Seb ha scritto:cauz. ha scritto:
io ho una paura drammatica del futuro. speriamo che iserbyt si spicci...
Anche io ho un po' di preoccupazioni sul futuro del ciclocross. Il problema è che senza più Nys (e Albert) si è passati direttamente ad una coppia di fenomeni che a 22 anni ha praticamente già vinto tutto quello che c'era da vincere: ok l'ambizione, ok la rivalità ed il gusto della sfida, ma è comprensibile che essendo ancora entrambi giovanissimi non vogliano spendere i prossimi 10 anni in mezzo al fango ma vadano anche a cercare qualcosa di nuovo.
Speriamo che i "senatori" riescano a ritirare fuori qualche bella stagione e diano filo da torcere ancora per qualche anno alle nuove leve, Iserbyt e tutti gli altri
c'è anche Nieuwenhuis all'orizzonte, ci dà il tempo di imparare a scriverlo correttamente, che a bieles ha girato sui tempi degli elite. qualcuno sa se passerà già quest'anno o se fa ancora una stagione tra gli u23?
io dai senatori invece non mi aspetto più molto, credo che il cambio generazionale li abbia relegati definitivamente ai margini. c'è invece una generazione di mezzo, più o meno coetanei dei due fenomeni, che ho ancora margini, forse persino per crescere: van der haar, aerts, sweeck, veermersch...
e poi, guardando il lato positivo, c'è una forte internazionalizzazione nelle categorie inferiori, che potrebbe riflettersi in una maggiore apertura una volta che i due dioscuri saranno passati in strada. chissà che anche bertolini non riesca ad esprimersi lì in mezzo.