non so in quanti riporteranno le parole di rolland in conferenza stampa oggi, però sarebbe il caso di farlo.
alla domanda sul perchè ieri si è svegliato alle cinque, prima della tappa, senza riuscire più ad addormentarsi, ha detto che più che emozionato era felice, che fa il ciclista per questo, per correre sulle montagne della leggenda come lo Stelvio, per partecipare a corse storiche come il Giro numero cento, che avrebbe voluto anche andare in fuga sullo Stelvio ma la gamba non c'era, così ci ha riprovato oggi.
sul perchè non fa più classifica, se è davvero il capitano della squadra o che, lui ha detto che è contento del suo ruolo, che è quello che avrebbe sempre voluto avere.
allora perchè non ci sono altri ciclisti che corrono come lui, attaccando tutti i giorni? in principio non voleva rispondere: "Chiedetelo agli altri, io parlo per me". Però per se' ha continuato a parlare, perchè dice che il ciclismo oggi è cambiato, tutti pensano sempre a risparmiare energie,finchè a furia ti accorgi che la corsa è finita. Mentre secondo lui è meglio dare sempre tutto, alla peggio il giorno dopo arrivi ultimo, ma che ne sai, magari invece arrivi decimo. Dice che quando faceva il Tour per la classifica si sentiva morto nei tre mesi successivi, perchè non puoi permetterti nemmeno di bucare, e devi stare tutto il tempo a guardare quello che fanno gli altri, mentre lui a stare lì, in mezzo al gruppo, proprio non ci si trova, non è capace di aspettare, preferisce attaccare. Dice che il ciclismo già è parecchio faticoso di suo, se poi ci si toglie anche il gusto del piacere, di fare quello che più si ama, allora non ha più senso farlo.
ecco, sono felice di poter fare il tifo per uno così, e una volta ogni due anni, anche di vederlo vincere.
