chinaski89 ha scritto:A me non pare che faccia così schifo vedere i corridori impegnati con pendenze estreme, addirittura si stigmatizzano arrivi come Zoncolan e Angliru che a me paiono salite bellissime, che fanno sempre selezione e garantiscono sempre spettacolo. Poi certo se mi fai un GT con 12 garage e zero tappe di salita più classiche mi lamento anche io, ma non capisco tutta questa avversione.
oh beh, siccome mi sento citato, specifico: stigmatizzo l'abuso che la Vuelta fa delle rampette di garage e stigmatizzo GLI ARRIVI su salite come Angliru e Zoncolan, perché finali così duri, giocoforza, anestetizzano tutto quello che c'è prima. Esaltavo per contrappasso Mortirolo e Fedaia perché sono stati spesso proposti come penultimo o terzultimo gpm, ma non mi piacerebbe affatto un arrivo in cima a questi passi, come infatti non mi piacque per nulla la tappa della Marmolada del 2008, in quello che fu uno dei primi GT all'insegna del greggismo spinto in montagna.
A me sembra tanto semplice: se io ho da distribuire un tot di salite HC e/o di garage e un tot di salite più pedalabili, le HC e le rampe di garage ha molto più senso metterle, quando possibile, a 30-40-50 km dall'arrivo (quindi né troppo vicine, né troppo distanti) in modo che la corsa vi esploda e che, poi, diventi selettiva e spettacolare anche la salita pedalabile messa per ultima e che, invece, se fosse piazzata prima verrebbe affrontata in cavalleria. In questo modo, oltre allo spettacolo, ne beneficerebbe anche il valore tecnico della tappa: perché gli arrampicatori puri avrebbero la loro salita durissima su cui sfogarsi ma, al contempo, anche i fondisti alla Nibali avrebbero il terreno per gestirsi e provare a rientrare e contrattaccare.
Ergo, tornerebbe ad essere una gara di ciclismo e non un'esibizione da circo con nani ed elefanti costretti a passare per lo stesso, piccolo, cerchio infuocato - con grande vantaggio dei nani e detrimento degli elefanti.
Poi è ovvio che, una tantum, ci sta anche l'arrivo sul muretto, ma alla Vuelta si esagera davvero, e non credo proprio che al Giro manchi questa fattispecie di tappa. Ed è altrettanto ovvio, secondo me, che pur accettando l'una tantum sulle rampe, certe esasperazioni tipo Plan de Corones vadano davvero evitate.
Che poi, se sono i grandi distacchi quelli che vogliamo, guardate che ne fa di più un Sestrière in finale di tappa dura che non uno Zoncolan senza niente prima: perché sul Sestrière, chi ne ha, sale anche ai 30 all'ora, sullo Zoncolan pure il più forte e in salute scalatore al mondo non va mai a più di 15 km/h. Quindi, essendo minore il delta di velocità tra chi ne ha e chi si è staccato, è evidente che anche i distacchi all'arrivo saranno maggiori sul Sestrière che sullo Zoncolano. Poi certo, l'obiezione è che sul Sestrière è molto più difficile togliersi qualcuno di ruota: e infatti, se una salita lunga e pedalabile la metti PRIMA di quella dura, ne verrà fuori una processione; se la metti DOPO, con il gruppo giocoforza già esploso sulle pendenze dure del Mortirolo di turno, ecco che anche il Sestrière (anzi, in questo caso, l'Aprica) farà la sua porca selezione.