GregLemond ha scritto:Se ti impegni un filo di piu anche te... ne ho citati 3, alla fine.
Escludendo Valverde, Quintana (che non è Pantani), Pinot, Bardet and so on...
A mio modo di vedere, si deve essere completi (Leggi: Ullrich, Indurain, Armstrong, Lemond, Fignon...) per competere... i GT per un certo tipo di corridore non mi piacciono...
Continui a fare la stessa cosa, che in ogni caso fanno in moltissimi, non ce l'ho con te in particolare, ma è sempre un po' lo stesso discorso, come quello sugli avversari di Nibali nei GT vinti o di Contador allo scorso giro.
Qui citi campionissimi che hanno vinto vari Tour o che comunque sono stati fissi sul podio per vari anni, mi pare ovvio che questi siano stati i migliori in salita, a crono e sul passo, altrimenti a dominare in quegli anni sarebbero stati altri, dato che queste sono esattamente le caratteristiche utili per vincere (o fare podio) in un GT.
Ogni valutazione, nel ciclismo, viene forzatamente fatta per confronto con gli avversari in quegli anni e quindi, fisiologicamente, in ogni era, grande o piccola avremo:
- pochi atleti considerati fortissimi, che quindi più o meno eccellono in tutte e tre, oppure dominano in una difendendosi nelle altre, solitamente vincono o vanno a podio quanto partecipano
- un insieme più ampio di atleti "forti" che popolano le posizioni fra il quinto ed il decimo posto, talvolta vanno a podio e qualche volta fanno l'exploit, questi sono gli avversari principali di quelli sopra, ed è grazie alla loro presenza che gli altri possono essere considerati fortissimi
- tanti atleti medi/mediocri, fra cui alcuni possono imbroccare una o un paio di annate/GT buoni, raramente vanno sul podio ma può capitare
Tutte queste valutazioni però vengono fatte A POSTERIORI, una volta osservate le gare e gli ordini d'arrivo, se Lance e Jan non fossero mai nati o non si fossero mai avvicinati al ciclismo, molto probabilmente Ivan Basso avrebbe un posto ben diverso nella storia del ciclismo, come se negli ultimi 10 anni si fosse palesato un "nuovo Merckx", un posto diverso lo avrebbe Alberto Contador. In ogni caso, anche in sport in cui conta solo e soltanto la prestazione nuda e cruda, come l'atletica in corsia o il nuoto, è sempre complicato fare confronti a distanza di decine di anni, perché ovviamente i mutamenti della società, ad ogni livello, tendono a far migliorare le prestazioni in se e per se, se estrapolate dal contesto.
Tutta questa manfrine del "si stava meglio quando si stava peggio", "quando c'era Miguel le crono arrivavano in orario" e via discorrendo mi sembra un po' ridicolo: ora i protagonisti sono questi, ora tutto questo è il meglio che i ragazzi che si avvicinano al ciclismo possono offrire. In base a mille valutazioni di vario tipo, alcuni di questi si presentano alla partenza delle gare, alla fine di queste uno vince, e tendenzialmente quindi è stato il più forte/abile/fortunato in quella gara. Cerchiamo di godercelo senza troppe seghe mentali con confronti che lasciano il tempo che trovano.