Smanettando con Excel ho cercato di analizzare i dati delle vittorie World Tour delle ultime 5 stagioni (esclusa questa) per darmi ragione sulla crisi del ciclismo italiano, in realtà ho trovato statistiche che non mi hanno proprio dato ragione
, ho però prodotto questo.
Ho preso in esame come dati tutte le vittorie nelle corse World Tour dal 2012 al 2016 divise per nazioni. Ho considerato le vittorie di tappa e le vittorie di classifica generale finale, non ho considerato invece i traguardi parziali (maglie a punti, montagna etc) e le cronosquadre.
Lo scopo era capire se negli ultimi cinque anni la percezione di un ciclismo italiano in crisi di vittorie che contano è una percezione reale, è un impressione o oppure è semplicemente fisiologica dettata dall'aumentare delle fette divise nella torta (più nazioni emergenti).
Ho poi preso in esame il numero di vittorie totali annuali per nazioni e ho fatto un paio di statistiche per capire se veramente le nazioni di lunga tradizione del ciclismo sono in crisi, raggruppando le nazioni in "
-G3" (Belgio,Francia, Italia) ovvero le nazioni fondanti della storia del ciclismo.
-G5 (Belgio, Francia, Italia, Paesi Bassi e Spagna) ovvero quelle che invece hanno maggiormente contribuito a creare la tradizione nella storia intera del ciclismo.
-G11 (Australia,Belgio,Colombia,Francia,Germania,Italia,Regno Unito,Spagna,Stati Uniti, Svizzera) quelle nazioni che formano un gruppetto ormai stabile di nazioni dominanti del ciclismo da almeno quarant'anni e che dunque ormai non si possono più considerare nazioni emergenti. Perchè è chiaro che oggi il ciclismo è molto più globalizzato rispetto a quarant'anni fa, ma quello che voglio capire (e credo che poi andrò piu a fondo, sino agli anni 2000 anche se è più complicato poi dover considerare ciclisti sospesi e non. Per esempio, per il 2011 conto le vittorie di Contador o di Scarponi? O non considero tutte le corse dalle classifiche riscritte? Io sarei piu propenso per considerare il vincitore originale) è se davvero le nazioni "forti" hanno perso terreno per colpa di nazioni emergenti oppure hanno anch'esse la loro parte di colpa.
Inoltre ho tenuto conto anche di:
-un gruppo di nazionali anglofone (Australia, Canada, Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti, Sudafrica) per confermare se è vero che esiste ad oggi una lobby anglosassone nel ciclismo che comanda
Innanzitutto, dati alla mano
l'Italia è quella che ha ottenuto più vittorie dal 2012,
93, il boom stagionale è coinciso con l'anno della vittoria di Nibali al TDF, il 2014 con
23. Questo valore è sceso all'ultima stagione a
15, come nel 2013. Salvo però il 2013 l'Italia è stabilmente sul podio delle tre nazioni più vincenti a fine stagione. La seconda nazione che ha ottenuto più vittorie è la
Spagna,
90 che ha avuto però un incredibile boom nel 2012, ben
33, era l'anno in cui oltre a Valverde e Contador anche Rodriguez e Moreno erano al loro top, salvo fare incredibilmente flop nel 2013 (appena
7 e vivere poi di alti e bassi. Nell'ultimo anno la Spagna è stata però appena la sesta nazione per numero di vittorie. Al terzo posto c'è la
Germania con
82 vittorie. La Germania ha soprattutto beneficiato dei propri velocisti di punta restando sempre tra le prime 4 nazioni per numero di vittorie, eccetto l'ultima stagione complice i guai fisici di Kittel e Degenkolb, crollata a
10. Chi invece, inaspettatamente o no, fa la parte del leone innalzandosi tra le grande potenze ciclistiche di questo sport è il
Regno Unito. Sono
79 le vittorie totali e nell'ultimo hanno è stata anche la nazione con più vittorie (
19). Restando alle nazioni fondanti:
Belgio e
Francia hanno ottenuto [/b]53[/b] e
59 vittorie dal 2012, e a dispetto dei molti ciclisti emergenti (specialmente la Francia) crescuti negli ultimi anni e che noi dovremmo invidiare, hanno sempre ottenuto una quantità stabile di vittorie non superiore a 15. Solo il Belgio ha ottenuto tante vittorie quante l'Italia nell'ultima stagione (seconda nazione più vincitrice dopo Regno Unito): da vedere se è stato un caso oppure una tendenza, anche se, a vedere questo inizio stagione, pare confermarsi. Ovviamente prevedibile la crescita di vittorie WT della
Colombia che dalle sole
3 del 2012 è passata alle
14 vittorie della stagione 2016.
Ma i dati più interessanti per capire se il ciclismo di oggi è più globalizzato rispetto a 5 anni fa è attraverso la lettura delle percentuali di vittoria dei gruppo elencati precedentemente rispetto al numero di vittorie totali.
Iniziando dall
'Italia ho fatto un calcolo in percentuale delle vittorie italiane sul totale e rispetto al 2012 (11,04%) abbiamo perso circa un punto e mezzo, anche se in mezzo c'è un bienno d'oro (2014-2015) in cui la percentuale era superiore al 14.
Nel 2012, le vittorie dei
G3 erano il 23,31% rispetto al totale, un valore che è sceso la stagione successiva a 22.78% ma è poi ridecollato stabilendosi, nell'ultima stagione al 27,63% del totale delle vittorie. Poco più di una vittoria su quattro nel WT è o belga, o francese, o italiana.
Allargando invece il gruppo a Spagna e Paesi Bassi,
G5 il dato risulta un po' instabile. Si parte dal 45,40% in gran parte arricchito dalle 33 vittorie spagnole del 2012, si scende invece addirittura al 31% del 2013 orfano delle vittorie spagnole crollate a 7. Tocca addirittura il 50% con il nuovo boom spagnolo (22 vittorie) e ridiscende al 42,11% nell'ultima stagione quando il numero di vittorie spagnole è quasi dimezzato. Se in realtà posso capire una cosa da queste statisiche è che il vero movimento in crisi (ma lo si era capito da tempo, anche con il taglio delle squadre spagnole) è quello spagnolo, tuttavia secondo me da questa stagione otterremo dati nuovamente interessanti, perchè a fronte di un movimento italiano che ha perso le sue squadre ho visto invece molte cose interessanti da giovani spagnoli come Soler. Anche il movimento dei
Paesi Bassi è cresciuto dal 2012 ma non abbastanza da incidere significativamente.
Ampliando il numero di vittorie al
G11 si legge un valore sostanzialmente stabile attorno all'82%: in particolare rispetto al 2012 è cambiato di appena 0,07 punti in percentuale. Quindi non si può certo dire che il ciclismo sia diventato più globalizzato rispetto a 5 anni fa: anzi, se c'è una stagione dove avuto un crollo è il 2013, soprattutto motivato dal crollo delle vittorie spagnole (per dire quanto è comunque importante che le nazioni guida del ciclismo mantengano un alto livello).
Per quanto riguarda, per concludere, il numero di vittorie percentuali del ciclismo anglosassone credo avrei più risposte andando indietro nel tempo. Il 2012 è infatti l'anno del Tour di Wiggins e della vittoria olimpica, anno in cui il ciclismo britannico è esploso, e le vittorie anglosassoni sono il 22%. Resta comunque un valore che è rimasto praticamente immutato rispetto a cinque anni fa, a conferma del fatto che il ciclismo britannico non è una moda del momento, un movimento passeggero ma una nuova realtà. specialmente considerando che negli ultimi anni sono praticamente scomparse le vittorie americane. Dunque il ciclismo britannico vale "quasi" come quello tradizionale, trovando l'eccezione della stagione 2013 quando, le vittorie anglosassoni avevano persino superato quelle dei G3 (41 a 36).
Risolto l'equivoco (come considero le vittorie che sono state riassegnate?) vorrei aggiungere elementi alla mia statistica considerando anche le annate precedenti.
E' vero che la salute di un movimento non si valuta leggendo solamente le vittorie del World Tour, ma tra alti è bassi il World Tour si è definitivamente affermato come la vera serie A del ciclismo. Abbiamo sempre detto che i nostri corridori si fanno valere molto nelle piccole corse e poco in quelle contano e questo, quello delle vittorie è un dato secondo me molto interessante, per quanto banale, da valutare, soprattutto perché quando iniziano a passare gli anni dall'ultima vittoria da questa o quella corsa non si può dire "eh però negli ultimi anni siamo andati spesso a podio" specie perchè dopo l'assenza di vittorie spesso poi segue, come sta succedendo in queste prime corse stagionali, anche l'assenza dalle top 10.
Edit: per curiosità ho anche aggiunto i dati della stagione fino adesso (che con l'allargamento del WT è quasi un "anno zero") ovviamente i dati non sono molto attendibili secondo me, piuttosto dopati dalle vittorie in terra aussie