cauz. ha scritto:
a mio vedere, lo ha fatto con tutti i margini di sicurezza per gli avversari, ma quest'anno ho visto corridori squalificati per molto molto meno.
tipo?
Zakarin al romandia
Bouhanni ad Amburgo (?)
...
...
ok, il tuo "molto molto meno" equivale al mio "molto molto di più"
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
Credo che le giurie debbano necessariamente usare il regolamento come una traccia di massima, nell’interpretazione delle volate.
Se il regolamento fosse applicato “alla lettera”, ad ogni volata di gruppo si dovrebbero squalificare dieci-quindici persone. Gli sprint, e soprattutto le fasi immediatamente precedenti, sono fatti di continue prevaricazioni e prepotenze. Inevitabili, mi viene da dire. Non è cattiveria voluta, è il ciclismo baby.
La volata di Sagan sarebbe da punire guardando il regolamento alla lettera (doppio cambio di direzione, ne è consentito uno solo), ma la lettura dello sprint indica chiaramente la mancanza di dolo.
Principalmente perché le due sbandate non hanno danneggiato l’ombra di nessuno, secondariamente perché i cambi di direzione erano funzionali a uscire dalla scia di chi ha lanciato la volata e poi ad evitare Uran che rinculava sul lato opposto.
Certo Peter poteva semplicemente uscire e mantenersi al centro. Ma ripeto, questa manovra non è stata da squalifica.
Il video dei due dilettanti mostra una situazione molto diversa, anche se meno evidente. Il campione italiano si sposta di oltre due metri verso l’avversario in rimonta che lo ha già affiancato. Cerca e trova il contatto col gomito. Insomma, l’intenzione di ostacolare è netta. Decisione tutt’altro che scandalosa, opinabile, ma che ci stava. Detto ciò il corridore della Zalf aveva altri tre metri sulla sinistra per passare senza piagnistei.