Subsonico ha scritto:simociclo ha scritto:grazie a entrambi.
Letta così mi sembra un ambiente molto vivace

Va considerato che la Francia ciclistica non è come l'Italia o la Spagna. Il movimento è vivo ovunque, e quindi ci sono tantissime squadre e tantissimi atleti. Una tale stratificazione da noi sarebbe impensabile proprio per mancanza di squadre e gare-
Con tale sistema, però, il calendario dilettantistico francese trova quella fascia di ex professionisti sulla trentina di anni che, non rinnovati dai team professionisti, si trovano a spasso. In Italia i vari Bertuola, Zen si scannano ogni settimana nelle granfondo (sic).
A mo' di esempio, solo nelle 20 formazioni di DN1 sono presenti questi 17 ex corridori di team World Tour, Professional e Continental: Schreurs e Yssad (Sojasun), Georges e Raim (Immo Nicolas Roux), Larrinaga (Blagnac), Daeninck (Nogent-sur-Oise), Lalouette e i fratelli Olejnik (Pavilly Barentin), Chiocca, Rostollan e Viennet (Aix-en-Provence), Le Montagner (Nantes), Poulhiès (Occitane), Wohler (Villeneuve-Saint-Germain), Bacon (Vulco), Fobert (Douai).
Anche nelle formazioni di DN2 ci sono nomi ben noti come Corbel e Patoux (Loudéac), Buttner e Sonnery (Bourg-en-Bresse), Schmidt (Côtes d'Armor), Labbe (Périgueux), Lebreton, Lhotellerie e Plouhinec (Paltrax), Jennings (Martigues), Bescond e Lavieu (Charvieu).
Questo tipo di sistema permette a chi magari ha già gareggiato tra i grandi ma non ha sfondato (per inesperienza, poca attitudine o per altro) di avere una seconda chance: tale scenario si è realizzato quest'anno per Julien Loubet, passato giovanissimo con l'AG2R e con parecchie aspettative ma non andate a buon fine. Dopo quattro anni tra i dilettanti quest'anno è tornato tra i team UCI con la Marseille-KTM ed ha ottenuto buoni risultati (14° nella generale dell'Haut Var, davanti a nomi quali Spilak, Pellizotti e Atapuma, nonché la maglia a pois nell'Étoile de Bessèges).