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In Italia abbiamo ancora tre gradi di giudizio.
Ci sarebbero gli estremi per chiedere la nullità, perché ad es. per un difetto di notifica il procuratore generale non ha ricevuto (e di conseguenza non ha potuto studiare!) le carte del processo... e il procuratore generale (vedi precedente caso Perego) ha la competenza per poter chiedere anche l'assoluzione dell'imputato, eventualità venuta a mancare del tutto in questo caso. Oppure ci si può appellare al fatto che la sentenza di primo grado venne costruita su parti dell'articolo incriminato che non facevano parte del capo d'imputazione: nel senso, il giudice sorvolò sulle parti dell'articolo che costituivano il capo d'imputazione, e mi condannò per altre parti; ma in questo caso, come minimo non si è messo l'imputato nelle condizioni di potersi difendere al meglio (ovvero, sulle parti oggetto di condanna, quelle su cui è stata costruita la difesa, mentre ovviamente su quelle altre non potemmo costruire alcunché - e ne avremmo avuto facile possibilità - in quanto non rappresentavano imputazione).
Percorrerei, senza scrupolo alcuno, la prima strada che hai ipotizzato.Admin ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 10:54Ci sarebbero gli estremi per chiedere la nullità, perché ad es. per un difetto di notifica il procuratore generale non ha ricevuto (e di conseguenza non ha potuto studiare!) le carte del processo... e il procuratore generale (vedi precedente caso Perego) ha la competenza per poter chiedere anche l'assoluzione dell'imputato, eventualità venuta a mancare del tutto in questo caso. Oppure ci si può appellare al fatto che la sentenza di primo grado venne costruita su parti dell'articolo incriminato che non facevano parte del capo d'imputazione: nel senso, il giudice sorvolò sulle parti dell'articolo che costituivano il capo d'imputazione, e mi condannò per altre parti; ma in questo caso, come minimo non si è messo l'imputato nelle condizioni di potersi difendere al meglio (ovvero, sulle parti oggetto di condanna, quelle su cui è stata costruita la difesa, mentre ovviamente su quelle altre non potemmo costruire alcunché - e ne avremmo avuto facile possibilità - in quanto non rappresentavano imputazione).
Certo, resta la sentenza, stavolta non di un giudice monocratico dalle attitudini bizzarre, ma di un collegio d'appello di tre magistrati.
Resta il fatto che sono tanto stanco, e di tante cose.
Potrei fare ricorso in Cassazione e aspettare la prescrizione (prossima), ma sarebbe per me l'equivalente di un'altra sconfitta, anche se dal punto di vista legale si tratterebbe di un legittimo salvataggio in corner, con limitazione dei danni. Potrei non avvalermi della prescrizione col rischio di perdere in Cassazione e pagare un mare di spese legali a Di Rocco (oltre alle sanzioni pecuniarie che mi verranno inflitte). Potrei prendermi questa condanna a 8 mesi di galera e chiuderla qui, ma sarebbe deleterio in vista dell'appello in sede civile contro Santilli, in programma in novembre (in primo grado vinsi).
Ho tanta stanchezza sulle spalle. Fossi facoltoso, procederei senza paure né prescrizioni fino all'ultimo grado, ma così non è e devo fare i conti con tante cose. Non so, non so.![]()
Anch'io. Capisco che per il tuo amor proprio non sia il massimo. Ma in una situazione come questa bisogna privilegiare la concretezza.nino58 ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 12:23Percorrerei, senza scrupolo alcuno, la prima strada che hai ipotizzato.Admin ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 10:54Ci sarebbero gli estremi per chiedere la nullità, perché ad es. per un difetto di notifica il procuratore generale non ha ricevuto (e di conseguenza non ha potuto studiare!) le carte del processo... e il procuratore generale (vedi precedente caso Perego) ha la competenza per poter chiedere anche l'assoluzione dell'imputato, eventualità venuta a mancare del tutto in questo caso. Oppure ci si può appellare al fatto che la sentenza di primo grado venne costruita su parti dell'articolo incriminato che non facevano parte del capo d'imputazione: nel senso, il giudice sorvolò sulle parti dell'articolo che costituivano il capo d'imputazione, e mi condannò per altre parti; ma in questo caso, come minimo non si è messo l'imputato nelle condizioni di potersi difendere al meglio (ovvero, sulle parti oggetto di condanna, quelle su cui è stata costruita la difesa, mentre ovviamente su quelle altre non potemmo costruire alcunché - e ne avremmo avuto facile possibilità - in quanto non rappresentavano imputazione).
Certo, resta la sentenza, stavolta non di un giudice monocratico dalle attitudini bizzarre, ma di un collegio d'appello di tre magistrati.
Resta il fatto che sono tanto stanco, e di tante cose.
Potrei fare ricorso in Cassazione e aspettare la prescrizione (prossima), ma sarebbe per me l'equivalente di un'altra sconfitta, anche se dal punto di vista legale si tratterebbe di un legittimo salvataggio in corner, con limitazione dei danni. Potrei non avvalermi della prescrizione col rischio di perdere in Cassazione e pagare un mare di spese legali a Di Rocco (oltre alle sanzioni pecuniarie che mi verranno inflitte). Potrei prendermi questa condanna a 8 mesi di galera e chiuderla qui, ma sarebbe deleterio in vista dell'appello in sede civile contro Santilli, in programma in novembre (in primo grado vinsi).
Ho tanta stanchezza sulle spalle. Fossi facoltoso, procederei senza paure né prescrizioni fino all'ultimo grado, ma così non è e devo fare i conti con tante cose. Non so, non so.![]()
ma di rocco non agisce a titolo personale? la federazione copre le sue spese legali? non credoMaìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 14:24 Ci smeni solo le tue spese legali, Di Rocco le sue (o meglio, la Federazione)
Dipende, ci sono entrambe le possibilità, non so cos'hanno deciso tra lorogalliano ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 14:50 E comunque la morale è sempre la solita, ovvero che la legge sarà pure uguale per tutti ma per per potertela permettere devi avere le spalle economicamente coperte altrimenti ingoi il boccone amaro e rinunci a che sia fatta giustizia.
Per quel che può servire hai tutta la mia solidarietà.
ma di rocco non agisce a titolo personale? la federazione copre le sue spese legali? non credoMaìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 14:24 Ci smeni solo le tue spese legali, Di Rocco le sue (o meglio, la Federazione)![]()
Putroppo è propri così, anche da parte mia Marco la speranza che tutto si risolva rapidamente per il meglio.galliano ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 14:50 E comunque la morale è sempre la solita, ovvero che la legge sarà pure uguale per tutti ma per per potertela permettere devi avere le spalle economicamente coperte altrimenti ingoi il boccone amaro e rinunci a che sia fatta giustizia.
Per quel che può servire hai tutta la mia solidarietà.
anche io volentieri ci sono.Oudenaarde ha scritto: ↑sabato 2 giugno 2018, 7:42 Ciao,
Non ho mai preso abbonamenti a TV, giornali. Però sono assai disposto a spendere qualcosa per Cicloweb. Dunque se qualcuno mi da le coordinate...
E lancialo questo crowdfunding...Admin ha scritto: ↑sabato 2 giugno 2018, 10:12 Grazie a tutti per il sostegno morale... apprezzo molto.![]()
Cassius, non credo che lancerò un crowdfunding (lo feci già ai tempi dei primi gradi), comunque è da pochi giorni attivo l'ecommerce, può essere quello un modo per darci un contributo.
Ancora grazie a tutti.![]()
concordo. va anche detto che in appello, anche se i giudici sono 3, spesso chi studia a fondo la causa è solo 1 (il relatore, che poi riferisce agli altri). Comunque, per percorrere la prima strada credo sia necessario appunto il ricorso in Cassazione, che secondo me è da fare assolutamente. Poi si può decidere se puntare alla prescrizione o arrivare a una sentenza più favorevole nel merito (che a quanto capisco dovrebbe essere la cosa giusta), assumendosi il rischio di eventualmente rinunciare alla prescrizione. Va tenuto presente che l'eventuale assoluzione in sede penale potrebbe influire sull'eventuale richiesta di risarcimento danni in sede civile del di rocco, che la prescrizione penale penso non bloccherebbeFelice ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 13:10Anch'io. Capisco che per il tuo amor proprio non sia il massimo. Ma in una situazione come questa bisogna privilegiare la concretezza.nino58 ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 12:23Percorrerei, senza scrupolo alcuno, la prima strada che hai ipotizzato.Admin ha scritto: ↑venerdì 1 giugno 2018, 10:54
Ci sarebbero gli estremi per chiedere la nullità, perché ad es. per un difetto di notifica il procuratore generale non ha ricevuto (e di conseguenza non ha potuto studiare!) le carte del processo... e il procuratore generale (vedi precedente caso Perego) ha la competenza per poter chiedere anche l'assoluzione dell'imputato, eventualità venuta a mancare del tutto in questo caso. Oppure ci si può appellare al fatto che la sentenza di primo grado venne costruita su parti dell'articolo incriminato che non facevano parte del capo d'imputazione: nel senso, il giudice sorvolò sulle parti dell'articolo che costituivano il capo d'imputazione, e mi condannò per altre parti; ma in questo caso, come minimo non si è messo l'imputato nelle condizioni di potersi difendere al meglio (ovvero, sulle parti oggetto di condanna, quelle su cui è stata costruita la difesa, mentre ovviamente su quelle altre non potemmo costruire alcunché - e ne avremmo avuto facile possibilità - in quanto non rappresentavano imputazione).
Certo, resta la sentenza, stavolta non di un giudice monocratico dalle attitudini bizzarre, ma di un collegio d'appello di tre magistrati.
Resta il fatto che sono tanto stanco, e di tante cose.
Potrei fare ricorso in Cassazione e aspettare la prescrizione (prossima), ma sarebbe per me l'equivalente di un'altra sconfitta, anche se dal punto di vista legale si tratterebbe di un legittimo salvataggio in corner, con limitazione dei danni. Potrei non avvalermi della prescrizione col rischio di perdere in Cassazione e pagare un mare di spese legali a Di Rocco (oltre alle sanzioni pecuniarie che mi verranno inflitte). Potrei prendermi questa condanna a 8 mesi di galera e chiuderla qui, ma sarebbe deleterio in vista dell'appello in sede civile contro Santilli, in programma in novembre (in primo grado vinsi).
Ho tanta stanchezza sulle spalle. Fossi facoltoso, procederei senza paure né prescrizioni fino all'ultimo grado, ma così non è e devo fare i conti con tante cose. Non so, non so.![]()
Tutta la mia solidarietà.
Nel dare il mio incoraggiamento ad Admin, quoto quanto dice herbie. E, in attesa di (ri-)esserci per un eventuale crowdfunding, vediamo di fare un po' di shopping
Ma dai, non credo abbia aperto due processi Van Rock. Avrà fatto la richiesta danni in sede penale. Admin?maglianera ha scritto: ↑sabato 2 giugno 2018, 23:16concordo. va anche detto che in appello, anche se i giudici sono 3, spesso chi studia a fondo la causa è solo 1 (il relatore, che poi riferisce agli altri). Comunque, per percorrere la prima strada credo sia necessario appunto il ricorso in Cassazione, che secondo me è da fare assolutamente. Poi si può decidere se puntare alla prescrizione o arrivare a una sentenza più favorevole nel merito (che a quanto capisco dovrebbe essere la cosa giusta), assumendosi il rischio di eventualmente rinunciare alla prescrizione. Va tenuto presente che l'eventuale assoluzione in sede penale potrebbe influire sull'eventuale richiesta di risarcimento danni in sede civile del di rocco, che la prescrizione penale penso non bloccherebbe
C'è un link in prima pagina per donare con PayPal, funziona (appena testatoOudenaarde ha scritto: ↑sabato 2 giugno 2018, 13:02E lancialo questo crowdfunding...Admin ha scritto: ↑sabato 2 giugno 2018, 10:12 Grazie a tutti per il sostegno morale... apprezzo molto.![]()
Cassius, non credo che lancerò un crowdfunding (lo feci già ai tempi dei primi gradi), comunque è da pochi giorni attivo l'ecommerce, può essere quello un modo per darci un contributo.
Ancora grazie a tutti.![]()
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In cambio del contributo voglio una stretta di mano alla partenza della prossima Milano - Sanremo