Ciclismo africano
Re: Ciclismo africano
L'algerino Reguigui ha vinto la terza tappa del giro dell'Azerbaijan, sono molto contento per questo ragazzo che è al secondo anno da prof e nei primi mesi dell'anno non era riuscito a mostrare segni di grande miglioramento.
Oltretutto ha vinto una tappa abbastanza impegnativa per un velocista, ad occhio direi che negli ultimi dieci km si saliva di 300 metri. In Turchia ha fatto un ottimo lavoro di supporto a Sbaragli portandolo davanti negli ultimi due km di gara, oggi ha vinto in un arrivo non banale lasciandosi dietro un corridore solido come lo sloveno Mugerli. Insomma, è tutto da vedere che corridore può diventare, certamente non riesce a fare una velocità tale da portarlo a vincere seri sprint di gruppo, ma sembra avere una resistenza che lo potrebbe rendere competitivo su terreni più mossi.
Oltretutto ha vinto una tappa abbastanza impegnativa per un velocista, ad occhio direi che negli ultimi dieci km si saliva di 300 metri. In Turchia ha fatto un ottimo lavoro di supporto a Sbaragli portandolo davanti negli ultimi due km di gara, oggi ha vinto in un arrivo non banale lasciandosi dietro un corridore solido come lo sloveno Mugerli. Insomma, è tutto da vedere che corridore può diventare, certamente non riesce a fare una velocità tale da portarlo a vincere seri sprint di gruppo, ma sembra avere una resistenza che lo potrebbe rendere competitivo su terreni più mossi.
Re: Ciclismo africano
John-Lee Augustyn si ritira definitivamente dal ciclismo professionistico.
Peccato, ci ha provato a rientrare in gruppo, ma sembra che le conseguenze del brutto incidente del 2007 gli impediscano di ritrovare la condizione fisica che gli permetta di essere competitivo.
Peccato, ci ha provato a rientrare in gruppo, ma sembra che le conseguenze del brutto incidente del 2007 gli impediscano di ritrovare la condizione fisica che gli permetta di essere competitivo.
Re: Ciclismo africano
http://www.cicloweb.it/news/2014/05/30/ ... g-2-vigano
Doppietta ! ciclismo boks che va molto bene
Speriamo nella prima vittoria di Reinardt!
Doppietta ! ciclismo boks che va molto bene
Speriamo nella prima vittoria di Reinardt!
Re: Ciclismo africano
Berhane nuovo campione eritreo a cronometro, secondo Tekle, terzo Mekseb Debesay.
Re: Ciclismo africano
Berhane ha vinto anche la prova in linea del campionato eritreo.
Re: Ciclismo africano
su cqranking leggo che invece ha vinto un tale GEBREZGABIHIER EGERZEIGZAARHKA Amanuel, classe 1994
Re: Ciclismo africano
Confermo, la vittoria di Berhane era stata data in un primo momento. La modifica è stata resa nota diverse ore dopo la fine della corsa.Spartacus ha scritto:su cqranking leggo che invece ha vinto un tale GEBREZGABIHIER EGERZEIGZAARHKA Amanuel, classe 1994
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
Re: Ciclismo africano
Prima vittoria da professionista per il marocchino Soufiane Haddi, ha vinto l'ottava tappa del tour de Singkarak in Indonesia.
Fa piacere perché è un ragazzo che ha uno spunto veloce e una discreta tenuta sugli strappi, potrebbe vincere altre corse in carriera.
Si tratta anche della sesta vittoria stagionale per la Skydive Dubai. Chissà che gli emiri non si appassionino e buttino qualche soldino in più nel ciclismo.
Fa piacere perché è un ragazzo che ha uno spunto veloce e una discreta tenuta sugli strappi, potrebbe vincere altre corse in carriera.
Si tratta anche della sesta vittoria stagionale per la Skydive Dubai. Chissà che gli emiri non si appassionino e buttino qualche soldino in più nel ciclismo.
Re: Ciclismo africano
Kudus è arrivato quinto alla tappa odierna del tour du sud. E' arrivato assieme a Valverde e pochi altri sciroppandosi Tourmalet, Aspin e l'arrivo a Val Louron.
Era la prima corsa al rientro dopo la frattura alla clavicola del giro di Turchia. Questo qui forse è davvero un fuoriclasse.
Era la prima corsa al rientro dopo la frattura alla clavicola del giro di Turchia. Questo qui forse è davvero un fuoriclasse.
Re: Ciclismo africano
La formazione tedesca Bike Aid che già aveva nelle sue fila l'eritreo Meron Amanuel, ha messo sotto contratto anche Mekseb Debesay che quest'anno ha vinto il giro di Algeria. Dovrebbe correre già la settimana prossima in Cina.
Re: Ciclismo africano
Non avremo il primo eritreo a un tour de France. La Europcar ha lasciato Berhane fuori dalla selezione.
Scelta ineccepibile, sono sicuro che nei programmi della squadra a inizio anno c'era proptio questa operazione che avrebbe avuto un risvolto mediatico interessante. Infatti gli hanno fatto correre molte gare WT: Catalogna, Baschi, Freccia, Liegi e Dauphine, ma non si è dimostrato all'altezza. A parte la Liegi, le altre le ha terminate tutte, ma sempre facendo grande fatica e senza essere di grande aiuto alla squadra. A parte la vittoria in gennaio alla Tropical, il miglior risultato è stato il quinto posto al Finisterre. Insomma, il verdetto è impietoso: al momento è competitivo solo in corse di seconda fascia.
Ciò che lascia perplessi è il fatto che non si sono registrati significativi miglioramenti rispetto all'anno scorso, ad un'età nella quale di solito questi miglioramenti ci sono. Spero comunque che la Europcar gli rinnovi il contratto e provi a vedere se ci sono ulteriori margini di miglioramento, in fin dei conti è un 1991. Aiuterebbe se nella seconda parte della stagione fosse in grado di battere qualche colpo e conquistare un posto alla Vuelta che vedo comunque non improbabile.
Scelta ineccepibile, sono sicuro che nei programmi della squadra a inizio anno c'era proptio questa operazione che avrebbe avuto un risvolto mediatico interessante. Infatti gli hanno fatto correre molte gare WT: Catalogna, Baschi, Freccia, Liegi e Dauphine, ma non si è dimostrato all'altezza. A parte la Liegi, le altre le ha terminate tutte, ma sempre facendo grande fatica e senza essere di grande aiuto alla squadra. A parte la vittoria in gennaio alla Tropical, il miglior risultato è stato il quinto posto al Finisterre. Insomma, il verdetto è impietoso: al momento è competitivo solo in corse di seconda fascia.
Ciò che lascia perplessi è il fatto che non si sono registrati significativi miglioramenti rispetto all'anno scorso, ad un'età nella quale di solito questi miglioramenti ci sono. Spero comunque che la Europcar gli rinnovi il contratto e provi a vedere se ci sono ulteriori margini di miglioramento, in fin dei conti è un 1991. Aiuterebbe se nella seconda parte della stagione fosse in grado di battere qualche colpo e conquistare un posto alla Vuelta che vedo comunque non improbabile.
Re: Ciclismo africano
La Mtn ha messo sotto contratto il giovane sudafricano Nic Dougall. Non si è segnalato per particolari prestazioni, ma evidentemente ci credono e poi è sudafricano il che lo ha certamente avvantaggiato rispetto a suoi coetanei africani più forti. Si potrebbe dire che prende il posto lasciato libero dal ritiro di Augustyn.
Sono curioso di vedere se la Mtn prenderà stagisti in agosto, l'anno scorso non lo hanno fatto, vedremo quest'anno. In verità per essere una professional ha già abbastanza atleti, 25, anche se tre di loro non hanno praticamente mai corso, ne ignoro il motivo.
Sono curioso di vedere se la Mtn prenderà stagisti in agosto, l'anno scorso non lo hanno fatto, vedremo quest'anno. In verità per essere una professional ha già abbastanza atleti, 25, anche se tre di loro non hanno praticamente mai corso, ne ignoro il motivo.
Re: Ciclismo africano
su cqrankig (di solito affidabile) leggo che in squadra sono rimasti in 22 perché 3 di loro, cioè Augustyn, Russom e Tewelde, non fanno più parte della squadra da inizio giugno
Re: Ciclismo africano
augustyn credo si sia ritirato definitivamente, dei due eritrei non so.Spartacus ha scritto:su cqrankig (di solito affidabile) leggo che in squadra sono rimasti in 22 perché 3 di loro, cioè Augustyn, Russom e Tewelde, non fanno più parte della squadra da inizio giugno
Re: Ciclismo africano
Sì, effettivamente CQ ranking dà questa notizia. Di Augustyn era stata data comunicazione ufficiale, tanto che è stato tolto dal sito della squadra. Mentre dei due eritrei non è stato detto nulla e infatti nel sito ci sono ancora, ad ogni modo mi sembra plausibile quello che dice CQ ranking perché Russom e Tewelde non hanno quasi mai corso. Sarebbero comunque 23 perché CQ ranking non ha ancora inserito Dougall. Mi rimane il dubbio anche sul sud africano Potgieter perché ha corso solo fino ad aprile senza quasi mai terminare le gare.Spartacus ha scritto:su cqrankig (di solito affidabile) leggo che in squadra sono rimasti in 22 perché 3 di loro, cioè Augustyn, Russom e Tewelde, non fanno più parte della squadra da inizio giugno
Re: Ciclismo africano
Un po' duro con Dougall..peek ha scritto:La Mtn ha messo sotto contratto il giovane sudafricano Nic Dougall. Non si è segnalato per particolari prestazioni, ma evidentemente ci credono e poi è sudafricano il che lo ha certamente avvantaggiato rispetto a suoi coetanei africani più forti. Si potrebbe dire che prende il posto lasciato libero dal ritiro di Augustyn.
2° e 3° ai campionati nazionali Under 23.. davanti c'era un Meintjes imbattibile
Protagonista al giro del Sudafrica Under 23 , idem a quello del Boland
Tolti quelli che son in Europa , il miglior Under 23 sudafricano
Re: Ciclismo africano
Su Dougall era solo una costatazione relativa ai risultati. Ma si sa che i risultati a quell'età contano il giusto, evidentemente se l'hanno preso considerano che il potenziale ci sia e fanno bene a portarlo presto al professionismo perché gli africani devono iniziare a confrontarsi in Europa se vogliono fare il salto di qualità.
Rimane il fatto che al momento il giovane africano più forte è il namibiano Drobisch, spero che la Mtn a fine anno metta sotto contratto un paio di altri giovani, uno potrebbe essere lui, l'altro potrebbe esser preso dal vivaio eritreo, ci sono almeno due/tre nomi che potrebbero essere testati. Un po' più in basso, ma giovanissimi perciò potrebbero migliorare nei prossimi anni, ci sono un paio di ruandesi e l'altro namibiano Costa Seibeb.
Se andrà in porto il progetto di una continental eritrea basata in Italia, può essere che i giovani eritrei siano "invitati" dalla federazione a correre in quella.
Rimane il fatto che al momento il giovane africano più forte è il namibiano Drobisch, spero che la Mtn a fine anno metta sotto contratto un paio di altri giovani, uno potrebbe essere lui, l'altro potrebbe esser preso dal vivaio eritreo, ci sono almeno due/tre nomi che potrebbero essere testati. Un po' più in basso, ma giovanissimi perciò potrebbero migliorare nei prossimi anni, ci sono un paio di ruandesi e l'altro namibiano Costa Seibeb.
Se andrà in porto il progetto di una continental eritrea basata in Italia, può essere che i giovani eritrei siano "invitati" dalla federazione a correre in quella.
Re: Ciclismo africano
Sfondi una porta aperta
Il Namibiano mi sembra un corridore con un enorme potenziale
The Next Froome ? Chi lo sa.. poi arrivera' qualcuno a dire , da dove esce questo ? ecc
Si dimenticano quali sono le strutture in Africa , quali sacrifici bisogna fare per emergere..
Il Namibiano mi sembra un corridore con un enorme potenziale
The Next Froome ? Chi lo sa.. poi arrivera' qualcuno a dire , da dove esce questo ? ecc
Si dimenticano quali sono le strutture in Africa , quali sacrifici bisogna fare per emergere..
Re: Ciclismo africano
Il ruandese Uwizeyimana è arrivato in Francia per svolgere il programmato stage con la Vendée U. Speriamo che il ragazzo si comporti bene nelle prossime settimane che Bernaudeau è uno che agli africani una chance la dà volentieri.
Re: Ciclismo africano
Teklehaymanot jr. Ottavo al Valli Cuneesi.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Ciclismo africano
stagista sudafricano per la Garmin: Dylan Girdlestone
Re: Ciclismo africano
invece stagista non africano per la MTN che per questi ultimi mesi del 2014 ha preso Karel Hnik della Etixx (la filiale della OmegaPharma)
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Re: Ciclismo africano
Gradirei leggere l'opinione di qualche tifoso (come me) del ciclismo africano sulle convocazioni della MTN per la prossima Vuelta. D'accordissimo con il portare Meintjes e Tekle mentre avrei aspettato ancora un po' a convocare Kudus. In fondo è ancora un '94, avrei preferito vederlo ancora impegnato nelle corse minori (va beh che quest'anno ha già corso la Sanremo, però...)
Sul fronte Europcar, contentissimo per Dan Craven e anche per Natu Berhane, sperando che l'eritreo sfrutti al meglio questa occasione e dia una scossa a una stagione che fino ad ora è stata al di sotto delle aspettative (Amissa Bongo a parte)...
Sul fronte Europcar, contentissimo per Dan Craven e anche per Natu Berhane, sperando che l'eritreo sfrutti al meglio questa occasione e dia una scossa a una stagione che fino ad ora è stata al di sotto delle aspettative (Amissa Bongo a parte)...
Re: Ciclismo africano
Anch'io non condivido questa scelta. E' davvero troppo giovane. La Sanremo non fa testo, è una corsa lunga, ma di un giorno e poi è in gran parte piatta perciò se si sta a ruota si può fare. Tre settimane ai livelli di questa vuelta invece sono davvero troppo per un neoprofessionista del 1994. Avevano altre corse da fargli fare, anche di livello discreto come Burgos e giro di Inghilterra. Oltretutto ha dato prova - sia l'anno scorso che quest'anno - di avere qualche problema di recupero già nelle corse di una settimana.
Non mi stupisce comunque che l'abbiano portato. E' una scelta che sta dentro ad un certo quadro di conduzione della squadra che mi sembra essere mutato da quando hanno fatto l'accordo con Cervelo. E' un accordo che porta maggiori risorse, ma che evidentemente ha anche impresso una certa accelerazione nella necessità di ottenere risultati visibili. E allora hanno portato Kudus che è indubbiamente fortissimo sperando che faccia qualcosa o comunque che faccia esperienza in fretta in modo da dare qualche risultato importante già l'anno prossimo.
Anche il modo in cui stanno conducendo il mercato mostra che c'è una certa ansia. Vorrebbero mettere sotto contratto un europeo di un certo livello, hanno provato con Gesink e con Boasson Hagen (non è escluso che si riprendano R. Janse van Rensburg), perché sono convinti che sia l'unico modo per ottenere l'invito al tour de France che vorrebbero fare a tutti i costi l'anno prossimo. Ora, io non vedo, per un progetto del genere, tutta la necessità di correre il tour de France già l'anno prossimo, in fin dei conti la squadra è quel che è, forse contano ancora le gare di medio livello più che di vertice. Poi capisco che magari per lo sponsor sono invece importanti altri obiettivi.
Aggiungi a tutto ciò che quest'anno in Africa non si è mosso molto, mentre negli anni precedenti saltavano sempre fuori un paio di giovani estremamente promettenti. E che alcuni che stanno nella squadra, come l'etiope Grmay, dal quale ci si aspettava un miglioramento significativo, hanno di fatto confermato il livello dell'anno scorso, discreto per le gare asiatiche, ma del tutto insufficiente per il ciclismo europeo.
Insomma, il rischio che il progetto entri in una fase di stallo c'è, ma è un rischio che va corso perché non è che ci si può aspettare che il ciclismo africano diventi di vertici in un paio di anni.
Spero comunque che almeno 2-3 giovani africani li facciano passare. Ci sono una paio di eritrei, come Teshome e Eyob che andrebbero testati, il namibiano Drobisch, non sembrano dei fuori classe, però sono molto giovani, insomma, gli va data una chance facendogli correre gare serie.
Per la vuelta si sarebbero potuti accontentare di Mentjes che quest'anno invece un bel salto in avanti lo ha fatto e che davvero potrebbe diventare un bel corridore.
Non mi stupisce comunque che l'abbiano portato. E' una scelta che sta dentro ad un certo quadro di conduzione della squadra che mi sembra essere mutato da quando hanno fatto l'accordo con Cervelo. E' un accordo che porta maggiori risorse, ma che evidentemente ha anche impresso una certa accelerazione nella necessità di ottenere risultati visibili. E allora hanno portato Kudus che è indubbiamente fortissimo sperando che faccia qualcosa o comunque che faccia esperienza in fretta in modo da dare qualche risultato importante già l'anno prossimo.
Anche il modo in cui stanno conducendo il mercato mostra che c'è una certa ansia. Vorrebbero mettere sotto contratto un europeo di un certo livello, hanno provato con Gesink e con Boasson Hagen (non è escluso che si riprendano R. Janse van Rensburg), perché sono convinti che sia l'unico modo per ottenere l'invito al tour de France che vorrebbero fare a tutti i costi l'anno prossimo. Ora, io non vedo, per un progetto del genere, tutta la necessità di correre il tour de France già l'anno prossimo, in fin dei conti la squadra è quel che è, forse contano ancora le gare di medio livello più che di vertice. Poi capisco che magari per lo sponsor sono invece importanti altri obiettivi.
Aggiungi a tutto ciò che quest'anno in Africa non si è mosso molto, mentre negli anni precedenti saltavano sempre fuori un paio di giovani estremamente promettenti. E che alcuni che stanno nella squadra, come l'etiope Grmay, dal quale ci si aspettava un miglioramento significativo, hanno di fatto confermato il livello dell'anno scorso, discreto per le gare asiatiche, ma del tutto insufficiente per il ciclismo europeo.
Insomma, il rischio che il progetto entri in una fase di stallo c'è, ma è un rischio che va corso perché non è che ci si può aspettare che il ciclismo africano diventi di vertici in un paio di anni.
Spero comunque che almeno 2-3 giovani africani li facciano passare. Ci sono una paio di eritrei, come Teshome e Eyob che andrebbero testati, il namibiano Drobisch, non sembrano dei fuori classe, però sono molto giovani, insomma, gli va data una chance facendogli correre gare serie.
Per la vuelta si sarebbero potuti accontentare di Mentjes che quest'anno invece un bel salto in avanti lo ha fatto e che davvero potrebbe diventare un bel corridore.
Re: Ciclismo africano
Può anche darsi che per Kudus ci sia un ritiro anticipato prima della conclusione della Vuelta e che quindi abbiano deciso di portarlo per fargli fare una minima esperienza (in fondo anche l'Orica ha optato per una scelta simile con Simon Yates al Tour, con ritiro programmato dopo le prime 2 settimane), quindi stiamo a vedere quel che accadrà.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Re: Ciclismo africano
peek ha scritto:Anch'io non condivido questa scelta. E' davvero troppo giovane. La Sanremo non fa testo, è una corsa lunga, ma di un giorno e poi è in gran parte piatta perciò se si sta a ruota si può fare. Tre settimane ai livelli di questa vuelta invece sono davvero troppo per un neoprofessionista del 1994. Avevano altre corse da fargli fare, anche di livello discreto come Burgos e giro di Inghilterra. Oltretutto ha dato prova - sia l'anno scorso che quest'anno - di avere qualche problema di recupero già nelle corse di una settimana.
Non mi stupisce comunque che l'abbiano portato. E' una scelta che sta dentro ad un certo quadro di conduzione della squadra che mi sembra essere mutato da quando hanno fatto l'accordo con Cervelo. E' un accordo che porta maggiori risorse, ma che evidentemente ha anche impresso una certa accelerazione nella necessità di ottenere risultati visibili. E allora hanno portato Kudus che è indubbiamente fortissimo sperando che faccia qualcosa o comunque che faccia esperienza in fretta in modo da dare qualche risultato importante già l'anno prossimo.
Anche il modo in cui stanno conducendo il mercato mostra che c'è una certa ansia. Vorrebbero mettere sotto contratto un europeo di un certo livello, hanno provato con Gesink e con Boasson Hagen (non è escluso che si riprendano R. Janse van Rensburg), perché sono convinti che sia l'unico modo per ottenere l'invito al tour de France che vorrebbero fare a tutti i costi l'anno prossimo. Ora, io non vedo, per un progetto del genere, tutta la necessità di correre il tour de France già l'anno prossimo, in fin dei conti la squadra è quel che è, forse contano ancora le gare di medio livello più che di vertice. Poi capisco che magari per lo sponsor sono invece importanti altri obiettivi.
Aggiungi a tutto ciò che quest'anno in Africa non si è mosso molto, mentre negli anni precedenti saltavano sempre fuori un paio di giovani estremamente promettenti. E che alcuni che stanno nella squadra, come l'etiope Grmay, dal quale ci si aspettava un miglioramento significativo, hanno di fatto confermato il livello dell'anno scorso, discreto per le gare asiatiche, ma del tutto insufficiente per il ciclismo europeo.
Insomma, il rischio che il progetto entri in una fase di stallo c'è, ma è un rischio che va corso perché non è che ci si può aspettare che il ciclismo africano diventi di vertici in un paio di anni.
Spero comunque che almeno 2-3 giovani africani li facciano passare. Ci sono una paio di eritrei, come Teshome e Eyob che andrebbero testati, il namibiano Drobisch, non sembrano dei fuori classe, però sono molto giovani, insomma, gli va data una chance facendogli correre gare serie.
Per la vuelta si sarebbero potuti accontentare di Mentjes che quest'anno invece un bel salto in avanti lo ha fatto e che davvero potrebbe diventare un bel corridore.
condivido in toto la tua analisi.
Per il prossimo anno mi auguro che riprendano R. Janse van Rensburg, che potrebbe tornare ad avere un ruolo di primo piano, mentre ora alla Giant poche volte può giocarsi le sue carte.
Approfitto per chiederti una cosa, visto che segui molto il ciclismo africano: a tuo avviso cosa ha spinto la Europcar ad ingaggiare Craven? ho sempre seguito con simpatia il namibiano e sono felice che asi possa giocare un' occasione nel grande ciclismo, ma non so se ha effettivamente le qualità per starci...e tra l'altro ha superato i trent'anni
tu che dici? è una questione di marketing (magari la europcar ha interesse nellìafrica australe), oppure ci credono davvero che possa dare almeno un contributo?
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
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Re: Ciclismo africano
Mentre attendi la risposta di Peek, che sicuramente ne saprà più di me, ti dico quello che so io. Mi senbra che l'Europcar abbia interessi nell'Africa australe avendo un development team laggiù; inoltre Dan Craven è stato acquistato anche perché si è portato dietro uno sponsor africano, la Nedbank. Quindi sì, secondo me è anche una questione di marketing.simociclo ha scritto: Approfitto per chiederti una cosa, visto che segui molto il ciclismo africano: a tuo avviso cosa ha spinto la Europcar ad ingaggiare Craven? ho sempre seguito con simpatia il namibiano e sono felice che asi possa giocare un' occasione nel grande ciclismo, ma non so se ha effettivamente le qualità per starci...e tra l'altro ha superato i trent'anni
tu che dici? è una questione di marketing (magari la europcar ha interesse nellìafrica australe), oppure ci credono davvero che possa dare almeno un contributo?
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Re: Ciclismo africano
Sicuramente c'è dietro una questione di marketing, ma Craven è comunque un corridore in grado di fare la sua figura. Non credo faccia la fine degli iraniani di un paio d'anni fa per intenderciDe Avondetappe ha scritto:Mentre attendi la risposta di Peek, che sicuramente ne saprà più di me, ti dico quello che so io. Mi senbra che l'Europcar abbia interessi nell'Africa australe avendo un development team laggiù; inoltre Dan Craven è stato acquistato anche perché si è portato dietro uno sponsor africano, la Nedbank. Quindi sì, secondo me è anche una questione di marketing.simociclo ha scritto: Approfitto per chiederti una cosa, visto che segui molto il ciclismo africano: a tuo avviso cosa ha spinto la Europcar ad ingaggiare Craven? ho sempre seguito con simpatia il namibiano e sono felice che asi possa giocare un' occasione nel grande ciclismo, ma non so se ha effettivamente le qualità per starci...e tra l'altro ha superato i trent'anni
tu che dici? è una questione di marketing (magari la europcar ha interesse nellìafrica australe), oppure ci credono davvero che possa dare almeno un contributo?
Re: Ciclismo africano
A quanto già detto aggiungerei anche che quella di Bernaudau mi sembra una passione autentica per il ciclismo africano. La Europcar ha sempre avuto attenzione per le gare e per gli atleti africani così come la Vendee U che anche adesso ha uno stagista ruandese.
Con Craven c'era stato poi già un contatto alcuni anni fa, ma poi non si era concretizzato, probabilmente però Bernaudau aveva continuato a seguire questo progetto. Dal punto di vista sportivo non credo che si attendano più che un dignitoso lavoro di gregariato, cosa che credo sia in grado di fare perché in carriera ha dimostrato una certa solidità. Craven, inoltre, è un grande personaggio. Una sorta di ambasciatore del ciclismo africano, persona istruita che si sa muovere nel mondo, suo nonno è stato una celebrità dello sport sudafricano, sono tutti aspetti che rendono molto più agevole l'inserimento di un trentenne piuttosto che di un ventenne, magari di belle speranze, che però va davvero seguito in molti aspetti della sua vita in Europa.
Orica e Mtn hanno misurato la difficoltà di inserimento di atleti che dal punto di vista sportivo hanno indubbiamente i numeri, ma che presentano varie problematiche, peraltro non molto diverse da quelle che negli anni passati hanno mostrato alcuni atleti sudamericani, ma con in più il problema che l'Africa è un continente più povero, nel quale mancano infrastrutture, strade, acqua ecc.
Non cito l'acqua a caso: il nuovo centro per i giovani ciclisti ruandesi inaugurato qualche mese fa, ha immediatamente avuto un problema al sistema idraulico per cui da un mese devono arrangiarsi con le taniche.
Con Craven c'era stato poi già un contatto alcuni anni fa, ma poi non si era concretizzato, probabilmente però Bernaudau aveva continuato a seguire questo progetto. Dal punto di vista sportivo non credo che si attendano più che un dignitoso lavoro di gregariato, cosa che credo sia in grado di fare perché in carriera ha dimostrato una certa solidità. Craven, inoltre, è un grande personaggio. Una sorta di ambasciatore del ciclismo africano, persona istruita che si sa muovere nel mondo, suo nonno è stato una celebrità dello sport sudafricano, sono tutti aspetti che rendono molto più agevole l'inserimento di un trentenne piuttosto che di un ventenne, magari di belle speranze, che però va davvero seguito in molti aspetti della sua vita in Europa.
Orica e Mtn hanno misurato la difficoltà di inserimento di atleti che dal punto di vista sportivo hanno indubbiamente i numeri, ma che presentano varie problematiche, peraltro non molto diverse da quelle che negli anni passati hanno mostrato alcuni atleti sudamericani, ma con in più il problema che l'Africa è un continente più povero, nel quale mancano infrastrutture, strade, acqua ecc.
Non cito l'acqua a caso: il nuovo centro per i giovani ciclisti ruandesi inaugurato qualche mese fa, ha immediatamente avuto un problema al sistema idraulico per cui da un mese devono arrangiarsi con le taniche.
Re: Ciclismo africano
Grazie a tutti per le risposte 

"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Ciclismo africano
Sì, può darsi, però avrei anche in questo caso da eccepire:Abruzzese ha scritto:Può anche darsi che per Kudus ci sia un ritiro anticipato prima della conclusione della Vuelta e che quindi abbiano deciso di portarlo per fargli fare una minima esperienza (in fondo anche l'Orica ha optato per una scelta simile con Simon Yates al Tour, con ritiro programmato dopo le prime 2 settimane), quindi stiamo a vedere quel che accadrà.
- anzitutto non mi sembrano casi comparabili: Yates è un 92 che ha maggiore esperienza di Kudus, l'esperienza di gare a tappe che ha Kudus è quella di corse del livello della coppi e bartali;
- in secondo luogo sono cose che andrebbero già annunciate prima, chiarendo che è lì per fare esperienza 10 giorni e poi, comunque vada, si ritira, non sarebbe una bella cosa ritirarlo dopo che hai visto che per due/tre tappe si trascina in fondo al gruppo
Poi ti dirò che non ho le competenze per dire se una cosa del genere possa fare danno e di che entità, mi piacerebbe anzi sentire il parere di chi ha competenza in materia. Constato soltanto che nessuna altra squadra ha inserito gente di vent'anni in un GT ed evidentemente un motivo ci sarà.
E' vero anche che la vuelta ha un percorso meno impegnativo degli altri due GT e che hanno organizzato bene il suo avvicinamento, nel senso che non corre in gara dalla fine di giugno, arriverà perciò con una forma ancora da perfezionare, ma sicuramente non affaticato.
Sono comunque convinto che farà bene.
Re: Ciclismo africano
beh Sagan fece (e finì, vincendo 3 tappe) la sua prima Vuelta quando aveva praticamente la stessa età di Kudus (forse un anno in più), quindi ci può stare la presenza dell'eritreo che, per me, non arriverà fino a Santiago de Compostela
Re: Ciclismo africano
Oltre ad avere un anno in più aveva già mostrato una maturità eccezionale e aveva già esperienza. L'anno prima - vale a dire all'età di Kudus - aveva partecipato già a varie corse a tappe di una settimana vincendo parecchio, insomma, era già un corridore di vertice mondiale. Kudus non ha mai fatto un corsa a tappe WT neanche breve.
Poi è anche vero che la sua squadra di corse WT di una settimana ha fatto solo la Tirreno perciò questa era un'occasione unica per fargli fare esperienza.
Secondo me, se non cade o succede qualche sfiga, arriverà fino alla fine.
Poi è anche vero che la sua squadra di corse WT di una settimana ha fatto solo la Tirreno perciò questa era un'occasione unica per fargli fare esperienza.
Secondo me, se non cade o succede qualche sfiga, arriverà fino alla fine.
Re: Ciclismo africano
mi pare di aver letto che kudus punta a portarla a termine la vuelta.
Re: Ciclismo africano
Il ruandese Janvier Hadi correrà il Tour of Alberta la settimana prossima con la continental canadese Garneau - Québecor.
E' un classe 91 che si è rivelato l'anno scorso vincendo il cronoprologo al giro del Ruanda e poi arrivando quinto ai campionati africani.
Quest'anno invece fin'ora non ha particolarmente brillato.
E' un classe 91 che si è rivelato l'anno scorso vincendo il cronoprologo al giro del Ruanda e poi arrivando quinto ai campionati africani.
Quest'anno invece fin'ora non ha particolarmente brillato.
Re: Ciclismo africano
A proposito di ciclismo africano, segnalo l'iniziativa (quasi in scadenza) di crowdfunding del Team Rwanda per la creazione di un impianto di depurazione dell'acqua nel proprio centro di allenamento
Re: Ciclismo africano
E' finito il Tour do Rio nel quale hanno corso anche un po' di giovani africani. Risultati non entusiasmanti, ma l'eritreo Eyob si è comportato bene e ha vinto la maglia di miglior giovane.
Speriamo che la Mtn lo faccia passare e poi si vedrà se le qualità ci sono o meno. Perché il problema con gli eritrei - e con gli africani in generale - è che se li lasci lì non è che possano migliorare più di tanto. Corrono poco, non si confrontano con gente forte, si allenano un po' come capita ...
Insomma, bisogna correre il rischio che facciano un flop tra i professionisti, ma l'opportunità va data.
Nel frattempo Kudus sta correndo la vuelta ed è già tutto spacconato dalle cadute. Credo che per il momento l'esperienza che sta facendo sia quella che nei grandi giri con un gruppo di 200 corridori che vanno a tutta si cade facilmente. Oggi l'hanno inquadrato mentre tentava di infilarsi un giacchino e ci avrà messo mezz'ora. Peraltro se lo stava infilando ai piedi della penultima salita, quando ormai mettersi un giacchino era del tutto inutile.
Speriamo che la Mtn lo faccia passare e poi si vedrà se le qualità ci sono o meno. Perché il problema con gli eritrei - e con gli africani in generale - è che se li lasci lì non è che possano migliorare più di tanto. Corrono poco, non si confrontano con gente forte, si allenano un po' come capita ...
Insomma, bisogna correre il rischio che facciano un flop tra i professionisti, ma l'opportunità va data.
Nel frattempo Kudus sta correndo la vuelta ed è già tutto spacconato dalle cadute. Credo che per il momento l'esperienza che sta facendo sia quella che nei grandi giri con un gruppo di 200 corridori che vanno a tutta si cade facilmente. Oggi l'hanno inquadrato mentre tentava di infilarsi un giacchino e ci avrà messo mezz'ora. Peraltro se lo stava infilando ai piedi della penultima salita, quando ormai mettersi un giacchino era del tutto inutile.
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Re: Ciclismo africano
Povero Merhawi!peek ha scritto: Nel frattempo Kudus sta correndo la vuelta ed è già tutto spacconato dalle cadute. Credo che per il momento l'esperienza che sta facendo sia quella che nei grandi giri con un gruppo di 200 corridori che vanno a tutta si cade facilmente. Oggi l'hanno inquadrato mentre tentava di infilarsi un giacchino e ci avrà messo mezz'ora. Peraltro se lo stava infilando ai piedi della penultima salita, quando ormai mettersi un giacchino era del tutto inutile.

Evidentemente all'inizio devono imparare come comportarsi in corsa.
Intanto oggi Meintjes ottimo 5° alla Vuelta, speriamo che il ragazzo continui così!
Sempre per restare in tema MTN, devo ammettere che sono un po' preoccupato dopo gli ultimi acquisti (Boasson Hagen e Bos): non è che hanno fretta di salire di categoria a discapito della programmazione e degli africani?
Re: Ciclismo africano
Bellissimo questo aneddoto!De Avondetappe ha scritto:D'altronde mi ricordo anche di Tekle al suo primo anno con l'Orica. C'era un video dell'Orica al Tour of Turkey 2012 in cui si vedeva Tekle che non sembrava tanto convinto di buttare la borraccia dopo averla utilizzata...con Matt White che gli diceva qualcosa come "Can You throw it away, Daniel? Just throw it away!"
Evidentemente all'inizio devono imparare come comportarsi in corsa.

Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Ciclismo africano
Il giro della Costa d'Avorio si conclude domani. Purtroppo quest'anno è stato cancellato come evento Uci perché gli stranieri non hanno partecipato per il timore della diffusione del virus Ebola.
Si è svolta perciò una corsa di carattere nazionale che è guidata da Issiaka Cissé che con grande probabilità domani dovrebbe aggiudicarsela.
Si è svolta perciò una corsa di carattere nazionale che è guidata da Issiaka Cissé che con grande probabilità domani dovrebbe aggiudicarsela.
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Re: Ciclismo africano
Qualche commento sul fatto che la MTN ha ingaggiato l'ennesimo velocista "non africano"? Io personalmente sono un po' dispiaciuto perché questa squadra sta perdendo un po' della sua identità. Inoltre sono corridori che da qualche stagione in qua non sono molto vincenti, Farrar e Goss in particolare mi sembrano un po' "bolliti" 

Re: Ciclismo africano
Si può essere dispiaciuti ma a mio avviso è una scelta giusta quella fatta dalla dirigenza della MTN, visti i risultati ottenuti in questi anni dalle altre squadre "etniche" ad esclusione della Sky:De Avondetappe ha scritto:Qualche commento sul fatto che la MTN ha ingaggiato l'ennesimo velocista "non africano"? Io personalmente sono un po' dispiaciuto perché questa squadra sta perdendo un po' della sua identità. Inoltre sono corridori che da qualche stagione in qua non sono molto vincenti, Farrar e Goss in particolare mi sembrano un po' "bolliti"
Astana: tolti Vino, Iglinski, Grudzev, Dyachenko e Lutsenko non è che si sia messa in mostra
Katusha: tolti gli spagnoli e Kristoff vale quanto la RusVelo
RusVelo: fuori dall'est Europa raccolgono praticamente nulla
Colombia: grazie ai buoni uffici di RCS hanno potuto mettersi in bella mostra in questi anni, ma di risultati concreti ......
CCC: se togliamo Rebellin la squadra è evanesciente
Champion System: la fine della squadra si commenta da se
Drapac: nessun risultato in gare che "contano"
Spidertec: tolta la vittoria di Tuft al GP Stad Zottegem 2011 nessun altro risultato di rilievo ottenuto nella sua storia
Se la "mission" della squadra è la crescita dei giovani talenti africani l'unico modo di ottenerla è di partecipare alle gare che "contano" e per farlo, non disponendo di budget faraonici, deve spendere dei nomi appetibili agli organizzatori; con quattro ruote veloci a disposizione è più facile ottenere inviti con continuità durante la stagione, impresa praticamente impossibile con i soli Ciolek e Boasson Hagen affiancati dai due Janse Van Rensburg, Teckle, Mantjes, Kudus e Van Zijl.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Ciclismo africano
La Mtn quest'anno ha avuto un consistente aumento di budget con l'obiettivo di guadagnare visibilità nelle corse importanti e, soprattutto, di partecipare al tour de France che è la vetrina globale più importante nel mondo del ciclismo.
A quel punto hanno fatto una scelta coerente con questi obiettivi, hanno preso un po' di gente non di vertice mondiale, perché il budget non lo consente, ma con ottime possibilità di piazzamento nelle classiche e di vittoria in competizioni di seconda fascia (o magari anche di una tappa in un GT), gente che ha voglia di rilancio e che sicuramente si troverà a guadagnare di meno, ma avrà degli spazi in più. Sono corridori veloci, in grado di tenere, chi più chi meno, nelle classiche, mentre non hanno preso nessuno con ambizioni di classifica in corse a tappe. Questo, un po' perché con quel budget fai fatica a perseguire entrambi gli obiettivi, classifica e gare di un giorno, un po' perché pensano che il terreno sul quale potranno fare passi avanti con gli africani è proprio quello delle corse a tappe, con Mentjes e con Kudus.
Ora, per dare un giudizio definitivo sul nuovo progetto occorre aspettare un attimo per vedere come completeranno il roster. Se si limitano a confermare un po' degli africani tra quelli che ci sono, non si può dire che sia un passo avanti per il ciclismo africano. Se invece inseriranno comunque 2-3 neo pro dall'Africa allora mi sentirei di dire che hanno elaborato un progetto lucido che non sacrifica gli obiettivi di promozione del ciclismo africano.
Non è che quest'anno si siano visti in Africa dei nuovi Kudus. Quello che si è visto sono 5-6 giovani (Eritrea, Namibia, Ruanda) che potrebbero provare a fare il salto nel professionismo. Anche perché, se rimangono in Africa non lo sapremo mai davvero cosa avrebbero potuto raggiungere.
Il problema infatti è questo: chi rimane in Africa non è nelle condizioni dei ventenni danesi, olandesi, francesi, italiani ecc. vale a dire che non fa esperienze di "ciclismo maggiore" nel quale poter maturare e mostrare quanto vale, ma rischia facilmente l'involuzione.
Quel che è sicuro comunque è che se andranno al tour de France ci andranno con mezza squadra africana. Ora è presto per fantasticare, ma mi sembra che quattro elementi siano già pronti per farlo: R. van Rensburg, Mentjes, Tekle che alla vuelta ha dimostrato ancora di non essere un campione, ma un corridore solido che ha ancora margini di miglioramento, e Kudus. Il fatto di far partecipare Kudus alla vuelta mi sembra abbia già forse avuto questo retropensiero, vedere se il ragazzo riusciva a tenere nelle tre settimane. Un esperimento un po' rischioso, magari, come è stato sottolineato da più persone qui nel forum, ma che alla fine nei fatti è riuscito, seppur con molta fatica. Kudus infatti è arrivato in fondo, ma deve aver penato soprattutto per l'ambiente di corsa e per l'alta velocità del gruppo che di fatto gli ha impedito di far vedere anche soltanto un qualche sprazzo del suo talento in salita, dato che arrivava alle salite con le gambe in croce.
A quel punto hanno fatto una scelta coerente con questi obiettivi, hanno preso un po' di gente non di vertice mondiale, perché il budget non lo consente, ma con ottime possibilità di piazzamento nelle classiche e di vittoria in competizioni di seconda fascia (o magari anche di una tappa in un GT), gente che ha voglia di rilancio e che sicuramente si troverà a guadagnare di meno, ma avrà degli spazi in più. Sono corridori veloci, in grado di tenere, chi più chi meno, nelle classiche, mentre non hanno preso nessuno con ambizioni di classifica in corse a tappe. Questo, un po' perché con quel budget fai fatica a perseguire entrambi gli obiettivi, classifica e gare di un giorno, un po' perché pensano che il terreno sul quale potranno fare passi avanti con gli africani è proprio quello delle corse a tappe, con Mentjes e con Kudus.
Ora, per dare un giudizio definitivo sul nuovo progetto occorre aspettare un attimo per vedere come completeranno il roster. Se si limitano a confermare un po' degli africani tra quelli che ci sono, non si può dire che sia un passo avanti per il ciclismo africano. Se invece inseriranno comunque 2-3 neo pro dall'Africa allora mi sentirei di dire che hanno elaborato un progetto lucido che non sacrifica gli obiettivi di promozione del ciclismo africano.
Non è che quest'anno si siano visti in Africa dei nuovi Kudus. Quello che si è visto sono 5-6 giovani (Eritrea, Namibia, Ruanda) che potrebbero provare a fare il salto nel professionismo. Anche perché, se rimangono in Africa non lo sapremo mai davvero cosa avrebbero potuto raggiungere.
Il problema infatti è questo: chi rimane in Africa non è nelle condizioni dei ventenni danesi, olandesi, francesi, italiani ecc. vale a dire che non fa esperienze di "ciclismo maggiore" nel quale poter maturare e mostrare quanto vale, ma rischia facilmente l'involuzione.
Quel che è sicuro comunque è che se andranno al tour de France ci andranno con mezza squadra africana. Ora è presto per fantasticare, ma mi sembra che quattro elementi siano già pronti per farlo: R. van Rensburg, Mentjes, Tekle che alla vuelta ha dimostrato ancora di non essere un campione, ma un corridore solido che ha ancora margini di miglioramento, e Kudus. Il fatto di far partecipare Kudus alla vuelta mi sembra abbia già forse avuto questo retropensiero, vedere se il ragazzo riusciva a tenere nelle tre settimane. Un esperimento un po' rischioso, magari, come è stato sottolineato da più persone qui nel forum, ma che alla fine nei fatti è riuscito, seppur con molta fatica. Kudus infatti è arrivato in fondo, ma deve aver penato soprattutto per l'ambiente di corsa e per l'alta velocità del gruppo che di fatto gli ha impedito di far vedere anche soltanto un qualche sprazzo del suo talento in salita, dato che arrivava alle salite con le gambe in croce.
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Re: Ciclismo africano
Ovviamente spero nella seconda opzione. Visto che il ciclomercato non si chiude oggi, attendo con fiducia!peek ha scritto: Ora, per dare un giudizio definitivo sul nuovo progetto occorre aspettare un attimo per vedere come completeranno il roster. Se si limitano a confermare un po' degli africani tra quelli che ci sono, non si può dire che sia un passo avanti per il ciclismo africano. Se invece inseriranno comunque 2-3 neo pro dall'Africa allora mi sentirei di dire che hanno elaborato un progetto lucido che non sacrifica gli obiettivi di promozione del ciclismo africano.

- Visconte85
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Re: Ciclismo africano
Aumentano le corse nel continente africano:
14-18 Jan Tour of Egypt 2.2 EGY
9-14 Feb Champ. Continentaux d'Afrique / African Continental Championships CC RSA
16-22 Feb La Tropicale Amissa Bongo 2.1 GAB
21 Feb Challenge des phosphates-Grand prix de Khouribga 1.2 MAR
22 Feb Challenge des phosphates-Grand prix de Ben Guerir 1.2 MAR
24 Feb Challenge des phosphates-Grand prix de Youssoufia 1.2 MAR
26 Feb Les Challenges de la Marche Verte - GP Sakia El Hamra 1.2 MAR
27 Feb Les Challenges de la Marche Verte - GP Oued Eddahab 1.2 MAR
1 Mar Les Challenges de la Marche Verte - GP Al Massira 1.2 MAR
6 Mar Circuit International d'Alger 1.2 ALG
7-9 Mar Tour Internationale d'Oranie 2.2 ALG
8-17 Mar Tour du Cameroun 2.2 CMR
10 Mar Grand Prix de la Ville d'Oran 1.2 ALG
8-17 Mar Tour du Cameroun 2.2 CMR
12-14 Mar Tour International de Blida 2.2 ALG
15 Mar Criterium International de Setif 1.2 ALG
21-24 Mar Tour Internationale d'Annaba 2.2 ALG
25-27 Mar Tour International de Constantine 2.2 ALG
28 Mar Circuit International de Constantine 1.2 ALG
30 Mar Criterium International de Blida 1.2 ALG
3-12 Apr Tour du Maroc 2.2 MAR
15-19 Apr Mzansi Tour 2.2 RSA
7 May Challenge du Prince - Trophée Princier 1.2 MAR
9 May Challenge du Prince - Trophée de l'Anniversaire 1.2 MAR
10 May Challenge du Prince - Trophée de la Maison Royale 1.2 MAR
26 Sep-2 Oct Tour de Côte d'Ivoire-Tour de la Réconciliation 2.2 CIV
14-18 Oct Grand prix Chantal Biya 2.2 CMR
31 Oct-8 Nov Tour du Faso 2.2 BUR
15-22 Nov Tour du Rwanda 2.2 RWA
29 Nov-3 Dec Cycle4Madiba Tour 2.2 RSA
4 Dec Cycle4Madiba Classic 1.2 RSA
14-18 Jan Tour of Egypt 2.2 EGY
9-14 Feb Champ. Continentaux d'Afrique / African Continental Championships CC RSA
16-22 Feb La Tropicale Amissa Bongo 2.1 GAB
21 Feb Challenge des phosphates-Grand prix de Khouribga 1.2 MAR
22 Feb Challenge des phosphates-Grand prix de Ben Guerir 1.2 MAR
24 Feb Challenge des phosphates-Grand prix de Youssoufia 1.2 MAR
26 Feb Les Challenges de la Marche Verte - GP Sakia El Hamra 1.2 MAR
27 Feb Les Challenges de la Marche Verte - GP Oued Eddahab 1.2 MAR
1 Mar Les Challenges de la Marche Verte - GP Al Massira 1.2 MAR
6 Mar Circuit International d'Alger 1.2 ALG
7-9 Mar Tour Internationale d'Oranie 2.2 ALG
8-17 Mar Tour du Cameroun 2.2 CMR
10 Mar Grand Prix de la Ville d'Oran 1.2 ALG
8-17 Mar Tour du Cameroun 2.2 CMR
12-14 Mar Tour International de Blida 2.2 ALG
15 Mar Criterium International de Setif 1.2 ALG
21-24 Mar Tour Internationale d'Annaba 2.2 ALG
25-27 Mar Tour International de Constantine 2.2 ALG
28 Mar Circuit International de Constantine 1.2 ALG
30 Mar Criterium International de Blida 1.2 ALG
3-12 Apr Tour du Maroc 2.2 MAR
15-19 Apr Mzansi Tour 2.2 RSA
7 May Challenge du Prince - Trophée Princier 1.2 MAR
9 May Challenge du Prince - Trophée de l'Anniversaire 1.2 MAR
10 May Challenge du Prince - Trophée de la Maison Royale 1.2 MAR
26 Sep-2 Oct Tour de Côte d'Ivoire-Tour de la Réconciliation 2.2 CIV
14-18 Oct Grand prix Chantal Biya 2.2 CMR
31 Oct-8 Nov Tour du Faso 2.2 BUR
15-22 Nov Tour du Rwanda 2.2 RWA
29 Nov-3 Dec Cycle4Madiba Tour 2.2 RSA
4 Dec Cycle4Madiba Classic 1.2 RSA
2024. amstel, romandia, Mondiale in linea Zurigo
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Re: Ciclismo africano
Terminati i mondiali di Ponferrada faccio un punto su quello che hanno mostrato i corridori africani, cominciando dalla gara in linea degli under 23. Direi che in questa gara nessuna sorpresa: Meintjes e Kudus hanno mostrato il loro valore; quando sono rimasti nel gruppetto di 11 corridori al penultimo giro ho sperato che potessero fare il colpaccio ... invece niente da fare, d'altra parte il percorso era insulso e si adattava pochissimo alle caratteristiche dei due gioiellini della MTN. Per quanto riguarda gli altri africani ho visto che c'erano dei corridori del Rwanda, che dovrebbe essere un'altra nazione emergente del ciclismo africano. Tuttavia solo Valens Ndayisenga ha chiuso la prova, tra l'altro con l'ultimo gruppetto a 27 minuti insieme a 2 sudafricani. Qualcuno di voi conosceva già i corridori rwandesi o li avete scoperti come me a questi mondiali?
Passando alla gara in linea dei professionisti volevo concentrarmi sulla nazionale dell'Eritrea: sono rimasto sorpreso nel vedere al via Berhane e non Teklehaimanot...non era uscito meglio dalla Vuelta il secondo dei due? L'altro corridore eritreo era Mekseb Debesay, che se non sbaglio è fratello di Frekalsi della MTN e si era comportato bene a inizio stagione in Algeria. Tutto sommato giusto portarlo ai mondiali.
Capitolo gara in linea donne Elite
In questa gara direi nessuna sorpresa con Ashleigh Moolman che si è vista spesso nel gruppo di testa. Alla fine ha raccolto meno di quello che si aspettava ma anche qui la ragione risiede nel percorso non adatto alle caratteristiche di Ashleigh...
La sua compagna di squadra, la "sudafricanina" classe '95 Heidi Dalton l'ho vista invece subito in difficoltà. Nelle fasi iniziali della gara l'hanno inquadrata che pedalava
a fatica in mezzo alle ammiraglie insieme a una lituana
L'anno scorso a Firenze sia nella gara in linea che nella cronometro Junior si era comportata benissimo. Quest'anno è passata Elite con la Lotto Belisol e deve aver
sentito molto il salto di categoria (anche al Giro d'Italia si ritirò subito alla tappa di Santa Maria a Vico, in cui però ci fu una "strage" con la storia del tempo massimo). D'altra parte il salto di categoria lo sentono anche le ragazze europee... tempo per Heidi di fare esperienza ce n'è: mi auguro che raccolga l'eredità della Moolman!
Se volete aggiungere opinioni/valutazioni sugli africani a questo Mondiale (magari anche su quelle nazionali come il Marocco che conoscevo poco) sarò ben lieto di leggerle!
Passando alla gara in linea dei professionisti volevo concentrarmi sulla nazionale dell'Eritrea: sono rimasto sorpreso nel vedere al via Berhane e non Teklehaimanot...non era uscito meglio dalla Vuelta il secondo dei due? L'altro corridore eritreo era Mekseb Debesay, che se non sbaglio è fratello di Frekalsi della MTN e si era comportato bene a inizio stagione in Algeria. Tutto sommato giusto portarlo ai mondiali.
Capitolo gara in linea donne Elite
In questa gara direi nessuna sorpresa con Ashleigh Moolman che si è vista spesso nel gruppo di testa. Alla fine ha raccolto meno di quello che si aspettava ma anche qui la ragione risiede nel percorso non adatto alle caratteristiche di Ashleigh...
La sua compagna di squadra, la "sudafricanina" classe '95 Heidi Dalton l'ho vista invece subito in difficoltà. Nelle fasi iniziali della gara l'hanno inquadrata che pedalava
a fatica in mezzo alle ammiraglie insieme a una lituana

L'anno scorso a Firenze sia nella gara in linea che nella cronometro Junior si era comportata benissimo. Quest'anno è passata Elite con la Lotto Belisol e deve aver
sentito molto il salto di categoria (anche al Giro d'Italia si ritirò subito alla tappa di Santa Maria a Vico, in cui però ci fu una "strage" con la storia del tempo massimo). D'altra parte il salto di categoria lo sentono anche le ragazze europee... tempo per Heidi di fare esperienza ce n'è: mi auguro che raccolga l'eredità della Moolman!
Se volete aggiungere opinioni/valutazioni sugli africani a questo Mondiale (magari anche su quelle nazionali come il Marocco che conoscevo poco) sarò ben lieto di leggerle!

Re: Ciclismo africano
di Ndayisenga ne parlò già bene il buon peek che credo proprio non farà mancare il suo apporto alla discussione
Re: Ciclismo africano
I ruandesi sì mi erano già noti, sono quelli che hanno avuto una esperienza europea, Ndayisenga è stato ad Aigle quest'anno, Uwizeyimana ha fatto uno stage con la Vendee U, poi c'è Bosco che conosco meno. A questi tre puoi aggiungere Janvier Hadi che ha fatto il Tour of Alberta in Canada, ma è un 91 perciò non potevano schierarlo nel mondiale U23. Sono i nomi nuovi del ciclismo ruandese, ad occhio nessuno fuori classe, ma neanche molto lontani dal loro connazionale Nyonshuti che corre ormai da qualche anno con la Mtn, insomma, non è escluso che possano avere un futuro nel professionismo, dipende un po' da come si svilupperà la situazione del ciclismo africano.De Avondetappe ha scritto:Terminati i mondiali di Ponferrada faccio un punto su quello che hanno mostrato i corridori africani, cominciando dalla gara in linea degli under 23. Direi che in questa gara nessuna sorpresa: Meintjes e Kudus hanno mostrato il loro valore; quando sono rimasti nel gruppetto di 11 corridori al penultimo giro ho sperato che potessero fare il colpaccio ... invece niente da fare, d'altra parte il percorso era insulso e si adattava pochissimo alle caratteristiche dei due gioiellini della MTN. Per quanto riguarda gli altri africani ho visto che c'erano dei corridori del Rwanda, che dovrebbe essere un'altra nazione emergente del ciclismo africano. Tuttavia solo Valens Ndayisenga ha chiuso la prova, tra l'altro con l'ultimo gruppetto a 27 minuti insieme a 2 sudafricani. Qualcuno di voi conosceva già i corridori rwandesi o li avete scoperti come me a questi mondiali?
Passando alla gara in linea dei professionisti volevo concentrarmi sulla nazionale dell'Eritrea: sono rimasto sorpreso nel vedere al via Berhane e non Teklehaimanot...non era uscito meglio dalla Vuelta il secondo dei due? L'altro corridore eritreo era Mekseb Debesay, che se non sbaglio è fratello di Frekalsi della MTN e si era comportato bene a inizio stagione in Algeria. Tutto sommato giusto portarlo ai mondiali.
Riguardo all'esclusione di Tekle dal mondiale non ho parole, voglio solo sperare che si sia trattato di un'influenza e non del cervellotico e ottuso funzionamento della federazione eritrea - degna espressione di un regime politico sul quale risparmio ogni aggettivo per decenza - e che a Tekle ha già provocato qualche problema in passato.
Del resto, come notavano i sempre attenti giornalisti di CW presentando le nazionali, anche i marocchini si sono distinti per arguzia lasciando fuori gli unici due corridori decenti che hanno, Jelloul e Haddi, solo per il fatto che invece che rimanere confinati nelle loro corse marocchine hanno preso un contratto con la squadra degli emiri. Soufiane Haddi, peraltro, è davvero potenzialmente un buon corridore, quest'anno ha vinto una corsa in Indonesia e ha fatto un paio di top 20 al Dubai tour dove avversari buoni ce n'erano, ma quella squadra degli emiri non si capisce bene che roba sia. Hanno fatto un calendario asiatico fino a giugno e poi boh, non si sa bene neanche se la squadra esista ancora. Del resto gli emiri son fatti così, se si svegliano un giorno e invece di un paio di cadillac nuove hanno voglia di fare una continental di ciclismo, allora fanno una continental di ciclismo, ma non è detto che il giorno dopo siano ancora interessati alla cosa. E' un peccato perché Soufiane Haddi è uno che al mondiale di Valkenburg U23 è arrivato tredicesimo, insomma, le potenzialità ci sono, ma avrebbe bisogno di lavorare in un ambiente tecnicamente un po' più serio.
Infine c'è la notizia del passaggio di Berhane alla Mtn, che non è una buona notizia. Se semplicemente non gli hanno rinnovato il contratto alla Europcar, perché effettivamente quest'anno non ha combinato nulla, allora va bene, non c'era alternativa. Altrimenti è un peccato che il ciclismo africano rimanga confinato alla Mtn perché così non si possono creare grandi opportunità per i giovani, sarebbe stato meglio che ci fosse un po' di distribuzione anche in altre squadre.
Nel frattempo la Mtn ha fatto alcuni rinnovi di contratto, al momento hanno un roster di 19 corridori per l'anno prossimo, di cui 12 africani, insomma, la proporzione va bene, ma al tempo stesso non so se ci sia ancora molto spazio per far passare qualcuno di nuovo. Altri 3-4 posti ci sono ancora, ma potrebbero venire coperti da altri rinnovi di contratto. Spero rinnovino il contratto anche all'algerino Reguigui perché quest'anno ha dato segni di miglioramento, ha anche vinto la sua prima corsa da prof in Azerbaigian.
Re: Ciclismo africano
Questa è un'ottima notizia perché le qualità ci sono e la Francia è l'ambiente più adatto a farle maturare.Winter ha scritto:Till Drobisch correra' in Francia nel 2015
http://www.directvelo.com/actualite/378 ... CRQjdF01jo