
Non ricordo un primo anno italiano così performante nelle ultime stagioni.
Oltretutto emerge nelle gare più dure, quelle in cui uno che viene dagli junior dovrebbe faticare di più (oggi più di 3000 m di dislivello).
Risultati del genere non si possono spiegare solo con un inverno di grossi carichi o con un' improvvisa maturazione fisica.
Sono d'accordo con quello che aveva scritto Luciano sui chilometraggi.