E benvenuto per i tuoi contributiantani ha scritto:grazie milleTranchée d'Arenberg ha scritto:Sbiriguda veniale, la supercazzola prematurata.antani ha scritto:grazie mille , quintana o setta?
Benvenuto e complimenti per il nick!!
![Cin Cin :cincin:](./images/smilies/icon_cincin.gif)
E benvenuto per i tuoi contributiantani ha scritto:grazie milleTranchée d'Arenberg ha scritto:Sbiriguda veniale, la supercazzola prematurata.antani ha scritto:grazie mille , quintana o setta?
Benvenuto e complimenti per il nick!!
eccheppalle!!ciclistasiciliano ha scritto:dopo un po torno, con nuovo nick, ne avevo un altro ho perso l'account. "cicloturista".
Benvenuto!Burundi Jack ha scritto:Ciao a tutti sono anni che vi leggo e trovo che sia il miglior sito ciclistico!
Spero si essere accettato da tutti sul forum!
P.s tifo Froome.... vedo che non e' molto apprezzato qui
Benvenuto Burundi.Burundi Jack ha scritto:Ciao a tutti sono anni che vi leggo e trovo che sia il miglior sito ciclistico!
Spero si essere accettato da tutti sul forum!
P.s tifo Froome.... vedo che non e' molto apprezzato qui
... ecco, bene.....Le chat qui rit ha scritto: forza Italia e w il ciclismo pulito
Ciao Marco e benvenuto!Pazzi_per_pirazzi ha scritto:Ciao a tutti!
Sono Marco e sono marchigiano.
Ho sempre seguito il ciclismo, specialmente negli anni 90. Dopo diversi anni di digiuno, sono tornato a seguirlo quanto e più di prima, anche leggendo il vostro forum.
Da ragazzino tifavo Chiappucci, ancora ricordo il bar dove vidi in diretta l'impresa del Sestriere. Ovviamente ho tifato Pantani.
Oggi non ho un ciclista preferito e sono felice di ciò perchè mi permette di vedere con occhio diverso lo sport a differenza degli altri in cui sono coinvolto (calcio, basket,etc).
Poi, certo, c'è la grande simpatia per Pirazzi (con un collega ci siamo iscritti al fan club!)
Benvenuto! Hai atteso sin troppo per unirti alla compagnia!Ferdinando ha scritto:Ciao a tutti i membri di questo splendido forum! Mi presento. Mi chiamo Marco e seguo il forum da diversi anni e, con tutto il sito di Cicloweb, è un punto di riferimento fondamentale per me appassionato di ciclismo. Seguo questo magnifico sport dai tempi di Pantani, cioè dal 1998 e con molta più assiduità dai primi anni 2000. Grazie al "Pirata" è nata questa grande passione che coltivo percorrendo migliaia di km tra i monti, le colline e le spiagge abruzzesi!! Spero di trovarmi bene in questa comunità e di condividere con voi le magnifiche emozioni che sa regalarci il ciclismo in ogni sua sfaccettatura !!
Era ora!!!Marco Gaviglio ha scritto:ciao a tutti, mi chiamo Marco, abito a Genova, faccio il giornalista e scribacchio anch'io di ciclismo qua e là, quando mi capita, ma non su Cicloweb che cmq leggo da una vita (essendo di gran lunga la cosa migliore che ci sia in Italia, sull'argomento) e commento abitualmente su facebook; sul forum invece sono nuovo, nel senso che ero già iscritto da un po' ma fino ad oggi non avevo mai scritto: ma un po' di tempo qui sopra ce lo perdo volentieri!
Presentazione bella densa e piacevole, che fa capire che di ciclismo te ne intendi. Benvenuto!Marco Gaviglio ha scritto:ciao a tutti, mi chiamo Marco, abito a Genova, faccio il giornalista e scribacchio anch'io di ciclismo qua e là, quando mi capita, ma non su Cicloweb che cmq leggo da una vita (essendo di gran lunga la cosa migliore che ci sia in Italia, sull'argomento) e commento abitualmente su facebook; sul forum invece sono nuovo, nel senso che ero già iscritto da un po' ma fino ad oggi non avevo mai scritto: ma un po' di tempo qui sopra ce lo perdo volentieri!
che alto dire... ah sì, avendo vissuto a Lisbona ho un debole per tutto ciò che è portoghese e questo si traduce anche nel ciclismo (per quanto ci sia poco da emozionarsi alle spalle di Rui Costa e della Volta ao Algarve, ma occhio a Ruben Guerreiro!), odio Pirazzi (ciclisticamente parlando, si intende) e in generale il tipo di corridore che il buon Stefano rappresenta: nel senso che un conto è essere spettacolari, e un conto è essere sì generosi ma andare incontro, sostanzialmente, a sconfitta sicura ogni volta che ci si attacca un numero sulla schiena. Per questo amo Valverde e Van Avermaet, amo tutto sommato anche Sagan ma nel suo caso penso che ad un'enorme dose di talento non corrisponda altrettanta sapienza tattica, e per quanto riguarda Contador penso che sia diventato spettacolare quando ha smesso di essere il più forte, dal 2012 o giù di lì. Perché fatalmente, quando sei il favorito, non te lo fa fare nessuno di mettere a repentaglio il risultato attaccando da lontano, almeno per quanto riguarda le grandi gare a tappe e le corse sulle Ardenne. Sulle pietre, invece, è tutta un'altra storia e per questo sono forse le corse più belle da vedere (dopo il Giro dell'Appennino, è ovvio)...
Quanto ai percorsi, lunga vita ai finali semplificati tipo Amstel, che costringono i big ad attaccarsi prima, e morte alle Liegi soporifere degli ultimi anni; il che, nelle gare a tappe, si traduce in un mio astio incondizionato per lo Zoncolan - praticamente nulla più di un muro di Huy lungo 9 km, che ammazza lo spettacolo prima ma anche durante l'arrampicata: che spettacolo è vedere dei professionisti arrancare su pendenze impossibili?) e in attacchi di orticaria che puntualmente mi colgono alla presentazione di ogni percorso della Vuelta. Mentre il mio amore incondizionato va al Mortirolo e al Fedaia, emblema della salita dura piazzata come penultima o addirittura terz'ultma di giornata, ma che per forza di cose terremota la corsa; nel novero ci starebbe anche il Colle delle Finestre, ma mi ha un po' rotto le palle questa retorica del "ciclismo d'altri tempi" che scatta sulla Rai non appena i corridori si ritrovano a fare un metro di sterrato, con tanto di filtri in bianco e nero sulla tv che avrei pagato un fracco di soldi per vederla a colori, possibilmente!
Credo anche che non sia il caso di strapparsi le vesti se le nostre Professional (tutt'altro che trascendentali) non vengono invitate al Giro, e che in generale il ciclismo italiano è per lo più in mano a degli amatori (buoni o cattivi, capaci o meno, a seconda dei casi), penso che nessuno si deve azzardare a cambiare gli ultimi 30 km della Sanremo ma che ai -90 ci servono Le Manie come il pane, penso che... un pochino di doping esista ancora e qualcosa lo prendono tutti quanti, ma non per questo smetto di considerare il ciclismo lo sport più bello e massacrante al mondo, fondamentalmente perché per vincere una gara non basta andar forte né avere la squadra migliore, ma spesso subentrano giochi incrociati degni di House of Cards (della serie "tiro io, tiri te, perdo io ma perdi anche tu, mi va bene se vince Tizio purché non vinca Caio, ecc ecc) e... bon, questo era il mio "credo ciclistico" condensato, per il resto ci sentiamo nei vari thread sul forum!
azz, alla faccia della presentazione, non c'è una virgola su cui son in disaccordo, benvenutoMarco Gaviglio ha scritto:ciao a tutti, mi chiamo Marco, abito a Genova, faccio il giornalista e scribacchio anch'io di ciclismo qua e là, quando mi capita, ma non su Cicloweb che cmq leggo da una vita (essendo di gran lunga la cosa migliore che ci sia in Italia, sull'argomento) e commento abitualmente su facebook; sul forum invece sono nuovo, nel senso che ero già iscritto da un po' ma fino ad oggi non avevo mai scritto: ma un po' di tempo qui sopra ce lo perdo volentieri!
che alto dire... ah sì, avendo vissuto a Lisbona ho un debole per tutto ciò che è portoghese e questo si traduce anche nel ciclismo (per quanto ci sia poco da emozionarsi alle spalle di Rui Costa e della Volta ao Algarve, ma occhio a Ruben Guerreiro!), odio Pirazzi (ciclisticamente parlando, si intende) e in generale il tipo di corridore che il buon Stefano rappresenta: nel senso che un conto è essere spettacolari, e un conto è essere sì generosi ma andare incontro, sostanzialmente, a sconfitta sicura ogni volta che ci si attacca un numero sulla schiena. Per questo amo Valverde e Van Avermaet, amo tutto sommato anche Sagan ma nel suo caso penso che ad un'enorme dose di talento non corrisponda altrettanta sapienza tattica, e per quanto riguarda Contador penso che sia diventato spettacolare quando ha smesso di essere il più forte, dal 2012 o giù di lì. Perché fatalmente, quando sei il favorito, non te lo fa fare nessuno di mettere a repentaglio il risultato attaccando da lontano, almeno per quanto riguarda le grandi gare a tappe e le corse sulle Ardenne. Sulle pietre, invece, è tutta un'altra storia e per questo sono forse le corse più belle da vedere (dopo il Giro dell'Appennino, è ovvio)...
Quanto ai percorsi, lunga vita ai finali semplificati tipo Amstel, che costringono i big ad attaccarsi prima, e morte alle Liegi soporifere degli ultimi anni; il che, nelle gare a tappe, si traduce in un mio astio incondizionato per lo Zoncolan - praticamente nulla più di un muro di Huy lungo 9 km, che ammazza lo spettacolo prima ma anche durante l'arrampicata: che spettacolo è vedere dei professionisti arrancare su pendenze impossibili?) e in attacchi di orticaria che puntualmente mi colgono alla presentazione di ogni percorso della Vuelta. Mentre il mio amore incondizionato va al Mortirolo e al Fedaia, emblema della salita dura piazzata come penultima o addirittura terz'ultma di giornata, ma che per forza di cose terremota la corsa; nel novero ci starebbe anche il Colle delle Finestre, ma mi ha un po' rotto le palle questa retorica del "ciclismo d'altri tempi" che scatta sulla Rai non appena i corridori si ritrovano a fare un metro di sterrato, con tanto di filtri in bianco e nero sulla tv che avrei pagato un fracco di soldi per vederla a colori, possibilmente!
Credo anche che non sia il caso di strapparsi le vesti se le nostre Professional (tutt'altro che trascendentali) non vengono invitate al Giro, e che in generale il ciclismo italiano è per lo più in mano a degli amatori (buoni o cattivi, capaci o meno, a seconda dei casi), penso che nessuno si deve azzardare a cambiare gli ultimi 30 km della Sanremo ma che ai -90 ci servono Le Manie come il pane, penso che... un pochino di doping esista ancora e qualcosa lo prendono tutti quanti, ma non per questo smetto di considerare il ciclismo lo sport più bello e massacrante al mondo, fondamentalmente perché per vincere una gara non basta andar forte né avere la squadra migliore, ma spesso subentrano giochi incrociati degni di House of Cards (della serie "tiro io, tiri te, perdo io ma perdi anche tu, mi va bene se vince Tizio purché non vinca Caio, ecc ecc) e... bon, questo era il mio "credo ciclistico" condensato, per il resto ci sentiamo nei vari thread sul forum!
Perché gli ultimi 30 km della Sanremo sono paragonabili, per pathos, soltanto all'ultimo giro del Mondiale. Ok, spesso poi arriva la volata, ma lo sai solo dopo l'arrivo come è andata a finire, ed è questo il bellochinaski89 ha scritto:Benvenuto, bella presentazione, ma perchè quel veto sugli ultimi 30 Km della Milano-Sanremo?
Però è troppo difficile andare via sul Poggio e la Cipressa è purtroppo completamente inutile dato che provarci li è un suicidio, per me la Pompeiana serve eccomeMarco Gaviglio ha scritto:Perché gli ultimi 30 km della Sanremo sono paragonabili, per pathos, soltanto all'ultimo giro del Mondiale. Ok, spesso poi arriva la volata, ma lo sai solo dopo l'arrivo come è andata a finire, ed è questo il bellochinaski89 ha scritto:Benvenuto, bella presentazione, ma perchè quel veto sugli ultimi 30 Km della Milano-Sanremo?
Intanto grazie a tutti per il benvenuto!
Certo, è difficile, ma è difficile anche sprintare dopo 300 km ai 43 all'ora: in entrambi i casi vincono solo degnissimi corridori, a prescindere dal nome. E anche in questi ultimi anni, in fondo, il Poggio è stato decisivo: Gerrans 2012, Kwiatkowski 2017, tutto sommato anche Cancellara 2008 perché era servito a tirare il collo al gruppochinaski89 ha scritto:
Però è troppo difficile andare via sul Poggio e la Cipressa è purtroppo completamente inutile dato che provarci li è un suicidio, per me la Pompeiana serve eccome
Ma quest'anno il podio e' andato via sul Poggio..e' difficile, ma non e' impossibile. La tensione e' proprio li. Sai che qualcuno ci provera', non sai se qualcuno ci riuscira'. Rientreranno in discesa? Si guardano prima della volata? Vince un finisseur da dietro?chinaski89 ha scritto:Però è troppo difficile andare via sul Poggio e la Cipressa è purtroppo completamente inutile dato che provarci li è un suicidio, per me la Pompeiana serve eccomeMarco Gaviglio ha scritto:Perché gli ultimi 30 km della Sanremo sono paragonabili, per pathos, soltanto all'ultimo giro del Mondiale. Ok, spesso poi arriva la volata, ma lo sai solo dopo l'arrivo come è andata a finire, ed è questo il bellochinaski89 ha scritto:Benvenuto, bella presentazione, ma perchè quel veto sugli ultimi 30 Km della Milano-Sanremo?
Intanto grazie a tutti per il benvenuto!