Alluminio vs Carbonio: ovviamente il secondo è molto più pregiato, richiedendo una lavorazione più complessa, oltre che per il valore intrinseco del materiale. Semplificando: reattività simile, comfort decisamente superiore per il carbonio, se realizzato con cura (anche per le fibre ci sono diverse qualità e modalità di realizzazione delle tubazioni). In genere, una carbon viene a costare mediamente intorno o sopra i 500 € in più di un modello analogo, con le stesse dotazioni.
Quindi per problemi di schiena andrebbe consigliato, risolta la questione prezzi. Dipende però anche da che uso se ne vuole fare: in ogni caso, anche stando sempre su strada, col livello di manutenzione che ultimamente abbiamo in Italia, il carbonio è altamente consigliabile.
Un esempio, per tirare dentro un altro marchio che conosco molto bene: Giant Anyroad Comax in carbonio con freni a disco meccanici (a me piace molto)
https://www.giant-bicycles.com/it/anyroad-comax
Lo stesso modello in alluminio costa esattamente 500 € in meno, ed è anche meno dotato a livello di gruppo.
Questione endurance: questa tipologia di bike è pensata per un uso esclusivamente stradale; sono solo più comode e montano rapporti generalmente più agili rispetto alle specialissime da strada. Ormai montano quasi tutte i freni a disco idraulici, anche a scelta, e si possono trovare nel listino di praticamente tutte le marche più prestigiose.
Esempio Trek Domane 4 in carbonio: siamo su prezzi più alti, ma tecnologia molto interessante.
http://trekbikes.com/it/it_IT/biciclett ... 1300-2016/
Manubrio: la piega da corsa è molto più stilosa, non c'è niente da fare... poi va a gusti.

(okkio che cambiano anche i comandi, che diventano da MTB col manubrio dritto)
Campagnolo vs Shimano: se praticamente tutte le bici che abbiamo visto non montano Campagnolo, qualcosa vorrà dire...
Anche qui semplificando: Campagnolo non inferiore tecnicamente, e nemmeno più delicato, a ben vedere, a parità di livello con i concorrenti (mettiamoci anche Sram, e da quest'anno anche Fsa). Costicchiano, ma anche gli altri non scherzano. Direi che è forse più una questione di tradizione; Campagnolo rappresenta il top immaginario nelle specialissime, e forse le marche si adeguano a questa immagine, senza contare che nel caso delle bici che rappresentano una "via di mezzo" la componentistica può variare (l'esempio dei comandi col manubrio dritto potrebbe essere il più calzante).
Modelli per donna: mah... forse vale la tua seconda ipotesi, anche se l'attenzione al genere è una discreta novità, in un ambiente abbastanza maschilista...
(Seriamente: per ovvi motivi mai provata una, e viste in giro pochissime. Immagino ci sia un ulteriore step di comfort, anche con attenzione alle geometrie. Il marchio Giant ad esempio si chiam Liv, e dispone fra l'altro di questo modello in alluminio con dischi idraulici, ad un prezzo interessante:
https://www.liv-cycling.com/it/avail-sl-1-disc--cdb )
Buon Anno e buona scelta, anche se ormai avrai capito che più ci si guarda in giro, più curiosità viene!
