Man mano che arrivano le ufficialità delle formazioni possiamo iniziare a fare qualche ipotesi su come verrà interpretata la corsa dalle varie nazionali e di conseguenza potremo iniziare a fare qualche congettura anche sui possibili scenari di gara. Io ci provo, magari scriverò una marea di cazzate, ma oggi in ufficio non ho proprio un cazzo da fare
Molte sono cose che già son state scritte, altre sono banalità. Prendetela, se vi va di leggere i miei deliri, come una sorta di riepilogo.
Australia: per molti è la nazionale da battere. Al via schiererà una formazione di livello assoluto e due dei papabili iridati, entrambi adatti al percorso galiziano. Gerrans viene da una stagione da incorniciare: Campionato Nazionale, Down Under e Liegi ad indizio stagione, poi ha rimesso tutti in fila nelle due corse canadesi; Matthews ha fatto un Giro straordinario, per poi ripetersi in Spagna. Gerrans offre molte più garanzie. E' uomo di fondo capace di tener bene su percorsi di vario genere (dalla Sanremo alla Liegi) e dotato di ottimo spunto veloce. Matthews tra i due è più velocista, ma nelle classiche ancora non ha dimostrato di reggere i 250 km.
La squadra aussie dovrà gestire la gara, cercando di non lasciare spazio a fughe troppo corpose. Ha gli uomini adatti per tirare il gruppo nel finale e tenere cucita la corsa.
Germania: anche se ancora non abbiamo i 9, ci sono pochi dubbi sulla tattica dei tedeschi che punteranno tutto su Degenkolb. Nella preselezione appare anche Greipel, ma dubito che alla fine venga convocato. La squadra sarà compatta attorno al corridore della Giant cercando di portarlo nel migliore dei modi all'ultimo giro nella speranza di una sua volata vincente. Martens e Geschke potrebbero essere gli uomini buoni da inserire in qualche tentativo di fuga, giusto per alleggerire il lavoro della squadra. Gli altri, compreso Tony Martin (che nel frattempo si sarà nuovamente laureato campione del mondo contro il tempo), tutti attorno al capitano.
Spagna: anche qui non abbiamo ancora i nomi dei 9, ma è facile capire che la squadra ruoterà tutta attorno Valverde, con Rodríguez a farne le veci (o il rivale?). Una squadra che sarà prevalentemente formata da scalatori o pseudo-tali, niente ruota veloce da contrapporre ai Degenkolb, Kristoff, Sagan, Matthews, Bouhanni. Dunque ci si aspetta una gara d'attacco, con i vari Herrada, Izagirre, Sanchez che entrano nelle fughe al fine di creare selezione e consentire a Valverde (o Purito) di giocarsi la corsa nel finale, magari con una volata di un gruppo ristretto. Quel che è certo è che non possono certamente permettersi di arrivare all'ultimo giro insieme ai sopracitati velocisti. Sarebbe un suicidio (non nuovo per la nazionale iberica..).
Belgio: potenzialmente la squadra più forte del lotto. Gilbert, Boonen, Van Avermet, Vanmarcke e non solo, tutti insieme. Il problema sarà la gestione del collettivo, che potrebbe essere difficoltosa vista la qualità dei singoli. Gilbert durante la Vuelta è stato un enigma (al pari di Sagan), fosse quello di un paio d'anni fa su un percorso del genere potrebbe fare faville. Resta in ogni caso uomo pericolosissimo, tra i principali favoriti. Al suo fianco un Tom Boonen che si è preparto tranquillamente durante la Vuelta. In caso di corsa poco selettiva occhio anche a lui, oltre i 250 km diventa pericolosissimo. La terza punta è il solito Greg Van Avermaet. Veloce ma non troppo, vince poco ma si è piazzato in quasi tutte le classiche internazionali, potrebbe essere l'uomo buono per un attacco nel penultimo giro.
Anche a loro non conviene impostare una gara d'attesa. Una minima selezione, atta a far fuori le ruote più veloci, sarebbe l'ideale per le sue tre punte. Inoltre questo belgio ha in rosa outsider pericolosissimi, ad esempio Vanmarcke, da lanciare in fuga negli ultimi giri un po' per far selezione, un po' per provare la sorpresa.
Olanda: squadra di livello medio decisamente buono, manca probabilmente il finalizzatore, il capitano. Mollema forse col tempo diventerà più uomo da classiche che da GT. In canada è stato 2 volte 10°, potrebbe far bene ma obiettivamente un percorso del genere è troppo semplice per le sue caratteristiche. Slagter è probabilmente più adatto al circuito di Ponferrada ed è anche lui reduce da due buone prove in Canada. Chi però dovrebbe essere il leader è il giovane Tom Dumoulin, che è uscito dalle corse nordamericane con una forma invidiabile (e spendibile anche nella cronometro). Si sapeva delle sue doti da cronoman e della capacità di tenere su percorsi misti. In Québec ha dimostrato anche d'essere molto veloce. Potrebbe essere la grande sorpresa (ma in fondo non così tanto) della prossima rassegna iridata.
Anche loro hanno diversi corridori forti in salita e mancano di uno sprinter vero, quindi anche da loro mi attendo gara d'attacco, un po' come per la Spagna.
Francia: squadra double face come poche altre. Si va dagli scalatori Peraud, Bardet ( che 2 mesi fa lottavano per il podio al Tour) e Barguil, fino al trenino da volatone Bouhanni, Soupe e Reza, passando per i tre 3 uomini da corse d'un giorno Gallopin, Chavanel e Gautier. La Francia è quindi pronta a fronteggiare ogni possibile scenario. Il capitano dovrebbe essere l'ottimo Tony Gallopin, uomo dotato di buona volata ma che ha comunque bisogno di una certa scrematura per poter dire la sua. I tre scalatori dovrebbero essere votati alla sua causa, cercando di rendere vivaci gli ultimi giri di corsa. Bouhanni e i suoi 2 uomini a supporto dovrebbero esser invece l'ultima carta da giocare nel caso in cui all'inizio dell'ultimo giro dovesse essere chiaro l'epilogo allo sprint, ma non credo sarà lui a dettare i ritmi della squadra transalpina, che invece cercherà di attaccare.
Italia: La più indecifrabile. E' tra le formazioni che non hanno ancora ufficializzato i 9 che correranno. In questo caso, al contrario di ciò che si è scritto per Germania e Spagna, le scelte definitive del ct saranno fondamentali per capire il tipo di gara che si vorrà impostare.
In teoria il capitano dovrebbe essere Nibali, che però non corre da 50 giorni. Il trittico lombardo ci dirà qualcosa sulla sua attuale condizione, ma anche se dovesse star bene i dubbi sono tanti perché questo percorso non è per lui. Ad ogni modo dovrebbe essere un'Italia d'attacco, consapevole del fatto che anche corresse qualcuno tra Nizzolo, Colbrelli o Pozzato, il massimo risultato raggiungibile in caso di volata corposa sarebbe un piazzamento nei 10. Cassani imposterà una gara d'arrembaggio, cercando di sfruttare una rosa mediamente buona, ma priva di un Valverde o un Gilbert.