Dopo anni di indagini, accuse, tentativi di delegittimazione da parte di cicloweb, mondiali rubati, attentati alla carriera, finalmente giustizia è fatta.
L’amore per il ciclismo pulito ha trionfato sull’odio e sull’invidia.
Ieri il PM della Procura di Mantova che indaga dal 2008 sulla vicenda Lampre ha chiesto l’assoluzione piena per Damiano Cunego dalle accuse di aver fatto uso di doping. Inutile dire che quando – dopo 7 anni di indagini e processi – è la stessa accusa a chiedere l’assoluzione piena di un imputato, risulta incontrovertibilmente provata l’innocenza di quest’ultimo.
Oggi è la stessa magistratura italiana ad attaccare il bollino “Doping Free” sul braccio di Damiano.
Al tempo stesso cade l’accusa nei confronti di Saronni e della Lampre per il doping di squadra (anche per loro chiesta l’assoluzione piena). Il PM ha invece avanzato una richiesta di condanna per Ballan (campione del mondo del 2008, davanti a Cunego).
Chi capisce un pochino (ma veramente poco) di ciclismo sa benissimo che Cunego non ha mai fatto uso di doping. E’ probabilmente uno dei pochi corridori del gruppo per il quale si possa mettere la proverbiale mano sul fuoco. Nonostante questo, Cunego è stato vittima in questi anni di vergognosissimi attacchi (soprattutto da parte degli organi di stampa) volti esclusivamente a screditarlo agli occhi dell’opinione pubblica, a fargli pagare il conto per il suo impegno contro la lotta al doping. E’ chiaro che in molti - in moltissimi su questo forum - hanno colto l’occasione per tentare di distruggere un simbolo, per cercare di dimostrare che sono “tutti sulla stessa barca”, per screditare – prima ancora che un atleta – l’emblema del ciclismo pulito (che secondo loro non esiste).
Al di là del Mondiale del 2008 (la classifica sarà presto riscritta e sarà dato a Cesare quel che è di Cesare), Cunego fu escluso dal Mondiale di Valkenburg – che avrebbe molto probabilmente vinto - proprio perché coinvolto nell’inchiesta di Mantova da cui oggi esce a testa altissima. Per non parlare dei danni di immagine, delle energie nervose spese, delle opportunità perse in questi anni… (senza quell’inchiesta magari ora faceva il capitano del Team Sky…) Damiano ha pagato un prezzo altissimo proprio perché ha provato a dimostrare che non è vero che sono tutti dopati e questo ha dato fastidio a molti. Cunego è un martire della lotta al doping.
Francamente credo in molti su questo forum dovrebbero cogliere quest’occasione per porgere le loro scuse a Damiano. Dopo 12 anni di campagne d’odio nei suoi confronti,
Grassi dovrebbe finalmente fare un bell’editoriale – con tanto di titolone in homepage – per rendere giustizia a Damiano. Dovrebbe ammettere di essersi sbagliato e che non è vero che sono tutti sulla stessa barca, dovrebbe riconoscere anche lui che Damiano è veramente Doping Free, dovrebbe scusarsi per aver dubitato di lui e averlo invitato a non fare la verginella, dovrebbe fare la lista di quante vittorie sono state vilmente rubate a Damiano da corridori Doping Full. Dovrebbe farlo, ma sono certo che non lo farà.
«L'amore trionfa sempre sull'odio e sull'invidia» S.B.
«Fight! fight! fight!» D.T.