ma questa come ti è uscita?
corridore uqasi sconosciuto che viene da altro sport
mai stato competitivo nell'esercizio della cronometro neppure contro avversari scarsi
o lo stai preparando tu oppure ne hai sparate un paio a caso

[/quote]
Parliamo di un ciclista con alle spalle solamente tre stagioni da professionista. Forse sarà come dici tu, ma come sono per natura abituato a fare, una valutazione critica dei dati si impone: in quante delle sue precedenti crono era andato alla ricerca del massimo risultato? Proviamo a riassumere:
-numero totale crono disputate in carriera: 10 con quella di ieri.
-Sibiu tour 2014, secondo anno: 3o in classifica generale. Quindi ci ha provato sicuramente a far risultato. Andiamo a vedere il cronoprologo (2,3 km). 12esimo a 5 secondi dal primo.
-Al Zubarah tour 2014: per quel che vale come corsa, 9o in generale. E 3o nel cronoprologo (3,9 km) a 2 secondi dal vincitore
-Istrian Spring Trophy 2015: 5o in generale. 8o nel cronoprologo (2 Km) ma con lo stesso tempo del 4o a due secondi dal vincitore.
-Giro di Slovenia 2015: ci ha provato dato che ha vinto in generale. Cronoprologo (8,8 Km) 21esimo a 13 secondi dal vincitore. Non esattamente uno scempio.
Quest'anno, primo anno di World Tour con avversari di livello assoluto, ha collezionato due gettoni a cronometro:
-Volta ao Algarve: 24esimo a 1:13 da Cancellara. Però la prova era di 18,5 Km, si cambia un po' target.
-Tirreno Adriatico: cronometro di 10 km, 30esimo a 36 secondi da Cancellara (quindi a 23 secondi dal secondo posto).
Ora, se questa analisi ti fa confermare l'affermazione "mai stato competitivo nell'esercizio della cronometro neppure contro avversari scarsi", hai una discreta dose di elementi a suffragio della tua superficialità e saccenza. Inoltre nell'insieme denoti una scarsa capacità di lettura critica, poichè sul piano logico la mia asserzione (che per l'appunto inizia con "credo") è strettamente un'inferenza basata sulle caratteristiche fisiologiche di chi può eccellere sull'esercizio a crono nelle brevi distanze: grande potenza (es. Kittel), grande capacità di lavorare in acido lattico (es. Sagan). Se a questo uniamo il fatto che facendo salto sugli sci qualche basilare nozione sull'aerodinamica l'avrà pure ricevuta, direi di poter concludere che quello che "spara a caso" in maniera per giunta poco educata (cosa ancor più importante a mio parere quando tra due persone che comunicano si frappone lo schermo di un pc) sei tu. A meno che il tuo intento fosse quello di suggerire che il corridore in oggetto ha necessariamente usufruito di qualche aiuto extra rispetto alla concorrenza: in tal caso rimangio tutto e chiedo venia (come direbbe il buon Bulbarelli), tuttavia ritengo di poter escludere quest'ipotesi in virtù delle tue recentissime affermazioni in merito ("è la mnetatlità di chi segue il ciclismo che deve cambiare o li simette in discussione tutti oppure si lascia perder"). Senza rancore.[/quote]
Egr. Dr.
nessuna allusione al doping (ci mancherebbe , per una minicrono di 10km)
le ho solo chiesto se per caso lei è il suo prepaparatore o aggiungo se per caso lei sia in possesso di informazioni direttamente dal team di preparatori del corridore
perchè nel suo cv non c'è nulla che possa suffragare le sua affermazioni.[/quote]
L'educazione non si riassume nell'utilizzo del "lei", quindi lascia perdere, siamo in un raffinato bar di paese qui

comunque ti ripeto, ora che la domanda è stata meglio formulata, che quello che ho scritto è semplicemente una deduzione basata sulle generiche caratteristiche fisiologiche di un cronoprologomen (passami l'espressione). Non sono le uniche, anche la biomeccanica vuole la sua parte. Nel suo cv ci stanno ottime prestazioni in salita e le succitate prestazioni nelle brevi crono, se era quello che intendevi con cv. Se al contrario avessi dati tali da smentire categoricamente le mie affermazioni, sarei lieto di leggerli.
Piccola nota personale: sono un tipo riflessivo, ma anche piuttosto emotivo ed impulsivo. Quindi se il dibattito fosse strettamente legato all'esagerazione nelle mie affermazioni iniziali, beh, tieni conto di questo

In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.