Fatti di Politica 2012

Dove discutere di altri sport e di tutto il resto
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TIC
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da TIC »

Principe ha scritto:... E' vero che all'estero costano di meno ma è anche vero che all'estero il taxi viene usato molto più frequentemente che in Italia. Il taxi si usa soprattutto nelle metropoli. In Italia abbiamo soltanto due città sopra il milione di abitanti e siamo uno dei paesi al mondo più motorizzato. Se tutti hanno la macchina o il motorino, perchè dovrebbero prendere il taxi? In Germania anche le case costano molto di meno che in Italia ma non mi sognerei mai di dire che la colpa è dei muratori italiani...
Ma ti rendi conto delle stronzate che stai dicendo ?
Io voglio prendere il taxi a meno soldi che in Germania. A MENO SOLDI (in dettaglio darei massimo circa un terzo di meno che in Germania, cioe' a meno di meta' (molto meno...) di quello che si paga in Italia ora.).!! Tutto il resto e' antiliberismo, corporaritivismo e presa per il culo.

ps1 Prezzo case : la colpa non e' dei muratori italiani (che poi la maggior parte sono albanesi o stranieri...), ma prova a dire di chi e' .... per fortuna la bolla sta scoppiando.

ps2 . A Roma ci sono piu' avvocati che in tutta la Francia. A spese di chi vivono ?
Ultima modifica di TIC il mercoledì 25 gennaio 2012, 12:34, modificato 4 volte in totale.
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eliacodogno
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Principe ha scritto:Che ti devo dire...
Anche niente, non è obbligatorio dare una risposta a tutto. Se in pieno centro città chiamo un taxi e mi dici che incide il costo del percorso (che anche rispetto a dove abito io, cioè abbastanza fuori, non supera i 2 isolati) possiamo anche non dire nulla ed evitare il taxi, come finora ho sempre fatto, almeno in Italia. Poi desmo sarà stato sfigato ma ho sentito diversi casi come il suo, non solo a Torino.
Sul resto sono abbastanza d'accordo, compreso il giudizio negativo sulle amministrazioni di Torino (almeno da che ci vivo); poi, premesso che non voto qui, votare dall'altra era peggio vista la pochezza dei candidati di centro destra :)
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
granfondista
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da granfondista »

Strong ha scritto:
granfondista ha scritto:E le gomme tagliate ai camionisti che non vogliono fermarsi? E le botte ai tassisti che non vogliono scioperare?
Anche quelle tutta opera dei "soliti terroni"?

sei tu, che da siciliano, scrivi certe cose

"In Sicilia, ciò cui siamo comunemente abituati, è che qualcuno bussi alla nostra porta e ci dica "o paghi o non ti facciamo più lavorare -"...

Veramente sono bergamasco..
Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Principe »

TIC ha scritto:
Principe ha scritto:... E' vero che all'estero costano di meno ma è anche vero che all'estero il taxi viene usato molto più frequentemente che in Italia. Il taxi si usa soprattutto nelle metropoli. In Italia abbiamo soltanto due città sopra il milione di abitanti e siamo uno dei paesi al mondo più motorizzato. Se tutti hanno la macchina o il motorino, perchè dovrebbero prendere il taxi? In Germania anche le case costano molto di meno che in Italia ma non mi sognerei mai di dire che la colpa è dei muratori italiani...
Ma ti rendi conto delle stronzate che stai dicendo ?
Io voglio prendere il taxi a meno soldi che in Germania. A MENO SOLDI (in dettaglio darei massimo circa un terzo di meno che in Germania, cioe' a meno di meta' (molto meno...) di quello che si paga in Italia ora.).!! Tutto il resto e' antiliberismo, corporaritivismo e presa per il culo.
Aumentare il numero dei taxi non servirà a far scendere le tariffe dato che le stesse non si determinano sul libero mercato (e quindi un aumento dell'offerta non comporta un abbassamento del prezzo) ma sono fissate dai sindaci.

Per pagare meno il taxi le licenze andrebbero ridotte. In quel caso il sindaco potrebbe tagliare ragionevolmente le tariffe sulla base del fatto che verrebbero ridotti i periodi improduttivi. Aumentare il numero delle licenze serve soltanto a facilitare l'opera di ricerca del taxi, non a fartelo pagare di meno.

Nella Roma di Alemanno io sono soddisfatto del servizio (i taxi arrivano subito e sembrerebbe che costano meno che nella Torino di Fassino). Se tu ritieni che nella tua città i taxi costano troppo, te la devi prendere col sindaco e non con i tassisti.
TIC ha scritto: ps2 . A Roma ci sono piu' avvocati che in tutta la Francia. A spese di chi vivono ?
La maggior parte di loro a spese dei propri genitori.
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Principe »

eliacodogno ha scritto:
Principe ha scritto:Che ti devo dire...
Anche niente, non è obbligatorio dare una risposta a tutto. Se in pieno centro città chiamo un taxi e mi dici che incide il costo del percorso (che anche rispetto a dove abito io, cioè abbastanza fuori, non supera i 2 isolati) possiamo anche non dire nulla ed evitare il taxi, come finora ho sempre fatto, almeno in Italia. Poi desmo sarà stato sfigato ma ho sentito diversi casi come il suo, non solo a Torino.
Sul resto sono abbastanza d'accordo, compreso il giudizio negativo sulle amministrazioni di Torino (almeno da che ci vivo); poi, premesso che non voto qui, votare dall'altra era peggio vista la pochezza dei candidati di centro destra :)
Queste sono le tariffe dei taxi a Torino:

Scatto Iniziale 3,50
Tariffa chilometrica urbana (pari a 0,10 euro per ogni 95 m. o 14" di sosta) 1,05
Tariffa oraria 25,50

PRIMA PROGRESSIONE

Tariffa chilometrica al raggiungimento dell'importo di 10,75 euro
(pari a 0,10 euro per ogni 79 m. o 14" di sosta) 1,27

SECONDA PROGRESSIONE

Tariffa chilometrica per velocità di crociera superiore a 50 Km/h per più di 60 secondi (pari a 0,10 euro per ogni percorso di 70 m.) 1,44


SUPPLEMENTI

Notturno (22:00 - 06:00) l'inserimento è automatico 2,50
Festivo (06:00 - 22:00) l'inserimento è automatico 1,50
Sci e cani 0,50
Bagagli (per ciascun collo di dimensione superiore a cm 55x40x20) 0,50
Per distanze superiori ai 50 km, deve essere aggiunta l'IVA al 10%.


Direi che i conti di desmoblu non tornano:

Costo chiamata + supplemento notturno + 1 km di tragitto = 3,50 + 2,50 + 1,05 = 7,05

L'unica spiegazione è che fosse domenica (o sabato notte) in quel caso, col supplemento festivo, i conti tornerebbero. Altrimenti il taxi ha percorso almeno 3km.
Strong
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Strong »

granfondista ha scritto:
Strong ha scritto:
granfondista ha scritto:E le gomme tagliate ai camionisti che non vogliono fermarsi? E le botte ai tassisti che non vogliono scioperare?
Anche quelle tutta opera dei "soliti terroni"?

sei tu, che da siciliano, scrivi certe cose

"In Sicilia, ciò cui siamo comunemente abituati, è che qualcuno bussi alla nostra porta e ci dica "o paghi o non ti facciamo più lavorare -"...

Veramente sono bergamasco..

....è vero! allora, ...è lui che da siciliano scrivi certe cose
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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desmoblu
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da desmoblu »

Ma si, sarà stato un sabato. Claudio: vuoi anche dedurre il numero di piede della mia ragazza, o la misura di reggiseno, o magari sai dirmi che tempo faceva quella sera?
Io so solo che in Italia prendere un taxi costa molto più che in altri paesi. So che a Vienna il biglietto per la metro costa il doppio rispetto a qui, e i taxi molto meno: quindi, anche se Vienna è una città piccola, si vedono comunque molti taxi. E i tassisti non muoiono di fame.
La tua è una difesa diciamo ideologica (??) o meglio per partito preso: i taxi scioperano contro Monti, quindi hanno ragione.
Lo ripeto: in un paese in cui si chiedono sacrifici a tutti, e dove i deboli pagano- come al solito- più degli altri, è immorale vedere uno sciopero del genere. È immorale che ci siano categorie che si ritengono al di sopra degli altri, e che ottengano ciò che vogliono (vedi passera vs- tir) battendo i piedi, quando ormai un operaio non può più nemmeno scioperare o manifestare in corteo. Un po' di decenza, per favore.
ps: negli Us Bill Gates (non certo un samaritano dal cuore tenero, stiamo parlando di uno dei più grandi monopolisti 1980-2000) ha detto che per lui è giusto pagare di più dal momento che ha di più. Bill Gates. Ora, se vuoi superarlo a destra fai pure..
pps: Torino non è nemmeno tra le città amministrate peggio, anzi. Direi che tra le città grandi e medio/grandi (sopra gli 800.000 ab) è una delle migliori. Poi i cari chiamparinofassino fanno delle cappelle clamorose, ad esempio mandando gli alpini a pattugliare i murazzi, m questo è un altro discorso (o meglio, il solito superamento a destra)
AlessandroCam
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da AlessandroCam »

Genova, quindi una parte numericamente minoritaria,
Fra gli 800 e passa tassisti esistono grosse differenze, dipendenti dai più svariati motivi.
Quindi è molto difficile una sintesi onnicomprensiva che autorizzi un dibattito serio.
Ritorno quindi alla mia città dove mediamente un tassista porta a casa 3000 euro per 12 ore di lavoro, spesso rischiando del suo nella giungla.
Certo c'è chi stà molto peggio ! Però pensiamo che tanti di loro hanno comprato a caro prezzo licenze frutto di buonuscite integrate da prestiti vari perchè hanno perso il lavoro a 35-45 anni. Credo non siano dei privilegiati a vedersi ridurre le loro licenze a carta straccia.
Parlo con una certa conoscenza dei fatti e non pretendo affatto di avere la verità in mano.
Data la irrefrenabile voglia alla strumentalizzazione preciso che la categoria è orientata politicamente al mio opposto e che nonostante tutto ritengo il Governo Monti, in questo momento, il male minore.
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TIC
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da TIC »

AlessandroCam ha scritto:...
Ritorno quindi alla mia città dove mediamente un tassista porta a casa 3000 euro per 12 ore di lavoro...
Beh insomma adesso non esageriamo... :D Vorrebbe dire 70 mila euro al mese.
Se invece intendevi 3000 euro al mese di guadagno, a me risulta che prendano di piu'.
O forse intendevi un incasso di 300 al giorno, a me risulta 400'.
Comunque ne dichiarano 1.200 lordi al mese, che sono 8 o 900 netti al mese, 40 euro netti al giorno...
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da granfondista »

http://www.corriere.it/esteri/12_gennai ... 1505.shtml

E' cosi che dobbiamo diventare per fare le televisioni in concorrenza coi cinesi?
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da granfondista »

nino58 ha scritto:
Strong ha scritto:e poi mi danno del razzista, il vero problema è che dico le cose come stanno.
certi comportamenti e certi atteggiamenti si vedono solo e sempre nei soliti luoghi
Adro si trova in Sicilia ?

Detto questo, sostegno totale ai siciliani intimiditi da mafiosi e fascisti e sostegno totale ai bambini di Adro esclusi dal pasto dai leghisti razzisti.
Tanto per restare in tema:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... te/186437/
Che tristezza.
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TIC
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da TIC »

granfondista ha scritto: E' cosi che dobbiamo diventare per fare le televisioni in concorrenza coi cinesi?
A meno che non si riesca a produrre beni e servizi ad alto valore aggiunto, come fanno in altri paesi occidentali. Ma non e' facile, prevedo che anche i tedeschi un po alla volta dovranno abbassare la cresta.
Tu cosa proponi di fare per far riaprire i cappannoni industriali che ora sono chiusi e che continuano a chiudere ? L'unica cosa da fare e' agevolare i privati a investire, il che vuol dire abbassare le tasse alle imprese e impedire che due gatti col TIR blocchino la FIAT e tutta l'Italia per giorni e giorni. Per abbassare le tasse bisogna prendere i soldi da altre parti, cioe' dal reddito dei lavoratori e dal Welfare. Come infatti sta inevitabilmente avvenendo e avverra' in futuro. Poi e' anche vero che in Italia si puo' incassare molto dall'evasione fiscale e dall'ottimizzazione della cosa pubblica e dalle liberalizzazioni ecc. (ma vedi quante resistenze ci sono) , e in questo senso potremmo fare di piu' degli altri paesi occidentali. Ma d'altronde partiamo da un livello piu' basso.
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nino58
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da nino58 »

La crescita non può essere infinita.
Il pianeta Terra è un sistema chiuso.
Finchè non brevetteranno il teletrasporto il destino è segnato.
Le risorse non sono illimitate.
Infatti la strategia del Capitalismo sarà di ridurre gli abitanti del pianeta di almeno un terzo, se non della metà.
Stanno solo studiando il modo di farlo senza collasso del sistema stesso.
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Principe »

Siparietto successivamente alla Camera tra Pier Luigi Bersani e Bossi. Il segretario del Pd si rivolge bonariamente, sorridendo, al leader del Carroccio dicendogli: «Sostieni questo governo». E Bossi, altrettanto sorridente: «Ma vaffa...»

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nino58
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da nino58 »

Principe ha scritto:Siparietto successivamente alla Camera tra Pier Luigi Bersani e Bossi. Il segretario del Pd si rivolge bonariamente, sorridendo, al leader del Carroccio dicendogli: «Sostieni questo governo». E Bossi, altrettanto sorridente: «Ma vaffa...»

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Non riporti quanto ha detto Umberto a Silvio oggi ?
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pacho
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da pacho »

sarebbe bello vedere la faccia dell' equidistante con la verità in tasca. Ma sempre dubbioso, ci mancherebbe.

http://ansa.it/web/notizie/rubriche/top ... 14984.html

inoltre, in queste giornate si distingue per particolare spirito antipopolare, il pd: prima vota la fiducia alla più grossa rapina a danno dei lavoratori (il governo 'tecnico', mentre taglia salari diretti e indiretti, regala 21 miliardi di euro alle imprese, che a ragione utilizzeranno quei soldi per spostare la produzione - ergo aumentare la disoccupazione - e/o per operazioni di borsa), poi un suo (in)degno rappresentante se ne esce con queste dichiarazioni tristissime contro chi si batte per evitare che vengano gettati valanghe di soldi pubblici per un'opera (la tav) inutile, e buona solo ad alimentare la speculazione dei costruttore e distruggere un'intera vallata. Che partito e che gente pusillanime. D'altra parte, vedendo ciò che scrivono i suoi elettori anche qui dentro, non è che ci potesse attendere di meglio.

http://torino.repubblica.it/dettaglio-n ... 03/4103834
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Admin »

Le proteste di piazza di questi giorni rappresentano secondo me la più lampante prova della sconfitta permanente della sinistra (o del centrosinistra) in questo paese.

Ampie fasce di popolazione protestano, vanno davanti a Montecitorio, e molti dei contestatori rimpiangono... Berlusconi. La contrapposizione quindi ora è tra Monti e Berlusconi.
La sinistra, che avrebbe dovuto rappresentare tutte queste persone, è clamorosamente assente dalla scena.

Napolitano, da par suo, ha orchestrato il capolavoro che in appena due mesi ha ripulito Berlusconi davanti agli italiani. Ma tanto l'alternativa, si fosse andati a votare, era che un PD pavido vincesse ampiamente le elezioni (con Sel e Idv, immagino) ma poi non facesse ancora nulla sul fronte di conflitto d'interessi e legge elettorale. E quindi forse oggi (o se non oggi, tra una settimana) avremmo ugualmente avuto i pescatori davanti al Parlamento a invocare il ritorno del Banana.

Ma almeno, tra mille forse, avremmo avuto una manovra un po' più equa. (Ora TIC dirà che non era possibile).

(Ovviamente non ce n'è uno del centrodestra che si assuma un minimo di responsabilità per lo sfacelo a cui è stata portata l'Italia... Vabbè, tanto che - in un senso o nell'altro - questo paese non avesse un futuro, si era capito da tempo).
:gluglu:
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Principe »

desmoblu ha scritto: La tua è una difesa diciamo ideologica (??) o meglio per partito preso: i taxi scioperano contro Monti, quindi hanno ragione.
Lo ripeto: in un paese in cui si chiedono sacrifici a tutti, e dove i deboli pagano- come al solito- più degli altri, è immorale vedere uno sciopero del genere. È immorale che ci siano categorie che si ritengono al di sopra degli altri, e che ottengano ciò che vogliono (vedi passera vs- tir) battendo i piedi, quando ormai un operaio non può più nemmeno scioperare o manifestare in corteo. Un po' di decenza, per favore.
Difendo i tassisti perchè tu li attacchi con odio immotivato. Stiamo parlando di poveri cristi che fanno un lavoro molto stressante e che non si arricchiscono di certo. Non c'è proprio nulla di immorale nelle loro proteste, anzi. Sono stati i primi a muoversi ma vedrai che nei prossimi mesi scenderanno in piazza tutti quanti. Per il momento hanno liberalizzato i taxi, ora liberalizzeranno i licenziamenti. Siamo un pò tutti "sulla stessa barca" (MG, "Apologia di Birillo", Maglie, 2006) e il comandante è peggio di Schettino... :diavoletto: :titanic:
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Principe »

Admin ha scritto:
(Ovviamente non ce n'è uno del centrodestra che si assuma un minimo di responsabilità per lo sfacelo a cui è stata portata l'Italia... Vabbè, tanto che - in un senso o nell'altro - questo paese non avesse un futuro, si era capito da tempo).
:gluglu:
Lo sfacelo è dovuto soprattutto al debito pubblico che si è accumulato durante la prima repubblica (quando il centrodestra neanche esisteva) e durante la seconda nella quale centrodestra e sinistra hanno governato per 8 anni e mezzo a testa. Al limite, c'è un concorso di colpa... e non dimenticarti le responsabilità dei sindacati...
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Principe »

nino58 ha scritto:
Principe ha scritto:Siparietto successivamente alla Camera tra Pier Luigi Bersani e Bossi. Il segretario del Pd si rivolge bonariamente, sorridendo, al leader del Carroccio dicendogli: «Sostieni questo governo». E Bossi, altrettanto sorridente: «Ma vaffa...»

corriere.it
Non riporti quanto ha detto Umberto a Silvio oggi ?
Berlusconi «non è stato furbo e non ha chiesto neanche una buonuscita dopo che ha lasciato il governo» ha aggiunto Bossi rispondendo a una domanda sul processo Mills in corso a Milano.

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Che ci vuoi fare, come ha ricordato Silvio, lui si è fatto indietro "con responsabilità ed eleganza". :italia:
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da nino58 »

Principe ha scritto:
nino58 ha scritto:
Principe ha scritto:Siparietto successivamente alla Camera tra Pier Luigi Bersani e Bossi. Il segretario del Pd si rivolge bonariamente, sorridendo, al leader del Carroccio dicendogli: «Sostieni questo governo». E Bossi, altrettanto sorridente: «Ma vaffa...»

corriere.it
Non riporti quanto ha detto Umberto a Silvio oggi ?
Berlusconi «non è stato furbo e non ha chiesto neanche una buonuscita dopo che ha lasciato il governo» ha aggiunto Bossi rispondendo a una domanda sul processo Mills in corso a Milano.

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Che ci vuoi fare, come ha ricordato Silvio, lui si è fatto indietro "con responsabilità ed eleganza". :italia:
Mi pare abbia utilizzato anche il termine "mezza calzetta" ma secondo me ha detto "mezza/qualcos'altro"
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da cauz. »

Principe ha scritto: Difendo i tassisti perchè tu li attacchi con odio immotivato. Stiamo parlando di poveri cristi che fanno un lavoro molto stressante e che non si arricchiscono di certo. Non c'è proprio nulla di immorale nelle loro proteste, anzi. Sono stati i primi a muoversi ma vedrai che nei prossimi mesi scenderanno in piazza tutti quanti. Per il momento hanno liberalizzato i taxi, ora liberalizzeranno i licenziamenti.
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Felice
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Felice »

Salve a tutti,
È il mio primo post nel “nuovo” forum, quindi un saluto alle vecchie conoscenze del forum “vecchio” e ai nuovi utenti del forum attuale è d’obbligo.
TIC ha scritto: L'unica cosa da fare e' agevolare i privati a investire, il che vuol dire abbassare le tasse alle imprese e impedire che due gatti col TIR blocchino la FIAT e tutta l'Italia per giorni e giorni. Per abbassare le tasse bisogna prendere i soldi da altre parti, cioe' dal reddito dei lavoratori e dal Welfare.
Ridurre gli stipendi, tagliare il welfare, fare regali fiscali alle imprese, è esattamente quello che NON si deve fare. Lasciamo pure perdere il punto di vista “buonista”, ovvero il punto di vista di coloro che (quanto a ragione!) si preoccupano dei costi umani e sociali di tutto ciò. Prendiamo l’ottica alla “TIC”, l’ottica di chi pretende o crede (a torto, a mio avviso) di guardare in faccia la realtà senza sconti e concessioni.
Ebbene, anche dal punto di vista strettamente economico, le cose dette sopra sono cose da non fare. Le ragioni sono molteplici.

1) Riduzione del costo del lavoro, regali fiscali alle imprese, non cambiano di una virgola l’interesse che hanno le imprese (sufficientemente grandi per poterselo permettere) a delocalizzare. Questo interesse cesserà solo nel momento in cui il livello di vita nel mondo occidentale sarà simile a quello della Tailandia o del Bangladesh. Nell’attesa, di questo “lieto” evento, le imprese intascheranno i benefici provenienti dai regali ricevuti, senza modificare di un epsilon il loro atteggiamento. Conclusione: visto che ridurre il costo del lavoro, tartassando chi compie il lavoro stesso, non serve a niente, il buon senso suggerisce di non farlo.

2) Ridurre stipendi, tagliare il welfare, ha come conseguenza un impoverimento generale. Quest’ultimo implica minori consumi. Minori consumi significano minori introiti per chi di questi consumi si arricchisce. Poiché avere minori introiti non è gradevole, ci saranno ulteriori richieste di riduzione dei costi del lavoro. Richieste che, se soddisfatte, saranno origine di ulteriore impoverimento, e così via. C’è un nome per questo processo: recessione. Il punto di arrivo è sempre quello: il Bangladesh.

3) Il Bangladesh, già. Il mondo ideale di TIC. Il mondo tanto agognato… Ma sai Tic chi sarebbero i più scontenti se, per un nefasto miracolo, tutto l’occidente si trovasse nella miseria più nera? Ebbene, sarebbero proprio loro, quelli che oggi delocalizzano! Perché la sorgente della loro ricchezza, quella ricchezza che appaga la loro cupidigia e la loro avidità, è che producono facendo lavorare i bambini Tailandesi e poi vendono i loro prodotti nel ricco mondo occidentale, ai prezzi occidentali. Se dovessero vendere ai padri e alle madri dei bambini Tailandesi le cose sarebbero diverse. Lo sai Tic che se vai in Turchia e vieni indietro con una valigia piena di camicie comprate nei negozi più lussuosi di Istanbul, e le rivendi al prezzo di mercato qui da noi, ti rifai delle spese non solo del viaggio, ma anche delle vacanze che hai passato laggiù?

4) E qui veniamo al punto: il sistema economico in cui viviamo è un sistema che si fonda sul profondo squilibrio di ricchezze tra una parte del mondo e l’altra. Un sistema che procede al prosciugamento del benessere della parte ricca del mondo a profitto di un numero estremamente ridotto di persone. Un sistema che mina le fondamenta di sé stesso. È un processo che, se le cose continueranno ad andare avanti in questo modo, in venti-trenta-quarant’anni sarà completo. In biologia c’è un nome per quegli esseri che vivono a spese delle risorse di altri esseri viventi: si chiamano parassiti. Ecco, il nostro sistema economico è essenzialmente un sistema parassitario.

5) I grandi scossoni economici degli ultimi anni hanno avuto un’origine essenzialmente finanziaria. Sono i “mercati” che hanno creato le bolle speculative che scoppiando hanno ripetutamente fatto sprofondare il mondo intero nelle varie “crisi”. Crisi, d’altronde, che si susseguono in successione sempre più rapida. E la cui natura è simile. L’origine: avidità e cupidigia, come sempre. I televisori cinesi, tanto cari a Tic, con queste crisi non c’entrano nulla.

6) Parlare del costo lavoro, è un modo di sviare l’attenzione dal problema principale del mondo attuale: bisogna dire basta allo strapotere della finanza. Bisogna stoppare queste crisi che nascono nei palazzi dorati delle borse e che poco o nulla hanno a che vedere con l’economia reale.

7) Il mondo della finanza va rigorosamente regolamentato: è assolutamente falso che i mercati si auto-regolano. Le transazioni finanziarie vanno tassate, pesantemente tassate, in particolare quelle a brevissimo termine.

8) Bisogna spiegare ai grossi papaveri del mondo liberale che le regole che essi impongono agli altri devono applicarle anche a sé stessi: quando nel 2008 le banche di mezzo mondo erano al collasso per la crisi dei subprimes, queste banche dovevano sì essere rifinanziate, ma solo dopo essere state nazionalizzate. È la legge del mercato no? Un’impresa che non rende la si chiude. O la si cede a qualcuno che sa gestirla meglio. Invece in questo caso no: sono state rifinanziate a spese degli stati. Trasformando quello che era un debito privato in debito pubblico. Come al solito, si privatizzano i guadagni e si socializzano le perdite. Troppo comodo: è ora di dire basta! Pensateci: non è un caso che un paio d’anni dopo la crisi dei subprimes, sia scoppiata quella dei debiti pubblici…
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nino58
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Re: Fatti di Politica 2012

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Felice ha scritto:Salve a tutti,
È il mio primo post nel “nuovo” forum, quindi un saluto alle vecchie conoscenze del forum “vecchio” e ai nuovi utenti del forum attuale è d’obbligo.
TIC ha scritto: L'unica cosa da fare e' agevolare i privati a investire, il che vuol dire abbassare le tasse alle imprese e impedire che due gatti col TIR blocchino la FIAT e tutta l'Italia per giorni e giorni. Per abbassare le tasse bisogna prendere i soldi da altre parti, cioe' dal reddito dei lavoratori e dal Welfare.
Ridurre gli stipendi, tagliare il welfare, fare regali fiscali alle imprese, è esattamente quello che NON si deve fare. Lasciamo pure perdere il punto di vista “buonista”, ovvero il punto di vista di coloro che (quanto a ragione!) si preoccupano dei costi umani e sociali di tutto ciò. Prendiamo l’ottica alla “TIC”, l’ottica di chi pretende o crede (a torto, a mio avviso) di guardare in faccia la realtà senza sconti e concessioni.
Ebbene, anche dal punto di vista strettamente economico, le cose dette sopra sono cose da non fare. Le ragioni sono molteplici.

1) Riduzione del costo del lavoro, regali fiscali alle imprese, non cambiano di una virgola l’interesse che hanno le imprese (sufficientemente grandi per poterselo permettere) a delocalizzare. Questo interesse cesserà solo nel momento in cui il livello di vita nel mondo occidentale sarà simile a quello della Tailandia o del Bangladesh. Nell’attesa, di questo “lieto” evento, le imprese intascheranno i benefici provenienti dai regali ricevuti, senza modificare di un epsilon il loro atteggiamento. Conclusione: visto che ridurre il costo del lavoro, tartassando chi compie il lavoro stesso, non serve a niente, il buon senso suggerisce di non farlo.

2) Ridurre stipendi, tagliare il welfare, ha come conseguenza un impoverimento generale. Quest’ultimo implica minori consumi. Minori consumi significano minori introiti per chi di questi consumi si arricchisce. Poiché avere minori introiti non è gradevole, ci saranno ulteriori richieste di riduzione dei costi del lavoro. Richieste che, se soddisfatte, saranno origine di ulteriore impoverimento, e così via. C’è un nome per questo processo: recessione. Il punto di arrivo è sempre quello: il Bangladesh.

3) Il Bangladesh, già. Il mondo ideale di TIC. Il mondo tanto agognato… Ma sai Tic chi sarebbero i più scontenti se, per un nefasto miracolo, tutto l’occidente si trovasse nella miseria più nera? Ebbene, sarebbero proprio loro, quelli che oggi delocalizzano! Perché la sorgente della loro ricchezza, quella ricchezza che appaga la loro cupidigia e la loro avidità, è che producono facendo lavorare i bambini Tailandesi e poi vendono i loro prodotti nel ricco mondo occidentale, ai prezzi occidentali. Se dovessero vendere ai padri e alle madri dei bambini Tailandesi le cose sarebbero diverse. Lo sai Tic che se vai in Turchia e vieni indietro con una valigia piena di camicie comprate nei negozi più lussuosi di Istanbul, e le rivendi al prezzo di mercato qui da noi, ti rifai delle spese non solo del viaggio, ma anche delle vacanze che hai passato laggiù?

4) E qui veniamo al punto: il sistema economico in cui viviamo è un sistema che si fonda sul profondo squilibrio di ricchezze tra una parte del mondo e l’altra. Un sistema che procede al prosciugamento del benessere della parte ricca del mondo a profitto di un numero estremamente ridotto di persone. Un sistema che mina le fondamenta di sé stesso. È un processo che, se le cose continueranno ad andare avanti in questo modo, in venti-trenta-quarant’anni sarà completo. In biologia c’è un nome per quegli esseri che vivono a spese delle risorse di altri esseri viventi: si chiamano parassiti. Ecco, il nostro sistema economico è essenzialmente un sistema parassitario.

5) I grandi scossoni economici degli ultimi anni hanno avuto un’origine essenzialmente finanziaria. Sono i “mercati” che hanno creato le bolle speculative che scoppiando hanno ripetutamente fatto sprofondare il mondo intero nelle varie “crisi”. Crisi, d’altronde, che si susseguono in successione sempre più rapida. E la cui natura è simile. L’origine: avidità e cupidigia, come sempre. I televisori cinesi, tanto cari a Tic, con queste crisi non c’entrano nulla.

6) Parlare del costo lavoro, è un modo di sviare l’attenzione dal problema principale del mondo attuale: bisogna dire basta allo strapotere della finanza. Bisogna stoppare queste crisi che nascono nei palazzi dorati delle borse e che poco o nulla hanno a che vedere con l’economia reale.

7) Il mondo della finanza va rigorosamente regolamentato: è assolutamente falso che i mercati si auto-regolano. Le transazioni finanziarie vanno tassate, pesantemente tassate, in particolare quelle a brevissimo termine.

8) Bisogna spiegare ai grossi papaveri del mondo liberale che le regole che essi impongono agli altri devono applicarle anche a sé stessi: quando nel 2008 le banche di mezzo mondo erano al collasso per la crisi dei subprimes, queste banche dovevano sì essere rifinanziate, ma solo dopo essere state nazionalizzate. È la legge del mercato no? Un’impresa che non rende la si chiude. O la si cede a qualcuno che sa gestirla meglio. Invece in questo caso no: sono state rifinanziate a spese degli stati. Trasformando quello che era un debito privato in debito pubblico. Come al solito, si privatizzano i guadagni e si socializzano le perdite. Troppo comodo: è ora di dire basta! Pensateci: non è un caso che un paio d’anni dopo la crisi dei subprimes, sia scoppiata quella dei debiti pubblici…


Caro TIC (ma anche Strong e fuClaudio82):
ciapa su e porta a cà.

Grazie Felice.
Grande come il tuo omonimo.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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TIC
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Re: Fatti di Politica 2012

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Felice ha scritto:Salve a tutti,
Salve

1) Riduzione del costo del lavoro, regali fiscali alle imprese, non cambiano di una virgola l’interesse che hanno le imprese (sufficientemente grandi per poterselo permettere) a delocalizzare. Questo interesse cesserà solo nel momento in cui il livello di vita nel mondo occidentale sarà simile a quello della Tailandia o del Bangladesh. Nell’attesa, di questo “lieto” evento, le imprese intascheranno i benefici provenienti dai regali ricevuti, senza modificare di un epsilon il loro atteggiamento. Conclusione: visto che ridurre il costo del lavoro, tartassando chi compie il lavoro stesso, non serve a niente, il buon senso suggerisce di non farlo.

Ma infatti, sono pessimista sul futuro a breve e a medio. La crisi andra' avanti a gradoni, come sta facendo da 4-5 anni. Finche la globalizzazione avra' fatto il suo corso. Il costo del lavoro e il reddito verra' comunque abbassato dall'inflazione / svalutazione dell'euro (e la Germania non potra' non dare il beneplacito) o di una prossima lira. Il mondo e' una economia aperta, prima degli anni '90 non lo era. Possiamo solo cercare di fare prodotti ad alto valore aggiunto ma non sara' facile neanche per i tedeschi in futuro.

2) Ridurre stipendi, tagliare il welfare, ha come conseguenza un impoverimento generale. Quest’ultimo implica minori consumi. Minori consumi significano minori introiti per chi di questi consumi si arricchisce. Poiché avere minori introiti non è gradevole, ci saranno ulteriori richieste di riduzione dei costi del lavoro. Richieste che, se soddisfatte, saranno origine di ulteriore impoverimento, e così via. C’è un nome per questo processo: recessione. Il punto di arrivo è sempre quello: il Bangladesh.
Ripeto, redditi e welfare verranno ridotti comunque, da inflazione/Svalutazione.

3) Il Bangladesh, già. Il mondo ideale di TIC. Il mondo tanto agognato… Ma sai Tic chi sarebbero i più scontenti se, per un nefasto miracolo, tutto l’occidente si trovasse nella miseria più nera? Ebbene, sarebbero proprio loro, quelli che oggi delocalizzano! Perché la sorgente della loro ricchezza, quella ricchezza che appaga la loro cupidigia e la loro avidità, è che producono facendo lavorare i bambini Tailandesi e poi vendono i loro prodotti nel ricco mondo occidentale, ai prezzi occidentali. Se dovessero vendere ai padri e alle madri dei bambini Tailandesi le cose sarebbero diverse. Lo sai Tic che se vai in Turchia e vieni indietro con una valigia piena di camicie comprate nei negozi più lussuosi di Istanbul, e le rivendi al prezzo di mercato qui da noi, ti rifai delle spese non solo del viaggio, ma anche delle vacanze che hai passato laggiù?
No, la forbice dei prezzi tra vendita in occidente e vendita in oriente per un paio di Adidas fatte in India si sta ineluttabilmente riducendo. Idem per le camice turche.
Quello dello sfruttamento del lavoro e' un problema.


4) E qui veniamo al punto: il sistema economico in cui viviamo è un sistema che si fonda sul profondo squilibrio di ricchezze tra una parte del mondo e l’altra. Un sistema che procede al prosciugamento del benessere della parte ricca del mondo a profitto di un numero estremamente ridotto di persone. Un sistema che mina le fondamenta di sé stesso. È un processo che, se le cose continueranno ad andare avanti in questo modo, in venti-trenta-quarant’anni sarà completo. In biologia c’è un nome per quegli esseri che vivono a spese delle risorse di altri esseri viventi: si chiamano parassiti. Ecco, il nostro sistema economico è essenzialmente un sistema parassitario.

Esattamente Il contrario. Il problema e' dovuto alla repentina riduzione dello squilibrio Est-Ovest dovuto alla fine del bipolarismo comunismo-capitalismo che d'altra parte ha favorito la comparsa nel pianeta di una realta' economica - politico ( e anche militare se qualcuno avesse strane idee...) immensa che prima non c'era : la Cina. La fine del comunismo non e' stata progressiva, ma immediata, un terremoto. Si sa che i cabiamenti immediati provocano grossi scompensi.
Certo che il capitalismo non si regola da solo, deve essere regolato dalla politica. E l' Italia lo ha fatto eccome. Ma in modo sbagliato...Almeno fino a due mesi fa.


5) I grandi scossoni economici degli ultimi anni hanno avuto un’origine essenzialmente finanziaria. Sono i “mercati” che hanno creato le bolle speculative che scoppiando hanno ripetutamente fatto sprofondare il mondo intero nelle varie “crisi”. Crisi, d’altronde, che si susseguono in successione sempre più rapida. E la cui natura è simile. L’origine: avidità e cupidigia, come sempre. I televisori cinesi, tanto cari a Tic, con queste crisi non c’entrano nulla.

No, le bolle finanziarie e i debiti pubblici sono solo i primi cadaveri che vengono a galla, i punti deboli. Ripeto, il problema di fondo e' la competitivita' dei mercati emergenti.

6) Parlare del costo lavoro, è un modo di sviare l’attenzione dal problema principale del mondo attuale: bisogna dire basta allo strapotere della finanza. Bisogna stoppare queste crisi che nascono nei palazzi dorati delle borse e che poco o nulla hanno a che vedere con l’economia reale.
7) Il mondo della finanza va rigorosamente regolamentato: è assolutamente falso che i mercati si auto-regolano. Le transazioni finanziarie vanno tassate, pesantemente tassate, in particolare quelle a brevissimo termine.

Certo, sono d'accordo. Mai detto che il capitalismo si autoregolamenti. Ne lo dice il neoliberismo. Se c'e' stato un problema e' proprio la mancanza di regole o del rispetto delle stesse (Italia soprattutto).

8) Bisogna spiegare ai grossi papaveri del mondo liberale che le regole che essi impongono agli altri devono applicarle anche a sé stessi: quando nel 2008 le banche di mezzo mondo erano al collasso per la crisi dei subprimes, queste banche dovevano sì essere rifinanziate, ma solo dopo essere state nazionalizzate. È la legge del mercato no? Un’impresa che non rende la si chiude. O la si cede a qualcuno che sa gestirla meglio. Invece in questo caso no: sono state rifinanziate a spese degli stati. Trasformando quello che era un debito privato in debito pubblico. Come al solito, si privatizzano i guadagni e si socializzano le perdite. Troppo comodo: è ora di dire basta! Pensateci: non è un caso che un paio d’anni dopo la crisi dei subprimes, sia scoppiata quella dei debiti pubblici…
D'accordo. (Ma non per il riferimento al mondo liberale, perche' associate sempre il mondo liberale con il mancato rispetto delle regole, mah). Ci voglione regole certe per banche e finanza.
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

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Mario Monti al TG1 in merito alla riforma del mercato del lavoro: «Ci sono diverse esigenze che dobbiamo rendere compatibili, ma io credo che sia possibile: 1) per creare occupazione in Italia, occorre che produrre in Italia diventi una cosa più competitiva; 2) occorre che la protezione delle persone nel mercato del lavoro non diminuisca ma diventi più equilibrata e con una protezione meno concentrata sul singolo posto di lavoro e più concentrata sul singolo lavoratore, quindi con una esigenza di mobilità nel tempo. Quindi c'è un obiettivo di efficienza ed un obiettivo di maggiore equità sociale».

Quella del mercato del lavoro mi sembra l'unica vera riforma in grado di dare un aiuto concreto alla crescita. Tutte le altre misure (taxi, farmacie, tariffe dei professionisti, carte di identità e libretti universitari...) sono soltanto un brodino. Il problema è che dal punto di vista sociale sarà una tragedia. Non mi sorprenderebbe se il combinato disposto della recessione, della contrazione dei consumi e della liberalizzazione dei licenziamenti facesse perdere il posto al 10% degli utenti di questo forum nei prossimi 12-18 mesi. :mago:
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Felice
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Felice »

TIC ha scritto:
Felice ha scritto:
1) Riduzione del costo del lavoro, regali fiscali alle imprese, non cambiano di una virgola l’interesse che hanno le imprese (sufficientemente grandi per poterselo permettere) a delocalizzare. Questo interesse cesserà solo nel momento in cui il livello di vita nel mondo occidentale sarà simile a quello della Tailandia o del Bangladesh. Nell’attesa, di questo “lieto” evento, le imprese intascheranno i benefici provenienti dai regali ricevuti, senza modificare di un epsilon il loro atteggiamento. Conclusione: visto che ridurre il costo del lavoro, tartassando chi compie il lavoro stesso, non serve a niente, il buon senso suggerisce di non farlo.
Ma infatti, sono pessimista sul futuro a breve e a medio. La crisi andra' avanti a gradoni, come sta facendo da 4-5 anni. Finche la globalizzazione avra' fatto il suo corso. Il costo del lavoro e il reddito verra' comunque abbassato dall'inflazione / svalutazione dell'euro (e la Germania non potra' non dare il beneplacito) o di una prossima lira. Il mondo e' una economia aperta, prima degli anni '90 non lo era. Possiamo solo cercare di fare prodotti ad alto valore aggiunto ma non sara' facile neanche per i tedeschi in futuro.
Prendo atto che ammetti che ridurre salari e welfare non serve a niente. Immagino quindi che, vista la loro inutilità, ti asterrai in futuro dal proporle fra le cose da fare. Il tuo unico argomento è: “tanto accadrà comunque a causa dell’inflazione e della svalutazione dell’euro”. Bene, se tanto accadrà comunque, lasciamo il tempo fare il suo lavoro. Che urgenza c’è di portare alla disperazione gente che non lo è ancora?
E poi, quel comunque… Lo si tira sempre fuori per invitare la gente a piegarsi, a sottomettersi: comunque non si può fare niente… comunque i mercati… comunque la Comunità Europea impone che… E se dicessimo basta ai comunque? Se ci chiedessimo se quei comunque sono buttati lì apposta per prenderci per i fondelli?
Comunque ci sarà inflazione… E perché mai? E se ci sarà inflazione sarà un vero male? I mercati finanziari detestano l’inflazione. Ma gli interessi dei mercati finanziari coincidono con quelli della gente comune? Negli anni sessanta, con l’inflazione a due cifre, si stava benissimo. E’ grazie all’inflazione che i nostri padri/nonni hanno comprato le case: i mutui (a tasso fisso) fondevano come neve al sole… E poi, tu ci insegni che, nel mondo liberale, vige la legge della domanda e dell’offerta. Ora ci sono due possibilità: 1) i salari vengono progressivamente adeguati all’inflazione. In questo caso i danni dell’inflazione stessa sulla gente comune sono piuttosto limitati. 2) I salari rimangono bloccati. In questo caso, per forza di cose si dovranno limitare i consumi e l’inflazione verrà comunque stoppata (vedi che li so usare anch’io i comunque!).
Ah, quasi dimenticavo: la svalutazione dell’euro. Questa sì che è un’idea! Ecco un modo per far perdere competitività ai famosi televisori cinesi! Per gli scambi e i movimenti di persone all’interno dell’Unione non cambierebbe una virgola… Immagino l’obiezione: il prezzo del petrolio… Quando l’euro è stato introdotto era all’incirca in parità con il dollaro. In seguito ha cominciato a valere molto di più. Avete forse visto un conseguente calo del prezzo della benzina? Io no. Perché quindi, in caso di processo inverso il prezzo dei carburanti dovrebbe aumentare?
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 2) Ridurre stipendi, tagliare il welfare, ha come conseguenza un impoverimento generale. Quest’ultimo implica minori consumi. Minori consumi significano minori introiti per chi di questi consumi si arricchisce. Poiché avere minori introiti non è gradevole, ci saranno ulteriori richieste di riduzione dei costi del lavoro. Richieste che, se soddisfatte, saranno origine di ulteriore impoverimento, e così via. C’è un nome per questo processo: recessione. Il punto di arrivo è sempre quello: il Bangladesh.
Ripeto, redditi e welfare verranno ridotti comunque, da inflazione/Svalutazione.
Anche qui, prendo atto che tu ammetti che il modello economico che sostieni è un modello recessivo. Che produce solo riduzione dell’attività, contrazione dei consumi e miseria nera in tutto l’occidente. Prendo atto anche del fatto che non offri soluzioni: la sola essendo il mandare i bambini a lavorare per la NIKE 10 ore al giorno.
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 3) Il Bangladesh, già. Il mondo ideale di TIC. Il mondo tanto agognato… Ma sai Tic chi sarebbero i più scontenti se, per un nefasto miracolo, tutto l’occidente si trovasse nella miseria più nera? Ebbene, sarebbero proprio loro, quelli che oggi delocalizzano! Perché la sorgente della loro ricchezza, quella ricchezza che appaga la loro cupidigia e la loro avidità, è che producono facendo lavorare i bambini Tailandesi e poi vendono i loro prodotti nel ricco mondo occidentale, ai prezzi occidentali. Se dovessero vendere ai padri e alle madri dei bambini Tailandesi le cose sarebbero diverse. Lo sai Tic che se vai in Turchia e vieni indietro con una valigia piena di camicie comprate nei negozi più lussuosi di Istanbul, e le rivendi al prezzo di mercato qui da noi, ti rifai delle spese non solo del viaggio, ma anche delle vacanze che hai passato laggiù?
No, la forbice dei prezzi tra vendita in occidente e vendita in oriente per un paio di Adidas fatte in India si sta ineluttabilmente riducendo. Idem per le camice turche.
Quello dello sfruttamento del lavoro e' un problema.
Mi verrebbe voglia di chiederti come fai tu a saperlo: disponi forse di dati? O hai viaggiato ripetutamente in quei paesi per constatare l’evoluzione dei prezzi? Ma lasciamo pure perdere, supponiamo pure che sia come tu dici, tanto il punto non sta lì. Già, il problema non è sapere a che prezzo viene messo in vendita tale o tal’altro genere di consumo: il problema è sapere se c’è gente in grado di acquistarlo. Quando vado a fare un giro a Saint Germain, mi capita di vedere delle scarpe messe in vendita a 3000-4000 euro il paio. Ebbene, non è una buona ragione per sostenere che questo è il prezzo delle scarpe qui in Francia!
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 4) E qui veniamo al punto: il sistema economico in cui viviamo è un sistema che si fonda sul profondo squilibrio di ricchezze tra una parte del mondo e l’altra. Un sistema che procede al prosciugamento del benessere della parte ricca del mondo a profitto di un numero estremamente ridotto di persone. Un sistema che mina le fondamenta di sé stesso. È un processo che, se le cose continueranno ad andare avanti in questo modo, in venti-trenta-quarant’anni sarà completo. In biologia c’è un nome per quegli esseri che vivono a spese delle risorse di altri esseri viventi: si chiamano parassiti. Ecco, il nostro sistema economico è essenzialmente un sistema parassitario.
Esattamente Il contrario. Il problema e' dovuto alla repentina riduzione dello squilibrio Est-Ovest dovuto alla fine del bipolarismo comunismo-capitalismo che d'altra parte ha favorito la comparsa nel pianeta di una realta' economica - politico ( e anche militare se qualcuno avesse strane idee...) immensa che prima non c'era : la Cina. La fine del comunismo non e' stata progressiva, ma immediata, un terremoto. Si sa che i cabiamenti immediati provocano grossi scompensi.
Certo che il capitalismo non si regola da solo, deve essere regolato dalla politica. E l' Italia lo ha fatto eccome. Ma in modo sbagliato...Almeno fino a due mesi fa.
I paesi del vecchio blocco comunista? Che c’entrano loro? Non vorrai mica dirmi che è tutta colpa dell’URSS! E poi quale riduzione degli squilibri? Di chi parli? Dell’Ungheria che è sull’orlo della bancarotta? O dell’Ucraina che ha un reddito pro-capite inferiore a quello dell’Angola o di El Salvador?
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 5) I grandi scossoni economici degli ultimi anni hanno avuto un’origine essenzialmente finanziaria. Sono i “mercati” che hanno creato le bolle speculative che scoppiando hanno ripetutamente fatto sprofondare il mondo intero nelle varie “crisi”. Crisi, d’altronde, che si susseguono in successione sempre più rapida. E la cui natura è simile. L’origine: avidità e cupidigia, come sempre. I televisori cinesi, tanto cari a Tic, con queste crisi non c’entrano nulla.
No, le bolle finanziarie e i debiti pubblici sono solo i primi cadaveri che vengono a galla, i punti deboli. Ripeto, il problema di fondo e' la competitivita' dei mercati emergenti.
Non sono affatto d’accordo. Le masse di capitali utilizzate nelle speculazioni finanziarie sono altrettanti capitali sottratti agli investimenti produttivi. Una crisi come quella dei subprimes ha effetti devastanti sull’economia reale. Le conseguenze delle crisi finanziarie non vengono pagate da chi le crisi le ha provocate, ma dalla gente comune.
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 6) Parlare del costo lavoro, è un modo di sviare l’attenzione dal problema principale del mondo attuale: bisogna dire basta allo strapotere della finanza. Bisogna stoppare queste crisi che nascono nei palazzi dorati delle borse e che poco o nulla hanno a che vedere con l’economia reale.
7) Il mondo della finanza va rigorosamente regolamentato: è assolutamente falso che i mercati si auto-regolano. Le transazioni finanziarie vanno tassate, pesantemente tassate, in particolare quelle a brevissimo termine.
Certo, sono d'accordo. Mai detto che il capitalismo si autoregolamenti. Ne lo dice il neoliberismo. Se c'e' stato un problema e' proprio la mancanza di regole o del rispetto delle stesse (Italia soprattutto).
Ma certo che il neoliberismo lo dice. Anzi, è uno dei suoi dogmi: lo stato non deve impicciarsi, non deve intralciare il libero operare dei mercati con regolamentazioni o leggi varie. I mercati si regolano da soli essendo basati sul circolo virtuoso della domanda e dell’offerta. Tu stesso hai spesso vantato il ruolo positivo dei mercati su queste pagine. Non vorrai mica negarlo. Poi, certo, se vuoi ammettere di esserti sbagliato, la cosa non può che fare piacere.
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 8) Bisogna spiegare ai grossi papaveri del mondo liberale che le regole che essi impongono agli altri devono applicarle anche a sé stessi: quando nel 2008 le banche di mezzo mondo erano al collasso per la crisi dei subprimes, queste banche dovevano sì essere rifinanziate, ma solo dopo essere state nazionalizzate. È la legge del mercato no? Un’impresa che non rende la si chiude. O la si cede a qualcuno che sa gestirla meglio. Invece in questo caso no: sono state rifinanziate a spese degli stati. Trasformando quello che era un debito privato in debito pubblico. Come al solito, si privatizzano i guadagni e si socializzano le perdite. Troppo comodo: è ora di dire basta! Pensateci: non è un caso che un paio d’anni dopo la crisi dei subprimes, sia scoppiata quella dei debiti pubblici…
D'accordo. (Ma non per il riferimento al mondo liberale, perche' associate sempre il mondo liberale con il mancato rispetto delle regole, mah). Ci voglione regole certe per banche e finanza.
Beh sai, se tu compri una casa a credito e poi non sei in misura di rimborsare il debito, ti pignorano la casa. Mica ti rifinanziano e ti dicono “sbadatello, la prossima volta cerca di stare un po’ più attento!”. Ecco, per le banche le cose sono andate più o meno così. I grandi managers, quelli che intascano stipendi favolosi perché hanno “delle grandi responsabilità”, se ne sono usciti praticamente senza danni. Il mondo della finanza liberale ha mostrato il suo fallimento in tutto il suo splendore.
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da TIC »

Felice ha scritto:
Prendo atto che ammetti che ridurre salari e welfare non serve a niente. Immagino quindi che, vista la loro inutilità, ti asterrai in futuro dal proporle fra le cose da fare. Il tuo unico argomento è: “tanto accadrà comunque a causa dell’inflazione ...
Il reddito reale calera', ma attenzione, l'ho detto piu' volte: Se restiamo agganciati al treno Europeo (sacrifici) potremmo limitare i danni, altrimenti cio' avvera per default e allora si che saranno guai. Si tratta di fare una ritirata strategica con tutta l'Europa o subire una rotta . Dopo Caporetto il comando delle forze armate Italiane venne preso dagli Anglo-Francesi. Come adesso in Grecia viene preso dai Franco-Tedeschi.

Comunque ci sarà inflazione… E perché mai? E se ci sarà inflazione sarà un vero male? I mercati finanziari detestano l’inflazione. Ma gli interessi dei mercati finanziari coincidono con quelli della gente comune? Negli anni sessanta, con l’inflazione a due cifre, si stava benissimo.
Negli anni '60 ? ma per favore ... Forse volevi dire fine anni '70, il periodo nel quale abbiamo cominciato a moltiplicare il debito...
E’ grazie all’inflazione che i nostri padri/nonni hanno comprato le case: i mutui (a tasso fisso) fondevano come neve al sole… E poi, tu ci insegni che, nel mondo liberale, vige la legge della domanda e dell’offerta. Ora ci sono due possibilità: 1) i salari vengono progressivamente adeguati all’inflazione.
No, e' questo il problema non puo' essere fatto senno' a chi vendiamo i pochi prodotti che riusciamo ancora a fare...

In questo caso i danni dell’inflazione stessa sulla gente comune sono piuttosto limitati. 2) I salari rimangono bloccati. In questo caso, per forza di cose si dovranno limitare i consumi e l’inflazione verrà comunque stoppata
Infatti diminuzione dei consumi = diminuzione reale del reddito...
Ah, quasi dimenticavo: la svalutazione dell’euro. Questa sì che è un’idea! Ecco un modo per far perdere competitività ai famosi televisori cinesi! Per gli scambi e i movimenti di persone all’interno dell’Unione non cambierebbe una virgola…
Infatti il problema e' di tutta l'europa e l'occidente; siamo in competizione con la cina eh.
Immagino l’obiezione: il prezzo del petrolio… Quando l’euro è stato introdotto era all’incirca in parità con il dollaro. In seguito ha cominciato a valere molto di più. Avete forse visto un conseguente calo del prezzo della benzina?
10 anni fa il petrolio era a 20-30 dollari al barile. ora a 100 e piu'...

2) Ridurre stipendi, tagliare il welfare, ha come conseguenza un impoverimento generale. Quest’ultimo implica minori consumi. Minori consumi significano minori introiti per chi di questi consumi si arricchisce. Poiché avere minori introiti non è gradevole, ci saranno ulteriori richieste di riduzione dei costi del lavoro. Richieste che, se soddisfatte, saranno origine di ulteriore impoverimento, e così via. C’è un nome per questo processo: recessione. Il punto di arrivo è sempre quello: il Bangladesh.
...
Anche qui, prendo atto che tu ammetti che il modello economico che sostieni è un modello recessivo...

Allora si potrebbe aumentare stipendi e welfare, cosa dici facciamo una colletta o aumentiamo il debito...


Mi verrebbe voglia di chiederti come fai tu a saperlo: disponi forse di dati? O hai viaggiato ripetutamente in quei paesi per constatare l’evoluzione dei prezzi? Ma lasciamo pure perdere, supponiamo pure che sia come tu dici, tanto il punto non sta lì. Già, il problema non è sapere a che prezzo viene messo in vendita tale o tal’altro genere di consumo: il problema è sapere se c’è gente in grado di acquistarlo. Quando vado a fare un giro a Saint Germain, mi capita di vedere delle scarpe messe in vendita a 3000-4000 euro il paio. Ebbene, non è una buona ragione per sostenere che questo è il prezzo delle scarpe qui in Francia!
Scusa ma qui non ti seguo.

I paesi del vecchio blocco comunista? Che c’entrano loro? Non vorrai mica dirmi che è tutta colpa dell’URSS! E poi quale riduzione degli squilibri? Di chi parli? ...
Ho solo detto che l'entrata in scena nell'economia globale di nuovi paesi come la Cina e' stata favorita dal crollo improvviso del blocco Comunista. Mi pare che lo sostengano in molti.

Non sono affatto d’accordo. Le masse di capitali utilizzate nelle speculazioni finanziarie sono altrettanti capitali sottratti agli investimenti produttivi. Una crisi come quella dei subprimes ha effetti devastanti sull’economia reale. Le conseguenze delle crisi finanziarie non vengono pagate da chi le crisi le ha provocate, ma dalla gente comune.
6) Parlare del costo lavoro, è un modo di sviare l’attenzione dal problema principale del mondo attuale: bisogna dire basta allo strapotere della finanza. Bisogna stoppare queste crisi che nascono nei palazzi dorati delle borse e che poco o nulla hanno a che vedere con l’economia reale.
La mancanza di regole nell'economia ha creato dei problemi gravi, ma la finanza e' una componente dall'economia reale, non e' un'altra cosa. Ci vogliono solo delle regole, e farle rispettare.


Ma certo che il neoliberismo lo dice. Anzi, è uno dei suoi dogmi: lo stato non deve impicciarsi, non deve intralciare il libero operare dei mercati con regolamentazioni o leggi varie. I mercati si regolano da soli essendo basati sul circolo virtuoso della domanda e dell’offerta. Tu stesso hai spesso vantato il ruolo positivo dei mercati su queste pagine. Non vorrai mica negarlo. Poi, certo, se vuoi ammettere di esserti sbagliato, la cosa non può che fare piacere.
Non e' vero. Il liberismo tende solo a limitare l'interventismo economico dello stato nell'economia. Non certo evitare regole e farle rispettare. Non l'ho mai detto e non lo pensano neanche i Bocconiani, anzi.


Beh sai, se tu compri una casa a credito e poi non sei in misura di rimborsare il debito, ti pignorano la casa. Mica ti rifinanziano e ti dicono “sbadatello, la prossima volta cerca di stare un po’ più attento!”. Ecco, per le banche le cose sono andate più o meno così. I grandi managers, quelli che intascano stipendi favolosi perché hanno “delle grandi responsabilità”, se ne sono usciti praticamente senza danni. Il mondo della finanza liberale ha mostrato il suo fallimento in tutto il suo splendore.
I soldi che la banca presta per comperare le case non sono della banca, sono nostri.

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"Morto l'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro"

ansa.it

Quello che fece nel 1994 per far cadere il primo governo Berlusconi rimarrà come una macchia indelebile nella storia della politica italiana. Nello stesso contesto, Napolitano ha dimostrato di sapersi muovere nel pieno rispetto della costituzione e delle prerogative del Presidente della Repubblica.
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da TIC »

Principe ha scritto:"Morto l'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro"

ansa.it

Quello che fece nel 1994 per far cadere il primo governo Berlusconi rimarrà come una macchia indelebile nella storia della politica italiana...
Barlusca 1 lo fece cadere Bossi...
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

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TIC ha scritto:
Principe ha scritto:"Morto l'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro"

ansa.it

Quello che fece nel 1994 per far cadere il primo governo Berlusconi rimarrà come una macchia indelebile nella storia della politica italiana...
Barlusca 1 lo fece cadere Bossi...
Ma fu Scalfaro, in combutta con la procura di Milano, ad armare la mano. Bossi raccontò che Scalfaro lo convocò al Quirinale e gli disse che Berlusconi era finito ( :diavoletto: ) e che se si voleva salvare almeno lui lo doveva far cadere.
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nino58
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Re: Fatti di Politica 2012

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Principe ha scritto:"Morto l'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro"

ansa.it

Quello che fece nel 1994 per far cadere il primo governo Berlusconi rimarrà come una macchia indelebile nella storia della politica italiana. Nello stesso contesto, Napolitano ha dimostrato di sapersi muovere nel pieno rispetto della costituzione e delle prerogative del Presidente della Repubblica.
Anche la notizia grassettata e con i caratteri ingranditi rimarrà come una macchia indelebile nella storia dei tuoi interventi sul forum.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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TIC
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Re: Fatti di Politica 2012

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nino58 ha scritto:
Anche la notizia grassettata e con i caratteri ingranditi rimarrà come una macchia indelebile nella storia dei tuoi interventi sul forum.
Almeno lui parla dei fatti, da una opinione e riporta una ricostruzione dei fatti, per quanto opinabile sia. Tu solo critichi. Non hai mai fatto altro. Sostanza zero.
Solo dire quanto cattivi sono tutti...
alfiso

Re: Fatti di Politica 2012

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Principe ha scritto:Ma fu Scalfaro, in combutta con la procura di Milano, ad armare la mano. Bossi raccontò che Scalfaro lo convocò al Quirinale e gli disse che Berlusconi era finito ( :diavoletto: ) e che se si voleva salvare almeno lui lo doveva far cadere.
Bossi dopo che ebbe:
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fu sempre imboccato:
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Vuole ma non intende. :diavoletto:
Napolit ano, Scal faro.
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

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nino58 ha scritto:
Principe ha scritto:"Morto l'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro"

ansa.it

Quello che fece nel 1994 per far cadere il primo governo Berlusconi rimarrà come una macchia indelebile nella storia della politica italiana. Nello stesso contesto, Napolitano ha dimostrato di sapersi muovere nel pieno rispetto della costituzione e delle prerogative del Presidente della Repubblica.
Anche la notizia grassettata e con i caratteri ingranditi rimarrà come una macchia indelebile nella storia dei tuoi interventi sul forum.
Era per dargli evidenza, mica per gioirne. Umanamente dispiace, ci mancherebbe. Cmq, se ne è andato a 93 anni... pare rifiutasse cibo e medicinali da 15 gg. ... insomma, ci sta pure che si era stancato di vivere.
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

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Cmq politcamente rimane il fatto che battezzò 5 governi di cui 3 erano espressione sua e non del parlamento eletto dal popolo (Amato, Ciampi e Dini) e ci provò pure con un quarto governo (Maccanico)... Di sicuro ci furono grosse anomalie nel circuito democratico durante la sua presidenza caratterizzata per il fatto che la sovranità fu più della magistratura che del popolo.

Poi è stato in parlamento ininterrottamente dal 1946 al 2012 (66 anni!) ricoprendo incarichi di assoluta rilevanza. Insomma, se l'Italia in questi anni ha accumulato un debito pubblico enorme e così tanti problemi, qualche responsabilità ce l'avrà avuta pure lui, o no?
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Felice
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Felice »

TIC, questo spezzettare la discussione in una serie infinita di frasette e battutine non è molto produttivo. Fa perdere di vista la linea generale delle argomentazioni e fra taglia/incolla/quote etc. fa perdere pure un mucchio di tempo. Questa volta mi divertirò anch’io a rispondere frasetta per frasetta, però, nel seguito, cerchiamo di esprimerci in modo un po’ più articolato. Non prenderla come una critica che faccio a te, so bene che è d’uso nel forum procedere in questo modo. E’ solo un suggerimento per non far perdere chiarezza alle argomentazioni e alle posizioni rispettive.
TIC ha scritto:
Dopo Caporetto il comando delle forze armate Italiane venne preso dagli Anglo-Francesi. Come adesso in Grecia viene preso dai Franco-Tedeschi.
Ecco bravo, lasciati guidare dai Franco-Tedeschi. Vedrai che bello schianto contro il muro! E i Franco-Tedeschi ti ci porteranno dritto e con tanto più piacere che né tu, né tantomeno i poveri Greci, siete fra quelli che il giorno delle elezioni dovranno confermarli sulle loro poltrone. Sai qual è l’ultima uscita di Sarkozy (a tre mesi dalle elezioni presidenziali) ? Si è proclamato favorevole alla “tassa Tobin”. Sì proprio lei, la tassazioni delle transizioni finanziarie!!! E ha detto pure che se l’Europa non ne vorrà sapere, ebbene, la Francia tirerà dritta per conto suo! Pensa te, Sarko che diventa un valente paladino che si batte contro le vessazioni del mondo della finanza. E’ proprio vero che come disse - chi era? Enrico IV? : “Parigi val bene una messa !”
TIC ha scritto:
Negli anni '60 ? ma per favore ... Forse volevi dire fine anni '70, il periodo nel quale abbiamo cominciato a moltiplicare il debito...
No, proprio gli anni 60, quelli del twist e dell’Ula-Op. Inflazione a doppia cifra e mutui che fondevano come neve al sole. Informati.
Quanto al debito, ci ritornerò alla fine del post. Ma tu non puoi proprio fare a meno dall'allinearti sull’ideologia corrente?
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: In questo caso i danni dell’inflazione stessa sulla gente comune sono piuttosto limitati. 2) I salari rimangono bloccati. In questo caso, per forza di cose si dovranno limitare i consumi e l’inflazione verrà comunque stoppata
Infatti diminuzione dei consumi = diminuzione reale del reddito...
Vai tranquillo, che ci sarà inflazione lo dici tu. I mercati finanziari detestano l’inflazione. Poiché sono loro che (purtroppo) al momento attuale dettano legge, si arrangeranno per fare in modo che inflazione non ci sia o sia comunque contenuta.
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: Ah, quasi dimenticavo: la svalutazione dell’euro. Questa sì che è un’idea! Ecco un modo per far perdere competitività ai famosi televisori cinesi! Per gli scambi e i movimenti di persone all’interno dell’Unione non cambierebbe una virgola…
Infatti il problema e' di tutta l'europa e l'occidente; siamo in competizione con la cina eh.
Svalutazione dell’euro = televisori cinesi più cari. Tu dovresti fare i salti di gioia.
TIC ha scritto: 10 anni fa il petrolio era a 20-30 dollari al barile. ora a 100 e piu'...
… e quando il prezzo del barile è sceso da 100 a 70, io il prezzo della benzina non l’ho visto andare giù! (ho fatto pure la rima…)
TIC ha scritto: Allora si potrebbe aumentare stipendi e welfare, cosa dici facciamo una colletta o aumentiamo il debito...
… o tassiamo in misura maggiore le classi più abbienti. Questo non ti viene mai in mente, non è vero? Comunque, anche in questo caso, tranquillizzati: in Italia sarebbe largamente sufficiente far pagare le tasse a tutti. D’altronde in Grecia è esattamente la stessa cosa.
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: Mi verrebbe voglia di chiederti come fai tu a saperlo: disponi forse di dati? O hai viaggiato ripetutamente in quei paesi per constatare l’evoluzione dei prezzi? Ma lasciamo pure perdere, supponiamo pure che sia come tu dici, tanto il punto non sta lì. Già, il problema non è sapere a che prezzo viene messo in vendita tale o tal’altro genere di consumo: il problema è sapere se c’è gente in grado di acquistarlo. Quando vado a fare un giro a Saint Germain, mi capita di vedere delle scarpe messe in vendita a 3000-4000 euro il paio. Ebbene, non è una buona ragione per sostenere che questo è il prezzo delle scarpe qui in Francia!
Scusa ma qui non ti seguo.
Eppure il concetto è semplice: puoi benissimo mettere in vendita in Bangladesh le Reebook allo stesso prezzo che nel centro di Milano. Non le comprerebbe nessuno. Così come a me non passerebbe mai per la testa di andare a comprare un paio di scarpe da 3000 euro in Saint Germain.


TIC ha scritto: La mancanza di regole nell'economia ha creato dei problemi gravi, ma la finanza e' una componente dall'economia reale, non e' un'altra cosa. Ci vogliono solo delle regole, e farle rispettare.
Mi fa piacere che tu ammetta che “la mancanza di regole nell'economia ha creato dei problemi gravi”. Non mi sembra però che questa mancanza di regole ti stia particolarmente a cuore.
TIC ha scritto: Il liberismo tende solo a limitare l'interventismo economico dello stato nell'economia.
Salvo poi, quando tutto va a catafascio, andare a piangere dallo stato affinché cerchi di riparare i guasti che il liberismo ha fatto. E lo stato stupidamente si comporta da papà “braghe molli”: ma sì figlio mio, ci pensiamo noi, tanto ci sono i contribuenti, c’è la povera gente di cui non ce ne importa nulla che si può spremere e tartassare…
TIC ha scritto: I soldi che la banca presta per comperare le case non sono della banca, sono nostri.

Proprio perché sono soldi nostri, le banche dovrebbero utilizzarli per finanziare gli investimenti produttivi di attività ben radicate sul territorio, invece di sperperarli in speculazioni finanziarie ad alto rischio.


Ed ora che ti ho risposto frase per frase e riga per riga, apprezzerei una tua risposta su punti sui quali hai glissato.

1) Io sostengo che il punto di arrivo del tuo punto di vista (si devono ridurre i costi del lavoro fino a divenire concorrenziali con paesi fra i più poveri del mondo) ha come punto d’arrivo i bambini europei che lavorano 10 ore al giorno negli stabilimenti della NIKE per due dollari al giorno. Giusto?
Per fare un paragone con una tragica attualità, tu sei come il capitano di una nave che sta filando dritta contro una scogliera e che si rivolge a equipaggio e passeggeri dicendo: “la nostra rotta ci porta là, preparatevi a finire tutti in mare”. Io, Nino, e tanti altri qui nel forum diciamo invece: “per la miseria, la rotta che i soloni del pensiero liberale ci hanno tracciata ci porta dritti contro la scogliera. Mandiamoli tutti a quel paese e cambiamo rotta!”

2) Il debito, che tanto ti ossessiona. Io ti ho detto che il debito è stato ingigantito dal salvataggio del sistema bancario nel 2008. Adesso ti dico pure che è stato dilatato da inopportune misure fiscali che sono andate a profitto soprattutto delle classi più abbienti. E’ stato aumentato anche da incentivi fiscali ad imprese che avrebbero dovuto contraccambiare con la creazione di posti di lavoro, cosa che poi non hanno fatto. Aggiungo che i tuoi suggerimenti di misure a carattere recessivo hanno come conseguenza un minor gettito fiscale a seguito della riduzione dell’attività e quindi un ulteriore aumento del debito.
Sei d’accordo? Non sei d’accordo?

3) Hai glissato pure sul salvataggio del sistema bancario. Sei d’accordo oppure no che tale salvataggio è in contrasto flagrante con l’ideologia liberale? Sei d’accordo oppure no, che tale salvataggio avrebbe dovuto avere come contropartita la presa di controllo delle banche in questione da parte del salvatore, ovvero dagli stati? Sei d’accordo oppure no che gli staffs dirigenti responsabili di un tale sfacelo avrebbero dovuto essere spazzati via, ovviamente senza beneficiare di quelli che qui in Francia si chiamano “i paracadute dorati”?
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TIC
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Re: Fatti di Politica 2012

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Felice ha scritto: Ecco bravo, lasciati guidare dai Franco-Tedeschi. Vedrai che bello schianto contro il muro! E i Franco-Tedeschi ti ci porteranno dritto ...”

Ma, mi par che qui siamo d'accordo. Bohh...


No, proprio gli anni 60, quelli del twist e dell’Ula-Op. Inflazione a doppia cifra e mutui che fondevano come neve al sole. Informati.
Senti te l'avevo detto fingendo che tu avessi preso una svista. Almeno controlla no ?
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Vai tranquillo, che ci sarà inflazione lo dici tu. I mercati finanziari detestano l’inflazione. Poiché sono loro che (purtroppo) al momento attuale dettano legge, si arrangeranno per fare in modo che inflazione non ci sia o sia comunque contenuta.

Inflazione trainata dai prodotti di importazione. Petrolio su tutto. E' una cosa che mi pare pacifica e assodata.

… e quando il prezzo del barile è sceso da 100 a 70, io il prezzo della benzina non l’ho visto andare giù! (ho fatto pure la rima…)
Io si. Hai la menoria corta. Fai pure una ricerca su google.


… o tassiamo in misura maggiore le classi più abbienti. Questo non ti viene mai in mente, non è vero? Comunque, anche in questo caso, tranquillizzati: in Italia sarebbe largamente sufficiente far pagare le tasse a tutti. D’altronde in Grecia è esattamente la stessa cosa.
Tranquilizzarmi io ? Sono un impiegato eh.
Le classi piu' abbienti sarebbero anche troppo tassate. Basterebbe che le pagassero le tasse. Il vero problema e' la rigidita' del mercato del lavoro e le corporazioni.


Eppure il concetto è semplice: puoi benissimo mettere in vendita in Bangladesh le Reebook allo stesso prezzo che nel centro di Milano. Non le comprerebbe nessuno. Così come a me non passerebbe mai per la testa di andare a comprare un paio di scarpe da 3000 euro in Saint Germain.

Si e no. Nel senso che la forbice si sta riducendo.




Salvo poi, quando tutto va a catafascio, andare a piangere dallo stato affinché cerchi di riparare i guasti che il liberismo ha fatto. E lo stato stupidamente si comporta da papà “braghe molli”: ma sì figlio mio, ci pensiamo noi, tanto ci sono i contribuenti, c’è la povera gente di cui non ce ne importa nulla che si può spremere e tartassare…

Quale liberismo ? In Italia non c'e' n'e' stato, almeno rispetto agli altri paesi occidentali.
Viceversa di statalismo c'e' n'e' stato di piu' che negli altri paesi occidentali.
Conseguenze ?
(in realta' e' mancato sopratutto un rispetto delle regole)



Proprio perché sono soldi nostri, le banche dovrebbero utilizzarli per finanziare gli investimenti produttivi di attività ben radicate sul territorio, invece di sperperarli in speculazioni finanziarie ad alto rischio.

Le banche dovrebbero svolgere questo compito. In parte non lo
fanno, e' vero, ci vogliono regole piu severe.



1) Io sostengo che il punto di arrivo del tuo punto di vista (si devono ridurre i costi del lavoro fino a divenire concorrenziali con paesi fra i più poveri del mondo) ha come punto d’arrivo i bambini europei che lavorano 10 ore al giorno negli stabilimenti della NIKE per due dollari al giorno. Giusto?
Per fare un paragone con una tragica attualità, tu sei come il capitano di una nave che sta filando dritta contro una scogliera e che si rivolge a equipaggio e passeggeri dicendo: “la nostra rotta ci porta là, preparatevi a finire tutti in mare”. Io, Nino, e tanti altri qui nel forum diciamo invece: “per la miseria, la rotta che i soloni del pensiero liberale ci hanno tracciata ci porta dritti contro la scogliera. Mandiamoli tutti a quel paese e cambiamo rotta!”

Bisogna produrre e vendere. Tutto qua. E' molto semplice. O si fa o non si fa. Ora i cappannoni sono chiusi. Se hai delle soluzioni...

2) Il debito, che tanto ti ossessiona. Io ti ho detto che il debito è stato ingigantito dal salvataggio del sistema bancario nel 2008. Adesso ti dico pure che è stato dilatato da inopportune misure fiscali che sono andate a profitto soprattutto delle classi più abbienti. E’ stato aumentato anche da incentivi fiscali ad imprese che avrebbero dovuto contraccambiare con la creazione di posti di lavoro, cosa che poi non hanno fatto. Aggiungo che i tuoi suggerimenti di misure a carattere recessivo hanno come conseguenza un minor gettito fiscale a seguito della riduzione dell’attività e quindi un ulteriore aumento del debito.
Sei d’accordo? Non sei d’accordo?


No.
Sei io ho un buon lavoro soldi e prospettive mi compro una mercedes nuova a rate.
Se sono disoccupato e senza prospettiva continuo a usare la vecchia Panda 30.
Tu invece ?
Della serie prima si guadagna e poi si spende.
Che poi le imprese spesso e volentieri "imbroglino", esempio delocalizzino dopo aver avuto fior di finanziamenti, e' un altro discorso che nulla ha a che fare con il liberismo.


3) Hai glissato pure sul salvataggio del sistema bancario. Sei d’accordo oppure no che tale salvataggio è in contrasto flagrante con l’ideologia liberale? Sei d’accordo oppure no, che tale salvataggio avrebbe dovuto avere come contropartita la presa di controllo delle banche in questione da parte del salvatore, ovvero dagli stati? Sei d’accordo oppure no che gli staffs dirigenti responsabili di un tale sfacelo avrebbero dovuto essere spazzati via, ovviamente senza beneficiare di quelli che qui in Francia si chiamano “i paracadute dorati”?
Si sono d'accordo. L'intermediazione finanziaria e' uno dei problemi delle economie occidentali. Ma questo non vuol dire statalizzare le banche (se non in fasi di grande emergenza). Bisogna riuscire a porre delle regole e farle rispettare.

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nino58
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da nino58 »

TIC ha scritto:
nino58 ha scritto:
Anche la notizia grassettata e con i caratteri ingranditi rimarrà come una macchia indelebile nella storia dei tuoi interventi sul forum.
Almeno lui parla dei fatti, da una opinione e riporta una ricostruzione dei fatti, per quanto opinabile sia. Tu solo critichi. Non hai mai fatto altro. Sostanza zero.
Solo dire quanto cattivi sono tutti...
E' arrivato l'avvocato dell'avvocato. :ponpon:
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Principe

Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Principe »

nino58 ha scritto:
TIC ha scritto:
nino58 ha scritto:
Anche la notizia grassettata e con i caratteri ingranditi rimarrà come una macchia indelebile nella storia dei tuoi interventi sul forum.
Almeno lui parla dei fatti, da una opinione e riporta una ricostruzione dei fatti, per quanto opinabile sia. Tu solo critichi. Non hai mai fatto altro. Sostanza zero.
Solo dire quanto cattivi sono tutti...
E' arrivato l'avvocato dell'avvocato. :ponpon:
Nino, sbagli se lo critichi solo perchè ha idee diverse dalle tue.
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pacho
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Re: Fatti di Politica 2012

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Trifase, la teoria economica è andata avanti un pochino negli ultimi 130 anni. Che i risparmi guidino gli investimenti siete rimasti solo tu e qualche barone neoclassico a sostenerlo. Con la differenza che almeno questi ultimi sono pagati per sostenere queste fesserie. tu le dici aggratis: ah ah ah. Inizio a pensare che tu sia Capezzone in incognito (per inciso, nel post '29 in U.S. e durante la repubblica di Weimar in Germania, illustri ministri ed economisti applicarono la ricetta Trifase: le conseguenze furono catastrofiche: grande depressione da un lato, avvento del nazismo dall'altro).
..................................

Dopo qualche anno, finalmente sul Manifesto esce un bell'articolo sulle prospettive europee scritto dall'economists J.Halevi.

Monti, Merkel e lo spettro di Brüning

(29 Gennaio 2012)

Il Financial Times del 27 gennaio dedica un lungo articolo a Mario Monti, firmato da Phillip Stephens, secondo cui il futuro dell'Europa poggia sulle spalle del premier italiano. Il testo ricorda che, fino all'ascesa di Berlusconi al governo, l'Italia aveva avuto un ruolo cruciale nelle decisioni europee (la verità è più complessa: la netta emarginazione del paese iniziò con l'entrata in crisi del Sistema Monetario Europeo, nel 1991-92-93, che si sommava all'unilateralità di Bonn nel gestire lo sgretolamento della Germania est, mandando in tilt Mitterrand).
La rievocazione non è fine a se stessa.
Stephens sostiene infatti che con Monti l'Italia riacquista un ruolo centrale, perché ne dipende la sopravvivenza dell'euro. Secondo il Financial Times , Monti ha due carte in mano: una maggioranza parlamentare allo sbando che non vuole le elezioni - per cui avrebbe un anno di tempo per mostrare che la politica di austerità può avere dei risultati positivi - nonchè la capacità di dire con autorevolezza le cose come stanno ad Angela Merkel. Per la Francia, sottolinea Stephens, è vitale che Monti riesca nel suo scopo, altrimenti la fine dell'euro significherebbe la retrocessione di Parigi in serie B (alto deficit pubblico, alto deficit estero e un debito pubblico vicino al'85% del pil, ndr ). Il banco di prova del governo italiano non starebbe però nelle misure di austerità, sebbene l'avversione alle politiche di rigore fiscale stia aumentando nel paese, bensì nelle liberalizzazioni che si scontreranno con l'intricata rete corporativa dell'Italia. È qui che Monti rischia di affondare, dice il Financial Times . Stephens ha certamente ragione circa il ruolo di Monti in relazione alla Merkel. Se, come riportato dal Wall Street Journal , la Cancelliera ha avuto un ruolo importante nella caduta del governo Pdl-Lega, l'incontro concreto con Monti ha spiazzato sia Merkel che Sarkozy. Questo perché Monti ha detto un'assoluta verità, che suona così: «Se l'Europa non mi aiuta, adoperandosi per saggi di interesse più bassi sui titoli italiani, per sostegni finanziari non concessi ad hoc e con reticenza (problema per ora allontanato dalla politica di erogazione illimitata di liquidità da parte di Draghi), la mia politica fallirà e l'elettorato italiano si sposterà verso forze populiste antieuropee». Diagnosi giustissima, che però invalida seriamente la definizione di «salva-Italia» data al suo decreto. Oggi questa diagnosi viene comprovata dalla natura sociale corporativa dei movimenti di protesta di categorie-chiave. La Merkel, di fronte alla nuda verità spiattellatale da Monti, ha subìto una caduta di credibilità, accentuatasi ulteriormente dopo il discorso a Davos. Comunque, ha risposto negativamente al coinvolgimento dell'Europa richiesto da Monti, mostrando di non voler capire il quadro europeo. Quindi nel sacco del premier italiano rimangono soltanto le pive: cioè gli effetti profondamente negativi, perché recessivi, della sua politica fiscale. Per ora è Draghi a salvarlo, ma non può essere una soluzione permanente. Avendo già detto «da solo non ce la faccio», ed essendo sostanzialmente in linea con la valutazione di Standard&Poor's (che si concentra proprio sull'impatto negativo del rigore fiscale), Monti si trova ad essere, suo malgrado, un novello Heinrich Brüning. Il penultimo Cancelliere della Repubblica di Weimar era ritenuto un grande esperto di finanza. Si reggeva anche lui su una coalizione sbandata, basata sul partito di centro e sull'esitante appoggio dei socialdemocratici. In piena Grande Depressione, Brüning perseguiva con determinazione, tramite decreti legge, una politica di tagli di bilancio e degli stipendi pubblici per «salvare» la Germania dal debito estero connesso al pagamento delle riparazioni di guerra decise a Versailles. Più perseverava nella sua politica di rigore fiscale, più si aggravava lo stato dell'economia e si sfaldavano le forze che lo appoggiavano. In particolare, fu la sua politica a causare un massicio spostamento dei ceti medi e bassi verso l'estremismo populista ed antisemita di allora: il nazionalsocialismo. Crollò nel 1932, dopo due anni di governo. Mutatis mutandis, de te fabula narratur , Mr Monti?

Joseph Halevi - Il Manifesto
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nino58
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da nino58 »

Principe ha scritto:
Nino, sbagli se lo critichi solo perchè ha idee diverse dalle tue.
Se lo criticassi solo perchè ha idee diverse dalle mie forse sbaglierei, benchè ritenga naturale criticare chi ha idee diverse dalle proprie (certamente è molto più innaturale criticare chi le idee le ha coincidenti).
Se però hai letto il forum con attenzione,ti sarai accorto che la maggior critica nei suoi confronti è motivata dal cinismo che egli spande con vanto a destra e a manca (il contenuto della critica è ben sintetizzata nell'intervento di Felice).
Dunque non un problema di idee (che comunque non collimeranno mai) ma di etica (la cosiddetta filosofia morale).
Von Rock ? Nein, danke.
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Felice
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da Felice »

TIC ha scritto:
Felice ha scritto:
No, proprio gli anni 60, quelli del twist e dell’Ula-Op. Inflazione a doppia cifra e mutui che fondevano come neve al sole. Informati.
Senti te l'avevo detto fingendo che tu avessi preso una svista. Almeno controlla no ?
Immagine
Grazie per il grafico, cade a pennello. Vediamo un po’: uno compra una casa all’inizio degli anni 60, diciamo nel 62 o nel 63. Quindi al prezzo del 62-63. Mutuo su vent’anni, tasso fisso: è vero oppure no che le rate del mutuo fondono come neve al sole?
TIC ha scritto: Inflazione trainata dai prodotti di importazione. Petrolio su tutto. E' una cosa che mi pare pacifica e assodata.
Quello che è assodato è che durante l’ultimo decennio l’inflazione è stata molto bassa (almeno così ci dicono) eppure le cose sono andate di male in peggio.
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: … e quando il prezzo del barile è sceso da 100 a 70, io il prezzo della benzina non l’ho visto andare giù! (ho fatto pure la rima…)
Io si. Hai la menoria corta. Fai pure una ricerca su google.
Mah, magari puoi farla tu al posto mio. Però, se mi posti un grafico con l’evoluzione del prezzo della benzina, postamene anche uno con l’evoluzione del prezzo del barile. Perché una diminuzione di qualche centesimo del prezzo della benzina me lo ricordo anch’io, ma di gran lunga inferiore a quello che avrebbe dovuto essere.
TIC ha scritto:
Le classi piu' abbienti sarebbero anche troppo tassate. Basterebbe che le pagassero le tasse. Il vero problema e' la rigidita' del mercato del lavoro e le corporazioni.

Strana conclusione la tua. Quindi il fatto che una parte considerevole della popolazione non paghi le tasse (fra cui una buona fetta dei più abbienti), non è un vero problema?
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: Salvo poi, quando tutto va a catafascio, andare a piangere dallo stato affinché cerchi di riparare i guasti che il liberismo ha fatto. E lo stato stupidamente si comporta da papà “braghe molli”: ma sì figlio mio, ci pensiamo noi, tanto ci sono i contribuenti, c’è la povera gente di cui non ce ne importa nulla che si può spremere e tartassare…
Quale liberismo ? In Italia non c'e' n'e' stato, almeno rispetto agli altri paesi occidentali.
Viceversa di statalismo c'e' n'e' stato di piu' che negli altri paesi occidentali.
Conseguenze ?
(in realta' e' mancato sopratutto un rispetto delle regole)
Conseguenze? Che in un paese come gli Stati Uniti, patria del liberismo, un sacco di povera gente ci ha rimesso la casa, mentre in Italia ancora no.
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: Proprio perché sono soldi nostri, le banche dovrebbero utilizzarli per finanziare gli investimenti produttivi di attività ben radicate sul territorio, invece di sperperarli in speculazioni finanziarie ad alto rischio.
Le banche dovrebbero svolgere questo compito. In parte non lo
fanno, e' vero, ci vogliono regole piu severe.
Regole, però, di cui tu di solito non ti preoccupi minimamente.

E qui veniamo alle mie tre domande. Abbi pazienza ma io constato un rifiuto di rispondere. Perché tanta reticenza? Vediamo in dettaglio:
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 1) Io sostengo che il punto di arrivo del tuo punto di vista (si devono ridurre i costi del lavoro fino a divenire concorrenziali con paesi fra i più poveri del mondo) ha come punto d’arrivo i bambini europei che lavorano 10 ore al giorno negli stabilimenti della NIKE per due dollari al giorno. Giusto?
Per fare un paragone con una tragica attualità, tu sei come il capitano di una nave che sta filando dritta contro una scogliera e che si rivolge a equipaggio e passeggeri dicendo: “la nostra rotta ci porta là, preparatevi a finire tutti in mare”. Io, Nino, e tanti altri qui nel forum diciamo invece: “per la miseria, la rotta che i soloni del pensiero liberale ci hanno tracciata ci porta dritti contro la scogliera. Mandiamoli tutti a quel paese e cambiamo rotta!”
Bisogna produrre e vendere. Tutto qua. E' molto semplice. O si fa o non si fa. Ora i cappannoni sono chiusi. Se hai delle soluzioni...
Ti ripeto la domanda: supponiamo che i tuoi beneamati capannoni riaprano. A quanto dovrebbero essere pagati coloro che ci lavorano per essere concorrenziali con i loro colleghi in analoghi capannoni in Bangladesh? Qual è il punto di arrivo del processo di riduzione dei salari che tu auspichi?
Hai dei figli TIC? Che età hanno? Vanno a scuola? Che ne diresti di mandarli a fabbricare scarpe per la NIKE?
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 2) Il debito, che tanto ti ossessiona. Io ti ho detto che il debito è stato ingigantito dal salvataggio del sistema bancario nel 2008. Adesso ti dico pure che è stato dilatato da inopportune misure fiscali che sono andate a profitto soprattutto delle classi più abbienti. E’ stato aumentato anche da incentivi fiscali ad imprese che avrebbero dovuto contraccambiare con la creazione di posti di lavoro, cosa che poi non hanno fatto. Aggiungo che i tuoi suggerimenti di misure a carattere recessivo hanno come conseguenza un minor gettito fiscale a seguito della riduzione dell’attività e quindi un ulteriore aumento del debito.
Sei d’accordo? Non sei d’accordo?

No.
Sei io ho un buon lavoro soldi e prospettive mi compro una mercedes nuova a rate.
Se sono disoccupato e senza prospettiva continuo a usare la vecchia Panda 30.
Tu invece ?
Della serie prima si guadagna e poi si spende.
Che poi le imprese spesso e volentieri "imbroglino", esempio delocalizzino dopo aver avuto fior di finanziamenti, e' un altro discorso che nulla ha a che fare con il liberismo.
E ti pare di aver risposto? Sono o non sono quelle che io ho citato cause importanti dell’aumento del debito? Non sviare il discorso con argomenti che non c’entrano.
TIC ha scritto:
Felice ha scritto: 3) Hai glissato pure sul salvataggio del sistema bancario. Sei d’accordo oppure no che tale salvataggio è in contrasto flagrante con l’ideologia liberale? Sei d’accordo oppure no, che tale salvataggio avrebbe dovuto avere come contropartita la presa di controllo delle banche in questione da parte del salvatore, ovvero dagli stati? Sei d’accordo oppure no che gli staffs dirigenti responsabili di un tale sfacelo avrebbero dovuto essere spazzati via, ovviamente senza beneficiare di quelli che qui in Francia si chiamano “i paracadute dorati”?
Si sono d'accordo. L'intermediazione finanziaria e' uno dei problemi delle economie occidentali. Ma questo non vuol dire statalizzare le banche (se non in fasi di grande emergenza). Bisogna riuscire a porre delle regole e farle rispettare.
Qui abbozzi una risposta, ma non vieni alle conseguenze. Quando un privato rileva un’azienda giunta al collasso finanziario, ne assume controllo e proprietà. Per quale ragione per gli stati la cosa dovrebbe essere differente? E poi, cosa vuol dire “se non in fasi di grande emergenza”? Le banche di mezzo mondo erano sull’orlo del fallimento, se non è una grande emergenza quella!!! Supponi che gli stati, applicando il credo liberale, avessero detto: “noi non facciamo nulla, non è nostro compito, arrangiatevi da soli!” Non pensi che sarebbe stata una situazione di grande emergenza?
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

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Mentre nella rossa Bologna gli indignados mettono a ferro e fuoco la città, contestando il primo Presidente della Repubblica comunista...

Alemanno: "Mi ricandido a sindaco di Roma anche nel 2013" E andiamo! Spezzeremo le reni al fratello del Commissario Montalbano!
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nino58
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Re: Fatti di Politica 2012

Messaggio da leggere da nino58 »

Vedete che, piano piano, la vera natura delle persone viene fuori.
Di quelli che sanno solo amare .
Con coltelli e manganelli.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Principe

Re: Fatti di Politica 2012

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nino58 ha scritto:Vedete che, piano piano, la vera natura delle persone viene fuori.
Di quelli che sanno solo amare .
Con coltelli e manganelli.
Ma quali coltelli, quali manganelli... ma che dici? Che dici?
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TIC
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Ci tocca tifare Sarkozy ...

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Ci tocca tifare Sarkozy ... per il bene dell'Europa e nostro

Estratto dell'articolo di Alesina e Giavazzi del corriere di oggi :

"François Hollande, candidato socialista che potrebbe vincere le presidenziali di maggio, promette aumenti (non tagli!) di spesa per 20 miliardi di euro, accompagnati da maggiori imposte per 26 miliardi e una riduzione (proprio così) dell'età pensionabile a sessanta anni. Basterebbe il suo programma per far togliere tutte le «A» al debito francese"

E, aggiungo io, per far saltare l'Euro.
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nino58
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Re: Ci tocca tifare Sarkozy ...

Messaggio da leggere da nino58 »

TIC ha scritto:Ci tocca tifare Sarkozy ... per il bene dell'Europa e nostro

Estratto dell'articolo di Alesina e Giavazzi del corriere di oggi :

"François Hollande, candidato socialista che potrebbe vincere le presidenziali di maggio, promette aumenti (non tagli!) di spesa per 20 miliardi di euro, accompagnati da maggiori imposte per 26 miliardi e una riduzione (proprio così) dell'età pensionabile a sessanta anni. Basterebbe il suo programma per far togliere tutte le «A» al debito francese"

E, aggiungo io, per far saltare l'Euro.
Lo facessero tutti gli Stati del Mondo quello che propone Hollande.
Salterebbe la prospettiva di merda che hanno programmato per tutta l'umanità ma che procura orgasmi a raffica agli imbecilli.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Principe

Re: Ci tocca tifare Sarkozy ...

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nino58 ha scritto:
TIC ha scritto:Ci tocca tifare Sarkozy ... per il bene dell'Europa e nostro

Estratto dell'articolo di Alesina e Giavazzi del corriere di oggi :

"François Hollande, candidato socialista che potrebbe vincere le presidenziali di maggio, promette aumenti (non tagli!) di spesa per 20 miliardi di euro, accompagnati da maggiori imposte per 26 miliardi e una riduzione (proprio così) dell'età pensionabile a sessanta anni. Basterebbe il suo programma per far togliere tutte le «A» al debito francese"

E, aggiungo io, per far saltare l'Euro.
Lo facessero tutti gli Stati del Mondo quello che propone Hollande.
Salterebbe la prospettiva di merda che hanno programmato per tutta l'umanità ma che procura orgasmi a raffica agli imbecilli.

Hollande propone la stessa ricetta che proponeva Berlusconi: niente riforma delle pensioni e una manovra più di sviluppo che di rigore.

Vedrete che i rispettivi elettori puniranno sia Sarkò che la culona e premieranno quei leader - come Berlusconi e Obama - che non hanno proposto soltanto rigore e macelleria sociale.
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Re: Fatti di Politica 2012

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intanto questa guerra all'evasione incomincia a piacermi sempre di più...
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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