Con un ca.zzo (cit.) di "traino" decente magari andava anche meglio.Gli ascolti televisivi sono un meccanismo perverso,chissà come rosicherà il povero Savino che ha conseguito un beffardo e modesto numero del diavolo 6.66,in linea con i suoi mediocri risultati abituali.CicloSprint ha scritto:Ieri la tappa di Cagliari al 14%!!!
Servizio Rai 2017
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Re: Servizio Rai 2017
Re: Servizio Rai 2017
Concordo con te, nel complesso non è male la regia, ma la ricerca della spettacolarità non rende fruibile la lettura di alcune fasi della corsa.desmoblu ha scritto:Mi permetto: la regia non è affatto pessima, tecnicamente le riprese sono ottime e quindi presumo che chi se ne occupa abbia la dovuta esperienza. È solo imprecisa e spersonalizzata, e cioé tende a enfatizzare la spettacolarità (dell'azione o del contorno) a scapito della leggibilità. Non credo sia casuale, credo sia un input chiaro e deliberato: siccome si vuole essere generalisti e "piacere" a un pubblico vasto (su rai2) che senso ha individuare con chiarezza uno Yates o un Mollema? Che senso ha la volata dei battuti? Si inquadra la volata dall'elicottero per mostrare varchi e spallate, si inquadra il vincitore, si pesca Nibali (l'unico che il 90% del pubblico di rai2 conosce, anche solo di nome), fatto. Il prodotto "piace" di più a quel pubblico e fa più ascolti.
Tanto per capirsi, una volata va ripresa solo frontalmente e con un campo allargato, da prendere tutta la strada. Tutte le altre cose (primi piani, riprese laterali...), le fai rivedere dopo, nei replay.
Ma questo fatto, di voler dare un'impronta personalizzata all'avvenimento, lo vediamo già in altri sport e anche in modo più invasivo. Penso al nuoto, dove fra riprese a filo d'acqua, primi piani e riprese subacquee (che durano anche 30 o 40 metri), si capisce sempre meno. Ma anche lo sci alpino sta prendendo una brutta deriva, alcune regie impiegano riprese laterali (le peggiori), primi piani, carrellate....ma dove siamo, a Hollywood?

La regia sportiva deve essere la più semplice possibile, ma qui si sentono tutti dei novelli Kubrick.

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Re: Servizio Rai 2017
Quest'anno dopo 18 anni alla Regia non c'è più Balani...Alanford ha scritto:Concordo con te, nel complesso non è male la regia, ma la ricerca della spettacolarità non rende fruibile la lettura di alcune fasi della corsa.desmoblu ha scritto:Mi permetto: la regia non è affatto pessima, tecnicamente le riprese sono ottime e quindi presumo che chi se ne occupa abbia la dovuta esperienza. È solo imprecisa e spersonalizzata, e cioé tende a enfatizzare la spettacolarità (dell'azione o del contorno) a scapito della leggibilità. Non credo sia casuale, credo sia un input chiaro e deliberato: siccome si vuole essere generalisti e "piacere" a un pubblico vasto (su rai2) che senso ha individuare con chiarezza uno Yates o un Mollema? Che senso ha la volata dei battuti? Si inquadra la volata dall'elicottero per mostrare varchi e spallate, si inquadra il vincitore, si pesca Nibali (l'unico che il 90% del pubblico di rai2 conosce, anche solo di nome), fatto. Il prodotto "piace" di più a quel pubblico e fa più ascolti.
Tanto per capirsi, una volata va ripresa solo frontalmente e con un campo allargato, da prendere tutta la strada. Tutte le altre cose (primi piani, riprese laterali...), le fai rivedere dopo, nei replay.
Ma questo fatto, di voler dare un'impronta personalizzata all'avvenimento, lo vediamo già in altri sport e anche in modo più invasivo. Penso al nuoto, dove fra riprese a filo d'acqua, primi piani e riprese subacquee (che durano anche 30 o 40 metri), si capisce sempre meno. Ma anche lo sci alpino sta prendendo una brutta deriva, alcune regie impiegano riprese laterali (le peggiori), primi piani, carrellate....ma dove siamo, a Hollywood?![]()
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Re: Servizio Rai 2017
Quoto !Alanford ha scritto:La regia sportiva deve essere la più semplice possibile, ma qui si sentono tutti dei novelli Kubrick.
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Re: Servizio Rai 2017
Ma arrivo di tappa e classifiche perchè non si vedono mai a fine tappa?
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Re: Servizio Rai 2017
Bellissimo il fatto che la regia venga definita imprecisa e spersonalizzata ma nel complesso bene.
Dopo vado dalla mia collega e le dico:" sei brutta ed antipatica ma ti vorrei chiavare lo stesso"
Ribadisco,ho dovuto riguardare 2 volte i km finali per capirci qualcosa.
Se per arrivare al grande pubblico bisogna far questo allora significa che si perderanno anche i "fedelissimi" appassionati che seguono pure il Liberazione o Larciano.

Dopo vado dalla mia collega e le dico:" sei brutta ed antipatica ma ti vorrei chiavare lo stesso"

Ribadisco,ho dovuto riguardare 2 volte i km finali per capirci qualcosa.
Se per arrivare al grande pubblico bisogna far questo allora significa che si perderanno anche i "fedelissimi" appassionati che seguono pure il Liberazione o Larciano.
Re: Servizio Rai 2017
Ecco bravo questi sono i miei cavalli di battaglia.desmoblu ha scritto: Per la riconoscibilità: bravi, vero. C'è anche da dire che l'incertezza sull'identità del corridore fa parte del romanticismo delle corse. Non so, è capitato in passato di vedere una divisa Astana e sentir dire "è Nibali!", "no è Scarponi!" [], magari in tv con immagini disturbate o a bordo strada. Io ho sentito commenti del genere in cima alla Lombarda. E poi tutto un coro di commenti, voci incontrollate sui distacchi tipo telefono senza fili che rimbalzano di curva in curva. Tovaglie improvvisate stese a terra.
Troppa precisione uccide il romanticismo.
Non voglio che il ciclismo sia trasformato nell'automobilismo o nel motociclismo.
Anche per questo sono contrario a schematizzare troppo il calendario e al proliferare delle corse in circuito.
E' un piacere non da poco cercare d'individuare in gruppo i propri beniamini o i loro avversari.
Il tracciamento via GPS toglierebbe questo piacere; l'uso di maglie o caschi ad hoc per il capitano della squadra oppure l'uso di numeri più grandi (questo lo vedo meno efficace) lascerebbe comunque il sottile piacere della ricerca dei vari ciclisti.
Re: Servizio Rai 2017
Hahahaha.. non fraintendere. Provo a spiegarmi meglio.Bob House ha scritto:Bellissimo il fatto che la regia venga definita imprecisa e spersonalizzata ma nel complesso bene.![]()
Dopo vado dalla mia collega e le dico:" sei brutta ed antipatica ma ti vorrei chiavare lo stesso"![]()
Ribadisco,ho dovuto riguardare 2 volte i km finali per capirci qualcosa.
Se per arrivare al grande pubblico bisogna far questo allora significa che si perderanno anche i "fedelissimi" appassionati che seguono pure il Liberazione o Larciano.
Tecnicamente la fotografia, i movimenti di camera, le inquadrature etc sono ottimi (i filtri anche, benché su alcune camere strani). La regia è, sempre tecnicamente, di livello buono/alto: però è fatta per un target diverso dall'appassionato/esperto. È pensata per un pubblico da tv generalista, che di ciclismo non sa niente, non sa cosa succede in una volata, non sa le differenze tra i vari gpm, spesso non riesce a capire la classifica generale. E allora lo invogli con belle immagini, con una narrazione accattivante (narrazione per immagini, naturalmente), le clip e i commentatori in studio.
Il prodotto, per uno che di ciclismo sa poco o nulla, è accattivante. E se le riprese fossero filologicamente corrette lo sarebbe di meno, perché le immagini sarebbero meno accattivanti e tanto lui - spettatore - non saprebbe leggere quanto avviene sullo schermo.
È un giro pop, vedi, per precisa volontà degli organizzatori.
È come dire che un romanzo è scritto peggio di un saggio: non è vero, solo sono target diversi e allora cambiano il linguaggio, la struttura e la sintassi. Tu prova a scrivere un romanzo con in registro di un saggio e viceversa.. il risultato sarà pessimo. Poi chiaro, il saggio è più corretto, preciso, documentato e completo di un romanzo. Più approfondito: però interessa gli appassionati dell'argomento, e raramente diventa un best-seller.
Secondo me il peccato di fondo è proprio non aver sdoppiato le trasmissioni tra raisport e rai2: da una parte dirette fiume senza clip e rosolini, ché così gli appassionati si collegano alle 13 e sono contenti, dall'altra una mini diretta preceduta da mezz'ora di riassunto montato "in favore di spettatore". Tutti contenti.
Così invece si rischia di scontentare tutti: noi appassionati perché la trasmissione è troppo poco approfondita, e gli altri che si ritrovano 4 ore di trasmissione al posto dei fatti vostri o loro o di chiunque siano. Capisco peraltro l'emorragia di ascolti di ieri: la gente che vuole vedere il calcio non puoi "educarla" a forza alla terzultima giornata di campionato, con la Lazio che fa 7 gol e l'Inter che le prende e... a quel pubblico lì interessano di più le partite, punto. Se non gliele dai, cambia semplicemente canale (anziché guardare 3 ore di tappa che non sa minimamente interpretare). Se poi confezioni una regia accattivante magari catturi l'attenzione per 10 minuti, "Gesualda guarda che figa la Sardegna", ma nulla più.
Il peccato di fondo è quello, appunto. La regia è pienamente in linea con le richieste, e tecnicamente ben fatta. Ecco spiegato l'apparente paradosso

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Re: Servizio Rai 2017
tornando al discorso della riconoscibilità dei corridori, mi viene in mente una soluzione ancora più banale della maglia personalizzata (che servirebbe solo per il leader), e cioè il casco personalizzato! con colori, nomi, scritte o quel che si vuole (ad esempio Garzelli aveva una tigre bianca o una roba simile, negli ultimi anni di carriera), di modo che il corridore avendo lo stesso suo casco particolare in ogni corsa dell'anno, diventi immediatamente riconoscibile: ad es., a prescindere dal dorsale che in effetti cambia ad ogni gara, ma sul casco ognuno potrebbe avere un numero assegnato per tutto l'anno, magari con grafiche personalizzate come in formula 1, di modo che tutti sapremmo che lo 00 della Bardiani è Pirazzi, il 18 della Movistar è Valverde, l'1 della Bora è Sagan e così via....
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Re: Servizio Rai 2017
hai fatto 2 grandi proposte marcoMarco Gaviglio ha scritto:tornando al discorso della riconoscibilità dei corridori, mi viene in mente una soluzione ancora più banale della maglia personalizzata (che servirebbe solo per il leader), e cioè il casco personalizzato! con colori, nomi, scritte o quel che si vuole (ad esempio Garzelli aveva una tigre bianca o una roba simile, negli ultimi anni di carriera), di modo che il corridore avendo lo stesso suo casco particolare in ogni corsa dell'anno, diventi immediatamente riconoscibile

Re: Servizio Rai 2017
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Re: Servizio Rai 2017
Contador avrebbe una pistola e si troverebbe Salvini tra i piedi tempo zero
Buona idea però i caschi personalizzati per i capitani

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Re: Servizio Rai 2017
quella del casco personalizzato, se pur senza grafiche particolari, non mi sembra una grande novità e credo di aver visto a più riprese caschi di colore diverso per i capitani.guidobaldo de medici ha scritto:hai fatto 2 grandi proposte marcoMarco Gaviglio ha scritto:tornando al discorso della riconoscibilità dei corridori, mi viene in mente una soluzione ancora più banale della maglia personalizzata (che servirebbe solo per il leader), e cioè il casco personalizzato! con colori, nomi, scritte o quel che si vuole (ad esempio Garzelli aveva una tigre bianca o una roba simile, negli ultimi anni di carriera), di modo che il corridore avendo lo stesso suo casco particolare in ogni corsa dell'anno, diventi immediatamente riconoscibilemi piace sia quella della maglia personalizzata per il leader di squadra... sia quella del casco personalizzato. tu metti una tigre sul casco di garzelli... una pinna di squalo sul casco di nibali... penso sarebbe bellissimo, e anche divertente per i bambini, perché no...
armstrong di sicuoro ma anche nibali in qualche occasione ha indossato un casco di colore diverso rispetto a quello dei suoi compagni.
mi sembra poi che anche le bici siano state a più riprese personalizzate con colori differenti per i capitani.
valverde ha la bici bianca
in passato anche contador usava bici di colore diverso
in linea di massima concordo sul fatto che ci sia troppa omologazione all'interno di un team ma tante cose sono già state fatte e più di tanto non si può fare anche perchè poi molto lo deve fare chi riprende le corse.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Servizio Rai 2017
Ma l'ascolto è più che buono e sin dalla prima tappa,specie se si pensa che sono state tappe agonisticamente interlocutorie o forse insignificanti.Un 14% lo producesse Savino si imbriacherebbe a tal punto da arrivare impresentabile alla puntata successiva.Ma darei ben pochi meriti al taglio diverso del prodotto,secondo me perdersi l'arrivo del gruppetto "principale" è un errore e basta,una svista involontaria che mica avrebbe fatto perdere chissà quale momento nazional popolare.Era questione di pochi secondi.L'incremento degli ascolti a mio parere è dovuto solo al cambio di rete,un tecnicismo.desmoblu ha scritto:Capisco peraltro l'emorragia di ascolti di ieri
Re: Servizio Rai 2017
Il cambio di rete serve proprio a quello. Un 14% mica è basso, anzi. Vabbè che credo abbiano chiuso Domenica in, le vecchie (per guardare domenica in bisogna avere la pensione da almeno un decennio), se si sono accorte che erano repliche, potrebbero aver girato sul 2, più difficile finiscano sul 3 (tutti comunisti).
Poi, la regia pop quando in gruppo non succede nulla male non fa, ecco.
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Re: Servizio Rai 2017
vero, il casco personalizzato non sarebbe una novità assoluta, ma anziché lasciato all'iniziativa dei singoli, potrebbe essere un meccanismo incentivato dall'Uci. Che, invece, di fronte a innovazioni del genere è sempre stata restia, vedi le multe date a Cipollini per ogni suo body fuori dalle righe.Strong ha scritto:quella del casco personalizzato, se pur senza grafiche particolari, non mi sembra una grande novità e credo di aver visto a più riprese caschi di colore diverso per i capitani.guidobaldo de medici ha scritto:hai fatto 2 grandi proposte marcoMarco Gaviglio ha scritto:tornando al discorso della riconoscibilità dei corridori, mi viene in mente una soluzione ancora più banale della maglia personalizzata (che servirebbe solo per il leader), e cioè il casco personalizzato! con colori, nomi, scritte o quel che si vuole (ad esempio Garzelli aveva una tigre bianca o una roba simile, negli ultimi anni di carriera), di modo che il corridore avendo lo stesso suo casco particolare in ogni corsa dell'anno, diventi immediatamente riconoscibilemi piace sia quella della maglia personalizzata per il leader di squadra... sia quella del casco personalizzato. tu metti una tigre sul casco di garzelli... una pinna di squalo sul casco di nibali... penso sarebbe bellissimo, e anche divertente per i bambini, perché no...
armstrong di sicuoro ma anche nibali in qualche occasione ha indossato un casco di colore diverso rispetto a quello dei suoi compagni.
mi sembra poi che anche le bici siano state a più riprese personalizzate con colori differenti per i capitani.
valverde ha la bici bianca
in passato anche contador usava bici di colore diverso
in linea di massima concordo sul fatto che ci sia troppa omologazione all'interno di un team ma tante cose sono già state fatte e più di tanto non si può fare anche perchè poi molto lo deve fare chi riprende le corse.
La cosa paradossale è che, mentre nel calcio le maglie storiche vengono stuprate ogni anno da design sempre più assurdi e scollegati dall'originale per sole ragioni di marketing, il ciclismo che da questo punto di vista non avrebbe nessun tabù che gli impedisca di inventarsi seconde e terze maglie anche le più fantasiose (perché non c'è nessuna tradizione di maglie secolari da violare) in modo da attivare gli stessi meccanisimi commerciali, invece vi rinuncia: l'unica è giusto la squadra di Vaughters, che solitamente cambia maglia in maniera piuttosto sensibile in occasione del Tour. Per tutte le altre, invece, salvo approdo di nuovi sponsor la maglia è la stessa da gennaio a ottobre. Con tanto di "inchiavabili" mantelline tutte nere e tutte uguali nei giorni di pioggia. Suvvia, un po' di fantasia non farebbe male!

Re: Servizio Rai 2017
Ma come la fai narrazione di uno sport (=il ciclismo) che ha visibilita' (sulla rete che lo trasmette il Giro) di 3 settimane all'anno?desmoblu ha scritto:È chiaro il tentativo di "avvicinare" il pubblico della tv generalista, in accordo anche con le idee di Cairo su carta stampata e con il palinsesto "dedicato" su radio2. Però il pubblico non lo avvicini "per forza": devi costruire un interesse tramite la narrazione (questa sconosciuta)
Se togli gli appassionati, la gente al piu' ti conosce Nibali. La narrazione andrebbe creata durante tutto l'anno, se vuoi trasmettere poi i grandi eventi.
Cmq, gia' che si era su Raidue, io mi sarei giocato un La Grande Corsa con la Gialappa's Band (e magari il loro imitatore che fa DeZan+Santini).
Secondo me avrebbero dato piu' brio alla trasmissione, che ora sembra un enorme tappabuchi senza un filo narrativo.
Fermo restando che su RaiSport+ la diretta nonstop in contemporeanea (avendo la produzione presumo pagato gia' le immagini) del live della tappa e' d'obbligo (e invece ci piazzano repliche o altri tappabuchi di repertorio

Ma Viaggio nell'Italia del Giro non lo guarda nessuno? Secondo me e' il programma piu' brillante ideato da quando il Giro e' tornato in Rai (il resto sono derivati dell'esperienza Fininvest) pero' tra gli appuntamenti di giornata non lo citano mai (forse perche' prodotto da RaiCultura anziche' da RaiSport?). Quest'anno poi alla fine di ogni puntata c'e' un particolare duo umoristico capitano+gregario davvero brillante

Critica: GiroMattina dovrebbe pubblicizzare la localita' di partenza invece che ripetere a nastro per mezz'ora le solite menate sulla tappa di ieri e quella di oggi, tanto per riempire lo slot di palinsesto

P.S.: la riconoscibilita' dei corridori? Numero sul casco come i dilettanti

In ogni caso, l'UCI dovrebbe imporre (almeno alle squadre WT) mantelline che riproducano fedelmente la maglia sottostante, numero compreso. Quando piove non si capisce un cactus, scusate il francesismo

Confidando che RaiPlay non mostri piu' il vincitore di corsa nell'immagine di anteprima... 
Cassani nel ruolo di primo commentatore tecnico, sempre e comunque
"Ormai Cassani è l'Alessandro Barbero del ciclismo
" (martin eden)

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Re: Servizio Rai 2017
Io lo guardo con molto piacere. Camurri racconta un'Italia che in tanti non conosciamo e lo fa in modo competente e allo stesso tempo leggero. Mi piacexwait ha scritto: Ma Viaggio nell'Italia del Giro non lo guarda nessuno? Secondo me e' il programma piu' brillante ideato da quando il Giro e' tornato in Rai (il resto sono derivati dell'esperienza Fininvest) pero' tra gli appuntamenti di giornata non lo citano mai (forse perche' prodotto da RaiCultura anziche' da RaiSport?). Quest'anno poi alla fine di ogni puntata c'e' un particolare duo umoristico capitano+gregario davvero brillante![]()

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Re: Servizio Rai 2017
i numeri sulle vertebre lombari non servono praticamente mai, spesso sono accartocciati, si leggono male, e poi ogni volta devi andare a confrontare il numero con la startlist.
Re: Servizio Rai 2017
Poi c'è quella scelta di Pop_X per le musiche di sottofondo che rende il tutto un po' più disturbanteTranchée d'Arenberg ha scritto:Io lo guardo con molto piacere. Camurri racconta un'Italia che in tanti non conosciamo e lo fa in modo competente e allo stesso tempo leggero. Mi piacexwait ha scritto: Ma Viaggio nell'Italia del Giro non lo guarda nessuno? Secondo me e' il programma piu' brillante ideato da quando il Giro e' tornato in Rai (il resto sono derivati dell'esperienza Fininvest) pero' tra gli appuntamenti di giornata non lo citano mai (forse perche' prodotto da RaiCultura anziche' da RaiSport?). Quest'anno poi alla fine di ogni puntata c'e' un particolare duo umoristico capitano+gregario davvero brillante![]()
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Servizio Rai 2017
Un bel programma, e ogni tanto l'ho anche visto in replica fuori stagione 

Re: Servizio Rai 2017
Secondo me dovevano fare programmi di approfondimento (ma leggeri) nelle settimane precedenti, in modo da creare un'attesa piuttosto che imporre un palinsesto che a molti può rompere i maroni (e quindi li perdi, come spettatori). Io non ho badato tanto ai dati auditel ma ad altre indagini demoscopiche, essendo l'auditel una truffa (il campione è di qualche migliaio di apparecchi, mi pare sulle 12.000 persone in tutto. I milioni di spettatori sono semplici proiezioni.)xwait ha scritto:Ma come la fai narrazione di uno sport (=il ciclismo) che ha visibilita' (sulla rete che lo trasmette il Giro) di 3 settimane all'anno?desmoblu ha scritto:È chiaro il tentativo di "avvicinare" il pubblico della tv generalista, in accordo anche con le idee di Cairo su carta stampata e con il palinsesto "dedicato" su radio2. Però il pubblico non lo avvicini "per forza": devi costruire un interesse tramite la narrazione (questa sconosciuta)
Se togli gli appassionati, la gente al piu' ti conosce Nibali. La narrazione andrebbe creata durante tutto l'anno, se vuoi trasmettere poi i grandi eventi.
Cmq, gia' che si era su Raidue, io mi sarei giocato un La Grande Corsa con la Gialappa's Band (e magari il loro imitatore che fa DeZan+Santini).
Secondo me avrebbero dato piu' brio alla trasmissione, che ora sembra un enorme tappabuchi senza un filo narrativo.
Fermo restando che su RaiSport+ la diretta nonstop in contemporeanea (avendo la produzione presumo pagato gia' le immagini) del live della tappa e' d'obbligo (e invece ci piazzano repliche o altri tappabuchi di repertorio)
Ma Viaggio nell'Italia del Giro non lo guarda nessuno? Secondo me e' il programma piu' brillante ideato da quando il Giro e' tornato in Rai (il resto sono derivati dell'esperienza Fininvest) pero' tra gli appuntamenti di giornata non lo citano mai (forse perche' prodotto da RaiCultura anziche' da RaiSport?). Quest'anno poi alla fine di ogni puntata c'e' un particolare duo umoristico capitano+gregario davvero brillante![]()
Critica: GiroMattina dovrebbe pubblicizzare la localita' di partenza invece che ripetere a nastro per mezz'ora le solite menate sulla tappa di ieri e quella di oggi, tanto per riempire lo slot di palinsesto![]()
P.S.: la riconoscibilita' dei corridori? Numero sul casco come i dilettanti
In ogni caso, l'UCI dovrebbe imporre (almeno alle squadre WT) mantelline che riproducano fedelmente la maglia sottostante, numero compreso. Quando piove non si capisce un cactus, scusate il francesismo
Rispetto al solito "quelli che", considerato lo zoccolo di appassionati che - essendo quest'anno rai2 l'unica rete dedicata al ciclismo - si sono sintonizzati per vedere il Giro, c'è stato un forte calo di pubblico (il pubblico abituale, intendo).
Ecco, ottima l'idea di De Zan/Santini, bravo! È uno degli sketch migliori della storia recente della Gialappa's, diciamo degli ultimi 10-15 anni. Certo meglio di Ubaldo Pantani. Un contenitore generalista che tenga insieme aggiornamenti calcistici, dirette dal Giro e clip, magari con qualcuno di competente e "televisivo" il giusto che spieghi i fondamentali, un contenitore del genere condotto dalla Gialappa funzionerebbe e avvicinerebbe davvero il grande pubblico. Sempre tenendo ferma la diretta fiume su raisport, naturalmente.
Viaggio nell'Italia del Giro carino, ben fatto. Unico appunto: la bici con cavalletto

(Scherzo, ma non troppo: al posto una vecchia bici restaurata, che si addice più al conduttore, oppure una bici da corsa. Una diversa ogni giorno: sarebbero sponsorizzazioni decenti, non come il surrettizio estathè zero)
Mantelline d'accordo. Per i caschi direi che se si vuole mettere un numero ci sono modi adeguati: non intendevo certo un'aerografata, pensavo piuttosto a uno sticker.
Oppure un bel bollino cm 10x10 da piazzarsi da qualche parte: rosso per il capitano, bianco per il/i giovane/i, giallo per i luogotenenti, blu per, azzurro per.
[edit: i caschi tanto personalizzati li trovo controproducenti, e lo dico da - tra le altre cose - aerografista: le sfumature da distante si vedono male, e spesso il tutto si risolve in un unico pastone marronazzurroverdinorosso. Va benissimo sui primi piani e nelle riprese ravvicinate, ma in questi casi si legge molto facilmente anche il dorsale o il numero sulla bici. Dal punto di vista "affabuatorio" è un'altra storia, ma ricordiamo che spesso i soprannomi sono pretenziosi e pacchiani: il "cobra di quercianella", l'"aquila di marghera", il "cinghiale di ponte romito", la "marmotta di narni", il "ghepardo di marrubiu" sono accostamenti che chiunque - sano di mente - tenderebbe ad evitare, sulla carta e su un casco. Senza contare il biblico florilegio di animali, i doppioni etc.
Ricordo infine che spesso gli stessi corridori non brillano per senso della misura, e in molti casi Cipollini e Pozzato sono dei moderati in confronto a.]
Ultima modifica di desmoblu il lunedì 8 maggio 2017, 20:32, modificato 1 volta in totale.
Re: Servizio Rai 2017
Qualcuno di voi mi potrebbe spiegare il senso di mettere in onda due ricognizioni della stessa tappa : una con garzelli (rai) e l'altra con saligari (kilometro zero) ?
Re: Servizio Rai 2017
Una è una breve ricognizione delle salite, l'altra è un misto di strade evidenziate su una cartina e inquadrature di una nota bevanda analcolica zuccherata.henny5 ha scritto:Qualcuno di voi mi potrebbe spiegare il senso di mettere in onda due ricognizioni della stessa tappa : una con garzelli (rai) e l'altra con saligari (kilometro zero) ?
Re: Servizio Rai 2017
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Re: Servizio Rai 2017
a dar retta al palinsesto Rai, domani la Grande Minch... ehm, Corsa durera' lo spazio di un TgLIS
diretta corsa su RaiSport fino alle 14, poi un quarto d'ora di cabaret sul "Secondo Programma" per tornare poi subito alla cronaca
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Re: Servizio Rai 2017
Con tutto l'EstaThe che si sta bevendo Saligari in questo Giro, il prossimo anno torna a correre. Ma con la Novo Nordisk.
Re: Servizio Rai 2017
Sì, è con grande mestizia che mi trovo a confermare quanto già anticipato da lapi dario.
Pare effettivamente che oggi la grande corsa durerà solo 15 minuti.
Temo scene di disperazione melodrammatiche nel forum. Cercate di darvi un contegno, soffriamo in silenzio.
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Re: Servizio Rai 2017
Uno scandalo, dobbiamo boicottare la tappapeek ha scritto:Sì, è con grande mestizia che mi trovo a confermare quanto già anticipato da lapi dario.
Pare effettivamente che oggi la grande corsa durerà solo 15 minuti.
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FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Servizio Rai 2017
Oggi è una tappa importante. Domani che è per velocisti forse si tornerà ai 45 minuti...peek ha scritto:Sì, è con grande mestizia che mi trovo a confermare quanto già anticipato da lapi dario.
Pare effettivamente che oggi la grande corsa durerà solo 15 minuti.
Temo scene di disperazione melodrammatiche nel forum. Cercate di darvi un contegno, soffriamo in silenzio.
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Re: Servizio Rai 2017
facciano quello che vogliono, basta che si rendano conto del problema. io sono stufo di non riconoscere i corridori.desmoblu ha scritto: [edit: i caschi tanto personalizzati li trovo controproducenti, e lo dico da - tra le altre cose - aerografista: le sfumature da distante si vedono male, e spesso il tutto si risolve in un unico pastone marronazzurroverdinorosso.
è tutta una cosa tipo "potrebbe essere Siutsou", "mi sembra che sia Vakoc", "c'è un uomo della Androni che al momento non so chi sia"
vabbè dai. pensiamo al povero Siutsou, che già è sconosciuto di suo. siamo sinceri... nessuno quando sente "Siutsou" ha presente la vera faccia di Siutsou... che faccia ha Siutsou?

Re: Servizio Rai 2017
guidobà, hai scelto alcuni tra i più riconoscibili
siutsou ha la maglia di campione bielorusso e comunque è uno facilmente riconoscibile per la struttura fisica e la pedalata. Idem Vakoc, secondo me tra i qs (che spesso confondo soprattutto richeze e sabatini) è uno facilmente riconoscibile per fisico e pedalata e modo di correre.
Una delle cose che personalmente amo di più del ciclismo è il riconoscere i ciclisti (amici e compagna restano sempre a bocca aperta) prima di telecronisti e moto (e spesso non è che ci voglia molto e spesso quanti ''insulti'' da casa che gli mando quando insistono con il nome di un corridore al posto di un altro). Poi capisco il tuo è un discorso non da malato come posso essere io o tanti sul forum che guardando ore e ore di ciclismo riconoscono gli atleti da minimi dettagli, ma da semplice spettatore, anche un po' disinteressato. Beh il problema in questo caso però appunto è solo di chi si avvicina da poco alla materia o di chi non la segue molto. C'è gente che da casa non riconosce nemmeno i calciatori, nonostante il nome e il numero.
Poi i telecronisti spesso sbagliano (e sbaglia anche la regia), ma ripeto, succede anche nel calcio con tanto di numeri e maglia, succede persino con moto e macchine, quando magari a vestire gli stessi colopri sono al massimo due piloti. L'altro giorno hanno anche confuso Vinales e Rossi che pur correndo con la stessa moto...
Invece sul discorso delle mantelline sono pienamente d'accordo su chi dice che si dovrebbe fare qualcosa, quando piove tra immagini più scure, volti tirati, occhialoni, inquadrature lontane e mantelline monocromatiche non si capisce più nulla.

siutsou ha la maglia di campione bielorusso e comunque è uno facilmente riconoscibile per la struttura fisica e la pedalata. Idem Vakoc, secondo me tra i qs (che spesso confondo soprattutto richeze e sabatini) è uno facilmente riconoscibile per fisico e pedalata e modo di correre.
Una delle cose che personalmente amo di più del ciclismo è il riconoscere i ciclisti (amici e compagna restano sempre a bocca aperta) prima di telecronisti e moto (e spesso non è che ci voglia molto e spesso quanti ''insulti'' da casa che gli mando quando insistono con il nome di un corridore al posto di un altro). Poi capisco il tuo è un discorso non da malato come posso essere io o tanti sul forum che guardando ore e ore di ciclismo riconoscono gli atleti da minimi dettagli, ma da semplice spettatore, anche un po' disinteressato. Beh il problema in questo caso però appunto è solo di chi si avvicina da poco alla materia o di chi non la segue molto. C'è gente che da casa non riconosce nemmeno i calciatori, nonostante il nome e il numero.
Poi i telecronisti spesso sbagliano (e sbaglia anche la regia), ma ripeto, succede anche nel calcio con tanto di numeri e maglia, succede persino con moto e macchine, quando magari a vestire gli stessi colopri sono al massimo due piloti. L'altro giorno hanno anche confuso Vinales e Rossi che pur correndo con la stessa moto...
Invece sul discorso delle mantelline sono pienamente d'accordo su chi dice che si dovrebbe fare qualcosa, quando piove tra immagini più scure, volti tirati, occhialoni, inquadrature lontane e mantelline monocromatiche non si capisce più nulla.
Re: Servizio Rai 2017
A mio modesto parere questa cosa dei caschi personalizzati è una "cagata pazzesca"
(cit.)
Però lo ribadisco è il mio personalissimo punto di vista.
A tal proposito infatti non ho mai avuto problemi a riconoscere i corridori.Anzi per certi versi,mi diverto un casino quando mi danno le immagini dall'alto e dico tra me e me "questo è ..."
Lo stile in bici,la corporatura,l'abbigliamento abituale,sono tutte caratteristiche che aiutano tantissimo.
Un pò come quando si guarda un film o una serie Tv e si va alla ricerca del particolare o del "feticcio" classico inserito dal regista.
Ricordo ancora le telecronache di Cassani,il quale ci metteva mezzo secondo a riconoscere qualsiasi corridore.
Per me è un problema di scarsa preparazione dei vari addetti ai lavori,piuttosto che di produzione televisiva.
p.s. sposo però il discorso mantelline,in quanto chiaramente per le ragioni cromatiche già sopra menzionate,sarebbe piacevole se venissero elaborate riproducendo i colori della maglia in uso dai vari team

Però lo ribadisco è il mio personalissimo punto di vista.
A tal proposito infatti non ho mai avuto problemi a riconoscere i corridori.Anzi per certi versi,mi diverto un casino quando mi danno le immagini dall'alto e dico tra me e me "questo è ..."
Lo stile in bici,la corporatura,l'abbigliamento abituale,sono tutte caratteristiche che aiutano tantissimo.
Un pò come quando si guarda un film o una serie Tv e si va alla ricerca del particolare o del "feticcio" classico inserito dal regista.
Ricordo ancora le telecronache di Cassani,il quale ci metteva mezzo secondo a riconoscere qualsiasi corridore.
Per me è un problema di scarsa preparazione dei vari addetti ai lavori,piuttosto che di produzione televisiva.
p.s. sposo però il discorso mantelline,in quanto chiaramente per le ragioni cromatiche già sopra menzionate,sarebbe piacevole se venissero elaborate riproducendo i colori della maglia in uso dai vari team
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Re: Servizio Rai 2017
Mah, Siutsou sarà sconosciuto a te, ma io lo riconosco benissimo dal 2004, quandò battè Pozzovivo ai mondiali di Verona. Allo stesso modo riconosco Vakoc, mentre altri corridori, ad esempio Savitskiy o Schlegel, non so proprio che faccia abbiano. Ma questo è un limite mio, così come è un limite tuo non riconoscere un corridore tutto sommato noto come Siutsou. Postlberger l'altro giorno l'ho riconosciuto in un attimo (con tanto di bestemmione per questioni fantaciclistiche).guidobaldo de medici ha scritto:facciano quello che vogliono, basta che si rendano conto del problema. io sono stufo di non riconoscere i corridori.desmoblu ha scritto: [edit: i caschi tanto personalizzati li trovo controproducenti, e lo dico da - tra le altre cose - aerografista: le sfumature da distante si vedono male, e spesso il tutto si risolve in un unico pastone marronazzurroverdinorosso.
è tutta una cosa tipo "potrebbe essere Siutsou", "mi sembra che sia Vakoc", "c'è un uomo della Androni che al momento non so chi sia"
vabbè dai. pensiamo al povero Siutsou, che già è sconosciuto di suo. siamo sinceri... nessuno quando sente "Siutsou" ha presente la vera faccia di Siutsou... che faccia ha Siutsou?ma se non so che faccia ha Siutsou, e non lo riconosco nemmeno quando corre, allora stiamo davvero parlando di un fantasma. siamo nell'anonimato più totale.
Quello che voglio dire è che riconoscere o meno un corridore dal volto dipende anche dal grado di conoscenza dello spettatore. Io non ho mai visto una partita di Pallamano in tv (salvo olimpiadi) e se mi collego occasionalmente mentre ne stano trasmettendo una, non posso pretendere che la Rai o chi trasmette le immagini possa fare i salti mortali per farmi riconoscere tutti i giocatori in campo. Se guardo Chievo - Empoli, almeno la metà dei calciatori non riuscirei a riconoscerli dal viso.
E' chiaro che qualcosa per rendere più facilmente riconoscibili i ciclisti di possa e si debba fare. Il nome scritto con caratteri sufficientemente intellegibili sul dorso degli atleti potrebbe essere un buon modo per iniziare. Anche delle grafiche collegate col gps potrebbero dare una bella mano. E potrebbe essere una bella proposta anche quella di dare una maglia diversa al capitano di ciascuna squadra.
Però arrivati ad un certo punto, fatto tutto ciò che ho elencato sopra, un minimo di conoscenza degli atleti colui che guarda la corsa in tv deve avercela. Altrimenti siamo in una situazione simile a quella che vivo quando vado a trovare i miei a casa e nonno mi chiede "chi è in maglia rosa?". Gli dico il nome del corridore, ma tanto lui non lo cosce e potrei pure dirgli "Hermann Maier" o "Gareth Bale".
Tra l'altro credo che a questo punto siamo pure OT visto che si discute di questioni che esulano dalle competenze Rai.
ps: i caschi e le bici personalizzate esistono da anni. Non hanno risolto nulla.
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Re: Servizio Rai 2017
eppure la domanda resta, che faccia ha siutsou?tetzuo ha scritto:guidobà, hai scelto alcuni tra i più riconoscibili![]()
siutsou ha la maglia di campione bielorusso e comunque è uno facilmente riconoscibile per la struttura fisica e la pedalata. Idem Vakoc, secondo me tra i qs (che spesso confondo soprattutto richeze e sabatini) è uno facilmente riconoscibile per fisico e pedalata e modo di correre.
lo chiedo in maniera non casuale, perchè l'altro giorno alla partenza si è presentato senza casco e con un occhiale "leggero" e mi ha sorpreso, me lo aspettavo differente, come dire...
e mi sono chiesto, ma è mai possibile che mi sorprenda nell'osservare un corridore che vedo correre da quando è passato professionista?
per me il discorso dei caschi (sulle mantelline nemmeno sto a rilanciare, tanto è ovvio) è abbastanza dirimente. oggi non sappiamo quasi se un corridore è biondo o moro.
un primo passo sarebbe quello di togliersi il casco per presentazioni e interviste, già solo vederli salire al foglio firma a volto scoperto sarebbe una lieta novità (qualcuno lo fa ancora). è vero che caschi e occhiali sono sponsor da mettere in mostra, ma c'è già tutta la corsa per loro.
inoltre io re-introdurrei la libertà di indossare o meno il casco negli arrivi in salita, ma su questo gli sponsor non ci sentiranno mai, purtroppo.
sottolineo nuovamente anche come il problema dei telecronisti sia quello di stare sempre più distanti dai corridori.
de zan era uno del gruppo, praticamente, veniva inviato ad ogni corsa e spesso faceva partenza e arrivo.
oggi capita sempre più spesso che i telecronisti si trovino a commentare da corso sempione delle immagini che gli arrivano dall'altra parte del mondo.
per quelli di eurosport (che già non riconoscerebbero il proprio vicino di casa) la cosa è ancora più accentuata.
da questo punto di vista è molto utile avere un commentatore fresco di ritiro, che ha ancora una certa familiarità con i nomi del gruppo.
cassani era un fenomeno, ma sicuramente l'essere passato direttamente dalla sella al microfono lo ha aiutato parecchio.
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
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Re: Servizio Rai 2017
Questo è il problema n.1 dell'informazione al Giro.chinaski89 ha scritto:Ma arrivo di tappa e classifiche perchè non si vedono mai a fine tappa?
Ma forse è più un problema dell'organizzazione di corsa che del dispensatore delle immagini.
Invece sulle riprese unico suggerimento quello di far vedere sempre le volate di fronte.
Per il resto mi pare vada tutto più che bene.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Servizio Rai 2017
vabbè qui tutti fenomeni... tutti in grado di riconoscere qualunque corridore in 20 centesimi di secondo grazie al formidabile colpo d'occhio... basta la forma delle scapole per riconoscere Montaguti... dal culo leggermente stondato si capisce immediatamente che quello è Mikel Landa... sì bravi
peccato che poi alle strade bianche ci vuole mezz'ora di diretta per sapere che trentin non è trentin ma stybar...
poi arrivano quelli che "io mi diverto a cercare di riconoscerli"
vabbè allora ve li mettiamo sotto un drappo nero e voi li dovete indovinare... facciamo così che vi divertite da pazzi.


poi arrivano quelli che "io mi diverto a cercare di riconoscerli"


Re: Servizio Rai 2017
A proposito di volata dall'elicottero. Riguardando le fasi finali della corsa e quindi proprio la volata di Cagliari, ho notato un problema (non nuovo per la verità): un ritardo di circa 2'' tra la ripresa dalla telecamera fissa e quella dall'elicottero.desmoblu ha scritto:Mi permetto: la regia non è affatto pessima, tecnicamente le riprese sono ottime e quindi presumo che chi se ne occupa abbia la dovuta esperienza. È solo imprecisa e spersonalizzata, e cioé tende a enfatizzare la spettacolarità (dell'azione o del contorno) a scapito della leggibilità. Non credo sia casuale, credo sia un input chiaro e deliberato: siccome si vuole essere generalisti e "piacere" a un pubblico vasto (su rai2) che senso ha individuare con chiarezza uno Yates o un Mollema? Che senso ha la volata dei battuti? Si inquadra la volata dall'elicottero per mostrare varchi e spallate,
Nel momento in cui è partito Haas, proprio quando ha sopravanzato Jungels c'è stato uno stacco della regia sulla telecamera aerea che trasmetteva invece il momento dello scatto avvenuto circa 2" prima. Una volta tornati sulla telecamera fissa Richeze e tutti gli altri erano già alla sua ruota.
Domanda ai tecnici : c'è modo di rimediare o trattasi di ritardo inevitabile? Nel caso, non sarebbe più indicato tenere la ripresa aerea per la riproposizione della volata evitando stacchi e controstacchi?
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Re: Servizio Rai 2017
Scusate i segnali dedicati Moto e Elicottero sul sito, dove sono ?
Re: Servizio Rai 2017
Ci voglio provare. Oggi (ma solo oggi) ho deciso che vedrò tutta 'La Grande Corsa' su Rai Due. Con l'audio. Pubblicità compresa.



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Re: Servizio Rai 2017
Ecco, sul 'Mi stai facendo diventare più dura' della Betto, recedo clamorosamnete da ogni intento...non ho resistito neanche 10 minuti...spengo la tv.
La riaccendo dopo le 15.


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Re: Servizio Rai 2017
Perfetto come sempre, poco da aggiungere.cauz. ha scritto:eppure la domanda resta, che faccia ha siutsou?tetzuo ha scritto:guidobà, hai scelto alcuni tra i più riconoscibili![]()
siutsou ha la maglia di campione bielorusso e comunque è uno facilmente riconoscibile per la struttura fisica e la pedalata. Idem Vakoc, secondo me tra i qs (che spesso confondo soprattutto richeze e sabatini) è uno facilmente riconoscibile per fisico e pedalata e modo di correre.
lo chiedo in maniera non casuale, perchè l'altro giorno alla partenza si è presentato senza casco e con un occhiale "leggero" e mi ha sorpreso, me lo aspettavo differente, come dire...
e mi sono chiesto, ma è mai possibile che mi sorprenda nell'osservare un corridore che vedo correre da quando è passato professionista?
per me il discorso dei caschi (sulle mantelline nemmeno sto a rilanciare, tanto è ovvio) è abbastanza dirimente. oggi non sappiamo quasi se un corridore è biondo o moro.
un primo passo sarebbe quello di togliersi il casco per presentazioni e interviste, già solo vederli salire al foglio firma a volto scoperto sarebbe una lieta novità (qualcuno lo fa ancora). è vero che caschi e occhiali sono sponsor da mettere in mostra, ma c'è già tutta la corsa per loro.
inoltre io re-introdurrei la libertà di indossare o meno il casco negli arrivi in salita, ma su questo gli sponsor non ci sentiranno mai, purtroppo.
sottolineo nuovamente anche come il problema dei telecronisti sia quello di stare sempre più distanti dai corridori.
de zan era uno del gruppo, praticamente, veniva inviato ad ogni corsa e spesso faceva partenza e arrivo.
oggi capita sempre più spesso che i telecronisti si trovino a commentare da corso sempione delle immagini che gli arrivano dall'altra parte del mondo.
per quelli di eurosport (che già non riconoscerebbero il proprio vicino di casa) la cosa è ancora più accentuata.
da questo punto di vista è molto utile avere un commentatore fresco di ritiro, che ha ancora una certa familiarità con i nomi del gruppo.
cassani era un fenomeno, ma sicuramente l'essere passato direttamente dalla sella al microfono lo ha aiutato parecchio.
Non capisco perché te la prendi tanto dandomi del fenomeno, qual è il problema? Se su un forum di ciclismo mi vieni a dire che non riconosci i ciclisti facendo il nome di due che personalmente riconosco al volo, cosa ti devo dire: bravo hai ragione? E sì, personalmente riconosco molti ciclisti da particolari che per un profano come te, possono sembrare assurdi. Ripeto come ti ho già detto più volte, invece di sparare a destra e manca, studiati un po' la materia. Ci sono filmati e riviste (oltre che questo forum) dove poterti fare una vasta cultura riguardo questo sport/show, e sì, potresti anche tu dopo un po' riconoscere Landa e Montaguti (altri due che riconosco al volo in gruppo) al volo.guidobaldo de medici ha scritto:vabbè qui tutti fenomeni... tutti in grado di riconoscere qualunque corridore in 20 centesimi di secondo grazie al formidabile colpo d'occhio... basta la forma delle scapole per riconoscere Montaguti... dal culo leggermente stondato si capisce immediatamente che quello è Mikel Landa... sì bravipeccato che poi alle strade bianche ci vuole mezz'ora di diretta per sapere che trentin non è trentin ma stybar...
poi arrivano quelli che "io mi diverto a cercare di riconoscerli"vabbè allora ve li mettiamo sotto un drappo nero e voi li dovete indovinare... facciamo così che vi divertite da pazzi.
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Re: Servizio Rai 2017
"Dance On A Volcano, dall'ultimo album dei Genesis con Peter Gabriel"
ma una cosa giusta, uno straccio di nozione, una nota a margine... niente, in Rai l'ignoranza paga sempre bene
edit: "si appena ritirato Ron Dennis"

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Re: Servizio Rai 2017
davvero fetente lollobrigida che brucia la notizia di dennis a pancani. pancani educatissimo "eh sì, è proprio come dici tu"
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Re: Servizio Rai 2017
ahhh, come mi piace la Betto...
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Re: Servizio Rai 2017
ma scherzo dài, si parla un po' così... non è che devi subito partire per la guerra...tetzuo ha scritto:Ripeto come ti ho già detto più volte, invece di sparare a destra e manca, studiati un po' la materia.

- Walter_White
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Re: Servizio Rai 2017
Oggi doveva durare un quarto d'ora, invece sono ancora lì.....
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
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Re: Servizio Rai 2017
Dura fino alle 14.45
Re: Servizio Rai 2017
Sono permalosissimo, dovresti averlo capito ormai.guidobaldo de medici ha scritto:ma scherzo dài, si parla un po' così... non è che devi subito partire per la guerra...tetzuo ha scritto:Ripeto come ti ho già detto più volte, invece di sparare a destra e manca, studiati un po' la materia.
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Re: Servizio Rai 2017
tranquillo, tanto non sarai mai permaloso come martinellotetzuo ha scritto: Sono permalosissimo, dovresti averlo capito ormai.

(non c'entra come cosa, ma mi sembra che i velocisti abbiano un carattere abbastanza "strondzo", diciamo così, o comunque più "strondzo" degli scalatori, che vedo più miti come persone, un po' più umili. poi magari mi sbaglio)