http://www.spaziociclismo.it/?action=re ... tizia=8581
Hanno abolito tante corse, hanno abolito le gran fondo, le pedalate rose e altro.
Solo un via dagli Usa può risolvere tutto ?

Probabilmente hai ragione, ma se RCS non è in crisi economica lo è sicuramente a livello organizzativo e gli inviti a gare come la "Strade Bianche" e la "Tirreno-Adriatico" sono la probabile conferma.dietzen ha scritto:rcs non è in crisi, semplicemente se ne frega di tutte le corse che non le portano un utile, cioè in sostanza di tutte le corse che non sono il giro. basta vedere quante classiche italiane che dovevano essere organizzate da rcs sono scomparse negli ultimi anni.
Quanti soldi davano le amministrazioni locali a RCS per organizzare quelle corse ? Quanti ne danno adesso ?CicloSprint ha scritto:Sono sparite come Trofeo Pantalica, Giro di Lucca, Giro dell' Etna, Trofeo dello Scalatore, e soprattutto GIRO DEL LAZIO e.... MILANO-TORINO!!!! LA PIU' ANTICA!!!![]()
In ogni caso per una corsa di altissimo livello come la Tirreno 20 squadre sono comunque poche e obbligo di invitare le 18 PT o meno tanti malumori si sarebbero creati comunque. Da tanti anni ormai la starti list della Tirreno è forse addirittura migliore di quella del Giro e ad essere veramente chiari c'è da dire che anche quei team che poi al Giro si presentano con la "squadra B" alla Tirreno portano sempre formazioni molto competitive. Quindi in ogni caso nessuna scusa per Zomegnan.Slegar ha scritto:
Come ho detto prima RCS probabilmente aveva già previsto da tempo la partecipazione di sole 20 squadre alla Tirreno-Adriatico ma l'obbligo di invitare le 18 ProTour ha creato a Zomegnan il problema degli inviti. Probabilmente sperava in una maggiore coesione con A.S.O. per combattere l'UCI sull'obbligatorietà di far partecipare le squadre ProTour agli eventi da loro organizzati ma i francesi, ovviamente, lo hanno lasciato con il cerino in mano.
.... ma se RCS non è in crisi economica lo è sicuramente a livello organizzativo ....
Verissimo, ma c'è una differenza fondamentale tra le due entità: mentre l'UCI è un collettore di gabelle (e presumo a livello inferiore anche la federciclismo) il guadagno di RCS proviene con l'organizzazione delle gare. Se il metro di RCS sulla convenienza o meno di organizzare un competizione è il bilancio della singola manifestazione allora, mi permetto di dire, RCS non sa fare bene il suo lavoro cioè quello di organizzare gare.Morris ha scritto:La RCS non è in crisi. Semplicemente ragiona con la testa dell'UCI (guadagno alla faccia del ciclismo ecc...) e, come spesso avviene quando due poli dello stesso segno vengono a contatto, si stabilisce una lotta fra loro che tende a respingerli. In questo caso, la RCS, paga la minor forza rispetto alla cricca mefitica di Aigle (il Giro di California concomitante con la corsa rosa è un insulto....). .........
Ecco, questa è la direzione in cui si deve andare. A Zomegnan interessano solo Giro, Sanremo e Lombardia; tutte le altre gare sono "riempitivi". Allora sarebbe bene se queste altre gare che a RCS non interessano venissero organizzate da altri gruppi, in primis proprio quel GS Emilia che in italia è decisamente il n°1.Morris ha scritto: Lavoriamo tutti affinchè progredisca il GS Emilia (già bravissimo e da applaudire!) e, magari, sorga anche un altro polo....
Se continuano cosi' tra un po' trasloca anche il Giro di Italia, magari con crono finale a Pechino.CicloSprint ha scritto:Guardate questo articolo da Dagospia!!!
http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -34737.htm
E "La Gazzetta dello Sport" trasloca....
Se vanno all' estero ci sono tanti soldi (Grecia esclusa)MarcoRimini ha scritto:Se continuano cosi' tra un po' trasloca anche il Giro di Italia, magari con crono finale a Pechino.CicloSprint ha scritto:Guardate questo articolo da Dagospia!!!
http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -34737.htm
E "La Gazzetta dello Sport" trasloca....
Caro Ciclosprint lo penso anch'io. In un altro 3d (Ciclismo Sudamericano) ho tirato fuori volutamente l'argomento.CicloSprint ha scritto:Se vanno all' estero ci sono tanti soldi (Grecia esclusa)