Parliamo di sport invernali

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jianji
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Re: Parliamo di sport invernali

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pitoro ha scritto:

spero sia il 3D giusto
Il povero Markus le busca sempre... :D :D
Vanno piano, ma mi sa che il coefficiente di attrito tra la ruota e la pista d'atletica è abbastanza alto... ;)
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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jianji ha scritto:Il povero Markus le busca sempre... :D :D
Mica sempre:
http://www.fis-ski.com/uk/604/610.html? ... ceid=17533
A Northug brucia ancora.
Vanno piano, ma mi sa che il coefficiente di attrito tra la ruota e la pista d'atletica è abbastanza alto... ;)
Questo è vero ma hanno corso con skiroll da allenamento e questo è il periodo in cui si stanno caricando di lavoro in allenamento. Pensa, se non lo sai, che su skiroll da gara in pianura c'è chi riesce a superare i 70 km/h.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
jianji
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da jianji »

Credo comunque che al momento il conto sia a vantaggio di Petter: quel "giochetto" nella staffetta Hellner se lo sogna ancora la notte...

Ci sta che non vadano forte per svariati motivi, è ovvio che la condizione non è al top, ma la pista da atletica non favorisce!
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Riporto su questo 3D per tre notizie di questi giorni che riporto in ordine inverso.

La prima e che l'Alta Corte di Giustizia del Coni ha annullato le elezioni del Presidente e del Consiglio Federale tenutesi nel corso dell'Assemblea Federale di Torino del 2010, per cui Morzenti ed il Consiglio Federale decade immedialtamente e la federazione sarà commissariata. Questa è una bruttissima storia per lo sport italiano in generale a prescindere dalla figura di Morzenti come Presidente Federale, a cui bisogna riconoscere qualche merito oggettivo come il risanamento economico della FISI dopo i debiti fatti per Torino 2006.

Per fare un po' chiarezza sulla vicenda cerco di spiegare brevemente come funziona il sistema elettivo nella FISI. La FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) è strutturata come una società per azioni in cui i singoli soci sono le società, le quali posseggono una numero di voti (azioni della società) determinato sostanzialmente dall'attività agonistica (risultati ottenuti dai propri atleti nelle gare FISI e FIS) e dall'attività organizzativa e mettendo un limite in alto per limitare il potere decisionale dei gruppi militari: ad es. il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle possiede 500 voti, lo Sci Club Val d'Ayas (AO) 320 voti e lo Ski Club Fossò A.D. (VE) 40 voti (dati pubblicati sul sito ufficiale della FISI al seguente indirizzo: http://www.fisi.org/sites/default/files ... TI1011.pdf ). All'assemblea federale elettiva possono partecipare tutte le società aventi diritto al voto, le quali si presentano con il Presidente o un suo delegato (70% dei voti - 350 ad es. per le FF.GG.), un rappresentante degli atleti eletto dall'Assemblea Straordinaria della società (20% dei voti - 100 ad es. per le FF.GG.) ed un rappresentante dei tecnici eletto nella stessa assemblea (10% dei voti - 50 ad es. per le FF.GG.) il quale però deve essere inserito nell'elenco dei tecnici federali abilitati (ad es. Bettini allo stato attuale non potrebbe essere eletto in quanto non abilitato: meditate); se in una società nessuno dei suoi tesserati è inserito nella lista dei tecnici quei voti andranno persi. All'assemblea elettiva il presidente vota per eleggere il presidente federale, i membri laici del consiglio federale (14 eletti) ed i revisori dei conti, il rappresentante degli atleti vota per eleggere il presidente federale, i rappresentanti degli atleti (4 eletti) ed i revisori dei conti mentre il rappresentante dei tecnici vota per eleggere il presidente federale, i rappresentanti dei tecnici del (2 eletti) ed i revisori dei conti. L'assemblea è valida se sono presenti la metà +1 dei voti (azioni della società); allo stato stato attuale hanno diritto di voto 1.319 società per 169.540 voti complessivi (118.678 laici, 33.908 atleti e 16.954 tecnici).

Per facilitare il raggiungimento della validità assembleare è prevista la delega per cui una società che non può/vuole partecipare all'assemblea può delegare un'altra a rappresentarla; ogni società presente all'assembea federale può possedere al massimo tre deleghe (troppe per me). Il problemi sono nati proprio nella gestione delle deleghe per cui in fase di "verifica poteri" (la commissione che conta quanti voti sono presenti all'assemblea) sono state presentate deleghe doppie ed ovviamente chi è arrivato dopo alla verifica poteri si è visto rifiutare la delega stessa. Purtroppo la FISI è gestita da "parrucconi" per cui il sistema di deleghe è gestito esclusivamente su base cartacea e non informatica ed è facile poi generare dei doppioni; quando il risultato finale delle votazioni è scontato problemi non ci sono ma quando, ed è questo il caso, il risultato si gioca sul filo di lana (vittoria di Morzenti con il 50,60 % dei voti) il sistema si rivela facilmente attaccabile.

Non entro nel merito oggettivo della sentenza però si è generata una brutta storia per lo sport italiano di cui gli effetti potranno pesantemente condizionare anche i vertici del CONI. Questa storia delle irregolarità all'assemblea elettiva non è nient'altro che un paravento per una lotta di potere che ha come protagonisti principali il maestro di sci nonché ministro degli esteri Frattini da una parte e Morzenti dall'altra. Tutto nasce dal fatto che Frattini fino ai tempi dei Giochi di Torino, oltre che avere pesantemente le mani in pasta nella gestione economica dell'evento olimpico, era a capo del Co.Scu.Ma il comitato di lavoro che all'interno della FISI gestiva la formazione dei mestri di sci e dei tecnici federali, comitato a cui Frattini non ha mai di fatto partecipato ma ha sempre pesantemente condizionato in favore dei maestri di sci (di cui solo il 40% è tesserato FISI) a scapito dei tecnici federali. Quando Morzenti diventò presidente chiese a Frattini se era disposto a continuare a presiedere il comitato, pur essendo già nominato ministro degli esteri, a patto che la sua presenza fosse effettiva e che l'attenzione fosse rivolta maggiormente ai tecnici federali (e quindi alla tecnica agonistica) che ai maestri di sci. Frattini accettò l'incarico ma fece esattamente l'opposto per cui Morzenti, dopo le lezioni del 2010, in fase di rinnovo delle commissioni non esitò a cacciarlo dalla FISI ed il ministro se l'è legata al dito.

La gravità di tutta questa storia sta nel fatto che la (mala)politica è intervenuta pesantemente nella gestione di una federazione sportiva condizionandene negativamente la gestione ed il "lavoro sporco" a livello mediatico (metodo Boffo?) l'ha fatto la "BerluscoGazza" (mai definizione di Morris fu più azzeccata come in questo caso) dedicando nei mesi scorsi ampi spazi del giornale ad attacchi pesanti contro la federazione, Morzenti ed i suoi collaboratori non esitando a pubblicare notizie palesemente false e di fatto mai smentite o rettificate.

Tutta questa storia rischia di scaricarsi sulle elezioni del futuro presidente del CONI sia perché Morzenti e la FISI erano dei grandi alleati di Petrucci e del suo enturage ma soprattutto rischia di compromettere l'autonomia futura del CONI contro "assalti alla diligenza" da parte della politica al mondo dello sport.

(1) .... continua
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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..... (segue)

La seconda notizia è che il CIO ha assegnato a Pyeongchang (Corea del Sud) l'organizione dei Giochi Olimpici Invernali del 2018 confermando, se ce ne fosse bisogno, il ruolo di "biscazziere" di Jacques Rogge come presidente del CIO in cui è stato trasferito per i giochi invernali lo stesso sistema di assegnazione di quelli estivi: giudicare i candidati sulla quantità smisurata di soldi che possono mettere sul tavolo. Come per Sochi 2014 (si sarà a poche centinaia di chilometri dal confine con la Georgia dove ci sono stati gli scontri nel 2007 e la Cecenia non è così lontana) anche per il 2018 non si è guardato a possibili tensioni politiche internazionali; la parte montagnosa della Corea del Sud è a nord e gli impianti di sci nordico e biathlon, se saranno confermati i luoghi, sono sul confine con la Repubblica Popolare di Corea (non chiamatela Corea del nord altrimenti s'arrabbiano di brutto) ed il rischio di tensioni e ricatti politici sarà reale.

A dispetto dell'esoticità dei luoghi la Corea del Sud è una potenza negli sport invernali soprattutto sul ghiaccio (short track, velocità in pista lunga e pattinaggio di figura) ed ai recenti giochi di Vancouver ha conquistato 14 medaglie (6 ori, 6 argenti e 2 bronzi); purtroppo ne risentirà il torneo di hockey su ghiaccio dove saranno presenti due formazioni materasso il cui unico scopo sarà quello di incasare meno di dieci reti a partita. Nel campo degli sport della neve la Corea del Sud ha una lunga tradizione, anche se con scarsi risultati a livello assoluto, nel salto con gli sci mentre nello sci alpino nello sci di fondo e nel biathlon (queste ultime due specialità anche a causa delle guardie di frontiera della PRK che tengono sotto il tiro dei fucili gli atleti) la tradizione è scarsa e tutta da costruire.

(2) ...... continua
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Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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Slegar ha scritto:..... (segue)

La seconda notizia è che il CIO ha assegnato a Pyeongchang (Corea del Sud) l'organizione dei Giochi Olimpici Invernali del 2018 confermando, se ce ne fosse bisogno, il ruolo di "biscazziere" di Jacques Rogge come presidente del CIO in cui è stato trasferito per i giochi invernali lo stesso sistema di assegnazione di quelli estivi: giudicare i candidati sulla quantità smisurata di soldi che possono mettere sul tavolo. Come per Sochi 2014 (si sarà a poche centinaia di chilometri dal confine con la Georgia dove ci sono stati gli scontri nel 2007 e la Cecenia non è così lontana) anche per il 2018 non si è guardato a possibili tensioni politiche internazionali; la parte montagnosa della Corea del Sud è a nord e gli impianti di sci nordico e biathlon, se saranno confermati i luoghi, sono sul confine con la Repubblica Popolare di Corea (non chiamatela Corea del nord altrimenti s'arrabbiano di brutto) ed il rischio di tensioni e ricatti politici sarà reale.

A dispetto dell'esoticità dei luoghi la Corea del Sud è una potenza negli sport invernali soprattutto sul ghiaccio (short track, velocità in pista lunga e pattinaggio di figura) ed ai recenti giochi di Vancouver ha conquistato 14 medaglie (6 ori, 6 argenti e 2 bronzi); purtroppo ne risentirà il torneo di hockey su ghiaccio dove saranno presenti due formazioni materasso il cui unico scopo sarà quello di incasare meno di dieci reti a partita. Nel campo degli sport della neve la Corea del Sud ha una lunga tradizione, anche se con scarsi risultati a livello assoluto, nel salto con gli sci mentre nello sci alpino nello sci di fondo e nel biathlon (queste ultime due specialità anche a causa delle guardie di frontiera della PRK che tengono sotto il tiro dei fucili gli atleti) la tradizione è scarsa e tutta da costruire.

(2) ...... continua
Non sono d'accordo
Pyeongchang era alla terza candidatura , meritava gia' nel 2014 , ma poi la discesa in capo di Putin fece prevalere Sochi
Han gia' realizzato praticamente tutte le strutture
Mancano solamente la pista di Bob/slittino e quella di Discesa
Tutti i siti olimpici son a distanza massima di mezzora (grazie anche ai treni ad alta velocita')
Il Biathlon è gia' stato testato grazie ai mondiali di un paio d'anni , c'era poca neve ma grazie alle temperatura fredde l'han sparato
Pure Ambesi (che è molto filotedesco..) ha applaudito la vittoria coreana
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Non sono d'accordo
Pyeongchang era alla terza candidatura , meritava gia' nel 2014 , ma poi la discesa in capo di Putin fece prevalere Sochi
Han gia' realizzato praticamente tutte le strutture
Mancano solamente la pista di Bob/slittino e quella di Discesa
Tutti i siti olimpici son a distanza massima di mezzora (grazie anche ai treni ad alta velocita')
Il Biathlon è gia' stato testato grazie ai mondiali di un paio d'anni , c'era poca neve ma grazie alle temperatura fredde l'han sparato
Pure Ambesi (che è molto filotedesco..) ha applaudito la vittoria coreana
Guarda che non ho messo in discussione la validità tecnica della candidatura che è di un'altra caratura rispetto a Sochi (è come se in Italia le olimpiadi invernali si tenessero a Bracciano), è indubbio che sul tavolo abbiano messo una notevole quantità di soldi che accoppiati al fatto che gran parte delle strutture sono già realizzate hanno fatto si che risultassero vincitori già alla prima votazione; se non avevano fondi adeguati non presentavano per tre volte la candidatura olimpica. E' però indubbio che con Rogge alla guida del CIO candidature come quelle di St. Moritz, Cortina, Lillehammer o Albertville non verrebbero neppure prese in considerazione; l'hanno capito anche ad Östersund la principale città del nord della Svezia dove hanno riposto nel cassetto, forse per sempre, i sogni di ospitare l'olimpiade invernale in Svezia, nazione che non l'ha mai organizzata.

.... (segue)

La terza notizia è la più triste ed è la morte di Myka Myllylä, campione finlandese dello sci di fondo travolto nel 2001 dallo scandalo doping della nazionale finlandese ai Campionati Mondiali di Lathi, deceduto sicuramente per l'abuso di alcool e probabilmente droghe all'età di 41 anni (gli organi giudiziari non hanno nemmeno disposto l'autopsia).

Myllylä è stato uno dei grandi personaggi dello sci di fondo mondiale negli anni '90 fortissimo soprattutto in tecnica classica. Le prime apparazioni in campo internazionale sono nella stagione 1991/92 dove partecipa anche alle Olimpiadi di Albertville. La ribalta avviene due anni dopo nella stagione 1993/94 quando conquista i primi podi in coppa del mondo ma soprattutto conquista la medaglia di bronzo nella 30 km a tecnica libera, gara di apertura del programma per lo sci di fondo ai giochi di Lillehammer, dietro al duo norvegese Alsgaard/Dæhlie in una gara durissima per le condizioni climatiche che non fu sospesa solamente per non sconvolgere il programma delle gare (testimoni diretti mi raccontarono che la temperatura era inferiore ai -25 °C, limite per poter disputare le gare). A questo risultato aggiunse il 6° posto nella 10 km classica (1° Dæhlie - 2° Smirnov - 3° Albarello), il 4° nella 15 km libera ad inseguimento (1° Dæhlie - 2° Smirnov - 3° Fauner), il 3° posto nella staffetta (1° frazionista con il compito di mettere alle corde l'Italia che poi vinse la gara con il famoso sprint vincente di Fauner su Dæhlie) e la perla finale della medaglia d'argento dietro al kazako Smirnov nella 50 km a tecnica classica, gara che sarà la sua preferita e dove risulterà praticamente imbattibile nel corso degli anni. L'anno successivo ai mondiali di Thunder Bay conquistò il bronzo nella 10 km classica (1° Smirnov - 2° Dæhlie) a cui affiancò i quarti posti nalla 15 km libera ad inseguimento (1° Smirnov - 2° Fauner - 3° Isometsä) e nella 30 km classica (1° Smirnov - 2° Dæhlie - 3° Prokurorov).

Fu due anni dopo che Myka Myllylä entrò nell'olimpo dello sci di fondo internazionale ai campionati del Mondo di Trondheim in cui dopo la 10ª posizione nella 30 km a tecnica libera (1° Prokurorov - 2° Dæhlie - 3° Alsgaard) conquistò il bronzo nella 10 km classica (1° Dæhlie - 2° Prokurorov), l'argento nella 15 km ad inseguimento (1° Dæhlie - 3° Prokurorov), l'argento nella staffetta (1ª Norvegia - 3ª Italia) ed una fantastica medaglia d'oro nella 50 km a tecnica classica stroncando la resistenza del duo norvegese Jevne e Dæhlie in una gara corsa sotto una pioggia battente e con distacchi misurabili con l'ororologio a cucù quanto dure furono le condizioni ambientali. L'anno successivo a Nagano conquistò la medaglia d'oro nella 30 km a tecnica classica con condizione di neve balorde (2° Jevne - 3° Fauner), la medaglia di bronzo nella 10 km classica (1° Dæhlie - 2° l'austriaco Gandler), il 6° posto nella 15 km ad inseguimento e la medaglia di bronzo nella staffetta (rivincita di quattro anni prima con sprint vincente di Alsgaard su Fauner).

L'apice della carriera Myllylä lo raggiunse due anni dopo ai mondiali di Ramsau in Austria e la sua fu una cavalcata trionfale a livello individuale; nella staffetta la Finlandia si piazzò in 5ª posizione (storico oro dell'Austria davanti a Norvegia e Italia con Myllylä schierato in seconda frazione) ma le gare individuali furono trionfali: oro nella 30 km a tecnica libera davanti alla coppia norvegese Dæhlie/Alsgaard, oro nella 10 km a tecnica classica (2° l'austriaco Stadlober - 3° Hjelmeset), argento nella 15 km ad inseguimento (1° Alsgaard - 3° Valbusa) e fantastico oro nella "sua" 50 km a tecnica classica (2° Veerpalu - 3° Botvinov) corsa sotto un sole primaverile e con la neve ancor più lenta di due anni prima. Il fatto che Myllylä diventò competitivo ai massimi livelli anche in tecnica libera fu, letto a posteriori, probabilmente il primo segnale di ciò che stava succedendo nel "retrobottega" della squadra finlandese con un doping di squadra spinto al massimo possibile dove anche i cavalli da soma diventarono purosangue da corsa e due anni dopo, nei mondiali di casa in Finlandia, scoppiò il bubbone doping in cui furono rilevate "solamente" cinque positività e molti altri atleti furono "precauzionalmente" ritirati; non mi dimentichero mai il carneade finlandese Janne Immonen che durante lo svolgimento della terza frazione della staffetta ruppe entrambi i bastoncini in fase di spinta: una cosa mai vista e che non si rivide mai più e non penso che i materiali erano difettosi.

Myka Myllylä risultò positivo ai controlli antidoping, probabilmente pilotati ad arte per punire la nazionale finlandese per essere andata oltre il "limite non scritto", come gli altri tre big dello sci di fondo finlandese Harri Kirvesniemi, Jari Isometsä e Virpi Kuitunen e quella fu la sua fine sportiva anche se bisogna dire che non fu trattato come un appestato dall'opinine pubblica finlandese. Purtroppo come succede per molti sportivi di alto livello la fine sportiva è anche l'inizio della fine umana. Per Myllylä, personaggio che amava vivere solitario, il passo verso l'alcolismo fu breve come purtroppo capita spesso nei paesi del nord Europa e l'epilogo drammatico dei giorni scorsi è stato l'inevitabile conseguenza.

La caratteristica di Myka Myllylä, oltre a quella di esprimere una eccellente tecnica classica, era quella di emergere quando le condizioni ambientali erano dure come dimostrano il Bronzo di Lillehammer nella 30 km e le vittorie nelle 50 km di Trondheim e Ramsau e questo era dovuto al fatto che, da lupo solitario qual'era, si sottoponeva ad allenamenti estivi durissimi nelle paludi finlandesi che lo avevano temprato a sopportare degli sforzi prolungati incredibili. Solitamente quando scrivo di qualche atleta mi piace aggiungere delle foto che li ritraggono in significative situazioni di gara; per Myllylä la foto che segue lo ritrae, sfinito, in uno dei massacranti allenamenti nelle paludi finlandesi e sembra mostrare tutta la tragica solitudine del personaggio

Immagine
(Fonte: hs.fi)
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Seb
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Re: Parliamo di sport invernali

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Visto che qui s'è parlato spesso di Hockey arriva dalla Russia una notizia tragica:
http://www.nhl.com/ice/news.htm?id=587792

:rip:
Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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Veramente tragica
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Notizia tragica che mi ha sconvolto non solo dal punto di vista umano ma anche sportivo.
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Michele80
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da Michele80 »

Notizia orribile!
È pazzesco pensare che tutta una squadra scompaia così!
Non so, questa è una di quelle notizie che mi dà i brividi! È vero, ogni giorno muore tantissima gente nel mondo, ed è orribile anche questo, Però quando sento notizie come quella di questa squadra di hockey penso a come sia ingiusta la vita... quei ragazzi non stavano facendo altro che seguire la loro passione, come potevano immaginarsi una fine tanto tragica... difendere tutta la vita i colori di una maglia, di una società e poi schiantarsi al suolo così... che tristezza! Che dolore per le loro famiglie!
"Di incitamenti me ne sono arrivati di tutti i tipi: i più belli, se non vi dispiace, li tengo per me"
Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da Winter »

Iniziate quasi tutte le coppe del mondo con poche sorprese sia nel fondo che nel salto che nell'alpino

Nella gara di slalom femminile un'americana di 16 anni fa la sua prima top ten della carriera (alla 4 gara di coppa..)
Mikaela Shiffrin nata il 13 Marzo 1995!
Strong
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da Strong »

nello sci alpino si incomicia a parlare di una nuova formula a squadre di club e non a nazionali.
Ci sono federazioni che non riescono più a sostenere i loro atleti (italia in primis) per cui si va in cerca di privati che decidano di investire magari su una squadra formata da:

Razzoli
Cuche
Svindal
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong ha scritto:nello sci alpino si incomicia a parlare di una nuova formula a squadre di club e non a nazionali.
Ci sono federazioni che non riescono più a sostenere i loro atleti (italia in primis) per cui si va in cerca di privati che decidano di investire magari su una squadra formata da:

Razzoli
Cuche
Svindal
Cuche e Svindal assieme? Mi sa di doppione! :) Al posto di uno dei 2 prenderei Hirscher o Pinturault
Negli anni scorsi non c'era stato una specie di team internazionale sponsorizzato da Red Bull? O sto inventando?
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Winter ha scritto:Iniziate quasi tutte le coppe del mondo con poche sorprese sia nel fondo che nel salto che nell'alpino
E sinora poca luce per i colori azzurri: fanno ben sperare le prestazioni di Karbon e Moelgg, la ripresa della Costazza e le prove dei giovani Paris e Klotz nella velocità maschile. Per il resto speriamo vada meglio sta settimana, sembra che Elena Fanchini stia bene, potrebbe ricordarsi di quello che fece 6 anni fa :)
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da nino58 »

Se la soluzione saranno le squadre di club, mi sembra ovvio che i club saranno le marche di sci.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Iniziate quasi tutte le coppe del mondo con poche sorprese sia nel fondo che nel salto che nell'alpino
Nel salto e nel fondo si è iniziato dove si era finito la scorsa con il dominio rispettivamente di Austria e Norvegia. Nel fondo grandi prestazioni di Roland Clara che, almeno nello skating, è tra i più forti in assoluto. Purtroppo in casa italiana da quest'anno dobbiamo a fare i conti con una nazionale femminile "evaporata" e con qualche "incrostazione" da togliere nella nazionale maschile e nella direzione delle squadre. E' iniziata anche la coppa di combinata nordica e c'è stata la riconferma di Lukas Runggaldier su buoni piazzamenti ed il ritorno ad alti livelli di Alessandro Pittin dopo una stagione balorda dovuta a problemi con il salto.
Strong ha scritto:nello sci alpino si incomicia a parlare di una nuova formula a squadre di club e non a nazionali.
nino58 ha scritto:Se la soluzione saranno le squadre di club, mi sembra ovvio che i club saranno le marche di sci.
Storia vecchia come la stessa coppa del mondo che ciclicamente ritorna e successivamente torna nell'oblio. Il problema dello sci alpino è che è diventato uno sport troppo costoso per il giro economico di chi lo sostiene; chi genera grandi utili sono le ditte di abbigliamento (che possono avvalersi della produzione cinese) che dalla coppa del mondo ricevono un traino relativo, mentre le case di sci (che continuano a produrre in europa occidentale) che producono utili si contano sulle dita di una mano monca.

Le case di sci ogni anni producono migliaia di sci destinati agli atleti ma il loro onere si ferma alla distribuzione del materiale ed al servizio con gli skimen. Nel momento in cui si devono pensare anche agli ingaggi di allenatori, fisioterapisti, massaggiatori, organizzare trasferte, pagare le piste per allenarsi a prezzo pieno ecco che i voli pindarici si abbassano clamorasamente. Le varie nazionali italiane sono ospitate nei loro stage di allenamento da varie località turistiche di montagna che offrono in certi casi anche l'ospitalità gratuita, mentre una squadra Atomic o Rossignol, ad esempio difficilmente potrebbero ambire a certi trattamenti di favore. Inoltre ci sono le nazionali più forti economicamente (Austria, Svizzera e Germania) che alla sola idea mettono un bel "niet".

E' iniziata anche la stagione degli sport su ghiaccio; se per la velocità siamo ai primi passi per l'hockey ed il pattinaggio di figura la stagione è già entrata nel vivo. Per l'Italia la stagione del pattinaggio di figura è stata molto positiva; Carolina Kostner ha raggiunto degli standard di rendimento che la pongono alla pari delle altre protagoniste ad esclusione della campionessa olimpica Yu-Na Kim che quest'anno non si è mai vista ma che è destinata a diventare una delle pattinatrici più forti di sempre. Nella danza la coppia Cappellini-Lanotte sta piano piano maturando e a livello europeo potrà avvicinarsi al podio mentre chi ha compiuto passi da gigante è la coppia di artistico Berton-Hotarek; in una specialità dalla tradizione nulla l'Italia sta presentando una coppia che in pochi anni (Sochi 2014?) potrà sfidare le migliori coppie al mondo.

Per quanto riguarda l'hockey su ghiaccio la nazionale ha vinto l'Euro Challenge autunnale a Miskolc (Ungheria) superando il Giappone (alla ricerca di una rivincita dopo il forzato stop della scorsa stagione dovuto alla tragedia di Fukushima), i padroni di casa ed una arrendevole Austria; tutto questo nonostante un pessimo allenatore, a mio avviso, alla guida della nazionale e che dimostra la bontà del movimento hockeistico nazionale.

Restando in tema di sport del ghiaccio due notizie che mi toccano da vicino. La prima è che se il prossimo anno il Giro d'Italia andrà alla conquista di Herning c'è chi s'è preso in anticipo: questo fine settimana ad Herning i campioni d'Italia di Hockey su ghiaccio dell'Asiago hanno vinto il loro girone di semifinale di Continental Cup e per la prima volta si sono qualificati per la fase finale di una competizione a squadre europea. Decisivo Sean Bentivoglio che sentendo aria di taglio si è messo a giocare come è capace. Fase finale dal 13 al 15 gennaio a Rouen (quasi quasi mi programo una trasferta in terra di Francia).
http://www.iihf.com/home-of-hockey/club ... oup-d.html

Immagine
Fonte: bluefox.dk

La seconda notizia è che si è ritirato Enrico Fabris l'unico pattinatore italiano, e chissà mai se ce ne sarà un altro, capace di vincere una medaglia d'oro olimpica individuale. La foto sotto lo ritrae alla premiazione sul campo dei 1.500 m, all'Oval di Torino, tra gli statunitensi Shani Davis e Chad Hedrick:

Immagine
Fonte: espn.com
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Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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ma di Hockey ti sei dimenticato il ritorno (con due gol e due assist) dopo 10 mesi (per una commozione cerebrale) di Sidney Crosby!

Anche io sono molto scettico su una coppa del Mondo di Sci per team privati..
Gli anni d'oro delle Marche da Sci son passati da un po'
In questo momento chi investe ? Salomon e Head , Atomic è in pochino in difficolta' , Rossignol non ne parliamo.. Fischer , Elan ecc poca roba
Le Federazioni Nazionali devon professionalizzarsi non viver di soli aiuti pubblici (e il Coni ha avuto un altro bel taglio in questi giorni)
Austria (prima) e Svizzera poi l'han gia' fatto e non han problemi

Concordo con Clara grandissimo , certo che la squadra norvegese femminile è impressionante (con addirittura 4 staffette nel top 10!)
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:ma di Hockey ti sei dimenticato il ritorno (con due gol e due assist) dopo 10 mesi (per una commozione cerebrale) di Sidney Crosby!
Se è per quello anche il ritorno in NHL di Jagr nei Philadelphia Flyers: 19 partite, 6 goals, 11 assist, 17 punti, +5 +/- (6° di squadra). Sono successe tante cose in questo periodo, mica potevo scriverle tutte.

Si parlava di Mikael Granlund e del suo fantastico goal contro la Russia:
Winter ha scritto:Gol fantastico
Gia' nella prima partita mi aveva impressionato
Il prox anno matricola dell'anno in NHL :D
Abbiamo sbagliato in due: tu l'hai scritto io l'ho solo pensato. Il Buon Granlund, anno di nascita 1992 è bene ricordarlo, ha deciso di rimanere anche quest'anno nell'HIFK Helsinki e di rimandare il suo debutto in NHL negli anni a venire; sicuramente è una scelta giustissima considerato il fatto che non è certamente un armadio a quattro ante. Giusto per la cronaca Granlund è stato 9ª scelta assoluta (1° giro di Minnesota Wild) del draft 2010.
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Re: Parliamo di sport invernali

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Ritorno alla vittoria per Bode Miller sulla Birds of Prey, una prestazione incredibile soprattutto nella prima metà... Migliorano le cose per gli azzurri con Fill 7o e Inner 12o e anche il giovane Casse a punti.
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Parliamo di sport invernali

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Slegar ha scritto:
Winter ha scritto:ma di Hockey ti sei dimenticato il ritorno (con due gol e due assist) dopo 10 mesi (per una commozione cerebrale) di Sidney Crosby!
Se è per quello anche il ritorno in NHL di Jagr nei Philadelphia Flyers: 19 partite, 6 goals, 11 assist, 17 punti, +5 +/- (6° di squadra). Sono successe tante cose in questo periodo, mica potevo scriverle tutte.

Si parlava di Mikael Granlund e del suo fantastico goal contro la Russia:
Winter ha scritto:Gol fantastico
Gia' nella prima partita mi aveva impressionato
Il prox anno matricola dell'anno in NHL :D
Abbiamo sbagliato in due: tu l'hai scritto io l'ho solo pensato. Il Buon Granlund, anno di nascita 1992 è bene ricordarlo, ha deciso di rimanere anche quest'anno nell'HIFK Helsinki e di rimandare il suo debutto in NHL negli anni a venire; sicuramente è una scelta giustissima considerato il fatto che non è certamente un armadio a quattro ante. Giusto per la cronaca Granlund è stato 9ª scelta assoluta (1° giro di Minnesota Wild) del draft 2010.
Vero Jagr è tornato in NHl e alla grande
Granlund quest'ano cmq avrebbe avuto grosse difficolta' per il premio di Roockye dell'anno
Ryan Nugent - Hopkins (Aprile 1993!) sta realizzando una stagione incredibile dopo 27 partite ha gia' realizzato 12 reti e 17 assist
Il buon Granlund in lega Finnica non gli è da meno 27 partite 12 reti e 22 assist

Lindsey Vonn una spanna sopra tutte.. Distacchi degni della Moser - Proll
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Re: Parliamo di sport invernali

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il 6 dicembre la biathleta tedesca Magdalena Neuner sul suo sito ufficiale ha annunciato il ritiro dalle competizioni al termine della stagione invernale:
http://www.magdalena-neuner.de/cms/webs ... f7a7606dea

Magdalena Neuner, 25 anni, si può definire la più forte biathleta di tutti tempi, visto che il biathlon femminile è una specialità giovane entrata nel programma dei Giochi Olimpici Invernali nel 1992 se non ricordo male, che in cinque stagioni (sesta con quella appena iniziata) ha vinto tutto quello che c'era da vincere tra Olimpiadi, Mondiali, Coppa del Mondo assoluta e di specialità oltre a guadagnare una quantità di denaro che sicuramente una vita intera non gli basterà per spendere. Nota di colore: la sua passione è il lavoro a maglia (che non ha mancato di monetizzare).

Il suo palmares è semplicemente impressionante. Ai Giochi Olimpici (unica partecipazione Vancouver 2010) ha vinto 2 medaglie d'oro e 1 d'argento. In cinque edizioni dei Campionati Mondiali (debutto ad Anterselva 2007 con triplice titolo) ha conquistato 10 medaglie d'oro e 3 d'argento; ad ogni competizione di alto livello Magdalena Neuner ha viaggiato ad una media di due titoli conquistati alla volta.

Immagine
Fonte: Spox.com

In Coppa del Mondo ha conquistato, finora, 26 vittorie e ha vinto quella assoluta due volte nel 2008 e nel 2010; inoltre ha conquistato le seguenti coppe di specialita:
2008: Assoluta, Sprint, Mass Start
2009: Individuale 15 km
2010: Assoluta, Inseguimento, Mass Start
2011: Sprint

Sicuramente Magdalena Neuner mancherà al biathlon più che il biathlon alla stessa Neuner; per conoscere un po' di più il personaggio vi consiglio un giro sul suo sito ufficiale (solamente in tedesco):
http://www.magdalena-neuner.de/cms/webs ... /index.htm
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Re: Parliamo di sport invernali

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Anche io son rimasto sorpreso dal prossimo ritiro di Lena Neuner (Chissa il Telecronista di Eurosport Ambesi..)
Rinuncia a 1,5 ml di euro garantiti all'anno..
Ma evidentemente i sacrifici che le vengono richiesti son troppi (sia di allenamento che di pressione mediatica)
Ps. Mamma o Attrice ?

Ieri primo Podio grazie a Deville (era ora)
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Winter ha scritto:Anche io son rimasto sorpreso dal prossimo ritiro di Lena Neuner (Chissa il Telecronista di Eurosport Ambesi..)
Rinuncia a 1,5 ml di euro garantiti all'anno..
Ma evidentemente i sacrifici che le vengono richiesti son troppi (sia di allenamento che di pressione mediatica)
Ps. Mamma o Attrice ?
E chi ci dice che le prospettive non siano di un guadagno simile o superiore, in altri campi ?
Certo più in quello di attrice che di mamma.
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Parliamo di sport invernali

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nino58 ha scritto:
Winter ha scritto:Anche io son rimasto sorpreso dal prossimo ritiro di Lena Neuner (Chissa il Telecronista di Eurosport Ambesi..)
Rinuncia a 1,5 ml di euro garantiti all'anno..
Ma evidentemente i sacrifici che le vengono richiesti son troppi (sia di allenamento che di pressione mediatica)
Ps. Mamma o Attrice ?
E chi ci dice che le prospettive non siano di un guadagno simile o superiore, in altri campi ?
Certo più in quello di attrice che di mamma.
Non dico mica il contrario
Anni indietro Playboy Germania mi pare avesse offerto 500mila euro per foto nude (ma lei rifiuto')
Credo sia la sportiva donna piu' popolare di Germania , quindi se fara' l'attrice , l'ingaggio sara' alto
Pero' io avrei preferito vederla sfidare la Bjoergen nel fondo..
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:
nino58 ha scritto:
Winter ha scritto:Anche io son rimasto sorpreso dal prossimo ritiro di Lena Neuner (Chissa il Telecronista di Eurosport Ambesi..)
Rinuncia a 1,5 ml di euro garantiti all'anno..
Ma evidentemente i sacrifici che le vengono richiesti son troppi (sia di allenamento che di pressione mediatica)
Ps. Mamma o Attrice ?
E chi ci dice che le prospettive non siano di un guadagno simile o superiore, in altri campi ?
Certo più in quello di attrice che di mamma.
Non dico mica il contrario
Anni indietro Playboy Germania mi pare avesse offerto 500mila euro per foto nude (ma lei rifiuto')
Credo sia la sportiva donna piu' popolare di Germania , quindi se fara' l'attrice , l'ingaggio sara' alto
Pero' io avrei preferito vederla sfidare la Bjoergen nel fondo..
Perchè tu sei un sano uomo di sport.
Prova a chiedere qui nel forum dove preferirebbero vederla, se a duellare con la Bjoergen o al cinema.
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Parliamo di sport invernali

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ma di Ragazze Carine ce ne son tante
di Sportive di quel Livello se ne contano sul dito di una mano

La Vonn è altrettanto carina eppure non pensa minimamente al ritiro (a fine stagione ovviamente annuncera' che lascia tutto per cercar fortuna a Hollywood :D )
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:ma di Ragazze Carine ce ne son tante
di Sportive di quel Livello se ne contano sul dito di una mano

La Vonn è altrettanto carina eppure non pensa minimamente al ritiro (a fine stagione ovviamente annuncera' che lascia tutto per cercar fortuna a Hollywood :D )
In effetti il fondo è più faticoso della discesa (più pericolosa ma meno faticosa).
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Re: Parliamo di sport invernali

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nino58 ha scritto:
Winter ha scritto: Anni indietro Playboy Germania mi pare avesse offerto 500mila euro per foto nude (ma lei rifiuto')
Credo sia la sportiva donna piu' popolare di Germania , quindi se fara' l'attrice , l'ingaggio sara' alto
Pero' io avrei preferito vederla sfidare la Bjoergen nel fondo..
Perchè tu sei un sano uomo di sport.
Prova a chiedere qui nel forum dove preferirebbero vederla, se a duellare con la Bjoergen o al cinema.
Oppure fare quello che ho visto nel 2003 in Finlandia di seguito sintetizzato :diavoletto: (da un soggetto mmhmm, horror)
Immagine
Ma i nudisti son così, son nudi e crudi.
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Re: Parliamo di sport invernali

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Ma quanta grappa si era stracannata quella lì ?
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Re: Parliamo di sport invernali

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Che ci vuoi fare, le (e anche i) finlandesi sono "fatti" così: casinari, alcool, amanti della sauna e sessualità senza tanti orpelli.

Comunque la foto completa era questa:

Immagine
nino58 ha scritto:In effetti il fondo è più faticoso della discesa (più pericolosa ma meno faticosa).
Caro nino la fatica abbruttisce le persone in viso. Piccola carrellata di atlete dello sci di fondo ai più alti livelli:

Claudia Kunzel
Immagine
Fonte: active-woman.de

Therese Johaug
Immagine
Fonte: bt.no

@ Winter: David Zauner è tornato. Ieri quarto ad Harrachov in Bulgaria ed oggi secondo nella prova a squadre (responsabile della sconfitta a favore della Norvegia).
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alfiso

Re: Parliamo di sport invernali

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A seguito della mia passione per le more posto pur'io la mia bella (si fa per dire), Kathrin Hitzer:

ImmagineImmagine
Nel ciclismo tra le more quotone alla Baccaille. Fascino umbro 8-)
Ps. Tornando al fondo ricordo il calendario non male della Tchepalova a suo tempo (occhio languido dell'est), ora mamma per la seconda volta.
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Re: Parliamo di sport invernali

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alfiso ha scritto:Ps. Tornando al fondo ricordo il calendario non male della Tchepalova a suo tempo (occhio languido dell'est), ora mamma per la seconda volta.
Ahh, Julia Tchepalova t€tt€ e chi@pp€ come il marmo (dieci anni fa, adesso non lo so).

Immagine
Fonte: nudearchive.ru
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Re: Parliamo di sport invernali

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Me lo immaginavo che ci saremmo infilati in questo vicolo.
Tutte visioni paradisiache, in verità, le sole che mi facciano pensare della possibile esistenza dell'Eterno.
Ne converrà, per l'onestà intellettuale che lo contraddistingue, anche carlolemond. :angelo:
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Re: Parliamo di sport invernali

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Be anche l'alpino ha una bella squadra..
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Julia Mancuso



Tina Maze
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Re: Parliamo di sport invernali

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Slegar ha scritto:@ Winter: David Zauner è tornato. Ieri quarto ad Harrachov in Bulgaria ed oggi secondo nella prova a squadre (responsabile della sconfitta a favore della Norvegia).
La Gara di ieri non l'ho vista (son rimasto sorpreso cmq della sconfitta austriaca)
Venerdi gran primo salto , peccato per il secondo

Cosa ne dici della quaterna norvegese nel fondo donne (e altre due nelle dieci) ? Incredibile il numero di talenti che hanno
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Re: Parliamo di sport invernali

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I norvegesi, soprattutto nel settore femminile, ne sfornano una nuova all'anno e per la stagione 2011/2012 hanno pescato questa Heidi Weng, anno 1991. La superiorità della Norvegia è a dir poco disarmante tenuto conto del fatto, non indifferente, che la federazione norvegese dello sci è costantemente a rischio crack finanziario a causa dei debiti accumulati per preparare le Olimpiadi di Lillehammer '94. Detto questo bisogna però dire che la Norvegia è la nazione che ha il bacino giovanile più ampio di tutti (molto più di Finlandia e Svezia che risentono pesantemente dei scandali doping del biennio 2001/2002) e come le altre nazioni nordiche valorizzano molto di più le gare del calendario nazionale per cui non serve portare i giovani a farsi le ossa in Coppa dl Mondo, perché sono emersi prima.

Più o meno succede questo: molte gare del nord sono inserite nel calendario internazionale della FIS e a queste competizioni partecipano sia stranieri, sia atleti maturi che vanno a formare le seconde linee della nazionale (ma quando possono partecipano anche i big) sia i giovani U23 (categoria che di recente è stata riconosciuta dalla FIS) e Junior. In questo modo si può verificare quanto vale un giovane dandogli la possibilità di confrontarsi con atleti più esperti; queste gare danno anche la possibilità ad atleti usciti dal giro della nazionale di non essere scaricati completamente e di riconquistare la convocazione (Gjerdalen è il classico esempio).

In Italia fino a circa vent'anni fa si faceva più o meno così, mentre adesso si fa l'esatto contrario. Con una base notevolmente inferiore si dividono gli atleti in compartimenti stagni: c'è la nazionale che partecipa alla Coppa del Mondo, quella giovanile che partecipa alla Coppa Europa, e quelli rimasti fuori dal giro della nazionale che partecipano alla Coppa Italia. L'unica possibilità di confronto sono i test tra le nazionali, per quanto possono valere, e le varie prove dei Campionati Italiani, spezzettate lungo tutto l'arco della stagione e di fatto chi si ritrova a gareggiare in Coppa Italia è tagliato fuori dal giro della nazionale, mentre un giovane che passa in nazionale maggiore può pagare dazio nel salto di categoria. Sembra che qualcuno all'interno della FISI ci stia ripensando.

Per ultimo, nel clamoroso risultato di Davos, bisogna considerare le condizioni ambientali per quest'anno estremamente favorevoli ai nordici ed ai norvegesi in particolare. Da qualche anno la nazionale norvegese si allena sugli sci per tutto l'anno, per la precisione da quando hanno approntato una pista di allenamento nella zona di Capo Nord (fortunati, solo loro ce l'hanno); i vantaggi sono due: si allenano a bassa quota con la possibilità di svolgere lavoro veloce ad altitudini favorevoli e sciano sempre su neve naturale. Gli stage autunnali in ghiacciaio servono per il lavoro aerobico e sono inserite all'interno di un lavoro su gli sci a quota bassa.

Per i centroeuropei, tra cui gli italiani, il discorso cambia completamente; gli stage in ghiacciaio sono il primo contatto stagionale con la neve e si inseriscono in un lavoro eseguito esclusivamente a secco. Per il lavoro veloce sugli sci bisogna attendere novembre per gli stage scandinavi o norvegesi (oppure usufruire di uno skitunnel). All'interno di questo quadro si è inserita una stagione autunnale particolarmente secca e calda che ha investito anche il nord europa; fino ad ottobre la neve c'era poi è arrivata un'ondata di caldo che ha sciolto tutto è ciò ha messo in difficoltà le nazionali europee per i loro stage al nord mentre i nordici in qualche maniera erano riusciti a sciare prima. Gli italiani, che in questa situazione sono stati tra i più penalizzati, sono riusciti a sciare solamente su anelli di neve artificiale in quota e a Davos è stata la prima volta che sono entrati in contatto con la neve naturale ed anche per questo si può spiegare la debacle degli atleti azzurri
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Re: Parliamo di sport invernali

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Sempre bello discutere con una persona competente come te
Un appunto , ricordo che fino a pochi anni fa i Nordici in generale erano sfavoriti nello localita' alpine specie quelle oltre i 1500
Davos è a 1560..

Certo che basta vedere i campionati del mondo Juniores e la Norvegia fa ancora piu' paura..

2011 Otepaa 5 km Classica 4 nelle prime 4 (ma solo perche' partecipavano in 4..)
10 km pursuit solo doppietta (con vittoria della " tua " Weng)
Logica vittoria in staffetta

Ho visto che son iniziati i campionati del mondo under 20 gruppo 1 di Hockey
Il gruppo dell'Italia mi sembra piu' semplice dell'altro
Subito una vittoria contro il Giappone

Certo Su 22 giocatori abbiamo 18 altoatesini , due tuoi compaesani , un trentino e un varesino..
Il Movimento è un po troppo localizzato
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Un appunto , ricordo che fino a pochi anni fa i Nordici in generale erano sfavoriti nello localita' alpine specie quelle oltre i 1500
Davos è a 1560..
Ma infatti quando dicevo "svolgere lavoro veloce ad altitudini favorevoli" non mi riferivo alla quota in se per se ma al fatto che a bassa quota gli allenamenti anaerobici hanno una maggiore qualità se poi sono fatti sulla neve è ancora meglio. Non so come si comporta il Comitato Valdostano ma qui in Veneto (ma vale per Friuli, Trentino e Sudtirolo) i lavori anaerobici estivi delle squadre giovanili vengono svolti anche con stage di allenamento al mare.

Per quanto riguarda l'hockey U20 l'Italia ha perso l'incontro inaugurale con la Francia e poi ha strapazzato il Giappone. L'anno scorso si sono classificati al quarto posto, forse quest'anno una posizione la guadagnano; il lato positivo di questa nazionale è che ad esclusione dei portieri tutti i convocati giocano titolari nelle loro squadre. La nazionale da guardare con un occhio di riguardo è però l'under 18, che si giocherà la promozione nella top division ad aprile in Slovacchia (nobile decaduta di questo meraviglioso sport).

E' vero che l'hockey è molto localizzato ma la colpa non è certamente di chi investe nei giovani. Finché dalle parti della Lombardia, in quella che è stata la culla dell'hockey italiano, non faranno un bel bagno di "paziente umiltà" e non a voler tutto e subito l'hockey su ghiaccio italiano rimarrà sempre confinato sull'arco alpino. E la ventilata partecipazione di Milano in KHL io la vedo come la peste e sarà un'ulteriore calata dei barbari sull'hockey italiano che lascerà molte macerie.
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Re: Parliamo di sport invernali

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1) Non ho le tue conoscenze fisiologiche. Mi ricordo che il grande Gunde Svan in altura rendeva meno (prob ricordo male). Pensavo che abituati , rispetto ai nostri (stile i colombiani nel ciclismo) , a vivere a livello del mare avessero dei problemi maggiori in altitudine
2) Anche secondo me , la squadra KHL sara' piu' un danno che un bene.
Stile i Cosmos nel sistema calcio americano. Adesso il calcio è uno sport popolarissimo (con i Mondiali piu' seguiti delle Finali NBA) ma lo è grazie al sistema scolastico e agli Immigrati. Non per una selezione di All Star
Credevo pero' che i Milano Saima (i Devils in maniera minore) avessero lasciato qualcosa a livello giovanile
Domanda che ti avevo gia' fatto forse in passato
Perche' 3 giocatori Austriaci in NHL o 2 Sloveni o pure 1 Francese e nessun Italiano (e nessuno che ci sia mai andato vicino)
Il Movimento Sloveno sara' ben inferiore a quello Italiano ? Se Kopitar è figlio di allenatori , Kostner e Insam lo son pure loro
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Credevo pero' che i Milano Saima (i Devils in maniera minore) avessero lasciato qualcosa a livello giovanile
Stai scherzando? Molti pensano che con i Devils sia iniziata l'invasione degli oriundi, in realtà ha iniziato il Saima nel campionato 1990/91: non riusciva a comprare sul mercato dei giocatori italiani decenti e così ha "forzato la mano" e si è riempita di oriundi:
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/leag ... 51991.html

Le altre squadre si sono dovute adattare però il movimento è andato "fuori giri" perché non è stato più in grado di reggere il passo dei Devils e di Bolzano. Lo stesso Saima, come il Courmaosta ad esempio, alla fine ha dovuto chiudere perché non ce la faceva più a sostenere i costi sempre più alti. Qui ad Asiago, per gli "over 30", la squadra a cui si è più affezionati è quella della stagione 1989/90 della finale persa contro il Bolzano; era composta da italiani e solamente due stranieri .....
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/pdis ... p?pid=4654
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/pdis ... p?pid=5818

..... e quattro oriundi
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/pdis ... p?pid=5848
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/pdis ... p?pid=9602
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/pdis ... p?pid=8839
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/pdis ... ?pid=38685

.... e guarda chi giocava nel Bolzano:
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/leag ... 71990.html

Milano a livello hockeistico giovanile sono decenni che non produce più niente di significativo; per darti un termine di paragone Cunego era sicuramente più bravo della gran parte dei giovani hockeisti lombardi ma difficilmente sarebbe arrivato a giocare in serie A.
Mi ricordo che il grande Gunde Svan in altura rendeva meno (prob ricordo male). Pensavo che abituati , rispetto ai nostri (stile i colombiani nel ciclismo) , a vivere a livello del mare avessero dei problemi maggiori in altitudine
Diciamo che in altura non era così forte come a quote medio-basse, però quando era in forma e gareggiava in quota vinceva alla grande. Questo è il risultato, senza i distacchi però, di una favolosa gara di Coppa del Mondo disputata a Campo Carlo Magno con vittoria di Svan per 0",1 su Mogren con gli altri a più di un minuto di distanza:
http://www.fis-ski.com/uk/604/610.html? ... aceid=2015

Per fortuna dei nordici sono poche le località dove si gareggia sopra i 1.200 m.s.l.m.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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Stagione scarsina..
Adesso dubito che una che fa 55 punti in NHl venga in Italia..

Be il Courmaosta piu' che economici i motivi del ritiro furono politici (la Regione è padrona di tutto..)
Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da Winter »

Slegar mi sa che per far sci di fondo ti dovrai far un viaggetto in Valle :D
Ieri nevicata memorabile (in 12 ore in alcuni zone a 1000 metri d'altezza 80 cm..)
Per fortuna in bassa Valle poca Roba
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da Slegar »

E no caro mio. Ci sono circa 10 cm di neve compatta in quota (verificata sul posto questa mattina) per cui domani esordio sugli sci. :D :D :D
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Deadnature
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da Deadnature »

Sorprendente vittoria sulla Gran Risa di un Massimiliano Blardone che i più (io) davano ormai alla frutta.
http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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nino58
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da nino58 »

E miglior tempo nella seconda manche di Davide Simoncelli.
Bravissimi.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Slegar
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Re: Vierschanzentournee - I plurivincitori (2.2)

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Si avvicina la fine dell'anno, sta per iniziare una nuova edizione della Tournee dei Quattro Trampolini e mettendo ordine tra la bozze mi sono accorto che dovevo a Winter il resto del seguente profilo:
viewtopic.php?f=3&t=14&start=50#p1817

Jens Weißflog - 1984/1985/1991/1996 (Germania est/Germania)

Eravamo rimasti allla fine del 1988, e mancano altri otto anni di carriera.

1989-1991: i grandi cambiamenti e la vendetta

La stagione 1989 apre il quadriennio olimpico che porterà alle olimpiadi francesi di Albertville del 1992 ed è la continuazione di quelle precedenti con la Finlandia di Matti Nykänen che continua ad essere la nazione leader, Weissflog che si mette sulle spalle la nazionale della DDR ed il resto degli avversari, Cecoslovacchi Austriaci Yugoslavi e Norvegesi, pronti a dare la zampata improvvisa. Tre sono le novità però che con questa stagione influiranno pesantemente il futuro di Weissflog: la prima è di natura tecnica. Dopo i Giochi Olimpici di Calgary la FIS ha deciso di "sdoganare" la tecnica a sci aperti introdotta dallo svedese Jan Boklöv decidendo di non penalizzarla più a livello stilistico; questa sarà una rivoluzione che cambierà completamente la disciplina e che la porterà com'è adesso. La seconda è che sulla scena internazionale inizia ad affermarsi il giovane tedesco "wessi" Dieter Thoma; trent'anni dopo Max Bolkart finalmente ad ovest del Fiume Elba sembra nascere un nuovo talento che possa affermarsi in campo internazionale e competere con i migliori senza più invidiare i successi dei cugini "ossi" della Germania dell'est ottenuti in questi anni. La terza novità, la più devastante e che nell'inverno 1989 sembra ancora fantascienza, sarà la riunificazione delle due Germanie e che è direttamente collegata con la seconda.

La stagione 1989 si apre col botto: la nazionale della DDR salta le trasferte di coppa del mondo oltre oceano, ma nella prima gara canadese di Thunder Bay il ventenne Dieter Thoma conquista la sua prima vittoria in Coppa del Mondo aggiungendo nelle successive quattro gare un secondo, un terzo un quarto ed un settimo posto. Alla prima gara di Oberstdorf il giovane Thoma mette in fila tutti i migliori che i quell'occasione sono i finlandesi Laakonen e Nykänen, Weissflog, l'italiano Cecon (ai suoi massimi livelli di carriera) e l'austriaco Vettori vincitore della tournee nel 1986 e nel 1987; il risultato è incredibile e per la stampa tedesca occidentale è l'occasione per creare un nuovo idolo sportivo dopo che la "ossi" Katarina Witt aveva riempito le pagine di tutto il mondo per la sua vittoria alle olimpiadi canadesi di Calgary. Nella successiva gara di Garmisch Partenkirchen il livello della sfida viene montato parecchio dalla stampa tedesca e Thoma si presta volentieri al gioco; la competizione sarà di altissimo livello ed i primi quattro della gara precedente si mischieranno nelle posizioni: 1° Nykänen, 2° Weissflog, 3° Laakonen e 4° Thoma.

Ad Innsbruck però Thoma paga la tensione e buca la gara con un modesto 14° posto: 1° Jan Boklöv (svedese inventore dello stile a V e vicitore quell'anno della Coppa del Mondo), 2° il giovane finlandese Nikkola, 3° Weissflog e 5° Nykänen. Weissflog è ad un passo dal vincere la sua terza tournee e raggiungere così il connazionale Helmuth Recknagel ed il norvegese Bjørn Wirkola, gli unici fino ad allora ad aver vinto tre edizioni. Anche Nykänen è però ad un passo per raggiungere quell'obiettivo e l'ultima prova di Bischofshofen è carica di tensione; però come dice il famoso proverbio tra i due litiganti il terzo gode. Due tra i più grandi interpreti di sempre di questa disciplina come Weissflog e Nykänen si fanno travolgere dalla tensione e a loro volta sbagliano la gara: 19° il tedesco e 18° il finlandese nella gara vinta dallo statunitense Holland; la tournee sarà vinta a sorpresa dal finlandese Risto Laakonen davanti a Nykänen, Weissflog e Thoma.

Il prosieguo della stagione per Weissflog sarà trionfale con 5 vittorie ed un secondo posto nelle sei gare di coppa disputate, il titolo mondiale dal trampolino piccolo e la medaglia d'argento da quello grande dietro al finlandese Jari Puikkonen.

Dalla stagione successiva inizieranno i grandi cambiamenti; nell'autunno è caduto il muro a Berlino ed il futuro della DDR è tutto da definire, anche se si capisce che la voglia di riunificazione è troppo grande e che il percorso sarà molto breve e purtroppo, ma questo lo si saprà dopo, non indolore. In questo movimento politico si inserisce la rivalità montata ad arte dalla stampa dell'ovest tra Thoma e Weissflog ed in cui il giovane tedesco dell'ovest fa di tutto per buttare benzina sul fuoco.

La vigilia della tournee è infuocata; Weissflog assieme alla DDR ha partecipato alla trasferta di Sapporo vincendo una prova su due mentre Thoma non ha particolarmente brillato nelle gare nipponiche e di Lake Placid, ma l'obiettivo dichiarato è la tournee e la vuole vincere. Si arriva alla prima prova di Oberstdorf ed è subito doppietta "wessi": 1° Thoma 2° Heumann davanti a Weissflog ed al campione in carica Laakkonen. La sfida è stata lanciata e Weissflog pare non aspetti altro a Garmisch Partenkirchen: vittoria davanti al finlandese Laakkonen ed la cecoslovacco Jez con Thoma in quinta posizione. Ad Innsbruck Weissflog consolida la leadership nella tournee classificandosi al secondo posto dietro al finlandese Nikkola e davanti all'austriaco Vettori con Thoma classificato in 6ª posizione.

Si arriva a Bischofshofen come l'anno prima con Weissflog largamente in testa per conquistarsi la sua terza tournee, ma come l'anno precedente l'ultima gara sarà una delusione enorme. Si classificherà all'11° posto nella gara vinta dal cecoslovacco Jez davanti al rivale Thoma ed al norvegese Fidjestøl; per completare la disfatta la tournee sarà vinta da Thoma davanti a Jez e Weissflog. Per lo sport della Germania Ovest è una liberazione: trent'anni dopo Max Bolkart un tedesco dell'ovest rivince nuovamente la Tounee dei Quattro Trampolini ed i media tedeschi celebrano giustamente l'impresa. Però non può mancare la coda velenosa; Weissflog viene additato come un perdente e Thoma si lancia in pesanti attacchi contro il tedesco dell'est.

La stagione successiva per Weissflog stravolge completamente la vita sportiva, e non solo, di Weissflog: la DDR non esiste più, la squadra dei saltatori dell'est viene sciolta, non può più contare sul supporto della Germina quale fornitore di sci, che come molte fabbriche dell'est viene liquidata, viene inserito nella nazionale tedesca ma può contare solo parzialmente sul "vecchio" centro federale di Oberhof per prepararsi e soprattutto si ritrova compagno di squadra dell'odiato Dieter Thoma.

Immagine
fonte: spiegel.de

L'inizio della stagione è difficile per Weissflog che si ritrova senza attrezzatura tecnica (sarà aiutato dalla Fischer), con difficoltà di allenamento e soprattutto solo all'interno della nuova squadra. Per questo salta la prima parte della stagione e scende in gara per l'inizio della Vierschanzentournee; ovviamente tutte le attenzioni sono per Thoma e per i suoi attacchi verso Weissflog, mentre il saltatore di Oberwiesenthal ha cercato di prepararsi per la tournee nel miglior modo possibile.

E la tournee inizia nel migliore dei modi per Weissflog: prima gara con la nuova nazionale (in Germania) e subito una vittoria davanti agli austriaci Felder e Kuttin con Thoma, forse distratto dai media e dalle polemiche, che si classifica solamente in 13ª posizione. A Garmisch Partenkirchen la replica: vittoria davanti agli austriaci Felder e Horngacher con Thoma che fa un po' meglio classificandosi in 7ª posizione. Di colpo Weissflog è il nuovo idolo dell'opinione pubblica tedesca e il buon Jens capisce che il momento è buono per "colpire" duro il suo rivale: poche parole e risultati. Nella gara successiva di Innsbruck si classifica alle spalle del finlandese Nikkola e davanti a Thoma che cerca di porre rimedio al rovescio che gli capiterà successivamente, mentre l'austriaco Felder, fino a quel momento il rivale più pericolo di Weissflog per la vittoria finale nella tournee, si classifichera solamente al 13° posto nella gara di casa compromettendo ogni speranza di vittoria.

Si arriva all'ultima prova di Bischofshofen e la domanda è: riuscirà Weissflog a perdere per la terza volta consecutiva la tournee? Ci va vicino classificandosi solamente al 10° posto nella gara vinta dall'austriaco Felder, che tentò disperatamente la rimonta, davanti al connazionale Vettori ed al finlandese Nikkola. Il vantaggio accumulato nelle gare precedenti fu sufficiente per trionfare davanti a Felder ed all'odiato Thoma, entrando di diritto nella storia del salto con gli sci per aver vintro per tre volte la Vierschanzentournee.

La vittoria nella tournee fu anche l'inizio del contrattacco mediatico (e non solo) di Weissflog nei confronti di Thoma; i rapporti fra i due nel periodo fra la fine della tournee ed i mondiali della Val di Fiemme furono infuocati e chi ne fece le spese fu Thoma: la vittoria la settimana successiva ad Oberhof, in casa di Weissflog, fu il canto del cigno del giovane tedesco che dovrà aspettare cinque anni, il ritiro di Weissflog, per ottenere dei risultati degni sua classe.

Ai successivi Mondiali della Val di Fiemme i due pagarano il dazio delle polemiche: Weissflog conquistò solamente la medaglia di bronzo nel trampolino grande (dietro allo Yugoslavo Petek ed al norvegese Olijnyk) ed il 7° posto in quello normale, mentre Thoma si classificò 35° in quello normale e 21° in quello grande. Assieme conquistarono la medaglia di bronzo nella prova a squadre dietro all'Austria ed alla Finlandia.

Il resto in un successivo post.

Buon Natale a tutti.
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Basso
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Re: Parliamo di sport invernali

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Grazie Slegar per le tue perle di sport. Jens Weisslog è un personaggio che mi ha sempre incuriosito anche se ho visto solo alcuni frammenti di gara (ho 21 anni). Personalmente il salto con gli sci non mi affascina, a differenza della combinata nordica che reputo magnifica (e anche il principale bacino di medaglie italiane per il prossimo decennio assieme allo short track)

Buon Natale
:cincin:
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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Grazie Slegar. Sempre bello leggerti
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

Messaggio da leggere da Slegar »

Domani inizia il tradizionale appuntamento della Vierschanzentournee con la prova di Oberstdorf. Qui sotto i post di presentazione dei siti e la spiegazione delle regole:
viewtopic.php?f=3&t=14&start=0#p564
viewtopic.php?f=3&t=14&start=0#p584

Per quanto riguarda i favoriti ecco una carrellata dei possibili pretendenti al trono (utilizzando qualche foto dello scorso anno) iniziando dal campione in carica:

Thomas Morgenstern (Austria)

Come ho scritto è il campione in carica ma si ritrova con una condizione appannata rispetto alla scorsa strepitosa stagione. Nelle prove di Coppa del Mondo disputate finora si è sempre classificato tra il 2° ed il 6° posto per cui la costanza di risultati non gli manca certamente.

Immagine
(Fonte: jensen-media.de)

Dopo il campione in carica prosegue la carrellata dei favoriti in rigoroso ordine alfabetico.

Simon Amman (Svizzera)

Inserito nei favoriti per il palmares, non certamente per quanto fatto vedere in questo scorcio di stagione. La prima gara di Oberstdorf ci dirà se lo svizzero potrà lottare per la sua prima vittoria nella Vierschanzentournee o se dovrà accontentarsi di un ruolo da comprimario.

Immagine
(Fonte: cdn.wn.com)

Anders Bardal (Norvegia)

Dopo qualche anno di anonimato ritorna alla ribalta il talentuoso norvegese. Dopo un inizio d stagione opaco dalla seconda gara di Lillehammer non è mai andato oltre il 4° posto, impreziosendo la striscia con la vittoria nella prova a squadre di Harrachov e nella prima di Engelberg. La continuità di risultati sembra non mancargli.

Immagine
(Fonte: washingtonexaminer.com)

Richard Freitag (Germania)

Finalmente dopo anni di "vacche magre" la Germania si ritrova un potenziale vincitore della Vierschanzentournee con il ventenne Richard Freitag. Dopo buoni, ma non eccellenti, risultati ottenuti nelle stagioni scorse tra Coppa del Mondo e Coppa Europa quest'anno il giovane tedesco è finalmente esploso conquistando la sua prima vittoria in Coppa del Mondo ad Harrachov e mantenendo una costanza di risultati di eccellente livello. Un limite potrà essere dato dall'inesperienza che potrebbe giocargli un brutto tiro, soprattutto nelle due prime gare tedesche.

Immagine
(Fonte: d.yimg.com)

Severin Freund (Germania)

Assieme al "gemello" Freitag è la grande speranza per la Germania di rivincere la tournee dopo nove anni dall'impresa di Hannawald ( viewtopic.php?f=3&t=14&start=0#p725 ); personalmente più che tra i favoriti va messo nel novero degli outsider.

Immagine
(Fonte: wintersport-news.it)

Andreas Kofler (Austria)

E' il vincitore della tournee di due stagioni fa e, per me, è anche il grande favorito per la vittoria finale. Ha iniziato la stagione con una striscia di tre vittorie consecutive a cui ha aggiunto quella nell'ultima prova prova disputata ad Engelberg in Svizzera. Se nel 2010 la vittoria finale era stata una sorpresa quella di quest'anno, se verrà, sarà il risultato più scontato.

Gregor Schlierenzauer (Austria)

Dopo la mancata convocazione alle due prove tedesche dello scorso anno, Schlierenzauer si è rimesso in carreggiata con una serie di ottime prestazioni culminate con la vittoria mondiale di Oslo nel trampolino grande (LA gara). Quest'anno ha messo in mostra una contibuità di risultati eccellente culminata con la vittoria nella prima gara di Harrachov. Assieme a Kofler è l'austriaco più in forma e forse questo potrebbe essere l'anno buono per sua la prima vittoria nella Vierschanzentournee.

Immagine
(Fonte: cdn.blogosfere.it)

Kamil Stoch (Polonia)

Dopo l'abbandono di Adam Malysz (il personaggio di quel paese più famoso dopo il Pastore Polacco) Kamil Stoch è diventato il leader della nazionale polacca. Capace di eccellenti prestazioni manca però in continuità, requisito fondamentale per primeggiare nella tournee; anche lui va mmesso nel novero degli outsider.

Immagine
(Fonte: cdn25.se.smcloud.net)
jianji domenica 2 gennaio 2011 ha scritto:Stagione finita anche per il 20eene Ville Larinto, che finalmente era riuscito a esprimersi ad alti livelli.
Da quell'infortunio Larinto non è più rientrato in gara; infortunio più serio di quello che si pensava. :x :x
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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