presa 2 del Montello ha scritto:Il Monte Rest potrebbe essere un'alternativa al Piancavallo, per l'arrivo della tappa friulana, anche se l'altopiano sopra Aviano rimane favorito(dal Gazzettino): http://www.ilgazzettino.it/pay/pordenon ... 62923.html
Questa è la tappa che avrei pensato se il Giro terminasse nella mia città.
Non so usare benissimo l'editor, ma è chiaro che il GPM più importante è quello del San Baronto ed una volta giunti a Pistoia i ciclisti affronteranno un circuito differente da quello che affrontarono nel 2005, quando passarono dal Sammommè.
Sentendo il sindaco sembra che le probabilità siano più che alte, visto che ho fatto personalmente io questa proposta al mio comune, proprio nell'anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura (Credo che questo sia tenuto in conto da RCS, l'aspetto culturale della città di Tappa).
gia' vedo la sfida NIBALI-ARU del 2017 !!!!!!!!! spettacolare finalmente un dualismo tra due italiani , assurdo vederli nella stesso team ......poi magari un Froome o un Contador sarebbero apoteosi finale per non parlare di un Sagan ........
pereiro2982 ha scritto:scusate ma credo che l'etna sia stato fatto solo tre volte al giro
ma sempre lo stesso versante? altrimenti quali?
Si è sempre saliti da Nicolosi. La prima e l'ultima volta sono arrivati fino al Rifugio Sapienza mentre nel 1989, essendo appena la seconda tappa, si fermarono nel piazzale di Piano Bottara.
TASSO ha scritto:gia' vedo la sfida NIBALI-ARU del 2017 !!!!!!!!! spettacolare finalmente un dualismo tra due italiani , assurdo vederli nella stesso team ......poi magari un Froome o un Contador sarebbero apoteosi finale per non parlare di un Sagan ........
Non è detto che si debba aspettare il Giro del 2017 per vedere questo dualismo tra due italiani...
Non avevo ancora guardato le tappe... sicuramente c'è un mondo parallelo giusto e ideale in cui questo Giro verrà disegnato, poi disputato da tutti i campioni, e infine combattuto in ogni tappa... Mi hai regalato 10' di sogno a occhi aperti e ti ringrazio!
Su Teleunica invece, tv di Sondrio e Lecco, si è parlato della tappa che dovrebbe esserci in Valtellina con il direttore del Consorzio Turistico Terziere superiore, il quale ha detto che ci sono sì svariate candidature anche da valli contigue (Valmalenco, Chiavenna, oltre che da Aprica e Pontedilegno) ma anche che gli organizzatori hanno in mente qualcosa di grosso e guardano in alto per questo (riferimento sibillino allo Stelvio)...il Mortirolo sembra scontato anche perchè in occasione della tappa del giro rosa verrà lanciato il marchio della salita, con logo,segnaletica ad hoc etc...inoltre due novità per le salite sopracitate: la panoramica del Mortirolo fino a Trivigno potrebbe essere affrontata anche dagli uomini, e si ha in mente di creare una variante sullo Stelvio per ritornare strada più alta d'Europa
Niuvs di Beppe a Radiocorsa: Tre giorni in Sicilia, poi diretti a Napoli, qualche tappa nel Centro Italia (Terminillo compreso) poi Sardegna e Elba, con ritorno sulla terraferma a Piombino per affrontare salite storiche (Dolomiti e ha parlato anche di Sestriere). Ci sarebbe un solo giorno di riposo per affrontare la prima parte tra le varie isole
udra ha scritto:Niuvs di Beppe a Radiocorsa: Tre giorni in Sicilia, poi diretti a Napoli, qualche tappa nel Centro Italia (Terminillo compreso) poi Sardegna e Elba, con ritorno sulla terraferma a Piombino per affrontare salite storiche (Dolomiti e ha parlato anche di Sestriere). Ci sarebbe un solo giorno di riposo per affrontare la prima parte tra le varie isole
udra ha scritto:Niuvs di Beppe a Radiocorsa: Tre giorni in Sicilia, poi diretti a Napoli, qualche tappa nel Centro Italia (Terminillo compreso) poi Sardegna e Elba, con ritorno sulla terraferma a Piombino per affrontare salite storiche (Dolomiti e ha parlato anche di Sestriere). Ci sarebbe un solo giorno di riposo per affrontare la prima parte tra le varie isole
Mah... difficile da credere
Piombino quindi faranno una tappa da Piombino oppure andranno direttamente ad affrontare le salite storiche?
Intendeva che potrebbero attraccare a Piombino, perchè è il porto più vicino e più grande in zona....non penso si riferisse a partenze di tappa o cose simili, così come non credo che si passi direttamente alle grandi salite dopo neanche metà Giro altrimenti lo finiscono in 5
udra ha scritto:Intendeva che potrebbero attraccare a Piombino, perchè è il porto più vicino e più grande in zona....non penso si riferisse a partenze di tappa o cose simili, così come non credo che si passi direttamente alle grandi salite dopo neanche metà Giro altrimenti lo finiscono in 5
Si conosco la zona, sono toscano
Comunque potrebbero benissimo ripartire da Piombino o da Follonica e magari risalire su verso Pistoia, visto che ci sono coinvolto, avendo preso i contatti con il Comune per lanciare la proposta a RCS che sembra andare a buon fine, con il benestare di Andrea Tafi (stiamo aspettando un incontro con RCS).
Nell'anno in cui saremmo Capitale della Cultura sarebbe più giusto che RCS puntasse sulla nostra candidatura piuttosto che ritornare all'Abetone o Montecatini, visto il titolo importante che ricopriremo il prossimo anno.
Parlando del Giro numero 100 e l'interesse che puo' suscitare in eventuali big, non si potrebbe chiedere all'UCI la concessione di una sorta di deroga che consenta al Giro 2017 di assegnare gli stessi punti UCI WT che normalmente assegna il Tour de France (che sono piu' alti rispetto a Giro e Vuelta)? Considerando poi che nel 2017 il Tour de France dovrebbe essere fuori dal WT.
Dite che e' possibile? Credo aiuterebbe a valorizzare il Giro.
Confidando che RaiPlay non mostri più il vincitore di corsa nell'immagine di anteprima...
Cassani nel ruolo di primo commentatore tecnico, sempre e comunque
Una cosa che darebbe molta visibilità al Giro è quella di fare delle tre maglie ufficiali di Giro, Tour e Vuelta, una sorta di "bandiera", come lo sono la maglia tricolore e la maglia iridata, che vengono indossate dai rispettivi vincitori per tutto l'anno. In pratica, il vincitore del Giro indosserebbe la maglia rosa in tutte le corse alle quali parteciperà dalla fine dell'edizione vinta fino alla prima tappa dell'edizione successiva e lo stesso vale anche per le maglie gialle e roja. Pensate alla visibilità che avrebbe un Giro d'Italia nel quale gareggiano la maglia rosa, la maglia gialla e magari anche la roja. E, al contrario, un Tour che vedrebbe al via anche un corridore in maglia rosa sarebbe tutta pubblicità per il Giro. Ovviamente previo benestare dell'UCI. L'unico problema riguarda tutte le corse secondarie che premiano il leader con una maglia di colore giallo (vedi la Parigi-Nizza per esempio) e in quel caso si dovrebbe adottare un altro colore (magari comune per tutte le corse "minori"; per esempio, sia Tirreno, sia Giro del Lussemburgo hanno la maglia azzurra, che potrebbe diventare il colore fisso x le maglie di leader delle corse minori)
maurofacoltosi ha scritto:Una cosa che darebbe molta visibilità al Giro è quella di fare delle tre maglie ufficiali di Giro, Tour e Vuelta, una sorta di "bandiera", come lo sono la maglia tricolore e la maglia iridata, che vengono indossate dai rispettivi vincitori per tutto l'anno. In pratica, il vincitore del Giro indosserebbe la maglia rosa in tutte le corse alle quali parteciperà dalla fine dell'edizione vinta fino alla prima tappa dell'edizione successiva e lo stesso vale anche per le maglie gialle e roja. Pensate alla visibilità che avrebbe un Giro d'Italia nel quale gareggiano la maglia rosa, la maglia gialla e magari anche la roja. E, al contrario, un Tour che vedrebbe al via anche un corridore in maglia rosa sarebbe tutta pubblicità per il Giro. Ovviamente previo benestare dell'UCI. L'unico problema riguarda tutte le corse secondarie che premiano il leader con una maglia di colore giallo (vedi la Parigi-Nizza per esempio) e in quel caso si dovrebbe adottare un altro colore (magari comune per tutte le corse "minori"; per esempio, sia Tirreno, sia Giro del Lussemburgo hanno la maglia azzurra, che potrebbe diventare il colore fisso x le maglie di leader delle corse minori)
E' interessante senz'altro come proposta.
La visibilità di un corridore fa molto bene al "prodotto" complessivo.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Due anni fa, subito dopo il successo di Nibali al Tour, mi sono trovato al Sestriere con Beppe Conti, Davide Cassani e, soprattutto, Elvio Chiatellino, dominus delle tappe alpine piemontesi. Mi sono permesso, in questa sede, di avanzare una mia idea per ravvivare la Cuneo - Pinerolo nel rispetto della tradizione ma anche dando un po' di pepe al finale. La soluzione che ho proposto consiste nello spostare l'arrivo dal centro di Pinerolo in cima alla salita di Pramollo. Non un'erta insormontabile ma cinque chilometri da San Germano al Chisone al 10% che, con i cinque passi nelle gambe, assicurerebbe un finale spettacolare a questa tappa storica.
maurofacoltosi ha scritto:Una cosa che darebbe molta visibilità al Giro è quella di fare delle tre maglie ufficiali di Giro, Tour e Vuelta, una sorta di "bandiera", come lo sono la maglia tricolore e la maglia iridata, che vengono indossate dai rispettivi vincitori per tutto l'anno. In pratica, il vincitore del Giro indosserebbe la maglia rosa in tutte le corse alle quali parteciperà dalla fine dell'edizione vinta fino alla prima tappa dell'edizione successiva e lo stesso vale anche per le maglie gialle e roja. Pensate alla visibilità che avrebbe un Giro d'Italia nel quale gareggiano la maglia rosa, la maglia gialla e magari anche la roja. E, al contrario, un Tour che vedrebbe al via anche un corridore in maglia rosa sarebbe tutta pubblicità per il Giro. Ovviamente previo benestare dell'UCI. L'unico problema riguarda tutte le corse secondarie che premiano il leader con una maglia di colore giallo (vedi la Parigi-Nizza per esempio) e in quel caso si dovrebbe adottare un altro colore (magari comune per tutte le corse "minori"; per esempio, sia Tirreno, sia Giro del Lussemburgo hanno la maglia azzurra, che potrebbe diventare il colore fisso x le maglie di leader delle corse minori)
Conosco bene la salita in questione, visto che la faccio in bici almeno una volta a settimana. In realtà fino alla sede comunale sono circa 4 km ad una media del 6,5 %, in virtù di un ultimo km in falsopiano. A meno che non si arrivi fino a La Ruata: in quel caso sono 10 km al 7%, con gli ultimi 3 al 9%
Sorry, dovevo quotare Oronzo in merito a Pramollo
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
La ragione per riproporre la Cuneo-Pinerolo e' quella di voler ripetere *QUELLA* tappa. Se si cambia il percorso, non la si ripete piu', e la cosa torna ad avere lo stesso senso della Cuneo-Pinerolo del 2009 (post-modifiche). Cioe' nessuno.
Poi con tutto il rispetto, omaggiare una tappa passata alla storia grazie ad una fuga di 200 km mettendoci un arrivo in salita con l'obiettivo di avere "un finale spettacolare" mi sembra del tutto fuori luogo, dato che la snaturerebbe completamente. Un po' come l'idea di fare un arrivo in salita sul Galibier e dire che e' un omaggio alla tappa di Les Deux Alpes 1998...
Concordo.
Arrivo in salita a Pinerolo significa avere 255 km di attendismo e 5 km di bagarre.
D'altra parte, la Cuneo-Pinerolo con quel tracciato non so quanto avrebbe sensata al giorno d''oggi. E' vero che la corsa la fanno i corridori, ma 55 km di Val Chisone con il vento contrario del pomeriggio (e senza uno Stelvio o un Mortirolo prima, ma con i ben più abbordabili Monginevro e Sestriere) tarperebbero le ali a chiunque.
jumbo ha scritto:Concordo.
Arrivo in salita a Pinerolo significa avere 255 km di attendismo e 5 km di bagarre.
D'altra parte, la Cuneo-Pinerolo con quel tracciato non so quanto avrebbe sensata al giorno d''oggi. E' vero che la corsa la fanno i corridori, ma 55 km di Val Chisone con il vento contrario del pomeriggio (e senza uno Stelvio o un Mortirolo prima, ma con i ben più abbordabili Monginevro e Sestriere) tarperebbero le ali a chiunque.
E' ovvio che quella tappa al giorno d'oggi funzionerebbe solo con moltissima fortuna. Solo come ultima tappa di montagna, e solo se la generale e' ancora aperta, e solo se il leader ha una pessima squadra. Cose difficili ma non impossibili, vedi il Giro di quest'anno o la Vuelta dell'anno scorso.
In qualsiasi altra situazione la Cuneo-Pinerolo e' una tappa da fuga e gruppo a 15 minuti.
FCC 2019/20: rit. FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionatodel Mondo DonneElite, ROTY
Se consideri Trieste fuori dal territorio italiano (anche se dal 1918 era sotto occupazione italiana), allora il Giro 1919 viene prima.
Altrimenti, direi il Giro 1938, con arrivo di tappa a Locarno.
Se consideri Trieste fuori dal territorio italiano (anche se dal 1918 era sotto occupazione italiana), allora il Giro 1919 viene prima.
Altrimenti, direi il Giro 1938, con arrivo di tappa a Locarno.
Nel resoconto degli eventi del Giro 1920 dice che ci fu il primo sconfinamento, in Svizzera
FCC 2019/20: rit. FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionatodel Mondo DonneElite, ROTY
maurofacoltosi ha scritto:Una cosa che darebbe molta visibilità al Giro è quella di fare delle tre maglie ufficiali di Giro, Tour e Vuelta, una sorta di "bandiera", come lo sono la maglia tricolore e la maglia iridata, che vengono indossate dai rispettivi vincitori per tutto l'anno. In pratica, il vincitore del Giro indosserebbe la maglia rosa in tutte le corse alle quali parteciperà dalla fine dell'edizione vinta fino alla prima tappa dell'edizione successiva e lo stesso vale anche per le maglie gialle e roja. Pensate alla visibilità che avrebbe un Giro d'Italia nel quale gareggiano la maglia rosa, la maglia gialla e magari anche la roja. E, al contrario, un Tour che vedrebbe al via anche un corridore in maglia rosa sarebbe tutta pubblicità per il Giro. Ovviamente previo benestare dell'UCI. L'unico problema riguarda tutte le corse secondarie che premiano il leader con una maglia di colore giallo (vedi la Parigi-Nizza per esempio) e in quel caso si dovrebbe adottare un altro colore (magari comune per tutte le corse "minori"; per esempio, sia Tirreno, sia Giro del Lussemburgo hanno la maglia azzurra, che potrebbe diventare il colore fisso x le maglie di leader delle corse minori)
Conosco bene la salita in questione, visto che la faccio in bici almeno una volta a settimana. In realtà fino alla sede comunale sono circa 4 km ad una media del 6,5 %, in virtù di un ultimo km in falsopiano. A meno che non si arrivi fino a La Ruata: in quel caso sono 10 km al 7%, con gli ultimi 3 al 9%
Sorry, dovevo quotare Oronzo in merito a Pramollo
Il problema è che la sede comunale con la sua piazza permetterebbe di allestire arrivo, palco e quant'altro. Non so se ciò sia possibile salendo oltre.
Due opzioni per il pre-arrivo a Roma, dato per quasi certo ( dato che per Conti sarà veicolo di sponsorizzazione per la candidatura olimpica): o un lungo trasferimento in treno con l'AV in stile Tour, oppure la cronoscalata del Terminillo (che è stata la prima cronoscalata nella storia della corsa)
udra ha scritto:Due opzioni per il pre-arrivo a Roma, dato per quasi certo ( dato che per Conti sarà veicolo di sponsorizzazione per la candidatura olimpica): o un lungo trasferimento in treno con l'AV in stile Tour, oppure la cronoscalata del Terminillo (che è stata la prima cronoscalata nella storia della corsa)
Se l'arrivo sarà a Roma, spero vivamente il trasferimento.
FCC 2019/20: rit. FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionatodel Mondo DonneElite, ROTY
Credo molto più in un trasferimento con l'alta velocità, magari da Milano venendo dalla Valtellina. Non mi sembrava neanche lui molto convinto dal Terminillo
Winter ha scritto:Il terminillo non sarebbe male
magari in doppia ascesa
Basta non in cronoscalata
Allora non sono solo io che schifo le cronoscalate
FCC 2019/20: rit. FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionatodel Mondo DonneElite, ROTY