
Praticamente come Mariano Piccoli

Per me Cassani è bravo, ma non eccezionale, mentre l'altro (della coppia) sapeva riconoscere i corridori molto bene, anche perché allora non avevano il casco, poi basta. Mi dispiace di non essermi segnato tutte le osservazioni (sbagliate) che ha fatto negli anni, perché avrei potuto scrivere un libro, posso solo dire, a memoria, che per lui tattica e strategia erano tutt'altro che una cosa seria. P.S. Il binomio con Cassani, però non lo rammento, nella mia mente è rimasto quello con Martino.cauz. ha scritto: ... resta il fatto che la coppia cassani - de zan (senza nulla togliere ad altri) ha pressoché riscritto il modo di raccontare il ciclismo in televisione. Per trovare un altro cassani ci vorranno parecchi anni.
Me lo ricordo quel pomeriggio. La breve diretta fu preceduta da un programma musicale incentrato sui giovani del recente festival di Sanremo. Adriano De Zan dovette spiegare frettolosamente che la corsa venne animata da Kuiper, successivamente superato dal duo Panasonic Vanderaerden-Anderson.giorgio ricci ha scritto:Io ricordo che , per quanto potessero essere validi , i cronisti e commentatori tecnici Rai dovevano fare i conti con tempi televisivi che gridavano vendetta. Mi veniva in mente , guardando alcuni video su You tube, il Giro delle Fiandre 1985. Gara stupenda , corsa in condizioni climatiche assurde, con cadute e selezione naturale. Ebbene, in questo contesto la rai si collego a 10 km dalla fine , quando tutto era gia concluso .
Ma la giornata di riposo delle moto-ripresa che non coincideva mai con la giornata di riposo del Giro non la vogliamo ricordare?Admin ha scritto:Ancora a inizio anni '90 accadevano delle vere e proprie sconcezze... una volta Dezan cede la linea poco PRIMA dell'arrivo (era finito il tempo per il collegamento previsto in palinsesto) e subito dopo iniziano... le comiche di Stanlio e Ollio. Ma tanto era una corsetta da nulla... il Giro d'Italia!!!![]()
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Perché non era ipotizzabile?Basso ha scritto:
edit: ne aggiungo una relativa al solo Aiello nel rettilineo finale. Più volte ha definito il Lotto Soudal come Van der Sande: anche in questo caso è difficilmente ipotizzabile a livello teorico una presenza del belga.
L'importante ieri era sapere tutto su dove si allena la cantera dell'Atletic Bilbao....Basso ha scritto:Nonostante i numerosi fan,
fuoriclasse assoluto.Caba ha scritto:Massimiliano Ambesi
E' vero !!!! L'avevo completamente rimosso ...Slegar ha scritto:Ma la giornata di riposo delle moto-ripresa che non coincideva mai con la giornata di riposo del Giro non la vogliamo ricordare?Admin ha scritto:Ancora a inizio anni '90 accadevano delle vere e proprie sconcezze... una volta Dezan cede la linea poco PRIMA dell'arrivo (era finito il tempo per il collegamento previsto in palinsesto) e subito dopo iniziano... le comiche di Stanlio e Ollio. Ma tanto era una corsetta da nulla... il Giro d'Italia!!!![]()
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Questa ce la devi dettagliare. Io non la ricordavo, ma non mi stupisco per nulla.Slegar ha scritto:Ma la giornata di riposo delle moto-ripresa che non coincideva mai con la giornata di riposo del Giro non la vogliamo ricordare?Admin ha scritto:Ancora a inizio anni '90 accadevano delle vere e proprie sconcezze... una volta Dezan cede la linea poco PRIMA dell'arrivo (era finito il tempo per il collegamento previsto in palinsesto) e subito dopo iniziano... le comiche di Stanlio e Ollio. Ma tanto era una corsetta da nulla... il Giro d'Italia!!!![]()
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Assolutamente d'accordo, aggiungo oltre a questi episodi corse trasmesse a pochi km dall'arrivo (e nell'attesa programmi insulsi...) tanto che a volte il povero De Zan, per "consolare" il telespettatore, riusciva ad ottenere di rivedere qualche fase registrata dopo l'arrivo.Admin ha scritto:Beh sì, una trentina di anni fa il thread "Servizio RAI" avrebbe avuto il quadruplo dei post che ha oggi...
Ancora a inizio anni '90 accadevano delle vere e proprie sconcezze... una volta Dezan cede la linea poco PRIMA dell'arrivo (era finito il tempo per il collegamento previsto in palinsesto) e subito dopo iniziano... le comiche di Stanlio e Ollio. Ma tanto era una corsetta da nulla... il Giro d'Italia!!!![]()
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La svolta (fa male ammetterlo, ma è proprio così!) fu l'acquisizione dei diritti RCS da parte di Fininvest. Da lì in avanti il tempo dedicato al ciclismo e la qualità delle produzioni televisive fecero un salto nell'iperspazio.
Fino al biennio d'oro di Bulbarelli plenipotenziario di RaiSport2, ovvero quello che ci rendevamo conto in diretta essere un momento irripetibile per il ciclismo in tv.![]()
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Ma non credo abbia fatto il Parlamentare Europeo perchè non si prendeva con De Zan.Grammont63 ha scritto:Di Adriano De Zan ricordo sempre la famosa frase, con cui etichettava un corridore che tentava una fuga velleitaria, "la fuga delle trentatré pedalate...".
Ritornando al passato, visto che io ho qualche anno, non mi dispiacevano nemmeno le telecronache e le interviste di Giacomo Santini, solo che non si prendeva con De Zan e abbandonò l'attività passando poi a fare il parlamentare europeo credo...
insomma... l'intervento di mediaset è stato fondamentale, ma la vera svolta è ben più recente ed è il digitale terrestre.Grammont63 ha scritto: L'acquisizione dei diritti di trasmissione del Giro d'Italia da parte di Mediaset cambiò tutto infatti, dal Tour de France successivo ai giri trasmessi da Fininvest (Tour di cui la Rai manteneva la trasmissione in esclusiva) iniziammo a vedere le tappe più impegnative non-stop.
Un altro programma di turismo (non ricordo il nome) oscurava regolarmente il Lombardia fino a pochissimi anni fa: della Monumento italiana era cara grazia Sant'Antonio se la Rai trasmetteva gli ultimi 24 km..cauz. ha scritto:insomma... l'intervento di mediaset è stato fondamentale, ma la vera svolta è ben più recente ed è il digitale terrestre.Grammont63 ha scritto: L'acquisizione dei diritti di trasmissione del Giro d'Italia da parte di Mediaset cambiò tutto infatti, dal Tour de France successivo ai giri trasmessi da Fininvest (Tour di cui la Rai manteneva la trasmissione in esclusiva) iniziammo a vedere le tappe più impegnative non-stop.
quando ancora il ciclismo era confinato solo su rai3 di obrobri ce ne sono stati parecchi: credo che a licia colò fischino ancora le orecchie per i "gentili pensieri" che devo aver rivolto a lei e al suo programma di turismo che oscurava buona parte di tutte le grandi classiche.
PS: peraltro ho notato che finalmente la colò è stata rimossa - benchè ahinoi il programma esista ancora: evidentemente il mio voodoo funziona a scoppio ritardato
Ricordi da ragazzino dei giri di fine anni '70; i motociclisti delle moto-riprese, almeno dalle affermazioni di De Zan, sicuramente erano dei dipendenti non so se della Rai o di chissà chi e da contratto avevano diritto ad almeno un giorno di riposo lungo le tre settimane (sempre che i motociclisti erano gli stessi). Giorno di riposo che capitava regolarmente a metà giro e quasi sempre in corrispondenza di una tappa interessante; per quel giorno ci si doveva accontentare delle inquadrature delle telecamere fisse sul traguardo e delle informazioni di radiocorsa che Farolfi passava a De Zan.galliano ha scritto:Questa ce la devi dettagliare. Io non la ricordavo, ma non mi stupisco per nulla.Slegar ha scritto:Ma la giornata di riposo delle moto-ripresa che non coincideva mai con la giornata di riposo del Giro non la vogliamo ricordare?Admin ha scritto:Ancora a inizio anni '90 accadevano delle vere e proprie sconcezze... una volta Dezan cede la linea poco PRIMA dell'arrivo (era finito il tempo per il collegamento previsto in palinsesto) e subito dopo iniziano... le comiche di Stanlio e Ollio. Ma tanto era una corsetta da nulla... il Giro d'Italia!!!![]()
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Come giornalista non è mai stato un fenomeno, come politico sicuramente visto che con buon anticipo fiutò il treno giusto di Forza Italia alle europee del 1994.Grammont63 ha scritto:Ritornando al passato, visto che io ho qualche anno, non mi dispiacevano nemmeno le telecronache e le interviste di Giacomo Santini, solo che non si prendeva con De Zan e abbandonò l'attività passando poi a fare il parlamentare europeo credo...
Più che fuga lo definiva "scatto delle trentatré pedalate...", quello che molte volte i cilisti adoperano nel "ciclismo moderno" per vincere le tappe di montagna.Grammont63 ha scritto: Di Adriano De Zan ricordo sempre la famosa frase, con cui etichettava un corridore che tentava una fuga velleitaria, "la fuga delle trentatré pedalate...".
Perché è quasi esclusivamente un velocista puro; infatti ieri ha terminato nell'ultimo gruppetto, per la precisione 126° su 149 arrivati, con 10'05" di distacco dal vincitore.lemond ha scritto:Perché non era ipotizzabile?Basso ha scritto:
edit: ne aggiungo una relativa al solo Aiello nel rettilineo finale. Più volte ha definito il Lotto Soudal come Van der Sande: anche in questo caso è difficilmente ipotizzabile a livello teorico una presenza del belga.
P.S.
Prima di ieri, codesto corridore non lo avevo mai sentito nominare-
GrazieBasso ha scritto:Perché è quasi esclusivamente un velocista puro; infatti ieri ha terminato nell'ultimo gruppetto, per la precisione 126° su 149 arrivati, con 10'05" di distacco dal vincitore.lemond ha scritto:Perché non era ipotizzabile?Basso ha scritto:
edit: ne aggiungo una relativa al solo Aiello nel rettilineo finale. Più volte ha definito il Lotto Soudal come Van der Sande: anche in questo caso è difficilmente ipotizzabile a livello teorico una presenza del belga.
P.S.
Prima di ieri, codesto corridore non lo avevo mai sentito nominare-
Capodistria fece dirette di ciclismo nel 1988 e fino a metà 1989, quando venne per alcuni anni privata dell'accesso all'eurovisione per non aver obbedito al divieto imposto alle tv associate di trasmettere il torneo di Wimbledon, offerto quell'anno per la prima volta dagli organizzatori alle nascenti pay-tv europee.giorgio ricci ha scritto:
Le classiche del nord poi cominciarono ad,essere trasmesse da Capodistria. Mi ricordo nell 88 una bella telecronaca di Fiandre e Roubaix, anche se non ricordo di chi.
Avrei mille aneddoti ma finisco dicendo che concordo che mediaset diede la spallata finale al vecchio sistema anche se gia nel 92 la rai , complice la nouvelle vague del ciclismo italiano aveva intensificato gli sforzi anche al Tour con cronache esaurienti e pure approfondimenti serali con Martino e Taccone in Giallo di sera.
Grazie e ciao a tutti
ulnaig ha scritto:Capodistria fece dirette di ciclismo nel 1988 e fino a metà 1989, quando venne per alcuni anni privata dell'accesso all'eurovisione per non aver obbedito al divieto imposto alle tv associate di trasmettere il torneo di Wimbledon, offerto quell'anno per la prima volta dagli organizzatori alle nascenti pay-tv europee.giorgio ricci ha scritto:grazie delle precisazioni. Mi ricordo che in seguito capodistria riprese le telecronache . Del 1990 il giro di Lombardia se non erro segnò il debutto di Saronni al commento tecnico. Credo inoltre che la prima voce era quella di DeZan junior.poi la stessa capodistria trasmise la Vuelta 1991 (ma forse la tv era gia tele piu? )
La rai nel 1990 trasmise per intero con piu di 1 ora e 30 minuti al giorno il Tour.non ricordo se con Allocchio o Adorni come seconda voce. Ma comunque interesse e spazio al ciclismo stavano gia raggiungendo un offerta decorosa
Le classiche del nord poi cominciarono ad,essere trasmesse da Capodistria. Mi ricordo nell 88 una bella telecronaca di Fiandre e Roubaix, anche se non ricordo di chi.
Avrei mille aneddoti ma finisco dicendo che concordo che mediaset diede la spallata finale al vecchio sistema anche se gia nel 92 la rai , complice la nouvelle vague del ciclismo italiano aveva intensificato gli sforzi anche al Tour con cronache esaurienti e pure approfondimenti serali con Martino e Taccone in Giallo di sera.
Grazie e ciao a tutti
Non ricordo chi fu il telecronista di Fiandre e Roubaix: al Tour ci fu Beppe Conti.
Uno dei motivi che spinsero gli organizzatori del Giro a rivolgersi ad abbandonare la Rai nel 1993 fu probabilmente il sempre crescente divario con le produzioni della tv francese per il Tour.
Nella seconda metà degli anni ottanta tutti gli sforzi tecnologici della Rai furono mirati ai mondiali di calcio del 1990, il che impedì progressi nelle produzioni ciclistiche Rai, a differenza dei francesi al Tour, che ad esempio nel 1984 furono per la prima volta in grado di dare in diretta un gpm (il Galibier) benché a oltre cento chilometri dal traguardo, e nel 1991 diedero per la prima volta una tappa per intero (Gap-L'alpe d'Huez).
A differenza di TMC che quell'anno trasmetteva il Tour e che dopo l'incidente o chiuse addirittura la trasmissione o continuò a mandarla in onda ma senza commento (mi pare questa ultima ipotesi), lui continuò sempre con la voce rotta dal pianto a commentare la tappa, sforzo a mio avviso sovrumano ancora di più considerando che quel giorno Virenque fece anche lo sborone mentre si avviava a vincere la tappa e lui (Adriano) sapeva già che cosa era successo a Casartelli.giorgio ricci ha scritto:De Zan per me era un monumento. Son cresciuto con lui , con le sue gaffe, debolezze e la grande capacita di emozionare. Diamogli atto che per tanto tempo ha dovuto fare le nozze con i fichi secchi come gia detto , ma quando ha avuto un servizio migliore a disposizione ha dato prova di grande professionalita raccontando la Corsa per ore. Negli anni 90 lo vedevo migliorato e mi stupivo sulla trasformazione che aveva fatto. Poi , io ricordo che negli ultimi anni cominciò ad emozionarsi sempre più spesso. A me faceva venire i brividi sentire la voce spezzata dalla commozione, quando ricordava Coppi o alcuni episodi del passato o raccontando le gesta del grande Marco .E poi , scusate se lo ricordo , non dimenticherò mai , quel giorno maledetto , quando con la voce sconvolta disse: " Oggi, un giornata tristissima"
Non era mica in programma su Eurosport. Comunque, per evitare simili inconvenienti, il metodo è semplice: vedere prima la corsa che arriva in precedenza.34x27 ha scritto:Grazie mille Salvo che oggi ai -18km della diretta dei Baschi mi hai annunciato il vincitore della Scheldeprijs!
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Mamma mia lemond ma sei proprio il loro avvocato difensore eh?lemond ha scritto:Non era mica in programma su Eurosport. Comunque, per evitare simili inconvenienti, il metodo è semplice: vedere prima la corsa che arriva in precedenza.34x27 ha scritto:Grazie mille Salvo che oggi ai -18km della diretta dei Baschi mi hai annunciato il vincitore della Scheldeprijs!
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Ti sei fatto convincere da Giardini (mi pare si chiami così) che parla sempre di codesta COMODA replica.34x27 ha scritto:
Sulla corsa che arriva in precedenza: la Schelde aveva una replica serale alle 22 molto comoda e mi sarebbe piaciuta gustarmela al 100% privilegiando nel pomeriggio l'HD dei Baschi live.
Come si direbbe, se conoscessi l'inglese "quote", ma non mi piace usare questo termine e allora penso sia meglio, per me, siamo affatto d'accordo, solo una leggera differenza: Il Magro non potrebbe mai raggiungere il Biondino, perché il secondo ha tutto un altro retroterra culturale (è anche un "critico d'arte) e questo si nota e incide sempre e comunque. Riguardo al pagare per Sgarbozza, appunto si tratta di centesimi, perché credo che gli diano soltanto un rimborso spese e certi siparietti valgono bene la spesa. Imperdibile, a parer mio, e la "lectio magistralis" che tenne in casa Liquigas durante il Giro del 2013.bet ha scritto:1) Cribiori
numero uno assoluto, primo per dispersione come si direbbe nell'ippica che nel cuor mi sta, unico pensiero veramente libero che abbia mai sentito commentare il ciclo, fuori dal ''giro'' da tempo sempre sincero e senza peli sulla lingua, vede la corsa come nessuno
...esimo) Sgarbozza
che anche solo un cent del mio canone paghi il suo stipendio mi infastidisce, e non poco
Nel mezzo tutti gli altri con menzione per Magrini per la simpatia ed il carattere, peccato che esprima solo in piccola parte il suo potenziale, altrimenti sarebbe un secondo Cribiori, ma è ancora troppo dentro l'ambiente per potersi esprimere come potrebbe fare al bar
Veramente no, ma che te lo spiego a fa'?lemond ha scritto:Ti sei fatto convincere da Giardini (mi pare si chiami così) che parla sempre di codesta COMODA replica.34x27 ha scritto:
Sulla corsa che arriva in precedenza: la Schelde aveva una replica serale alle 22 molto comoda e mi sarebbe piaciuta gustarmela al 100% privilegiando nel pomeriggio l'HD dei Baschi live.