barrylyndon ha scritto:ma per me Nibali doveva solo cercar di proteggere Colbrelli..non credo potesse sperare di tenere Valverde.non era il capitano di questa nazionale.oggi
Invece io penso che fosse il capitano e che si sentisse anche abbastanza bene,altrimenti avrebbe corso diversamente sia lui che la squadra.
un capitano non va in testa al gruppo a dettar il ritmo sull'ultimo strappo.e' evidente che volesse tenere un certo ritmo per limitare gli scatti..ma la sua condizione non ha pouto evitare la bagarre..
Secondo me invece che voler dettare il ritmo ha proprio tentato un allungo che a quelle velocità ha fatto il solletico ai migliori.
Quando è partito Valverde ha provato a rispondere ma s'è piantato.
E' un peccato,perchè un Nibali in forma ci avrebbe fatto divertire anche su questo percorso.
Come ho già detto nello spazio dedicato a lui,tutto bello e strepitoso il tour,ma spero di non rivedere mai più il Nibali formato 2014.
Al tour come tutti mi sono esaltato a vederlo dominare la corsa francese,però il Nibali che mi ha conquistato come tifoso non è il Nibali che ti corre alla grande per sole tre settimane all'anno,seppur le più importanti,ma è quello che ti vince la Tirreno,da spettacolo in qualche classica,lotta per vincere le grandi corse a tappe e ti corre un mondiale da protagonista.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
barrylyndon ha scritto:
Cauz non sparlare..Bettini ha sempre fatto condotte di gare coraggiose..Geelong in testa..il risultato e' questo perche' di uomini per vincere non ne avevamo con lui. e non ne abbiamo ora con Cassani.ma la tattica piu' o meno e' stata la stessa..
barry, io e te sul bettini commissario tecnico non andremo MAI d'accordo.
(sul corridore mi auguro non ci siano dubbi).
non ci provo nemmeno. godiamoci questo kwiatkowski, che in bici potrebbe diventare un nuovo bettini, e forse anche di piú.
herbie ha scritto:comunque non puoi dire che kwiatkovski fosse IL favorito! Se non gli avessero lasciato quasi 15 secondi all'inizio dello strappo, avrebbe scollinato forse a ruota dei primi ma allo sprint era a stento nei 5....
grande intuito, grande apprrocio alla corsa, determinato, deciso, tempismo perfetto, gamba e grande tenuta.
ho scritto sbrigativamente, da cellulare perdipiú. diciamo che PER ME era il favorito, e l'ho pure scritto. dopodichè ognuni ha fatto le sue valutazioni, e se guardi bene la lettura di questo percorso non è riuscita a nessuno: lo stesso kwiatkowski ha detto che il suo attacco lì non era pianificato. peró che il polacco partisse "in prima fila" credo fosse un dato acquisito per tutti.
ci hanno visto lungo, l'unico in grado di fare la differenza, l'unico coraggioso nell'attaccare prima Mirador solo in testa, tenere al ritorno del solo Gilbert, oggi molto competitivo (forse sprecato?), ed esultare, rivedendo il replay, con un margine di vantaggio che si è assottigliato per la giusta levata di braccia di quei pochi che a 25 anni indosseranno la maglia più ambita.
Ha dato spettacolo, come sei, dico sei mesi fa: quest'anno il Sagan era con CCC.
galliano ha scritto:Nibali, come prevedibile non pervenuto.
Nibali in carriera una corsa di un giorno seria non la vincerà mai. Lo sappiamo. Non ha vinto lo scorso anno quando era in forma e il percorso poteva essere adatto. Oggi che poteva fare? Ma perché puntare sempre su di lui? Basta Nibali capitano al mondiale
Il problema è sempre e solo uno: che alternative abbiamo?
Al di là degli sbagli che possono essere stati fatti oggi (da profano non li scorgo, non perchè non ce ne possano essere stati, ma perchè la mia analisi va molto a rilento), Cassani ha ragione quando dice: "Il mio unico rimpianto è non aver potuto portare Ulissi".
E non perchè con Ulissi sarebbe andata tanto meglio, probabilmente, ma perchè tra tutti i corridori con la fisionomia di "finalizzatore" che NON abbiamo, lui è uno di quelli che ci va più vicino.
A tal proposito ricordo quindi che Cassani è stato costretto a rinunciare non solo a Ulissi, ma anche a Trentin, più un Nibali a mezzo servizio. Mi pare che non abbia così tante colpe con una squadra del genere (e non sto insultando nessuno dei nostri, con cui anzi mi complimento, perchèmi sono piaciuti; perchè quel che potevano fare l' hanno fatto).
barrylyndon ha scritto:Sinceramente cauz..bettini avrebbe fatto una corsa più o meno simile a quella imbastita da cassani..non vedo perché avrebbe dovuto fare il contrario..
Questo Mondiale italiano si inserisce perfettamente nella linea Bettini. Tutti all'attacco sperando che alla fine basti per non essere criticati.
Sinceramente Cassani non mi ha convinto, alla fine troppa retorica e troppa televisività ( ' i ragazzi han dato tutto' ' hanno onorato Alfredo' eccetera).
Il Mondiale se lo sono giocati corridori che van forte tra Amstel e Liegi, il nostro migliore in quelle due corse è rimasto a casa nonostante fosse stato discreto in Canada e tra i migliori alla Tre Valli. Lo pensavo già alle convocazioni e oggi ne sono ancora più convinto: Gasparotto avrebbe fatto comodo a questa nazionale quantomeno per provare ad entrare nel gruppetto di Gerrans, Valverde e Gilbert.
prof ha scritto:Sostanzialmente concorde con Cauz: Cassani ci ha fatti divertire ed era questo il massimo che ci potesse offrire con questa squadra. Una bellissima azione con Visconti e Aru con la quale, se solo avessero tirato tutti (e non era difficile poiché erano sette uomini benissimo assortiti), sarebbero andati all'arrivo. Bella pure l'azione di De Marchi, un duro che crescerà da matti.
Ridicolo Garzelli nel sostenere che Visconti andava tenuto per il finale, anzi, patetico e rosicone. Visconti nel finale mai, nemmeno dipinto, sarebbe riuscito a correre alla pari con Valverde, Gerrans e gli altri. C'è mai riuscito? Sono esterrefatto dalla gratuita protervia che ha messo nel denigrare l'operato dell'ottimo Cassani. Forse Davide gli ha insidiato la moglie: d'altra parte chi può resistergli quando inforca gli occhiali da commissario tecnico?
Dovevano pur dire qualcosa per giustificare il risultato pessimo dell'Italia. Ricordo i processi a Bettini dopo Copenaghen, ma il problema di allora è lo stesso di oggi: i ciclisti non sono all'altezza. Questo non hanno il coraggio di dirlo, altrimenti la gente cambia canale. Ma la verità è che, nelle corse di un giorno, gli italiani fanno pensa, e non da oggi purtroppo.
Se fai una fatica bestiale a toccare palla nelle monumento difficilmente esce qualcosa di buono al mondiale.
Il Nibali visto al Tour poteva sicuramente dire la sua. Lo vedevo adatto a replicare l'azione fatta da Mister K.
Il resto della squadra è obiettivamente composta da atleti non in grado di primeggiare con i migliori al mondo. Visconti quando mai è stato protagonista alle Ardenne?
E Ulissi, anche con l'ottima condizione vista al Giro, non avrebbe cambiato l'ordine delle cose.
mah secondo me non potevano fare molto di più gli italiani...e il Nibali in forma decente se la sarebbe giocata, almeno per il podio.
detto ciò, Kwiatkowski secondo me ha sbagliato tutto, come si tira una volata così per Boonen?
Incapace, voto 0
per dire della "differenza" tattica tra Bettini e Cassani...in Australia chi andava in fuga?Visconti..in Danimarca? Visconti...in Olanda non ricordo ma potrebbe essere..a Firenze? Visconti..oggi Cassani ha voluto dare continuita' al tutto..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Belluschi M. ha scritto:Se fai una fatica bestiale a toccare palla nelle monumento difficilmente esce qualcosa di buono al mondiale.
Il Nibali visto al Tour poteva sicuramente dire la sua. Lo vedevo adatto a replicare l'azione fatta da Mister K.
Il resto della squadra è obiettivamente composta da atleti non in grado di primeggiare con i migliori al mondo. Visconti quando mai è stato protagonista alle Ardenne?
E Ulissi, anche con l'ottima condizione vista al Giro, non avrebbe cambiato l'ordine delle cose.
concordo in toto..lo sostengo da anni..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
In generale non abbiam corso benissimo. Tanti scatti ma l'unico davvero concreto è stato quello di De Marchi (bravo come sempre). Anche l'azione di Visconti e Giampaolo Caruso è stata poca roba, soprattutto perché i due sono stati molto passivi quando inizialmente la fuga girava anche in maniera buona. Abbiamo attaccato ma poi non davamo seguito alle singole azione, quasi come se noi dovessimo tener la corsa bloccata per favorire chi stava dietro. Forse mancavano le gambe, ma se imposti una corsa d'attacco deve esserla fino in fondo, perché si eravamo in ogni tentativo importante ma davvero non abbiam fatto chissà cosa.
Sui singoli, mi aspettavo di più da G. Caruso onestamente, mentre male D. Caruso. A conti fatti pure Quinziato col tutto rispetto è stato abbastanza impalpabile, ma più che per sue colpe direi che un corridore delle sue caratteristiche oggi per la nazionale italiana non era utilissimo ecco. Su Nibali potrebbe aver pesato la caduta, ma se così non fosse anche l'averlo portato fa sorgere qualche dubbio ma appunto nel dubbio meglio lasciar il giudizio sub judice.
Gran colpo di Kwiatkowski, davvero impeccabile lui e la sua squadra. Gerrans ha fatto tutto quello che doveva fare, l'unica pecca forse è la squadra, doveva essere una corazzata o quasi invece non è stato così. Valverde si vede che la Liegi non gli è bastata, in 150 metri sperava di staccare Gerrans, poi per carità 6 medaglia mondiale ma con tutto il rispetto forse e meglio vincerne la metà ma prendersi anche un oro per una volta. Breschel anche i suoi si eran dimenticati esistesse, però avendo "solo" trent'anni e bello ritrovarlo in posizioni importanti. I belgi anche loro non capisco come si possa puntare su Van Avermaet che pur avendo un talento cristallino nei momenti che contano trova sempre il modo di perdere, a discapito di un Gilbert che probabilmente non sarebbe andato comunque a medaglia però dai ha una dote da vincente che il compagno mai avrà.
Vista la condotta di gara della Germania pensavo Degenkolb non stesse benissimo, in realtà secondo nella volata di gruppo. Bene Kristoff, stagione ottima la sua e direi pazzesco Bouhanni, questo è scollinato decimo sul ultimo strappo, in futuro magari potrà vincere non solo volate di gruppo.
La delusione principale rimane Cancellara, invisibile, peccato col sennò di poi che Albasini non ha potuto far la sua corsa. Anche Sagan male, ma almeno era quasi annunciato.
Oggi Cassani inconsciamente ha fatto fare il lavoro ai suoi per coloro che se non l'avesse anticipati il polacco si sarebbero giocati il mondiale dopo aver fatto la differenza sullo strappo finale.
Tutti conosciamo Nibali e la sua lealtà come corridore,se oggi avesse avvertito delle brutte sensazioni sicuramente il CT avrebbe adottato una tattica diversa.
Invece io resto convinto che Nibali si sentisse bene e di conseguenza Cassani ha fatto interpretare la corsa ai suoi in modo che alla fine potesse permettere a Nibali di provarci.
E' andata male,ha sbagliato scelta,punto,ma "l'intenzioni" dell'interpretazione della corsa sono state perfette a mio modo di vedere.
Quanto a Nibali ripeto,quando corri poco e soprattutto non ti testi in gare vere contro avversari di livello poi è quasi impossibile capire le sensazioni che ti trasmettono le gambe durante la corsa.
Magari ti senti bene per 240km e poi nel momento decisivo ti accorgi che non ne hai più.
Questo può capitare anche a chi finalizza come si deve la preparazione degli eventi,figuriamoci a chi come Nibali per il mondiale l'ha sostanzialmente improvvisata.
Però il punto è sempre il solito,è stato un rischio ma senza troppi rimpianti,perchè senza un Nibali al top ancora ci manca quel corridore che per gambe,esperienza e personalità se la può giocare in un mondiale.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Una nota sul percorso, che secondo me non era male - soprattutto, ben bilanciato, su un percorso così poteva vincere chiunque, purché avesse le gambe (per tenere, nel caso dei velocisti; per fare la differenza, nel caso dei liegisti).
"Nel mondo esistono 10 tipi di persone; quelli che conoscono il codice binario, e quelli che non lo conoscono." (proverbio zen)
infatti questo mondiale non era male..meglio di Valckenburg..non parliamo nemmeno della Danimarca.in Australia se avessero messo il traguardo un po' piu' vicino all'ultimo scollinamento, avremmo assistito ad bel spettacolo, che comunque non e' mancato..a dirla tutta, Mendrisio 2009 fino all'ultimo giro e' stato pizzoso.
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
MagliaRossa ha scritto:Una nota sul percorso, che secondo me non era male - soprattutto, ben bilanciato, su un percorso così poteva vincere chiunque, purché avesse le gambe (per tenere, nel caso dei velocisti; per fare la differenza, nel caso dei liegisti).
Infatti il percorso era apertissimo, poteva venir fuori una corsa brutta, come è stato per gli under e per le donne, oppure una corsa bella. E così è accaduto.. solo coi professionisti uomini però... e un po' anche grazie agli azzurri di Cassani.
MI chiedo una cosa importante: Ma l'Olanda ha partecipato alla gara? Qualcuno può aiutarmi a capire?
"La Polonia sta tirando per Boonen"Beppe Conti, Ponferrada 2014
-.-.-
I miei miti: Ocaña, Monseré, Fuente, Maertens, Bugno, Bettini, Evans, Rebellin
MagliaRossa ha scritto:Una nota sul percorso, che secondo me non era male - soprattutto, ben bilanciato, su un percorso così poteva vincere chiunque, purché avesse le gambe (per tenere, nel caso dei velocisti; per fare la differenza, nel caso dei liegisti).
Infatti il percorso era apertissimo, poteva venir fuori una corsa brutta, come è stato per gli under e per le donne, oppure una corsa bella. E così è accaduto.. solo coi professionisti uomini però... e un po' anche grazie agli azzurri di Cassani.
MI chiedo una cosa importante: Ma l'Olanda ha partecipato alla gara? Qualcuno può aiutarmi a capire?
Non è che avessero questa gran nazionale, Dumoulin è ancora giovane e magari era anche un po' provato dalla crono, Mollema è tutto tranne che costante e non ha fatto una gran stagione, di altri non mi sembra ci fosse nessuno che potesse competere con i migliori. Certo, avrebbero potuto fare come l'Italia e provare qualcosa da lontano...
1° FC 2008
1° FC a Squadre 2015, 2016 #VBT Vincitore Morale Coppa dei Campioni WT 2018 Vincitore Morale FC a Squadre 2022#VBT
Se insisti e persisti, raggiungi e conquisti Emargina galliano e padoaschioppa! Dici anche tu no alle capre!
Segnalo un Minguez polemico con Paolini, perchè ha utilizzato il motorino
Stamattina lungo colloquio di Unzue con Allocchio ( il mondiale di oggi non credo che c' entrasse molto)
No ma siete seri quando dite che è stato un mondiale duro come percorso?
Prima salita praticamente da più di 35km/h , seconda lunga 1200m con un pezzo di pianura nel mezzo.
Ma la corsa la fanno i corridori mi direte e allora un pò di numeri:
2014 all' arrivo 40 corridori in 30 secondi , 52 in 1 minuto circa
2013 5 corridori in 30 secondi , 21 in 1 minuto
2012 39 in 1 minuto
2011 vabbè piattone
2010 25 corridori in 15 secondi poi il resto sopra 2 minuti
2009 5 corridori in 30 secondi , 9 in 1 minuto
2008 21 in 1 minuto
FC
2021 : GP Indurain,T20 Giro,comb. Giro,Appennino,T1 Tour,Mi-To
2022 : Mi-To , Catalunya , Hamburg , Britain , T20-T21 Vuelta , Montreal , Sabatini , Langkawi
2023 : La Marseillaise , Le Samyn , Brabante , Koln , Wallonie , Deutschland , T7 Vuelta , Sabatini
2024 : T14 Giro , Dunkerque , C. It. ITT , T7-T17 Tour , T1 Vuelta
2025 : Almeria , E3 , RAV , Roubaix , T2 Giro , Dunkerque
JohnCipollina ha scritto:No ma siete seri quando dite che è stato un mondiale duro come percorso?
Prima salita praticamente da più di 35km/h , seconda lunga 1200m con un pezzo di pianura nel mezzo.
Ma la corsa la fanno i corridori mi direte e allora un pò di numeri:
2014 all' arrivo 40 corridori in 30 secondi , 52 in 1 minuto circa
2013 5 corridori in 30 secondi , 21 in 1 minuto
2012 39 in 1 minuto
2011 vabbè piattone
2010 25 corridori in 15 secondi poi il resto sopra 2 minuti
2009 5 corridori in 30 secondi , 9 in 1 minuto
2008 21 in 1 minuto
conta poco..e' arrivato uno solo. e' stato duro quanto basta per un mondiale.e tutto sommato e' stato meno noioso di tanti altri..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Il percorso non era particolarmente duro, però è arrivato uno solo.
La Parigi Tours arriva raramente in volata eppure non ci sono praticamente salite. Quello che è stato determinante oggi è stata la distanza dell'ultima salita dal traguardo, proprio come a Tours.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Come dissi già nei giorni precedenti,questi sono i percorsi più belli,perchè appunto possono premiare diversi tipi di corridori.
Voglio dire,a tutti piacionno le corse dure e selettive,però comunque quando sai che un percorso è duro o facile più o meno hai già l'idea di quali caratteristiche possano avere i probabili vincitori.
E poi comunque è anche giusto che il percorso di un mondiale sia equilibrato e non avvantaggi troppo alcuni tipi di corridori a discapito di altri.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
JohnCipollina ha scritto:No ma siete seri quando dite che è stato un mondiale duro come percorso?
Prima salita praticamente da più di 35km/h , seconda lunga 1200m con un pezzo di pianura nel mezzo.
Ma la corsa la fanno i corridori mi direte e allora un pò di numeri:
2014 all' arrivo 40 corridori in 30 secondi , 52 in 1 minuto circa
2013 5 corridori in 30 secondi , 21 in 1 minuto
2012 39 in 1 minuto
2011 vabbè piattone
2010 25 corridori in 15 secondi poi il resto sopra 2 minuti
2009 5 corridori in 30 secondi , 9 in 1 minuto
2008 21 in 1 minuto
conta poco..e' arrivato uno solo. e' stato duro quanto basta per un mondiale.e tutto sommato e' stato meno noioso di tanti altri..
Guarda, arriva uno da solo anche se l'unica salita è un cavalcavia con il traguardo posto in fondo alla discesa.
Siamo seri, via, questo mondiale si è corso a 39 km/hr, stessa media di 40/50 anni fa con percorsi molto più' duri e biciclette che pesavano il doppio.
Questi mondiali, con questi corridori e con questi sedicenti tecnici che tengono le corse legate (a parte Cassani) sono soltanto delle lotterie ed infatti, oggi, hanno vinto i bookmakers inglesi ...
Cassani disastroso.
Non ha capito che gli unici uomini forti di questa squadra erano Da Marchi ed Aru, quello che avevano fatto alla Vuelta era evidente a tutti, e lui li ha spremuti a traguardo lontano, senza quello sforzo prematuro De Marchi poteva arrivare fino in fondo ed Aru avrebbe potuto inserirsi nel drappello di Valverde.
Abbiamo corso per un Nibali nullo su di un percorso non adatto nemmeno ad un Nibali al meglio.
Avevamo poche carte ma Cassani le ha giocate al peggio.
bet ha scritto:Cassani disastroso.
Non ha capito che gli unici uomini forti di questa squadra erano Da Marchi ed Aru, quello che avevano fatto alla Vuelta era evidente a tutti, e lui li ha spremuti a traguardo lontano, senza quello sforzo prematuro De Marchi poteva arrivare fino in fondo ed Aru avrebbe potuto inserirsi nel drappello di Valverde.
Abbiamo corso per un Nibali nullo su di un percorso non adatto nemmeno ad un Nibali al meglio.
Avevamo poche carte ma Cassani le ha giocate al peggio.
La vedo dura che potesse andare così, sia per De Marchi che per Aru. Aru non ha lo scatto per seguire Valverde, e lo ha dimostrato alla Vuelta, dove recuperava grazie ad un ritmo costante, ma quando gli altri scattavano, perdeva sempre qualche metro. E non c' era lo spazio per recuperare, nè nella salita nè nella discesa.
E per quanto De Marchi abbia dimostrato di tenere a lungo nelle fughe... finchè si tratta di una singola tappa del Tour o della Vuelta di cui frega relativamente, va bene, ma quando sei al Mondiale, ovvio che nessuno ti lascia prendere tutto quel vantaggio.
prof i mondiali,anche quelli duri sono sempre stati delle lotterie..Leblanc, Olano,Rui Costa e ci metto pure Evans, non erano di certo pronosticati alla vigilia..e' il bello del mondiale.e' sempre stato cosi'..quanti carneadi lo hanno vinto anche nella tua epoca?
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Fabruz ha scritto:Il problema non è Cassani, lì sono i corridori che devono avere il fiuto, soprattutto i nostri che in salita non sono esplosivi sullo strappo. Quello è l'errore, non le cavolate che dicono in Rai su Aru e Visconti
Chiunque avesse seguito il polacco in discesa gli avrebbe fatto pedere il mondiale, essendo solo invece ha tirato a dritta fino all'arrivo. Se fossero stati in due, conoscendo lo spunto del polacco avrebbero perso secondi preziosi. L'uomo adatto a questo compito poteva essere un belga, ad esempio Van Avermaet che è solito giocarsi le proprie carte in anticipo senza remore.
Ma sicuramente doveva essere van avermaet a muoversi con kwiatkwoski.
Sullo strappo è passato dietro Gilbert e in volata è stato surclassato, quindi avrebbe dovuto cogliere l'occasione offerta dal polacco.
Tornando a gilbert, ha fatto una buona prova e nel finale ha recuperato sul signor K segno che le gambe non erano alla frutta.
In casa italia Abbastanza inutile l'apporto di Quinziato e Bennati. Meglio sarebbe stato convocare un altro uomo da fughe, ad esempio Gasparotto.
A mente fredda, l'Italia l'unica vera chance l'avrebbe avuta se al penultimo giro, si fosse mosso un altro nel tratto in salita ed avesse chiuso da solo, o al massimo trascinandosi dietro un secondo corridore, sui 4 con De Marchi. Oppure avrebbero dovuto sempre muoversi a coppie, fin dall'attacco del Rosso. E con qualche cambio in più o una decina di secondi di vantaggio ancora, De Marchi avrebbe potuto davvero contenere il recupero del polacchino.
Ma è ovvio che con i se e i ma non si va da nessuna parte.
Personalmente mi spiace aver visto un Sagan spento. Spero per lui che il problema di quest'anno sia dovuto ad una preparazione approssimativa e che nella seconda parte di stagione, abbia mollato pensando solo al prossimo anno in Tinkoff. Spiace perché prendendo a caso un Sagan degli ultimi 3 anni su questo percorso avrebbe vinto quasi facilmente. A forza di perdere dei treni, c'è davvero il rischio di perdere la forza mentale da vincente.
Comunque devo dire che i corridori moderni sono proprio una "palla"; un tempo le seconde punte se andavano in fuga cercavano a tutti i costi di arrivare anticipando i "big". Oggi ho l'impressione che si scatti per andare in fuga , girarsi a dare un'occhiata e attendere non si sa che cosa. Nella fuga a 12 con Visconti e Caruso c'era gente tosta ed altre due coppie , belgi e tedeschi , e Boasson Hagen arrivato alla fine col gruppo del suo "capitano" Kristoff. A 3-4 giri dalla conclusione se avevano la "garra" di dare il massimo potevano far saltare il banco; gli australiani erano spompati e gli spagnoli indecisi.Se ci davano dentro avendone le possibilità..... e invece scatta uno, poi l'altro, ci si guarda e poi.... Solo io ho questa impressione?
Rudy80 ha scritto:Comunque devo dire che i corridori moderni sono proprio una "palla"; un tempo le seconde punte se andavano in fuga cercavano a tutti i costi di arrivare anticipando i "big". Oggi ho l'impressione che si scatti per andare in fuga , girarsi a dare un'occhiata e attendere non si sa che cosa. Nella fuga a 12 con Visconti e Caruso c'era gente tosta ed altre due coppie , belgi e tedeschi , e Boasson Hagen arrivato alla fine col gruppo del suo "capitano" Kristoff. A 3-4 giri dalla conclusione se avevano la "garra" di dare il massimo potevano far saltare il banco; gli australiani erano spompati e gli spagnoli indecisi.Se ci davano dentro avendone le possibilità..... e invece scatta uno, poi l'altro, ci si guarda e poi.... Solo io ho questa impressione?
Questo secondo me perchè nessuno ha la certezza, anche in un gruppo di 12 come oggi, di uscire con una medaglia. Quelli che doveva insistere e non poco erano gli italiani secondo me.
nessuno lo ha scritto ma il signor K. è il primo campione del mondo nato negli anni 90. comincio a sentirmi vecchio, pur essendo più piccolo di un anno
Spartacus ha scritto:nessuno lo ha scritto ma il signor K. è il primo campione del mondo nato negli anni 90. comincio a sentirmi vecchio, pur essendo più piccolo di un anno
È anche il più giovane Campione del mondo da Freire '99.
In casa Italia la nota più positiva secondo me è stato Colbrelli, addirittura decimo a passare sull'ultima salita, segno che le gambe c'erano ancora. In volata non vale i vari Degenkolb, Kristoff&Co (ancora), ma ha dimostrato di andare molto forte nelle corse vere dopo il sesto posto della Sanremo. Il futuro è tutto dalla sua parte e credo che il 2015 potrebbe anche essere il suo ultimo anno alla Bardiani, che non gli permette di correre le classiche che potrebbero essere adatte alle sue caratteristiche.
Rudy80 ha scritto:Comunque devo dire che i corridori moderni sono proprio una "palla"; un tempo le seconde punte se andavano in fuga cercavano a tutti i costi di arrivare anticipando i "big". Oggi ho l'impressione che si scatti per andare in fuga , girarsi a dare un'occhiata e attendere non si sa che cosa. Nella fuga a 12 con Visconti e Caruso c'era gente tosta ed altre due coppie , belgi e tedeschi , e Boasson Hagen arrivato alla fine col gruppo del suo "capitano" Kristoff. A 3-4 giri dalla conclusione se avevano la "garra" di dare il massimo potevano far saltare il banco; gli australiani erano spompati e gli spagnoli indecisi.Se ci davano dentro avendone le possibilità..... e invece scatta uno, poi l'altro, ci si guarda e poi.... Solo io ho questa impressione?
L'hanno avuta parecchi quest'impressione. Tutti gli attaccanti hanno passato più tempo a girarsi per guardare dietro che a tirare, senza le radioline ormai nessuno sa più cosa fare.
Oggi sono mancati clamorosamente gli olandesi, almeno noi nelle fughe ci siamo entrati ma loro proprio zero e di velocisti non ne avevano....
Rudy80 ha scritto:Comunque devo dire che i corridori moderni sono proprio una "palla"; un tempo le seconde punte se andavano in fuga cercavano a tutti i costi di arrivare anticipando i "big". Oggi ho l'impressione che si scatti per andare in fuga , girarsi a dare un'occhiata e attendere non si sa che cosa. Nella fuga a 12 con Visconti e Caruso c'era gente tosta ed altre due coppie , belgi e tedeschi , e Boasson Hagen arrivato alla fine col gruppo del suo "capitano" Kristoff. A 3-4 giri dalla conclusione se avevano la "garra" di dare il massimo potevano far saltare il banco; gli australiani erano spompati e gli spagnoli indecisi.Se ci davano dentro avendone le possibilità..... e invece scatta uno, poi l'altro, ci si guarda e poi.... Solo io ho questa impressione?
È vero, in molti hanno paura ad attaccare e non solo al mondiale...questa cosa non me la spiego. Ok l`impostazione e la mentalità, costruita già da giovani, ok i punti uci dei piazzamenti, ok la paura di far qualcosa non richiesto dai ds tuttavia per me, ciò non basta a spiegare quanto hai fatto notare.
Oggi poi il discorso è stato forse amplificato dalla mancanza delle radio: come dicevi, in qualche frangente più d uno sembtava non saper che fare.
Ormai i corridori sono quasi tutti "nativi radiomuniti" e una corsa senza, invece che aumentare attacchi ed azzardi, li fa calare per paura di errori. Pochi si ricordano che spesso per vincere bisogna rischiare di perdere
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Rudy80 ha scritto:Comunque devo dire che i corridori moderni sono proprio una "palla"; un tempo le seconde punte se andavano in fuga cercavano a tutti i costi di arrivare anticipando i "big". Oggi ho l'impressione che si scatti per andare in fuga , girarsi a dare un'occhiata e attendere non si sa che cosa. Nella fuga a 12 con Visconti e Caruso c'era gente tosta ed altre due coppie , belgi e tedeschi , e Boasson Hagen arrivato alla fine col gruppo del suo "capitano" Kristoff. A 3-4 giri dalla conclusione se avevano la "garra" di dare il massimo potevano far saltare il banco; gli australiani erano spompati e gli spagnoli indecisi.Se ci davano dentro avendone le possibilità..... e invece scatta uno, poi l'altro, ci si guarda e poi.... Solo io ho questa impressione?
È vero, in molti hanno paura ad attaccare e non solo al mondiale...questa cosa non me la spiego. Ok l`impostazione e la mentalità, costruita già da giovani, ok i punti uci dei piazzamenti, ok la paura di far qualcosa non richiesto dai ds tuttavia per me, ciò non basta a spiegare quanto hai fatto notare.
Oggi poi il discorso è stato forse amplificato dalla mancanza delle radio: come dicevi, in qualche frangente più d uno sembtava non saper che fare.
Ormai i corridori sono quasi tutti "nativi radiomuniti" e una corsa senza, invece che aumentare attacchi ed azzardi, li fa calare per paura di errori. Pochi si ricordano che spesso per vincere bisogna rischiare di perdere
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
mi ero astenuto dal dare giudizi sulla strategia italiana in prima battuta. Anche riflettendoci, resto convinto che la situazione migliore per noi non era quella di avere un gruppo così provato nell'ultimo giro, ma di rischiare un arrivo allo sprint di gruppo pur di avere molte più energie fresche (anche nelle seconde punte delle altre squadre) nel finale.
Con una corsa poco selettiva e uno sprint di 50- 80 corridori (come preventivavano in molti), eravamo pressochè tagliati fuori dai primi 5 posti. Ma la stessa cosa era ANCHE con una corsa selettiva come è stata, perchè con Nibali non al meglio in un finale dove rimanevano davanti solo i più forti, non ci saremmo stati e in ogni caso non avremmo preso un piazzamento nemmeno nello sprint ristretto che c'è stato. Nibali fosse rimansto agganciato ai primi 8 cosa avrebbe potuto fare allo sprint? Avrebbe forse battuto Gilbert stanco per il lavoro. Era comunque un settimo o ottavo.
Quindi anche con corsa selettiva, ovvero quasi con tutte le situazioni di corsa, quasi in ogni caso, una medaglia era quasi insperata.
L'unica secondo me era appunto sperare invece di salvare la gamba ad almeno 5 o 6 corridori che facessero fuochi d'artificio, ma solo nel finale, perchè anche un Visconti non lo vedo andare al traguardo partendo ai piedi della prima salita. Ci voleva una situazione molto fluida e difficile da interpretare per tutti, altri corridori, seconde punte, di altre nazionali, con gamba fresca, che consentisse proprio un anticipo tipo quello realizzato da Kwiatkowski. Ma per fare ciò con i nostri corridori, serviva che la corsa non venisse troppo dura, perchè altrimenti non ci sarebbero proprio state forze per farlo. Non siamo assolutamente più la nazionale dove, se si rimane in 20, ne abbiamo davanti 6 o 7 e con le gambe migliori. Per rimanere in 6 o 7 con buone gambe avevamo bisogno che si rimanesse in 80. Non eravamo evidentemente in alcun modo una nazionale-faro. Correvamo in casa della Spagna. Avrei rischiato di fare una corsa anonima, ma non la avrei accesa io, assolutamente. Perso per perso, ci andava bene anche lo sprint di gruppo più numeroso, pur di poter tentare qualche carta nel finale.
Tra l'altro avremmo finalmente invertito quella convinzione che sembra ormai una legge. Qualunque CT di nazionale ormai sembra che sappia per certo che, un giro prima, un giro dopo, ma prima o poi, e non troppo vicino al traguardo, compaiono 6 o 7 maglie azzurre in testa al gruppo e, stai tranquillo che la corsa la accendono loro. Se va bene poi, che non riescono a sganciare gli uomini giusti, o se riesce a piazzargli a ruota un buon corridore, va a finire che tirano per 4 o 5 giri solo loro....
occasione persa per far mancare il fenomeno e finalmente invertire la tendenza.
PERO':
a conti fatti, il percorso si è rivelato anche più selettivo del previsto. Sulla salita lunga, pedalabile quanto si vuole, quando l'ultimo giro si trattava di chiudere senz'altro, anzi era NECESSARIO, che succede?
Australia scomparsa (aveva tirato in massa dando la sensazione di salire in cattedra, per tenere vicina la fuga di Visconti con belgi e tedeschi), e Spagna che riesce a stento a mettere davanti un uomo all'inizio, in teoria fresco (ma che non guadagna sui fuggitivi fuori da un giro), e uno alla fine, quasi estorcendogli le ultime energie (e questo riesce a guadagnare una decina di secondi sui 4 che ormai sono veramente a tutta, in uno spettacolare braccio di ferro a distanza, tra l'altro....).
Se non trovi un Albasini eroico che si mette davanti al gruppo a tirare sul tratto in pianura (5 km scarsi) dopo il traguardo, recuperando più di 20", il gruppetto De Marchi, con un Kyrienka in aggiunta, prende la salita lunga dell'ultimo giro con i 45-50" che aveva in cima all'ultima salita del giro prima, diventati 40 con il rallentamento per permettere a Kyrienka di rientrare.
Che succede? che con 10" in più di vantaggio De Marchi e il danese (fortissimo) vengono raggiunti da Kwiatkovski a metà dell'ultimo strappo e non ai piedi. Mettici lo striscione di fine salita lì a vista, mettici che Kwiatkovski stesso ha già sparato mezzo serbatoio nel primo km. di salita e quando ti raggiunge qualcosa in meno ha, mettici che magari ti da 30 metri in cima ma ce l'hai lì a un passo....De Marchi e il danese arrivano allo sprint con lui, battutissimi, ma è una medaglia.
C'è mancato veramente poco, per dire, un Albasini (poi ho visto forse un portoghese o un altro polacco, non sono sicuro....o era una maglia bleu francese....) in meno e 10" di vantaggio in più....., proprio grazie al fatto che sull'ultima salita, anche senza una corsa mostruosamente combattuta, non c'era più una sola nazionale con forze sufficienti a prendere in mano la situazione.
Guardando la corsa, la sensazione che il ribaltamento di pronostico stesse per riuscire, personalmente, vedendo il vantaggio dei 4 rimanere quasi uguale (sempre tra i 16 e i 20 secondi) e nessuna nazionale in grado di tirare in forze sulla salita lunga (dove con i corridori lì davanti sempre a vista e forze fresche, chiudere sarebbe stato questione di 500 metri), ce l'ho avuta. Una sensazione, e solo a momenti, ma a conti fatti questa condotta di corsa, ormai tradizionale per la nostra nazionale, anche con forze minori rispetto al solito, è arrivata abbastanza vicina. Soprattutto, partendo quasi senza speranze, è riuscita quasi a mettere la corsa in bilico tra il successo e l'insuccesso.
Per me è tanto. Non pensavo nemmeno di arrivarci in una situazione dove qualche speranza, qualche spiraglio, apparisse. Metti che De Marchi si sia gestito alla grande come di solito (anche se in situazioni effettivamente assai più semplici) e un' ultima botta per staccare gli altri 3 come al solito se l'è tenuta? Metti che il solito Valverde chiude sul primo che scatta e poi tentenna altri 500 metri come è solito fare bloccando tutti gli altri? Non era poi una eventualità così lontana dal realizzarsi. Personalmente lo spiraglio di speranza mi si è chiuso quando ho avuto la sensazione, da alcuni movimenti in sella che ha fatto, in cima alla salita lunga nel tratto semipianeggiante nel bosco, che De Marchi cominciasse a soffrire di crampi, non prima.....
E' per lo più merito del solito potentissimo De Marchi, ma tutto sommato anche dell'aver creduto ed esaltato una certa moderata ma non trascurabile selettività del percorso, alla quale secondo me alcune nazionali non hanno creduto, portando uomini da tiro di volata di gruppo che poi sui 5 km. di salita non ce la facevano nemmeno a portarsi in testa al gruppo....Greipel ad esempio l'ho visto staccarsi non appena ci siamo messi in testa a tirare a 80 km. dalla fine.... (voglio dire, alla Sanremo arriva al traguardo Greipel, magari non con gambe eccezionali, ma è lì con Cavendish....)
PS: sentire decantare il percorso della Sanremo come percorso APERTO a tutte le soluzioni, quando, se non è una giornata di gelo, al 90% è una volata con Cavendish Greipel e Kittel, al 95% la corsa si può accendere solo sul Poggio e al 99% non la può vincere uno scalatore da Lombardia o Liegi, sentire decantare la selettività del Poggio come se fossimo negli anni 80 o 90....quando dai tempi di CIpollini e Petacchi se un velocista di gruppo si prepara bene scollina nelle prime 5 posizioni al tornantino in cima....fa venire un gran nervoso perchè sa di malafede....magari sono cattivo io, ma passi per la De Stefano, ma altri esperti non ci credo che credano veramente in quello che dicono....
Ultima modifica di herbie il lunedì 29 settembre 2014, 8:03, modificato 18 volte in totale.
Fabruz ha scritto:Il problema non è Cassani, lì sono i corridori che devono avere il fiuto, soprattutto i nostri che in salita non sono esplosivi sullo strappo. Quello è l'errore, non le cavolate che dicono in Rai su Aru e Visconti
Esattamente; è stato avvilente vedere le immagini dall'alto, al termine della penultima salita, con la squadra italiana che neanche tanto lentamente scivolava nella seconda metà del gruppo. Hai voglia di stare sulla ruota di Gerrans, Valverde o Gilbert quando hai almeno trenta ciclisti in mezzo da recuperare. Sarebbe interessante capire come si sono preparati gli italiani nel ritiro "alla nutella" di questa settimana; sul fondo non di sicuro ma sulla brillantezza sicuramente potevano lavorare un po' meglio.
galliano ha scritto:In casa italia Abbastanza inutile l'apporto di Quinziato e Bennati. Meglio sarebbe stato convocare un altro uomo da fughe, ad esempio Gasparotto.
Su Quinziato sono daccordo, statisticamente almeno un convocato buca sempre la gara, su Bennati no. E' stato l'unico italiano assieme a Colbrelli a classificarsi nel gruppo a 7"; le immagini non hanno mostrato un gran che ma probabilmente è stato lui nel falsopiano tra le due salite a riportare davanti Colbrelli dopo che gli italiani avevano scollinato la salita precedente nella seconda metà del gruppo.
Personale rammarico per Visconti che ha giocato male le sue carte ed ha bruciato le uniche e scarsissime possibilità per l'Italia di portarsi a casa un podio.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali