galliano ha scritto:
Io capisco che Moser va venire l'orticaria a molti, me compreso, ma adesso fai passare il Beppe come uno che i suoi giri se li è meritati in virtù delle sue formidabili doti. Pure lui si ritrovava sul piatto abbioni a botte di trenta secondi l'una.
Il suo primo Giro (credo fosse quello) mi pare che il Beppe lo vinse per la caduta di Knut Knudsen, che fu buttato per terra a tre tappe dalla fine dall'ammiraglia di Pezzi.
Allora l'inglese si parlava sono nel Commonwealth e fair play era una bestemmia, nonostante che il povero Knut fosse caduto per causa altrui.
Tutto ciò con Knudsen in netta ascesa e con una crono di 44km o 47 l'ultimo giorno.
RImane comunque per me un mistero come fu che Saronni andasse così forte a cronometro in quel Giro. I maligni parlano di numerose foto in primo piano fatte durante le crono
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ma sinceramente non so se sono solo dicerie
Vista la stima e la simpatia, mi permetto di correggere qualche errore storico
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Leggo tanti luoghi comuni a proposito di Saronni, probabilmente di natura avversa che col tempo hanno contribuito a creare nei tifosi che non hanno vissuto quel periodo un quadro parzialmente distorto di quanto in realtà si verificò nelle corse.
Capitolo abbuoni e Giro '79. Il Giro '79 non prevedeva alcun abbuono, fu vinto da Saronni per evidente superiorità sugli avversari. Un'esplosività unica, fortissimo nei finali di corsa, a crono sui livelli di Moser (e Knudsen) e in salita mai staccato da nessuno.
Tralasciando quel discutibile "Knudsen in netta ascesa", dal momento che in nessuna occasione prima della caduta riuscì ad impensierire Saronni, si è sempre parlato poi della crono finale come di una prova favorevole al norvegese, dimenticando che nel complesso delle crono (tante) di quel Giro, Saronni andò piu forte di Knudsen.
Altra cosa. Il vantaggio di Saronni, prima della caduta, era di 18''. Per quale motivo quel distacco sarebbe dovuto restare invariato sino alla crono finale dal momento che, proprio nel finale della tappa in cui ci fu la caduta incriminata, Saronni sparò una fucilata delle sue prendendo qualche decina di secondi su tutti rivali? Neppure un Knudsen integro sarebbe riuscito a tenergli le ruote.
Capitolo cronometro. Saronni non andò forte a cronometro solo in quel Giro. Lo ricordo volare e dominare i 50km della crono finale dell'anno successivo (nonostante non avesse una grandissima condizione), ma più in generale andare sempre forte nei primissimi anni da prof. Calò le sue prestazioni contro il tempo parallelamente al suo complessivo declino agonistico, perdendo efficacia anche nei finali di corsa e avendo sempre più difficoltà nel tenere le lunghe salite.
Ecco, al limite l'anomalia fu quel suo rapido declino, dovuto ad un motore precocemente usurato da continui scatti e volate. Senza trascurare l'aspetto mentale, logorato non poco dalla rivalità con Moser e, soprattutto, dalla vicenda di Carletto Chiappano.
I maligni, poi, lasciamoli pure dire. Magari sono proprio quelli che, al passaggio di Saronni durante le cronometro, seminavano la sede stradale di puntine da disegno
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