Slegar ha scritto: ↑mercoledì 7 agosto 2019, 18:46
Per perdere "veramente" massa grassa si deve lavorare sotto la soglia aerobica, circa il 70% della frequenza cardiaca massima, a spanne. A queste frequenze cardiache un amatore appena allenato va a spasso, figuriamoci un professionista. L'anno scorso in ferie ho accompagnato mia moglie e mio figlio in bici da corsa in qualche uscita che per me era al ritmo di scampagnata o poco più per un totale di circa 700 km in quindici giorni: come risultato ho buttato giù due chili senza accorgermene (e senza nessuna dieta particolare ovviamente)
come in tutte le teorie scientifiche, la realtà introduce una quantità di variabili matematicamente pressochè incalcolabile, che producono una serie di varianze che compaiono e scompaiono senza un perchè contemplato dalla teoria.
In questo caso, non si tiene conto di una variabile piuttosto macroscopica: quello che vale per un "atleta" che pratica una attività blanda da qualche anno, non vale per un "atleta" che pratica la sua attività da 20 anni, per altro fin da quando era un bambino.
In un atleta di lungo corso, si realizzano adattamenti fisiologici molto importanti. In particolare, in una attività prevalentemente aerobica, diversissima da qualunque altro sport per durata, come il ciclismo, succede che il corpo si abitua a risparmiare su tutto, si adatta economizzando al massimo qualunque consumo.
Una uscita a bassi regimi di un paio d'ore, corrisponde pressochè a nulla, in un ciclista che pratica questo sport da 20 anni.
Arriva al punto che se vuole dimagrire deve pressochè digiunare.
Il problema delle uscite lunghe è che poi danno un senso di fame molto maggiore, e comunque creano una situazione psicologica dove è assai più difficile non concedersi qualcosa in più, rispetto ad una uscita intensa e "battagliata", dove uno non fa quasi in tempo a pensare al mangiare.
QUesti adattamenti risultano chiarissimi per altro proprio nelle uscite lunghe. Dopo un certo numero di anni, diventa sempre meno importante alimentarsi in abbondanza, cosa che ovviamente non viene messa sufficientemente in luce dalle ditte produttrici di barrette & c....in una uscita di 7-8 ore arrivi a mangiare quasi un terzo di quello che mangiavi prima, senza grossi scompensi. QUesto è un vantaggio, lo svantaggio è chiaramente che alimentandoti normalmente non dimagrisci più, e se vuoi scendere di peso devi andare a rischiare la salute rischiando carenze vitaminiche di vario genere.