Amici della Pista

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cauz.
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da noi i velodromi chiudono. a parigi tra un mese inaugurano questo gioiellino...
http://www.velodrome-national.com/
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Seb
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Grandissimi tempi ad Aguascalientes nella seconda prova di Coppa del Mondo, prime batterie e già fioccano i record del mondo :clap:
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Seb
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Brutta caduta nella prima batteria del Keirin, speriamo che non si siano fatti male, soprattutto D'Almeida che è letteralmente volato via...

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Seb
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Re: Amici della Pista

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C'è anche un video:
Mi sa che hanno anche interrotto le gare al momento
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Re: Amici della Pista

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Anche due spettatori feriti nell'incidente... clavicola destra per Kuczynski, contusioni e abrasioni per D'Almeida e Barrette, trauma cranico per il malese Josiah Ng Onn Lam, pare abbastanza rilevante purtroppo...
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Amici della Pista

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Per chi è ancora sveglio, stanotte diretta streaming:
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Abruzzese
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Re: Amici della Pista

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Intanto François Pervis, dopo aver battuto il record sui 200 metri nella Velocità, è riuscito a far cadere anche il record più longevo per quanto riguarda la pista, ovvero quello di Arnaud Tournant nel Chilometro da fermo che resisteva dal 2001. Il francese ha fermato il cronometro su un'incredibile 56"303. Chi ha avuto modo di leggere risultati e resoconti in questi giorni comunque avrà compreso come la pista di Aguascalientes sia velocissima (oltre che ad una quota altimetrica rilevante), tanto che oltre al transalpino altri 4 atleti sono riusciti a scendere sotto la soglia del precedente record.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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Re: Amici della Pista

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Ragazzi scusate la pubblicità per la concorrenza, ma vi prego andate su Tuttobiciweb e nei commenti a record di Pervis troverete esilaranti botta e risposta sulle performance dei fratelli Ceci…è intervenuta addirittura la mamma, ma vi rendete conto, la mamma!!! Leggete tutto, è strepitoso. Peccato solo che questa pagina sulla pista sia frequentata da pochissimi intimi, non so se avvisare anche i forumisti che seguono unicamente il ciclismo su strada. Voi che dite?
perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Abruzzese
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marc ha scritto:Ragazzi scusate la pubblicità per la concorrenza, ma vi prego andate su Tuttobiciweb e nei commenti a record di Pervis troverete esilaranti botta e risposta sulle performance dei fratelli Ceci…è intervenuta addirittura la mamma, ma vi rendete conto, la mamma!!! Leggete tutto, è strepitoso. Peccato solo che questa pagina sulla pista sia frequentata da pochissimi intimi, non so se avvisare anche i forumisti che seguono unicamente il ciclismo su strada. Voi che dite?
Marc la questione è semplice e avevo avuto modo di fare qualche osservazione su un noto social network anche con Mad che pure frequenta queste pagine: in Italia sappiamo tutti qual è la situazione ed il gap che c'è tra noi e le altre nazioni. Ad Aguascalientes ci sono stati miglioramenti cronometrici per Ceci sia nelle batterie della velocità che nel chilometro ma come abbiamo potuto notare il tutto è stato favorito dalla pista, molto più veloce rispetto ad altre, oltre al fatto che la città messicana si trova a quasi 2000 metri d'altitudine. Di conseguenza però se migliora Ceci, che aveva già un gap nei confronti di tanti altri ragazzi che si cimentano a livello mondiale, migliorano anche tutti gli altri, con prestazioni naturalmente mostruose. Se con 9"9 sui 200 metri arrivi terz'ultimo questo la dice lunga sulla competitività che c'è al giorno d'oggi in determinati contesti che possono essere la Coppa del Mondo o i mondiali. Del resto però se il settore continua a rimanere abbandonato a sé stesso ed anche ragazzi molto volenterosi sono costretti ad arrangiarsi in qualche modo per poter continuare l'attività (ne ho un esempio anche qui nella mia città) poi non ci si può lamentare se in questo settore l'Italia è ormai precipitata nel terzo mondo ciclistico mentre una nazione come Trinidad e Tobago sta ormai inserendo stabilmente un proprio velocista tra i primi dieci al mondo.

Poi non si può amaramente ribadire come le scarse prospettive e la mancanza di progetti concreti ci abbiano fatto buttare nel cesso ragazzi di ottima prospettiva, che sotto il mio personale punto di vista a livello di talento erano probabilmente superiori a Ceci (senza che questo presupponga che il marchigiano vada considerato "scarso", "uno che deve cambiare mestiere" etc.etc...dico solo che se certi ragazzi avessero potuto continuare una certa attività forse avrebbero ottenuto grandi risultati), come ad esempio Andrea Guardini (campione europeo del Keirin da juniores e accreditato di tempi sui 10"5 sulla velocità che al tempo erano riscontri veramente ottimi, visto che parliamo di annate come il 2007) o Rino Gasparrini. Ma anche altri ragazzi come Riccardo Minali (su cui si sta lavorando per l'Omnium ma che anche lui nelle scorse annate sulla velocità aveva riscontri importanti) o Jakub Mareczko avrebbero potuto ben comportarsi se solo avessero potuto avere la possibilità di praticare la loro attività in un certo modo mentre così, come tutti, sono più allettati dalla possibilità di sfondare su strada.
Insomma la questione è questa: chi fa questo tipo di attività costantemente si arrangia e la Federazione in tutti questi anni ha sicuramente delle responsabilità. Che poi parliamo di uomini ma anche nel settore femminile siamo messi molto male, visto che l'unica velocista di un certo rango che avevamo, ovvero Elisa Frisoni, prima ha fatto sempre più fatica a reggere il confronto a livello internazionale, quando da juniores sembrava poter diventare una potenziale fuoriclasse e nell'ultimo anno ha anche interrotto la propria attività per via della maternità. Con altre ragazze la cui esperienza si limita praticamente ai campionati italiani, regionali e nulla più (si può notare infatti che le poche a cimentarsi nel torneo della velocità agli italiani, dove non si arriva neppure a 10 partecipanti ormai, sono tutte stradiste di base).
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Abruzzese ha scritto:
marc ha scritto:Ragazzi scusate la pubblicità per la concorrenza, ma vi prego andate su Tuttobiciweb e nei commenti a record di Pervis troverete esilaranti botta e risposta sulle performance dei fratelli Ceci…è intervenuta addirittura la mamma, ma vi rendete conto, la mamma!!! Leggete tutto, è strepitoso. Peccato solo che questa pagina sulla pista sia frequentata da pochissimi intimi, non so se avvisare anche i forumisti che seguono unicamente il ciclismo su strada. Voi che dite?
Marc la questione è semplice e avevo avuto modo di fare qualche osservazione su un noto social network anche con Mad che pure frequenta queste pagine: in Italia sappiamo tutti qual è la situazione ed il gap che c'è tra noi e le altre nazioni. Ad Aguascalientes ci sono stati miglioramenti cronometrici per Ceci sia nelle batterie della velocità che nel chilometro ma come abbiamo potuto notare il tutto è stato favorito dalla pista, molto più veloce rispetto ad altre, oltre al fatto che la città messicana si trova a quasi 2000 metri d'altitudine. Di conseguenza però se migliora Ceci, che aveva già un gap nei confronti di tanti altri ragazzi che si cimentano a livello mondiale, migliorano anche tutti gli altri, con prestazioni naturalmente mostruose. Se con 9"9 sui 200 metri arrivi terz'ultimo questo la dice lunga sulla competitività che c'è al giorno d'oggi in determinati contesti che possono essere la Coppa del Mondo o i mondiali. Del resto però se il settore continua a rimanere abbandonato a sé stesso ed anche ragazzi molto volenterosi sono costretti ad arrangiarsi in qualche modo per poter continuare l'attività (ne ho un esempio anche qui nella mia città) poi non ci si può lamentare se in questo settore l'Italia è ormai precipitata nel terzo mondo ciclistico mentre una nazione come Trinidad e Tobago sta ormai inserendo stabilmente un proprio velocista tra i primi dieci al mondo.

Poi non si può amaramente ribadire come le scarse prospettive e la mancanza di progetti concreti ci abbiano fatto buttare nel cesso ragazzi di ottima prospettiva, che sotto il mio personale punto di vista a livello di talento erano probabilmente superiori a Ceci (senza che questo presupponga che il marchigiano vada considerato "scarso", "uno che deve cambiare mestiere" etc.etc...dico solo che se certi ragazzi avessero potuto continuare una certa attività forse avrebbero ottenuto grandi risultati), come ad esempio Andrea Guardini (campione europeo del Keirin da juniores e accreditato di tempi sui 10"5 sulla velocità che al tempo erano riscontri veramente ottimi, visto che parliamo di annate come il 2007) o Rino Gasparrini. Ma anche altri ragazzi come Riccardo Minali (su cui si sta lavorando per l'Omnium ma che anche lui nelle scorse annate sulla velocità aveva riscontri importanti) o Jakub Mareczko avrebbero potuto ben comportarsi se solo avessero potuto avere la possibilità di praticare la loro attività in un certo modo mentre così, come tutti, sono più allettati dalla possibilità di sfondare su strada.
Insomma la questione è questa: chi fa questo tipo di attività costantemente si arrangia e la Federazione in tutti questi anni ha sicuramente delle responsabilità. Che poi parliamo di uomini ma anche nel settore femminile siamo messi molto male, visto che l'unica velocista di un certo rango che avevamo, ovvero Elisa Frisoni, prima ha fatto sempre più fatica a reggere il confronto a livello internazionale, quando da juniores sembrava poter diventare una potenziale fuoriclasse e nell'ultimo anno ha anche interrotto la propria attività per via della maternità. Con altre ragazze la cui esperienza si limita praticamente ai campionati italiani, regionali e nulla più (si può notare infatti che le poche a cimentarsi nel torneo della velocità agli italiani, dove non si arriva neppure a 10 partecipanti ormai, sono tutte stradiste di base).

Abruzzese il tuo è un intervento importante: ti chiedo però se è vero come dice la mamma di Ceci che praticamente i velocisti italiani fanno tutto da soli, senza allenatori, preparatori, massaggiatori o altro. Se è così, allora veramente in Italia fare il velocista non così scarso (in fondo Ceci vanta un nono posto ai Mondiali di Minsk) significa essere condannato a un dilettantismo straccione, senza offendere nessuno. Straccione nel senso che pare sia sprovvisto dei più elementari sostegni per condurre un'attività ad alto livello. La velocità su pista in Italia è ridotta così? Allora come dici tu siamo da terzo mondo in queste specialità.

Poi a margine mi piacerebbe sentire i vostri pareri su una faccenda più generale: ma secondo voi è giusto che un ragazzo di 23 anni senza prospettive come Ceci butti via il proprio tempo senza costruirsi un futuro? Magari sta studiando ingegneria informatica all'università e io non lo so, ma se veramente non fa altro che il velocista di terzo piano ultradilettante rimettendoci pure di tasca propria allora non ci siamo. Hai voglia la mamma a elencare i galloni dei 15 titoli italiani se poi la prospettiva del figlio è quella della disoccupazione. A meno che sia di famiglia ricca e abbia magari già un posto assicurato in qualche azienda di parenti, anche questo non lo so. Chiedo a voi perché la storia personale di questo ragazzo, che ammiro per l'amore sconfinato che ha per il ciclismo, mi ha molto colpito al di là delle disquisizioni tecniche sul futuro della velocità italiana
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Re: Amici della Pista

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marc ha scritto:
Abruzzese il tuo è un intervento importante: ti chiedo però se è vero come dice la mamma di Ceci che praticamente i velocisti italiani fanno tutto da soli, senza allenatori, preparatori, massaggiatori o altro. Se è così, allora veramente in Italia fare il velocista non così scarso (in fondo Ceci vanta un nono posto ai Mondiali di Minsk) significa essere condannato a un dilettantismo straccione, senza offendere nessuno. Straccione nel senso che pare sia sprovvisto dei più elementari sostegni per condurre un'attività ad alto livello. La velocità su pista in Italia è ridotta così? Allora come dici tu siamo da terzo mondo in queste specialità.
Guarda, io la situazione nello specifico dei Ceci non la conosco, anche se comunque negli anni scorsi era nato il Team Ceci Dreambike che è guidato da Vincenzo Ceci, ex pistard nonché tecnico federale, zio di Francesco e Davide (mentre suo figlio è Luca). Per cui deduco che, non essendoci squadre che fanno un certo tipo di attività si son fatti la squadra per conto loro.

Una cosa analoga è successa qui a Chieti: c'è Giacomo Del Rosario, un ragazzo abbastanza promettente che è stato citato se non qui sul forum in qualcuno dei pezzi scritti da Laura, che pure faceva parte del Team Ceci ma poi ad un certo punto non rientrava più nei piani e si è trovato in seria difficoltà, visto che lui e la sua famiglia da quel che ne ho saputo non potevano permettersi di mandarlo al nord per fare quel tipo di attività. Per cui l'anno scorso hanno avviato un progetto col Pedale Teate, la squadra in cui aveva militato prima di andare nella squadra di Ceci e dove nel frattempo militava anche suo fratello Matteo, che nel 2012 ha vinto il titolo italiano allievi della velocità (facendo anche un po' di attività su strada) ed hanno così messo in piedi un team dedito solo alla pista anche loro, in cui sono seguiti e allenati da Venanzio De Panfilis, un ex pistard abruzzese. Nello specifico non so ma anche loro credo che per le trasferte varie e tutto il resto si debbano un po' arrangiare, anche perché tra l'altro qui in Abruzzo la situazione dei velodromi è un po' complicata: ogni tanto si fa qualche attività ad Avezzano mentre a Lanciano credo che le cose siano state complicate molto dall'ascesa della squadra di calcio, con lo stadio che ha dovuto sostenere anche dei lavori se non vado errato.
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Re: Amici della Pista

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marc ha scritto: Hai voglia la mamma a elencare i galloni dei 15 titoli italiani se poi la prospettiva del figlio è quella della disoccupazione.
Che poi c'è anche da dir questo: al di là della dispersione di possibili talenti che ho già citato prima, Ceci ha cominciato a vincere sul serio nel momento in cui si è ritirato dalla scena Roberto Chiappa, che fino a quel momento, pur avendo superato abbondantemente la trentina, continuava regolarmente a battere lui e il cugino ai campionati italiani.
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Ho letto il botta e risposta su TB e hanno tutti ragione e tutti torto. La madre che sbandiera i titoli tricolori conquistati contro nessuno e chi dice che dovrebbe smettere perché non è competitivo a livello internazionale. Non conosco i margini di miglioramento del ragazzo ne se ci sia la voglia da parte della federazione di supportare le discipline veloci: vista la scelta che ha fatto Guardini, nella federazione ci credo poco. Se Andrea fosse nato in Francia, Inghilterra od Australia lo avrebbero segregato in un velodromo segandogli la bici da strada. Come ho già avuto modo di dire ad Abruzzese, Ceci ha fatto bene nelle cosiddette garette, ma non va dimenticato che sono queste garette a dare punti per poter partecipare alla coppa del mondo e ai mondiali. Ad esempio l'ultima sei giorni delle rose ha visto partecipare nazionali di mezzo mondo, tra cui britannici, australiani, francesi, danesi e chissà quanti altri dimentico, per conquistare subito punti necessari per partecipare alla coppa del mondo.
Probabilmente Ceci è ancora nel giro più per raccogliere punti partecipazione che per interesse della federazione verso le discipline veloci.
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Abruzzese
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Re: Amici della Pista

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Intanto direi che è arrivato il momento di applaudire il nostro Francesco Sulas per la sua splendida ricostruzione storica del Record dell'Ora. :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

Questa la puntata conclusiva:

http://www.cicloweb.it/articolo/2013/12 ... ndurain-bo

E le due precedenti per chi se le fosse perse:

http://www.cicloweb.it/articolo/2013/12 ... ques-anque
http://www.cicloweb.it/articolo/2013/11 ... desgrange-
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Re: Amici della Pista

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Grazie Vivian, davvero un bel lavoro quello fatto dal nostro Francesco! :clap: :clap: :clap:

(Fatemi essere aziendalista, così Tranchée s'arrabbia :bll: :cincin: )
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Re: Amici della Pista

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Notizia dell'ultima ora: da quest'anno ritornano su Raisport i Mondiali su pista. Dirette in notturna a causa del fuso orario, Mondiali in programma a Cali in Colombia e repliche durante la giornata. L'ultima edizione dei Mondiali in Colombia, Bogotà 1995, non furono male per i colori azzurri. :D
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Re: Amici della Pista

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Fantastico Silvio, grazie per la bella anticipazione :)

Per il Mondiale 1995, direi di sì, andò abbastanza bene :champion: :champion:
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Amici della Pista

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Silvio Martinello ha scritto:Notizia dell'ultima ora: da quest'anno ritornano su Raisport i Mondiali su pista. Dirette in notturna a causa del fuso orario, Mondiali in programma a Cali in Colombia e repliche durante la giornata. L'ultima edizione dei Mondiali in Colombia, Bogotà 1995, non furono male per i colori azzurri. :D
Fantastico, questa è davvero un'ottima notizia. Ci voleva
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Re: Amici della Pista

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Leggo del progetto di un nuovo velodromo a treviso con il contributo di mosole. E la supervisione della federazione. Questo ultimo punto mi preoccupa. Speriamo che almeno ne facciano uno con una capienza decente, sufficiente x un mondiale. Speriamo che l esperienza di montichiari insegni qualcosa
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marc ha scritto:Leggo del progetto di un nuovo velodromo a treviso con il contributo di mosole. E la supervisione della federazione. Questo ultimo punto mi preoccupa. Speriamo che almeno ne facciano uno con una capienza decente, sufficiente x un mondiale. Speriamo che l esperienza di montichiari insegni qualcosa
perchè secondo te a montichiari non si corre un mondiale per questioni di capienza?
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Re: Amici della Pista

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Beh anche volendo, anche arrivasse goldrake non si può. Non mi pare un dettaglio
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Stando a quanto riportato oggi dalla Tribuna di Treviso, la capienza dovrebbe essere di 5000 posti ampliabili a 6000. Il desiderio di Mosole è quello di poter organizzare un mondiale.
Dal punto di vista geografico il nuovo velodromo dovrebbe essere edificato vicino al tracciato ciclocrossistico de Le Bandie. Finalmente possiamo vedere anche da noi l'idea di avvicinare gli impianti per discipline diverse, meglio tardi che mai.
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Basso ha scritto:Stando a quanto riportato oggi dalla Tribuna di Treviso, la capienza dovrebbe essere di 5000 posti ampliabili a 6000. Il desiderio di Mosole è quello di poter organizzare un mondiale.
Dal punto di vista geografico il nuovo velodromo dovrebbe essere edificato vicino al tracciato ciclocrossistico de Le Bandie. Finalmente possiamo vedere anche da noi l'idea di avvicinare gli impianti per discipline diverse, meglio tardi che mai.
non è un caso che l'iniziativa provenga da un privato.
se stiamo ad aspettare le istituzioni (amministrative e ciclistiche), non andiamo da nessuna parte...
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Re: Amici della Pista

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forza Mosole!!! dunque la stessa Federazione che l'ha penalizzato sul ciclocross (togliendoli la Cdm per regalarla all'indifferente Roma) ora conta su di lui per avere finalmente un velodromo da grandi eventi. Le solite stranezze italiche. Mi auguro che i lavori procedano con celerità. Ma nel contempo da ambientalista (volendo la moglie ubriaca e la botte piena) mi auguro che il velodromo non sia l'occasione per cementificare in allegria, con centri commerciali e quant'altro...
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Re: Amici della Pista

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Tempo fa su queste pagine si era discusso sulle difficoltà a cui sono costretti a far fronte in Italia quei ragazzi che intendono intraprendere la carriera del velocista su pista. Si stava parlando di Francesco Ceci nello specifico ma io avevo accennato anche al caso di Giacomo Del Rosario, altro ragazzo abbastanza promettente che ha dovuto fare enormi sacrifici per poter continuare la propria attività. Agli inizi del mese c'è stata occasione di incontrare proprio i dirigenti del Pedale Teate, la squadra in cui Giacomo (e suo fratello Matteo) militano, che ci hanno parlato del loro progetto ed anche delle difficoltà che finora hanno incontrato:

http://www.cicloweb.it/articolo/2014/01 ... ici-della-
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oggi iniziano i mondiali in colombia, nonostante il nubifragio che ha colpito calì e ha rischiato di portare ad un rinvio causa allagamento del velodromo... :hammer:

raisport dovrebbe eseguirli con una trasmissione notturna (non so se in diretta o highlights) da domani sera. e cicloweb? :)
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cauz. ha scritto:oggi iniziano i mondiali in colombia, nonostante il nubifragio che ha colpito calì e ha rischiato di portare ad un rinvio causa allagamento del velodromo... :hammer:

raisport dovrebbe eseguirli con una trasmissione notturna (non so se in diretta o highlights) da domani sera. e cicloweb? :)
da quanto vedo nel palinsesto si tratterebbe di una diretta notturna, con replica il giorno dopo dalle 12.30 alle 15.30 più o meno. Ancora un plauso alla Rai che torna a trasmettere in diretta i Mondiali dopo la mancata trasmissione dello scorso anno. Peccato per il fuso orario. Per ovvi motivi di lavoro non potrò vedere le dirette e il mio rammarico sarà quello di non sapere gli orari esatti delle differite delle varie finali che mi interessano, ovvero:

Scracht U
Corsa a punti U
Americana U
Velocità individuale U
Keirin U

Vado pazzo per queste gare, mentre le altre non mi appassionano. Insomma per me sarà un casino seguire come vorrei questo Mondiale...
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Danimarca contro Australia nella finale dell'Inseguimento a Squadre maschili. Ottimi i danesi che hanno fatto il record della pista in qualifica 1"4 davanti agli aussie. Russia-Nuova Zelanda per il bronzo, 11° posto per l'Italia in 4'06"165
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Re: Amici della Pista

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Ecco qui la nostra guida per seguire i Mondiali: http://www.cicloweb.it/articolo/2014/02 ... -guida-per
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Re: Amici della Pista

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Gradevole prima giornata di gare. Il primo oro se l'è portato a casa un'outsider, come spesso accade nello scratch, ovvero la belga Druyts: è partita ai -2 km ed ha resistito bene al rientro del gruppo negli ultimi giri. Nella volata di gruppo, argento per la Pawlowska e bronzo per la Romanyuta. Nona la Bronzini, che non mi è parsa molto brillante nel finale.

Nell'inseguimento a squadre oro per l'Australia, ma notevole l'argento della Danimarca, che schierava due giovanissimi fenomeni come Casper Von Folsach (classe 1993) e l'olimpionico Lasse Norman Hansen, che ha mostrato in Dubai di andare forte anche su strada. Terza la Nuova Zelanda, che ha battuto i russi.

Si sono poi disputate le due gare di velocità a squadre: tra le donne, nettissima vittoria delle tedesche Vogel e Welte sulla coppia cinese. Ottimo tempo per la coppia olimpionica (anche perché da quel che ho capito il velodromo non è velocissimo), a tre decimi dal record del mondo da lei stessa detenuto. Terza la Gran Bretagna. Nella prova maschile l'oro è invece andato alla Nuova Zelanda, che ha battuto di 45 millesimi il favorito terzetto tedesco. Gara tiratissima, come il distacco lascia intuire. Nella finale per il bronzo la Francia l'ha spuntata di un soffio sulla Russia, grazie a una bella rimonta nell'ultimo giro di D'Almeida

Nota negativa, mi pare, per la Gran Bretagna: solo nona nell'inseguimento a squadre maschile, fuori dalla finale nella velocità a squadre maschile, miglior prestazione il bronzo nella velocità a squadre femminile. Italiani sostanzialmente non pervenuti: nello sprint non siamo al via in nessuna prova, chiedo a chi ne sa di più, Ceci non c'è per scelta sua o per scarsa condizione?
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Re: Amici della Pista

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Avrei voluto veder le gare ma purtroppo gli streaming che avevo trovato non so per qual motivo non hanno funzionato :( :( :( .

Comunque dopo aver letto i risultati faccio qualche osservazione:

Deadnature ha scritto:Gradevole prima giornata di gare. Il primo oro se l'è portato a casa un'outsider, come spesso accade nello scratch, ovvero la belga Druyts: è partita ai -2 km ed ha resistito bene al rientro del gruppo negli ultimi giri. Nella volata di gruppo, argento per la Pawlowska e bronzo per la Romanyuta. Nona la Bronzini, che non mi è parsa molto brillante nel finale.
Mah sai, per me la Druyts era da considerare una delle favorite, anche se forse gente come la Pawlowska per dirne una era ben più accreditata. La belga però, come si può leggere anche dal nostro database, in carriera ha già vinto una Coppa del Mondo di specialità nello scratch nel 2012, anno in cui vinse anche la medaglia di bronzo al mondiale, per cui di certo non si aveva a che fare con una sprovveduta. Piuttosto, dalla tua osservazione si conferma il fatto che forse la scelta di schierare la Bronzini è stata discutibile. D'accordo, lasciar fuori una come Giorgia col palmares che ha è sempre una scelta ardua, però qui c'è da aprire una parentesi: in Colombia è stata portata anche un'atleta come Annalisa Cucinotta che ha nello scratch proprio una delle gare preferite, in cui può rendere al meglio e da come si legge pare che in questi giorni non la vedremo mai in gara, in quanto designata come riserva. Inoltre qualche giorno fa, prima della partenza della spedizione azzurra, c'è stata una polemica in merito alla mancata convocazione di Laura Basso, col presidente del Cycling Team Friuli che non le ha mandate a dire a federazione e al CT Salvoldi, adducendo il fatto che la Basso si sarebbe giustamente meritata sul campo la chiamata nelle prove di Coppa del Mondo (ed in effetti se si va a rivedere il suo piazzamento nella coppa di specialità è tutt'altro che disprezzabile). Insomma, io non credo che con un'altra atleta si sarebbe fatto decisamente peggio del nono posto finale della Bronzini e probabilmente per lei sarebbe stato meglio puntare tutto sulla Corsa a punti. Anche perché ho come l'impressione che anche nelle stagioni precedenti questa gara qui sia servita alla Bronzini più per scaldare la gamba in previsione della Corsa a punti che per puntare concretamente al risultato.

Deadnature ha scritto:Si sono poi disputate le due gare di velocità a squadre: tra le donne, nettissima vittoria delle tedesche Vogel e Welte sulla coppia cinese. Ottimo tempo per la coppia olimpionica (anche perché da quel che ho capito il velodromo non è velocissimo), a tre decimi dal record del mondo da lei stessa detenuto. Terza la Gran Bretagna. Nella prova maschile l'oro è invece andato alla Nuova Zelanda, che ha battuto di 45 millesimi il favorito terzetto tedesco. Gara tiratissima, come il distacco lascia intuire. Nella finale per il bronzo la Francia l'ha spuntata di un soffio sulla Russia, grazie a una bella rimonta nell'ultimo giro di D'Almeida
Nessun dubbio sulla vittoria della Germania tra le donne, nettamente le favorite. Bella sorpresa invece se vogliamo l'affermazione neozelandese in campo maschile, anche se di progressi ne stanno facendo ed hanno un atleta giovane come Sam Webster che già a livello giovanile aveva fatto vedere cose molto interessanti.

Deadnature ha scritto:Nota negativa, mi pare, per la Gran Bretagna: solo nona nell'inseguimento a squadre maschile, fuori dalla finale nella velocità a squadre maschile, miglior prestazione il bronzo nella velocità a squadre femminile. Italiani sostanzialmente non pervenuti: nello sprint non siamo al via in nessuna prova, chiedo a chi ne sa di più, Ceci non c'è per scelta sua o per scarsa condizione?
I britannici sono ancora in rodaggio: dopo aver ottenuto grandi vittorie nelle scorse stagioni stanno ancora cercando di trovare gli uomini più adatti per il grande appuntamento olimpico di Rio. Anche tra le donne la James è un bel talento ma rimpiazzare Vicky Pendleton non sarebbe compito facile per nessuna. Domani però credo che si rifaranno ampiamente nell'inseguimento a squadre femminile.

Quanto a Francesco Ceci la sua non partecipazione non è dovuta ad una rinuncia o ad una scelta tecnica, bensì per il fatto che una decina di giorni fa si è fratturato la clavicola in una caduta al velodromo di Montichiari. E qui bisognerebbe aprire una parentesi, dal momento che l'infortunio è avvenuto nel corso di una kermesse d'esibizione che si faceva lì un sabato e a cui partecipavano anche dei cicloamatori. Ceci era presente lì come una sorta di "guest star", era ospite insomma ma non ricordo in che gara è avvenuto il fattaccio ma è finito a terra malamente dopo un contatto con un altro corridore. Certo, la fatalità in questi casi è beffarda, però prender rischi sapendo di dover fare un mondiale pochi giorni dopo...
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Nella seconda giornata alcuni pronostici rispettati ma ancora qualche sorpresa: nei 500 metri femminili vittoria per la tedesca Miriam Welte, una delle favorite per il successo, che ha nobilitato la sua vittoria riuscendo a precedere Anna Meares, costretta ad accontentarsi dell'argento. Bronzo per la promettente russa Anastasia Voinova, al di sotto delle attese invece sia la campionessa uscente, vale a dire l'atleta di Hong Kong Wai Sze Lee, che Rebecca James, bronzo lo scorso anno, terminate rispettivamente sesta e settima.

Inseguimento individuale maschile che ha premiato invece il giovane australiano Alexander Edmondson (21 anni ancora da compiere) che è riuscito ad avere ragione sul più quotato svizzero Stefan Kueng, che però ha pagato una prima parte di gara poco brillante, visto che ha poi finito in crescendo. Bronzo per il neozelandese Ryan sull'irlandese Mullen.

Nello scratch maschile le nostre speranze erano tutte riposte su Elia Viviani ed il veronese aveva iniziato anche bene, risultando abbastanza propositivo. Poi però hanno avuto buon gioco sia la caccia dell'atleta di Hong Kong King Lok Cheung che quella del russo Ivan Kovalev, subito dopo però è partito un nuovo tentativo di cinque corridori se non erro in cui era riuscito ad inserirsi anche Elia ma purtroppo sia lui che gli altri non sono stati in grado di reggere il passo dell'irlandese Martyn Irvine, vincitore uscente che anche in questa gara è riuscito a compiere un numero degno di nota, riuscendo anch'egli a conquistare il giro. A quel punto, i giochi del podio erano ormai fatti, l'ultimo a provarci è stato invano l'ucraino Lutsyshyn e nella volata conclusiva è stato Kovalev il più pronto rispetto ai due diretti concorrenti, affaticati dai tentativi precedenti, ed ha così conquistato l'iride, lui che nel 2006 aveva vinto la coppa del mondo di specialità. Viviani a quel punto si è disinteressato dello sprint chiudendo 15esimo. Speriamo che la gara gli sia servita soprattutto in funzione della Corsa a punti di domani.

Meno scontata del previsto invece la finale dell'inseguimento a squadre con le britanniche che soltanto nell'ultimo chilometro e mezzo sono riuscite a sopravanzare le canadesi e conquistare quindi un titolo che sembrava annunciato. Non perfette comunque le britanniche, che hanno anche sbagliato clamorosamente un cambio negli ultimi giri ma nonostante ciò sono riuscite a prevalere. Anche qui comunque c'è una spiegazione dovuta secondo me ai cambiamenti avvenuti nel quartetto: oltre alle esperte Laura Trott (che nonostante sia soltanto una classe 1992 è già una colonna del quartetto da diverse stagioni) e Joanna Rowsell infatti vi erano Elinor Barker, presente dallo scorso anno quando conquistò il titolo a soli 18 anni e Katie Archibald, anch'essa classe 1994 ma che da poco tempo è stata inserita nel quartetto che ha iniziato a lavorare anche in funzione delle Olimpiadi di Rio (tra l'altro questa ragazza fino a 3 anni fa praticava nuoto e la bici non sapeva neppure cosa fosse, è stata notata dai tecnici nelle sue prime uscite in bici ed inserita nel programma. In questo caso ha sostituito Danielle King). Bronzo come da pronostico all'Australia sulla Polonia.

Ricca di emozioni e di "drammaticità" invece è stata la gara del keirin, dove già in semifinale si sono avuti dei sussulti: nella seconda batteria infatti un brusco contatto tra il malese Awang e l'australiano Glaetzer ha fatto letteralmente volare quest'ultimo in terra (non ha poi preso il via nella finalina per il 7° posto, da valutare le sue condizioni in chiave Velocità) ed il gesto è poi costato ad Awang il declassamento. Non aveva invece ripreso il via il neozelandese Van Veelthoven per un clamoroso errore di valutazione, avendo superato la ruota posteriore del keirin, manovra non consentita. Dopo il declassamento è così tornato in gioco l'olandese Buchli che era inizialmente rimasto escluso dalla finale.

Anche nella finale lotta ardua ed un altro contatto questa volta tra Kenny e Levy ha fatto rovinosamente terminare a terra il tedesco, uno dei favoriti (tra l'altro si teneva la spalla, per cui potrebbe essersi fratturato la clavicola) e nello sprint vittoria del francese Pervis, uno dei nomi attesi, sul beniamino di casa Puerta (ragazzo interessante che nella gara di casa ha colto un risultato di tutto rispetto) e su Buchli che, giovandosi del contatto tra Kenny e Levy è riuscito ancora una volta a vincere il bronzo, come un anno fa.


Gli italiani: detto di Viviani, da apprezzare sicuramente la prova di Coledan nell'inseguimento, dove per poco non è riuscito a centrare la finale per il bronzo (4'22"741 contro i 4'22"419 dell'irlandese Mullen). Il veneto ha comunque risposto bene dopo le sensazioni non buone di ieri ed ha comunque dato conferma del fatto che uno come lui da ora in avanti non dovrà essere abbandonato a sè stesso. Ci abbiamo messo anni per ritrovare un decente inseguitore (Coledan tra l'altro da junior vinse il titolo europeo di specialità) per cui è un dovere assecondarlo, compatibilmente con i suoi impegni da stradista.

Decisamente deludente invece la prova delle ragazze nell'inseguimento a squadre e qui il flop assume contorni roboanti che chiamano direttamente in causa anche il commissario tecnico: posto che terminare nelle prime 5 era un'impresa obiettivamente proibitiva, ci si sarebbe aspettati un tempo dignitoso, sull'onda dei precedenti. Invece l'aver perso Marta Tagliaferro quando ancora mancava molto alla conclusione ha prima rallentato le nostre e poi, quando anche la Cecchini è andata in difficoltà, decisamente fatto naufragare la prova. Il punto però è questo: perché schierare in una simile prova un'atleta come la Tagliaferro che sarebbe ben più adatta per altri tipi di prove quando si ha una passista come Beatrice Bartelloni che finora era stata pedina inamovibile del quartetto (e prima ancora terzetto) azzurro? L'inseguimento a squadre è una specialità che non si può improvvisare e cambiare anche un solo elemento può portare squilibri, per cui fare esperimenti proprio in occasione dei mondiali come si è visto può essere controproducente. Sarebbe poi il caso di avere un quartetto composto da passiste pure, per cui oltre a Confalonieri e Frapporti, su cui si può continuare a lavorare, sarebbe il caso di inserire qualche giovane atleta che già si è messa bene in luce in questi ultimi anni. I nomi non mancano: tra Maltese, Fidanza, Pattaro, Covrig e le ragazze che ancora dovranno venire c'è la possibilità di lavorare ancora bene, però operare scelte come quella operata per questi mondiali significa obiettivamente mortificare il lavoro svolto finora. Se si vuol migliorare decisamente i tempi occorre avere un gruppo fisso di ragazze e lavorare a fondo su di loro, altrimenti non si otterrà mai l'agognato salto di qualità. Negli Europei possiamo ancora difenderci bene ma ai mondiali e in Coppa del Mondo la musica cambia nettamente.
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Re: Amici della Pista

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vista la finale del keirin, spettacolare al massimo come sempre. Per me la disciplina più appassionante della pista.
Purtroppo non riuscendo a vedere in diretta le gare e nemmeno le repliche pomeridiane di Raisport, vi chiedo una cortesia: se sapete dove posso rivedere per INTERO le gare. Mi spiego meglio: sul sito youtube Ucichannel, così come sulla sezione video di Spaziociclismo ho trovato solo gli ultimi 6 minuti dello scracth quando la gara si era praticamente già deciso. Vi chiedo quindi se sapete come posso recuperare la gara della corsa a punti di domani (stanotte) riuscendo a guardarmela dall'inizio alla fine… Perché Ucichannel ha caricato solo la parte finale dello scratch? Ci voleva tanto a postare la gara intera?????
perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Re: Amici della Pista

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Marc, occhio che ogni giorno sul canale UCI viene pubblicato il video dell'intera giornata: questo è quello di ieri
Ti puoi cercare (aiutandoti con il programma orario delle gare) quello che ti interessa.

Per esempio, per nulla al mondo dovrai perderti (tu e tutti quelli che leggono) la Corsa a punti, è stata una gara veramente entusiasmante. :clap: :clap: :clap:

Ps: la gara più bella è l'Eliminazione, poche ciance! :cincin:
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Re: Amici della Pista

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Abruzzese ha scritto:
Deadnature ha scritto:Gradevole prima giornata di gare. Il primo oro se l'è portato a casa un'outsider, come spesso accade nello scratch, ovvero la belga Druyts: è partita ai -2 km ed ha resistito bene al rientro del gruppo negli ultimi giri. Nella volata di gruppo, argento per la Pawlowska e bronzo per la Romanyuta. Nona la Bronzini, che non mi è parsa molto brillante nel finale.
Mah sai, per me la Druyts era da considerare una delle favorite, anche se forse gente come la Pawlowska per dirne una era ben più accreditata. La belga però, come si può leggere anche dal nostro database, in carriera ha già vinto una Coppa del Mondo di specialità nello scratch nel 2012, anno in cui vinse anche la medaglia di bronzo al mondiale, per cui di certo non si aveva a che fare con una sprovveduta.
Ammetto che non conoscevo il palmares della belga (e l'ho pure vista piazzarsi due anni fa a Fiorenzuola, la memoria mi fa difetto). Complimenti ancora a lei, in ogni caso.

Passando alla giornata di gare odierna, sono negativamente stupito da Viviani, non ho visto la gara ma un piazzamento del genere è davvero inspiegabile... C'è stata una dinamica di corsa particolare?
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Re: Amici della Pista

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No, Elia ha semplicemente fatto pietà :D
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Re: Amici della Pista

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Purtroppo Elia, dopo esser partito discretamente (2 punti incamerati nel secondo sprint) è stato sempre fuori dal vivo della gara, prova ne è il fatto che ben 11 dei 17 atleti che hanno concluso la prova sono riusciti a prendere almeno un giro di vantaggio e purtroppo Viviani non è tra questi. C'è stato un momento, subito dopo il nono sprint se non erro, in cui sembrava aver trovato un buon trenino a cui agganciarsi ma l'azione poi è sfumata. Di certo da lui ci si aspettava ben altra prova, adesso gli resta soltanto l'Americana (specialità in cui è campione europeo in carica assieme a Liam Bertazzo) per non rendere il suo mondiale decisamente fallimentare.

In ogni caso, come ha già detto anche Marco, consiglio a chi ne avesse la possibilità di vedere la gara perché è stata veramente spettacolare. Edwin Avila ha vinto un oro meritatissimo ed anche il neozelandese Scully e lo spagnolo Teruel, che pure sono finiti sul podio, non sono stati da meno.

Nelle altre prove del giorno si è registrato il primo titolo individuale per Joanna Rowsell contro un'habituè delle finali mondiali come Sarah Hammer che di titoli individuali ne aveva già conquistati ben 5 ed era la vincitrice uscente. La britannica però si è mostrata più forte fin da subito. Bronzo all'australiana Cure sull'ucraina Solovey.

Nel Chilometro ancora uno strepitoso Pervis ha confermato il suo titolo con un notevole 59"385. Ottimo anche il tedesco Eilers, argento con 59"984, bronzo al neozelandese Van Veelthoven con 1'00"518.

Hanno poi preso il via il torneo della Velocità femminile e l'Omnium maschile: nel primo a meno di sorprese Kristina Vogel dovrebbe riconfermarsi campionessa ed in finale dovrebbe vedersela con una tra la cinese Tianshi Zhong (favorita) e la britannica Jess Varnish. Fuori nei quarti invece sia la vincitrice uscente Wai Sze Lee che già nei 500 metri non aveva mostrato di essere in gran condizione (eliminata dalla cinese Junhong Lin) ed anche l'australiana Anna Meares (eliminata proprio dall'altra cinese Zhong).

Nell'omnium invece grande protagonista per ora il francese Thomas Boudat, vincitore della Corsa a punti e dell'Eliminazione, già preziosi punti persi per strada dal britannico Clancy che aveva vinto il Giro Lanciato, così come dal campione uscente Aaron Gate, che con un'ottima Eliminazione ha colmato le prime due prove poco brillanti. Da tenere d'occhio in chiave podio il russo Manakov e l'olandese Veldt mentre un altro dei favoriti, ovvero il belga De Buyst è stato squalificato nel corso dell'Eliminazione per aver ignorato le ammonizioni dei commissari.
In linea purtroppo con le attese la prova di Francesco Castegnaro: il ragazzo, che lo ricordo è un classe 1994, ha sicuramente delle buone doti che seppe mostrare gli scorsi anni (fu campione europeo dello Scratch) ma a livello internazionale è da considerare ancora assolutamente impreparato a sostenere un tipo di gara così impegnativa e contro simili avversari. Tra l'altro non è neppure il campione italiano di specialità in quanto lo scorso anno il titolo fu conquistato da Consonni. Mandarlo continuamente allo sbaraglio, visto che finora di miglioramenti non se ne sono visti, non credo che sia la scelta migliore. Anche qui però bisogna constatare come lo sbaraglio riguardi l'intera specialità: fino a quando a curarla c'è stato Viviani, che ci ha garantito anche l'unico posto olimpico a Londra nel 2012, le cose sono andate discretamente ma adesso, salvo qualche caso in cui Paolo Simion si era ben distinto, sembra regnare solamente la confusione.
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Re: Amici della Pista

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Brutto colpo questo per Elia, è chiaro che bisogna sempre rispettare gli avversari, però un risultato così è proprio molto al di sotto delle aspettative, anche perché a leggere un po' di dichiarazioni pre-gara la condizione sembrava buona. Resta ancora l'Americana (che è la disciplina più bella, altro che keirin o Eliminazione :D), forse, magari correrla senza pressione può essere meglio. In caso contrario, il lunghissimo stop che lo attende (torna a correre al Giro del Trentino, tra quasi due mesi) temo possa non fargli benissimo psicologicamente. Ma magari sono solo io che mi faccio troppe mene e al Giro Viviani vince tutte le volate. :)
Per il resto complimenti ad Avila, bel bis iridato il suo. Chissà se lo vedremo di nuovo al Giro, o se dopo la fatica (comunque portata a termine) dell'anno scorso ha deciso che con le corse di tre settimane può bastare così.
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quello che non torna è che viviani si era posto questo mondiale come obiettivo, tanto da programmare un lungo stop da qui al giro, saltando pure la sanremo.
immagino quindi che si sia anche preparato con puntiglio, e questo rendere ancora più inspiegabili i pessimi risultati ottenuti sin qui.
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Re: Amici della Pista

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Neppure Giorgia Bronzini è riuscita a conquistare questa benedetta medaglia ma comunque la sua Corsa a punti, nonostante non sia riuscita a prendere il giro come invece è accaduto a ben altre sette atlete, è stata contraddistinta da una presenza costante negli sprint, cosicché ha chiuso in settima posizione con 21 punti conquistati. Onore comunque ad Amy Cure, che ha saputo prendere il giro di vantaggio e poi gestire molto bene gli sprint ma del resto è un'atleta che fin dalle categorie giovanili ha fatto vedere cose interessanti.

Gran difesa di Boudat e vittoria più che meritata per lui nell'Omnium contro due ostici avversari come Veldt e Manakov che proprio nelle prove cronometrate potevano insidiarlo maggiormente ma il transalpino ha saputo gestirsi molto bene e alla fine l'ha spuntata. Malinconico ultimo posto per Castegnaro ma del resto si era già parlato della situazione. Nell'Omnium femminile che invece ha preso il via con le prime tre prove Sarah Hammer ha subito messo le cose in chiaro vincendo Corsa a Punti ed Eliminazione e chiudendo al secondo posto il Giro Lanciato. Grossa occasione persa da Laura Trott proprio nell'Eliminazione dove ha chiuso quarta e adesso sarà molto dura scalzare dalla vetta l'americana, con due prove che le sono particolarmente favorevoli. Senza acuti invece la gara finora condotta da Simona Frapporti, al momento tredicesima.

Vittoria annunciata invece nella Velocità femminile con Kristina Vogel che ha rispettato il pronostico battendo 2-0 Tianshi Zhong, impostando anche in maniera impeccabile gli sprint sotto il profilo tattico. Cina che si consola prendendo anche il bronzo con Junhong Lin che ha sconfitto 2-0 Jess Varnish nella finale per il 3° e 4° posto. Tra gli uomini invece nella giornata conclusiva vedremo in semifinale François Pervis, ancora in eccellente condizione, contro il russo Denis Dimitriev mentre nell'altra semifinale interessante scontro tra il talentuoso campione uscente Botticher ed un Matthew Glaetzer che ha recuperato molto bene dalla brutta caduta occorsagli nel Keirin. Note negative Webster (eliminato già nei sedicesimi dal russo Shurshin), Forstemann (i cui ottimi tempi di qualifica non sono supportati da altrettanta accortezza tattica, fuori già agli ottavi per mano di Glaetzer) e Kenny (costretto ai ripescaggi da Botticher negli ottavi, è stato definitivamente eliminato da Pervis ed ha chiuso 5° nella finalina).

Per l'Italia resta solo l'Americana come gara utile per conquistare una medaglia in questa rassegna mondiale. La speranza è che Elia reagisca da grande campione alle giuste critiche che gli sono state mosse e che assieme a Bertazzo cerchi di rendere la vita difficile ad una concorrenza come sempre molto agguerrita.
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Boudat ricorda molto Coquard..
Per ora su strada non ha ottenuto ancora gli stessi risultati (a parita' di età) , pero' le caratteritiche son molto simili (Coquard lo vedo un po' piu' completo , pero' Boudat è un 94..)
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Re: Amici della Pista

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Bello il pezzo di Admin sulla situazione disgraziata del nostro ciclismo su pista, di cui Castegnaro è suo malgrado paradigma. Peraltro, sono davvero arrivati insulti dai supporter di Elia? Eh, i veneti, gente focosa... :D Lui peraltro aveva pure retwittato l'articolo incriminato, mostrando come al solito maturità e capacità di autocritica (a volte pure troppa).
Per il resto non ho visto la Madison, ma la situazione dev'essere stata caotica, perché in un primo momento il podio sembrava essere Belgio-Spagna-Italia, poi Belgio-Spagna-Repubblica Ceca ed infine Spagna-Repubblica Ceca-Svizzera. Peccato, come l'anno scorso siamo andati vicini al podio e come l'anno scorso l'abbiamo mancato.
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Deadnature ha scritto:Bello il pezzo di Admin sulla situazione disgraziata del nostro ciclismo su pista, di cui Castegnaro è suo malgrado paradigma. Peraltro, sono davvero arrivati insulti dai supporter di Elia? Eh, i veneti, gente focosa... :D Lui peraltro aveva pure retwittato l'articolo incriminato, mostrando come al solito maturità e capacità di autocritica (a volte pure troppa).
mi accodo ai complimenti. gran bel pezzo, admin. e vedo che sta ancora creando dibattito.
EDIT: vedo ora da una condivisione su facebook che tra i tanti è intervenuto anche castegnaro stesso medesimo:
"Comunque per la precisione ho fatto penultimo" :)

Per il resto non ho visto la Madison, ma la situazione dev'essere stata caotica, perché in un primo momento il podio sembrava essere Belgio-Spagna-Italia, poi Belgio-Spagna-Repubblica Ceca ed infine Spagna-Repubblica Ceca-Svizzera. Peccato, come l'anno scorso siamo andati vicini al podio e come l'anno scorso l'abbiamo mancato.
ti sei perso una corsa bella e avvincnete, proprio per il suo caos.
belgio e spagna han fatto una gara super, mentre al duo italiano è mancato il fondo dopo una prima metà di gara .
del caos combinato dalla giuria a fine gara invece non so che dire. immagino che un'ora di riconteggio abbia portato alla verità, però resto perplesso... :)
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Re: Amici della Pista

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Grazie ragazzi! :cincin:
Castegnaro per me è ormai un mito :D

Nel pezzo di oggi ho ricostruito nel dettaglio la situazione di caos, dopo lunghe analisi notturne alla moviola :D
http://www.cicloweb.it/articolo/2014/03 ... ison-vivia
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Re: Amici della Pista

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Oggi Villa sulla Gazza suggerisce la soluzione per risolvere il problema strada/pista: un team continental di atleti orientati alla pista dai quali selezionare i nazionali (oltre a chi fa strada fisso come Viviani e Coledan). Non sarebbe male, se solo la federazione c'avesse da spendere...
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Subsonico ha scritto:Oggi Villa sulla Gazza suggerisce la soluzione per risolvere il problema strada/pista: un team continental di atleti orientati alla pista dai quali selezionare i nazionali (oltre a chi fa strada fisso come Viviani e Coledan). Non sarebbe male, se solo la federazione c'avesse da spendere...
Se andiamo a vedere la squadra Continental ceca Dukla Praga in essa figurano in organico diversi pistard cechi, che durante l'anno partecipano anche a gare a tappe (spesso sono stati protagonisti in Asia, parteciparono anche alla Settimana Coppi e Bartali e solitamente ad inizio stagione li si vede partecipare al Tour de San Luis in Argentina, utile per rifinire la condizione). Vi sono infatti Martin Blaha, Jiri Hochmann, i fratelli Hacecky, Milan Kadlec e Alois Kankovsky.

Ricordo invece un anno in cui al Giro d'Abruzzo (non ricordo precisamente quale edizione) in cui era presente la nazionale italiana della pista (c'era sicuramente al via Giovanni Lombardi).
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cauz.
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Re: Amici della Pista

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Abruzzese ha scritto:Se andiamo a vedere la squadra Continental ceca Dukla Praga in essa figurano in organico diversi pistard cechi, che durante l'anno partecipano anche a gare a tappe (spesso sono stati protagonisti in Asia, parteciparono anche alla Settimana Coppi e Bartali e solitamente ad inizio stagione li si vede partecipare al Tour de San Luis in Argentina, utile per rifinire la condizione). Vi sono infatti Martin Blaha, Jiri Hochmann, i fratelli Hacecky, Milan Kadlec e Alois Kankovsky.
be', la dukla praha è diretta da un'autorità della pista come claudio santi, anima del velodromo di fiorenzuola e dell'unica 6giorni italiana in piena attività. non stupisce questa attenzione ai pistard.
e ahinoi non stupisce nemmeno che una persona come claudio santi abbia dovuto emigrare per trovare lavoro in un team.
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Re: Amici della Pista

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Tra l'altro per un pistard partecipare a un giretto su strada nell'approssimarsi degli appuntamenti in pista potrebbe fare molto bene a livello di preparazione.
Ricordo che quando andai alla Vuelta a Chiapas la selezione italiana lì presente schierava Buttazzoni e Ciccone, che uscirono molto bene dalla corsa e pochi giorni dopo in Coppa del Mondo in Colombia (mi pare proprio a Cali) ottennero risultati superiori alla media nella Madison.
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Subsonico
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Re: Amici della Pista

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Certo, tutto questo non risolve l'annoso problema dell'assenza di risorse e mezzi per la velocità. Guardini, Gasparrini, e tra un po' Minali: quanti altri talenti butteremo per strada, letteralmente?
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Re: Amici della Pista

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concordo sul fatto che l'idea della squadra per la doppia attività sia molto buona, però come dice Subsonico non avrebbe alcuna incidenza sul settore della velocità. Purtroppo per questione di orari questo Mondiale me lo sono perso a parte finale Velocità e Keirin (tra l'altro il link di Admin sul sito Uci non mi funzionava, diceva che dal mio Paese non potevo accedervi o qualcosa del genere) e nelle sintesi proposte dal canale Ucichannel per Corsa a punti e Americana si capiva poco o una mazza, dunque non sono molto ferrato su quanto è successo a Calì….ma sarei curioso di vedere i dati di ascolto delle differite Rai. A giudicare dai forumisti di Cicloweb la pista riscuote addirittura meno interesse del ciclocross, quindi non vedo alcuna possibilità di rilancio della specialità in Italia. Mettiamoci la scomparsa delle prove endurance dalle olimpiadi (a parte il cervellotico Omnium). Mettiamoci il fatto che Montichiari per svariate ragioni è sembrata un'occasione persa, perché indubbiamente non ha svolto alcun ruolo di volano per il movimento. Mettiamoci la scomparsa delle Seigiorni. Cosa resta? Poco o nulla, come poco o nulla è l'interesse che dimostrano gli appassionati italiani per la cara e vecchia pista
perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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