Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
- Camoscio madonita
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Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
Penso che possiamo tributare al grande Carlos un topic di saluto:
http://www.cicloweb.it/news/2011/09/15/ ... riera.html
Corridore costante e regolare come pochi nel gruppo, capace di vincere anche un Tour nel 2008 con una splendida azione sull'Alpe d'Huez.
Ho spesso sentito paragonare Sastre a Marino Lejareta che per ragioni d'età non ho mai visto in azione. Chiedo ai più "esperti" un confronto tra i due, in cosa si accomunavano, le differenze in salita e a crono, e così via.
Personalmente mi mancherà la sagoma di Carlos in fondo al gruppo in salita, che vedeva sfilare gli altri per poi rimontare e magari (in alcuni casi) involarsi verso la vittoria.
http://www.cicloweb.it/news/2011/09/15/ ... riera.html
Corridore costante e regolare come pochi nel gruppo, capace di vincere anche un Tour nel 2008 con una splendida azione sull'Alpe d'Huez.
Ho spesso sentito paragonare Sastre a Marino Lejareta che per ragioni d'età non ho mai visto in azione. Chiedo ai più "esperti" un confronto tra i due, in cosa si accomunavano, le differenze in salita e a crono, e così via.
Personalmente mi mancherà la sagoma di Carlos in fondo al gruppo in salita, che vedeva sfilare gli altri per poi rimontare e magari (in alcuni casi) involarsi verso la vittoria.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
Nessuno ci tiene a fare il vecchio bacucco di turno, io men che meno ma il Marino l'ho visto coi miei occhi e rompo il ghiaccio
(se qualche altro vecio non mi anticipa).
Lui apparteneva alla Spagna dei piazzati, attaccanti e rarissimamente vincenti; Sastre no, lui è parte del movimento spagnolo ipervincente (quello da Miguelon in poi, vabbeh, più il segoviano commentatore).
Marino era un attaccante nato, Sastre ha vinto il Tour attaccando bene ed al momento giusto, ma il suo lavoro è imparagonabile ai kilometri di fuga ed al numero di attacchi fatti da Lejarreta. Resta il fatto che... ha ganado il Tour.
Marino era più bravo (anzi era da considerare) anche nella gare di un giorno, sebbene non fece mai una vera attività nel nord.
Sastre si è messo in vista solo nelle gare a tappe, grandi e medie. Un diesel puro. Tutti e due hanno più volte fatto i 3 GT nello stesso anno. Sastre mi pare due volte, ma Marino mi pare di più. Se non erro 4 volte. E Marino non stava in coda al gruppetto di testa. Però non ha vinto il Tour.
E ha vinto la Vuelta nel modo peggiore che si possa augurare ad un corridore (alla Pereiro Sio).

Lui apparteneva alla Spagna dei piazzati, attaccanti e rarissimamente vincenti; Sastre no, lui è parte del movimento spagnolo ipervincente (quello da Miguelon in poi, vabbeh, più il segoviano commentatore).
Marino era un attaccante nato, Sastre ha vinto il Tour attaccando bene ed al momento giusto, ma il suo lavoro è imparagonabile ai kilometri di fuga ed al numero di attacchi fatti da Lejarreta. Resta il fatto che... ha ganado il Tour.
Marino era più bravo (anzi era da considerare) anche nella gare di un giorno, sebbene non fece mai una vera attività nel nord.
Sastre si è messo in vista solo nelle gare a tappe, grandi e medie. Un diesel puro. Tutti e due hanno più volte fatto i 3 GT nello stesso anno. Sastre mi pare due volte, ma Marino mi pare di più. Se non erro 4 volte. E Marino non stava in coda al gruppetto di testa. Però non ha vinto il Tour.
E ha vinto la Vuelta nel modo peggiore che si possa augurare ad un corridore (alla Pereiro Sio).
- Camoscio madonita
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Re: Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
grazie delle delucidazioni. Per il segoviano credo ti riferisci a Delgado.alfiso ha scritto:Nessuno ci tiene a fare il vecchio bacucco di turno, io men che meno ma il Marino l'ho visto coi miei occhi e rompo il ghiaccio(se qualche altro vecio non mi anticipa).
Lui apparteneva alla Spagna dei piazzati, attaccanti e rarissimamente vincenti; Sastre no, lui è parte del movimento spagnolo ipervincente (quello da Miguelon in poi, vabbeh, più il segoviano commentatore).
Marino era un attaccante nato, Sastre ha vinto il Tour attaccando bene ed al momento giusto, ma il suo lavoro è imparagonabile ai kilometri di fuga ed al numero di attacchi fatti da Lejarreta. Resta il fatto che... ha ganado il Tour.
Marino era più bravo (anzi era da considerare) anche nella gare di un giorno, sebbene non fece mai una vera attività nel nord.
Sastre si è messo in vista solo nelle gare a tappe, grandi e medie. Un diesel puro. Tutti e due hanno più volte fatto i 3 GT nello stesso anno. Sastre mi pare due volte, ma Marino mi pare di più. Se non erro 4 volte. E Marino non stava in coda al gruppetto di testa. Però non ha vinto il Tour.
Lejarreta ho letto che ha vinto una Vuelta, anche se quando si correva in primavera (almeno negli anni '80) credo era una corsa un pò più "snobbata" dai Big. Quando si correva in tal periodo vincevano anche dei comprimari tipo Melchor Mauri...
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
Sì, Perico Delgado. Ah cosa importante Marino era quasi un italiano (purtroppo anche nel calendario) e con Amadori faceva il duo Marinos dell'Alfa Lum.Camoscio madonita ha scritto: grazie delle delucidazioni. Per il segoviano credo ti riferisci a Delgado.
Lejarreta ho letto che ha vinto una Vuelta, anche se quando si correva in primavera (almeno negli anni '80) credo era una corsa un pò più "snobbata" dai Big. Quando si correva in tal periodo vincevano anche dei comprimari tipo Melchor Mauri...
Re: Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
grande corridore, da ricordare come uno di quelli che hanno saputo ottenere il massimo dalle proprie doti, senza essere dei fenomeni puri in partenza. la serietà e l'abnegazione per il mestiere sicuramente lo rendono un esempio per come si deve lavorare (e sacrificarsi) per fare il corridore ad alto livello. e i suoi risultati dimostrano però che, appunto, con l'impegno e la dedizione si può avere una grande carriera anche senza avere avuto in dono le doti naturali di un contador, gilbert o cancellara.
si dice che sia pure una gran bella persona. come ciclista, un regolarista mostruoso, partito gregario e poi diventato capitano quasi per caso. perfettamente consapevole dei propri limiti, si ricordano comunque alcuni suoi attacchi coraggiosi. grande sostanza, sempre piazzato, e anche il tour vinto è dovuto più alle circostanze (non fosse stato nella saxo sull'alpe d'huez non avrebbe mai guadagnato così tanto).
forse già alla fine della scorsa stagione sarebbe stato il caso di appendere la bici al chiodo, ma da fuori è facile dirlo.
quanto ai raffronti, ho visto solo la parte finale della carriera di lejarreta, ma il basco mi pareva più forte, più scalatore. forse un paragone azzeccato potrebbe essere escartin. poi ovviamente sastre ha vinto il tour e questo fa pendere la bilancia a suo favore.
si dice che sia pure una gran bella persona. come ciclista, un regolarista mostruoso, partito gregario e poi diventato capitano quasi per caso. perfettamente consapevole dei propri limiti, si ricordano comunque alcuni suoi attacchi coraggiosi. grande sostanza, sempre piazzato, e anche il tour vinto è dovuto più alle circostanze (non fosse stato nella saxo sull'alpe d'huez non avrebbe mai guadagnato così tanto).
forse già alla fine della scorsa stagione sarebbe stato il caso di appendere la bici al chiodo, ma da fuori è facile dirlo.
quanto ai raffronti, ho visto solo la parte finale della carriera di lejarreta, ma il basco mi pareva più forte, più scalatore. forse un paragone azzeccato potrebbe essere escartin. poi ovviamente sastre ha vinto il tour e questo fa pendere la bilancia a suo favore.
Re: Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
Mi era capitato di leggere durante la Vuelta post che invitavano Sastre ad appendere la bici al chiodo, visto che ormai le sue prestazioni sembravano decisamente lontane da quelle dei giorni migliori, ebbene Carlos ora è arrivato alla decisione pochi giorni dopo il trionfo di Cobo alla Vuelta. Eh già, abbiamo visto Cobo centrare il più importante trionfo della carriera dopo aver passato un momento difficile, abbiamo visto Menchov arrancare all'inizio ma poi trovare la forma necessaria per diventare il più prezioso gregario di Juanjo e chiudere al 5° posto. Ci restava la figura di Sastre, immagine sbiadita che in salita cedeva il passo e che per due volte cercava di lasciare quell'ultimo segno (nella tappa dell'Angliru e verso Vitoria). Ma ci restava comunque un Sastre parte della squadra che ha vinto la Vuelta e pertanto ha pensato che quello fosse finalmente il giusto momento per farsi da parte: da vincitore, a suo modo.
Anni di duro lavoro per i propri capitani, una vittoria splendida sull'Alpe d'Huez che l'ha lanciato verso la conquista del Tour e vittorie mai banali (basti pensare alle due ottenute al Giro 2009). Un'onesta carriera che sicuramente lo ha reso simpatico ai più. E mi piace pensare che in molte di quelle sue vittorie ci fosse anche la spinta del suo cognato, Josè Maria "Chava" Jimenez, che di classe ne aveva probabilmente molta più di lui ma che purtroppo ha avuto ben altro destino. Proprio per questo sull'Angliru mi sarebbe piaciuto che avesse potuto lasciare un ultimo, indelebile segno.
Anni di duro lavoro per i propri capitani, una vittoria splendida sull'Alpe d'Huez che l'ha lanciato verso la conquista del Tour e vittorie mai banali (basti pensare alle due ottenute al Giro 2009). Un'onesta carriera che sicuramente lo ha reso simpatico ai più. E mi piace pensare che in molte di quelle sue vittorie ci fosse anche la spinta del suo cognato, Josè Maria "Chava" Jimenez, che di classe ne aveva probabilmente molta più di lui ma che purtroppo ha avuto ben altro destino. Proprio per questo sull'Angliru mi sarebbe piaciuto che avesse potuto lasciare un ultimo, indelebile segno.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
Ha fatto bene,anzi era meglio se chiudeva 1-2 anni prima cosi lasciava un bel ricordo...ormai si staccava anche nelle salitelle che i velocisti facevano con una gamba sola.
Comunque resta sempre una gran bella carriera quella di Sastre,complimenti
Comunque resta sempre una gran bella carriera quella di Sastre,complimenti

- Camoscio madonita
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Re: Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
Si staccava, è vero ma è entrato nei primi 20 alla Vuelta...non è propriamente paragonabile ad un velocista. Semplicemente non era più in grado di piazzare sortite sul modello del Giro 2009.Pat McQuaid ha scritto:Ha fatto bene,anzi era meglio se chiudeva 1-2 anni prima cosi lasciava un bel ricordo...ormai si staccava anche nelle salitelle che i velocisti facevano con una gamba sola.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
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Re: Carlos Sastre appende la bici al chiodo!
La sigla di un noto programma televisivo recitava così:
Ti gridavano "fenomeno", ora invece gridano "bu!", un signore grasso e lento giunto al viale del tramonto. Dai ascolto a chi ti vuole bene, campione, fallo anche tu, meglio adesso che sei un mito, da domani sarai un peto!
Questo è un po' quello che non dovrebbero fare un po' tutti i campioni e non, credo che Sastre abbia corso 1 forse 2 anni di troppo.
L'ho incontrato lo scorso anno in albergo al Giro d'Italia, mi sono fatto una foto insieme e dopo mi ha chiesto 5 euro, naturalmente scherzava, io nel dubbio ho fatto come Stefano Accorsi: "No comprendo...... "
Ti gridavano "fenomeno", ora invece gridano "bu!", un signore grasso e lento giunto al viale del tramonto. Dai ascolto a chi ti vuole bene, campione, fallo anche tu, meglio adesso che sei un mito, da domani sarai un peto!
Questo è un po' quello che non dovrebbero fare un po' tutti i campioni e non, credo che Sastre abbia corso 1 forse 2 anni di troppo.
L'ho incontrato lo scorso anno in albergo al Giro d'Italia, mi sono fatto una foto insieme e dopo mi ha chiesto 5 euro, naturalmente scherzava, io nel dubbio ho fatto come Stefano Accorsi: "No comprendo...... "
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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