Irvin D. Yalom - Il problema Spinoza XXXV
La mattina successiva un forte colpo alla porta riecheggiò per tutta la casa: era Franco con un cappuccio che gli copriva quasi tutto il volto ed era raggiante, mentre stringeva con le mani le braccia di Bento e, dietro richiesta, parlò di sé: "Mia moglie è un autentico dono del cielo, le ho insegnato a leggere in portoghese ed ebraico, impariamo insieme l'olandese e io sono diventato uno studente della tua vecchia scuola, la yeshvali Pereira e il rabbino Mortera mi ha concesso uno stipendio così generoso dal fondo della sinagoga (la stessa cifra, credo, che era stata offerta a te) che non ho più bisogno di lavorare per gente come mio zio! Il rabbino, a giustificazione dei soldi, mi ha detto che ero uno studente davvero promettente e che forse, in un prossimo futuro, sarei arrivato addirittura a eguagliare mio padre. Per parte mia ce la metto tutto per essere all'altezza e d'altra parte tu hai fatto di me un uomo avido di conoscenza.
![Smile :)](./images/smilies/icon_e_smile.gif)
Ma dimmi di te.
- Ancora tengo appeso il vecchio cappotto squarciato, in modo da poterlo vedere sempre, è stato un consiglio eccellente, della vita esterna ho poco altro da dirti, perché vivo quasi completamente attraverso la mente e anche lo sposalizio prossimo di Clara Maria e Dirk non mi dà più nessuna angoscia, però ho paura che quando avrò pubblicato le mie opinioni sulla religione, lei ne soffrirà molto, perché è una buona cattolica. -
E Franco "Da come mi hai guardato prima, penso che tu disapprovi il mio corso di studi e non dici nulla, perché hai paura di causarmi dolore".
- Sei davvero molto perspicace e la ragione fondamentale è che capisco che le nostre strade si sono separate e io non sono più il tuo "maestro e penso che tu sia un po' prigioniero dei limiti del Talmud e della Torah, mentre io preferisco un percorso meno tortuoso e più razionale, Euclide, per esempio, va diritto al punto e non intorbidisce le acque con storie enigmatiche e spesso contraddittorie. -
"Ma tutti amano le storie!"
- No, Franco, non tutti! Da bambino magari, ma da adulto no o, in altre parole (sempre di Saulo di Tarso) "Quando il perfetto (la verità morale) giungerà, il parziale (la storiella o parabola o apologo, come vuoi chiamarlo) sarà soppresso. -
"Non sono sicuro di poter accettare Saulo come modello di aforismi, la sua esistenza mi sembra poco equilibrata: così severo, fanatico, privo di gioia e così pieno di biasimo per qualsiasi piacere ci possa dare il mondo!"