Anno che non ricordo esattamente però.

Pre-allontanamento di Linders sicuro.
2 metri di altezza Knees?
Per dire che hanno sempre avuto quel target di operazione in testa sin dall'inizio...
L'hanno sicuramente raffinata nel tempo.
Tutte le carriere sono piene di doping nello sport attuale. Non e` questo il punto.
Kiato, penso che siano gli euro che riceve. Se non ho letto male, un Diego Rosa becca 700k all'anno, roba che 10 anni fa prendeva un Di Luca!
No, di flop innumerevoli al Giro degli Sky francamente non ne ricordo. Ricordo invece una Sky sempre molto sfortunata al Giro col capitano designato ad inizio corsa costretto a ritirarsi per via di qualche problema di salute o in seguito a qualche caduta.pereiro2982 ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 12:54 ma gli innumerevoli flop al giro di sky non li ricordiamo?
uran dopo sky e qualche anno è tornato a podio in un grande giro
landa non credo che la sua versione migliore si sia vista in sky
a me porte mi sembra rimasto uguale nel post sky
W.Poels di solito in un gt passa da tappe sottotono a tappe in cui è quello che ne ha di piu(secondo me viene gestito proprio cosi per essere lo scudiero piu forte nell'ultima settimana...
D.Rosa è per ora un flop sky o forse è sky che brucia talenti?
ce da dire che wiggins a certi livelli non si è mai piu confermato.
anche hesjedal ha vinto un giro (non lo ricordo con una grandissima predisposizione ai grandi giri...)
kruijswijck ne stava per vincere uno ....
e non hanno militato in sky
Quando attaccò Nibali nel giorno di La Toussuire,Froome non sembrava in buona giornata,tant'è che fu Wiggins a mettersi a tirare con il gregario in un'insolita posizione di coda,quando d'improvviso vi fu la solita resurrezione di Froome che tornò davanti e prese qualcosa sul traguardo con una sorta di volata.Dire che con un'accelerata potesse prendersi il Tour,proprio quel giorno,più che revisionismo mi sembra una cattiva ricostruzione.
se lo dici tu deve essere per forza andata così.Montana Miller ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 14:32Quando attaccò Nibali nel giorno di La Toussuire,Froome non sembrava in buona giornata,tant'è che fu Wiggins a mettersi a tirare con il gregario in un'insolita posizione di coda,quando d'improvviso vi fu la solita resurrezione di Froome che tornò davanti e prese qualcosa sul traguardo con una sorta di volata.Dire che con un'accelerata potesse prendersi il Tour,proprio quel giorno,più che revisionismo mi sembra una cattiva ricostruzione.
la penso come teNibalAru ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 12:15 Non so come fanno, ma certo non è una cosa normale che capita tutti i giorni. Sarebbe come se l'Italia, paese che solitamente non ha una grande tradizione in sport come l'atletica, nei prossimi 10 anni riuscisse a vincere la medaglia d'oro nei 100 metri piani a mondiali ed olimpiadi non solo con un atleta ma addirittura con 3.
Complimenti a loro e speriamo che non sia materiale per altra sezione di questo forum. Più di questo non so che dire
Come si fa a paragonare seriamente le due situazioni? Pereiro ha vinto un Tour grazie ad una fuga bidone, Sastre per via di giochi di squadra. L'unico dei tre spagnoli che ha trionfato perché era il più forte è stato Contador. Wiggins ha vinto perché in quel Tour è stato il più forte (dopo Froome, altro britannico). Thomas idem, quest'anno è stato il più forte. Froome non ne parliamo.Felice ha scritto: ↑domenica 29 luglio 2018, 23:58 Dire che c'è dominio perchè un Wiggins e un Thomas hanno vinto un Tour è come dire che c'era dominio spagnolo a seguito delle vittorie di Sastre e Pereiro. Insisto: la differenza la fa Froome. Così come durante il ben più lungo e non meno sorprendente dominio spagnolo, la differenza non l'hanno fatta Sastre e Pereiro, ma Indurain e Contador.
Anno 2012, come non si ricorda esattamente che Knees, prima ancora di finire alla Sky, al Tour de France finiva nei primi 20 senza fughe bidone. Lungagnone quanto volete, ma comunque con una certa predisposizione per fare il passo in salita.Faxnico ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 12:29 Knees fu pure meno credibile di EBH e Castroviejo sommati ed elevati al cubo, imho, quell'anno.
Anno che non ricordo esattamente però.
Pre-allontanamento di Linders sicuro.
2 metri di altezza Knees?
Per dire che hanno sempre avuto quel target di operazione in testa sin dall'inizio...
L'hanno sicuramente raffinata nel tempo.
sastre è andato via bene sull'alpe.Lester ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 19:46Come si fa a paragonare seriamente le due situazioni? Pereiro ha vinto un Tour grazie ad una fuga bidone, Sastre per via di giochi di squadra. L'unico dei tre spagnoli che ha trionfato perché era il più forte è stato Contador. Wiggins ha vinto perché in quel Tour è stato il più forte (dopo Froome, altro britannico). Thomas idem, quest'anno è stato il più forte. Froome non ne parliamo.Felice ha scritto: ↑domenica 29 luglio 2018, 23:58 Dire che c'è dominio perchè un Wiggins e un Thomas hanno vinto un Tour è come dire che c'era dominio spagnolo a seguito delle vittorie di Sastre e Pereiro. Insisto: la differenza la fa Froome. Così come durante il ben più lungo e non meno sorprendente dominio spagnolo, la differenza non l'hanno fatta Sastre e Pereiro, ma Indurain e Contador.
A questo, aggiungiamo la grandissima differenza di tradizione ciclistica fra la Spagna e la GB.
Abbiamo una squadra inglese che ha vinto, per sei edizioni su sette, la più importante manifestazione di questo sport con tre diversi corridori inglesi. Se questo non è un dominio, cancelliamo questa parola dal vocabolario.
Ma no che me lo ricordo anch'io che il biondo con la Milram aveva una buona base di regolarità.Subsonico ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 20:06Anno 2012, come non si ricorda esattamente che Knees, prima ancora di finire alla Sky, al Tour de France finiva nei primi 20 senza fughe bidone. Lungagnone quanto volete, ma comunque con una certa predisposizione per fare il passo in salita.Faxnico ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 12:29 Knees fu pure meno credibile di EBH e Castroviejo sommati ed elevati al cubo, imho, quell'anno.
Anno che non ricordo esattamente però.
Pre-allontanamento di Linders sicuro.
2 metri di altezza Knees?
Per dire che hanno sempre avuto quel target di operazione in testa sin dall'inizio...
L'hanno sicuramente raffinata nel tempo.
Ma certo che è un dominio: è il dominio di un singolo corridore, Chris Froome. Senza Chris Froome non ci sarebbe stato nessun dominio, come la scoppola presa da Wiggings al Giro dimostra. Quanto a Thomas, vedremo se sarà in misura di ripetersi o se si tratta di una vittoria estemporanea. In questo Tour è stato molto bravo ma anche molto fortunato, visto che è l'unico a non essere stato ritardato da un qualche incidente. Inoltre è stato anche favorito dalla cronosquadre. Senza questi due fattori battere Tom sarebbe stato ben più complicato.Lester ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 19:46Come si fa a paragonare seriamente le due situazioni? Pereiro ha vinto un Tour grazie ad una fuga bidone, Sastre per via di giochi di squadra. L'unico dei tre spagnoli che ha trionfato perché era il più forte è stato Contador. Wiggins ha vinto perché in quel Tour è stato il più forte (dopo Froome, altro britannico). Thomas idem, quest'anno è stato il più forte. Froome non ne parliamo.Felice ha scritto: ↑domenica 29 luglio 2018, 23:58 Dire che c'è dominio perchè un Wiggins e un Thomas hanno vinto un Tour è come dire che c'era dominio spagnolo a seguito delle vittorie di Sastre e Pereiro. Insisto: la differenza la fa Froome. Così come durante il ben più lungo e non meno sorprendente dominio spagnolo, la differenza non l'hanno fatta Sastre e Pereiro, ma Indurain e Contador.
A questo, aggiungiamo la grandissima differenza di tradizione ciclistica fra la Spagna e la GB.
Abbiamo una squadra inglese che ha vinto, per sei edizioni su sette, la più importante manifestazione di questo sport con tre diversi corridori inglesi. Se questo non è un dominio, cancelliamo questa parola dal vocabolario.
L'insistenza sulle vittorie di Pereiro e Sastre la dice lunga sulla disonestà di questa analisi. La Spagna ha avuto due grandi corridori da corse a tappe, a distanza di una ventina di anni l'uno dall'altro. Per un paese che, cito, "è sempre stato famoso per i suoi grandissimi scalatori", non mi pare un qualcosa di completamente fuori dalla norma. Se uno dei due (Indurain) non era uno scalatore puro ma più passista glielo possiamo concedere o in Spagna devono nascere per forza solo scalatori?Felice ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 22:01 Ma certo che è un dominio: è il dominio di un singolo corridore, Chris Froome. Senza Chris Froome non ci sarebbe stato nessun dominio, come la scoppola presa da Wiggings al Giro dimostra. Quanto a Thomas, vedremo se sarà in misura di ripetersi o se si tratta di una vittoria estemporanea. In questo Tour è stato molto bravo ma anche molto fortunato, visto che è l'unico a non essere stato ritardato da un qualche incidente. Inoltre è stato anche favorito dalla cronosquadre. Senza questi due fattori battere Tom sarebbe stato ben più complicato.
Se invece proprio ci tieni a parlare di dominio da parte di una nazione, te l'ho già detto, c'è il dominio clamoroso della Spagna che si estende su quasi vent'anni. Tra il 1991 e il 2009 hanno vinto con 4 corridori diversi tutti i Tour in cui la vittoria è stata assegnata, tranne le edizioni 96-97-98. e solo 3 anni prima ne avevano vinto un altro con un quinto corridore, Delgado. Tutto questo condito con svariate vittorie a Giri e Vuelte, doppiette Giri-Tour, triple corone, ecc. Roba assolutamente di un'altra dimensione.
Dici che la Spagna aveva ben altra tradizione rispetto all'UK? Citami uno Spagnolo che abbia vinto il Giro prima di Indurain. E quanti Spagnoli avevano vinto il Tour prima del periodo fausto dei Delgado-Indurain-Sastre-Pereiro-Contador? Due soli: Ocaña e Bahamontes. Dove sta tutta questa tradizione? La Spagna, Ocaña a parte, è sempre stata famosa per i suoi grandissimi scalatori. Di questi uno solo, Bahamontes, è riuscito a far valere le sue doti e ad assicurarsi la magli gialla. Gli altri sono sempre stati dei grandi animatori dei grandi giri, ma non dei vincenti.
Nulla, assolutamente nulla, nella storia e nel presente del ciclismo inglese poteva neanche solo lontanamente lasciar prevedere, nel 2011, che da lì a poco sarebbe iniziato il dominio che ancora stiamo vivendo.E nulla, assolutamente nulla, nella storia del ciclismo spagnolo poteva lasciar prevedere un dominio ventennale come quello che c'è stato.
mi sembra forzatissimo parlare di dominio ventennale, visto che in mezzo ci sono dieci anni di buco.Felice ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 22:01
Se invece proprio ci tieni a parlare di dominio da parte di una nazione, te l'ho già detto, c'è il dominio clamoroso della Spagna che si estende su quasi vent'anni. Tra il 1991 e il 2009 hanno vinto con 4 corridori diversi tutti i Tour in cui la vittoria è stata assegnata, tranne le edizioni 96-97-98. e solo 3 anni prima ne avevano vinto un altro con un quinto corridore, Delgado. Tutto questo condito con svariate vittorie a Giri e Vuelte, doppiette Giri-Tour, triple corone, ecc. Roba assolutamente di un'altra dimensione.
Dici che la Spagna aveva ben altra tradizione rispetto all'UK? Citami uno Spagnolo che abbia vinto il Giro prima di Indurain. E quanti Spagnoli avevano vinto il Tour prima del periodo fausto dei Delgado-Indurain-Sastre-Pereiro-Contador? Due soli: Ocaña e Bahamontes. Dove sta tutta questa tradizione? La Spagna, Ocaña a parte, è sempre stata famosa per i suoi grandissimi scalatori. Di questi uno solo, Bahamontes, è riuscito a far valere le sue doti e ad assicurarsi la magli gialla. Gli altri sono sempre stati dei grandi animatori dei grandi giri, ma non dei vincenti. E nulla, assolutamente nulla, nella storia del ciclismo spagnolo poteva lasciar prevedere un dominio ventennale come quello che c'è stato.
un minuto e mezzo sul Peyersurde a quel wiggins...perplesso..molto perplesso.lo avrebbe staccato ma con il ritmo Wiggins non avrebbe perso granche'..
I corridori che hai citato,i migliori prodotti dalla Spagna prima degli anni recenti e gli unici che potevano nutrire ambizioni di vittoria reale,al Giro sono venuti di rado,potendosi permettere come obiettivo principale il Tour mi sembra giusto,in considerazione del passaporto,che ponessero in subordine il Giro alla Vuelta.Ocana è venuto 1 volta sola a inizio carriera,Delgado un paio e Bahamontes 3 concludendo 1 volta sola,dando più che altro l'idea di usarlo in maniera propedeutica al Tour.Sembra anche a me una grossa forzatura paragonare l'enorme tradizione spagnola a quella improvvisata britannica,che ai vertici del Ciclismo non è arrivata con un percorso lineare e progressivo,ma davvero dalla sera alla mattina.Peraltro l'organizzazione e le qualità atletiche degli spagnoli,in questi stessi anni,hanno trovato espressione e vissuto il proprio periodo migliore in diverse altre discipline a grande globalizzazione,come il Calcio,il Tennis e il Basket.Prima ancora con la propria Storia,comunque importante e di assoluto rispetto,io vedo nel Movimento Ciclistico Spagnolo contiguità con l'evoluzione che tutto lo sport spagnolo ha avuto in questi stessi anni,in cui hanno raccolto evidentemente decenni di buon lavoro,coronati più che altro da campionissimi prima mancati,al contrario di movimenti di qualità sempre presenti.I britannici si sono distinti molto meno,l'impressione è che mancasse loro un po' tutto,particolarmente la parte formativa.Il tennista Murray il mestiere lo ha imparato in Spagna come molti dei nostri,non credo sia un caso.E poi insomma,lo sport,ai massimi livelli,richiede un discorso di contaminazione culturale importante per lo sviluppo delle risorse,cosa per molti anni credo difficoltosa essendo stati sotto regime.Felice ha scritto: ↑lunedì 30 luglio 2018, 22:01 Dici che la Spagna aveva ben altra tradizione rispetto all'UK? Citami uno Spagnolo che abbia vinto il Giro prima di Indurain. E quanti Spagnoli avevano vinto il Tour prima del periodo fausto dei Delgado-Indurain-Sastre-Pereiro-Contador? Due soli: Ocaña e Bahamontes. Dove sta tutta questa tradizione? La Spagna, Ocaña a parte, è sempre stata famosa per i suoi grandissimi scalatori. Di questi uno solo, Bahamontes, è riuscito a far valere le sue doti e ad assicurarsi la magli gialla. Gli altri sono sempre stati dei grandi animatori dei grandi giri, ma non dei vincenti. E nulla, assolutamente nulla, nella storia del ciclismo spagnolo poteva lasciar prevedere un dominio ventennale come quello che c'è stato.
serve un corridore che abbia più watt di quello davanti di sky. sull'alpe serviva uno che avesse più watt di bernal. il che non è impossibile calcolando che bernal non sta facendo un ritmo alla morte (ossia sta andando ma non come non ci fosse un domani) ma sta facendo un ritmo che gli permetta di replicarlo il giorno dopo.Niи ha scritto: ↑martedì 31 luglio 2018, 8:32 Domanda: come mai, visto il modo di correre di Sky, le altre squadre non fanno comunella per attaccarla contemporaneamente? Sia attacchi di squadra interi, sganciando 4-5 elementi alla volta nei tratti di pianura o fondovalle o con un serio attacco completo anche solo di una squadra intera. Normalmente infatti il team Sky non è reattivo ai cambi rapidi di velocità. Poi possono anche mettere il Cruise control a tot watt, ma se devono inseguire un intera squadra o una fuga con 3 o 4 gregari con dentro 2 o 3 leader, voglio vedere come li riprendono poi.
Una volta creato il gap della Santa allenaza del tutti contro Sky, poi in caso di buon vantaggio, si può tornare ad essere tutti contro tutti ed aver la certezza di aver corse meno chiuse.
Quello che dici è giustissimo. Infatti io penso che un attacco del genere deve avvenire non in salita, ma nei lunghi tratti pianeggianti o di fondovalle in cui ci sono almeno ancora 50-60 km prima della salita finale o dell'inizio delle salite. Un po' quando son partite anche le fughe numerose.castelli ha scritto: ↑martedì 31 luglio 2018, 9:05serve un corridore che abbia più watt di quello davanti di sky. sull'alpe serviva uno che avesse più watt di bernal. il che non è impossibile calcolando che bernal non sta facendo un ritmo alla morte (ossia sta andando ma non come non ci fosse un domani) ma sta facendo un ritmo che gli permetta di replicarlo il giorno dopo.Niи ha scritto: ↑martedì 31 luglio 2018, 8:32 Domanda: come mai, visto il modo di correre di Sky, le altre squadre non fanno comunella per attaccarla contemporaneamente? Sia attacchi di squadra interi, sganciando 4-5 elementi alla volta nei tratti di pianura o fondovalle o con un serio attacco completo anche solo di una squadra intera. Normalmente infatti il team Sky non è reattivo ai cambi rapidi di velocità. Poi possono anche mettere il Cruise control a tot watt, ma se devono inseguire un intera squadra o una fuga con 3 o 4 gregari con dentro 2 o 3 leader, voglio vedere come li riprendono poi.
Una volta creato il gap della Santa allenaza del tutti contro Sky, poi in caso di buon vantaggio, si può tornare ad essere tutti contro tutti ed aver la certezza di aver corse meno chiuse.
se attacchi da prima di bernal devi fare un ritmo che sia del livello di poels+bernal. a cui si devono aggiungere froome e thomas quando eventualmente rimangono negli ultimi km.
non è semplice.
detto questo i watt di poels bernal froome e thomas non sono regalati in base alla lotteria ma vengono ottenuti col lavoro (e forse, forse, con l'esogeno, cosa invero abbastanza comune e molto diffusa nel ciclismo).
ridetto questo la soluzione sarebbe stare dietro a sky eppoi attaccarli negli ultimi km, la cosa più logica se hai paura di sfracellarti. è il teorema tom domoulin ed infondo è anche il mio.
certo devi avere i watt di froome in salita DOPO che si è sfilato un bernal. il che è possibile oltre a essere molto difficile.
Felice ha scritto: ↑domenica 29 luglio 2018, 21:22 Scusate, ma la statistica è scienza di grandi numeri. Non si può fare statistica quando i numeri sono poche unità.
Se Froome, invece di piratare la password della federazione ciclistica keniana per andare alle Olimpiadi, avesse deciso, da buon keniano,di fare il maratoneta invece che il ciclista, non ci sarebbe nessun dominio britannico. In questi anni c'è stato il dominio di Froome, non dei britannici.
Sarebbe stato un rugbista?FRANCESCO1980 ha scritto: ↑martedì 31 luglio 2018, 23:05Felice ha scritto: ↑domenica 29 luglio 2018, 21:22 Scusate, ma la statistica è scienza di grandi numeri. Non si può fare statistica quando i numeri sono poche unità.
Se Froome, invece di piratare la password della federazione ciclistica keniana per andare alle Olimpiadi, avesse deciso, da buon keniano,di fare il maratoneta invece che il ciclista, non ci sarebbe nessun dominio britannico. In questi anni c'è stato il dominio di Froome, non dei britannici.
Se FROOM avesse preso la cittadinanza Sud.Africana, allora sarebbe tutta un'altra storia
beh, è esattamente quello che successe nella Vuelta di Quintana. Che non sia affatto semplice e preveda anche di trovare il leader, per puro caso, in una giornata così così almeno in partenza, è una delle note a pag. 20 del manuale del ciclismo..Niи ha scritto: ↑martedì 31 luglio 2018, 8:32 Domanda: come mai, visto il modo di correre di Sky, le altre squadre non fanno comunella per attaccarla contemporaneamente? Sia attacchi di squadra interi, sganciando 4-5 elementi alla volta nei tratti di pianura o fondovalle o con un serio attacco completo anche solo di una squadra intera. Normalmente infatti il team Sky non è reattivo ai cambi rapidi di velocità. Poi possono anche mettere il Cruise control a tot watt, ma se devono inseguire un intera squadra o una fuga con 3 o 4 gregari con dentro 2 o 3 leader, voglio vedere come li riprendono poi.
Una volta creato il gap della Santa allenaza del tutti contro Sky, poi in caso di buon vantaggio, si può tornare ad essere tutti contro tutti ed aver la certezza di aver corse meno chiuse.
Il fatto e` che un'operazione del genere conviene alle 2-3 squadre che is giocherebbero la corsa una volta fatta fuori Sky, alle altre cambia poco. Ad esempio in questo Tour una coalizione contro Sky serviva a Sunweb e Lotto che si sarebbero a quel punto giocate la corsa (poi in questo caso la sunweb aveva una squadra che in salita vale la Sangemini e la Lotto non riusciva a coalizzarsi neanche internamente), gli altri perche`mai avrebbero dovuto aiutarli, a loro cambia qualcosa ottenere un settimo posto in un Tour vinto da Thomas o uno vinto da Dumoulin?herbie ha scritto: ↑mercoledì 1 agosto 2018, 0:46beh, è esattamente quello che successe nella Vuelta di Quintana. Che non sia affatto semplice e preveda anche di trovare il leader, per puro caso, in una giornata così così almeno in partenza, è una delle note a pag. 20 del manuale del ciclismo..Niи ha scritto: ↑martedì 31 luglio 2018, 8:32 Domanda: come mai, visto il modo di correre di Sky, le altre squadre non fanno comunella per attaccarla contemporaneamente? Sia attacchi di squadra interi, sganciando 4-5 elementi alla volta nei tratti di pianura o fondovalle o con un serio attacco completo anche solo di una squadra intera. Normalmente infatti il team Sky non è reattivo ai cambi rapidi di velocità. Poi possono anche mettere il Cruise control a tot watt, ma se devono inseguire un intera squadra o una fuga con 3 o 4 gregari con dentro 2 o 3 leader, voglio vedere come li riprendono poi.
Una volta creato il gap della Santa allenaza del tutti contro Sky, poi in caso di buon vantaggio, si può tornare ad essere tutti contro tutti ed aver la certezza di aver corse meno chiuse.![]()
Comunque in varie occasioni, nella storia del ciclismo, la cosa ha funzionato, tanto per dire.
Un altro pistard, aggiungo. Molti sono disturbati dalla categoria "pistard che diventano scalatori". A me personalmente Simon Yates piace moltissimo e il fatto che sia britannico come i predecessori non disturba affatto. In un certo senso mi sembra l'antitesi alla Sky, dato che ha sempre scelto di evitare quella scuola.pereiro2982 ha scritto: ↑sabato 15 settembre 2018, 18:34 sono 5 vittorie britanniche consecutive nei gt
era mai successo?
yates è il primo non sky
le ultime tre ognuna con un corridore diverso
C'è pistard e pistard che diventa stradista da grandi giri.il_panta ha scritto: ↑sabato 15 settembre 2018, 18:40 Un altro pistard, aggiungo. Molti sono disturbati dalla categoria "pistard che diventano scalatori". A me personalmente Simon Yates piace moltissimo e il fatto che sia britannico come i predecessori non disturba affatto. In un certo senso mi sembra l'antitesi alla Sky, dato che ha sempre scelto di evitare quella scuola.
Proprio come dici... quando tira quel rapporto lungo è una meraviglia. Crea subito empatia in un periodo basato su troppa agilità. Ricorda un ciclismo di altri tempi, almt è la mia sensazione quando lo vedo in corsa.il_panta ha scritto: ↑sabato 15 settembre 2018, 18:40Un altro pistard, aggiungo. Molti sono disturbati dalla categoria "pistard che diventano scalatori". A me personalmente Simon Yates piace moltissimo e il fatto che sia britannico come i predecessori non disturba affatto. In un certo senso mi sembra l'antitesi alla Sky, dato che ha sempre scelto di evitare quella scuola.pereiro2982 ha scritto: ↑sabato 15 settembre 2018, 18:34 sono 5 vittorie britanniche consecutive nei gt
era mai successo?
yates è il primo non sky
le ultime tre ognuna con un corridore diverso
Ero entrato per scrivere la stessa cosa, davvero notevole il modo in cui i britannici hanno capitalizzato l'Olimpiade.
Quel Wiggins in maglia gialla ad accendere la fiamma olimpica era già stato pianificato un anno prima.Deadnature ha scritto: ↑sabato 15 settembre 2018, 19:01Ero entrato per scrivere la stessa cosa, davvero notevole il modo in cui i britannici hanno capitalizzato l'Olimpiade.
E"la prima volta che una nazione vince tutti e tre in gt nello stesso anno con tre uomini diversi. Con due ci riuscirono Francia con Anquetil (giro e tour) e Poulidor e Spagna con Contador (giro e Vuelta) e Sastrepereiro2982 ha scritto: ↑sabato 15 settembre 2018, 18:34 sono 5 vittorie britanniche consecutive nei gt
era mai successo?
yates è il primo non sky
le ultime tre ognuna con un corridore diverso
Perché si è mostrato da subito portato per questo tipo di corse e non sbucato improvvisamente a una certa età a vincere GT...c'è poi arrivato Step by step...e soprattutto corre in maniera spettacolare e non ammorbando noi che guardiamo dal divano con interminabili trenini.