No, credo che la sfortuna esista in questo senso. Poi certo, se ti chiami Soler cadi di continuo e c'è un problema. Lance correva molto bene ed era attentissimo, indipendentemente dalla condizione che aveva, però come si ricordava qui sopra, oltre al taglio del campo al Tour 2003 si era sdraiato a oltre 50 all'ora con altri 70 corridori (entro i 3 km dal traguardo). Tutti incapaci a stare in piedi? Inoltre quest'anno ci sono state tante cadute, anche in momenti non topici, soprattutto con conseguenze gravi per alcuni atleti forti (che però non credo avrebbero superato facilmente Damiano nella generale). Anche in questo senso è impensabile che nel gruppo siano tutti più scarsi che in passato ad andare in bicicletta no?Claudio82 ha scritto:Ah, come se saper andare in bicicletta non fosse una dote per un ciclista professionista...
Io credo molto poco nella sfortuna: homo faber fortunae suae. Ho sempre pensato che la maggior parte delle cadute che si verificano in gruppo siano ampiamente evitabili dal singolo ciclista e, in ogni caso, che possano essere limitati i danni in classifica. E' risaputo che, nei momenti topici di una tappa, stare nelle prime posizioni del gruppo ti fa calare drasticamente le probabilità di rimanere coinvolti in una caduta e di perdere terreno dai primi. Sono convinto che esista una relazione tra forma fisica e probabilità di cadere. Più uno è in palla, più riesce a mantenere la lucidità necessaria per rimanere in piedi e posizionarsi dove è più difficile rimanere coinvolti in una caduta.
Prendete Armstrong: nei 7 tour vinti non ha perso un secondo per le cadute. Nell'ultimo tour che ha disputato, dove la condizione era quella che era, stava sempre per terra. Stesso discorso per Contador: se avesse avuto la condizione degli anni passati, dubito fortemente che avrebbe perso tutti quei secondi nelle prime tappe del tour di quest'anno.
Al di là del copione che dovete recitare ogni volta ("quando Cunego perde è colpa sua, quando vince è merito del fatto che non c'erano avversari"), il fatto che non abbia perso secondi a causa delle cadute, non mi sembra irrilevante nell'analisi della performance di Cunego nel tour 2011. Ma ormai su questo forum discorsi di qualità non se ne possono fare più.
E anche nel 2008 Damiano (che era fermo in salita ma non era in cattive condizioni per il resto, visto che a Cholet fece una crono strepitosa) si era sdraiato spesso per terra, anche con conseguenze molto gravi anche a causa di circostanze che senz'altro sfuggono al controllo dell'atleta.