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Slegar
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Messaggio da leggere da Slegar »

Apro questo topic con una notizia che mi rammarica, visto che va a colpire uno dei miei atleti preferiti:

"Il FIS doping panel, ha emesso la suo verdetto nei confronti del fondista estone Andrus Veerpalu, reo di aver violato l'articolo 2.1 del regolamento antidoping della FIS.
Andrus Veerpalu è risultato positivo per l'uso di ormone della crescita (recGH), ed è stato "pescato" durante un controllo antidoping a sorpresa del 29 gennaio 2011 ad Otepää (EST). Veerpalu è quindi stato sospeso con effetto immediato da qualsiasi evento sportivo organizzato sotto l'egida della FIS per un periodo di tre (3) anni, fino al 23 febbraio 2014. La decisione può essere contestata dinanzi alla Corte dell Arbitrato per lo Sport (CAS) entro 21 giorni."
Fonte: skitime.it

In un post del 24 febbraio 2011 avevo scritto (topic "Parliamo di sport invernali"):
viewtopic.php?f=3&t=14&start=100#p3508
"Intanto questi mondiali si aprono con una, per me, triste notizia. Causa influenza e malanni al ginocchio non parteciperà a nessuna gara e porrà fine alla sua carriera il più grande interprete della tecnica classica dell'ultimo decennio, l'estone Andrus Veerpalu (che ho avuto il piacere di conoscere personalmente)."
http://www.oslo2011.no/Veerpalu+ends+hi ... wlrI2v.ips


Esprimo alcune considerazioni che sfiorano anche il ciclismo. E' da notare che la data del 24 febbraio 2011, giorno dell'annuncio del ritiro dalle competizioni di Veerpalu, non è casuale e sicuramente quel giorno la FIS ha discusso il suo caso ed ha concesso all'atleta estone un'uscita di scena onorevole, il quale aveva capito l'antifona (non come Pellizotti).
La notizia della "non negatività" non era mai stata diffusa; queste sono scelte che la dirigenza FIS opera da sempre per preservare sia l'atleta che l'intero movimento da inutili speculazioni soprattutto da parte dei media (non come l'UCI soprattutto negli anni passati).
Trovo questa squalifica "postuma" un'inutile angheria nei confronti di Veerpalu, anche per quello che ha rappresentato questo atleta per il movimento dello sci nordico mondiale, a meno che non ci siano altri motivi che hanno portato la FIS a prendere questa decisione (qualche supposizione l'ho fatta ma non vi tedio).
Ammetto che quando è stato annunciato il ritiro di Veerpalu qualche dubbio mi è sorto; ciò non toglie che la qualità del gesto tecnico espresso dall'estone sia assolutamente indipendente dall'assunzione di GH o di altra sostanza vietata.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Maìno della Spinetta
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Re: Altri sport

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

incredibile,
controlli del sangue per tutti!!

ma come, nel ciclismo ci si era arrivati ennemila anni fa, e nella pulita atletica solo ora?
eppur si muove....

Al via il mondiale tra le assenze
Più difficile sfuggire all'antidoping
Il ko di Powell, un Bolt a mezzo servizio: la velocità degli sprinter in tono minore in attesa dei giochi di Londra

DAEGU - Stanotte alle 2 (ora italiana, le 9 sudcoreane) saranno le donne della maratona a dare il via all’edizione n. 13 del Mondiale di atletica. Mancano tante stelle, l’ultimo forfait fra i molti, clamorosi, è stato quello di Asafa Powell, considerato da tutti (e soprattutto dal cronometro, 9"78 a Losanna il 30 giugno) come l’anti-Bolt nei 100. Le assenze segnalano quanto sia faticoso vivere di atletica per anni ai massimi livelli;

BOLT -Il logorio di piste e pedane non risparmia nessuno, nemmeno Usain Bolt, il dio pagano delle piste, che, come lui stesso ha spiegato, non è «nella condizione del 2008 e del 2009; però sono qui per andare veloce e cercherò di farlo anche questa volta», dopo le sei medaglie d’oro fra Olimpiade (Pechino) e Mondiale (Berlino). Però qualcuno (soprattutto fra i mezzofondisti) ha preferito rinunciare a Daegu, a scopo preventivo, per evitare di incorrere nei rigori delle norme antidoping, volute dalla Federazione mondiale a un anno dai Giochi di Londra e che l’esame del sangue per tutti (è la prima volta nella storia del Mondiale) i 1.945 iscritti fra l’arrivo in Corea e il momento di iniziare le gare. Le tentazioni sono sempre tante, perché vincere un oro mondiale, significa compiere un bel passo in avanti verso la felicità economica. Se sono stati costretti a restare a casa Mullings (Giamaica) e Rodgers (Stati Uniti), che avrebbero potuto puntare al podio dei 100, beccati dall’antidoping, già in agosto, la tolleranza zero potrebbe creare nuovi casi durante il Mondiale.

PASSAPORTO BIOLOGICO - La Federatletica mondiale (Iaaf) ha aderito da tempo all’iniziativa del passaporto biologico e ha spiegato che «le analisi permetteranno non soltanto di misurare i markets per l’eventuale uso di Epo e di manipolazioni sanguigne nelle prove di corsa lunga, ma anche di individuare l’uso di steroidi o dell’ormone della crescita nelle discipline di forza e di esplosività. I dati raccolti daranno la possibilità di avere alcune certezze di base dalle quali partire, per arrivare a verificare eventuali anomalie nei valori degli atleti». È stato anche chiarito che il «passaporto biologico non sostituirà mai i controlli antidoping classici, destinati a scoprire l’uso di sostanze proibite» ed è per questo che sono previsti anche 500 controlli delle urine alla fine delle gare e fuori competizione. Quella della Iaaf, che si appoggia al laboratorio di Losanna, uno dei 35 accreditati dal Cio, è una battaglia coraggiosa: meno record del mondo (e ci sarebbe da chiedersi perché nei lanci i record sono tutti antichi), ma un’atletica più credibile. Anche a costo di rimetterci dei soldi.

Fabio Monti, corriere della sera . it
26 agosto 2011 11:23


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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barrylyndon
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Re: Altri sport

Messaggio da leggere da barrylyndon »

a proposito di mondiali di atletica:
Non so,ma avete sentito l'intervista a caldo dopo la sua squalifica di Rubino?spero che vinca il cinese..perche' i russi han avuto tutti problemi di doping..dovevano squalificarli a vita......questo il concetto..
commento:Cunego sei un dilettante. :D
secondo considerazione creata con molta dietrologia:
ma il forfait di Powel e la falsa partenza da pirla di Bolt?lo so...lo so....sono cattivo.. e me ne vanto.. :bll:


"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
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nemecsek
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Re: Altri sport

Messaggio da leggere da nemecsek »

barrylyndon ha scritto:a proposito di mondiali di atletica:
Non so,ma avete sentito l'intervista a caldo dopo la sua squalifica di Rubino?spero che vinca il cinese..perche' i russi han avuto tutti problemi di doping..dovevano squalificarli a vita......questo il concetto..
commento:Cunego sei un dilettante. :D
secondo considerazione creata con molta dietrologia:
ma il forfait di Powel e la falsa partenza da pirla di Bolt?lo so...lo so....sono cattivo.. e me ne vanto.. :bll:
Di dopati non si può discutere nella sezione "Doping e Antidoping", ove però è ammesso tirare un po' di fanghiglia a caso..... strano forum.... :D


A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
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cauz.
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Re: Altri sport

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non sono abituato a leggere questa sezione del forum... quindi non so pescare il thread giusto... pero' stavo guardando la domenica sportiva che dedica ampio spazio a un calciatore di una squadra di milano ricoverato per un "malore imprecisato".
pensavo a cosa avrebbero detto se invece si fosse trattato di un ciclista.


"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
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Morris

Re: Altri sport

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Il doping esiste dappertutto, ed è sofisticato e potente in proporzione al danaro che muove quello sport. Quando poi si avvicinano le Olimpiadi, le discipline con meno danari, recuperano un po’ di terreno, perché in quei periodi il doping diventa di Stato.
Questo tema è un distinguo-materiale sufficiente per distinguere chi capisce di sport, da chi non capisce un cavolo, o fa finta di essere allocco per vivere.
Nell’oceano di confondenti-interessati per mantenere vantaggi da questa realtà, sul sunto divulgativo, emergono due categorie, entrambe penose perché legate a troppi singoli bisognosi di fare scoop: i giornalisti e i magistrati. Ma entrambe, vivendo in questo mondo, quindi con la necessità di rapportarsi al potere, diventano forti coi deboli e disponibili alla genuflessione coi forti. Per rendere più semplice il tutto, si è creato, fra le discipline sportive, un animale nero, o un agnello sacrificale: il ciclismo.
Nel calcio e nel nuoto, il doping è assai più pesante rispetto al pedale, eppure non si vedono giornalisti fare dossier, magistrati che indagano col ribrezzo della notorietà pro domo, e non si trovano medici che, per deontologia professionale, si prestano a fare da segmento-strumento d’indagine, al servizio delle altre due categorie. Morale: il doping impera, l’antidoping è uno strumento per dividere o fare interessi, oltre ad essere la più grande ipocrisia-idiozia dell’uomo moderno. Vi saranno nuovi invalidi o morti, per qualche ingenuo insospettabili, da questa realtà.
La miglior provetta resta la conoscenza dello sport e l’analisi delle prestazioni. E qui, il ciclismo, ne esce incredibilmente, come uno dei pochi, nell’oceano totalizzante del doping, ad aver assunto meno.
Qui ci sono spunti, molto tenui rispetto al possibile che, chi scrive, potrebbe esternare:
http://oldforum.cicloweb.it/viewthread.php?tid=6098

Circa il caso riportato da Cauz, che, di per sé, non significa assolutamente doping, non è il primo e non sarà certamente l’ultimo a far pensare. Chi scrive, ne notò dal vivo, sempre in un ospedale di Milano, uno ancor più sospetto con protagonista sempre un notissimo “pallonaro”.


Strong
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Re: Altri sport

Messaggio da leggere da Strong »

cauz. ha scritto:non sono abituato a leggere questa sezione del forum... quindi non so pescare il thread giusto... pero' stavo guardando la domenica sportiva che dedica ampio spazio a un calciatore di una squadra di milano ricoverato per un "malore imprecisato".
pensavo a cosa avrebbero detto se invece si fosse trattato di un ciclista.

e stranamente il medico del milan ha chiesto ai medici dell'ospedale di rispettare la privacy del calciatore (cassano) evitandio di rilasciare interviste e comunicati.
Per Riccò invece tutt'altro comportamento (per tanti del forum Riccardo non poteva usufruire di questa "tutela" ed il medico ha fatto il suo "dovere")

Ricordo che sempre nel Milan c'è il caso Gattuso che è stato ricoverato sena che nessun media sapesse o riportasse alcuna informazione


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
alfiso

Re: Altri sport

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Tuttosport stamattina: "I sintomi di C*** sono gli stessi evidenziati da G***".
Il parallelo polemico con la vicenda di Riccò ci sta tutto. Il medico è tenuto al rispetto della privacy del paziente, ma è comunque un pubblico ufficiale (se è un primario, o il medico più alto in grado) e se ha notizia di reato è tenuto a comunicarla all'autorità inquirente.
Pertanto il primario dell'ospedale ove un atleta viene ricoverato (che i rilievi clinici portano a considerare dopato) commette un'infrazione solo nel caso in cui divulghi alla stampa con comunicato o relativa conferenza (pubblica o privata) informazioni sullo stato di salute (e cause del malanno) dell'atleta.
Non commette alcuna infrazione nel passare invece dati riservati alla Magistratura. E' un suo dovere.

Ora il dubbio è capire se e quale primario avrebbe oggi il coraggio (e lo avrà in futuro) di fare con un famoso calciatore DI UNA FAMOSA SQUADRA ciò che il primario di Baggiovara fece con Riccardo Riccò e, soprattutto, se esiste un magistrato desideroso di farsi impallinare dai giornali, dalla politica e dal popolo bue dei tifosi. :nonono:

Tornando al caso di C** i sintomi sembrano essere quelli di una ischemia transitoria. Ora si tratta di capire se nel caso di C** si sia trattato pure di un limitato ictus. Da ciclomani sappiamo bene (per letteratura acquisita) i rischi che sono connessi a certe pratiche in fasi a riposo e soprattutto in fase di volo.
La depressurizzazione, ancorché limitata, è una cartina di tornasole per eventi ischemici in corso.
Resta il fatto che è la prima volta che nel calcio si manifestano enormi dubbi per le osservazioni evidenti su possibili danni cerebrali.
E questa è una novità, molto inquietante, perchè non vale più la regola del dubbio "un giorno si ammaleranno", o la comoda disfunzione cardiaca.
D'altro canto sappiamo che nel calcio si abusa parecchio con i farmaci per il sistema nervoso. Uniti alle pratiche ematiche danno conseguenze? :uhm:


Morris

Re: Altri sport

Messaggio da leggere da Morris »

alfiso ha scritto:Tuttosport stamattina: "I sintomi di C*** sono gli stessi evidenziati da G***".
C'è stato un caso, certo assai minore, precedente quei due, ma comunque navigante nella medesima direzione Z***......
E c'è sempre uno strano tumore avvenuto nella penisola iberica A***.....
Ad eco, non si può dimenticare l'attacco epilettico da reazione chimica avvenuto nel '98. R***
Il tutto al netto di infortuni strani e silenziosi, dietro l'origine muscolare, con "fantasiosi" recuperi attraverso "trasporti g......
Altro aspetto inquietante, i neuro.... sono i camici che piacciono al calcio, forse perchè può capitare di sedare un pallonaro impazzito alle 2 di notte coi suoi alani disperati e ululanti.....
Ma c'è sempre il ciclismo a rendere onori ai mefisti che stanno imponendo tutto ciò.

A Piero Angela, che ha fatto del suo indottrinamento, un'icona culturale di questo paese teledipendente, ricordo che la media del Giro 1923, fu sì quasi la metà di quelle di oggi, ma a determonarla c'erano strade oggi nemmeno mulattiere, biciclette pesanti quasi il doppio, rapporti spaccagambe o esageratamente agili e chilometraggi di tappa da randonnée. Determinare da quei dati, la presenza di doping nell'oggi (che è la scoperta dell'acqua calda in ogni sport di vertice), è un artifizio che scientificamente fa ridere, proprio perchè non tiene conto delle variabili che ho evidenziato. Roba da due politico.
Nel contempo, questa icona della teledipendenza, non s'è ancora chiesta come abbia fatto il calcio, a raddoppiare, oggi, i chilometri che un Giovanni Lodetti, uomo da sette polmoni, percorreva in una partita dei primi anni settanta. Pazzesco, Giuanin, stava fra i 6,5 ed i 7, mentre nell'odierno qualche mezzo carneade, è arrivato a 14 e gioca non meno di dieci partite al mese!
Che la Berluscogazza, altra icona diseducativa e di scarsissimo spessore cultural-sportivo, esca una buona volta dall'indottrinamento inverso delle sue pagine e faccia, finalmente, un po' di disamine, perchè qui, nel tanto protetto calcio (che fa, nei fatti, antidpping ridicolo), oltre agli invalidi anticipati, aggiungerà morti, molto presto!


alfiso

Re: Altri sport

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Morris mandami in posta privata i riferimenti che hai citato. Grassie.

Ps. dell'abuso di "neuro" si era parlato, ma ora ci sono segnali inquietanti. Temo anch'io che tu non sia una Cassandra e che ci possa scappare il ...


Principe

Re: Altri sport

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Il paragone col caso Riccò non regge. Da quanto si lesse sui giornali fu lo stesso Riccò - vinto dalla paura - a informare i sanitari dell'autotrasfusione. Nel caso di Cassano non si sa neanche quale sia la diagnosi, figuratevi se i medici hanno le idee chiare sulle cause... al limite dovrebbe essere la procura di Milano ad attivarsi sulla base delle notizie riportate dalla stampa (e vuoi che la Bocassini non abbia già aperto un fascicolo????).


alfiso

Re: Altri sport

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Claudio82 ha scritto:Il paragone col caso Riccò non regge. Da quanto si lesse sui giornali fu lo stesso Riccò - vinto dalla paura - a informare i sanitari dell'autotrasfusione. Nel caso di Cassano non si sa neanche quale sia la diagnosi, figuratevi se i medici hanno le idee chiare sulle cause ... al limite dovrebbe essere la procura di Milano ad attivarsi sulla base delle notizie riportate dalla stampa (e vuoi che la Bocassini non abbia già aperto un fascicolo????).
Sei avvocato? Azz, il raffronto regge eccome. Il paziente può confidare qualsiasi cosa al responsabile sanitario e questo è tenuto al segreto ed agli adempimenti di pubblico ufficiale.
La seconda parte del tuo post è invece OT per partigianeria politico-sportiva. Insomma sei caduto dal bar sport :)
Se non fosse che qua, come detto da Morris, c'è di mezzo la vita delle persone ce la potremmo ridere.
E lo dico da giuventino (senza fette di salame agli occhi di produzione agricola) e da "additato comunista" per solidarietà ai compagni (di nazionale) Cassano e Gattuso.


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Re: Altri sport

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Claudio82 ha scritto:Il paragone col caso Riccò non regge. Da quanto si lesse sui giornali fu lo stesso Riccò - vinto dalla paura - a informare i sanitari dell'autotrasfusione.
Sì, però credo che se anche un calciatore riferisse pratiche dopanti l'applicazione delle norme sarebbe (ingiustamente) meno rigorosa; anzi non ci sarebbe alcuna applicazione. Poi ogni parola che si aggiunge a questo quadro indefinito fa parte delle ipotesi o delle illazioni, che io detesto, però ho molti dubbi quando accadono cose del genere...


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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Re: Altri sport

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alfiso ha scritto:
Claudio82 ha scritto:Il paragone col caso Riccò non regge. Da quanto si lesse sui giornali fu lo stesso Riccò - vinto dalla paura - a informare i sanitari dell'autotrasfusione. Nel caso di Cassano non si sa neanche quale sia la diagnosi, figuratevi se i medici hanno le idee chiare sulle cause ... al limite dovrebbe essere la procura di Milano ad attivarsi sulla base delle notizie riportate dalla stampa (e vuoi che la Bocassini non abbia già aperto un fascicolo????).
Sei avvocato?
Io, sì. Tu? Ecco.


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Re: Altri sport

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eliacodogno ha scritto:
Claudio82 ha scritto:Il paragone col caso Riccò non regge. Da quanto si lesse sui giornali fu lo stesso Riccò - vinto dalla paura - a informare i sanitari dell'autotrasfusione.
Sì, però credo che se anche un calciatore riferisse pratiche dopanti l'applicazione delle norme sarebbe (ingiustamente) meno rigorosa
Questa è una conclusione senza riscontri obiettivi.


alfiso

Re: Altri sport

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Claudio82 ha scritto:
alfiso ha scritto: Sei avvocato?
Io, sì. Tu? Ecco.
La domanda era retorica perchè lo ripeti ogni 2x3. Però mi hai dato 2 risposte.
Credo anch'io che, come hai detto, l'università italiana sia quella che è. Però la politica è ottima.
Ultima modifica di alfiso il lunedì 31 ottobre 2011, 15:47, modificato 1 volta in totale.


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Re: Altri sport

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Claudio82 ha scritto:
eliacodogno ha scritto:
Claudio82 ha scritto:Il paragone col caso Riccò non regge. Da quanto si lesse sui giornali fu lo stesso Riccò - vinto dalla paura - a informare i sanitari dell'autotrasfusione.
Sì, però credo che se anche un calciatore riferisse pratiche dopanti l'applicazione delle norme sarebbe (ingiustamente) meno rigorosa
Questa è una conclusione senza riscontri obiettivi.
Infatti lo credo, non lo so. Mi piacerebbe che qualcuno mi dimostrasse che non è così. Ma tutto ciò che ruota attorno a doping e calcio è mistero e nessuno è mai riuscito a saperne nulla, perciò i dubbi aumentano.


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alfiso ha scritto:
Claudio82 ha scritto:
alfiso ha scritto: Sei avvocato?
Io, sì. Tu? Ecco.
Credo anch'io che, come hai detto, l'università italiana sia che quello che è.
Infatti io ho studiato in una prestigiosissima università privata e, soprattutto, all'estero.


alfiso

Re: Altri sport

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Qua la cosa si fa difficile Elia.
Impossibile dialogare con chi non crede quello che sa, e invece sa solo quello che crede.
Però se sa, non ci crede, sinchè non ci crederà colui che sa cosa lui deve credere.
Ode a Silvio ed al Milan. Ed al loro credo risaputo.


alfiso

Re: Altri sport

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Claudio82 ha scritto: Infatti io ho studiato in una prestigiosissima università privata e, soprattutto, all'estero.
Privata del sapere, ma prestigiosa. Lo credo anch'io!


Principe

Re: Altri sport

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eliacodogno ha scritto:
Claudio82 ha scritto:
eliacodogno ha scritto: Sì, però credo che se anche un calciatore riferisse pratiche dopanti l'applicazione delle norme sarebbe (ingiustamente) meno rigorosa
Questa è una conclusione senza riscontri obiettivi.
Infatti lo credo, non lo so. Mi piacerebbe che qualcuno mi dimostrasse che non è così. Ma tutto ciò che ruota attorno a doping e calcio è mistero e nessuno è mai riuscito a saperne nulla, perciò i dubbi aumentano.
Quanti casi come quello di Riccò (intendo casi in cui il medico ha denunciato il paziente dopato) conosci nell'ambito del ciclismo? E nell'ambito di tutto il mondo dello sport? Io nessuno. Del resto, dubito che in molti si facessero trasfusioni col sangue tenuto in frigorifero per settimane...


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Claudio82 ha scritto:Quanti casi come quello di Riccò (intendo casi in cui il medico ha denunciato il paziente dopato) conosci nell'ambito del ciclismo? E nell'ambito di tutto il mondo dello sport? Io nessuno. Del resto, dubito che in molti si facessero trasfusioni col sangue tenuto in frigorifero per settimane...
Nell'ambito del ciclismo ci sono stati cambiamenti evidenti, quindi la storia di Riccò è emersa in tutti i suoi dettagli, a differenza di quanto accaduto in passato ad altri di cui si è parlato nel topic del caso Riccò. Nel calcio continuiamo a vedere le conseguenze di qualcosa che non è evidente ma è innegabile che ci sia...


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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Re: Altri sport

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sembra che cassano si sia accasciato ed abbia vomitato, non riuscendo più a muoversi con coordinazione e perdendo
anche la capacità di formulare frasi sensate.

Mi auguro per lui (paradosso) che si tratti di una reazione da mix di medicinali (leciti od illeciti) perchè altrimenti ritengo possa trattarsi
di sintomi causati da qualche patologia molto seria.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
alfiso

Re: Altri sport

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eliacodogno ha scritto: Nell'ambito del ciclismo ci sono stati cambiamenti evidenti, quindi la storia di Riccò è emersa in tutti i suoi dettagli, a differenza di quanto accaduto in passato ad altri di cui si è parlato nel topic del caso Riccò. Nel calcio continuiamo a vedere le conseguenze di qualcosa che non è evidente ma è innegabile che ci sia...
Immaginiamo (ma solo per assurdo) che anche nel calcio si faccia uso del doping ematico. Non lo credo (i calciatori non sono come i ciclisti, loro non si dopano) ma immaginiamolo per ipotesi. I loro vasi sanguigni sarebbero sottoposti pertanto a stress come nel caso dei ciclisti.
I calciatori soffrono però di acciacchi professionali come traumi distorsivi, stiramenti, lesioni traumatiche tendinee e dei legamenti.
Negli ultimi cinque anni i tempi di recupero da questi infortuni "minori" si sono ridotti sensibilmente grazie al massiccio utilizzo delle cellule staminali ed in particolare delle cellule mesenchimali staminali, una pratica molto comune ormai nella medicina per la cura delle artrosi e delle meniscosi.
Qualcuno dice poi che le pratiche utilizzate nel calcio, ormai sono di pura sperimentazione genetica. Se ne parlò già addirittura nei mondiali di Francia 1998 (con relativo schock anafilattico).
Tornando alle cellule mesenchimali, il problema è che queste cellule agiscono su una molteplicità di tessuti, non solo quelli cartilaginei, ma anche su tessuti "molli" come i nervi ed i vasi, probabilmente ispessendo e dando maggior robustezza agli stessi. Il dubbio che sorge è: come possono convivere vasi robusti e sangue denso? (anche il sangue è mesenchimale).

Ps. i calciatori non sono come i ciclisti, loro non si dopano ... da soli (li dopa la squadra e non lo sanno; ogni tanto si preoccupano).


Principe

Re: Altri sport

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Strong ha scritto:sembra che cassano si sia accasciato ed abbia vomitato, non riuscendo più a muoversi con coordinazione e perdendo
anche la capacità di formulare frasi sensate.
Ammesso che l'abbia mai avuta :D Bhò, escluderei l'ictus a questo punto.


alfiso

Re: Altri sport

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Se non ci fosse tristezza, ci si potrebbe ridere sopra oggi.

GATTUSO ED IL DOPING:


Dicono che io non l'ho fatto il doping. Non è vero, io l'ho fatto il doping!
Il mio doping è il peperoncino!
:diavoletto:


alfiso

Re: Altri sport

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Claudio82 ha scritto:
Strong ha scritto:sembra che cassano si sia accasciato ed abbia vomitato, non riuscendo più a muoversi con coordinazione e perdendo
anche la capacità di formulare frasi sensate.
Ammesso che l'abbia mai avuta :D Bhò, escluderei l'ictus a questo punto.
No quello ha colpito solo Galliani.


Principe

Re: Altri sport

Messaggio da leggere da Principe »

Io cmq ho seriamente buttato tutto il sale che avevo a casa e deciso di non comprarlo più.


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Re: Altri sport

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Morris ha scritto: ... e non si trovano medici che, per deontologia professionale ...
Carissimo Maurizio, vedo che sei ancora piu' vispo che mai e la cosa non può che rallegrarmi. Estraggo soltanto questa frasettina dal tuo (condiviso) post. Dai fatti di Febbraio scorso, che videro il ns. Riccardo Riccò "finalmente" steso sul campo della madre di tutte le battaglie e dai tempi dell'articolo di Gabriele Bugada su "il ciclismo.it", viewtopic.php?f=2&t=66&start=100 avevo deciso di non intevenire piu' sull'argomento e nemmanco sul ciclismo in generale. Avevo persino lasciato sola, in una sua polemica con il ns. amato Dr. Mestatore, la bravissima amica (se posso) Elisa (sempre nel mio cuore), con perdurante senso di colpa da parte mia. Ero dalla parte di Elisa e per ignavia non sono sceso in campo. Non mi sono schierato con lei, se non con il cuore. Figurati che avevo fatto due balle cosi' a mia moglie (medico di lazzaretto pure lei, come l'ottimo amico testè citato) fino a farle ammettere che il comportamento del medico del lazzaretto di ... (mi adeguo) fu molto discutibile sul piano umano. Io non ho detto discutibile ma qualcosa di diverso ... il senso però è quello. Che dire, diamo ad Elisa, finalmente, quel che è di Elisa ! Senza offesa per l'amico Dr. Mesty. Un abbraccio, mio sempre caro Maurizio.


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eliacodogno
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Re: Altri sport

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prof ha scritto:
Morris ha scritto: ... e non si trovano medici che, per deontologia professionale ...
Carissimo Maurizio, vedo che sei ancora piu' vispo che mai e la cosa non può che rallegrarmi. Estraggo soltanto questa frasettina dal tuo (condiviso) post. Dai fatti di Febbraio scorso, che videro il ns. Riccardo Riccò "finalmente" steso sul campo della madre di tutte le battaglie e dai tempi dell'articolo di Gabriele Bugada su "il ciclismo.it", viewtopic.php?f=2&t=66&start=100 avevo deciso di non intevenire piu' sull'argomento e nemmanco sul ciclismo in generale. Avevo persino lasciato sola, in una sua polemica con il ns. amato Dr. Mestatore, la bravissima amica (se posso) Elisa (sempre nel mio cuore), con perdurante senso di colpa da parte mia. Ero dalla parte di Elisa e per ignavia non sono sceso in campo. Non mi sono schierato con lei, se non con il cuore. Figurati che avevo fatto due balle cosi' a mia moglie (medico di lazzaretto pure lei, come l'ottimo amico testè citato) fino a farle ammettere che il comportamento del medico del lazzaretto di ... (mi adeguo) fu molto discutibile sul piano umano. Io non ho detto discutibile ma qualcosa di diverso ... il senso però è quello. Che dire, diamo ad Elisa, finalmente, quel che è di Elisa ! Senza offesa per l'amico Dr. Mesty. Un abbraccio, mio sempre caro Maurizio.
Se (e dico se) i medici sono venuti meno al proprio dovere nei casi calcistici non diventa giusto farlo in quelli ciclistici.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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eliacodogno ha scritto:
prof ha scritto:
Morris ha scritto: ... e non si trovano medici che, per deontologia professionale ...
Carissimo Maurizio, vedo che sei ancora piu' vispo che mai e la cosa non può che rallegrarmi. Estraggo soltanto questa frasettina dal tuo (condiviso) post. Dai fatti di Febbraio scorso, che videro il ns. Riccardo Riccò "finalmente" steso sul campo della madre di tutte le battaglie e dai tempi dell'articolo di Gabriele Bugada su "il ciclismo.it", viewtopic.php?f=2&t=66&start=100 avevo deciso di non intevenire piu' sull'argomento e nemmanco sul ciclismo in generale. Avevo persino lasciato sola, in una sua polemica con il ns. amato Dr. Mestatore, la bravissima amica (se posso) Elisa (sempre nel mio cuore), con perdurante senso di colpa da parte mia. Ero dalla parte di Elisa e per ignavia non sono sceso in campo. Non mi sono schierato con lei, se non con il cuore. Figurati che avevo fatto due balle cosi' a mia moglie (medico di lazzaretto pure lei, come l'ottimo amico testè citato) fino a farle ammettere che il comportamento del medico del lazzaretto di ... (mi adeguo) fu molto discutibile sul piano umano. Io non ho detto discutibile ma qualcosa di diverso ... il senso però è quello. Che dire, diamo ad Elisa, finalmente, quel che è di Elisa ! Senza offesa per l'amico Dr. Mesty. Un abbraccio, mio sempre caro Maurizio.
Se (e dico se) i medici sono venuti meno al proprio dovere nei casi calcistici non diventa giusto farlo in quelli ciclistici.
Il dovere di fare qualcosa è a volte confliggente con l'opportunità o la necessità di farla. Occorre grande equilibrio per operare un giusto discernimento. Equilibrio che sembra essere scomparso in tempi di giacobinismo e gligliottina. Le nostre azioni, anche se non sembra, possono avere implicazioni e conseguenze inaspettate e questo discernimento spetta alla coscienza. La legge a volte impone cose che alla coscienza fanno orrore. Quando e se c'è la coscienza ...


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FYI

L’ictus in età giovanile e nella donna

A cura di Paolo Cerrato

Per definizione l’ictus giovanile riguarda soggetti con età minore di 45-50 anni. Si calcola che l’incidenza dell’ictus giovanile sia di 10 su 100.000 abitanti, il che significa ad esempio che ogni anno si verifica 1 caso di ictus giovanile in una piccola cittadina di 10.000 abitanti e 100 nuovi casi di ictus giovanile in una grossa città di 1 milione di abitanti. Pertanto l’ictus, pur essendo una malattia ritenuta tipica dell’età anziana, può colpire i giovani e talora anche i bambini. La proporzione degli ictus che si manifestano in soggetti di età inferiore ai 45 anni è pari a circa il 5,5% di tutti gli ictus nei paesi occidentali, mentre nei paesi in via di sviluppo raggiunge il 19%. In italia si verificano ogni anno 196.000 nuovi ictus; di questi circa 4.200 colpiscono soggetti con età inferiore a 45 anni e 6.200 soggetti di età compresa fra 45 e 55 anni. Trattandosi poi di soggetti in età lavorativa le conseguenze in ambito familiare e sociale sono rilevanti.
I fattori di rischio e le cause dell’ictus nel bambino e del giovane sono in parte differenti rispetto alle altre epoche della vita e sono spesso imputabili a patologie vascolari diverse dalla arteriosclerosi, incluse nelle cosiddette “cause rare” di ictus, oppure a patologie cardiache che possono dare origine ad emboli che occludono poi le arterie cerebrali. Occorre pertanto una accurata conoscenza delle innumerevoli cause rare di ictus ed approfondite indagini strumentali e di laboratorio per identificare la causa e provvedere alle appropriate terapie.
Tra le principali cause di ictus giovanile vi è la dissecazione delle arterie carotide e vertebrale che portano il sangue al cervello, causata da traumi o microtraumi ripetuti al collo comportanti movimenti energici o ripetuti di rotazione e flesso-estensione del capo (inclusi gli incidenti stradali, i traumi in ambito sportivo e le manovre chiropratiche).
Tra le cause rare tipiche dell’età giovanile ci sono l’abuso di droghe e di alcool. Occorre però ricordare che i tipici fattori che predispongono all’ictus e alle altre malattie vascolari, quali il fumo di sigaretta, l’obesità, la sedentarietà, l’errata alimentazione, l’ipertensione arteriosa, le alterazioni dei grassi nel sangue e il diabete possono manifestarsi e danneggiare le arterie fin dall’età giovanile, in un età in cui spesso vengono poco valorizzati o non diagnosticati. Occorre pertanto che vengano messe in atto delle campagne di sensibilizzazione della popolazione educando i bambini e i giovani fin dall’età scolare a non assumere, o modificare, errate abitudini e stili di vita.
E’ noto come le donne abbiano,fino alla menopausa, un rischio di ictus minore rispetto all’uomo a causa dell’effetto protettivo degli ormoni sessuali femminili.Negli ultimi anni vi e stata molta discussione sul ruolo della assunzione di estrogeni sotto forma di contraccettivi orali e di terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa. Al riguardo si può affermare sinteticamente che: 1) il rischio di ictus nella donna in età riproduttiva che assume contraccettivi orali è molto basso ma che tale rischio aumenta nelle donne con età maggiore di 35 anni, fumatrici e con ipertensione arteriosa e se vengono utilizzati contraccettivi orali a maggior contenuto di estrogeni, 2) la terapia ormonale sostitutiva post menopausale, contrariamente a quanto si pensava alcuni anni fa, non ha un effetto protettivo sul rischio di ictus e di altre malattie vascolari ma può addirittura avere un effetto peggiorativo. E’ importante pertanto che tali terapie vengano personalizzate valutando il profilo complessivo di rischio della donna che li deve assumere.

www.aliceitalia.org (Federazione Alice Italia lotta all'ictus cerebrale)


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prof ha scritto:Il dovere di fare qualcosa è a volte confliggente con l'opportunità o la necessità di farla. Occorre grande equilibrio per operare un giusto discernimento. Equilibrio che sembra essere scomparso in tempi di giacobinismo e gligliottina. Le nostre azioni, anche se non sembra, possono avere implicazioni e conseguenze inaspettate e questo discernimento spetta alla coscienza. La legge a volte impone cose che alla coscienza fanno orrore. Quando e se c'è la coscienza ...
La ghigliottina è calata su tante teste prima che su quella di Riccò, a volte in maniera altrettanto ingiusta e vigliacca. Anche a me dispiace che l'Italia abbia perso un personaggio di talento (in questo momento non proprio felice per il nostro movimento) così come mi è dispiaciuto perdere per 2 anni Basso, Rebellin, Di Luca e tanti altri che potevano regalare belle soddisfazioni.
Che poi non si vedesse l'ora di levarsi dai piedi Riccardo è stato evidente fin da subito anche se le ragioni di questo non le conosco (e non credo sia perchè è antipatico e parla senza peli sulla lingua...)


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eliacodogno ha scritto: La ghigliottina è calata su tante teste prima che su quella di Riccò, a volte in maniera altrettanto ingiusta e vigliacca. Anche a me dispiace che l'Italia abbia perso un personaggio di talento (in questo momento non proprio felice per il nostro movimento) così come mi è dispiaciuto perdere per 2 anni Basso, Rebellin, Di Luca e tanti altri che potevano regalare belle soddisfazioni.
Ma ti è dispiaciuto che si sono dopati (rectius per Basso: che ha tentato di doparsi... :diavoletto: ) o che li hanno beccati?


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Claudio82 ha scritto:
eliacodogno ha scritto: La ghigliottina è calata su tante teste prima che su quella di Riccò, a volte in maniera altrettanto ingiusta e vigliacca. Anche a me dispiace che l'Italia abbia perso un personaggio di talento (in questo momento non proprio felice per il nostro movimento) così come mi è dispiaciuto perdere per 2 anni Basso, Rebellin, Di Luca e tanti altri che potevano regalare belle soddisfazioni.
Ma ti è dispiaciuto che si sono dopati (rectius per Basso: che ha tentato di doparsi... :diavoletto: ) o che li hanno beccati?
Per dispiacermi sinceramente della prima cosa dovrei essere certo che tutti coloro che non vengano beccati siano puliti... Mi è dispiaciuto non vederli correre e mi è dispiaciuto che non abbiano potuto lavorare. Questa è la cosa più onesta che mi viene in mente


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Claudio, il tuo post sull'ictus, le donne e la menopausa ha aumentato considerevolmente la mia umile e modesta cultura.
Ma cosa c'entra con Cassano e con quello di cui si sta parlando?

Fantantonio non ha ancora le "caldane".


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alfiso ha scritto:Claudio, il tuo post sull'ictus, le donne e la menopausa ha aumentato considerevolmente la mia umile e modesta cultura.
Ma cosa c'entra con Cassano e con quello di cui si sta parlando?

Fantantonio non ha ancora le "caldane".
Si parla di un sospetto ictus (o meglio di un TIA) per Cassano. Purtroppo per motivi familiari mi è capitato di familiarizzare con questa malattia (che pare destinata a colpire sempre più persone nei prossimi anni a causa del peggioramento dello stile di vita) e mi pareva interessante condividerlo con voi. Mi sembra che nell'articolo ci siano molti suggerimenti utili (non fumare, non bere, fare una vita attiva...) per ridurre il rischio di avere un ictus che, come visto, può colpire anche persone giovanissime.

Curiosamente ne parlavo con Cunego a Pechino e lui mi aveva chiesto se sapevo quali erano i principali fattori di rischio (circostanza che mi ha confermato che il ragazzo tiene parecchio alla sua salute).


alfiso

Re: Altri sport

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Claudio82 ha scritto: Si parla di un sospetto ictus (o meglio di un TIA) per Cassano. Purtroppo per motivi familiari mi è capitato di familiarizzare con questa malattia (che pare destinata a colpire sempre più persone nei prossimi anni a causa del peggioramento dello stile di vita) e mi pareva interessante condividerlo con voi. Mi sembra che nell'articolo ci siano molti suggerimenti utili (non fumare, non bere, fare una vita attiva...) per ridurre il rischio di avere un ictus che, come visto, può colpire anche persone giovanissime.

Curiosamente ne parlavo con Cunego a Pechino e lui mi aveva chiesto se sapevo quali erano i principali fattori di rischio (circostanza che mi ha confermato che il ragazzo tiene parecchio alla sua salute).
Quando Cunego torna ricordagliene un'altro: correre nello smog al Tour of Beijing ;)


alfiso

Re: Altri sport

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eliacodogno ha scritto:Se (e dico se) i medici sono venuti meno al proprio dovere nei casi calcistici non diventa giusto farlo in quelli ciclistici.
Non possono. Hanno fatto il giuramento da Ipocrite :diavoletto:


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Re: Altri sport

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alfiso ha scritto:
Claudio82 ha scritto: Si parla di un sospetto ictus (o meglio di un TIA) per Cassano. Purtroppo per motivi familiari mi è capitato di familiarizzare con questa malattia (che pare destinata a colpire sempre più persone nei prossimi anni a causa del peggioramento dello stile di vita) e mi pareva interessante condividerlo con voi. Mi sembra che nell'articolo ci siano molti suggerimenti utili (non fumare, non bere, fare una vita attiva...) per ridurre il rischio di avere un ictus che, come visto, può colpire anche persone giovanissime.

Curiosamente ne parlavo con Cunego a Pechino e lui mi aveva chiesto se sapevo quali erano i principali fattori di rischio (circostanza che mi ha confermato che il ragazzo tiene parecchio alla sua salute).
Quando Cunego torna ricordagliene un'altro: correre nello smog al Tour of Beijing ;)
Mi credi se ti dico che mi ha mandato dall'organizzatore della Japan Cup a chiedere rassicurazioni sulle radiazioni?


alfiso

Re: Altri sport

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Claudio82 ha scritto: Mi credi se ti dico che mi ha mandato dall'organizzatore della Japan Cup a chiedere rassicurazioni sulle radiazioni?
Why not.


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Re: Altri sport

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eliacodogno ha scritto: Per dispiacermi sinceramente della prima cosa dovrei essere certo che tutti coloro che non vengano beccati siano puliti... Mi è dispiaciuto non vederli correre e mi è dispiaciuto che non abbiano potuto lavorare. Questa è la cosa più onesta che mi viene in mente
Risposta piu' onesta e sensata era difficle darla ed infatti ciò che si dovrebbe fare non è tanto reclamare una parità di trattamento tra corridori e calciatori (non ce ne dovrebbe essere nemmeno bisogno) ma pretendere per tutti un approccio che non sia forcaiolo e punitivo nè in prima nè in ultima istanza. Cosi' come la lotta al crimine non la si fa con la pena di morte, la lotta al doping non la si fa con la radiazione. Se si ha ancora cervello per pensare all'uomo prima che al corridore, non dovrebbe essere tanto difficle capire che vale piu' l'educazione della repressione. Il medico del lazzaretto di ... ha sprecato un'occasione per lui irripetibile: quella di prendersi da parte il povero Riccò e fargli capire che aveva sbagliato, fargli capire che il rischio era assurdo, da deficienti, da subumani e che la sua vita valeva piu' di qualsiasi corsa e di qualsiasi altra cosa. Avrebbe ben impiegato la sua cultura ed i talenti che il buon Dio gli ha regalato ed invece ... Invece ha lustrato il suo distintivo, ha preso carta e penna e, piu' poveretto del povero Riccò, lo ha rovinato. Per sempre; non ci sarà piu' appello per Riccò. Come si fa nei lazzaretti.


alfiso

Re: Altri sport

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Prof, non voglio biasimare il tuo punto di vista umano, ma ciò che dici ha un riflesso giuridico pesantissimo che, se esteso alla vita quotidiana, riduce il diritto ad un fatto di coscienza. Immaginane le conseguenze.
Semmai il problema vero è quello di dare nuova linfa, ovvero significato, al diritto (civile, penale, sportivo - ovvero quello peggiore), modificandone le norme e trasponendole da una ottica solo repressiva ad una preventiva e riabilitativa.
Individuare il colpevole nello zelante, o giacobino, o delatore, o ..., primario (pubblico ufficiale) è troppo riduttivo e purtroppo anche fuorviante.

E' invece giunta l'ora di ridurre la discrezionalità concessa agli organi di giustizia sportiva che fa acqua da tutte le parti (tutti i casi doping del ciclismo trattati con selvaggia repressione in distonia con quelli nel calcio, il sommario processo Juventus con le altre graziate, il doping della Juventus invece passato nel dimenticatoio, i censori del doping che hanno tutti passati di doping federale, ecc.). Cosa ne sa di tutte queste ingiustizie un umile primario di provincia?
Ultima modifica di alfiso il lunedì 31 ottobre 2011, 19:45, modificato 1 volta in totale.


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E infatti:

Ansa:
Cassano: prima diagnosi e' ictus ischemico
Da valutare l'entita', Il Milan non conferma in attesa nuovi esami
31 ottobre, 19:34

Purtroppo, se fosse confermata questa diagnosi, mi sa che la sua carriera finisce qui. :gluglu:


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Re: Altri sport

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da wikipedia:

Modifiche degli stili di vita che si associano ad una riduzione del rischio di ictus:

* Smettere di fumare - La cessazione del fumo di sigaretta riduce il rischio di ictus, ed è pertanto indicata nei soggetti di qualsiasi età e per i fumatori sia moderati che forti.
* Svolgere una regolare attività fisica. L'attività fisica graduale, di lieve-moderata intensità e di tipo aerobico (passeggiata a passo spedito alla velocità di un chilometro in 10-12 minuti), è indicata nella maggior parte dei giorni della settimana, preferibilmente ogni giorno.
* Mantenere un peso corporeo salutare. L’obiettivo può essere raggiunto aumentando gradualmente il livello di attività fisica, controllando l’apporto di grassi e dolciumi, aumentando il consumo di frutta e verdura.
* Ridurre l’apporto di sale nella dieta a non oltre i 6 grammi di sale (2,4 g di sodio) al giorno. L’obiettivo può essere raggiunto evitando cibi ad elevato contenuto di sale, limitandone l’uso nella preparazione degli alimenti e non aggiungendo sale a tavola.
* Ridurre il consumo di grassi e condimenti di origine animale, sostituendoli con quelli di origine vegetale (in particolare olio extravergine di oliva) e utilizzando i condimenti preferibilmente a crudo.
* Mangiare pesce 2-4 volte la settimana (complessivamente almeno 400 g), quale fonte acidi grassi poliinsaturi della serie omega-3, preferibilmente pesce azzurro, salmone, pesce spada, tonno fresco, sgombro, halibut, trota.
* Consumare tre porzioni di verdura e due porzioni di frutta al giorno, e con regolarità cereali integrali e legumi quali fonti di energia, proteine di origine vegetale, fibra alimentare, vitamine, folati e minerali (potassio, magnesio e calcio). 1 porzione di verdura = 250 g se cotta o 50 g se cruda; 1 porzione di frutta = 150 g.
* Consumare regolarmente latte e alimenti derivati, scegliendo prodotti con basso contenuto lipidico. Per i consumatori abituali di bevande alcoliche, limitare l’assunzione di alcol a non più di due bicchieri di vino al giorno (o quantità di alcol equivalenti) nei maschi e a un bicchiere nelle donne non in gravidanza, preferibilmente durante i pasti principali, in assenza di controindicazioni metaboliche.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ictus
Ultima modifica di Principe il lunedì 31 ottobre 2011, 19:49, modificato 1 volta in totale.


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Claudio82 ha scritto:E infatti:
Ansa:
Cassano: prima diagnosi e' ictus ischemico
Da valutare l'entita', Il Milan non conferma in attesa nuovi esami
31 ottobre, 19:34
Purtroppo, se fosse confermata questa diagnosi, mi sa che la sua carriera finisce qui. :gluglu:
E dipenderebbe dai tuoi fattori di rischio?
Ah già! Cassano ha giocato la Supercoppa italiana a Pechino!
Porcapupazza lo smog ed il fumo di Pechino.
Stai attento Claudio, comprati del sale :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: :cincin:
da gettare alle tue spalle intendo


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alfiso ha scritto:
Claudio82 ha scritto:E infatti:
Ansa:
Cassano: prima diagnosi e' ictus ischemico
Da valutare l'entita', Il Milan non conferma in attesa nuovi esami
31 ottobre, 19:34
Purtroppo, se fosse confermata questa diagnosi, mi sa che la sua carriera finisce qui. :gluglu:
E dipenderebbe dai tuoi fattori di rischio?
Ah già! Cassano ha giocato la Supercoppa italiana a Pechino!
Porcapupazza lo smog ed il fumo di Pechino.
Stai attento Claudio, comprati del sale :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: :cincin:
da gettare alle tue spalle intendo
Ma vai a farti fottere...


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Be' può darsi che Cassano avesse il vizio di mangiare molto salato :D


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alfiso ha scritto:Prof, non voglio biasimare il tuo punto di vista umano, ma ciò che dici ha un riflesso giuridico pesantissimo che, se esteso alla vita quotidiana, riduce il diritto ad un fatto di coscienza. Immagina le conseguenze. Semmai il problema vero è quello di dare nuova linfa al diritto (civile, penale, sportivo - ovvero quello peggiore), modificandone le norme e trasponendole da una ottica solo repressiva ad una preventiva e riabilitativa. Individuare il colpevole nello zelante, o giacobino, o delatore, o ..., primario (pubblico ufficiale) è troppo riduttivo e purtroppo anche fuorviante.


Caro amico, non so cosa tu intenda con "punto di vista umano"; forse vuoi distinguerlo dal punto di vista della bestia ? Ringraziando il cielo vi è stato chi, ben prima di te, da Irnerio in giu', fino a venire a noi, ha distinto tra potestas (il potere, la legge) ed auctoritas (l'autorità spirituale, la legge naturale inscritta nell'uomo) ed ha cosi' permesso il formarsi della nostra civiltà. Che, mi par di capire, tu non hai ancora ben compreso e frequentato. Pensa te che persino nel Medioevo, nel tanto vituperato Medioevo, dicevano che se una legge dell'imperatore era iniqua e si scontrava con il principio di giustizia che la legge naturale ha inscritto nel cuore di ogni uomo, era giusto ribellarsi al tiranno, fino af ucciderlo. Ma forse tu appartieni a quel gruppo di persone che, abrogata a maggioranza la legge che vieta l'assassinio, troverebbe giusto l'abbandonarvicisi.


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alfiso ha scritto:Prof, non voglio biasimare il tuo punto di vista umano, ma ciò che dici ha un riflesso giuridico pesantissimo che, se esteso alla vita quotidiana, riduce il diritto ad un fatto di coscienza. Immaginane le conseguenze.
Semmai il problema vero è quello di dare nuova linfa, ovvero significato, al diritto (civile, penale, sportivo - ovvero quello peggiore), modificandone le norme e trasponendole da una ottica solo repressiva ad una preventiva e riabilitativa.
Individuare il colpevole nello zelante, o giacobino, o delatore, o ..., primario (pubblico ufficiale) è troppo riduttivo e purtroppo anche fuorviante.

E' invece giunta l'ora di ridurre la discrezionalità concessa agli organi di giustizia sportiva che fa acqua da tutte le parti (tutti i casi doping del ciclismo trattati con selvaggia repressione in distonia con quelli nel calcio, il sommario processo Juventus con le altre graziate, il doping della Juventus invece passato nel dimenticatoio, i censori del doping che hanno tutti passati di doping federale, ecc.). Cosa ne sa di tutte queste ingiustizie un umile primario di provincia?
Pienamente d'accordo, d'altra parte se ci sono delle regole non ci si può limitare a tacciare chi le applica di essere sciacallo, fazioso o forcaiolo. Al limite si può contestare la regola, che prevede la radiazione o anche la squalifica e non la sospensione, come provvedimento preventivo rispetto ai primi due.


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