Il titolo del 3d parte in chiave negativa, lo apro io

Solo una cosa propongo: CHE QUA CI SI LIMITI AGLI ASPETTI POSITIVI dei due enti, o al più, ironie e critiche brevi e non di sostanza.
Propongo che le critiche (sempre argomentate) restino in altro (es. Basta con la Trinità di Aigle, Chi ci governa, ecc.), per non fare doppioni e perchè lo spirito di questi 3d è antitetico. Qua il bicchiere mezzo pieno.
Per rompere il ghiaccio e per uno sforzo di onestà intellettale provo (mi sforzo, azz dolore ...) a scrivere io qualcosa.
Perciò, cosa si può salvare di Uci e Fci? Oltre alle strutture murarie

UCI
- l'avere comunque reso esplicito (pur nel vassallaggio al Cio sviscerato da Slegar) il potenziale politico del ciclismo;
- l'avere dimostrato ed esplicitato il valore di mercato del ciclismo (con metodo anglosassone)
- l'avere avvertito meglio dei predecessori la necessità di globalizzare il ciclismo (sulle soluzioni mmhmm)
- l'avere dimostrato che il ciclismo non è solo provinciale ma pure urbano (per necessità) grazie allo spirito nordico e anglosassone
- l'aver favorito gestioni più manageriali nell'ambito del ciclismo (sovrapponendole però a quelle maneggione)
- il "memorable" speech del Lord del 20 febbraio (McQuaid usa stupendamente il puritanesimo


Il complimento però credo vada rivolto al ghostwriter Alain Rumpf, anzi solo "grey ghost".
http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1
FCI
- aver aperto in questa gestione il primo velodromo coperto permanente in Italia
- aver ricominciato l'attività ogni primo gennaio di ogni anno