Beh, ma quest'anno le corse del pavè le ha sacrificate proprio perchè volevano orientare la preparazione verso le corse a tappe, snaturando un corridore che, come dici tu, ha 30 anni e non ha più tutti questi margini di crescita. Secondo me hanno sbagliato.peek ha scritto:Se ne parla da anni, ma secondo me hanno anche rinunciato. Thomas ha 30 anni suonati, ormai mi sembra un po' tardi per una scalata al tour.Tranchée d'Arenberg ha scritto:Un altro che voglio seguire con attenzione al prossimo Tour è Thomas, corridore che gli inglesi vogliono trasformare da corridore da pavè ad uomo da Tour. Finora l'esperimento mi è parso non vincente.
Rimane comunque un corridore che a me piace moltissimo perché uno che è protagonista al Fiandre, va sul podio alla Gand-Wevelgem, vince la Parigi-Nizza, è protagonista al tour, vince ori olimpici in pista.
Sono quei corridori che hanno un talento straordinario. Poi è vero che magari finirà la carriera senza fare il grande botto su strada, ma di sicuro si può dire che hanno vissuto il ciclismo a tutto tondo.
Dopo la Sanremo l'han mandato al Catalunya, quindi ha corso il Fiandre, unica corsa al nord, saltando a piè pari tutto il resto. Era un corridore a tutto tondo fino all'anno scorso, quest'anno invece la sterzata che han dato è stata piuttosto netta verso le corse a tappe, infatti ne ha già corse tante (Down Under, Algarve, Paris-Nice, Catalunya, Romandia, Suisse) a fronte di 2 sole corse in linea (Sanremo e, come dicevo prima, Fiandre).
Tra l'altro mi pare che sia partito molto forte, con le affermazioni in Algarve e alla Pa-Ni, per poi scomparire nei successivi appuntamenti.