sostanzialmente sono d'accordo, pero' c'e' anche un altro tassello da agigungere. Porte ha corso da gregario dal 2012 al 2015 (Sky), quindi puo' essere un fattore da tenere in considerazione quando vediamo che sulle 3 settimane non ha brillato. Puo' essere che negli anni la sua tenuta sia cresciuta, ma non abbia avuto l'occasione di testarsi con costanza (appunto per compiti di gregariato). L'anno in cui e' andato da capitano al Giro, gli ha buttato male (e torniamo al discorso di prima).Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 15 giugno 2018, 10:31Vero, il suo principale problema è quello di riuscire a non farsi male nel 21 giorni di corsa, anche se qualche altra volta ha dimostrato pure problemi di tenuta o di distrazione (Giro 2015..).Brogno ha scritto: ↑venerdì 15 giugno 2018, 10:23 Vero, pero Porte ha fatto quinto al Tour del 2016, e lo scorso anno e' caduto.
Penso che ormai la tenuta non sia piu' un problema (ma e' ovviamente da verificare), ma in un Giro di 3 settimane molti altri fattori possono entrare in gioco, e Porte sicuramente pecca in qualcuno di questi (anche saper guidare la bici probabilmente..)
Ad ogni modo, la realtà e i numeri ci dicono che Richie Porte ha 33 anni e mezzo, è alla 9a stagione da professionista ed in carriera nei grandi Giri (ne ha disputato 11) vanta un 7° posto al Giro (grazie anche alla fuga bidone de L'Aquila) e un 5° al Tour. Il podio non l'ha mai visto.
La differenza fra i risultati ottenuti nei GT e quelli fatti nelle corse di una settimana è a dir poco evidente. Non possiamo spiegarlo solo con un paio di cadute.
Cosa voglio dire. Che sono d'accordo, Porte non vincera' il Tour, pero' se finisse sul podio non sarebbe un colpo di scena clamoroso. Sono d'accordo invece sul fatto che per me non e' il favorito numero 1 (che per me e' Froome).