I velocisti sono il male del ciclismo ?
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Squadre deboli, velocisti non di primo piano, e,soprattutto troppo livellamento verso il basso dei,protagonisti degli sprint.
Cosi le squadre,non tiravano , regnava incertezza e le fughe arrivavano.
Al Tour sarà un discorso totalmente opposto .
Cosi le squadre,non tiravano , regnava incertezza e le fughe arrivavano.
Al Tour sarà un discorso totalmente opposto .
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Le volate al Tour saranno solo 4!!! (Neeltje Jans, Amiens, Fougères e Parigi)
Ma dopo quello che successo a Milano, tutto può succedere...
Ma dopo quello che successo a Milano, tutto può succedere...
- Visconte85
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
e siCicloSprint ha scritto:Le volate al Tour saranno solo 4!!! (Neeltje Jans, Amiens, Fougères e Parigi)
Ma dopo quello che successo a Milano, tutto può succedere...
dopo la tappa di oggi il ciclismo non sarà più lo stesso
2024. amstel, romandia
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
CicloSprint in versione stellare oggiVisconte85 ha scritto:e siCicloSprint ha scritto:Le volate al Tour saranno solo 4!!! (Neeltje Jans, Amiens, Fougères e Parigi)
Ma dopo quello che successo a Milano, tutto può succedere...
dopo la tappa di oggi il ciclismo non sarà più lo stesso
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Io vorrei dire una cosa,
Castiglione della Pescaia, Fiuggi, Monte Berico, dovevano essere per fughe, e invece volate con 100 corridori.
Forlì e Milano dovevano essere per volate, invece fughe.
La corsa la fanno solo i corridori e non il percorso.
Castiglione della Pescaia, Fiuggi, Monte Berico, dovevano essere per fughe, e invece volate con 100 corridori.
Forlì e Milano dovevano essere per volate, invece fughe.
La corsa la fanno solo i corridori e non il percorso.
- Visconte85
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Alessandro, ho capito quello che vuoi dire.CicloSprint ha scritto:Io vorrei dire una cosa,
Castiglione della Pescaia, Fiuggi, Monte Berico, dovevano essere per fughe, e invece volate con 100 corridori.
Forlì e Milano dovevano essere per volate, invece fughe.
La corsa la fanno solo i corridori e non il percorso.
Ti voglio far capire che è sempre stato così, se ci sono 2/3 team ben organizzati che vogliono tenere la corsa chiusa la fuga non arriverà mai, al contrario se i team non vogliono o non sono all'altezza la fuga arriva..... ma è così da anni e anni
A Forlì è arrivata la fuga perché l'unico team dietro che tirava era la Lotto-Soudal,
A Milano ha vinto Keisse perché gli Sky si fermati ad aspettare Konig che aveva forato, la Giant ha fatto lo stesso per Mezgec, la Trek aveva tutti gli interessi per far andar in porto la fuga......
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
a castiglione della pescaia doveva essere volata e volata è stata
a monte berico non erano 100 ma 30
a fiuggi anche lì la volata era più probabile della fuga, e volata è stata.
forlì e milano sono state due eccezioni, e la cosa notevole è che sono state due eccezioni nello stesso giro, quando in altri giri al contrario capitava sovente che fossero tappe con altimetria da fughe che si concludevano in volata lo stesso.
due eccezioni comunque ben circostanziate, soprattutto la seconda, per via delle forature e delle molte curve che hanno scoraggiato e meno efficace un inseguimento di treni.
a monte berico non erano 100 ma 30
a fiuggi anche lì la volata era più probabile della fuga, e volata è stata.
forlì e milano sono state due eccezioni, e la cosa notevole è che sono state due eccezioni nello stesso giro, quando in altri giri al contrario capitava sovente che fossero tappe con altimetria da fughe che si concludevano in volata lo stesso.
due eccezioni comunque ben circostanziate, soprattutto la seconda, per via delle forature e delle molte curve che hanno scoraggiato e meno efficace un inseguimento di treni.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Pongo la domanda qui perché mi sembra il thread più affine. Mi rivolgo soprattutto agli "sceriffi" del forum, mi mettete in ordine di importanza i seguenti velocisti nostrani :
Bonifazio
Cimolai
Chicchi
Guarnieri
Modolo
Nizzolo
Viviani
(non me ne vengono in mente altri, ho messo solo sprinters puri)
Bonifazio
Cimolai
Chicchi
Guarnieri
Modolo
Nizzolo
Viviani
(non me ne vengono in mente altri, ho messo solo sprinters puri)
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
"Guarda", non penso di essere uno sceriffo però ne mancano una "manciata" in quell'elenco
Fanta cicloweb 2015:
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Ok Guardini. Dimenticato.
Una manciata, addirittura ?
Napolitano Apollonio Belletti Finetto Ferrari Ruffoni Pelucchi Viganò ? Non ho messo quelli con lo spunto veloce (Battaglin Colbrelli Felline, ecc), né Bennati che fa il gregario di AC. Così come Trentin e Oss, perché
non mi sembrano sprinter puri ma da gruppo ristretto.
Non me ne vengono in mente altri.
Una manciata, addirittura ?
Napolitano Apollonio Belletti Finetto Ferrari Ruffoni Pelucchi Viganò ? Non ho messo quelli con lo spunto veloce (Battaglin Colbrelli Felline, ecc), né Bennati che fa il gregario di AC. Così come Trentin e Oss, perché
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Modolo, Viviani e Nizzolo si sono scontrati all'ultimo Giro d'Italia
Viviani ha vinto una tappa non avendo mai avuto l'aiuto di un solo compagno di squadra, anzi ha lavorato per Porte e poi per Konig. Nizzolo ha vinto la maglia rossa e il trenino non era eccezionale, Modolo con Richeze e Ferrari ha vinto due tappe.
Perciò.... 1) Viviani 2) Modolo 3) Nizzolo..... mio parere opinabilissimo.
Pelucchi poi Belletti vengono dopo.
Se la Lampre ha mandato Cimolai al Tour e Modolo no vorrà dire che per loro tra i due il più forte non è quest'ultimo.
Non metto in classifica Bonifazio che è ancora tutto da scoprire, classe 1993, quest'anno alla Sanremo, al Gp di Lugano e al Tour Down Under ha fatto vedere grandi cose.
Pacho voglio la tua classifica
Viviani ha vinto una tappa non avendo mai avuto l'aiuto di un solo compagno di squadra, anzi ha lavorato per Porte e poi per Konig. Nizzolo ha vinto la maglia rossa e il trenino non era eccezionale, Modolo con Richeze e Ferrari ha vinto due tappe.
Perciò.... 1) Viviani 2) Modolo 3) Nizzolo..... mio parere opinabilissimo.
Pelucchi poi Belletti vengono dopo.
Se la Lampre ha mandato Cimolai al Tour e Modolo no vorrà dire che per loro tra i due il più forte non è quest'ultimo.
Non metto in classifica Bonifazio che è ancora tutto da scoprire, classe 1993, quest'anno alla Sanremo, al Gp di Lugano e al Tour Down Under ha fatto vedere grandi cose.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
mi riferivo ad alcuni dei nominatiLeNoble ha scritto:Ok Guardini. Dimenticato.
Una manciata, addirittura ?
Napolitano Apollonio Belletti Finetto Ferrari Ruffoni Pelucchi Viganò ? Non ho messo quelli con lo spunto veloce (Battaglin Colbrelli Felline, ecc), né Bennati che fa il gregario di AC. Così come Trentin e Oss, perché
non mi sembrano sprinter puri ma da gruppo ristretto.
Non me ne vengono in mente altri.
parlavi di velocisti in genere...
ad ogni modo, come sempre, dipende dal percorso.
Se non ci son salitee non l'han "smontato" troppo, il migliore è il "dimenticato"... ma ho paura che a furia di volerlo far diventare un classicomane qualunque (da piazzamento) abbia perso parte delle sue qualità.
Poi ci metto Nizzolo seguito da Viviani, Modolo un pelino sotto ma dipende dalla giornata (è il "Pozzato" dei velocisti )
A livello di risultati, basta sommare le vittorie (e i piazzamenti, a seconda dei gusti)
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Mi pare alla 4 o 5 tappa, in assenza di Kristoff fece lui la volata cogliendo un 7° posto. In ogni caso ha le caratteristiche di velocistaudra ha scritto:Guarnieri credo abbia mollato la carriera da velocista
Dannata la pecora che si crede panda
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Se uno ci si trova la volata la fa, che i piazzamenti (specie al Tour) sono molto importanti. Ricordi Gian Matteo Fagnini? Era l'ultimo uomo di Cipollini (e poi lo fu di Zabel alla Telekom), come apripista era il migliore sulla piazza in quegli anni lì e quando al Giro del 1998 Mario si ritirò ebbe carta bianca e sfruttò la sua occasione alla grandissima, vincendo ben due tappe (a Mendrisio inserendosi nella fuga del giorno e a Milano) e conquistando pure la maglia blu dell'Intergiro che al tempo ancora si assegnava.LeNoble ha scritto:Mi pare alla 4 o 5 tappa, in assenza di Kristoff fece lui la volata cogliendo un 7° posto. In ogni caso ha le caratteristiche di velocistaudra ha scritto:Guarnieri credo abbia mollato la carriera da velocista
Jacopo l'altro giorno ha pensato in primis a cercare di dare una mano a Rodriguez, visto che lui sul pavè ci sa discretamente andare e visto che Kristoff è rimasto tagliato fuori dalla foratura a quel punto si è buttato nella mischia. Sulle potenzialità in passato abbiamo dibattuto su queste pagine (soprattutto in altri thread, magari con la funzione di ricerca si possono trovare i post) e chi aveva avuto modo di conoscerlo anche nelle categorie giovanili dove spesso stravinceva anche su pista sosteneva che il suo problema sostanziale fosse nella testa, nel senso che non sempre era dedito alla vita. Comunque sia con la scelta di rinunciare alle ambizioni personali può sicuramente allungarsi la carriera ad alti livelli, visto che soprattutto in questa stagione Kristoff ha fatto capire di gradirlo particolarmente come ultimo uomo e comunque i corridori in grado di lanciare bene le volate un contratto buono lo trovano sempre. In più può diventare un prezioso gregario anche sulle corse sul pavé e una volta giunto ad un livello di esperienza tale potrebbe ritagliarsi un finale di carriera come quello che stanno vivendo, ad esempio, Bennati e Tosatto alla Tinkoff.
In conclusione se si pensa a ciò che prometteva negli anni scorsi sicuramente viene del rammarico a pensare che non sia riuscito a divenire quel velocista da treno che l'Italia stava cercando ma adesso può diventare una preziosa pedina anche per la nazionale: ricordiamoci che l'anno prossimo il mondiale si disputa in Qatar e gente come Jacopo capace eventualmente di prendere il vento in faccia e di fungere da ultimo uomo in caso di volatone finale serve come il pane.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
[quote="Visconte85"]Modolo, Viviani e Nizzolo si sono scontrati all'ultimo Giro d'Italia
Viviani ha vinto una tappa non avendo mai avuto l'aiuto di un solo compagno di squadra, anzi ha lavorato per Porte e poi per Konig. Nizzolo ha vinto la maglia rossa e il trenino non era eccezionale, Modolo con Richeze e Ferrari ha vinto due tappe.
Perciò.... 1) Viviani 2) Modolo 3) Nizzolo..... mio parere opinabilissimo.
Pelucchi poi Belletti vengono dopo.
Se la Lampre ha mandato Cimolai al Tour e Modolo no vorrà dire che per loro tra i due il più forte non è quest'ultimo.
Non metto in classifica Bonifazio che è ancora tutto da scoprire, classe 1993, quest'anno alla Sanremo, al Gp di Lugano e al Tour Down Under ha fatto vedere grandi cose.
Come mai sei così sicuro? Non possiamo semplicemente parlare di diversa programmazione? (per me si equivalgono)
Bonifazio : in prospettiva lo reputo il migliore. Staremo a vedere.
Viviani ha vinto una tappa non avendo mai avuto l'aiuto di un solo compagno di squadra, anzi ha lavorato per Porte e poi per Konig. Nizzolo ha vinto la maglia rossa e il trenino non era eccezionale, Modolo con Richeze e Ferrari ha vinto due tappe.
Perciò.... 1) Viviani 2) Modolo 3) Nizzolo..... mio parere opinabilissimo.
Pelucchi poi Belletti vengono dopo.
Se la Lampre ha mandato Cimolai al Tour e Modolo no vorrà dire che per loro tra i due il più forte non è quest'ultimo.
Non metto in classifica Bonifazio che è ancora tutto da scoprire, classe 1993, quest'anno alla Sanremo, al Gp di Lugano e al Tour Down Under ha fatto vedere grandi cose.
Come mai sei così sicuro? Non possiamo semplicemente parlare di diversa programmazione? (per me si equivalgono)
Bonifazio : in prospettiva lo reputo il migliore. Staremo a vedere.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Bonifazio è forse quello che potrebbe togliersi più soddisfazioni di tutti ma mi pare sia adatto a gare un filo più impegnative o con l'arrivo all'insù piuttosto che un velocista puro.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Speriamo belindietzen ha scritto:Bonifazio è forse quello che potrebbe togliersi più soddisfazioni di tutti ma mi pare sia adatto a gare un filo più impegnative o con l'arrivo all'insù piuttosto che un velocista puro.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
sinceramente il Cimolai visto alla Pa-Ni mi ha colpito molto, penso che sia più forte di ModoloLeNoble ha scritto:Come mai sei così sicuro? Non possiamo semplicemente parlare di diversa programmazione? (per me si equivalgono)Visconte85 ha scritto: Se la Lampre ha mandato Cimolai al Tour e Modolo no vorrà dire che per loro tra i due il più forte non è quest'ultimo.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Leggendo la considerazione che ho fatto poco più su in questo thread a proposito di Jacopo Guarnieri chiedo: si può parlare in un certo senso anche per Lombardi di una "mancanza di testa", anche se come abbiamo visto le sue belle vittorie in carriera le ha fatte?l'Orso ha scritto: parere mio che l'ho seguìto dalle giovanili in su... a un certo punto si è stufato di litigare con ... (non si può dire ) e si è accontentato di fare da apripista.
A me, sinceramente, un po' è spiaciuto, ma comunque ho sempre apprezzato il suo modo di fare.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Beh, se io fossi nella Lampre schiererei il più forte nella gara in cui ha più possibilità di vincere: se al Tour so che ce ne sono almeno 4/5 superiori e che quindi se tutto gira bene posso fare al massimo un podio, allora meglio in Giro dove se tutto gira bene un paio di tappe le posso vincere visto che la concorrenza è inferiore.
Comunque tra Modolo, Nizzolo e Viviani la scelta è difficile: io forse prenderei Elia perché tra i tre è il corridore più duttile, Modolo potenzialmente è forse il più forte/veloce ma mi pare troppo "umorale"
Comunque tra Modolo, Nizzolo e Viviani la scelta è difficile: io forse prenderei Elia perché tra i tre è il corridore più duttile, Modolo potenzialmente è forse il più forte/veloce ma mi pare troppo "umorale"
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Riporto su il thread dopo le due splendide vittorie di Pelucchi al Polonia.
Quotazioni in rialzo per lo sprinter lombardo.
In ogni caso, mi pare chiaro che non ci sia un velocista italiano che dia la paga a tutti (era Cipollini - era Petacchi) ma tanti buoni velocisti più o meno sullo stesso livello che ottengono buoni risultati a seconda delle contingenze.
Alla Vuelta ne sapremo di più.
Quotazioni in rialzo per lo sprinter lombardo.
In ogni caso, mi pare chiaro che non ci sia un velocista italiano che dia la paga a tutti (era Cipollini - era Petacchi) ma tanti buoni velocisti più o meno sullo stesso livello che ottengono buoni risultati a seconda delle contingenze.
Alla Vuelta ne sapremo di più.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Bho per ora direi il solo Peluchero
Chissà che scelte farà la Lampre, se farà una scelta come al Tour o li porterà tutti e 43
Chissà che scelte farà la Lampre, se farà una scelta come al Tour o li porterà tutti e 43
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Un Greipel che si ritira in maglia rossa che cosa significa ?
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
CicloSprint ha scritto:Un Greipel che si ritira in maglia rossa che cosa significa ?
che non gliene frega nulla della maglia rossa?
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
che gliene frega di più puntare a quella verde....Visconte85 ha scritto:CicloSprint ha scritto:Un Greipel che si ritira in maglia rossa che cosa significa ?
che non gliene frega nulla della maglia rossa?
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Da un certopunti di vista comprendo determinate scelte però...
Greipel ha detto che deve lasciare il giro perchè da qui ad ottobre ha un sacco di obiettivi
cioè per me ne avrà uno (il tour) e due (il mondiale)
fatico a pensare che ci possano essere altre corse che possano valere più di una pur sempre poco gloriosa maglia rossa al giro.
comunque se per kittel (33 gg di corsa nel 2016) una qualche giustificazione potrebbe esserci, per Greipel (19gg di corsa nel 2016) si fa un pò più fatica.
Greipel ha detto che deve lasciare il giro perchè da qui ad ottobre ha un sacco di obiettivi
cioè per me ne avrà uno (il tour) e due (il mondiale)
fatico a pensare che ci possano essere altre corse che possano valere più di una pur sempre poco gloriosa maglia rossa al giro.
comunque se per kittel (33 gg di corsa nel 2016) una qualche giustificazione potrebbe esserci, per Greipel (19gg di corsa nel 2016) si fa un pò più fatica.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Storco anche io il naso di fronte ai ritiri assai prematuri dei due velocisti teutonici. Fa male vederli andare via così, senza aver incontrato neanche la minima difficoltà ma solo e soltanto perchè così era programmato. Dumoulin almeno ha palesato problemi fisici che lo hanno limitato e poi costretto al ritiro. Già nella frazione di Arezzo stava male e nonostante cià ha cercato di difendersi coi denti proprio perchè era in rosa, per onorare la maglia e la corsa.
L'abbandono di Greipel invece mi lascia perplesso perchè lo reputo un gran corridore, uno di quelli che va al nord e si fa 100 km di fuga sui muri fiamminghi o sul pavè della Roubaix. Farlo tornare a casa con questa gamba, poco dopo la vittoria lascia un pò di amaro in bocca.
Allo stesso tempo credo che si possa far molto poco per cambiare la musica. O si accetta questa situazione, oppure l'alternativa è che i Kittel o i Greipel al Giro non vengano proprio. Dispiace.
L'abbandono di Greipel invece mi lascia perplesso perchè lo reputo un gran corridore, uno di quelli che va al nord e si fa 100 km di fuga sui muri fiamminghi o sul pavè della Roubaix. Farlo tornare a casa con questa gamba, poco dopo la vittoria lascia un pò di amaro in bocca.
Allo stesso tempo credo che si possa far molto poco per cambiare la musica. O si accetta questa situazione, oppure l'alternativa è che i Kittel o i Greipel al Giro non vengano proprio. Dispiace.
A parziale (ma veramente molto parziale) discolpa di Greipel, c'è da dire che in primavera s'era fratturato qualcosa e perciò ha corso di meno. Tra le motivazioni portate dal Tedesco c'è proprio la necessità di non sforzarsi troppo dopo l'infortunio...Strong ha scritto: comunque se per kittel (33 gg di corsa nel 2016) una qualche giustificazione potrebbe esserci, per Greipel (19gg di corsa nel 2016) si fa un pò più fatica.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Visto come si sono comportati la prossima volta possono benissimo starsene a casa, almeno possiamo puntare a vincere qualche volata con Viviani, Modolo, Nizzolo e Colbrelli.Tranchée d'Arenberg ha scritto:Storco anche io il naso di fronte ai ritiri assai prematuri dei due velocisti teutonici. Fa male vederli andare via così, senza aver incontrato neanche la minima difficoltà ma solo e soltanto perchè così era programmato. Dumoulin almeno ha palesato problemi fisici che lo hanno limitato e poi costretto al ritiro. Già nella frazione di Arezzo stava male e nonostante cià ha cercato di difendersi coi denti proprio perchè era in rosa, per onorare la maglia e la corsa.
L'abbandono di Greipel invece mi lascia perplesso perchè lo reputo un gran corridore, uno di quelli che va al nord e si fa 100 km di fuga sui muri fiamminghi o sul pavè della Roubaix. Farlo tornare a casa con questa gamba, poco dopo la vittoria lascia un pò di amaro in bocca.
Allo stesso tempo credo che si possa far molto poco per cambiare la musica. O si accetta questa situazione, oppure l'alternativa è che i Kittel o i Greipel al Giro non vengano proprio. Dispiace.
A parziale (ma veramente molto parziale) discolpa di Greipel, c'è da dire che in primavera s'era fratturato qualcosa e perciò ha corso di meno. Tra le motivazioni portate dal Tedesco c'è proprio la necessità di non sforzarsi troppo dopo l'infortunio...Strong ha scritto: comunque se per kittel (33 gg di corsa nel 2016) una qualche giustificazione potrebbe esserci, per Greipel (19gg di corsa nel 2016) si fa un pò più fatica.
A proposito, non è stato un grave errore dell'organizzazione non invitare la Cofidis di Bouhanni?
Forse era l'unico in grado di competere con i tedeschi (anche se Kittel in Olanda era imbattibile).
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Bouhanni che 1) se invitato 2) se eventualmente presente, avrebbe comunque optato per la medesima scelta di Kittel e Greipel.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Intanto avrebbe reso meno noiose le volate... quest'anno al Giro sono state tutte scontate, sapevamo chi le avrebbe vinte già prima della partenza.Basso ha scritto:Bouhanni che 1) se invitato 2) se eventualmente presente, avrebbe comunque optato per la medesima scelta di Kittel e Greipel.
Sembra di essere tornati ai tempi di Cipollini e Petacchi, quando le vincevano tutte loro e agli altri lasciavano le briciole (vedi Giro 2004 con 9 vittorie di Petacchi).
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Se non ci fosse stata l'emergenza neve nel 2013, Cavendish non sarebbe arrivato a fare la volata finale di Brescia...
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Non credo che la Cofidis sia interessata a fare il giro considerando che fanno già Tour e Vueltagampenpass ha scritto: A proposito, non è stato un grave errore dell'organizzazione non invitare la Cofidis di Bouhanni?
Forse era l'unico in grado di competere con i tedeschi (anche se Kittel in Olanda era imbattibile).
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Ma il Giro conta più della Vuelta, siamo seri, anche il percorso e il chilometraggio sono diversi.Denb ha scritto:Non credo che la Cofidis sia interessata a fare il giro considerando che fanno già Tour e Vueltagampenpass ha scritto: A proposito, non è stato un grave errore dell'organizzazione non invitare la Cofidis di Bouhanni?
Forse era l'unico in grado di competere con i tedeschi (anche se Kittel in Olanda era imbattibile).
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
non è una questione di prestigio.gampenpass ha scritto:Ma il Giro conta più della Vuelta, siamo seri, anche il percorso e il chilometraggio sono diversi.Denb ha scritto:Non credo che la Cofidis sia interessata a fare il giro considerando che fanno già Tour e Vueltagampenpass ha scritto: A proposito, non è stato un grave errore dell'organizzazione non invitare la Cofidis di Bouhanni?
Forse era l'unico in grado di competere con i tedeschi (anche se Kittel in Olanda era imbattibile).
E' che lo sponsor è più interessato alla Spagna, infatti Cofidis è anche uno degli sponsor principali della corsa.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
CASTELLANO: «GREIPEL E KITTEL NON SONO I SOLI»
Al Giro e al Tour i velocisti sempre veloci a fare le valige
GIRO D'ITALIA | Un grande amico del ciclismo, un caro amico di tuttobiciweb.it ci regala un suo autorevolissimo intervento sul malcostume degli abbandoni precoci. Carmine Castellano, uno dei grandi direttori del Giro d'Italia e oggi attento osservatore di cose ciclistiche, ci invia questa sua riflessione che noi con orgoglio abbiamo il piacere di pubblicare.
Caro direttore,
lo so che dovrei alla mia età stare tranquillo e non arrabbiarmi. Insomma farmi i cavoli miei e vivere sfruttando questo angolo di paradiso senza abbandonarlo mai, anche perché se supero Capo d’Orso da una parte o Punta Scutolo dall’altra ho subito l’impressione di essere stato catapultato a migliaia di chilometri in una propaggine del continente africano. Ma veniamo al dunque.
Ti dico subito che condivido l’opinione tua e dei tuoi amici ed anche io mi indigno quando velocisti di grido come Kittel e Greipel girano l’angolo e scompaiono.
Ma questa non è una novità. È la mentalità di quella categoria di corridori. Se poi si preferisce il Tour al Giro non ne facciamo un dramma; esistono mille ragioni a sostegno e la storia non si cambia con le parole. E poi basta appena pensare a cosa succede ai Campi Elisi al termine del Tour. Una vittoria in quel viale vale una vita di sacrifici : chiedilo a Stefano Zanini o a Fabio Baldato.
Comunque il comportamento dei due tedeschi non è una novità. Ti cito solo i casi più eclatanti. Che dire di Freire, spagnolo, e quindi nella sua corsa, che pur avendo vinto sette tappe non è mai arrivato a Madrid ( 9 ritiri )?
Al Giro McEwen detiene il record dei ritiri ( dieci) ma ha vinto anche 12 tappe. Vero è che poi partecipa a 12 Tour e si ritira una volta soltanto. Al Giro anche Cipollini conta poi otto ritiri, dei quali sei programmati.
Non da meno dei due tedeschi sono stati poi i nostri portabandiera dello sprint. Cipollini si ritira sempre al Tour (8 volte) e alla Vuelta (5 volte) e Petacchi forse fece ancora peggio nel 2003. Dopo aver vinto quattro tappe su sei e con la maglia verde saldamente sulle sue spalle, l’ottavo giorno, andando verso Morzine, sulla prima salita scese di bicicletta e salì in auto senza dare spiegazioni.
Infine, e non voglio tediarti ulteriormente, i due tedeschi anche se giovani, non credo che riusciranno a battere i record dei velocisti del passato. Greipel su 12 partecipazione ai grandi Giri si è ritirato 4 volte e Kittel su 6 partecipazioni si è ritirato 2 volte.
Cipollini invece su 27 partecipazioni ai Grandi Giri si è ritirato 21 volte, McEwen su 26 partecipazioni si ritira 14 volte e Petacchi su 32 partecipazioni si ritira 14 volte. Kirsipuu poi pur avendo vinto 5 tappe in 15 partecipazioni si è sempre ritirato.
Ripeto non è un atteggiamento che mi piace e condivido, ma non sono solo i due tedeschi i cattivi del Gruppo.
Scusami ancora e arrivederci a Cassano d’Adda.
Carmine Castellano
da http://www.tuttobiciweb.it/?page=news&cod=90532&tp=n
Intanto è andato via Demare!!!!!!
Al Giro e al Tour i velocisti sempre veloci a fare le valige
GIRO D'ITALIA | Un grande amico del ciclismo, un caro amico di tuttobiciweb.it ci regala un suo autorevolissimo intervento sul malcostume degli abbandoni precoci. Carmine Castellano, uno dei grandi direttori del Giro d'Italia e oggi attento osservatore di cose ciclistiche, ci invia questa sua riflessione che noi con orgoglio abbiamo il piacere di pubblicare.
Caro direttore,
lo so che dovrei alla mia età stare tranquillo e non arrabbiarmi. Insomma farmi i cavoli miei e vivere sfruttando questo angolo di paradiso senza abbandonarlo mai, anche perché se supero Capo d’Orso da una parte o Punta Scutolo dall’altra ho subito l’impressione di essere stato catapultato a migliaia di chilometri in una propaggine del continente africano. Ma veniamo al dunque.
Ti dico subito che condivido l’opinione tua e dei tuoi amici ed anche io mi indigno quando velocisti di grido come Kittel e Greipel girano l’angolo e scompaiono.
Ma questa non è una novità. È la mentalità di quella categoria di corridori. Se poi si preferisce il Tour al Giro non ne facciamo un dramma; esistono mille ragioni a sostegno e la storia non si cambia con le parole. E poi basta appena pensare a cosa succede ai Campi Elisi al termine del Tour. Una vittoria in quel viale vale una vita di sacrifici : chiedilo a Stefano Zanini o a Fabio Baldato.
Comunque il comportamento dei due tedeschi non è una novità. Ti cito solo i casi più eclatanti. Che dire di Freire, spagnolo, e quindi nella sua corsa, che pur avendo vinto sette tappe non è mai arrivato a Madrid ( 9 ritiri )?
Al Giro McEwen detiene il record dei ritiri ( dieci) ma ha vinto anche 12 tappe. Vero è che poi partecipa a 12 Tour e si ritira una volta soltanto. Al Giro anche Cipollini conta poi otto ritiri, dei quali sei programmati.
Non da meno dei due tedeschi sono stati poi i nostri portabandiera dello sprint. Cipollini si ritira sempre al Tour (8 volte) e alla Vuelta (5 volte) e Petacchi forse fece ancora peggio nel 2003. Dopo aver vinto quattro tappe su sei e con la maglia verde saldamente sulle sue spalle, l’ottavo giorno, andando verso Morzine, sulla prima salita scese di bicicletta e salì in auto senza dare spiegazioni.
Infine, e non voglio tediarti ulteriormente, i due tedeschi anche se giovani, non credo che riusciranno a battere i record dei velocisti del passato. Greipel su 12 partecipazione ai grandi Giri si è ritirato 4 volte e Kittel su 6 partecipazioni si è ritirato 2 volte.
Cipollini invece su 27 partecipazioni ai Grandi Giri si è ritirato 21 volte, McEwen su 26 partecipazioni si ritira 14 volte e Petacchi su 32 partecipazioni si ritira 14 volte. Kirsipuu poi pur avendo vinto 5 tappe in 15 partecipazioni si è sempre ritirato.
Ripeto non è un atteggiamento che mi piace e condivido, ma non sono solo i due tedeschi i cattivi del Gruppo.
Scusami ancora e arrivederci a Cassano d’Adda.
Carmine Castellano
da http://www.tuttobiciweb.it/?page=news&cod=90532&tp=n
Intanto è andato via Demare!!!!!!
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Démare ha abbandonato
riuscirà Nizzolo a vincere finalme nte una tappa?
riuscirà Nizzolo a vincere finalme nte una tappa?
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Ormai per le volate è sfida all'ultimo sangue Nibali-Valverdemeriadoc ha scritto:Démare ha abbandonato
riuscirà Nizzolo a vincere finalme nte una tappa?
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
se la risposta al titolo del topic è sì, lui è il male per eccellenza
compie oggi 50 anni il grande (in tutti i sensi) Mario Cipollini
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Tiro su perchè nella tappa di oggi sembra parlarsi di questo, Guido mi sa che ha qualcosa da dire
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
oggi non ho seguito... comunque... quando diranno "guidobaldo deve finirla di dire minchiate" sarà la prova definitiva che ci leggonoWalter_White ha scritto: ↑martedì 21 maggio 2019, 12:05 Tiro su perchè nella tappa di oggi sembra parlarsi di questo, Guido mi sa che ha qualcosa da dire
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Per me molti delle critiche a queste tappe che si sono lette nel thread della tappa sono giuste.
Parto da un presupposto: a me le volate piacciono moltissimo e rispetto i velocisti.
In una corsa di tre settimane ci deve essere spazio per il recupero, però c'è modo e modo. Questa sequenza uccide il pathos di una corsa infiammata dalla cronometro, ne spezza il ritmo e allontana il tifoso occasionale, come diceva beppesaronni.
Oggi ci sarebbe dovuta essere una tappa diversa, magari anche con volata ristretta, ma in stile Pesaro, con un attacco che tolga certezze sull'esito.
Io apprezzo il ritmo lento del ciclismo, e so che è sempre stato così, però i conti con la copertura televisiva vanno fatti. Se un novizio ha tre ore libere di pomeriggio e mette la tv sul Giro d'Italia, con alta probabilità l'abbiamo perso per sempre, la copertura televisiva rischia di essere controproducente.
Secondo me basterebbe disporre meglio le tappe per aumentare lo spettacolo, e anche le tappe per velocisti sarebbero meno pesanti. E' un discorso lungo, ma questo crono-riposo-volata-volata per me è una delle sequenze peggiori che si possano pensare.
Parto da un presupposto: a me le volate piacciono moltissimo e rispetto i velocisti.
In una corsa di tre settimane ci deve essere spazio per il recupero, però c'è modo e modo. Questa sequenza uccide il pathos di una corsa infiammata dalla cronometro, ne spezza il ritmo e allontana il tifoso occasionale, come diceva beppesaronni.
Oggi ci sarebbe dovuta essere una tappa diversa, magari anche con volata ristretta, ma in stile Pesaro, con un attacco che tolga certezze sull'esito.
Io apprezzo il ritmo lento del ciclismo, e so che è sempre stato così, però i conti con la copertura televisiva vanno fatti. Se un novizio ha tre ore libere di pomeriggio e mette la tv sul Giro d'Italia, con alta probabilità l'abbiamo perso per sempre, la copertura televisiva rischia di essere controproducente.
Secondo me basterebbe disporre meglio le tappe per aumentare lo spettacolo, e anche le tappe per velocisti sarebbero meno pesanti. E' un discorso lungo, ma questo crono-riposo-volata-volata per me è una delle sequenze peggiori che si possano pensare.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Tralasciando lo spirito del thread, che non può essere preso realmente sul serio già dal titolo, però dico una cosa: magari si poteva fare una distribuzione diversa, però quante tappe oltre i 200 km si sono viste in questi primi 10 giorni? Quante tappe si sono corse con tempo realmente buono?
Si dice sempre che non si vuole un gioco al massacro, però dobbiamo pure ricordarci cosa voglia correre un giro a tappe di 3 settimane in determinate condizioni, senza andare a sconfinare in altri tipi di discussione. Io francamente non vedo nessuno scandalo nel presentare tappe del genere. Se il tifoso occasionale non riesce a capirlo, francamente sti gran cazzi.
P.S.: domani anche è facile, ma misura 221 chilometri. Forse è un piccolo particolare che a qualcuno è sfuggito.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
il ciclismo italiano ha già perso gli sponsor (quelli pesanti), se poi perde anche i tifosi occasionali o meno ...Abruzzese ha scritto: ↑martedì 21 maggio 2019, 19:24
Io francamente non vedo nessuno scandalo nel presentare tappe del genere. Se il tifoso occasionale non riesce a capirlo, francamente sti gran cazzi.
P.S.: domani anche è facile, ma misura 221 chilometri. Forse è un piccolo particolare che a qualcuno è sfuggito.
resteremo noi a fare il fantaciclismo
condivido come pessima la sequenza crono riposo volata volata
(perché domani sarà fuga con volata)
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Avevo notato la distanza, ne esce una tappa dura ma comunque poco godibile per il pubblico se non nell'ultima fase. Io avrei preferito 200 km oggi con qualcosina di rilevante nel finale, e 140 km domani in attesa dell'inizio delle salite.Abruzzese ha scritto: ↑martedì 21 maggio 2019, 19:24Tralasciando lo spirito del thread, che non può essere preso realmente sul serio già dal titolo, però dico una cosa: magari si poteva fare una distribuzione diversa, però quante tappe oltre i 200 km si sono viste in questi primi 10 giorni? Quante tappe si sono corse con tempo realmente buono?
Si dice sempre che non si vuole un gioco al massacro, però dobbiamo pure ricordarci cosa voglia correre un giro a tappe di 3 settimane in determinate condizioni, senza andare a sconfinare in altri tipi di discussione. Io francamente non vedo nessuno scandalo nel presentare tappe del genere. Se il tifoso occasionale non riesce a capirlo, francamente sti gran cazzi.
P.S.: domani anche è facile, ma misura 221 chilometri. Forse è un piccolo particolare che a qualcuno è sfuggito.
Il Giro è stato duro secondo me, forse addirittura molto duro, ma questo non cambia il mio giudizio su questa sequenza mortale.
Sarebbe un discorso lungo che probabilmente esula un po' da questo thread, ma secondo me è sbagliata la disposizione delle tappe. La stessa tipologia di tappe, posizionata in un modo diverso, poteva essere più divertente.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Si ma allora poi non ci si deve lamentare quando il tifoso da bar se ne esce con le tipiche frasi "ma tanto sono tutti dopati", "è impossibile affrontare tappe così dure senza prendere niente".mdm52 ha scritto: ↑martedì 21 maggio 2019, 19:36il ciclismo italiano ha già perso gli sponsor (quelli pesanti), se poi perde anche i tifosi occasionali o meno ...Abruzzese ha scritto: ↑martedì 21 maggio 2019, 19:24
Io francamente non vedo nessuno scandalo nel presentare tappe del genere. Se il tifoso occasionale non riesce a capirlo, francamente sti gran cazzi.
P.S.: domani anche è facile, ma misura 221 chilometri. Forse è un piccolo particolare che a qualcuno è sfuggito.
resteremo noi a fare il fantaciclismo
condivido come pessima la sequenza crono riposo volata volata
(perché domani sarà fuga con volata)
Io ho sempre il sospetto che non vada mai bene nulla: manca l'arrivo in salita nella prima settimana e ci si lamenta, fanno 9-10 arrivi in salita alla Vuelta e ci si lamenta dell'eccessiva durezza, fanno troppe tappe per velocisti la prima settimana e non va bene.
Io non credo che sia poi tanto colpa del tifoso medio, quanto dell'appassionato accanito che è sempre incontentabile. Magari qualcosa di meglio si poteva fare ma le tappe come la Ravenna-Modena di oggi ci sono sempre state e sempre ci saranno. Onestamente non mi pare un buon motivo per strapparsi i capelli se per un giorno esce fuori una tappa del genere. Da giovedì in poi avremo più di un'occasione per divertirci, premesso sempre che la corsa la fanno i corridori, che se vogliono possono rendere estremamente noiosa anche la tappa meglio disegnata di qualunque Giro, Tour o Vuelta.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Può darsi che il percorso possa essere disegnato meglio, però non dimentichiamo certe prime settimane soporifere del Tour. In 3 settimane ci stanno anche le tappe per velocisti, quest'anno non sono poi molte.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Io la penso come il panta, io amo il ritmo lento del ciclismo che mi aiuta a mantenere un po' di stabilità mentale nonostante un lavoro che mi porta verso l'esaurimento nervoso, ma in queste due tappe hanno sbagliato, almeno una delle due andava resa un po' più incerta.
Non dimentichiamo che a indurire la corsa finora è stato più il maltempo che il percorso.
Non dimentichiamo che a indurire la corsa finora è stato più il maltempo che il percorso.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
E perché ci si deve lamentare di queste frasi? Si deve solo rispondere che il doping non serve tanto per alleviare la fatica, quanto per migliorare le prestazioni, vedi ad es. calciatori, tennisti etc.
Fatalismo del quale non si comprende la ragione, salvo per chi ama gli arrivi in volata.
Questo è vero, compreso il fatto di non strapparsi i capelli, però stai tranquillo che se facessero fare a me il percorso, per i velocisti non ci sarebbero MAI arrivi! Un conto è la noia voluta, un altro quella imposta, come ieri, come la Milano - Vignola d'un tempo o i primi 290 km della Sanremo.Abruzzese ha scritto: ↑martedì 21 maggio 2019, 20:05 Onestamente non mi pare un buon motivo per strapparsi i capelli se per un giorno esce fuori una tappa del genere. Da giovedì in poi avremo più di un'occasione per divertirci, premesso sempre che la corsa la fanno i corridori, che se vogliono possono rendere estremamente noiosa anche la tappa meglio disegnata di qualunque Giro, Tour o Vuelta.
P.S. non conosco le statistiche, ma credo che gli arrivi in gruppo siano anche forieri di molte cadute.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
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