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Ero convinto pure io del futuro radioso di Damiano, ma alla fine quel Giro era solo uno slotBATTINI N. ha scritto:Che ricordi a tornare con la mente a quei tempi. Ero davvero convinto che Damiano potesse diventare il nuovo cannibale del ciclismo, anche se ero molto giovane, avevo 12 anni, quindi una percezione diversa da quella attuale. Però questo piacevole ricordo mi spinge ad una riflessione: come mai Cunego, che a 22 anni era capace di vincere sia nei GT che nelle classiche, non abbia poi mostrato margini di miglioramento? Di solito un qualunque corridore a 22 anni ha ancora tanto da migliorare, basta vedere i percorsi di un Nibali o di un Basso..ecco, dato che allora non seguivo il ciclismo con lo stesso occhio di oggi, volevo avere vostri pareri sulla mancata esclusione di Cunego.Admin ha scritto:Stasera scartabellavo per motivi tecnici su vecchi articoli, e mi sono imbattuto in questo: http://oldsite.cicloweb.it/articolo/200 ... unego.html
(La data nell'url è relativa all'import nel CW2, quindi non è rilevante).
Certo che ne scrivevo un gran bene, del caro Damiano, altroché!
Altra cosa: 13 anni fa ero molto più stringato, a quanto pare...![]()
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Grazie mille Admin della risposta, benchè dando un'occhiata a questo thread e leggendo le prime 13 pagine, ho capito di aver toccato un tasto molto dolente date le divisioni degli utenti su DamianoAdmin ha scritto:Comunque, prima che piovaprovo a rispondere al buon Battini.
La carriera di Cunego è stata tutto sommato molto coerente, a parte il Giro vinto, che è rimasto un uovo fuori dal cesto. Per il resto, Damiano è stato un buon corridore da classiche.
Il Giro vinto l'ha invece imposto all'attenzione generale come quello che probabilmente non era, ovvero un uomo in grado di far bene (all'inizio pensavamo che potesse addirittura fare benissimo, quasi dominare) nei GT. Da qui il malinteso che si è trascinato per un decennio, attraverso preparazioni forzate e sbagliate, e soprattutto attraverso attese spasmodiche destinate a essere puntualmente deluse, e a strozzare via via sempre di più il veronese, che da un certo punto in avanti ha visibilmente patito tutto ciò.
Il Giro del 2004 fu certo impegnativo, ma gli avversari che fronteggiò Cunego non furono il meglio sulla piazza, a parte Simoni che però, avendo in squadra la maglia rosa, potè muoversi liberamente fino a un certo punto (lo fece nelle ultime due tappe di montagna, magari non lo fece prima). Tanto per sintetizzare, al secondo posto arrivò Honchar, che mai prima né dopo si era/è segnalato per essere un grande "gtista". Quarto fu Cioni. (Vado a memoria, ma mi pare che la classifica fu proprio questa, con Gibo terzo).
Per cui ci sta che un corridore in uno stato di grazia (quale Cunego quell'anno effettivamente era), sfruttando pure un po' di fattore sorpresa e in più una squadra molto più forte delle altre (vedi il capolavoro di Falzes), e un parterre di avversari non irresistibile, riesca a fare la magia. Ripetersi però rischia di diventare impossibile, e così sono andate - secondo me - le cose nel caso di Damiano.
PS: ora - prima o dopo - Principe verrà a dire che le cose sono andate così perché Cunego era l'unico corridore pulito in un gruppo di ultradopati, mentre in quel 2004 trovò lo "slot" giusto. Claudio, visto che l'ho scritto io in questo PS, ti puoi risparmiare la fatica. Cancellerò ogni dabbenaggine. Ti concedo però di linkare a Battini il thread che contiene la teoria dello slot. E se vuoi, puoi esporre lì quel tuo punto di vista. Lì e non qui.
(Va da sé che cancellerò anche eventuali repliche all'eventuale post del Prince, cerchiamo di non far caciara).
Ma poteva anche vincere molto meno.Scioppa ha scritto:Damiano, per me è (stato) un ottimo corridore, in grado di fare molto bene nei Grandi Giri e di vincere delle classiche importanti, non ha mantenuto le altissime attese che si sono create negli anni, ma direi che è uno di quelli che ha vinto di più in Italia (tanto per intenderci, Pozzato è nettamente inferiore come palmarés). Per fare un paragone con uno degli attuali top mi ricorda Dan Martin (anche se più forte), fortissimo nelle classiche ed in grado di piazzarsi bene nei grandi giri. Purtroppo tra l'altro nel caso di Damiano parliamo di una carriera che per un niente non è stata ancora più grande (poteva avere un Mondiale e un Giro di Svizzera in più).
Unicamente all'argomento Cunego, credo per te sia stato meglio così.BATTINI N. ha scritto: E' un vero peccato che all'epoca oltre la giovane età non disponevo di mezzi come questo Forum
Discorso applicabile a chiunque in effettilemond ha scritto:Ma poteva anche vincere molto meno.Scioppa ha scritto:Damiano, per me è (stato) un ottimo corridore, in grado di fare molto bene nei Grandi Giri e di vincere delle classiche importanti, non ha mantenuto le altissime attese che si sono create negli anni, ma direi che è uno di quelli che ha vinto di più in Italia (tanto per intenderci, Pozzato è nettamente inferiore come palmarés). Per fare un paragone con uno degli attuali top mi ricorda Dan Martin (anche se più forte), fortissimo nelle classiche ed in grado di piazzarsi bene nei grandi giri. Purtroppo tra l'altro nel caso di Damiano parliamo di una carriera che per un niente non è stata ancora più grande (poteva avere un Mondiale e un Giro di Svizzera in più).
Basta vedere la carriera di Popovich per capire che non sempre i potenziali fenomeni ripagano le attese, Cunego ha vinto tanto e magari poteva fare qualcosina in più nelle classiche, ma per i GT un Giro è già grasso che cola, il livello dei Giri primi anni duemila non era eccezionale bisogna anche considerareBATTINI N. ha scritto:Che ricordi a tornare con la mente a quei tempi. Ero davvero convinto che Damiano potesse diventare il nuovo cannibale del ciclismo, anche se ero molto giovane, avevo 12 anni, quindi una percezione diversa da quella attuale. Però questo piacevole ricordo mi spinge ad una riflessione: come mai Cunego, che a 22 anni era capace di vincere sia nei GT che nelle classiche, non abbia poi mostrato margini di miglioramento? Di solito un qualunque corridore a 22 anni ha ancora tanto da migliorare, basta vedere i percorsi di un Nibali o di un Basso..ecco, dato che allora non seguivo il ciclismo con lo stesso occhio di oggi, volevo avere vostri pareri sulla mancata esclusione di Cunego.Admin ha scritto:Stasera scartabellavo per motivi tecnici su vecchi articoli, e mi sono imbattuto in questo: http://oldsite.cicloweb.it/articolo/200 ... unego.html
(La data nell'url è relativa all'import nel CW2, quindi non è rilevante).
Certo che ne scrivevo un gran bene, del caro Damiano, altroché!
Altra cosa: 13 anni fa ero molto più stringato, a quanto pare...![]()
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Non concordo su due cose:chinaski89 ha scritto: Basta vedere la carriera di Popovich per capire che non sempre i potenziali fenomeni ripagano le attese, Cunego ha vinto tanto e magari poteva fare qualcosina in più nelle classiche, ma per i GT un Giro è già grasso che cola, il livello dei Giri primi anni duemila non era eccezionale bisogna anche considerare
ValverdeAgr08 ha scritto:Poi trovami qualcuno che fa sesto al Tour e corre da Febbraio ad Ottobre.
Vabbè, quello che un direttore sportivo dice in televisione (a gara in corso, per di più) di un suo corridore è ovviamente mediato da varie cose, non ultima una certa cautela... ed è anche giusto che sia così.Agr08 ha scritto:Beh Damiani sbaglia a dire quelle cose perché sconfessa tutto quello che lui in ogni giorno rilasciava come dichiarazione televisiva alla Rai. "Le fughe sono superfughe" ecc ecc. Bisogna essere coerenti con quanto portato avanti.
L'aveva già persa e lui fece cadere il quasi sicuro vincitore Nordaug (s.s.s.c.) che arrivava a velocità doppia, ma ormai è cosa vecchia e magari tu resterai della tua idea. Fai te.Scioppa ha scritto:Comunque nella primavera 2012 Damiano volava, io quell'Amstel dove cadde non me la scorderò mai, poteva perderla.. però secondo me era il più forte (purtroppo non avremo mai la controprova)
I tre più forti quel giorno erano Gasparotto, Gilbert e Damiano (che se ne erano andati proprio ad inizio salita), poi c'è stato un rallentamento e nel momento in cui stavano rilanciando c'è stato il contatto, ma era molto pimpante in quel momentolemond ha scritto:L'aveva già persa e lui fece cadere il quasi sicuro vincitore Nordaug (s.s.s.c.) che arrivava a velocità doppia, ma ormai è cosa vecchia e magari tu resterai della tua idea. Fai te.Scioppa ha scritto:Comunque nella primavera 2012 Damiano volava, io quell'Amstel dove cadde non me la scorderò mai, poteva perderla.. però secondo me era il più forte (purtroppo non avremo mai la controprova)
Sai solo odiare e censurare...Admin ha scritto:Avevo ben detto due cose: Principe, discuti nell'altro thread delle tue teorie; gli altri, non rispondetegli nel caso.
Grazie a tutti.
Ricordo due cose: di doping, in questa sezione del forum, NON SI DISCUTE.
Fatevene una ragione. Non sprecate il vostro tempo a scrivere dissertazioni che verranno cancellate.
Seconda cosa: la linea della moderazione e dell'amministrazione del forum NON È SINDACABILE.
Quindi, Agr08, evita cortesemente.
Ma quale caduta e caduta...Scioppa ha scritto:I tre più forti quel giorno erano Gasparotto, Gilbert e Damiano (che se ne erano andati proprio ad inizio salita), poi c'è stato un rallentamento e nel momento in cui stavano rilanciando c'è stato il contatto, ma era molto pimpante in quel momentolemond ha scritto:L'aveva già persa e lui fece cadere il quasi sicuro vincitore Nordaug (s.s.s.c.) che arrivava a velocità doppia, ma ormai è cosa vecchia e magari tu resterai della tua idea. Fai te.Scioppa ha scritto:Comunque nella primavera 2012 Damiano volava, io quell'Amstel dove cadde non me la scorderò mai, poteva perderla.. però secondo me era il più forte (purtroppo non avremo mai la controprova)
Martinelli volpone che conoscendo Damiano sapeva che avrebbe vinto con una gamba sola e lo fa buttare giu. Strategia che ha usato anche Quintana contro Contador quest'anno, quindi e' la conferma che ando' proprio cosi.Principe ha scritto: Ma quale caduta e caduta...
Damiano fu buttato giù volontariamente da un compagno di squadra di Gasparotto (che correva nella squadra di Martinelli) per toglierlo dalla ruota giusta.... tutto il resto sono solo falsità...
Quindi o si rideScioppa ha scritto:Mi spiace solo che quando si parli di Damiano debba finire tutto a donne di facili costumi, sempre..
Già. Dispiace anche a me. Qui non si può mai fare un discorso serio, che arriva qualche pirla a dire fesserie. Marko Grassi censura tutte le argomentazioni che hanno una base scientifica per lasciar spazio a troll e denigratori di professione che hanno rovinato la carriera di Damiano. Fa parte anche questo della campagnia d'odio che cw porta avanti da 12 anni.Scioppa ha scritto:Mi spiace solo che quando si parli di Damiano debba finire tutto a donne di facili costumi, sempre..
Come se Gasparotto fosse il principale favorito con Gilbert, Sagan e Freire in fugaPrincipe ha scritto:Già. Dispiace anche a me. Qui non si può mai fare un discorso serio, che arriva qualche pirla a dire fesserie. Marko Grassi censura tutte le argomentazioni che hanno una base scientifica per lasciar spazio a troll e denigratori di professione che hanno rovinato la carriera di Damiano. Fa parte anche questo della campagnia d'odio che cw porta avanti da 12 anni.Scioppa ha scritto:Mi spiace solo che quando si parli di Damiano debba finire tutto a donne di facili costumi, sempre..
Quanto all'attentato kamikaze all'Amstel 2012 è risaputo che è andata proprio così. A riprova c'è il fatto che Marko Grassi sapeva esattamente come erano andati i fatti (chi aveva fatto cadere chi) prima e meglio degli stessi protagonisti dell'incidente... o è un vegente o la cosa non torna... che poi Martinelli tenesse una rubrica su cicloweb è un altro discorso...
Quando avvenne la caduta (era l'ultimo km) era chiaro a tutti quale fosse la ruota buona. Infatti Damiano era proprio lì.Walter_White ha scritto:Come se Gasparotto fosse il principale favorito con Gilbert, Sagan e Freire in fugaPrincipe ha scritto:Già. Dispiace anche a me. Qui non si può mai fare un discorso serio, che arriva qualche pirla a dire fesserie. Marko Grassi censura tutte le argomentazioni che hanno una base scientifica per lasciar spazio a troll e denigratori di professione che hanno rovinato la carriera di Damiano. Fa parte anche questo della campagnia d'odio che cw porta avanti da 12 anni.Scioppa ha scritto:Mi spiace solo che quando si parli di Damiano debba finire tutto a donne di facili costumi, sempre..
Quanto all'attentato kamikaze all'Amstel 2012 è risaputo che è andata proprio così. A riprova c'è il fatto che Marko Grassi sapeva esattamente come erano andati i fatti (chi aveva fatto cadere chi) prima e meglio degli stessi protagonisti dell'incidente... o è un vegente o la cosa non torna... che poi Martinelli tenesse una rubrica su cicloweb è un altro discorso...
Tom Clancy te fa 'na pippa!Principe ha scritto:Già. Dispiace anche a me. Qui non si può mai fare un discorso serio, che arriva qualche pirla a dire fesserie. Marko Grassi censura tutte le argomentazioni che hanno una base scientifica per lasciar spazio a troll e denigratori di professione che hanno rovinato la carriera di Damiano. Fa parte anche questo della campagnia d'odio che cw porta avanti da 12 anni.Scioppa ha scritto:Mi spiace solo che quando si parli di Damiano debba finire tutto a donne di facili costumi, sempre..
Quanto all'attentato kamikaze all'Amstel 2012 è risaputo che è andata proprio così. A riprova c'è il fatto che Marko Grassi sapeva esattamente come erano andati i fatti (chi aveva fatto cadere chi) prima e meglio degli stessi protagonisti dell'incidente... o è un vegente o la cosa non torna... che poi Martinelli tenesse una rubrica su cicloweb è un altro discorso...
Ma lui ha sempre detto che non e' che quel Cunego non si e' piu' visto, e' che gli avversari non erano piu quelli. Lui ha sempre ribadito che il suo livello e' cresciuto gli anni dopo, ma che gli avversari sono cresciuti di piu'.chinaski89 ha scritto:C'è anche da dire che il livello di quel Giro era scarso e che la Saeco era uno squadrone incredibile. Però è innegabile che quel Cunego non si sia più visto, anche se è tutto da vedere se avrebbe vinto altri GT
Ah non lo sapevo proprio, allora quella risposta ci sta benissimoBrogno ha scritto:Ma lui ha sempre detto che non e' che quel Cunego non si e' piu' visto, e' che gli avversari non erano piu quelli. Lui ha sempre ribadito che il suo livello e' cresciuto gli anni dopo, ma che gli avversari sono cresciuti di piu'.chinaski89 ha scritto:C'è anche da dire che il livello di quel Giro era scarso e che la Saeco era uno squadrone incredibile. Però è innegabile che quel Cunego non si sia più visto, anche se è tutto da vedere se avrebbe vinto altri GT
lui dice che i tempi delle sue salite confermavano che gli anni dopo era molto piu forte. Principe dice che gli altri erano dopati, ok ci sta. Io dico che forse a guardare meglio la classifica di quel Giro, nel 2004, con il senno di poi..nikybo85 ha scritto:aggiungo un secondo posto ad un mondiale ke poteva cambiare tutto
vari misteri cmq dopo il 2004.. è vero ke gli avversari erano scarsi ma la sparata di Bormio 2000 neanche contador...
Ma guarda che il Principe ha dato delle spiegazioni scientifiche di quello che Damiano dice con parole sue. Forse non sei molto pratico di teoria olistica o non hai ben afferrato il concetto di slot. Non so se il Principe abbia anche pubblicato un manuale sulle questioni, ma comunque se guardi in giro per il forum troverai ampie spiegazioni e anche dei tentativi di confutazione ai quali il Principe ha comunque sempre ribattuto.chinaski89 ha scritto:Ah non lo sapevo proprio, allora quella risposta ci sta benissimoBrogno ha scritto:Ma lui ha sempre detto che non e' che quel Cunego non si e' piu' visto, e' che gli avversari non erano piu quelli. Lui ha sempre ribadito che il suo livello e' cresciuto gli anni dopo, ma che gli avversari sono cresciuti di piu'.chinaski89 ha scritto:C'è anche da dire che il livello di quel Giro era scarso e che la Saeco era uno squadrone incredibile. Però è innegabile che quel Cunego non si sia più visto, anche se è tutto da vedere se avrebbe vinto altri GT
PS: a Principe non l'ha spiegato però
Ma c'e' poco da dibattere. Cunego dice, io sono migliorato, ma gli avversari erano piu forti di quelli del 2004. Principe aggiunge che erano addizionati.peek ha scritto: Ma guarda che il Principe ha dato delle spiegazioni scientifiche di quello che Damiano dice con parole sue. Forse non sei molto pratico di teoria olistica o non hai ben afferrato il concetto di slot. Non so se il Principe abbia anche pubblicato un manuale sulle questioni, ma comunque se guardi in giro per il forum troverai ampie spiegazioni e anche dei tentativi di confutazione ai quali il Principe ha comunque sempre ribattuto.
Concordo pienamente. Ha trovato rivali decisamente più forti, ma allo stesso tempo ha continuato a vincere parecchie corse (anche se molte meno rispetto al 2004..), oltre a piazzamenti di gran valoreBrogno ha scritto:peek ha scritto: Ma guarda che il Principe ha dato delle spiegazioni scientifiche di quello che Damiano dice con parole sue. Forse non sei molto pratico di teoria olistica o non hai ben afferrato il concetto di slot. Non so se il Principe abbia anche pubblicato un manuale sulle questioni, ma comunque se guardi in giro per il forum troverai ampie spiegazioni e anche dei tentativi di confutazione ai quali il Principe ha comunque sempre ribattuto.
Resta comunque vero che Damiano fu fortissimo anche gli anni dopo.
sono entrato da poco nel forum..il 3d su Fabio Aru è sulla buona strada come dibattito...quasar ha scritto:Unicamente all'argomento Cunego, credo per te sia stato meglio così.BATTINI N. ha scritto: E' un vero peccato che all'epoca oltre la giovane età non disponevo di mezzi come questo Forum![]()
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Ti sei perso indubbiamente pagine e pagine di grandi storie e discussioni sul ciclismo a 360°, ma ti sei pure risparmiato inspiegabili ed inutili anni di infinite forzature da parte di ultras che hanno avuto come unico risultato quello di far risultare poco gradevole la figura di Cunego.
Credo che quanto accaduto con Cunego non abbia eguali nel panorama forumistico (ciclistico) italiano. Pensa alle attuali discussioni su Froome, Aru o Nibali ed amplificale all'ennesima potenza.
Attenzione in parte giustificata nei primi anni della sua carriera, perché come scrive Admin, in tanti restammo folgorati da quella stella che iniziò a splendere nel 2004 a poche settimana di distanza dalla scomparsa di Pantani.
E non furono tanto le vittorie ad impressionare, quanto il modo in cui le ottenne: vincendo corse in linea, brevi corse a tappe e GT, vincendo in volata, scattando in salita, dando dimostrazione di intelligenza tattica e con quel killer instict tipico dei grandi.
Arrivai a scrivere (a mia scusante posso ora scrivere di essere stato in buona compagnia) su queste pagine, con piena consapevolezza, come quel Cunego fosse potenzialmente più forte del ragazzotto murciano che proprio in quegli stessi anni veniva prepotentemente alla ribalta.
Ma il problema fu continuare a discutere all'infinito anche quando ci si rese conto che Cunego fenomeno non era e che il suo status era, e cito nuovamente Admin, un buon corridore da classiche. L'Amstel del 2008 (ancor più dei Lombardia) fu senza ombra di dubbio un acuto da gran campione, ma anche Gasparotto la vinse la prima volta da fenomeno. Ma il vero campione è colui che da continuità alle prestazioni, e Cunego non l'ha mai fatto.
Un buon corridore, come ce n'erano tanti altri in quel periodo, anche molto più forti (penso a Bettini e Rebellin), ma nessun dei quali divenne mai oggetto di tanta attenzione.
Quant'è vero Nino, rimpiango la gente che si scannava per Cunego quasi quanto rimpiango Berlusconi presidente del consiglio.nino58 ha scritto:Credo proprio che duelli rusticani riguardo a Cunego, oggi, non ve ne siano più.
Al massimo, tormentoni.
Ai quali abbiamo fatto il callo.