Ecco, questa è un'ipotesi che a me piace di più
Il Lombardia 2018
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Re: Il Lombardia 2018
Leggiamoci l' Albo d'Oro del Lombardia (wikipedia) e ci accorgiamo che sta bene lì dove sta.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Il Lombardia 2018
Per me il discorso su una eventuale ricollocazione del Lombardia e/o delle classiche italiane è, dopo quest'ultima edizione, quantomai vano.
Quest'anno c'erano quattro quinti di top 5 Mondiale -mancava solo un Tom stanchissimo ma che sicuramente proverà in futuro-, Pinot, Roglic, Nibali, Bernal, Daniel Martin, Rui Costa, Uran, Adam Yates, Mollema, Kelderman, Mas, Teuns e Jungels.
A mio parere una startlist eccellente.
Per me non vale la pena andare a toccare qualcosa per "invogliare" due o tre corridori da GT che comunque avrebbero qualche difficoltà ad inserirla tra i loro picchi di forma e, comunque, non sarebbero tra i primi favoriti
Quest'anno c'erano quattro quinti di top 5 Mondiale -mancava solo un Tom stanchissimo ma che sicuramente proverà in futuro-, Pinot, Roglic, Nibali, Bernal, Daniel Martin, Rui Costa, Uran, Adam Yates, Mollema, Kelderman, Mas, Teuns e Jungels.
A mio parere una startlist eccellente.
Per me non vale la pena andare a toccare qualcosa per "invogliare" due o tre corridori da GT che comunque avrebbero qualche difficoltà ad inserirla tra i loro picchi di forma e, comunque, non sarebbero tra i primi favoriti
Re: Il Lombardia 2018
il problema non è tanto avere dei bei nomi in partenza ma averli in condizioni decenti e non spappolati da una stagione logorantePatate ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 10:05 Per me il discorso su una eventuale ricollocazione del Lombardia e/o delle classiche italiane è, dopo quest'ultima edizione, quantomai vano.
Quest'anno c'erano quattro quinti di top 5 Mondiale -mancava solo un Tom stanchissimo ma che sicuramente proverà in futuro-, Pinot, Roglic, Nibali, Bernal, Daniel Martin, Rui Costa, Uran, Adam Yates, Mollema, Kelderman, Mas, Teuns e Jungels.
A mio parere una startlist eccellente.
Per me non vale la pena andare a toccare qualcosa per "invogliare" due o tre corridori da GT che comunque avrebbero qualche difficoltà ad inserirla tra i loro picchi di forma e, comunque, non sarebbero tra i primi favoriti
ovvio che in una corsa esigente come il lombardia tra i primi, il cattaneo di turno, non lo troviamo
a me piacerebbe vedere un lombardia ad una settimana dalla fine del Giro
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Il Lombardia 2018
a una settimana dal giro, avremmo chi ha fatto il giro spappolato dalla fatica (se non da cadute), e chi si prepara per il tour non ancora in piena forma e magari attento a non far fuori giri.
insomma, non lo metterei lì.
san sebastian una settimana dopo il tour non se lo filano in tanti, tanto per dirne una.
insomma, non lo metterei lì.
san sebastian una settimana dopo il tour non se lo filano in tanti, tanto per dirne una.
Re: Il Lombardia 2018
Trovo priva di senso la discussione su una possibile ricollocazione del Lombardia all'interno del calendario professionistico.
Specialmente a valle del lavoro di ricollocamento delle varie classiche italiane a ridosso del Lombardia stesso.
Specialmente a valle del lavoro di ricollocamento delle varie classiche italiane a ridosso del Lombardia stesso.
FC 2015: Kuurne; Brabante; Amstel; Freccia; Giro (primi 5); Svizzera; Tour t. 7; Tour (tappe); Vuelta t. 10; Bernocchi; Lombardia
FC 2016: Tour t. 20; Wallonie; Sabatini
FC 2017: Europeo
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FC 2017: Europeo
Re: Il Lombardia 2018
L'unica cosa che valuterei è il possibile scambio di date Lombardia-Mondiale
Vantaggi
- Il Lombardia permette agli scalatori di sfruttare il picco di forma della Vuelta, per chi l'ha fatta
- Il Mondiale alla fine permetterebbe di tenere alta la tensione fino alla fine, essendo questo appuntamento generalmente ritenuti più prestigioso
Vantaggi
- Il Lombardia permette agli scalatori di sfruttare il picco di forma della Vuelta, per chi l'ha fatta
- Il Mondiale alla fine permetterebbe di tenere alta la tensione fino alla fine, essendo questo appuntamento generalmente ritenuti più prestigioso
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Il Lombardia 2018
san sebastian non è una monumentojumbo ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 11:36 a una settimana dal giro, avremmo chi ha fatto il giro spappolato dalla fatica (se non da cadute), e chi si prepara per il tour non ancora in piena forma e magari attento a non far fuori giri.
insomma, non lo metterei lì.
san sebastian una settimana dopo il tour non se lo filano in tanti, tanto per dirne una.
quelli che escono dal Giro, dopo il giusto scarico, hanno una condizioni invidiabile
chi si prepara al tour non sarà ancora brillante ma sicuro non è in riserva.
Al delfinato si vedono buone/ottime prestazioni sia da parte di quelli che escono dal Giro che da parte di quelli che si preparano per il Tour
non mi sembra che sia come dici tu
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Re: Il Lombardia 2018
questa mi pare l'unica cosa sensata eventualmenteTrullo ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 11:53 L'unica cosa che valuterei è il possibile scambio di date Lombardia-Mondiale
Vantaggi
- Il Lombardia permette agli scalatori di sfruttare il picco di forma della Vuelta, per chi l'ha fatta
- Il Mondiale alla fine permetterebbe di tenere alta la tensione fino alla fine, essendo questo appuntamento generalmente ritenuti più prestigioso
Re: Il Lombardia 2018
Il lombardia e` assolutamente in ripresa dopo tempi bui. C'erano tanti protagonisti in ottima forma, in nessuna corsa riesci ad avere proprio tutti al via, ci sara` sempre chi ha altri obiettivi, chi e` stanco, e non penso che chi non c'era sarebbe stato al via con un'altra collocazione (forse giusto Alaphilippe).
Piu` che spostare il Lombardia, ci vorrebbe una promozione a WT di almeno una fra Emilia, Tre Valli e MiTo.
Piu` che spostare il Lombardia, ci vorrebbe una promozione a WT di almeno una fra Emilia, Tre Valli e MiTo.
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Re: Il Lombardia 2018
Le monumento stanno bene dove stanno.
Sono le altre corse che hanno bisogno magari di qualche aiuto per rimanere a galla o crescere.
Basta poco per scomparire. Se penso al gp di Zurigo.
Sono le altre corse che hanno bisogno magari di qualche aiuto per rimanere a galla o crescere.
Basta poco per scomparire. Se penso al gp di Zurigo.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Il Lombardia 2018
O come tutte le varie semi-classiche italiane che negli ultimi anni sono scomparse nella quasi indifferenza """generale""".Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:06 Le monumento stanno bene dove stanno.
Sono le altre corse che hanno bisogno magari di qualche aiuto per rimanere a galla o crescere.
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Re: Il Lombardia 2018
Effettivamente, questo anno c'era qualche assenza di grido ingiustificata al Lombardia?
Re: Il Lombardia 2018
le uniche corse che in genere hanno tutti i protagonisti attesi al via sono le classiche delle pietre.
anche liegi freccia ed amstel spesso vedono qualche defezione dell'ultimo momento, talora poco comprensibile, talora invece più comprensibile, di potenziali protagonisti (come MAL o Alaphilippe quest'anno). non mi pare che al lombardia succeda niente di diverso.
anche liegi freccia ed amstel spesso vedono qualche defezione dell'ultimo momento, talora poco comprensibile, talora invece più comprensibile, di potenziali protagonisti (come MAL o Alaphilippe quest'anno). non mi pare che al lombardia succeda niente di diverso.
Re: Il Lombardia 2018
Vero.jumbo ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:31 le uniche corse che in genere hanno tutti i protagonisti attesi al via sono le classiche delle pietre.
anche liegi freccia ed amstel spesso vedono qualche defezione dell'ultimo momento, talora poco comprensibile, talora invece più comprensibile, di potenziali protagonisti (come MAL o Alaphilippe quest'anno). non mi pare che al lombardia succeda niente di diverso.
Chi punta al Giro difficilmente può preparare a puntino le Ardenne: penso a Nibali, al Valverde del 2016, ai vari Pozzovivo, Formolo ed anche Pinot.
La stessa cosa la si può dire per chi viene dalle pietre: Sagan, Van Avermaet, Moscon ecc sarebbero adatti anche alle Ardenne ma, per forza di cose, non possono arrivare al 100%
FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup
FC 2018: 3° GC, TotA
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC Squadre, Delfinato, Tour Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
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FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC Squadre, Delfinato, Tour Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
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Re: Il Lombardia 2018
Quoto. Sono diverse le cose che non vanno troppo bene e che io cambierei. Le classiche monumento sono tra quelle poche cose che vanno bene perché vivono di luce propria e stanno bene dove sono.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:06 Le monumento stanno bene dove stanno.
Sono le altre corse che hanno bisogno magari di qualche aiuto per rimanere a galla o crescere.
Basta poco per scomparire. Se penso al gp di Zurigo.
È il resto che va rivisto e, se necessario, va ricollocato in modo da ottenere un posizionamento più appetibile. Mi pare che in questo senso qualcosa sia già stato fatto
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Re: Il Lombardia 2018
Le classiche delle pietre hanno al via tutti i protagonisti perche' per gran parte sono specialisti che focalizzano tutta la stagione su quel mese. Se un Terpstra o un Vanmarcke saltano le pietre, che gli resta? Gli uomini da ardenne e lombardia hanno molte piu` corse da giocarsi, visto che in buona parte sono anche competitivi nelle corse a tappe e giocoforza ogni anno devono saltare qualche obiettivo per non ammazzarsi.jumbo ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:31 le uniche corse che in genere hanno tutti i protagonisti attesi al via sono le classiche delle pietre.
anche liegi freccia ed amstel spesso vedono qualche defezione dell'ultimo momento, talora poco comprensibile, talora invece più comprensibile, di potenziali protagonisti (come MAL o Alaphilippe quest'anno). non mi pare che al lombardia succeda niente di diverso.
Re: Il Lombardia 2018
Certamente.Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:43Le classiche delle pietre hanno al via tutti i protagonisti perche' per gran parte sono specialisti che focalizzano tutta la stagione su quel mese. Se un Terpstra o un Vanmarcke saltano le pietre, che gli resta? Gli uomini da ardenne e lombardia hanno molte piu` corse da giocarsi, visto che in buona parte sono anche competitivi nelle corse a tappe e giocoforza ogni anno devono saltare qualche obiettivo per non ammazzarsi.jumbo ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:31 le uniche corse che in genere hanno tutti i protagonisti attesi al via sono le classiche delle pietre.
anche liegi freccia ed amstel spesso vedono qualche defezione dell'ultimo momento, talora poco comprensibile, talora invece più comprensibile, di potenziali protagonisti (come MAL o Alaphilippe quest'anno). non mi pare che al lombardia succeda niente di diverso.
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Re: Il Lombardia 2018
GiacomoXT ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:12O come tutte le varie semi-classiche italiane che negli ultimi anni sono scomparse nella quasi indifferenza """generale""".Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:06 Le monumento stanno bene dove stanno.
Sono le altre corse che hanno bisogno magari di qualche aiuto per rimanere a galla o crescere.
Basta poco per scomparire. Se penso al gp di Zurigo.
Si dovrebbe sfruttare meglio il Giro d Lombardia x promuovere le semi-classiche italiane
io propongo questo calendario subito dopo il Mondiale :
- Mercoledì : Giro del Lazio sullo sterrato e sulle strade romane tipo Appia antica
- Venerdì : Giro della Toscana sul tracciato delle strade Bianche (che verrebbe spostata)
- Domenica: Giro dell' Emilia esattamente come è adesso
- Mercoledì: Giro del Veneto sul tracciato del mondiale di Verona
- Venerdì : Giro del Piemonte con l'arrivo sulla Cattedrale di Superga
- Domenica: Giro di Lombardia
Praticamente un secondo Giro d'Italia di un giorno in serie
ma ci deve essere il sostegno del Governo e del Ministero
Re: Il Lombardia 2018
Ma perche` dobbiamo per forza stravolgere qualcosa che sta funzionando alla grande? Il finale di stagione italiano in questi ultimi anni e` cresciuto tantissimo di livello. La strade bianche e` perfetta dove sta, sfruttanto la contiguita` con le classiche del pave`. Al massimo un eventuale Giro del Lazio con basolato romano si potrebbe attaccare alla stade bianche, pochi giorni prima.
Quello che servirebbe magari sarebbe resuscitare qualche corsa a tappe dell'estate italiana, tipo Brixia.
Il problema in italia non e` attirare piu` partecipazione ristrutturando il calendario, e` che le corse minori fanno una fatica bestiale. In Belgio e` pieno di corse che sono Wanty contro Verandas contro Rompoot e poco altro, ma c'e` entusiasmo a sufficienza per sostenerle, in Italia se fai una corsa con solo le professional locali piu` magari una CCC o Gazprom non duri neanche 3 anni perche' non ti si fila nessuno.
Quello che servirebbe magari sarebbe resuscitare qualche corsa a tappe dell'estate italiana, tipo Brixia.
Il problema in italia non e` attirare piu` partecipazione ristrutturando il calendario, e` che le corse minori fanno una fatica bestiale. In Belgio e` pieno di corse che sono Wanty contro Verandas contro Rompoot e poco altro, ma c'e` entusiasmo a sufficienza per sostenerle, in Italia se fai una corsa con solo le professional locali piu` magari una CCC o Gazprom non duri neanche 3 anni perche' non ti si fila nessuno.
Re: Il Lombardia 2018
Sottoscrivo al mille per mille.Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 14:49
Ma perche` dobbiamo per forza stravolgere qualcosa che sta funzionando alla grande? Il finale di stagione italiano in questi ultimi anni e` cresciuto tantissimo di livello. La strade bianche e` perfetta dove sta, sfruttanto la contiguita` con le classiche del pave`. Al massimo un eventuale Giro del Lazio con basolato romano si potrebbe attaccare alla stade bianche, pochi giorni prima.
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Re: Il Lombardia 2018
una di queste e la paris-tours, tanto potrebbe già bastare per ravvivare un finale di stagione che comunque mi sembra tutt'altro che morente.Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:02 Il lombardia e` assolutamente in ripresa dopo tempi bui. C'erano tanti protagonisti in ottima forma, in nessuna corsa riesci ad avere proprio tutti al via, ci sara` sempre chi ha altri obiettivi, chi e` stanco, e non penso che chi non c'era sarebbe stato al via con un'altra collocazione (forse giusto Alaphilippe).
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"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: Il Lombardia 2018
Idealmente, mi piacerebbe tornare all'idea della vecchia coppa del mondo, con poche (una decina, più o meno) gare di prima fascia
Questo permetterebbe di allungare la stagione mantenendo la possibilità per i "big" di incontrarsi il più possibile fra loro, mentre nel resto della stagione
Insomma una cosa del tipo
Classiche di primavera immediatamente seguite dalla Vuelta (metà aprile-inizio maggio)
Tour invariato come collocazione
Giro a settembre seguito da classiche (con il Lombardia ll sabato seguente la fine del giro, cioè l'ultimo sabato di settemnbre)
Mondiale a fine ottobre
Fra la Vuelta e il Tour, e fra il Tour e il Giro, due finestre per permettere anche ai big di partecipare alle corse di seconda e terza fascia
L'inversione Giro-Vuelta aumenta lo spazio fra un grande giro e l'altro (per motivi climatici ad aprile si può correre in Spagna ma non in Italia, per lo meno non sulle Alpi, mentre a settembre di norma i passi alpini sono praticabili) e quindi la possibilotà di avere i protagonisti in tutte e tre le grandi corse (e con la Liegi il weekend prima della Vuelta e il Lombardia il weekend dopo il Giro, avere gli scalatori nella forma migliore nelle due classiche a loro più adatte)
Come suggerito anche da Jumbo, andrebbe spostato qualcosa (la Amstel, quella meno "storica" delle grandi classiche primaverili) dalla primavera all'autunno per bilanciare i due gruppi di classiche (questo a prescindere dal "Mio" modello)
Questo permetterebbe di allungare la stagione mantenendo la possibilità per i "big" di incontrarsi il più possibile fra loro, mentre nel resto della stagione
Insomma una cosa del tipo
Classiche di primavera immediatamente seguite dalla Vuelta (metà aprile-inizio maggio)
Tour invariato come collocazione
Giro a settembre seguito da classiche (con il Lombardia ll sabato seguente la fine del giro, cioè l'ultimo sabato di settemnbre)
Mondiale a fine ottobre
Fra la Vuelta e il Tour, e fra il Tour e il Giro, due finestre per permettere anche ai big di partecipare alle corse di seconda e terza fascia
L'inversione Giro-Vuelta aumenta lo spazio fra un grande giro e l'altro (per motivi climatici ad aprile si può correre in Spagna ma non in Italia, per lo meno non sulle Alpi, mentre a settembre di norma i passi alpini sono praticabili) e quindi la possibilotà di avere i protagonisti in tutte e tre le grandi corse (e con la Liegi il weekend prima della Vuelta e il Lombardia il weekend dopo il Giro, avere gli scalatori nella forma migliore nelle due classiche a loro più adatte)
Come suggerito anche da Jumbo, andrebbe spostato qualcosa (la Amstel, quella meno "storica" delle grandi classiche primaverili) dalla primavera all'autunno per bilanciare i due gruppi di classiche (questo a prescindere dal "Mio" modello)
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Il Lombardia 2018
A me il finale di stagione così com'è piace un sacco.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Il Lombardia 2018
Il più grosso problema. riguardo allo spostamento del Lombardia, è che intorno a questo appuntamento si è creato un fantastico circolo virtuoso per il nostro ciclismo.
Togliere il Lombardia da quella posizione vorrebbe dire impoverire tutto quello che si trova prima.
Per quello pensavo che forse l'unico posto dove si potrebbe infilarla è quello della Sanremo, portando quest'ultima a fine stagione.
Ma vorrebbe dire snaturare sia 3Valli che Emilia che MITO per cercare di creare un percorso di avvicinamento, e sarebbe più un danno che altro francamente.
Togliere il Lombardia da quella posizione vorrebbe dire impoverire tutto quello che si trova prima.
Per quello pensavo che forse l'unico posto dove si potrebbe infilarla è quello della Sanremo, portando quest'ultima a fine stagione.
Ma vorrebbe dire snaturare sia 3Valli che Emilia che MITO per cercare di creare un percorso di avvicinamento, e sarebbe più un danno che altro francamente.
Re: Il Lombardia 2018
Spostandomi col "cavallo di ferro" dalla mattina presto (partenza da Lecco) e sfruttando una giornata particolarmente favorevole di Trenord (non è la regola), mi son potuto recare tanto alla partenza a Bergamo quanto all'arrivo di Como, una cosa un po' matta che mi sento di consigliare e che vorrei replicare alla Sanremo.
Qualche segnalazione dai rispettivi campi:
Partenza:
-non ho avuto l'impressione di vedere tantissima gente e, soprattutto, mi ha colpito la scarsa partecipazione del pubblico (applausi tutti "chiamati" ed elargiti col contagocce) alla cerimonia del foglio firma. Meglio al momento della partenza vera e propria.
-qualche fischio (in verità sparuto) a Bardet colpevole di aver attaccato con Nibali a terra, al Tour. Vabbè...
-la magrezza di Bardet personalmente mi ha impressionato, sebbene abbia visto di peggio
-Gimondi e Guderzo (quest'ultima vista anche all'arrivo) sul palco e tributati a entrambi i giusti omaggi, così come a Franco, a un Gerrans che pareva commosso, e a Roy.
ARRIVO
-segnalo un Roglic piuttosto di buonumore dopo l'arrivo che ha dialogato a lungo, alle transenne, con un connazionale che non ho ben capito chi fosse
-Keldermann incrociato all'arrivo, subito dopo aver tagliato il traguardo (7 minuti e spiccioli), piuttosto scosso e con un'evidente abrasione in volto. Medicato dall'assistenza dopo il traguardo, l'ho incrociato nuovamente qualche minuto dopo, incerottato, e ho chiesto come stesse, ha detto che stava bene e ha parlato di "crash". Mistero assoluto su cosa e dove sia accaduto, neppure in rete ho trovato nulla.
-Alla fine della cerimonia, con lo studio Rai già smontato, si attendeva l'apertura delle transenne in attesa del rientro "di tutti i corridori". Scopro alla fine che mancava il solo Nibali che, nonostante sia con margine il vero vip per il pubblico italiano, se ne è tornato tutto tranquillo ai bus (ma poi è montato su un suv bianco), in bici, facendo praticamente quello che fanno tutti gli altri senza cautele ulteriori.
-Molto molto felice Pinot, raggiante direi, anche se evidentemente e comprensibilmente provato dallo sforzo.
-Incrociati Plaza e Hermans al bus Israel, i bus erano parcheggiati dalle parti del capannone dell Aeroclub. Salutato Plaza, mi sarei fermato volentieri a fare qualche domanda ma stavano già parlando con un signore che sinceramente non ho riconosciuto ma che immagino li stesse intervistando.
-C'era Vanotti, sempre molto disponibile, ma c'era soprattutto Riccardo Magrini (con Gregorio) che è una vera star e ha un modo tutto suo di approcciare col pubblico, una cosa che secondo me andrebbe studiata perché sinceramente non mi viene in mente metodo migliore per guadagnare popolarità (nessuna accezione negativa, beninteso).
Ps Stefano Zanini resta il vecchio leone di sempre
Qualche segnalazione dai rispettivi campi:
Partenza:
-non ho avuto l'impressione di vedere tantissima gente e, soprattutto, mi ha colpito la scarsa partecipazione del pubblico (applausi tutti "chiamati" ed elargiti col contagocce) alla cerimonia del foglio firma. Meglio al momento della partenza vera e propria.
-qualche fischio (in verità sparuto) a Bardet colpevole di aver attaccato con Nibali a terra, al Tour. Vabbè...
-la magrezza di Bardet personalmente mi ha impressionato, sebbene abbia visto di peggio
-Gimondi e Guderzo (quest'ultima vista anche all'arrivo) sul palco e tributati a entrambi i giusti omaggi, così come a Franco, a un Gerrans che pareva commosso, e a Roy.
ARRIVO
-segnalo un Roglic piuttosto di buonumore dopo l'arrivo che ha dialogato a lungo, alle transenne, con un connazionale che non ho ben capito chi fosse
-Keldermann incrociato all'arrivo, subito dopo aver tagliato il traguardo (7 minuti e spiccioli), piuttosto scosso e con un'evidente abrasione in volto. Medicato dall'assistenza dopo il traguardo, l'ho incrociato nuovamente qualche minuto dopo, incerottato, e ho chiesto come stesse, ha detto che stava bene e ha parlato di "crash". Mistero assoluto su cosa e dove sia accaduto, neppure in rete ho trovato nulla.
-Alla fine della cerimonia, con lo studio Rai già smontato, si attendeva l'apertura delle transenne in attesa del rientro "di tutti i corridori". Scopro alla fine che mancava il solo Nibali che, nonostante sia con margine il vero vip per il pubblico italiano, se ne è tornato tutto tranquillo ai bus (ma poi è montato su un suv bianco), in bici, facendo praticamente quello che fanno tutti gli altri senza cautele ulteriori.
-Molto molto felice Pinot, raggiante direi, anche se evidentemente e comprensibilmente provato dallo sforzo.
-Incrociati Plaza e Hermans al bus Israel, i bus erano parcheggiati dalle parti del capannone dell Aeroclub. Salutato Plaza, mi sarei fermato volentieri a fare qualche domanda ma stavano già parlando con un signore che sinceramente non ho riconosciuto ma che immagino li stesse intervistando.
-C'era Vanotti, sempre molto disponibile, ma c'era soprattutto Riccardo Magrini (con Gregorio) che è una vera star e ha un modo tutto suo di approcciare col pubblico, una cosa che secondo me andrebbe studiata perché sinceramente non mi viene in mente metodo migliore per guadagnare popolarità (nessuna accezione negativa, beninteso).
Ps Stefano Zanini resta il vecchio leone di sempre
Re: Il Lombardia 2018
Vero.cauz. ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 16:21una di queste e la paris-tours, tanto potrebbe già bastare per ravvivare un finale di stagione che comunque mi sembra tutt'altro che morente.Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:02 Il lombardia e` assolutamente in ripresa dopo tempi bui. C'erano tanti protagonisti in ottima forma, in nessuna corsa riesci ad avere proprio tutti al via, ci sara` sempre chi ha altri obiettivi, chi e` stanco, e non penso che chi non c'era sarebbe stato al via con un'altra collocazione (forse giusto Alaphilippe).
Piu` che spostare il Lombardia, ci vorrebbe una promozione a WT di almeno una fra Emilia, Tre Valli e MiTo.
Il finale di stagione è pieno di belle corse, il punto è creare (o mantenere) i soliti meccanismi virtuosi per la massima promozione delle stesse.
Il calendario italiano può godere dell' "effetto traino" del Lombardia, un po' quello che succede a Marzo con la Sanremo e che ha permesso a Larciano di trovare nuova linfa. Le corse italiane di fine anno movimentano un certo tipo di corridori e, in tal senso, il Mondiale di Innsbruck, che è stato innegabilmente un Mondiale atipico (al di là dei giudizi negativi che sono stati dati sullo stesso e che faccio fatica a condividere), ha creato quest'anno delle aspettative maggiorate, tutt'altro che tradite dati esiti complessivi e chiusura col botto "Lombardia".
Per contro, l'edizione iridata ha tagliato fuori tipologie altre di corridori rispetto ai quali i fari si sono abbassati ma che, a rifletterci bene, non hanno un calendario comparabile a quello degli scalatori, né una settimana simile a quella italiana.
Le corse canadesi sono belle (a me piacciono tanto), ma giocoforza dispersive (anche da un punto di vista dell'interesse, dati gli orari non convenzionali per il pubblico europeo). In continente, invece, pesa molto lo spostamento dell'Eneco che vedrei meglio in questo periodo e il trattamento riservato alla Parigi Tours, che considero fermamente come una delle corse più belle del calendario.
Difficile trovare una soluzione, date le stringenti esigenze di collocazione, ma la stessa, per essere proficua, deve abbracciare una prospettiva "organica". Una visione d'insieme, cioè, che si basi sull'idea di valorizzazione delle corse facendo in modo che l'una tragga la forza dall'altra.
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Re: Il Lombardia 2018
QuotoSalvatore77 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 12:06 Le monumento stanno bene dove stanno.
Sono le altre corse che hanno bisogno magari di qualche aiuto per rimanere a galla o crescere.
Basta poco per scomparire. Se penso al gp di Zurigo.
Il campionato di Zurigo ha cambiato collocazione più volte, storicamente era a inizio maggio, con la coppa del mondo é finito a metà agosto, finita la coppa é stato disputato a ottobre, poi è scomparso.
Il Giro del Lazio era storicamente collocato a fine settembre, la sua fine non sta nella diversa collocazione in calendario ma nella decisione, dopo l'edizione 1998 di spostare l'arrivo da Roma ai comuni limitrofi. Quando si è provato a farlo rinascere la frittata era già fatta, ma credo che Roma non sia più interessata ad ospitare eventi di quel genere.
Comunque ora non saprei dove collocarlo, mentre il campionato di Zurigo starebbe benissimo dopo il Gp San Sabastian, che di classica ha veramente poco, essendo nato nwl 82.
Le strade bianche furono disputate il primo anno in ottobre, poi è andato nella collocazione attuale, dico intelligentemente, perché a ottobre non avrebbe avuto successo. É una corsa giovane ma Siena ha interesse a valorizzare il territorio, a differenza di Roma.
Il Giro del Piemonte così com'è non può fare tanta strada, per me dovrebbe finire sempre nelle Langhe, territorio bellissimo che niente ha da invidiare alla Toscana (come paesaggio, intendo)
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Re: Il Lombardia 2018
Grazie, i resoconti dalla strada son sempre la cosa piu bella, ne tuo post si respira l'evento.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 21:00 Spostandomi col "cavallo di ferro" dalla mattina presto (partenza da Lecco) e sfruttando una giornata particolarmente favorevole di Trenord (non è la regola), mi son potuto recare tanto alla partenza a Bergamo quanto all'arrivo di Como, una cosa un po' matta che mi sento di consigliare e che vorrei replicare alla Sanremo.
Qualche segnalazione dai rispettivi campi:
Partenza:
-non ho avuto l'impressione di vedere tantissima gente e, soprattutto, mi ha colpito la scarsa partecipazione del pubblico (applausi tutti "chiamati" ed elargiti col contagocce) alla cerimonia del foglio firma. Meglio al momento della partenza vera e propria.
-qualche fischio (in verità sparuto) a Bardet colpevole di aver attaccato con Nibali a terra, al Tour. Vabbè...
-la magrezza di Bardet personalmente mi ha impressionato, sebbene abbia visto di peggio
-Gimondi e Guderzo (quest'ultima vista anche all'arrivo) sul palco e tributati a entrambi i giusti omaggi, così come a Franco, a un Gerrans che pareva commosso, e a Roy.
ARRIVO
-segnalo un Roglic piuttosto di buonumore dopo l'arrivo che ha dialogato a lungo, alle transenne, con un connazionale che non ho ben capito chi fosse
-Keldermann incrociato all'arrivo, subito dopo aver tagliato il traguardo (7 minuti e spiccioli), piuttosto scosso e con un'evidente abrasione in volto. Medicato dall'assistenza dopo il traguardo, l'ho incrociato nuovamente qualche minuto dopo, incerottato, e ho chiesto come stesse, ha detto che stava bene e ha parlato di "crash". Mistero assoluto su cosa e dove sia accaduto, neppure in rete ho trovato nulla.
-Alla fine della cerimonia, con lo studio Rai già smontato, si attendeva l'apertura delle transenne in attesa del rientro "di tutti i corridori". Scopro alla fine che mancava il solo Nibali che, nonostante sia con margine il vero vip per il pubblico italiano, se ne è tornato tutto tranquillo ai bus (ma poi è montato su un suv bianco), in bici, facendo praticamente quello che fanno tutti gli altri senza cautele ulteriori.
-Molto molto felice Pinot, raggiante direi, anche se evidentemente e comprensibilmente provato dallo sforzo.
-Incrociati Plaza e Hermans al bus Israel, i bus erano parcheggiati dalle parti del capannone dell Aeroclub. Salutato Plaza, mi sarei fermato volentieri a fare qualche domanda ma stavano già parlando con un signore che sinceramente non ho riconosciuto ma che immagino li stesse intervistando.
-C'era Vanotti, sempre molto disponibile, ma c'era soprattutto Riccardo Magrini (con Gregorio) che è una vera star e ha un modo tutto suo di approcciare col pubblico, una cosa che secondo me andrebbe studiata perché sinceramente non mi viene in mente metodo migliore per guadagnare popolarità (nessuna accezione negativa, beninteso).
Ps Stefano Zanini resta il vecchio leone di sempre
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Il Lombardia 2018
In Tv fino alla fine della discesa del Civiglio, a risultato acquisito.
Poi son sceso giù e ho guardato il passaggio dei corridori allo slargo di via Borgovico, all'andata mentre prendevano il sottopasso per via Bixio salendo all'Olimpino e al ritorno ai meno 850 metri dall'arrivo.
Pubblico numeroso lì ed applausi da tutti (tranne un imbecille che ha insultato Pinot) per tutti.
Dopo il passaggio dell'auto di fine corsa dietro Plaza ci siamo spostati verso piazza Cavour passando dalla zona bus/Tir (Tir Astana).
I cacciatori di gadget all'assalto di BMC (che distribuiva borraccette), una cinquantina di persone attorno al bus Movistar in attesa che il CdM ne scendesse dopo essersi cambiato, tifose polacche che inneggiavano, con tanto di bandiera, a "Rafau" Majka, abbracci senza fine al bus FdJ, lavaggi di bici ai bus Lotto Soudal e QS, e tutti intorno al Magro che raccontava chissà cosa ad un capannello di appassionati lì a bocca aperta.
Ecco, è così che si promuove la passione, è come fa il Magro.
Disponibile, sorridente, nel suo acquario.
L'ho trovato parecchio ingrassato rispetto alla partita di calcio di dieci anni fa a Magenta, da Noè.
Riccardo dimagrisci, accidenti !!!
Der Kommissar Saligari, invece, non ha risposto neppure ad un "Buongiorno"; vabbè, alle cinque del pomeriggio si deve dire "Buonasera" : perdonato.
Poi sul rettilineo d'arrivo intravedo un nugolo di persone che corrono dietro ad una maglia rossa: era Vincenzo che se ne tornava verso i bus, dopo la premiazione, sulla sua bici senza neppure dannarsi troppo per il codazzo.
Anzi, secondo me era felice di godersi altri applausi a bruciapelo.
Infine, nelle vie dello shopping, dietro il Duomo, il Pancani a passeggiare e a discutere animatamente col su' figliolo.
Poi son sceso giù e ho guardato il passaggio dei corridori allo slargo di via Borgovico, all'andata mentre prendevano il sottopasso per via Bixio salendo all'Olimpino e al ritorno ai meno 850 metri dall'arrivo.
Pubblico numeroso lì ed applausi da tutti (tranne un imbecille che ha insultato Pinot) per tutti.
Dopo il passaggio dell'auto di fine corsa dietro Plaza ci siamo spostati verso piazza Cavour passando dalla zona bus/Tir (Tir Astana).
I cacciatori di gadget all'assalto di BMC (che distribuiva borraccette), una cinquantina di persone attorno al bus Movistar in attesa che il CdM ne scendesse dopo essersi cambiato, tifose polacche che inneggiavano, con tanto di bandiera, a "Rafau" Majka, abbracci senza fine al bus FdJ, lavaggi di bici ai bus Lotto Soudal e QS, e tutti intorno al Magro che raccontava chissà cosa ad un capannello di appassionati lì a bocca aperta.
Ecco, è così che si promuove la passione, è come fa il Magro.
Disponibile, sorridente, nel suo acquario.
L'ho trovato parecchio ingrassato rispetto alla partita di calcio di dieci anni fa a Magenta, da Noè.
Riccardo dimagrisci, accidenti !!!
Der Kommissar Saligari, invece, non ha risposto neppure ad un "Buongiorno"; vabbè, alle cinque del pomeriggio si deve dire "Buonasera" : perdonato.
Poi sul rettilineo d'arrivo intravedo un nugolo di persone che corrono dietro ad una maglia rossa: era Vincenzo che se ne tornava verso i bus, dopo la premiazione, sulla sua bici senza neppure dannarsi troppo per il codazzo.
Anzi, secondo me era felice di godersi altri applausi a bruciapelo.
Infine, nelle vie dello shopping, dietro il Duomo, il Pancani a passeggiare e a discutere animatamente col su' figliolo.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Il Lombardia 2018
L'albo d'oro dice poco, perché ad es. Nibali è un grande nome, ma l'anno scorso dominò in maniera esagerata, anche perché non aveva concorrenti e così quest'anno Pinot, a causa della vertebra del tosco/siciliano. Ad aprile Bardet credo sarebbe stato superiore al connazionale, mentre sabato Romain si è dovuto fermare sul muro, così moltissimi altri e il motivo è il solito: mancanza di energie per una stagione troppo (per loro) usurante. Onde ragion per cui, potete trovare tutti i distinguo che volete, ma il fatto resta: non è una corsa per tutti i migliori e la cosa è grave, perché meriterebbe molto di più.
Il calendario internazionale dovrebbe essere cambiato in toto, mettendo al centro (aprile/maggio) tutte le grandi corse di un giorno, vale a dire Lombardia, Strade Bianche, Roubaix, Fiandre, Liegi e, Mondiale (con un percorso simile ad esse, cioè vero).
A febbraio/marzo vanno bene le corse di preparazione (brevi corse a tappe) e Giugno/luglio/Settembre i grandi Giri. Il resto (cioè le frattaglie) mettetele pure a ottobre, tanto dovrebbero servire soltanto a dire arrivederci al prossimo anno.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Il Lombardia 2018
Nibali dopo la caduta, Bernal lo stesso, Daniel Martin e Uran molto bravi, ma com'è che al mondiale non andavano? Rui Costa ormai ... Adam era come suo fratello (in pratica). Mollema è un discreto gregario, Jungels è stato il primo a staccarsi, Credo che per Teuns sia una corsa troppo dura, mentre Mas non l'ò notato, ma in futuro potrebbe essere un possibile vincitore. P.S. Hai dimenticato Valverde e Bardet, ma anche loro non erano evidentemente al meglio.Patate ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 10:05 Per me il discorso su una eventuale ricollocazione del Lombardia e/o delle classiche italiane è, dopo quest'ultima edizione, quantomai vano.
Quest'anno c'erano quattro quinti di top 5 Mondiale -mancava solo un Tom stanchissimo ma che sicuramente proverà in futuro-, Pinot, Roglic, Nibali, Bernal, Daniel Martin, Rui Costa, Uran, Adam Yates, Mollema, Kelderman, Mas, Teuns e Jungels.
A mio parere una startlist eccellente.
Per me non vale la pena andare a toccare qualcosa per "invogliare" due o tre corridori da GT che comunque avrebbero qualche difficoltà ad inserirla tra i loro picchi di forma e, comunque, non sarebbero tra i primi favoriti
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Re: Il Lombardia 2018
Carlo rassegnati, il Lombardia è una corsa meravigliosa vinta dai grandissimi ( due volte Bitossi e due volte Gimondi, tanto per capirci) e sta benissimo dove sta.lemond ha scritto: ↑martedì 16 ottobre 2018, 10:01Nibali dopo la caduta, Bernal lo stesso, Daniel Martin e Uran molto bravi, ma com'è che al mondiale non andavano? Rui Costa ormai ... Adam era come suo fratello (in pratica). Mollema è un discreto gregario, Jungels è stato il primo a staccarsi, Credo che per Teuns sia una corsa troppo dura, mentre Mas non l'ò notato, ma in futuro potrebbe essere un possibile vincitore. P.S. Hai dimenticato Valverde e Bardet, ma anche loro non erano evidentemente al meglio.Patate ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 10:05 Per me il discorso su una eventuale ricollocazione del Lombardia e/o delle classiche italiane è, dopo quest'ultima edizione, quantomai vano.
Quest'anno c'erano quattro quinti di top 5 Mondiale -mancava solo un Tom stanchissimo ma che sicuramente proverà in futuro-, Pinot, Roglic, Nibali, Bernal, Daniel Martin, Rui Costa, Uran, Adam Yates, Mollema, Kelderman, Mas, Teuns e Jungels.
A mio parere una startlist eccellente.
Per me non vale la pena andare a toccare qualcosa per "invogliare" due o tre corridori da GT che comunque avrebbero qualche difficoltà ad inserirla tra i loro picchi di forma e, comunque, non sarebbero tra i primi favoriti
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Re: Il Lombardia 2018
nino58 ha scritto: ↑martedì 16 ottobre 2018, 10:19Carlo rassegnati, il Lombardia è una corsa meravigliosa vinta dai grandissimi ( due volte Bitossi e due volte Gimondi, tanto per capirci) e sta benissimo dove sta.lemond ha scritto: ↑martedì 16 ottobre 2018, 10:01Nibali dopo la caduta, Bernal lo stesso, Daniel Martin e Uran molto bravi, ma com'è che al mondiale non andavano? Rui Costa ormai ... Adam era come suo fratello (in pratica). Mollema è un discreto gregario, Jungels è stato il primo a staccarsi, Credo che per Teuns sia una corsa troppo dura, mentre Mas non l'ò notato, ma in futuro potrebbe essere un possibile vincitore. P.S. Hai dimenticato Valverde e Bardet, ma anche loro non erano evidentemente al meglio.Patate ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 10:05 Per me il discorso su una eventuale ricollocazione del Lombardia e/o delle classiche italiane è, dopo quest'ultima edizione, quantomai vano.
Quest'anno c'erano quattro quinti di top 5 Mondiale -mancava solo un Tom stanchissimo ma che sicuramente proverà in futuro-, Pinot, Roglic, Nibali, Bernal, Daniel Martin, Rui Costa, Uran, Adam Yates, Mollema, Kelderman, Mas, Teuns e Jungels.
A mio parere una startlist eccellente.
Per me non vale la pena andare a toccare qualcosa per "invogliare" due o tre corridori da GT che comunque avrebbero qualche difficoltà ad inserirla tra i loro picchi di forma e, comunque, non sarebbero tra i primi favoriti
tre volte cunego...tanto per capirci
il lombardia è una bella classica che però si posiziona appena sopra alla sanremo in quanto a valore
in tanti hanno fatto la doppietta al lombardia, un numero esagerato se confrontato con la media delle altre classiche
messa a fine stagione non premia per forza un campione ma premia soprattutto chi per un motivo o per l'altro arriva in condizione ad ottobre.
c'è chi si fa male ad inizio o metà stagione, c'è chi salta la prima parte per andare forte alla vuelta....ma la maggior parte dei cicilisti ci arriva in condizioni pessime e soprattutto mentalmente scarichi per aver consumato tutto negli appuntamenti precedenti più importanti (vedi mondiale Tour o Vuelta)
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Il Lombardia 2018
il mondiale... si è svolto in modo strano, molto controllato. Se la Francia non sferzava finiva pure peggio. Il Lombardia è andato così anche perché alcuni campioni hanno deciso di attaccare a Sormano. E quindi viene fuori una gara diversa.lemond ha scritto: ↑martedì 16 ottobre 2018, 10:01Nibali dopo la caduta, Bernal lo stesso, Daniel Martin e Uran molto bravi, ma com'è che al mondiale non andavano? Rui Costa ormai ... Adam era come suo fratello (in pratica). Mollema è un discreto gregario, Jungels è stato il primo a staccarsi, Credo che per Teuns sia una corsa troppo dura, mentre Mas non l'ò notato, ma in futuro potrebbe essere un possibile vincitore. P.S. Hai dimenticato Valverde e Bardet, ma anche loro non erano evidentemente al meglio.Patate ha scritto: ↑lunedì 15 ottobre 2018, 10:05 Per me il discorso su una eventuale ricollocazione del Lombardia e/o delle classiche italiane è, dopo quest'ultima edizione, quantomai vano.
Quest'anno c'erano quattro quinti di top 5 Mondiale -mancava solo un Tom stanchissimo ma che sicuramente proverà in futuro-, Pinot, Roglic, Nibali, Bernal, Daniel Martin, Rui Costa, Uran, Adam Yates, Mollema, Kelderman, Mas, Teuns e Jungels.
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Re: Il Lombardia 2018
concordo
io istiturei il mese (o giù di li) delle Monumento
a maggio c'è il giro
a luglio c' il tour
a settembre la vuelta
tra fine Giro ed inizio Tour metterei una monumeto a settimana
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Il Lombardia 2018
Togliere il Lombardia da dov'è è come strangolare la gallina dalle uova d'oro: sport nazionale, viene perfino prima di calcio e F1.
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Re: Il Lombardia 2018
Così si ammazzano tutte le altre classiche in Belgio e in Italia che precedono Fiandre, Roubaix e Lombardia
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Il Lombardia 2018
Effettivamente quel Merckx lì era proprio scarsino.
E Coppi, che ne ha vinte cinque, che pippa !!!
E Hinault ? Chi cazz'è 'sto Hinault ?
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Re: Il Lombardia 2018
Scusate non ho capito: dovremmo spostare il Lombardia perché i migliori non arrivano in forma a fine anno?
E Nibali come fa? É un alieno?...L'anno scorso terzo al Giro, secondo alla Vuelta e primo al Lombardia, quest'anno primo alla Sanremo, in forma al Tour (peccato!), secondo al Lombardia.
Volevamo un campione che potesse vincere da marzo a ottobre? Eccolo! No non va bene perché non ha avversari in forma...si adeguino loro e provassero a vincere anche a ottobre!
E Nibali come fa? É un alieno?...L'anno scorso terzo al Giro, secondo alla Vuelta e primo al Lombardia, quest'anno primo alla Sanremo, in forma al Tour (peccato!), secondo al Lombardia.
Volevamo un campione che potesse vincere da marzo a ottobre? Eccolo! No non va bene perché non ha avversari in forma...si adeguino loro e provassero a vincere anche a ottobre!
Re: Il Lombardia 2018
stra quoto ................................ applausi per questo interventoErinnerung ha scritto: ↑martedì 16 ottobre 2018, 11:09 Scusate non ho capito: dovremmo spostare il Lombardia perché i migliori non arrivano in forma a fine anno?
E Nibali come fa? É un alieno?...L'anno scorso terzo al Giro, secondo alla Vuelta e primo al Lombardia, quest'anno primo alla Sanremo, in forma al Tour (peccato!), secondo al Lombardia.
Volevamo un campione che potesse vincere da marzo a ottobre? Eccolo! No non va bene perché non ha avversari in forma...si adeguino loro e provassero a vincere anche a ottobre!
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Re: Il Lombardia 2018
Siccome hanno visto Nibali protagonista, Sanremo e Lombardia valgono di meno..Erinnerung ha scritto: ↑martedì 16 ottobre 2018, 11:09 Scusate non ho capito: dovremmo spostare il Lombardia perché i migliori non arrivano in forma a fine anno?
E Nibali come fa? É un alieno?...L'anno scorso terzo al Giro, secondo alla Vuelta e primo al Lombardia, quest'anno primo alla Sanremo, in forma al Tour (peccato!), secondo al Lombardia.
Volevamo un campione che potesse vincere da marzo a ottobre? Eccolo! No non va bene perché non ha avversari in forma...si adeguino loro e provassero a vincere anche a ottobre!
Quindi anche Cunego e Bettini son dei pirla qualunque ad averlo vinto, il Lombardia..
Capito il concetto?
Se un Froome qualunque vincesse il Beghelli, sarebbe la classica dell'anno, perche' tutti ad inizio anno sul Beghelli(con rispetto parlando, si intende) puntano le loro fiches.
Sempre secondo i canoni di qualche utente.
Non so quanto ci leggi, ma le tendenza e' questa qui...per alcuni utenti
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
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Re: Il Lombardia 2018
Nibali ha dimostrato di saper essere in forma quasi tutto l'anno però è uno dei pochi.
La collocazione del Lombardia c'entra relativamente.
Sono scelte personali. Differenti per esempio da quelle di Froome e Thomas.
Nibali primo alla Sanremo e secondo al Lombardia. Italiano in due corse italiane. Ha lo stimolo per fare una stagione cosi e lo fa. Bravo. È fattibile. Ci vuole la volontà. Gli altri non hanno volontà.
Per esempio Viviani si è fatto 2 gt e una marea di altre corse. Bravo anche lui.
La collocazione del Lombardia c'entra relativamente.
Sono scelte personali. Differenti per esempio da quelle di Froome e Thomas.
Nibali primo alla Sanremo e secondo al Lombardia. Italiano in due corse italiane. Ha lo stimolo per fare una stagione cosi e lo fa. Bravo. È fattibile. Ci vuole la volontà. Gli altri non hanno volontà.
Per esempio Viviani si è fatto 2 gt e una marea di altre corse. Bravo anche lui.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Il Lombardia 2018
Ognuno pensa quello che vuole. Sia gli utenti che i corridori che preparano il lombardia.barrylyndon ha scritto: ↑martedì 16 ottobre 2018, 11:58
Siccome hanno visto Nibali protagonista, Sanremo e Lombardia valgono di meno..
Quindi anche Cunego e Bettini son dei pirla qualunque ad averlo vinto, il Lombardia..
Capito il concetto?
Se un Froome qualunque vincesse il Beghelli, sarebbe la classica dell'anno, perche' tutti ad inizio anno sul Beghelli(con rispetto parlando, si intende) puntano le loro fiches.
Sempre secondo i canoni di qualche utente.
Non so quanto ci leggi, ma le tendenza e' questa qui...per alcuni utenti
È un dato di fatto che rispetto alla liegi, che è l'altra classica con salite dure, ha una starting list inferiore. Peggio per loro (gli assenti).
Per essere una gara per corridori da gt capita poche volte che chi vince un gt vince anche il Lombardia.
Credo che è un problema che riguarda anche le altre classiche.
La dicotomia gt - classiche negli ultimi 30 anni si è abbastanza consolidata. Forse nibali è una buona eccezione
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Re: Il Lombardia 2018
La Liegi la potrebbe vincere anche Sagan, con una preparazione adeguata, il Lombardia, no..
Credo che sia una differenza da tener presente.
Poi tutte le classiche hanno le loro "macchie" irrispetosamente parlando, nei loro albi d'oro..
Van Summeren, Goos, Zaug,Iglinski...e Nuyens....
Ma questo non aumenta o diminuisce il valore di una classica stessa.
Il mondiale stesso , di sicuro non snobbato dai piu', ha dei buchi, per cosi' dire, neri..
Sono le corse.
Ma questo non giustifica cambi di calendario.
Credo che sia una differenza da tener presente.
Poi tutte le classiche hanno le loro "macchie" irrispetosamente parlando, nei loro albi d'oro..
Van Summeren, Goos, Zaug,Iglinski...e Nuyens....
Ma questo non aumenta o diminuisce il valore di una classica stessa.
Il mondiale stesso , di sicuro non snobbato dai piu', ha dei buchi, per cosi' dire, neri..
Sono le corse.
Ma questo non giustifica cambi di calendario.
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Re: Il Lombardia 2018
Il Lombardia è sia la classica più vinta dagli specialisti di grandi giri, sia quella con un albo d'oro più povero di meteore
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Il Lombardia 2018
Esatto.
Negli ultimi trent'anni di vere meteore ci sono state solo Bobrik e Zaugg.
Negli ultimi cinquanta solo Bobrik e Zaugg.
Ultima modifica di nino58 il martedì 16 ottobre 2018, 12:31, modificato 1 volta in totale.
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