Si', capisco che questa è un po' la vulgata prevalente nel pubblico dei tifosi ma purtroppo non è cosi'. Alla velocità con cui si sale sulle pendenze come lo Zoncolan, un minimo incremento di velocità richiede potenze non compatibili con quelle che può esprimere un essere umano. La potenza varia con il quadrato della velocità e se tu hai la pazienza di costruirti un piccolo grafico P=f(v), dove in ascissa metti la Potenza (che varia col quadrato di v) e in ordinata la velocità v stessa, ti accorgi immediatamente di come funziona. La curva che ne esce è una parabola.el_condor ha scritto:caro Prof, molte cose giuste ma le considerazioni sullo Zoncolan non le condivido per nulla: con le bici di oggi, Zoncolan e Angliru sono un po'come il Ventoux o lo Stelvio anni cnquanta...prof ha scritto:Ci sono tante cose che non tornano. Punto 2. La tattica delle squadre potrebbe essere un elemento di potenziale interesse in una gara. Potrebbe ma di certo non è dei piu' importanti: non ho mai visto tifosi dare di matto per le squadre anzichè per i corridori. Voler trasformare a tutti i costi il ciclismo in sport di squadra, con le squadre a svolgere un ruolo preponderante, a me parrebbe una forzatura anche priva di senso. Al piu' si conferisce alle squadre una funzione di supporto ma non di protagonista delle corse. Il protagonista della corsa deve essere il corridore con le sue gambe ma, ancor piu', con il suo cervello. Un ciclismo eterodiretto dalla squadra e dalla radiolina non interessa proprio nessuno. Proprio nessuno, e lo vediamo sotto i nostri occhi: mi par di capire che tutti siano piu' o meno stanchi dell'andazzo che hanno preso le corse, sia le classiche che i grandi giri. Tutto questo lo si era ampiamente previsto già 10 anni fa e piu' e la risposta che si è tentato di dare a questo andazzo è stata grottesca: da un lato, per i grandi giri, si inventano salite bidone come lo Zoncolan (bidone perchè vi sono poi delle leggi fisiche a limitare le prestazioni degli atleti ed il risultato fornito da queste salite), mentre dal lato delle classiche monumento si inseriscono e/o aggiungono dei muri giusto in prossimità dell'arrivo. Sembra quasi di stare al circo.
Sei corridori per squadra sembrano anche troppi.
ciao
el_condor
P.S: Aggiungo che salite come Zoncolan, Mortirolo Angliru avvicinano al ciclismo, fanno appassionare, un bel po' di gente...
Se sali a 12 km/hr, con una potenza sviluppata di circa 400 W (vicina cioè alla P max), per passare a 13 km/hr ci devi mettere altri 100 W circa, il che è all'incirca fuori dal campo umano.
D'altra parte non c'è bisogno di questi calcoli per capirlo: l'esperienza ce lo aveva già ampiamente insegnato. Salite come quella non hanno mai prodotto grandi distacchi.
Infine, ma se vuoi ancora piu' importante, sono pendenze che creano una enorme discriminazione tra i pesi piuma e i normotipi, con un rapporto peso/potenza troppo a favore dei primi. Sono salite che possono falsare il risultato di una gara.
In parole povere, sono salite-bidone.