(le startlist delle prove a crono femminili non ci sono )
Vedrò di fare un'analisi più approfondita dopo. Per ora mi stupisce il fatto che Barnabas Peak faccia solo la prova in linea e non quella a crono dove sarebbe stato uno dei favoritissimi (mentre, senza di lui, l'Ungheria può al massimo puntare a una top-10 con Attila Valter imho).
Griglia del campionato europeo a crono U23 (che è, per distacco, la prova che mi interessa di più di questi Europei).
***** Edo Affini
**** Tom Wirtigen, Flip Maciejuk
*** Patrick Gamper, Markus Wildauer, Alexys Brunel, Stefan Bissinger,
** Barnabas Peak, Tadej Pogacar, Joao Almeida, Marc Hirschi, Michael O'Loughlin
* Juri Hollmann, Leon Heinschke, Julien Souton, Matteo Sobrero, Izidor Penko, Veljko Stojnic, Pit Leyder, Guillaume Seye, Petr Rikunov, Jakub Otruba
Favorito numero uno, come già detto, non può che essere Edoardo Affini. Arriva da 3 crono (e che crono!) vinte in poco più di un mese e, inoltre, l'anno passato agli Europei sfiorò la medaglia. La concorrenza, vista l'assenza di danesi e norvegesi, oltre a quella di altri big delle crono come Ivo Oliveira, sulla carta non è minimamente alla sua altezza.
Dietro Edo è una tonnara, poiché la startlist pullula di corridori di livello più o meno simile.
Wirtigen è, probabilmente, il rivale più credibile per Affini, alla luce, soprattutto, del podio mondiale sfuggitogli per un secondo nella crono riservata agli U23 di Bergen.
Maciejuk l'anno scorso arrivò sul podio alla crono junior di Bergen (dei primi tre classificati di quella prova è l'unico che partecipa a questa). In questa stagione ha vinto una crono di 22 km, mettendosi dietro gente come Cerny e Barta, alla Szlakiem Hubala e al campionato nazionale polacco riservato ai pro ha fatto 4° (battuto solo da Bodnar, Bialoblocki e Kwiatek)
In terza fila abbiamo Gamper, che per la verità non sta incantando quest'anno, ma va tenuto in considerazione in quanto, dopo Affini, è il miglior classificato degli scorsi Europei a crono tra i presenti. Al campionato nazionale austriaco, tuttavia, il buon Patrick ha fatto solo 7°, peggiorando il risultato dell'anno scorso, prendendosi quasi 30" da Wildauer, storicamente buon cronoman, ma non eccelso, il quale, però, pare essere cresciuto molto, oltre ad avere un'ottima condizione.
Brunel è per distacco il miglior cronoman di Francia. Nel 2016 vinse il titolo europeo a crono categoria juniores. Da allora, tuttavia, non ha più brillato nelle prove internazionali, nonostante un motore straordinario, e, per questo, sta "solo" in terza fila.
Bissinger era un grande cronoman da junior, dopo un primo anno da U23 difficile è tornato a farsi vedere al campionato nazionale svizzero a crono dove ha letteralmente spazzato via la concorrenza, incluso Hirschi.
Passando alla quarta fila partiamo con Peak, l'anno scorso 18° agli Europei, non un brutto piazzamento per un primo anno (meglio di lui solo Bjerg, Brunel e Hirschi). Dopo la prestazione monstre ai campionati nazionali ungheresi a crono riservati ai pro verrebbe da pensare che quel piazzamento può migliorarlo parecchio.
Pogacar è un altro che migliora a vista d'occhio nelle prove contro il tempo, al campionato nazionale sloveno è stato battuto solo da un Tratnik a cui quest'anno hanno montato un paio di ali sulla schiena e nella crono dello Slovenia ha chiuso con un ottimo 14esimo posto (meglio di tutti gli uomini di classifica, tolto Roglic).
Almeida, di recente, ha fatto molto bene nelle prove contro il tempo. 6° e 2° nelle crono del Giro, mentre al campionato nazionale portoghese U23 solo Ivo Oliveira l'ha battuto.
Hirschi, invece, sono anni che va forte a cronometro, ma non sembra migliorare molto, forse ha pochi margini. Per quanto visto in questo 2018 la forbice tra lui e i sopraccitati Pogacar e Almeida è sicuramente meno ampia rispetto a quanto lo fosse in passato e per questo ho deciso di metterlo in 2a e non in 3a fila, nonostante lo storico eccellente
Michael O'Loughlin è il miglior cronoman d'Irlanda. L'anno scorso fu 11esimo agli Europei, ma da allora abbiamo un po' perso le sue tracce (ha vinto, ma non stravinto, il campionato nazionale irlandese U23).
In ultima fila partiamo con la coppia di '99 tedeschi. Hollmann è storicamente il miglior cronoman tra i due, ma al campionato nazionale tedesco U23 Heinschke l'ha battuto nettamente (però Hollmann ha fatto solo 16esimo, dunque, verosimilmente, ha avuto problemi o una giornata completamente storta).
Souton, Rikunov e Penko non sono due fenomeni delle prove contro il tempo, però hanno molta esperienza e la top-10 possono piazzartela.
Sobrero si sapeva che aveva delle buone doti, ma nelle crono del Giro è andato oltre le più rosee aspettative. Vedremo se saprà dare continuità.
Seye non è esattamente il nome di punta che ti aspetti dal Belgio. Ha fatto 2° al campionato nazionale U23, battuto da Weemaes, comunque.
Stojnic è un primo anno molto promettente. Ha stravinto il campionato nazionale a crono serbo e ai giochi del Mediterraneo ha fatto 6° e, inoltre, è stato uno dei 6 a prendere meno di un minuto dal vincitore Affini.
Concludiamo con Otruba, 8° nel 2016 agli Europei junior a crono, quest'anno ha stravinto il campionato nazionale ceco riservato agli U23. Potrebbe essere la sorpresa di giornata.
Primo Remco, a 24" van Wilder, terzo posto a 40" per Tiberi.
Grande distribuzione dello sforzo per il laziale, ha perso metà del distacco finale al primo intertempo e poi è andato in crescendo.
Balmer partito benissimo poi è un po' saltato, quinto alla fine a 1 minuto e mezzo, anticipato da Hessmann,
Van Wilder, comunque, prova altrettanto straordinaria.
Tiberi bravissimo
Dal quarto in giù distacchi immensi. Il nostro, alla fine, ha fatto uno sport che assomiglia di più a quello dei primi due che non a quello di tutti gli altri.
Norvegia veramente pessima. Che sia successo qualcosa a Waerenskjold? Sennò memore di quanto già visto a Bergen mi verrebbe da dire che abbia qualche problema a gestire la pressione nei grandi appuntamenti.
Luciano Pagliarini ha scritto: ↑venerdì 13 luglio 2018, 12:16
Remco l'unico sotto i 30 minuti.
Van Wilder, comunque, prova altrettanto straordinaria.
Tiberi bravissimo
Dal quarto in giù distacchi immensi. Il nostro, alla fine, ha fatto uno sport che assomiglia di più a quello dei primi due che non a quello di tutti gli altri.
Norvegia veramente pessima. Che sia successo qualcosa a Waerenskjold? Sennò memore di quanto già visto a Bergen mi verrebbe da dire che abbia qualche problema a gestire la pressione nei grandi appuntamenti.
be il percorso non lo agevolava
Non erano drittoni da rapportone
pero' almeno nei dieci
Il festival di remco continua (su strada , visto il percorso , bis sicurissimo)
Luciano Pagliarini ha scritto: ↑venerdì 13 luglio 2018, 3:51
Concludiamo con Otruba, 8° nel 2016 agli Europei junior a crono, quest'anno ha stravinto il campionato nazionale ceco riservato agli U23. Potrebbe essere la sorpresa di giornata.
Mi dispiace che Peak abbia mancato di un soffio la top-10, anche perché nel finale ha recuperato su molti di quelli che gli stavano davanti. Ha pagato l'essere partito un po' troppo piano.
Sorpresissima l'ucraino, ben più di Otruba.
Brunel e Gamper sono partiti fortissimo e poi pian piano si sono spenti.
Non ho avuto modo di vedere le due gare in linea femminili di oggi ma almeno per quanto riguarda le ragazze si sono visti davvero distacchi d'altri tempi: come riportato anche nelle news, tra le junior la russa Gareeva si è fatta almeno mezza gara buona all'attacco ed ha vinto con ben 6 minuti sulla nostra Vittoria Guazzini. Tra le Under ha primeggiato invece la beniamina di casa Nikola Noskova (atleta che chi segue il fuoristrada aveva già imparato a conoscere per i trascorsi in MTB e ciclocross) con 3'49" sull'olandese Soet e 7'15" sulla nostra Letizia Paternoster.
A questo punto sorge spontanea una domanda: con quanti minuti di vantaggio vincerà domani, salvo sorprese clamorose, Remco Evenepoel?
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Albino ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 13:01
Com'era la storia che secondo cui è giusto far correre Remco coi coetanei?
9'44" la madonna.
Lo spagnolo molto molto bravo, tenendo conto che in terra iberica hanno la fama di pazienti coltivatori dei ragazzi il meglio deve ancora venire.
Altra categoria
Se correva al pomeriggio vinceva anche tra gli under
e ieri i ds di tutte le altre squadre parlavano di santa alleanza per farlo perdere
per fortuna
La sua tattica è atipica
sembra che corra in mtb o ciclocross
parte a tutta dai primi km
non ci son tatticismi
se qualcuno lo segue , nel giro di 20 km lo mette in croce
Winter ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 17:30
La sua tattica è atipica
sembra che corra in mtb o ciclocross
parte a tutta dai primi km
non ci son tatticismi
se qualcuno lo segue , nel giro di 20 km lo mette in croce
Corre come MVDP nel cross, in effetti.
Comunque giocare a calcio è preopedeutico per fare, poi, ciclismo. In particolare un ruolo come quello del terzino dove devi fare su e giù per la fascia per 90 minuti ti abitua a certi sforzi. Poi lui ci mette, chiaramente, del suo.
Non a caso, però, anche altri grandissimi campioni come lo stesso Merckx e la vincitrice del Giro Rosa Annemiek Van Vleuten vengono dal calcio.
Non veniva dal calcio, ma dalla corsa a piedi (sforzo simile), Renato Longo che nei primi anni '60 era letteralmente imbattibile nel ciclocross nei percorsi duri. Si metteva a martellare a inizio gara e buonanotte a tutti....à la Remco.
Ultima modifica di Luciano Pagliarini il domenica 15 luglio 2018, 18:17, modificato 1 volta in totale.
Tutto giusto.
Poi grazie sempre al calcio (e alla palestra presumo) ha tutt'altra muscolatura rispetto ai rivali, tanto nelle gambe quanto, soprattutto, nel tronco.
E' compatto e forte, i dorsali sono ben sviluppati ad esempio.
I dioscuri del cross hanno cominciato uno col calcio (MvdP, lo cercò anche il Willem II) e WvA, con la corsa campestre.
Anche Cunego mi pare con la corsa campestre.
Con le dovute proporzioni, anche per i tempi diversi, ma le imprese giovanili di Evenepoel mi stanno richiamando alla memoria certe imprese del sovietico Soukourutchenkov negli anni Settanta e Ottanta. La sua storia però fu ben diversa, come sappiamo.
Ultima modifica di Abruzzese il domenica 15 luglio 2018, 18:09, modificato 1 volta in totale.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Lo diceva anche Morris
Ogni sport aiuta la formazione di uno sportivo
anche i più diversi fra loro
tra l altro ho visto che a 16 anni ha fatto la mezza maratona , senza allenamenti specifici, in un'ora e sedici
Diciamo che uno che inizia il ciclismo ad aprile 2017..e al campionato continentale da dieci minuti al secondo
c è poco da dire
Fenomeno (non sapevo della mezza maratona).
Che poi è pure di gennaio, e fategli fare sta primina!
Riguardo gli under 23:
contento per Hirschi, senza sfortuna probabilmente sarebbe arrivato solo. Meritatissima anche la medaglia per i francesi, sempre all'attacco.
Peccato per il legno di Scaroni, mi pare cmq che i nostri abbiano offerto una prestazione gagliarda, facendosi vedere spesso davanti.
Visto che non abbiamo i più forti e di conseguenza non possiamo permetterci di aspettare l'ultimo giro, o addirittura la volata, bene che si corra in maniera più aggressiva. Magari qualcosa si raccoglie.
Comunque mi hanno riferito che Samuele Rubino è stato particolarmente sfortunato: aveva attaccato nel gruppo e sembrava avviato alla conquista dell'argento ma sul più bello ha rotto la catena e così ha dovuto accontentarsi dell'ottavo posto.
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