliori posizioni in gruppo. Poi con il passare degli anni si sarà accorto che anche restando un incompiuto trovava contratto e non ha avuto gli stimoli per migliorare.

Non voglio gufare, ma ho paura che la prossima generazione incompiuta sarà la classe 89 ( Balloni, Ulissi, Favilli, Ratto...)
jerrydrake ha scritto:
Winter ha scritto:Son andato a rivedere l'albo d'oro
nella storia è la prima volta che gli stranieri fanno bis..
Non ho capito cosa centra la federazione ?
Froome che federazione aveva dietro ? Durasek vincitore di ieri (in croazia ci son 18 juniores..) ?
La Federazione puo' avere colpe sulla chiusura di corse , sulla gestione troppo buonista dell'antidoping , sulle spese inutili per addetti ecc
Davvero ritieni che una Federazione, qualsiasi essa sia e di qualunque sport, non abbia meriti/responsabilità nella formazione e nella crescita degli atleti di alto livello? :o :o :o Metti RDR alla guida della FIS (scherma) e nel giro di 6-8 anni non saremo in grado di vincere nemmeno una medaglia ai giochi del mediterraneo!
1996, olimpiadi di Atlanta e mondale di Lugano, è il primo anno in cui il ciclismo non è più suddiviso tra professionisti e dilettanti ma tra Elite ed U23. La "generazione perduta", dopo gli juniores, ha corso solamente con la nuova suddivisione: sarà una coincidenza oppure no?
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
peek ha scritto:Ma con tutto questo dibattito sulla riforma delle continental in Italia, ne nascono di nuove o no?
Ho sentito Faresin dire che non ci pensa proprio a trasformare la Zalf in una continental, ma non doveva servire ad agevolare operazioni di questo tipo la riforma?
Oppure è stato un dibattito inutile e non succederà niente?
Al di là delle regole imposte dalla federazione che riesce a far guai comunque e in qualsiasi caso io sostengo da tempo che da quando è nato il PT/WT il mondo dilettantistico italiano sta soffrendo tanto rispetto alla concorrenza internazionale. Fino a 8-9 anni fa i dilettanti italiani spadroneggiavano in lungo e in largo, andavano ai mondiali e domininavano. Poi è successo che con la proliferazioni delle contintental "giovanili" di cui la Rabobank Espoirs ha un pò tracciato le linee guida ci si è ritrovati con un sistema stravolto. Mentre i nostri under corrono sempre (a meno delle corse di Coppa delle Nazioni e pochissimi altri casi) in territorio italiano confrontandosi quasi esclusivamente solo tra di loro, all'estero i 18-19-20enni olandesi, tedeschi, danesi, americani, norvegesi, i baschi dell'Orbea/Euskadi ( che chiuderà :( ), ecc.. riescono ad avere un calendario molto molto più internazionale confrontandosi stabilmente tra di loro in giro per l'europa. Il risultato è che alla lunga il mondo u23 italiano, molto più chiuso in se stesso, ha perso colpi rispetto agli altri. Nel momento in cui un corridore della Rabobank Espoirs, della Botranger, della Thuringer Energie o di una delle giovani continental danesi passa professionista fa molta meno fatica rispetto a chi proviene dalla Zalf o dalla Trevigiani perchè è sottoposto ad un salto meno pesante e allo stesso tempo ha già più esperienza internazionale.

Se la Zalf decidesse di diventare Continental a quel punto dovrebbe poter comunque avere la possibilità di correre il calendario dilettantistico italiano, sostituendo un bel pò di quelle corse meno importanti a cui partecipa con qualche bel impegno internazionale. Secondo me sarebbe qualcosa di positivo.
scile ha scritto:Magari sbaglio ma io vedo molte squadre dilettantistiche più impegnate a sbandierare record di vittorie stagionali che non a formare i campioni del futuro. Un ragazzo che passa prof e non ha mai gareggiato all'estero è nettamente svantaggiato rispetto a chi proviene dalle continental straniere ed è già abituato a viaggiare molto. C'è da dire che non ci sarebbe bisogno di essere continental per correre all'estero ma sicuramente si ha una priorità sugli inviti.
Personalmente ritengo che il mondo delle squadre dilettanti italiane viva nella sua bella "palla di vetro" e non gli interessa nulla che quello dovrebbe essere un ponte verso il ciclismo di vertice; l'importante è contare le vittorie con il pallottoliere, poi sulla qualità delle stesse chissenefrega, salvo poi accorgersi che qualcosa non va quando nelle internazionali di primavera arrivano gli stranieri (australiani in testa con Howson che aveva partecipato al Down Under) e non hanno fatto "toccare palla" ai giovanotti di belle speranze di casa nostra.

Come ha scritto scile non serve diventare continental se hai una squadra di qualità; la "squdra sviluppo" BMC (dilettanti) sta girando mezzo mondo (vedi la recente vittoria in Giappone di Ignazio Moser) e non ha certamente problemi di inviti. La stessa cosa succederebbe per le nostre squadre dilettanti se solo ne avessero voglia.

Corridori come Bugno, Martinello, Bartoli (tanto per citare alcuni nomi) fino a Bettini, Basso e Di Luca da dilettanti hanno incrociato le biciclette con atleti del calibro di Ludwig, Ampler, Suchoručenkov, Konishev, Barinov, Pulnikov o Saitov, ciclisti che se le potevano giocare alla pari con i migliori professionisti dell'epoca; adesso i nostri dilettanti le prendono sonoramente da Ewan, Howson e Alaphilippe e non mi sembra che abbiano voglia di vedersela contro i vari Sella, Santaromita, Rebellin, Pellizzotti, Ponzi, Modolo, ............. (per non parlare di Sagan, Nibali e Rui Costa).
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Tranchée d'Arenberg
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Slegar ha scritto:
Come ha scritto scile non serve diventare continental se hai una squadra di qualità; la "squdra sviluppo" BMC (dilettanti) sta girando mezzo mondo (vedi la recente vittoria in Giappone di Ignazio Moser) e non ha certamente problemi di inviti. La stessa cosa succederebbe per le nostre squadre dilettanti se solo ne avessero voglia.
Anche il BMC Development Team sarebbe dovuto essere continental ma giacchè la BMC aveva già un suo team di sviluppo, l'Hincapie Sportswear Development Team, hanno preferito non richiedere lo status di Continental anche per quest'altra squadra.
Detto ciò è vero, anche le squadre dilettanti potrebbero correre in giro per l'europa gare .2. Non lo fanno perchè manca la volontà di far crescere i ragazzi. Molto più semplice e remunerativo correre nel proprio orto di casa e vincere, vincere, vincere tanto. Quello che dico io però è che con lo status Continental le possibilità di correre corse più serie sono maggiori, in un certo senso si è quasi obbligati a farlo. Non esiste continental che non corra almeno un certo numero di corse del calendario UCI.
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kasper^
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Rossato lancia il suo progetto Continental


Domenica 8 Settembre | 15:51

Il dado è tratto. Da tempo Mirko Rossato meditava di dare vita a un team professionistico di fascia Continental, ora l’idea è diventata un progetto concreto. Dopo dieci anni nel dilettantismo, durante i quali ha vinto tutto ciò che si poteva vincere, l’attuale team manager della Trevigiani Dynamon Bottoli ha messo in cantiere una formazione di dodici under 23 che nel 2014 saranno a tutti gli effetti dei professionisti. Nei giorni scorsi è stata depositata la cauzione necessaria per l’iscrizione del team. La gestione e la direzione tecnica saranno affidate a Marco Milesi. Rossato ha sempre scelto di lavorare con atleti molto giovani. La maggior parte di loro ha svolto sotto la sua guida l’intero ciclo del dilettantismo, molti sono poi approdati alla serie maggiore. Anche il progetto Continental va in questa direzione: “Abbiamo voluto uniformarci alla tipologia di squadre per Under 23 che si è già affermata con successo all’estero e che rappresenta una scelta inevitabile anche per il ciclismo italiano – spiega Rossato -. Nelle nazioni ciclisticamente più evolute le Continental sono considerate il necessario vivaio per i grandi team. Il dilettantismo come è stato inteso finora in Italia è diventato un limite per i nostri corridori, lo dimostra ciò che sta accadendo in altre nazioni, dove i migliori atleti delle nuove generazioni vengono reclutati dalle squadre Continental con l’opportunità di esprimersi su ribalte molto più qualificate di quelle locali. Ciò permette ai giovani talenti di essere più competitivi sul piano internazionale e di vivere con maggiore naturalezza il confronto con i campioni del professionismo”.La rosa dei corridori è stata definita quasi per intero. Faranno parte della nova formazione Lorenzo Rota (nato nel 1995), Gianluca Vecchio, Mattia Frapporti, Riccardo Donato e Edward Ravasi (1994), Juan Ignatio Curuchet (1993), Rino Gasparrini, Michele Scartezzini, Liam Bertazzo, Luca Chirico e Lorenzo Di Remigio (1992). L’organico sarà completato con la scelta di un altro corridore. Nel frattempo c’è un’altra formazione in via di completamento, quella degli sponsor: “Partiamo con una buona base – afferma Mirko Rossato -. Wilier Triestina, Venturini, Italtecnica, Everest resteranno con noi, così come vari sponsor tecnici, fra cui Gaerne, Uvex e Mavic. Dopo i campionati del mondo definiremo ulteriori ingressi e quale sarà il primo nome. La collaborazione degli ultimi anni con L’U.C. Trevigiani è stata molto proficua e farò il possibile affinché possa proseguire anche in questo nuovo progetto. Remo Mosole ha sempre dichiarato che con il centenario si chiude un ciclo, ma è pur vero che debuttare nel mondo del professionismo sarebbe il miglior modo per coronare questo storico traguardo. Credo che Treviso e la sua società si meritino di compiere questo passo”. La nuova squadra Continental avrà base operativa in provincia di Padova e svolgerà un’attività internazionale. Avrà accesso alla maggior parte degli appuntamenti tradizionali del calendario professionistico italiano e parteciperà ad alcune fra le più prestigiose competizioni internazionali riservate agli under 23. comunicato stampa
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danilodiluca87
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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danilodiluca87 ha scritto:una abruzzesee dovrebbe essercii.... :champion: :champion: :champion: :champion:
http://www.cicloweb.it/news/2013/09/18/ ... nippo-de-r
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Subsonico ha scritto:Ok, ho capito dove vuoi arrivare.
Mi stai chiedendo se, visto che la normativa 2014 prevede che l'accordo sia di prestazione sportiva dilettantistica, esista veramente un minimo contrattuale salariale, ancora.
La risposta è "non lo so" :D o meglio, non posso dire con certezza se questi nuovi accordi cancellino quelli vecchi.

Visto che cominciamo a essere pesantemente OT, ti consiglio di consultare questo thread (viewtopic.php?f=2&t=4867) dove l'argomento è stato abbondantemente sviscerato.
La normativa 2014 non ha nulla di nuovo in merito ai compensi rispetto a quella del 2013.
I corridori delle Continental (come nel 2013) non hanno alcuna tutela economica ed alcuni dal 2014 sono stati consigliati pure a portare lo sponsor. Stanno meglio i dilettanti degli squadroni storici per dilettanti. Almeno quelli non ti prendono per i ... delli
I corridori delle Continental (come nel 2013) non hanno diritto ad alcun trattamento pensionistico, anche se qualche furbo ha tentato pure di spillargli dei soldi per questo.
Insomma, 25.000 euro sono pura fantascienza. Tolte le spese manco la metà.
Il ciclismo è morto e va avanti con queste invenzioni regolamentari solo per portare alla partenza una cinquantina di disperati, sfruttati e illusi da affaristi di pessimo livello ... Questa è la realtà. E buona parte dei professionisti delle Pro Continental restituiscono metà dello stipendio ai loro manager che li incassano in nero. Tutti lo sanno, ma nessuno ne parla.
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

Messaggio da leggere da marc »

AndyDufresne ha scritto:
Subsonico ha scritto:Ok, ho capito dove vuoi arrivare.
Mi stai chiedendo se, visto che la normativa 2014 prevede che l'accordo sia di prestazione sportiva dilettantistica, esista veramente un minimo contrattuale salariale, ancora.
La risposta è "non lo so" :D o meglio, non posso dire con certezza se questi nuovi accordi cancellino quelli vecchi.

Visto che cominciamo a essere pesantemente OT, ti consiglio di consultare questo thread (viewtopic.php?f=2&t=4867) dove l'argomento è stato abbondantemente sviscerato.
La normativa 2014 non ha nulla di nuovo in merito ai compensi rispetto a quella del 2013.
I corridori delle Continental (come nel 2013) non hanno alcuna tutela economica ed alcuni dal 2014 sono stati consigliati pure a portare lo sponsor. Stanno meglio i dilettanti degli squadroni storici per dilettanti. Almeno quelli non ti prendono per i ... delli
I corridori delle Continental (come nel 2013) non hanno diritto ad alcun trattamento pensionistico, anche se qualche furbo ha tentato pure di spillargli dei soldi per questo.
Insomma, 25.000 euro sono pura fantascienza. Tolte le spese manco la metà.
Il ciclismo è morto e va avanti con queste invenzioni regolamentari solo per portare alla partenza una cinquantina di disperati, sfruttati e illusi da affaristi di pessimo livello ... Questa è la realtà. E buona parte dei professionisti delle Pro Continental restituiscono metà dello stipendio ai loro manager che li incassano in nero. Tutti lo sanno, ma nessuno ne parla.

Ma in buona sostanza chi sono questi ciclisti che pagano per correre? Per esempio di Ratzemberger in Formula uno era noto. Scusate se taglio corto ma questi che pagano per correre non hanno nulla di meglio da fare? Non possono trovarsi un lavoro come normale come fanno tutti? Sono figli di papà? E i loro genitori gli permettono di buttare via i soldi in questo modo indegno???? Mi vengono in mente i presunti (ma molto presunti) scrittori che pagano di tasca loro per farsi pubblicare un libro. Posso dire che sono patetici o si offende qualcuno?
perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

Messaggio da leggere da Strong »

AndyDufresne ha scritto:
Subsonico ha scritto:Ok, ho capito dove vuoi arrivare.
Mi stai chiedendo se, visto che la normativa 2014 prevede che l'accordo sia di prestazione sportiva dilettantistica, esista veramente un minimo contrattuale salariale, ancora.
La risposta è "non lo so" :D o meglio, non posso dire con certezza se questi nuovi accordi cancellino quelli vecchi.

Visto che cominciamo a essere pesantemente OT, ti consiglio di consultare questo thread (viewtopic.php?f=2&t=4867) dove l'argomento è stato abbondantemente sviscerato.
La normativa 2014 non ha nulla di nuovo in merito ai compensi rispetto a quella del 2013.
I corridori delle Continental (come nel 2013) non hanno alcuna tutela economica ed alcuni dal 2014 sono stati consigliati pure a portare lo sponsor. Stanno meglio i dilettanti degli squadroni storici per dilettanti. Almeno quelli non ti prendono per i ... delli
I corridori delle Continental (come nel 2013) non hanno diritto ad alcun trattamento pensionistico, anche se qualche furbo ha tentato pure di spillargli dei soldi per questo.
Insomma, 25.000 euro sono pura fantascienza. Tolte le spese manco la metà.
Il ciclismo è morto e va avanti con queste invenzioni regolamentari solo per portare alla partenza una cinquantina di disperati, sfruttati e illusi da affaristi di pessimo livello ... Questa è la realtà. E buona parte dei professionisti delle Pro Continental restituiscono metà dello stipendio ai loro manager che li incassano in nero. Tutti lo sanno, ma nessuno ne parla.

ma cosa dici...
i mali del ciclismo erano solo Pat, Hein ed Armstrong
li hanno sconfitti, ed ora il ciclismo può finalmente rinascere :unzunz: :ponpon: :carta:

per il 2014 (dopo la fortunata campagna anti dirocco) propongo di mettere in firma "IO CI CREDO" :D
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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marc ha scritto:Ma in buona sostanza chi sono questi ciclisti che pagano per correre? Per esempio di Ratzemberger in Formula uno era noto. Scusate se taglio corto ma questi che pagano per correre non hanno nulla di meglio da fare? Non possono trovarsi un lavoro come normale come fanno tutti? Sono figli di papà? E i loro genitori gli permettono di buttare via i soldi in questo modo indegno???? Mi vengono in mente i presunti (ma molto presunti) scrittori che pagano di tasca loro per farsi pubblicare un libro. Posso dire che sono patetici o si offende qualcuno?
ci sono tantissimi corridori che portano lo sponsor per pagarsi lo stipendio, anche nomi importanti.
anche tra quelli che oggi sono molto quotati, ci sono alcuni che qualche anno fa sono passati prof con lo sponsor.
se pensi ai figli di papà che si pagano direttamente l'ingaggio per correre non so dirti, ma penso che qualcuno c'è. io non lo farei mai, anche perchè non ce li ho.

a strong
armstrong è americano ed era strapagato e l'uci non fa le regole delle continental italiane e degli stipendi
le regole le fa il settore tecnico della federazione forse assieme al sindacato corridori.
e il sindacato ha venduto i ciclisti pur di portare corridori alle gare italiane che dal 2015 finiranno declassate e con pochi partenti, anche perchè i corridori continental e professional avranno solo 50 giorni gara disponibili in un anno, se rimane come nella modifica appena approvata dall'uci
marc
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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trovarsi uno sponsor personale che paga è un conto, io cerco delucidazioni sulla storia buttata qui nel forum di presunti ciclisti che mettono di tasca propria 30mila euro per correre nelle squadrette. Vorrei sapere se esistono davvero e conoscerli. Per curiosità antropologica, mica per altro
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Pat McQuaid

Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Finalmente vedo qualcuno che parla sapendo chiaramente cosa succede ''dietro'' ... la gente non immagina nemmeno, sembra tutto bello da fuori, ma in realtà....
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Tranchée d'Arenberg
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Il fenomeno raccontato da AndyDufresne è noto da tempo e tra l'altro è anche in comune con altri sport, quelli motoristici in particolare. Non seguo molto il mondo dei motori, ma mi pare di ricordare che una decina d'anni fa esordì nella F1 un pilota malese che guidava come un matto e stava lì solo perchè portava uno sponsor che teneva in piedi la sua squadra. Di episodi del genere ce ne sono stati diversi nel tempo.
Negli ultimi tempi anche il mondo del ciclismo è stato interessato da questa condizione, credo limitata alle continental e a qualche caso meno frequente tra le professional. La crisi, la mancanza di sponsor solidi e il generale impoverimento che colpito il ciclismo italiano negli ultimi 10 anni non fanno altro che rischiare di incrementare questo fenomeno.
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Mettiamo le cose nella giusta prospettiva: il fenomeno (portare lo sponsor) è radicato da decenni, non nasce negli ultimi 10 anni. Ed è diffuso anche tra le Professional, non solo nelle Continental. Mi stupisce che suoni così nuovo, è cosa notoria da tanto tempo.
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kasper^
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Secondo me si parla di gente tipo di luca lo scorso anno che ha portato acqua e sapone
cortefranca
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Ma se non conoscete le regole perché scrivete?
Lo trovo un esercizio sterile dell'intelletto.
Ma sapete quali sono i compensi dei corridori per le continental 2014!
Ma state parlando di squadre DILETTANTISTICHE che fanno correre DILETTANTI, credendo loro stesse, che siano PROFESSIONISTI.
E quindi imbrogliando questi corridori, che credono di essere quello che non sono.
In poche parole sono uguali a quelli che LAVORANO IN NERO....
Ed il tutto con il benestare della Federazione italiana che, anzi, favorisce queste illegalità.
Informatevi bene sulle norme.
Pat McQuaid

Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Quoto in pieno cortefranca...e ormai dopo qualche mese dall'uscita delle nuove ''regole'' possiamo dire che il progetto Continental si sta rivelando una grandissima presa per i fondelli, e infatti vedo che la gente ci casca pure...
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simociclo
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Pat McQuaid ha scritto:Quoto in pieno cortefranca...e ormai dopo qualche mese dall'uscita delle nuove ''regole'' possiamo dire che il progetto Continental si sta rivelando una grandissima presa per i fondelli, e infatti vedo che la gente ci casca pure...

Quello che non mi è chiaro è a chi conviene:

- i corridori possono far finta di essere professionisti, ma il gioco vale un anno, se poi non hanno risultati non possono mica portare soldi per più stagioni (tranne qualche caso)

- lo sponsor? bah...... se fai una squadra di basso livello, che non ottiene risultati o ne ottiene pochi in corsi di basso livello quale ritorno puoi avere?

rimangono i direttori sportivi e lo staff, che in questo modo hanno uno stipendio per qualche mese... sono loro quindi che hanno interesse in piedi queste compagini?

Lascio a parte la federazione, che dovrebbe pensare alla crescita, sana e sostenibile, del movimento, ma che non pare proprio andare in questa direzione.
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Pat McQuaid

Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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simociclo ha scritto:
Pat McQuaid ha scritto:Quoto in pieno cortefranca...e ormai dopo qualche mese dall'uscita delle nuove ''regole'' possiamo dire che il progetto Continental si sta rivelando una grandissima presa per i fondelli, e infatti vedo che la gente ci casca pure...

Quello che non mi è chiaro è a chi conviene:

- i corridori possono far finta di essere professionisti, ma il gioco vale un anno, se poi non hanno risultati non possono mica portare soldi per più stagioni (tranne qualche caso)

- lo sponsor? bah...... se fai una squadra di basso livello, che non ottiene risultati o ne ottiene pochi in corsi di basso livello quale ritorno puoi avere?

rimangono i direttori sportivi e lo staff, che in questo modo hanno uno stipendio per qualche mese... sono loro quindi che hanno interesse in piedi queste compagini?

Lascio a parte la federazione, che dovrebbe pensare alla crescita, sana e sostenibile, del movimento, ma che non pare proprio andare in questa direzione.
Ai corridori va bene cosi; sia per quelli che ovunque vanno portano uno sponsor, sia per quelli che si faranno 1-2 anni da prof per poi smettere...

La squadra ha qualche corridore di buon livello, tipo Baggio se gli fanno correre gare per velocisti puo anche vincere qualche corsa, Beltran in salita nelle corse minori puo fare qualche bel colpo.

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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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La più grande differenza tra il ciclismo, il calcio e il tennis è l'unione degli atleti, un sindacato degli atleti. Non abbiamo alcuna voce, non c'è unità. Sono ragazzi dappertutto negli sport. Ma quegli sport, gli sport delle major leagues non lasciano che accada, e i proprietari non permettono che ciò accada. Nel frattempo noi abbiamo appena vissuto nel selvaggio West. I ciclisti non hanno diritti...
[Lance Armstrong intervistato da CN un paio di giorni fa]
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Winter
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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AndyDufresne ha scritto: La normativa 2014 non ha nulla di nuovo in merito ai compensi rispetto a quella del 2013.
I corridori delle Continental (come nel 2013) non hanno alcuna tutela economica ed alcuni dal 2014 sono stati consigliati pure a portare lo sponsor. Stanno meglio i dilettanti degli squadroni storici per dilettanti. Almeno quelli non ti prendono per i ... delli
I corridori delle Continental (come nel 2013) non hanno diritto ad alcun trattamento pensionistico, anche se qualche furbo ha tentato pure di spillargli dei soldi per questo.
Insomma, 25.000 euro sono pura fantascienza. Tolte le spese manco la metà.
Il ciclismo è morto e va avanti con queste invenzioni regolamentari solo per portare alla partenza una cinquantina di disperati, sfruttati e illusi da affaristi di pessimo livello ... Questa è la realtà. E buona parte dei professionisti delle Pro Continental restituiscono metà dello stipendio ai loro manager che li incassano in nero. Tutti lo sanno, ma nessuno ne parla.
L'avevo scritto anch'io qualche mese fa.. pero' qualcuno la pensava in modo differente
Avere 14 corridori pagati e con contributi , meccanici ecc vuol dire budget vicino a 1,5 ml di euro..
Qua invece saremo tra l'1/3 o peggio 1/4
Di Pro non hanno nulla..
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

E' tutto collegato: soldi - risultati - soldi - squadre pro tour - altri soldi - corridori nelle squadre pro tour - altri soldi - posti vacanti nelle squadre minori - soldi ecc.
purtroppo tempo fa la situazione era migliore, adesso c'è crisi su tutti i fronti, per cui siamo costretti a tutto questo.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Andrew
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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SInceramente mi pare che si stia dibattendo troppo sul fatto se le continental siano da ritenere squadre professionistiche o no, per quel che mi riguarda potrebbero anche continuare a rimanere squadre dilettantistiche a tutti gli effetti, anzi, sarebbe anche meglio, così sarebbe chiaro che quello di correre in queste squadre è un punto di inizio e non di arrivo.
Sia chiaro che capisco benissimo le vostre critiche, le cose devono essere fatte nel modo giusto e i corridori non devono essere presi in giro, però se le cose venissero fatte come si deve, le continental potrebbero svolgere un ruolo molto importante per il ciclismo italiano.
A me piacerebbe molto che le nostri maggiori squadre di dilettanti, tipo Zalf o Trevigiani, richiedessero lo status di continental, sono l'unico di questo forum a pensarla così?
E poi se non ricordo male la Trevigiani aveva detto che il prossimo anno la squadra continental l'avrebbe fatto, o sbaglio?
Basso
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Iscritto il: sabato 21 maggio 2011, 18:03

Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

Messaggio da leggere da Basso »

Andrew ha scritto:E poi se non ricordo male la Trevigiani aveva detto che il prossimo anno la squadra continental l'avrebbe fatto, o sbaglio?
E l'ha fatto. Gli atleti in rosa sono: Lorenzo Rota, Gianluca Vecchio, Mattia Frapporti, Riccardo Donato, Edward Ravasi, Juan Ignatio Curuchet, Rino Gasparrini, Michele Scartezzini, Liam Bertazzo, Luca Chirico e Lorenzo Di Remigio.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
Pat McQuaid

Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Basso ha scritto:
Andrew ha scritto:E poi se non ricordo male la Trevigiani aveva detto che il prossimo anno la squadra continental l'avrebbe fatto, o sbaglio?
E l'ha fatto. Gli atleti in rosa sono: Lorenzo Rota, Gianluca Vecchio, Mattia Frapporti, Riccardo Donato, Edward Ravasi, Juan Ignatio Curuchet, Rino Gasparrini, Michele Scartezzini, Liam Bertazzo, Luca Chirico e Lorenzo Di Remigio.
Questo mi sembra un progetto più serio, con giovani di valore, impegnati anche nell'attività su pista con ottimi risultati.

Donato, Frapporti e Rota potranno già da giovanissimi toccare con mano la realtà del professionismo con la tranquillità giusta, Bertazzo e Scartezzini che hanno ottenuto ottimi risultati su pista oltre che su strada potranno continuare in entrambe le attività e avere una chance tra i prof senza andare a perdersi a tirare per gli altri, Chirico e Di Remigio secondo me faticheranno nelle gare professionistiche, non li vedo maturi fisicamente, ma come corridori non sono niente male!
Andrew
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Pat McQuaid ha scritto: ....già da giovanissimi toccare con mano la realtà del professionismo con la tranquillità giusta....
Ecco, in questa frase è raccolto il perchè ritengo che un serio progetto di squadra continental può essere importantissimo per il ciclismo italiano!

Inoltre avere delle squadre continental italiane può rappresentare una bella boccata d'ossigeno per molte corse italiane che faticano a raggiungere un buon numero di partenti!
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Ma quali sono,ad oggi,le squadre continental che vedremo il prossimo anno?
Pat McQuaid

Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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kasper^ ha scritto:Ma quali sono,ad oggi,le squadre continental che vedremo il prossimo anno?
Team Idea
Flaminia-Fondriest
Team Rossato/Trevigiani che non ha ancora un nome certo

Poi dovrebbe esserci un team di Cenghialta ma al momento io ho sentito tante voci e nessuna conferma ufficiale
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Pat McQuaid ha scritto:
kasper^ ha scritto:Ma quali sono,ad oggi,le squadre continental che vedremo il prossimo anno?
Team Idea
Flaminia-Fondriest
Team Rossato/Trevigiani che non ha ancora un nome certo

Poi dovrebbe esserci un team di Cenghialta ma al momento io ho sentito tante voci e nessuna conferma ufficiale
non ci dovrebbe essere anche la Nippo di Giuliani?
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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simociclo ha scritto:
Pat McQuaid ha scritto:
kasper^ ha scritto:Ma quali sono,ad oggi,le squadre continental che vedremo il prossimo anno?
Team Idea
Flaminia-Fondriest
Team Rossato/Trevigiani che non ha ancora un nome certo

Poi dovrebbe esserci un team di Cenghialta ma al momento io ho sentito tante voci e nessuna conferma ufficiale
non ci dovrebbe essere anche la Nippo di Giuliani?
La Nippo non ho ancora capito che tipo di Continental sarà; perchè altrimenti possiamo anche inserire la Meridiana
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Io ho capito che Cenghialta non fa nulla di nuovo ma si affianca alla Nippo come sponsor subentrando alla De Rosa

http://www.ciclismoweb.net/index.php?op ... Itemid=107

O è un'altra notizia?
AndyDufresne
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Andrew ha scritto:SInceramente mi pare che si stia dibattendo troppo sul fatto se le continental siano da ritenere squadre professionistiche o no, per quel che mi riguarda potrebbero anche continuare a rimanere squadre dilettantistiche a tutti gli effetti, anzi, sarebbe anche meglio, così sarebbe chiaro che quello di correre in queste squadre è un punto di inizio e non di arrivo.
Sia chiaro che capisco benissimo le vostre critiche, le cose devono essere fatte nel modo giusto e i corridori non devono essere presi in giro, però se le cose venissero fatte come si deve, le continental potrebbero svolgere un ruolo molto importante per il ciclismo italiano.
il tuo ragionamento potrebbe anche andare, come ragionamento di investimento sul futuro, ma se fai correre dei team dilettanti fra i prof e partecipare più o meno alle stesse gare, nessuno farà più team professionisti, per i quali si devono spendere più soldi e si hanno più doveri nei controlli sanitari.
qualcuno ha scritto giustamente che all'estero molti corridori protour vanno nelle continental anche per via dei minori controlli e io credo che qualcosa di vero ci sia perchè uno a fine carriera può anche pensare di fare cassa grazie all'esperienza vincendo in calendari minori.
però avevo letto che la federazione italiana avendo aderito alla legge sul professionismo non può far correre dei dilettanti al campionato italiano professionisti, oltretutto senza avere punteggi e in quel regolamento che aveva messo qua subsonico c'era scritto invece questo.
è per questa ragione che di questo passo ovviamente nessuno farà più team prof, a parte i team protour che però in italia stanno sparendo perchè costano troppo.
se resta questo regolamento entro tre anni avremo forse una trentina di professionisti (quelli protour) e tanti dilettanti, di cui magari alcuni che pagano per correre. chi pagherà le pensioni a vecchi professionisti? i calciatori e gli altri sportivi professionisti poi andranno a guardare ste cose.
è come se la federazione stesse incentivando a pagare in nero ed a fare evasione contributiva e non solo perchè c'è da capire come fanno a fare i bilanci queste società dilettantistiche, perchè li fanno gonfiando le agevolazioni fiscali.
se poi il fisco si incazza la figuraccia la facciamo come ciclismo in generale
Winter
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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AndyDufresne ha scritto: se resta questo regolamento entro tre anni avremo forse una trentina di professionisti (quelli protour) e tanti dilettanti, di cui magari alcuni che pagano per correre. chi pagherà le pensioni a vecchi professionisti?
Credo anch'io che finira' cosi
Perche' rischiare con Passaporti biologici , budget da 2-3 ml di euro , quando puoi partecipare alle stesse gare con squadre molto meno costose..
Investimento limitato , stessa resa
Ipoteticamente potrei far una squadra con dieci ex juniores.. considerando che tanti vanno a scuola , li lascerei liberi per la Scuola da Maggio a Luglio (tanto il Giro , per fortuna non è per le Continental , a Giugno e fino a Meta' Luglio praticamente non si corre..) cosi' posson fare anche gli esami
Nessuno pagato , qualche gettone a gara (cosi' quando son a scuola non bisogna pagarli).. Avranno difficolta' a far il salto da junior a Pro ? almeno ci saran piu' corridori al via

Mi pare di aver letto che la Trevigiani aveva un budget intorno a 0,6 ml di euro.. vediamo la squadra Continental quanto avra'

Se l'UCI (non parliamo poi della nostra federazone) fosse serio , applicherebbe le stesse regole anche alle Continental , stipendi , contributi e passaporto
Salvatore77
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Slegar ha scritto: Corridori come Bugno, Martinello, Bartoli (tanto per citare alcuni nomi) fino a Bettini, Basso e Di Luca da dilettanti hanno incrociato le biciclette con atleti del calibro di Ludwig, Ampler, Suchoručenkov, Konishev, Barinov, Pulnikov o Saitov, ciclisti che se le potevano giocare alla pari con i migliori professionisti dell'epoca; adesso i nostri dilettanti le prendono sonoramente da Ewan, Howson e Alaphilippe e non mi sembra che abbiano voglia di vedersela contro i vari Sella, Santaromita, Rebellin, Pellizzotti, Ponzi, Modolo, ............. (per non parlare di Sagan, Nibali e Rui Costa).
Mah, non è ai tempi di Bettini, Basso e Di Luca erano gli altri che potevano vantarsi di aver incrociato i nostri?
Comunque un po' d'esperienza di vario tipo fa bene, credo più per una varietà di percorsi e situazioni tattiche relativi ad essi (ad esempio, pavè, ventagli, maltempo ecc.). I ciclisti buoni sono buoni sempre, forse ora ne abbiamo pochi, è una congiuntura di vacche magre. Passerà.
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galliano
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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AndyDufresne ha scritto:
Andrew ha scritto:SInceramente mi pare che si stia dibattendo troppo sul fatto se le continental siano da ritenere squadre professionistiche o no, per quel che mi riguarda potrebbero anche continuare a rimanere squadre dilettantistiche a tutti gli effetti, anzi, sarebbe anche meglio, così sarebbe chiaro che quello di correre in queste squadre è un punto di inizio e non di arrivo.
Sia chiaro che capisco benissimo le vostre critiche, le cose devono essere fatte nel modo giusto e i corridori non devono essere presi in giro, però se le cose venissero fatte come si deve, le continental potrebbero svolgere un ruolo molto importante per il ciclismo italiano.
il tuo ragionamento potrebbe anche andare, come ragionamento di investimento sul futuro, ma se fai correre dei team dilettanti fra i prof e partecipare più o meno alle stesse gare, nessuno farà più team professionisti, per i quali si devono spendere più soldi e si hanno più doveri nei controlli sanitari.
Non è così scontato...
rimane comunque il fatto che i team Professional sono gli unici che possono partecipare alle corse WT, in particolare al Giro, quindi per uno sponsor che abbia ambizioni a livello nazionale, la differenza tra le due fasce c'è.
Quindi non credo che sarà la presenza delle Continental zeppe di dilettanti ad affossare l'interesse per le Professional, semmai è la fascia di ProTeams WT troppo allargata che rappresenta un danno.
Ciò a prescindere dal fatto che sono d'accordo che la nascita di Continental con gli attuali presupposti presenta molti più danni che benefici.
Bogaert
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Re: CONTINENTAL 2014: ecco le regole del gioco

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Altra continental Italiana

Prosegue il buon momento delle squadre italiane, almeno per quanto riguarda la categoria Continental. Un'altra realtà sta per lanciarsi nell'avventura del professionismo e si tratta della Vega Prefabbricati - Montappone, formazione che negli ultimi anni ha militato nelle categorie giovanili, lanciando alcuni professionisti come Matteo Di Serafino, che quest'anno ha difeso i colori dell'Androni - Venezuela, e Alessio Camilli, che ha corso per il team Nippo.

La conferma ci è arrivata da Maurizio Frizio, uno dei direttori sportivi che ci ha spiegato come la squadra sia ormai in rampa di lancio. “Abbiamo presentato la domanda di ammissione ed entro mercoledì invieremo tutta la documentazione - ha detto - L'organico è quasi completo manca un solo atleta”.

Un progetto sicuramente interessante, ma che per il momento è passato sotto banco. Poche sono le indiscrezioni riguardo gli atleti che andranno a correre in questa nuova squadra, l'unica certezza, al momento, è rappresentata da Cesare Ciommi, classe 1987, divenuto ormai una bandiera del team avendo corso negli ultimi anni con buoni risultati nella compagine marchigiana. Sicuro è inoltre il fatto che buona parte dell'organico sarà composto da under 23 in accordo con il regolamento del Progetto Continental varato dalla Federciclo Italiana nel mese di agosto per valorizzare i gruppi giovanili.

Spaziociclismo
"...esiste Doping dove esiste Antidoping....."

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