Su CN il riferimento di WVA a Trentin viene riportato così:
He's not a newcomer is he?
A me sembra più una battuta, come a dire che non ha perso proprio da uno sconosciuto. Tra l'altro, anche ammesso che Wout non conoscesse Matteo (cosa che mi pare difficile: parliamo di un ciclista con due Parigi-Tours e plurivincitore di tappe nei GG), sicuramente dall'ammiraglia gli avranno detto che oltre a MVDP erano da tenere d'occhio (sopratutto) Trentin e Albasini.
Detto questo, penso anch'io che Van Aert fosse quello con più gamba di tutti, e che abbia valutato male i rapporti di forza in volata, anche al netto delle considerazioni (pur giuste) sulla variazione dei valori allo sprint dovuta alla distanza (e alla pioggia). Valutazioni un pochino avventate pure se riferite al solo Van der Poel: Wout è veloce e Mathieu sullo strappo andava un po' di spalle (ammesso che Van Aert se ne fosse accorto), ma su strada diverse volte in volata ha perso dalla sua nemesi, anche al termine di corse tirate (mi pare, vado a memoria). Insomma, un tentativo sull'ultimo strappo era probabilmente la carta migliore (nonché la più spettacolare, e dato che dopo gli italiani tifavo per lui, diciamo che ci speravo proprio
). Cimolai ne aveva ancora, ma era comunque a tutta da un bel po', e l'esito più probabile di un attacco era che qualcuno dei "capitani" del gruppetto gli si incollasse alla ruota: probabilmente Trentin e/o MVDP, oppure magari usciva il jolly e se ne andava con Herrada. In tutti i casi, giocarsela in due/tre anziché in 5 (con due italiani) sarebbe stato sicuramente meglio.
Comunque sia WVA che MVDP stanno davvero crescendo e, sperando che non lascino troppo presto il cross (anche se dal 2020 temo che andrà così), già l'anno prossimo, nelle classiche del nord, ci saranno grosse sorprese per gli stradisti a tempo pieno.