Daje Matteò !
![Pedalare! :bici:](./images/smilies/icon_bici.gif)
Dopo la Parigi-Tours, un' aggiustatina è doverosa. Tra l' altro ha vinto neanche 24 ore dopo il mio messaggio precedente.Oude Kwaremont ha scritto:Non so quanto potrebbe essere indicativo, ma la prestazione offerta al Mondiale non ha gettato una buona luce sul futuro di Matteo.
Ne è uscito almeno in parte ridimensionato.
Sarebbe un bene puntare su di lui, dargli la possibilità di correre per vincere. Ma alla Etixx è quasi impossibile; il discorso per cui alla Etixx fa esperienza resta sempre validissimo, ma in tre-quattro anni ci si fa le ossa quel tanto che basta per poter almeno provare.
Forse lassù hanno visto che può cavarsela bene quanto Lampaert e Van Keirsbulck, ma dovendo scegliere sempre meglio giocare in casa... o forse che più di un tanto non può dare.
Spero comunque che possa cambiare squadra e trovarne una dove possa esprimersi liberamente. Se non altro, ci toglieremo il dubbio sulle sue reali capacità.
Ce lo vedo bene alla Tinkoff per dare un alternativa al povero Peter che ogni vittoria deve sudarsela il triplo di chiunque altro e che rimane sistematicamente solo nei finali.LeNoble ha scritto:In questa stagione, fino adesso, ha fatto come miglior risultato un 10 posto alla Sanremo e un 12 ad Haralbeke.
Vediamo, la stagione è lunga. In ogni caso, sono anch'io tra i coloro che lo vedrebbero volentieri in una squadra dove sia, se non la 1a punta, quantomeno la seconda, per le corse del nord.
Daje Matteo!![]()
non è nella preselezione per la vuelta, ma in quella delle classiche di amburgo, plouay, gare canadesi al momento...Celun ha scritto:è in gran forma,
se va alla Vuelta, portarsi a casa una tappa può essere un obiettivo più che concreto!
Megliostamgiovanni ha scritto:non è nella preselezione per la vuelta, ma in quella delle classiche di amburgo, plouay, gare canadesi al momento...Celun ha scritto:è in gran forma,
se va alla Vuelta, portarsi a casa una tappa può essere un obiettivo più che concreto!
Meglio, pure per me.nino58 ha scritto:Megliostamgiovanni ha scritto:non è nella preselezione per la vuelta, ma in quella delle classiche di amburgo, plouay, gare canadesi al momento...Celun ha scritto:è in gran forma,
se va alla Vuelta, portarsi a casa una tappa può essere un obiettivo più che concreto!
Brambilla e Moser luogotenentipereiro2982 ha scritto:abbiamo il nostro uomo per il mondiale in norvegia
ora bisogna vedere di costruirli la squadra in torno
Boonen sarà pure nonno, ma se decidesse di correre altri 30 anni, Trentin non potrebbe far altro che tiragli le volate e fargli da gregario sulle pietre, tanto abissale è la differenza di classe tra i dueCelun ha scritto:per me,
mille volte meglio andare alla vuelta a prendersi la tripla corono di tappe agilmente
(una delle due di meersman o quella di keukelerie la vinceva con la pipa in bocca)
che andare a tirare le volate a kittel e a nonno boonen...
Celun ha scritto: al massimo ti puoi pure ritirare alla vuelta dopo un paio di settimana,
come hanno sempre fatto tutti e ieri ci hanno provato in 90
D'accordo sul fatto che trentin abbia scelto il calendario sbagliato perchè facendo le stesse corse di Boonen e Kittel non può che tirar loro la volata (egregiamente) o inserirsi in qualche azione. Tra l altro lo stesso Boonen ha dichiarato che si è fatta confusione in casa Etixx perchè lui e Kittel si ritrovano lo stesso calendario...Tranchée d'Arenberg ha scritto:Boonen sarà pure nonno, ma se decidesse di correre altri 30 anni, Trentin non potrebbe far altro che tiragli le volate e fargli da gregario sulle pietre, tanto abissale è la differenza di classe tra i dueCelun ha scritto:per me,
mille volte meglio andare alla vuelta a prendersi la tripla corono di tappe agilmente
(una delle due di meersman o quella di keukelerie la vinceva con la pipa in bocca)
che andare a tirare le volate a kittel e a nonno boonen...
Celun ha scritto: al massimo ti puoi pure ritirare alla vuelta dopo un paio di settimana,
come hanno sempre fatto tutti e ieri ci hanno provato in 90![]()
Sono d'accordo.TIC ha scritto:Non mi convince Trentin capitano a Bergen. Ma come fara' ad essere in forma ai mondiali dopo Tour e Vuelta corsa a questi livelli ? Lo vedo meglio come seconda punta. E poi ai Mondiali dovra' confrontarsi con ben altri avversari, Sagan, Matthwes, Kristoff, Degenkolb, Van Avermaet, EBH...
No, non credo, Trentin mi pare uno molto leale coi compagni, non credo abbia preteso chissà cosa da terpstra.Walter_White ha scritto:Oggi un grande! A 3 km ha pure messo in chiaro con Terpstra chi era il capitano! E se grazie a lui ribaltiamo il Fanta, mi diventa a livello di Philippe!
Sperando che non ci siano intoppi (vedi costola rotta come ad inizio 2018 o fine 2017) direi che sarà l'anno prossimo quello della "verità" nelle classiche. Ora gli aspetta una Vuelta in cui provare a conquistare tappe e la Parigi-Tours.Visconte85 ha scritto: ↑domenica 12 agosto 2018, 17:33 la vittoria più importante della sua carriera
anche grazie ad un bel lavoro di Cimolai
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anche partendo coi gradi di capitano, non ha raccolto molto questa primavera anzi
poi la brutta caduta alla Roubaix....
29 anni... ha raggiunto l'apice della carriera o potrà ancora regalarci/si qualche successo di spessore?
Beh l'anno prossimo, un po' più a sud rispetto ad oggi, ci sarebbe quella garetta di settembre che mette in palio quella maglietta tanto ambitaVisconte85 ha scritto: ↑domenica 12 agosto 2018, 17:33 29 anni... ha raggiunto l'apice della carriera o potrà ancora regalarci/si qualche successo di spessore?
Speriamo, anche se là mi basterebbe un bronzo...Abruzzese ha scritto: ↑domenica 12 agosto 2018, 17:55Beh l'anno prossimo, un po' più a sud rispetto ad oggi, ci sarebbe quella garetta di settembre che mette in palio quella maglietta tanto ambitaVisconte85 ha scritto: ↑domenica 12 agosto 2018, 17:33 29 anni... ha raggiunto l'apice della carriera o potrà ancora regalarci/si qualche successo di spessore?![]()
Chiaramente io ho ridotto il tutto alla chiave più essenziale possibile ma sicuramente anche questi aspetti che citi possono avere la loro importanza. Mi è balzato subito all'occhio, a parità d'età, il diverso peso delle vittorie e delle prestazioni dell'uno a certi livelli (soprattutto fuori dai nostri confini) rispetto a quelle dell'altro che era molto più sponsorizzato.cassius ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 8:15 Abruzzese, alla tua pur ottima analisi manca un tassello fondamentale: Trentin passato con Lefevre, Ulissi passato e sempre rimasto con Saronni.
Con Lefevre un po' di gavetta la fanno tutti, anche Boonen la fece, ma tutti hanno qualche possibilità, anche i gregari. La varietà con cui la Quickstep vince è qualcosa di impressionante: 13 vincitori finora, su 27 in organico + 1 innesto ad aprile + 2 stagisti ora.
Al contrario mi ricordo anni di Lampre che continua a puntare su un Cunego ormai bollito, facendo fare il gregario a gente come Niemec o Patxi Vila. In un ambiente che non ti mette mai in discussione, il rischio non dico di non sedersi ma di esprimere meno del proprio potenziale, c'è eccome.
Certo, il preparatore era quello. Ai tempi nell'ambiente era sulla bocca di tutti (in quei periodi mi capitava di leggere un altro forum dove non di rado se ne faceva accenno).Winter ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 7:37 Vangi junior se non sbaglio era seguita da un noto preparatore pro..
se ti alleni e sei seguito come un pro da junior e under
Puoi arrivare tra i pro ma poi fai fatica
Mi vengono in mente due fratelli che corrono in italia in sto periodo tra allievi e junior
È difficile capire dove arriva il talento e dove il super allenamento![]()
mi avevi citato diverse squadre junior..un po troppo pro
Differenza fondamentale.bove ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 18:06 sarà una banalità, già detta e ridetta. La differenza tra Ulissi e Trentin è una e fondamentale. Il primo sopra i 200 km quasi scompare, il secondo ha dimostrato da subito una certa attitudine per le gare dure e lunghe. Pur non avendo i gradi di capitano, già dal primo anno in omega, ha dimostrato una sicurezza in gruppo da veterano. Personalità e testa rare nel ciclismo.
Ulissi va bene come capitano in un GT, se non hai l'uomo di classifica, o nelle corse sotto i 200 km. Nelle monumento, arrivato a un'età importante, vanta infatti una top20 o poco più, e ai Mondiali non ha mai combinato nulla di significativo.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 18:53 Differenza fondamentale.
Eppure nessuno ha mai pensato di relegare (si fa per dire) Ulissi a ruolo di gregario.
Si aspetta sempre che possa fare il botto. Anche in nazionale.
Come non condividere queste considerazioni. Il toscano ha avuto la fortuna di correre sempre in Lampre/UAE quasi mai senza concorrenza interna. Trentin il gregario l'ha dovuto fare perchè correva in una sqaudra infarcita di campioni anche se, come dice giustamente Bove, sin da subito aveva fatto vedere che le qualità per fare bene nelle classiche non gli mancavano.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 18:53Differenza fondamentale.bove ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 18:06 sarà una banalità, già detta e ridetta. La differenza tra Ulissi e Trentin è una e fondamentale. Il primo sopra i 200 km quasi scompare, il secondo ha dimostrato da subito una certa attitudine per le gare dure e lunghe. Pur non avendo i gradi di capitano, già dal primo anno in omega, ha dimostrato una sicurezza in gruppo da veterano. Personalità e testa rare nel ciclismo.
Eppure nessuno ha mai pensato di relegare (si fa per dire) Ulissi a ruolo di gregario.
Si aspetta sempre che possa fare il botto. Anche in nazionale.
Eppure gode ancora di una considerazione immeritata tra gli addetti ai lavoriTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 15:17Come non condividere queste considerazioni. Il toscano ha avuto la fortuna di correre sempre in Lampre/UAE quasi mai senza concorrenza interna. Trentin il gregario l'ha dovuto fare perchè correva in una sqaudra infarcita di campioni anche se, come dice giustamente Bove, sin da subito aveva fatto vedere che le qualità per fare bene nelle classiche non gli mancavano.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 18:53Differenza fondamentale.bove ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 18:06 sarà una banalità, già detta e ridetta. La differenza tra Ulissi e Trentin è una e fondamentale. Il primo sopra i 200 km quasi scompare, il secondo ha dimostrato da subito una certa attitudine per le gare dure e lunghe. Pur non avendo i gradi di capitano, già dal primo anno in omega, ha dimostrato una sicurezza in gruppo da veterano. Personalità e testa rare nel ciclismo.
Eppure nessuno ha mai pensato di relegare (si fa per dire) Ulissi a ruolo di gregario.
Si aspetta sempre che possa fare il botto. Anche in nazionale.
Ulissi ha smpre goduto di una eccessiva considerazione. Il doppio oro mondiale tra gli juniores gli aveva fatto guadagare la nomea di nuovo Bettini, viste anche le origini dei due nati in due comuni confinanti. Tra i prof però non è mai esploso, è rimasto lì tra quelli che vincono qualche piccola corsa a tappe e qualche bella semiclassica, ma non ha mai dimostrato di poter stare con i migliori quando conta davvero
Ha avuto dei lampi (rari) che non sono quelli dell'incompiuto. Ulissi anche da pro ha dimostrato di saper vincere e pure di saper vincere bene, talvolta molto bene. Il problema è che lo dimostra sempre nelle occasioni sbagliateWalter_White ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 16:05 Eppure gode ancora di una considerazione immeritata tra gli addetti ai lavori
Misteri del ciclismo
Diciamo che godeva di considerazione esagerata. Ora nessuno gli da più tutto questo credito, a parte NinoLopi90 ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 19:31 Ulissi è uno di quei corridori che un po' per caratteristiche tecniche e un po' per modo di correre è molto forte come cacciatore di tappe ma non come uomo da classiche. Soffre le lunghe distanze e sembra più a suo agio con le logiche di corse a tappe, in cui ci sono anche gli uomini di classifica a gestire la situazione e i finali sono meno affollati, visto che a molti non interessa il traguardo di giornata.
Alla fine la sua buona carriera l'ha fatta finora, ha 6 tappe al giro, GP Montreal, Emilia, Milano Torino, non è un campione assoluto, ma di campioni ce ne sono pochi per definizione.
Non credo neanche goda di una considerazione esagerata, non mi sembra che nessuno lo metta mai come uno dei 4-5 favoriti principali in nessuna classica, è al massimo considerato un outsider.
Non perdiamo di vista però l'origine del discorso: il tutto è partito dalla comparazione della qualità delle vittorie di due ragazzi nati nello stesso anno e approdati al professionismo con diverse aspettative. Inoltre, come ho precisato fin da subito, le caratteristiche di Trentin sono diverse da quelle di Ulissi. È importante però focalizzarsi anche sulla diversa formazione di entrambi: uno è arrivato tra i pro senza aver mai corso in squadroni e praticando costantemente il ciclocross, l'altro invece era in quella che al tempo era la squadra juniores più forte d'Italia e con preparazioni sicuramente superiori alla media.
Per me se vince al Giro e nelle semiclassiche italiane e non sulle Ardenne o al Tour de France un perché ci saràcauz. ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 19:21Ha avuto dei lampi (rari) che non sono quelli dell'incompiuto. Ulissi anche da pro ha dimostrato di saper vincere e pure di saper vincere bene, talvolta molto bene. Il problema è che lo dimostra sempre nelle occasioni sbagliateWalter_White ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 16:05 Eppure gode ancora di una considerazione immeritata tra gli addetti ai lavori
Misteri del ciclismo
Per me è uno dei corridori più misteriosi in circolazione. Perché il talento ce l'ha, ma non sembra accorgersene troppi nemmeno lui, tanto che non prova mai a farlo emergere al di fuori del copione previsto nelle giornate in cui rende ai massimi livelli.
Chissà, forse un cambio squadra gli avrebbe fatto bene. Invece temo che il suo mistero ce lo porteremo appresso per sempre come irrisolto.
Eppur fu secondo in una tappa al Tour...Walter_White ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 20:11Per me se vince al Giro e nelle semiclassiche italiane e non sulle Ardenne o al Tour de France un perché ci saràcauz. ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 19:21Ha avuto dei lampi (rari) che non sono quelli dell'incompiuto. Ulissi anche da pro ha dimostrato di saper vincere e pure di saper vincere bene, talvolta molto bene. Il problema è che lo dimostra sempre nelle occasioni sbagliateWalter_White ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 16:05 Eppure gode ancora di una considerazione immeritata tra gli addetti ai lavori
Misteri del ciclismo
Per me è uno dei corridori più misteriosi in circolazione. Perché il talento ce l'ha, ma non sembra accorgersene troppi nemmeno lui, tanto che non prova mai a farlo emergere al di fuori del copione previsto nelle giornate in cui rende ai massimi livelli.
Chissà, forse un cambio squadra gli avrebbe fatto bene. Invece temo che il suo mistero ce lo porteremo appresso per sempre come irrisolto.
A Montreal l'anno scorso ottenne una bella vittoria dal nulla, e poi puntualmente a Bergen scomparve
Ogni anno ad Aprile dicono che è il suo anno, ma il suo anno è come Godot
Tra i 2 per me non c'è paragone
Perchè va forte 1 giorno all'anno....Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 16 agosto 2018, 17:58 Però, giusto per fare un esempio, Gasparotto è stato campione italiano, ha vinto due Amstel, ha fatto piazzamenti nei primi 5 alla Liegi e Lombardia, eppure la nazionale la vede col binocolo.