Fatti di politica 2011

Dove discutere di altri sport e di tutto il resto
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Rojo
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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da Rojo »

Sulle province l'unica cosa che si può dire è che ne sono state create negli ultimi anni alcune assolutamente ridicole. Basta guardare in Sardegna (ma non solo).
Semmai l'esagerazione sono gli 8000 comuni, dei quali centinaia hanno pochissimi abitanti e lavorano tutti (o quasi) proprio nel comune.

Comunque i problemi dell'Italia non sono certo questi.


Lo que realmente esta podrido en el ciclismo son sus dirigentes que se vuelven millonarios con nuestro sudor y esfuerzo. (Oscar Pereiro)
Ottavio
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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da Ottavio »

Ho spesso espresso il mio sconfinato schifo per Berlusconi che ha sempre ed esclusivamente fatto i suoi interessi (e quelli delle sue aziende e dei suoi servi). Sono antiberlusconiano da prima che papi entrasse in politica...
Ritengo che abbia causato, stia causando e causerà degli enormi danni all'Italia e l'unico aiuto che può dare al nostro paese è quello di togliersi dai coxxxx.
Notate bene che difficilmente mi si potrebbe definire di sinistra.

Ciò detto apprezzo il richiamo di Napolitano, perché se non si tappa la falla, in qualunque modo, qui si va a fondo.
Quanto alle province, noto che ne vogliono l'abolizione solo quei partiti che non hanno presidenti di provincia.....


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lemond
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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da lemond »

Presentazione del libro di Michele De Lucia
“Dossier Bossi – Lega nord”
(Kaos edizioni, 2011)

Firenze, venerdì 15 luglio 2011, ore 18:30
Nardini Bookstore – via delle Vecchie Carceri
(all’interno del complesso delle Murate)

Introduce e modera:
Tommaso Ciuffoletti, giornalista del Corriere della Sera – Edizione Firenze

Intervengono:
Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani e autore del volume
Piervincenzo Uleri, professore di Storia dei partiti e delle dottrine politiche presso l’Università di Firenze



Il libro.

Attraverso documenti, testimonianze e cronache giornalistiche, il libro ricostruisce 25 anni di Lega nord: dall’antimeridionalismo delle origini, alla xenofobia del Duemila; dall’antipartitismo della prima ora, al Carroccio cardine della partitocrazia post-Tangentopoli; dalle invettive contro “Roma ladrona”, all’incasso di ingenti finanziamenti statali; dai proclami secessionisti, all’esercizio del potere politico-affaristico nei governi berlusconiani. E dimostra come il vessillo leghista del “federalismo” nasconda l’obiettivo di gestire le risorse pubbliche nelle regioni più ricche del Paese. Il libro documenta inoltre i tratti biografici e l’essenza politica del fondatore-padrone della Lega nord, Umberto Bossi; incultura e pressappochismo, giustizialismo forcaiolo e razzismo xenofobo, qualunquismo antipolitico e campanilismo da strapaese, omofobia e maschilismo, in un mix di ignoranza plebea e grettezza piccolo borghese.
Indice. 1. Il capo leghista: mantegnù in Padania, senatùr a Roma; 2. Il Carroccio nel Parlamento di “Roma ladrona”; 3. Padania, fucili e secessione: tanto rumore per nulla; 4. Il ritorno, con accordo segreto, alla corte di Arcore; 5. La Lega politico affaristica del Duemila.

“L’enciclopedia della Lega”: la recensione di Filippo Ceccarelli su repubblica.it

Si capisce benissimo – e specialmente oggi – che per liberarsi di Berlusconi tutto fa brodo. Ma pur con la massima comprensione possibile si fatica troppo ad accogliere il machiavellismo ottimistico del leader democratico Bersani rispetto a Bossi; e ancora di più l’improvvisata valutazione, e avventatella, secondo cui la Lega “non è razzista”.
Perché in realtà la Lega non è solo razzista. La Lega, infatti, è tutto e il contrario di tutto; e nella sua ormai più che venticinquennale storia la Lega è stata, si è presentata, ha detto, ha fatto e prevedibilmente si prepara a essere e a fare qualunque cosa l’onorevole Bersani, come del resto i suoi brillanti predecessori, non si immagina neppure.
Neanche a farlo apposta, nei giorni dell’inusitata apertura arriva in libreria un volumone di quasi 500 pagine che con scrupolosa dedizione, e assemblando con intelligenza una mole di materiali la maggior parte dei quali di produzione interna, comunque dimostra che la Lega, nata anti-partitocratica, è diventata una macchina di potere anche più vorace di quello che combatteva in origine. E poi federalista, secessionista, forcaiola, garantista, maggioritaria, proporzionale, “porcatista”, popolare e amica delle banche, cattolica e pagana, antiberlusconiana e puntello del berlusconismo.
Questa vera e propria enciclopedia, utile anche solo da sfogliare, si apre con le seguenti parole: “La storia della Lega è una rassegna di parole d’ordine capovolte nello spazio di un mattino, di intenti che vanno e vengono, di annunci e smentite. Ed è la storia dell’inganno che il gruppo dirigente leghista e il suo capo carismatico, Umberto Bossi, hanno consumato ai danni di tanti elettori e militanti del Carroccio”.
In queste pagine, gli strateghi del Pd sono ancora in tempo per trovare e magari una volta tanto anche leggere testimonianze di parenti e fuoriusciti, testi di giuramenti, interviste, invettive, prestiti, intrighi spionistici, bancarotte fraudolente, interventi parlamentari, ordinanze della magistratura, dall’inizio fino agli esami di maturità del Trota.
L’enciclopedista è Michele De Lucia, che è anche un dirigente radicale. Il titolo è “Dossier Bossi-Lega nord”, Kaos edizioni, 20 euro.



http://www.radicali.it
http://www.micheledelucia.it
http://www.kaosedizioni.com


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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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TIC
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Re: Fatti di politica 2011

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Si da la colpa delle crisi della borsa e dello spread dei titoli di stato ai ribassisti-speculatori.
Ma qualcuno di voi scommetterebbe sull'Italia ?


alfiso

Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da alfiso »

TIC ha scritto:Si da la colpa delle crisi della borsa e dello spread dei titoli di stato ai ribassisti-speculatori.
Ma qualcuno di voi scommetterebbe sull'Italia ?
Io sì, allo scoperto. Ma è come infilarmi un cetriolo, là dove il buio ti fa incontrare i membri del Governo e del Parlamento italiano. :D :ouch: :italia:


alfiso

Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da alfiso »

19 luglio 1992 - 19 luglio 2011
Si dovrebbe dire "Fatti di storia", ma questa non è ancora una storia chiusa, per colpa di "Fatti di politica".


Ricordiamo un grande italiano, morto per tutti noi. :clap: :angelo: :italia:
Era un grande appassionato di ciclismo ed era stato membro dell'organo giudicante del comitato regionale siciliano della Federazione Ciclistica Italiana


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Re: Fatti di politica 2011

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Sembra che l'unico potere che Berlusconi non riesce a sconfiggere sia quello giudiziario.
Ma ne sieti cosi' sicuri ? Io no. Come se quel potere non fosse corruttibile...
Semplicemente fino ad ora non era una priorita' di SB. Da ora forse si. E adesso ne vedremmo delle belle.
Borsellino e Falcone erano corruttibili ? Non lo so, ma ho scarsa stima verso chi si fa uccidere.
Da Gesu' Cristo in poi (beh, almeno lui e' risorto).

La vita e' tutto, chi rinuncia alla propria per qualsiasi motivo e' un imbecille. A meno che non abbia problemi, che ne so , di depressione, ma e' un'altra storia.
Borsellino era depresso ??
Volete voi assumere ad esempio un imbecille ? (mi sa di si, per questo 'Italia va a rotoli)
Ultima modifica di TIC il mercoledì 20 luglio 2011, 11:46, modificato 4 volte in totale.


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cauz.
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Re: Fatti di politica 2011

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alfiso ha scritto: Si dovrebbe dire "Fatti di storia", ma questa non è ancora una storia chiusa, per colpa di "Fatti di politica".
purtroppo gli anniversari si susseguono...
20 luglio 2001 - 20 luglio 2011
10 anni fa la mattanza di genova, 10 anni fa un omicidio in piazza, 10 anni fa una storia che ancora non si puo' e non si vuole chiudere.


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Re: Fatti di politica 2011

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TIC ha scritto:Sembra che l'unico potere che Berlusconi non riesce a sconfiggere sia quello giudiziario.
Ma ne sieti cosi' sicuri ? Io no. Come se quel potere non fosse corruttibile...
Semplicemente fino ad ora non era una priorita' di SB. Da ora forse si. E adesso ne vedremmo delle belle.
Borsellino e Falcone erano corruttibili ? Non lo so, ma ho scarsa stima verso chi si fa uccidere.
Da Gesu' Cristo in poi (beh, almeno lui e' risorto).

La vita e' tutto, chi rinuncia alla propria per qualsiasi motivo e' un imbecille. A meno che non abbia problemi, che ne so , di depressione, ma e' un'altra storia.
Borsellino era depresso ??
Volete voi assumere ad esempio un imbecille ? (mi sa di si, per questo 'Italia va a rotoli)
TIC perdonami, ma con questo post hai toccato il fondo.
La leggerezza con cui scrivi certe cose è incredibile. Trascuri che la coscienza di una persona forse vale più di una vita stessa, non per tutti certo, ma per qualcuno sì, per qualcuno è importante riuscire a guardarsi ancora allo specchio la mattina, e vivere non potendolo fare non è più vivere.
Quindi stai dicendo che quando gli hanno detto, a Borsellino, "rinuncia a tutto quello che è stata finora la tua vita, abbandona ciò per cui hai sempre combattuto, magari ti promuoviamo al ministero, arrenditi alla mafia, non essere più intransigente ma connivente" e cose simili, lui a cuor leggero doveva dire "ok, mi avete convinto, vada tutto in malora basta che io sto bene". Se non l'ha fatto è un imbecille. Boh. Tanto peggio tanto meglio, insomma.

Vabbè, apprezzo che comunque lo spirito di bastiancontrarismo può dar vita a discussioni e approfondimenti, che poi è il senso stesso di un forum.


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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da lemond »

TIC ha scritto:Da Gesu' Cristo in poi (beh, almeno lui e' risorto).
Mia suocera (88 anni) "muore" quasi tutti giorni, ma poi ... risorge. Quindi a lei codesto Gesù, o Mitra o Osiride o quanti altri risorti una sola volta, gli fanno un baffo. :D
La vita e' tutto, chi rinuncia alla propria per qualsiasi motivo e' un imbecille. A meno che non abbia problemi, che ne so , di depressione, ma e' un'altra storia.
Borsellino era depresso ??
Volete voi assumere ad esempio un imbecille ? (mi sa di si, per questo 'Italia va a rotoli)
Codesta affermazione "monopodica" rivela, a mio parere, "in primis" poca cultura in sostanza, perché ci sono esempi nella storia di persone/personaggi non depressi e neppure imbecilli che non hanno messo al primo posto la propria vita, fregandosene altamente di quella degli altri. L'elenco sarebbe lunghissimo e quindi non sto a farlo, così come le motivazioni saranno state le più diverse, ma la causa è sempre la stessa: la vita degli altri vale più della nostra, oppure che senso ha la propria vita se non ...


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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da TIC »

Admin ha scritto: Trascuri che la coscienza di una persona forse vale più di una vita stessa,
E' questo il problema

ps Vale anche per il post di Lemond
Ultima modifica di TIC il mercoledì 20 luglio 2011, 13:00, modificato 1 volta in totale.


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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da TIC »

lemond ha scritto:Codesta affermazione "monopodica" rivela, a mio parere, "in primis" poca cultura in sostanza, perché ci sono esempi nella storia di persone/personaggi ...
Basta con questa storia della cultura.... e parla un po da persona reale !!!
E impara a quotare correttamente i post...

ps "Monopodica" ben pochi tra gli utenti sanno cosa vuol dire, e' un termine che non dovresti usare.
Non riesci a spiegarlo in altri termini ?


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lemond
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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da lemond »

TIC ha scritto:
lemond ha scritto:Codesta affermazione "monopodica" rivela, a mio parere, "in primis" poca cultura in sostanza, perché ci sono esempi nella storia di persone/personaggi ...
Basta con questa storia della cultura.... e parla un po da persona reale !!!
E impara a quotare correttamente i post...

ps "Monopodica" ben pochi tra gli utenti sanno cosa vuol dire, e' un termine che non dovresti usare.
Non riesci a spiegarlo in altri termini ?
"In primis" non sono capace di "quotare correttamente" e, siccome non ho a disposizione chi mi insegna, perderei troppo tempo ad imparare da solo e preferisco passare da ignorante. (che poi è la cosa vera ;) )
Per il resto che significa parlare da persona reale? E perché se un termine è poco usato non lo dovrei ... così la nostra lingua si ridurrebbe a circa seicento/settecento parole, con grande impoverimento di tutti. :x

P.S.

Pensa un po' (e non po, però, sempre meglio che pò :D ) quando andavo a fare gli esami di maturità e dovevo ascoltare materie di cui non conoscevo niente, per passare il tempo in maniera più costruttiva, mi mettevo a leggere il vocabolario. Hai presente Fabrizio De André?


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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da Admin »

Se posso osare un'esegesi del pensiero Tic-iano, direi che questo muove da un pessimismo cosmico nei confronti dell'uomo.
In sintesi: visto che è ormai assodato, secondo l'autore, che la natura dell'uomo è quella del pdm, chi non prende atto di ciò mostra quantomeno un'inadeguatezza di fondo al vivere sociale. La società, essendo la somma di un'accolita di uomini rapaci ed egoisti, è quindi non migliorabile, nella spirale che la conduce al fondo dell'essere umani.
Da cui deriva che quindi Borsellino, e chi come lui non è sceso a patti con la propria coscienza, è un utopista, perché sacrifica il bene più prezioso, ovvero la vita, per salvaguardare la propria coscienza (ovvero, in assoluto, per portare avanti un progetto - quello di essere onesti con la propria coscienza - destinato ad essere sempre soccombente nella nostra società). In parole povere, chi crede ancora a Babbo Natale anche se tutte le esperienze direbbero che Babbo Natale non esiste, è un idealista (sinonimo gentile del termine usato da TIC).

Credo che la frase che riassume il senso di quanto sopra sia ascrivibile all'ex ministro Lunardi, "con la mafia bisogna conviverci".

Passo ora alla confutazione: TIC avrebbe perfettamente ragione se la storia dell'uomo non ci avesse dato una moltitudine di esempi di persone vissute in nome di regole contrarie a quele propugnate dal nostro autore. E non tutti hanno perso la vita, qualcuno è sopravvissuto nonostante tutto, e a volte ha anche cambiato il corso della storia.
Che la società non sia migliorabile è tutto da dimostrare, va detto che abbiamo fatto dei passi in avanti da quando i bimbi storpi venivano gettati giù da una rupe, o da quando per sport ci si ammazzava, nelle Olimpiadi dell'antica Grecia. Certo non possiamo sperare che il corso della storia sia una linea retta che tende all'infinito senza mai un'ostacolo. Mi pare chiaro come tutto sia ciclico, ogni tanto ci sono dei buchi neri che a un certo punto rimettono indietro le lancette degli orologi, in cui c'è una contrazione dei diritti, ma sono appunto fasi da cui, una volta esaurite queste, la storia riprende il cammino verso più diritti umani, e non verso meno.

Ora viviamo un periodo di questi. Visto che la società poggia su rapporti economici (questo mi pare inconfutabile), il fatto che sia in atto una profonda riconversione di tali rapporti (in una parola: Cina) ci può rendere dubbiosi sul futuro prossimo, spaventati, ci può far temere che per noi sia vicina la fine del mondo. Se ci spaventiamo, evidentemente facciamo un ragionamento di corto respiro, senza pensare che i 25mila anni di storia dell'uomo sulla Terra sono un periodo di tempo che dovrebbe essere il parametro di ogni nostra valutazione sull'uomo. Un periodo di tempo anche superiore a quelli che sarebbero gli effetti di un olocausto nucleare, per dire quanto siamo radicati su questo pianeta (ma qui si aprirebbero troppe divagazioni e quindi lascio perdere).
Insomma, la presa di coscienza necessaria sarebbe quella che siamo una caccoletta, nel corso della storia dell'uomo, e che nella naturale tensione al benessere che l'uomo ha in sé, la società umana non potrà che progredire e migliorare, nei millenni. Ne abbiamo già abbondanti controprove, quindi il pessimismo cosmico è fuoriluogo.

Da ciò si vede bene come derivi che Borsellino non è un imbecille, ma, come giustamente si usa dire, un eroe.


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alfiso

Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da alfiso »

Admin ha scritto:Se posso osare un'esegesi del pensiero Tic-iano, direi che questo muove da un pessimismo cosmico nei confronti dell'uomo.
In sintesi: visto che è ormai assodato, secondo l'autore, che la natura dell'uomo è quella del pdm, chi non prende atto di ciò mostra quantomeno un'inadeguatezza di fondo al vivere sociale. La società, essendo la somma di un'accolita di uomini rapaci ed egoisti, è quindi non migliorabile, nella spirale che la conduce al fondo dell'essere umani.
Da cui deriva che quindi Borsellino, e chi come lui non è sceso a patti con la propria coscienza, è un utopista, perché sacrifica il bene più prezioso, ovvero la vita, per salvaguardare la propria coscienza (ovvero, in assoluto, per portare avanti un progetto - quello di essere onesti con la propria coscienza - destinato ad essere sempre soccombente nella nostra società). In parole povere, chi crede ancora a Babbo Natale anche se tutte le esperienze direbbero che Babbo Natale non esiste, è un idealista (sinonimo gentile del termine usato da TIC).

Credo che la frase che riassume il senso di quanto sopra sia ascrivibile all'ex ministro Lunardi, "con la mafia bisogna conviverci".

Passo ora alla confutazione: TIC avrebbe perfettamente ragione se la storia dell'uomo non ci avesse dato una moltitudine di esempi di persone vissute in nome di regole contrarie a quele propugnate dal nostro autore. E non tutti hanno perso la vita, qualcuno è sopravvissuto nonostante tutto, e a volte ha anche cambiato il corso della storia.
Che la società non sia migliorabile è tutto da dimostrare, va detto che abbiamo fatto dei passi in avanti da quando i bimbi storpi venivano gettati giù da una rupe, o da quando per sport ci si ammazzava, nelle Olimpiadi dell'antica Grecia. Certo non possiamo sperare che il corso della storia sia una linea retta che tende all'infinito senza mai un'ostacolo. Mi pare chiaro come tutto sia ciclico, ogni tanto ci sono dei buchi neri che a un certo punto rimettono indietro le lancette degli orologi, in cui c'è una contrazione dei diritti, ma sono appunto fasi da cui, una volta esaurite queste, la storia riprende il cammino verso più diritti umani, e non verso meno.

Ora viviamo un periodo di questi. Visto che la società poggia su rapporti economici (questo mi pare inconfutabile), il fatto che sia in atto una profonda riconversione di tali rapporti (in una parola: Cina) ci può rendere dubbiosi sul futuro prossimo, spaventati, ci può far temere che per noi sia vicina la fine del mondo. Se ci spaventiamo, evidentemente facciamo un ragionamento di corto respiro, senza pensare che i 25mila anni di storia dell'uomo sulla Terra sono un periodo di tempo che dovrebbe essere il parametro di ogni nostra valutazione sull'uomo. Un periodo di tempo anche superiore a quelli che sarebbero gli effetti di un olocausto nucleare, per dire quanto siamo radicati su questo pianeta (ma qui si aprirebbero troppe divagazioni e quindi lascio perdere).
Insomma, la presa di coscienza necessaria sarebbe quella che siamo una caccoletta, nel corso della storia dell'uomo, e che nella naturale tensione al benessere che l'uomo ha in sé, la società umana non potrà che progredire e migliorare, nei millenni. Ne abbiamo già abbondanti controprove, quindi il pessimismo cosmico è fuoriluogo.

Da ciò si vede bene come derivi che Borsellino non è un imbecille, ma, come giustamente si usa dire, un eroe.
Psicoterapeutico :D


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Pertini e Peter Sellers

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Cosa ne pensate di Pertini ?

Secondo me era una specie di Peter Sellers in "Oltre il Giardino".
Incapace politicamente, demagogo, non ha mai avuto un incarico serio nel PSI, vincitore del premio Stalin fine anni '50, con tanto di auguri al al Signore del Cremlino.

Ecco poi il suo discorso in parlamento nel 1953, alla morte di Stalin :
« Il compagno Stalin ha terminato bene la sua giornata, anche se troppo presto per noi e per le sorti del mondo. L'ultima sua parola è stata di pace. [...] Si resta stupiti per la grandezza di questa figura che la morte pone nella sua giusta luce. Uomini di ogni credo, amici e avversari, debbono oggi riconoscere l'immensa statura di Giuseppe Stalin. Egli è un gigante della storia e la sua memoria non conoscerà tramonto.

Per me e' stato il peggior presidente della repubblica che abbiamo mai avuto. Inizia dalla sua presidenza il grande debito pubblico Italiano.

Perche' e' ricordato come un grande ?
Davvero preferireste come presidente Pertini a Berlusconi ? Meglio un imbroglione o uno che si imbroglia da solo ?

ps. e' stato eletto presidente della repubblica perche in quanto incapace non dava poi' cosi fastidio ne a Craxi ne alla Dc e neanche al PCI
Ultima modifica di TIC il giovedì 21 luglio 2011, 11:59, modificato 1 volta in totale.


alfiso

Re: Fatti di politica 2011

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Trollo Illimitato Costante


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Re: Fatti di politica 2011

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alfiso ha scritto:Trollo Illimitato Costante
Tutti qui ?
Sto solo cercando di ravvivare un forum adagiato sui luoghi comuni, Borsellino, il pestaggio del G8, l'antinucleare, ecc.


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Re: Pertini e Peter Sellers

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TIC ha scritto:Cosa ne pensate di Pertini ?

Secondo me era una specie di Peter Sellers in "Oltre il Giardino".
Incapace politicamente, demagogo, non ha mai avuto un incarico serio nel PSI, vincitore del premio Stalin fine anni '50, con tanto di auguri al al Signore del Cremlino.

Ecco poi il suo discorso in parlamento nel 1953, alla morte di Stalin :
« Il compagno Stalin ha terminato bene la sua giornata, anche se troppo presto per noi e per le sorti del mondo. L'ultima sua parola è stata di pace. [...] Si resta stupiti per la grandezza di questa figura che la morte pone nella sua giusta luce. Uomini di ogni credo, amici e avversari, debbono oggi riconoscere l'immensa statura di Giuseppe Stalin. Egli è un gigante della storia e la sua memoria non conoscerà tramonto.

Per me e' stato il peggior presidente della repubblica che abbiamo mai avuto. Inizia dalla sua presidenza il grande debito pubblico Italiano.

Perche' e' ricordato come un grande ?
Davvero preferireste come presidente Pertini a Berlusconi ? Meglio un imbroglione o uno che si imbroglia da solo ?

ps. e' stato eletto presidente della repubblica perche in quanto incapace non dava poi' cosi fastidio ne a Craxi ne alla Dc e neanche al PCI

Mi dispiace non essere d'accordo con Alfiso, ma su Pertini la penso esattamente come Tic: demagogo all'ennesima potenza (aprite i granai e chiudete gli arsenali). anche giustizialista (si rammaricava di non aver potuto giustiziare con le sue mani Benito Mussolini) e mediocre in tutto il resto. Su Berlusconi il discorso è diverso, perché il cainano come Presidente della Repubblica farebbe rivalutare anche Pertini :muro:


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Re: Fatti di politica 2011

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Alfiso, non è il caso di offendere un altro utente, non trovi?


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Re: Pertini e Peter Sellers

Messaggio da leggere da alfiso »

lemond ha scritto: Mi dispiace non essere d'accordo con Alfiso, ma su Pertini la penso esattamente come Tic: demagogo all'ennesima potenza (aprite i granai e chiudete gli arsenali). anche giustizialista (si rammaricava di non aver potuto giustiziare con le sue mani Benito Mussolini) e mediocre in tutto il resto. Su Berlusconi il discorso è diverso, perché il cainano come Presidente della Repubblica farebbe rivalutare anche Pertini :muro:
Ho scritto qualcosa di Pertini? Io avevo postato due righe su Borsellino. :)


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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da Bitossi »

TIC ha scritto: Sto solo cercando di ravvivare un forum adagiato sui luoghi comuni, Borsellino, il pestaggio del G8, l'antinucleare, ecc.
...traghettandolo verso luoghi ancora più comuni: "ricordati che devi morire" (mo' me lo segno...); "lavorerete più dei cinesi a salari inferiori" (che mi ricorda tanto, mutatis mutandis, "la cina è vicina" di godardiana memoria); "beati i popoli che non hanno bisogno di eroi" (neppure di Mangano?), ecc. ecc.

Mai una analisi, mai un dato a sostegno... non è che ha ragione Alfiso? ;)


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Ringrazio la mia mamma per avermi fatto studiare da ciclista
alfiso

Re: Fatti di politica 2011

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Ragazzi ho postato qua:
viewtopic.php?f=2&t=171&p=28484#p28484
Non facciamoci del male inutilmente. Un abbraccio fraterno.


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Re: Pertini e Peter Sellers

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alfiso ha scritto:
lemond ha scritto: Mi dispiace non essere d'accordo con Alfiso, ma su Pertini la penso esattamente come Tic: demagogo all'ennesima potenza (aprite i granai e chiudete gli arsenali). anche giustizialista (si rammaricava di non aver potuto giustiziare con le sue mani Benito Mussolini) e mediocre in tutto il resto. Su Berlusconi il discorso è diverso, perché il cainano come Presidente della Repubblica farebbe rivalutare anche Pertini :muro:
Ho scritto qualcosa di Pertini? Io avevo postato due righe su Borsellino. :)
Tecnicamente hai ragione, ma l'estensione dell'acronimo, dopo il suo messaggio, mi pareva comportasse un giudizio negativo nel merito. Se mi sono sbagliato, mi fa piacere. ;)


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Bitossi
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Re: Fatti di politica 2011

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Ma sì, neppure a me interessa litigare (intendo il litigio "telematico") con persone che non conosco, e che se conoscessi, magari potrebbero pure starmi simpatiche, per altre doti che quattro righe provocatorie su argomenti politico/economici scritte in un forum (di ciclismo!!!) non sono riuscite a farmi intravedere.

Fra l'altro per la fretta (e l'età - la mia) il buon Trifase mi fa pure sbagliare le citazioni cinematografiche: "La cina è vicina" era un film di Bellocchio, che con la Cina c'entra poco o nulla, mentre il film di Godard si intitolava "La cinese"... :D

Però si è giustamente fatto notare che lo stile con cui ci si presenta rappresenta un'assunzione di responsabilità.
Ad esempio quello provocatorio rischia da una parte di generare effetti "primari" negli interlocutori, e di condizionare comunque gli esiti di una possibile discussione fino ad azzerarla (col conseguente rischio, appunto, del litigio o, se vogliamo, "battibecco" telematico, cose dalle quali fra l'altro personamente rifuggo); dall'altra, di non rendere neppure un gran servizio a chi lo utilizza, questo stile, se nel ragionamento non sono presenti tracce, nemmeno sotto forma di scorciatoie, del pensiero che lo sostiene, o dei dati su cui è basato.

Per esempio, quando parlo di mancanza di analisi (o di profondità, come dice Admin, o umanità come dice "Alfisio"), mi riferisco a boutade come la seguente:
TIC ha scritto:Cosa ne pensate di Pertini ?

(omissis)

Perche' e' ricordato come un grande ?

ecc. ecc.
Magari non sarò sufficientemente postmoderno, ma secondo me il giudizio sugli uomini non può esulare da luci ed ombre, da peculiarità caratteriali come da risultanze pratiche; giudizio complessivo in cui gli episodi (e magari anche un po' di contestualizzazione) giocano un ruolo importante, in un incrocio virtuoso coi princìpi che sentiamo più vicini.
E per quanto riguarda l'intreccio tra episodi e miei princìpi, nel giudizio su Pertini mi basta il suo antifascismo sincero, pagato sulla propria pelle, o magari il suo prendere a calci nel sedere un corruttorucolo da quattro soldi che aveva cercato di incastrarlo, per elevarlo già sopra la media dei politici italiani del dopoguerra, non parliamo poi di quelli della cosiddetta seconda repubblica. E il paragone con Berlusconi, diciamolo, sfiora il ridicolo. Questo al netto della vera o presunta incapacità politica ed amministrativa di Pertini (se vera, comunque riferita ancora una volta ad un giudizio parziale; la politica può essere anche altro dal saper manovrare uomini e risorse; altrimenti il miglior politico italiano sarebbe stato Andreotti, no? Anche se temo che qualcuno potrebbe essere d'accordo).
Già, ma quali sono i principi del baronchelliano Trifase? Preferisce un (presunto) incapace politico o un incapace politico patentato, per di più imbroglione, usando le sue stesse definizioni?

Ancora meglio mi riesce l'esempio di Borsellino: persona che trent'anni fa avrei guardato di traverso o addirittura con disprezzo (o forse l'ho fatto? Non ricordo...), per le sue simpatie fasciste o para-fasciste, che invece ha tracciato una parabola che mi ha fatto dimenticare questi trascorsi, e forse li ha fatti dimenticare pure a lui; una parabola che, ancora una volta, tra episodi e princìpi, lo ha reso agli occhi di molti un "esempio", e non certo di depressione autolesionistica. E pure in questo caso, fra l'altro con salto logico-temporale meritevole di miglior causa, il definire la lotta tra poteri dello stato una non-priorità di SB, ha quanto meno del bizzarro, se non dell'ingenuo, o addirittura del sospetto.

Per riassumere, direi che, se veramente si vuole apparire ed essere anticonformisti, ed evitare i "luoghi comuni", di materiale a disposizione ce ne sarebbe a iosa; si tratta solo di saper scegliere. Andare a cogliere contraddizioni e rappresentazioni di facciata in maniera apparentemente disincantata, ma a ben vedere poi quasi sempre rispetto a istanze di cambiamento, sia esso politico, economico o di prospettiva "morale", è da una parte comodo e poi, appunto, ambiguo.
Ai miei occhi, un'ambiguità che può situarsi tra la mancanza di un organico complesso di princìpi e convinzioni, e il non voler viceversa disvelare il proprio vero pensiero di fondo.


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TIC
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Re: Fatti di politica 2011

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Ultima modifica di TIC il sabato 23 luglio 2011, 13:30, modificato 1 volta in totale.


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Re: Fatti di politica 2011

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nino58
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Re: Fatti di politica 2011

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Bitossi ha scritto:
...mentre il film di Godard si intitolava "La cinese"... :D
non si intitolava " Pierino e la massaggiatrice cinese" ? :mrgreen:


Von Rock ? Nein, danke.
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Principe

Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da Principe »

Avete visto che roba in Norvegia? Io a Oslo c'ho vissuto sei mesi e ho partecipato anche alla vita politica della città dando una mano a degli amici per la campagna elettorale del sindaco. Inutile dire che non mi sarei mai immaginato che potesse succedere una cosa del genere. Con una matrice politica poi... proprio lì dove lo scontro politico non esiste. E' vero che in Norvegia c'è il tasso di suicidi più alto del mondo e che la depressione è una malattia abbastanza diffusa ma una strage del genere è davvero inconcepibile. Solo lì può succedere che uno riesce a fare quasi 90 morti sparando sulla gente senza che nessuno riesca a fermarlo... lì le armi non le hanno neanche i poliziotti...


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nino58
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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da nino58 »

Claudio82 ha scritto:Avete visto che roba in Norvegia? Io a Oslo c'ho vissuto sei mesi e ho partecipato anche alla vita politica della città dando una mano a degli amici per la campagna elettorale del sindaco. Inutile dire che non mi sarei mai immaginato che potesse succedere una cosa del genere. Con una matrice politica poi... proprio lì dove lo scontro politico non esiste. E' vero che in Norvegia c'è il tasso di suicidi più alto del mondo e che la depressione è una malattia abbastanza diffusa ma una strage del genere è davvero inconcepibile. Solo lì può succedere che uno riesce a fare quasi 90 morti sparando sulla gente senza che nessuno riesca a fermarlo... lì le armi non le hanno neanche i poliziotti...
Il fascismo esiste dappertutto.
Nei paesi dell'Islam c'è Al Quaeda & C., da noi c'è il sistema "Piazza Fontana &. C." che imperversa da quarant'anni, nei paesi nordici e negli USA ci sono questi squilibrati (la strage dell'altro ieri è molto simile all'attentato di Oklahoma City),ognuno ha i suoi.
In Norvegia non si è riusciti a fermarlo subito ma un minuto dopo l'arresto si sapeva chi fosse.
Da noi hanno messo la bomba a piazza Fontana e hanno accusato (e buttato dalla finestra) gli anarchici, poi hanno ucciso il testimone (Calabresi) e hanno accusato e fatto condannare quelli di Lotta Continua e ancora oggi non si ha la capacità/volontà di dire come andò.
I Norvegesi hanno subito quattro piazze Fontane tutte insieme ma non sono paraculi.


Von Rock ? Nein, danke.
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desmoblu
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Re: Fatti di politica 2011

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A proposito di fascismi, divertenti le prime pagine di Libero e Giornale (in realtà il quotidiano di Belpietro è riuscito a correggerla in rotativa). Dagli all'Islam, "il buonismo pro-Islam non paga: basta con il buonismo" (Libero) etc etc. Poi viene fuori che l'attentatore è proprio uno di quelli che hanno detto "basta col buonismo verso l'Islam".
Insomma: bello vedere l'assenza di dignità morale e professionale presso certi giornalai nostrani, che probabilmente si sono fregati le mani alla notizia dell'attentato (è sempre bello per alcuni vedere rafforzate le proprie tesi, e se la realtà non le rafforza che problema c'è? Si deforma la realtà).
Oh, per la cronaca: anche la Annunziata è caduta nella trappola della fretta cattiva consigliera.

Comunque più che di fascismo parlerei di estremismo-da-tempi-moderni, proprio nel senso chapliniano del termine. È evidente che il mondo non è più a misura d'uomo, forse perché dominato da rapporti economici più che politici, sociali, culturali (categorie rigorosamente in ordine di alienazione decrescente). L'economia (di mercato) assurta a categoria somma porta ad enormi diseguaglianze e più in generale al malessere di intere fette di popolazione. Quando queste porzioni diventano la maggioranza o la (quasi) totalità, basta una scintilla (frase fatta, me ne scuso) per provocare eventi del genere. Non dimentichiamo che alla base (al vertice) della cd. "Guerra Santa" ci sono élite che agiscono principalmente per interessi economici, facendo leva su una popolazione vessata sia da dette élite sia da rapporti di forza occidente (capitale)- resto del mondo, rapporti evidentemente insopportabili per chi sta alla base.
[Vignetta di Quino: ci sono tante persone dentro a dei buchi nel terreno, chi è fortunato ha fuori solo il naso o la testa. Ce n'è uno- molto ben vestito- che sbuca fino al ginocchio, e il vicino gli chiede: "Ma lei come fa a sopravvivere con questa crisi che ci schiaccia tutti?"
Risposta: "Dipende: lei SU CHI sta appoggiando i piedi?"].
Nei paesi poveri (spesso islamici, ma non solo) la violenza è collettiva.
Nei paesi ricchi si parla di "casi isolati", "inspiegabili" etc etc.

Poi certo, c'è sempre la componente individuale.
Comunque questa estremizzazione comincia a toccare anche sfere da primo mondo, e la religione- con il suo carattere assoluto e prevaricatore (nel senso di spersonalizzante)- è perfetta per l'"adozione" di qualunque gesto di tale portata.

Per tornare invece a una discussione di merito scattata qualche giorno fa (e senza volerla riaprire, visto che tutti i protagonisti la considerano chiusa)..
1)Credo sia facile catalogare qualunque cosa sotto la voce 'provocazione': a questo punto si può dire qualunque cosa, basta poi aggiungere 'ma era una provocazione'. (esempio ignobile: qualche anno fa a Sanremo un giurato diede- giustamente- un 6 a Fabrizio Moro ritenendolo- giustamente- un paraculo al pari della sua canzone. Di fronte a critiche fischi boati, e non riuscendo ad argomentare la decisione, si rifugiò nella 'provocazione'. Le parole testuali furono "Era questo l'effetto che volevo ottenere".)
Nel caso specifico il giurato aveva ragione, ma ha perso qualunque credibilità con il ripiegamento.
A questo aggiungo che la provocazione ha senso se esiste un motivo per provocare. Altrimenti..
2)Nessuno si permette di dare giudizi sulla persona TIC e sul forumista TIC. Sulle idee, se espresse e scritte chiaramente, si esprime SEMPRE un giudizio: è naturale. E certe idee, certi concetti, erano aberranti.
Poi possiamo sempre dire: provocazione, no, si era una provocazione, no non lo era...
Rimane la sensazione alla lettura dei vari post.


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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da Admin »

desmoblu ha scritto:Oh, per la cronaca: anche la Annunziata è caduta nella trappola della fretta cattiva consigliera.
Untuosa come pochi.

Comunque più che di fascismo parlerei di estremismo-da-tempi-moderni, proprio nel senso chapliniano del termine. È evidente che il mondo non è più a misura d'uomo, forse perché dominato da rapporti economici più che politici, sociali, culturali (categorie rigorosamente in ordine di alienazione decrescente). L'economia (di mercato) assurta a categoria somma porta ad enormi diseguaglianze e più in generale al malessere di intere fette di popolazione. Quando queste porzioni diventano la maggioranza o la (quasi) totalità, basta una scintilla (frase fatta, me ne scuso) per provocare eventi del genere. Non dimentichiamo che alla base (al vertice) della cd. "Guerra Santa" ci sono élite che agiscono principalmente per interessi economici, facendo leva su una popolazione vessata sia da dette élite sia da rapporti di forza occidente (capitale)- resto del mondo, rapporti evidentemente insopportabili per chi sta alla base.
[Vignetta di Quino: ci sono tante persone dentro a dei buchi nel terreno, chi è fortunato ha fuori solo il naso o la testa. Ce n'è uno- molto ben vestito- che sbuca fino al ginocchio, e il vicino gli chiede: "Ma lei come fa a sopravvivere con questa crisi che ci schiaccia tutti?"
Risposta: "Dipende: lei SU CHI sta appoggiando i piedi?"].
Ricordo anche una bellissima vignetta di 10 anni fa di Bucchi: un omino sotto un enorme cassa sospesa a una gru, e le due frasi corrispondenti, "Diritti dell'uomo" e "Diritti della merce".
Per restare nella metafora, col passare degli anni aumenta il volume (e soprattutto il peso, direi) di quella cassa, e l'omino diventa sempre più minuscolo, quasi invisibile.

Nei paesi poveri (spesso islamici, ma non solo) la violenza è collettiva.
Nei paesi ricchi si parla di "casi isolati", "inspiegabili" etc etc.

Poi certo, c'è sempre la componente individuale.
Comunque questa estremizzazione comincia a toccare anche sfere da primo mondo, e la religione- con il suo carattere assoluto e prevaricatore (nel senso di spersonalizzante)- è perfetta per l'"adozione" di qualunque gesto di tale portata.
La strage norvegese mi ha sinceramente scosso, la mia prima reazione è stata "se anche in Norvegia accadono queste cose, vuol dire che il mondo è davvero vicino al collasso".


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TIC
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Re: Fatti di politica 2011

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desmoblu ha scritto: 2)Nessuno si permette di dare giudizi sulla persona TIC e sul forumista TIC. Sulle idee, se espresse e scritte chiaramente, si esprime SEMPRE un giudizio: è naturale. E certe idee, certi concetti, erano aberranti.
.

Sospendo momentaneamente la mia "autoesclusione", e' un mio dovere replicare :

Specifica cosa era aberrrante...Aberranti erano le parole di Pertini (o che forse le condividi ?) , aberramte e' definire aberrante le idee di qualcuno senza ne specificarle, ne discuterne. Direi che questo e' il fascismo.


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desmoblu
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Re: Fatti di politica 2011

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Il concetto aberrante è la competizione con la Cina di qualche mese fa, che implica la volontà di introdurre pratiche profondamente contrarie ai diritti umani su larga scala. Su Pertini non ho voluto entrare nel merito, tanto meno sul paragone con il caro B.


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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da TIC »

desmoblu ha scritto:Il concetto aberrante è la competizione con la Cina di qualche mese fa, che implica la volontà di introdurre pratiche profondamente contrarie ai diritti umani s...
Penso tu ti riferisca alla mia critica sulle spese nella sicurezza sul lavoro.

Al di la del fatto che qualcuno mi deve spiegare cosa siano 'sti diritti umani, e al di la del fatto che quella mia critica sull'eccessivo costo della sicurezza nel lavoro era una provocazione (ripresa da una esternazione di qualche ministro, non ricordo, Sacconi forse), penso che le spese per la sicurezza si possano anche aumentare, basta esser d'accordo e trovare i soldi. Che ne so, i Cinesi prendono 180 Euro al mese con poca sicurezza sul lavoro, allora noi che spendiamo 10 euro al mese in piu' per la sicurezza, dobbiamo prenderne 180 - 10 = 170.

Il problema nel medio periodo (che tanto nel lungo saremo tutti morti diceva Keynes ..), e' la concorrenza con i mercati emergenti, l'ho gia' detto molte volte, qualcuno deve ancora spiegarmi come possa essere attuata una simile concorrenza se non attraverso un avvicinamento del reddito occidentale a quello cinese, indiano, brasiliano, sudafricano.


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Bitossi
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Re: Fatti di politica 2011

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TIC ha scritto: Sospendo momentaneamente la mia "autoesclusione", e' un mio dovere replicare :

Specifica cosa era aberrrante...Aberranti erano le parole di Pertini (o che forse le condividi ?)
Vabbe', rispondo io invece di Desmo, e cercherò di farlo in modo pacato; confermo pure io che qui nessuno ce l'ha con le persone, ma quanto scritto va un minimo argomentato: scrivere "aberrante" ad esempio, non è argomentare, anche se potrei essere d'accordo.
Ok, erano parole aberranti, ma vanno contestualizzate. Contengono del conformismo ottuso, a cui concorre una altrettanto ottusa logica di schieramenti, del resto molto difficile da evitare in quel periodo. A mio modo di vedere c'è pure della disinformazione (voluta o non voluta che sia). Infine, sono parole del 1953, cioè di 58 anni fa. Con lo stesso metro, potrei definire "aberranti" le parole di Berlinguer nella stessa occasione, anzi diciamolo, così sei contento.

Poi figurati, per esperienze di vita ed età, ho fatto in tempo a vedere persino dei ritratti di Stalin ancora appesi; più concretamente e diffusamente poi ho sentito i "vecchi" del PCI difendere le linee politiche ed economiche dell'URSS almeno a fino agli inizi degli anni '80. Era una tra le prime cose che contestavamo ai più anziani, nella dialettica della nuova sinistra: non sapersi sottrarre al conformismo di cui sopra. Senza le loro "certezze" probabilmente si sentivano persi.
Be', però mica ne ho fatto la mia crociata nella vita! Nella somma dei più e dei meno, e senza averne mai fatto parte, al giorno d'oggi considero il PCI un elemento decisivo nel mantenimento della democrazia in Italia nel dopoguerra. E non è che se ora incontro un ex attivista del PCI di quei tempi (oggi rigorosamente in SUV e vestito Gucci... :diavoletto: ) sto sempre a ricordargli quanto fossero "aberranti" le loro posizioni di un tempo.
Le cose, i fatti e le persone e si evolvono, sono materia plastica e dinamica. Qualche volta o per certi aspetti si evolvono in meglio, per altri aspetti magari in peggio: il tutto, nel giudizio soggettivo che possiamo farci su determinati avvenimenti o personaggi, va confrontato con la propria evoluzione, che a sua volta non è detto sia univoca e coerente.

Sintetizzando, e tornando a Pertini: a me, utente Bitossi del 2011, il bilancio appare questo:
- era una antifascista sincero? Sì (+)
- era un corrotto? No (+)
- era coraggioso? Sì (+)
- era pure simpatico? Sì (ok, elemento soggettivo ed ininfluente; mi ricordava troppo, anche nei modi, una sorella di mio nonno che ha contribuito ad allevarmi... :D )
- era un politico capace? Mah... (altro elemento soggettivo, anche se influente; di sicuro non era un volpone, e a livello organizzativo era un disastro; però a livello di ruolo "istituzionale" - secondo me conta pure questo - ci faceva fare dei figuroni all'estero, grazie anche alla sua simpatia e umanità, a differenza di qualcun altro più recente :aureola: , fermo restando che comunque il paragone è improponibile... )
- ha detto, scritto e fatto cagate nella sua vita politica? Hai voglia... (come tutti, e forse meno di qualcun altro, almeno a livello di "effetti", proprio per la sua posizione defilata nella stanza dei bottoni. Già che ci siamo, prova un po' ad argomentare la storia dell'influenza di Pertini sulla crescita del debito pubblico...).

Direi che, anche aritmeticamente, la somma dei più e dei meno definisce abbastanza bene il mio punto di vista e il mio giudizio...


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maglianera
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Re: Pertini e Peter Sellers

Messaggio da leggere da maglianera »

lemond ha scritto:
TIC ha scritto:Cosa ne pensate di Pertini ?

Secondo me era una specie di Peter Sellers in "Oltre il Giardino".
Incapace politicamente, demagogo, non ha mai avuto un incarico serio nel PSI, vincitore del premio Stalin fine anni '50, con tanto di auguri al al Signore del Cremlino.

Ecco poi il suo discorso in parlamento nel 1953, alla morte di Stalin :
« Il compagno Stalin ha terminato bene la sua giornata, anche se troppo presto per noi e per le sorti del mondo. L'ultima sua parola è stata di pace. [...] Si resta stupiti per la grandezza di questa figura che la morte pone nella sua giusta luce. Uomini di ogni credo, amici e avversari, debbono oggi riconoscere l'immensa statura di Giuseppe Stalin. Egli è un gigante della storia e la sua memoria non conoscerà tramonto.

Per me e' stato il peggior presidente della repubblica che abbiamo mai avuto. Inizia dalla sua presidenza il grande debito pubblico Italiano.

Perche' e' ricordato come un grande ?
Davvero preferireste come presidente Pertini a Berlusconi ? Meglio un imbroglione o uno che si imbroglia da solo ?

ps. e' stato eletto presidente della repubblica perche in quanto incapace non dava poi' cosi fastidio ne a Craxi ne alla Dc e neanche al PCI

Mi dispiace non essere d'accordo con Alfiso, ma su Pertini la penso esattamente come Tic: demagogo all'ennesima potenza (aprite i granai e chiudete gli arsenali). anche giustizialista (si rammaricava di non aver potuto giustiziare con le sue mani Benito Mussolini) e mediocre in tutto il resto. Su Berlusconi il discorso è diverso, perché il cainano come Presidente della Repubblica farebbe rivalutare anche Pertini :muro:
ho qualche motivo per ritenermi in dovere di difendere Pertini, fra l'altro la stessa regione di origine. Troppo facile citare un discorso del 1953, quando in Italia quasi nessuno sapeva ancora cosa era stato veramente Stalin. Non penso proprio che sia stato il peggiore Presidente, anzi credo sia uno dei migliori. Tanto per fare un confronto con l'attuale Presidente, che pure non ritengo neppure il peggiore (a sua volta molto meglio di Cossiga, ad esempio), ricopio alcuni episodi della sua biografia tratti da Wikipedia, dai quali risulta evidente una personalità più degna di una vera democrazia:
"Fu tra i politici che protestarono pubblicamente riguardo alla possibilità che si tenesse il congresso del Movimento Sociale Italiano nella città di Genova ed il 1º luglio 1960, denunciò alla Camera i soprusi delle forze dell'ordine nei confronti dei manifestanti, sia nel capoluogo ligure, sia in altre città d'Italia. I disordini portano pochi giorni dopo ai tragici fatti della Strage di Reggio Emilia.
Per dare un esempio del suo attaccamento ai valori della Resistenza e dell'antifascismo, va ricordato un episodio avvenuto poco dopo la strage di Piazza Fontana, quando Pertini, Presidente della Camera dei deputati, si recò a Milano in visita ufficiale e, incontrando l'allora questore Marcello Guida, si rifiutò pubblicamente di stringergli la mano, ricordando l'attività di Guida come direttore del confino di Ventotene nel ventennio fascista, con un gesto che ruppe il protocollo e che ebbe un forte rilievo mediatico. Tuttavia, pochi anni dopo, lo stesso Pertini, intervistato da Oriana Fallaci, aggiunse che a determinare quel gesto non fu estraneo il fatto che su Guida «gravava l'ombra della morte» dell'anarchico Giuseppe Pinelli, avvenuta appunto quando Guida era questore di Milano.
(...). Pertini, peraltro, non costituì mai nel PSI una propria corrente e vantava rapporti travagliati (quando non pessimi) con quasi tutti gli esponenti socialisti(...) Nella V e VI Legislatura, ricoprì l'incarico di Presidente della Camera dei deputati, risultando il primo uomo politico non democristiano e di sinistra a ricoprire tale incarico. Durante l'elezione del Capo dello Stato del 1971, che si protraeva per molti scrutini senza alcun esito, da Presidente del Parlamento in seduta comune vietò il controllo del voto imposto dai notabili democristiani che pretendevano che i singoli parlamentari dc mostrassero la scheda bianca prima del suo deposito nell'urna: l'iniziativa, a salvaguardia della segretezza del voto, nell'immediato determinò una sollecitazione decisiva per lo scioglimento dei nodi politici che produssero l'elezione di Giovanni Leone, ma a lungo termine gli guadagnò la stima dell'opinione pubblica come Presidente d'Assemblea che svolgeva il suo compito in modo non notarile.
Nella primavera del 1978, durante il sequestro Moro, Pertini, a differenza della maggioranza del partito socialista, fu un sostenitore della cosiddetta «linea della fermezza» nei confronti dei sequestratori, ovvero il rifiuto totale della trattativa con le Brigate Rosse."

Certo non un abile diplomatico, ma un Uomo vero,non un quaraquaqua come tanti pseudo oppositori attuali


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lemond
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Re: Pertini e Peter Sellers

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maglianera ha scritto:ho qualche motivo per ritenermi in dovere di difendere Pertini, fra l'altro la stessa regione di origine. Troppo facile citare un discorso del 1953, quando in Italia quasi nessuno sapeva ancora cosa era stato veramente Stalin.
Sei veramente convinto che nessuno nel 1953 sapesse chi era stato veramente Stalin? Certo chi, per ideologia, non voleva era di certo all'oscuro, così come durante il nazismo "nessuno" conosceva l'esistenza dei campi di concentramento. Proprio in questi giorni, ho rivisto Reds e già nel 1923 si conosceva che cosa c'era dietro "il sol dell'avvenir"

ricopio alcuni episodi della sua biografia tratti da Wikipedia, dai quali risulta evidente una personalità più degna di una vera democrazia:
"Fu tra i politici che protestarono pubblicamente riguardo alla possibilità che si tenesse il congresso del Movimento Sociale Italiano nella città di Genova ed il 1º luglio 1960,
E perché un partito regolarmente eletto in Parlamento non avrebbe dovuto tenere il congresso in una città di sua scelta? Questo mi fa venire in mente l'ostracismo che i cattolici vollero creare contro la manifestazione omosessuale (Gay pride) a Roma. :grr:

Per dare un esempio del suo attaccamento ai valori della Resistenza e dell'antifascismo, va ricordato un episodio avvenuto poco dopo la strage di Piazza Fontana, quando Pertini, Presidente della Camera dei deputati, si recò a Milano in visita ufficiale e, incontrando l'allora questore Marcello Guida, si rifiutò pubblicamente di stringergli la mano, ricordando l'attività di Guida come direttore del confino di Ventotene nel ventennio fascista, con un gesto che ruppe il protocollo e che ebbe un forte rilievo mediatico. Tuttavia, pochi anni dopo, lo stesso Pertini, intervistato da Oriana Fallaci, aggiunse che a determinare quel gesto non fu estraneo il fatto che su Guida «gravava l'ombra della morte» dell'anarchico Giuseppe Pinelli, avvenuta appunto quando Guida era questore di Milano.
Come ho scritto io, uno dei suoi peggiori lati era il "giustizialismo", magari si sarebbe comportato allo stesso modo con il commissario Calabresi. :grr:

(...). Pertini, peraltro, non costituì mai nel PSI una propria corrente e vantava rapporti travagliati (quando non pessimi) con quasi tutti gli esponenti socialisti(...) Nella V e VI Legislatura, ricoprì l'incarico di Presidente della Camera dei deputati, risultando il primo uomo politico non democristiano e di sinistra a ricoprire tale incarico.
E quale partito (con i suoi capi) fu promosse la sua candidatura a tale prestigiosa carica?

Durante l'elezione del Capo dello Stato del 1971, che si protraeva per molti scrutini senza alcun esito, da Presidente del Parlamento in seduta comune vietò il controllo del voto imposto dai notabili democristiani che pretendevano che i singoli parlamentari dc mostrassero la scheda bianca prima del suo deposito nell'urna: l'iniziativa, a salvaguardia della segretezza del voto, nell'immediato determinò una sollecitazione decisiva per lo scioglimento dei nodi politici che produssero l'elezione di Giovanni Leone, ma a lungo termine gli guadagnò la stima dell'opinione pubblica come Presidente d'Assemblea che svolgeva il suo compito in modo non notarile.
Che abbia fatto qualcosa di buono, in effeti, nessuno glielo nega
Nella primavera del 1978, durante il sequestro Moro, Pertini, a differenza della maggioranza del partito socialista, fu un sostenitore della cosiddetta «linea della fermezza» nei confronti dei sequestratori, ovvero il rifiuto totale della trattativa con le Brigate Rosse."
Che portò all'assinio di Moro, mentre la successiva linea (chiamiamola della non fermezza) riuscì a far liberare il giudice D'Urso.


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Bitossi
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Re: Fatti di politica 2011

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Dai Carlo, non pensavo di dover ricordare proprio a te che, tra presidenti della Repubblica para-golpisti, picconatori della Costituzione e baciapile, il nostro partigiano Sandro ne esce piuttosto bene. Sto parlando ovviamente del ruolo di presidente della Repubblica, ma anche quello di presidente della Camera era stato da lui svolto con assoluta irreprensibilità e correttezza, formali e sostanziali. O preferivi la Pivetti? :diavoletto:

Non sto inoltre a ricordarti che il tuo amico Pannella era stato uno dei più ferventi sostenitori della sua elezione... ;)

Se poi vogliamo attaccarci ad una frase scritta 58 anni fa, in una occasione ufficiale (momenti in cui è noto che praticamente tutti dicono il contrario di ciò che pensano veramente. e che abbiamo già definito "aberrante", ma da contestualizzare), ok, ma lo scopo quale sarebbe, nell'ottica di una visione equilibrata delle cose?
Quella su Mussolini invece non era male, via, ovviamente sempre contestualizzando. A me risulta che avesse detto "Mussolini deve morire come un cane", non quanto da te riportato. Comunque ho letto da più fonti autorevoli che in seguito avesse espresso forte contrarietà per l'uccisione della Petacci, che giustamente non c'entrava nulla e non contava nulla.

PS: se vengo in Toscana ti faccio un corso accelerato di quote e multiquote... :D


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lemond
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Re: Fatti di politica 2011

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Bitossi ha scritto:Dai Carlo, non pensavo di dover ricordare proprio a te che, tra presidenti della Repubblica para-golpisti, picconatori della Costituzione e baciapile, il nostro partigiano Sandro ne esce piuttosto bene. Sto parlando ovviamente del ruolo di presidente della Repubblica, ma anche quello di presidente della Camera era stato da lui svolto con assoluta irreprensibilità e correttezza, formali e sostanziali. O preferivi la Pivetti? :diavoletto:

Non sto inoltre a ricordarti che il tuo amico Pannella era stato uno dei più ferventi sostenitori della sua elezione... ;)

Se poi vogliamo attaccarci ad una frase scritta 58 anni fa, in una occasione ufficiale (momenti in cui è noto che praticamente tutti dicono il contrario di ciò che pensano veramente. e che abbiamo già definito "aberrante", ma da contestualizzare), ok, ma lo scopo quale sarebbe, nell'ottica di una visione equilibrata delle cose?
Quella su Mussolini invece non era male, via, ovviamente sempre contestualizzando. A me risulta che avesse detto "Mussolini deve morire come un cane", non quanto da te riportato. Comunque ho letto da più fonti autorevoli che in seguito avesse espresso forte contrarietà per l'uccisione della Petacci, che giustamente non c'entrava nulla e non contava nulla.

PS: se vengo in Toscana ti faccio un corso accelerato di quote e multiquote... :D

Caro Lorenzo, spero proprio di vederti ad Agosto (magari insieme a Gianfranco) e per il multiquote (e quote), ti ringrazio in anticipo, ma su Pertini è difficile tu mi possa convincere che sia stato un grande. Per Pannella e la Bonino sì. ma io non l'ò mai sopportato, per la sua demagogia (che è la cosa che più odio nei politici, molto più che la disonestà materiale) e il giustizialismo (che è la seconda :-( ) Riguardo alla corretteza poi, è stato il primo P.d.R. a praticare l'esternazione (che non è assolutamente prevista dalla Costituzione) e se, come sostiene ... da Presidente della Camera si era opposto a che il M.S.I. scegliesse Genova per il suo congresso, è pure illiberale. :-( A voi :D


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TIC
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Re: Fatti di politica 2011

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TIC ha scritto:
desmoblu ha scritto:Il concetto aberrante è la competizione con la Cina di qualche mese fa, che implica la volontà di introdurre pratiche profondamente contrarie ai diritti umani s...
Penso tu ti riferisca alla mia critica sulle spese nella sicurezza sul lavoro.

Al di la del fatto che qualcuno mi deve spiegare cosa siano 'sti diritti umani, e al di la del fatto che quella mia critica sull'eccessivo costo della sicurezza nel lavoro era una provocazione (ripresa da una esternazione di qualche ministro, non ricordo, Sacconi forse), penso che le spese per la sicurezza si possano anche aumentare, basta esser d'accordo e trovare i soldi. Che ne so, i Cinesi prendono 180 Euro al mese con poca sicurezza sul lavoro, allora noi che spendiamo 10 euro al mese in piu' per la sicurezza, dobbiamo prenderne 180 - 10 = 170.

Il problema nel medio periodo (che tanto nel lungo saremo tutti morti diceva Keynes ..), e' la concorrenza con i mercati emergenti, l'ho gia' detto molte volte, qualcuno deve ancora spiegarmi come possa essere attuata una simile concorrenza se non attraverso un avvicinamento del reddito occidentale a quello cinese, indiano, brasiliano, sudafricano.
Anche oggi la Borsa e gli spread sui titoli di stato mi stano dando ragione, non pensate ?
Qualcuno prevede qualche scenario diverso che non sia quello che dico io ? Cioe' abbassamento spropositato del reddito (leggi stipendi) ottenuto, vista la rigidita' degli stessi attraverso l'inflazione e la svalutazione. E se si quale scenario prevedete ?

Ripeto, in una economia globalizzata secondo me vale il secondo principio della termodinamica che nella sua esposizione piu' semplice dice che mettendo acqua fredda (stipendi cinesi) insieme ad acqua calda (stipendi occidentali) si ottiene acqua tiepida (piu' sul freddo viste le (s)proporzioni tra la popolazione cinese-indiana e quella occidentale).


Principe

Re: Fatti di politica 2011

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Domani parla Silvio e ferma la speculazione. Dobbiamo tenercelo stretto un leader così.


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TIC
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Re: Fatti di politica 2011

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Claudio82 ha scritto:Domani parla Silvio e ferma la speculazione. Dobbiamo tenercelo stretto un leader così.
Contento te.
Comunque la speculazione al ribasso non si puo' fermare con un discorso. Se i grandi investitori non credono al sistema Italia c'e' poco da parlare ...
E basta prendersela con la speculazione, essa fa parte del sistema capitalistico, il problema non sono i ribassisti, ma il sistema Italia (noi).


Admin
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Re: Fatti di politica 2011

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Ma no, Claudio intende proprio che B. fermerà la speculazione a parole! :bll:
(Così come ha realizzato a parole tutte le cose che aveva promesso agli italiani... le cose che non aveva promesso a noi ma solo a se stesso, quelle sì le ha spesso realizzate pure nei fatti).


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Fatti di politica 2011

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3 agosto 2011
il mercoledi' nero della Borsa italiana


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"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
Principe

Re: Fatti di politica 2011

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TIC ha scritto:
Claudio82 ha scritto:Domani parla Silvio e ferma la speculazione. Dobbiamo tenercelo stretto un leader così.
Contento te.
Comunque la speculazione al ribasso non si puo' fermare con un discorso. Se i grandi investitori non credono al sistema Italia c'e' poco da parlare ...
E basta prendersela con la speculazione, essa fa parte del sistema capitalistico, il problema non sono i ribassisti, ma il sistema Italia (noi).
I fondamentali del sistema Italia sono più che rassicuranti. Gli hf "ce stanno a provà" come si dice a Roma: hanno messo in piedi questo casino per poter comprare titoli di stato italiani e spagnoli con rendimenti oltre il 3% non di certo per far saltare l'economia europea.


Principe

Re: Fatti di politica 2011

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Admin ha scritto:Ma no, Claudio intende proprio che B. fermerà la speculazione a parole! :bll:
(Così come ha realizzato a parole tutte le cose che aveva promesso agli italiani... le cose che non aveva promesso a noi ma solo a se stesso, quelle sì le ha spesso realizzate pure nei fatti).
Pensa quanto devono far schifo gli altri che hanno perso tre volte contro questo qui...


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danilodiluca87
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Re: Fatti di politica 2011

Messaggio da leggere da danilodiluca87 »

ciao giovanii vorreii chiedervi se è vero che in questi tempi bisogna acquistare oro, argento e platino ivestendo i propri risparmii....ed anche compraree azioni di società che trovano questi materialii??????


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Plata
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Re: Fatti di politica 2011

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danilodiluca87 ha scritto:ciao giovanii vorreii chiedervi se è vero che in questi tempi bisogna acquistare oro, argento e platino ivestendo i propri risparmii....ed anche compraree azioni di società che trovano questi materialii??????
Più che altro, se hai coraggio, dovresti guardare ai titoli di stato...


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Laura Grazioli
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Re: Fatti di politica 2011

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Più che altro dovresti guardare al tuo materasso :D


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