Provo a buttar qualche riga dalla pervenza seria, cosa non semplice visto lo scazzo generale che attualmente regna imperante sul forum..
mi pare se ne fosse già discusso lo scorso anno nel periodo della Vuelta, ma (mi)ripropongo la domanda: come può risultare antipatico un corridore (e una persona) come Nibali? perchè l'unico motivo che potrebbe, non giustificare ma rendere comprensibile il tifo contro non è affatto un modo di correre non particolarmente gradito, ma solo ed esclusivamente l'antipatia. non parliamo di uno spaccone alla Gibo Simoni, neppure l'estremizzazione della banalità e della retorica alla Ivan Basso. e neppure di uno che vince a ripetizione. e allora come si può voler male e tifare contro al nostro coriaceo siciliano?
Non è mia intenzione srivere un trattato con tanto di morale finale sull'insensatezza del tifo contro: è un modo
diverso di concepire lo sport, probabilmente frutto di una cultura sportiva interpretata in modo esasperato che, è inutile nasconderlo, soprattutto in altre disciplne talvolta rischia concretamente di degenerare; ma, parere personale, ritengo più dannosi e nocivi coloro che si ergono a maestri di vita e moralizzatori sostenendo la pericolosità di tifare contro qualcuno, in quanto negazione dello sport.
mi rendo conto che esultare, gioire per la sconfitta altrui non deve essere il modo corretto di vivere lo sport, ma può essere uno dei tanti modi. non so quanto realmente gratificante, probabilmente poco, dal momento che sovente, ma non sempre, è una diretta conseguenza dell'impossibilità di vedere la propria ssquadra del cuore o il proprio beniamino trionfare. quasi una frustrazione. ma, sempre nei limiti e senza eccedere, non la trovo una pratica da condannare sempre e comunque.
in ambito ciclistico, in un unica occasione ho realmente sperato e provato piacere nel vedere un atleta non vincere, sminuendone le qualità nononostante oggi, a mente piuttosto fredda, non posso che riconoscerne l'indubbio valore. ma era un contesto assai diverso, esasperato all'inverosimile, con due vere e proprie tifoserie agli antipodi che non di rado provavano ad interferire nello svolgimento delle corse. ma soronni e moser, per il tipo di carattere, seppur diamentralmente opposto, erano due che in qualche modo se la cercavano. quindi posso comprendere il tifo contro, sempre però se riferto a determinate condizioni e, elemento non marginale, all'età del tifoso. perchè passi l'esuberanza e l'esagerazione del ragazzo, meno quella dell'adulto. proprio per tali motivi, fatico a comprendere come mai un Nibali possa scatenare sentimenti negativi soprattutto in persone adulte.
una spiegazione forse ci sarebbe e la si deve ricercare nel sentimento radicalmente opposto al tifo contro: il fanatismo. Quello che sto notando è il prender forma di vere e proprie fazioni di tifosi che lo esaltano oltremisura, non tollerando la seppur minima critica, idolatrandolo all'eccesso. va detto che si tratta di un numero ristretto, cosi come d'altronde è piuttosto esiguo il gruppo di coloro che gli tifano contro. resta il fatto che eccedere nel tifo e tifare contro, ingigantire le imprese e sminuirle, generano le stesse identiche sensazioni negli spettatori neutrali.
ho il timore che con Nibali possa verificarsi quanto accaduto con Cunego, ragazzo ugualmente garbato diventuo tuttavia oggetto di antipatia e sberleffi non per colpa sua ma proprio a causa del tifo esasperato ed ingiustificato.
l'augurio è che con nibali non si commetta lo stesso errore, che non lo si dipinga come invincibile quando non lo è, che se ne riconoscano i limiti e le circostanze sotto cui si sono concretizzate le sue vittorie piu importanti.
credo che verrebbe apprezzato da tutti a 360°, anche da chi non si cataloga necessariamente tra i suoi tifosi.