Eccolo il nostro baldo eroe.
Shane Archbold nasce a Timaru, ridentissima cittadina capoluogo dell'omonimo distretto nell'Isola del Sud, Nuova Zelanda.
Fin dalla tenera età si dedica al ciclismo su pista, convinto di poter sfondare fin da subito ed invece, a soli 21 anni, nel 2010 si trova di fronte ad una pessima annata, che lo vede arrivare primo ai giochi oceanici e vincitore della tappa di Melbourne nella coppa del mondo (omnium). Stessa sorte per l'anno successivo: nuovamente trionfatore dei giochi oceanici 2011 e un'altra tappa della coppa del mondo, questa volta a Manchester, messa nel carniere. Ai mondiali di Apeldoorn il fallimento totale: sarà argento nell'omnium; un incubo che si avvera.
Così non va e il ragazzo decide allora di dedicarsi anche alla strada: al suo primo anno da stagista ottiene ben magre consolazione, addirittura una bruttissima vittoria di tappa alla Mi-aout en Bretagne, ma la sua doppia carriera comincia a giovargli a partire dall'anno successivo: a Londra riesce a non andare oltre il settimo posto, mentre non ottiene nessuna vittoria durante l'anno.
Qualche tiro mancino il destino glielo tirerà ancora: Campione Neozelandese nell'inseguimentoma squadre 2013, la Sei giorni delle Rose nello stesso anno, i Giochi del Commonwealth nel 2014 e due tappe su strada tra il 2012 e il 2013. È dopo la vittoria dei Giochi del Commonwealth 2014 che Shane capisce che deve focalizzarsi su un obiettivo e puntarlo con decisione: quell'obiettivo si chiama Tour de France.
Passa tutto l'anno 2015 ad allenarsi con costanza e dedizione per il successo e il 2 luglio 2016 è uno dei 198 corridori che a Mont Saint Michel prende il via dell'edizione numero 103.
Fin da subito Shane fa capire che finalmente è la sua ora: lascia divertire per un po' gli altri concorrenti e poi prende saldamente in mano la magli nera, senza lasciare scampo agli avversari e incrementando giorno dopo giorno il proprio vantaggio. Soltanto la sfortuna, vestita da asfalto scivoloso durante la 18esima tappa, gli impedisce di cogliere il successo alla sua prima partecipazione ad un GT. Shane in lacrime è costretto ad abbandonare la corsa ma si presenta alla stagione settembrina italiana con una condizione superlativa: gli avversari sono avvisati.
Dopo averci così entusiasmato in questo anno ci restano soltanto due sogni nel cassetto: vederlo in gara a Doha a cercare di conquistare il primato iridato e vederlo sulle strade del giro numero 100 per cercare uno storico traguardo mai realizzato da nessuno: maglia nera al giro e al tour nello stesso anno.
Per farlo dovrà però lottare contro due ossi duri: Jack Bobridge che dopo il successo al giro 2015 cercherà di bissare per raggiungere Giuseppe Borghi, Luigi Malabrocca, Dante Morandi e Marco Antonio di Renzo nella lista degli eletti che hanno saputo conquistare la maglia per due anni consecutivi; mentre al tour l'avversario da battere sarà Sam Bennett che avendo conquistato la maglia lo scorso anno ed essendo suo compagno di squadra alla Bora pretenderà di indossare i gradi di capitano e difendere la vittoria della Grand Boucle.