Albino ha scritto: ↑venerdì 2 novembre 2018, 18:32
Subsonico ha scritto: ↑venerdì 2 novembre 2018, 17:31
Piu' che altro un cittí assennato dovrebbe arrivarci da solo a capire che certe piccole rivalse non giovano a nessuno.
Con tutto che la Lechner difficilmente avrebbe fatto cose fenomenali.
Hai ragione: un piazzamento nei 10 e la maglia davanti al primo giro, il massimo a cui aspirare.
Resta il fatto che è un comportamento da teen drama, della serie mi hai fatto arrabbiare e non ti invito alla festa strafiga
A questo punto è spontaneo chiedersi: ma se Lechner avesse fatto i risultati dell'Arzuffi? Il ct si sarebbe tappato il naso e l'avrebbe convocata (magari tenendosi in serbo la cazziata in pubblico, giusta nei contenuti ma non nei modi) o no?
Per dare un'idea di una certa aria che tira ormai da anni circa le questioni legate alla nazionale di ciclocross (un paio d'anni fa mi occupai personalmente di un articolo che stigmatizzata l'assenza di azzurri nella gara Elite al mondiale) è significativa la polemica innescata l'altro giorno sui social da Marco Ponta circa una presunta convocazione (che poi, come si può vedere, non c'è stata) di Stefano Capponi per gli Europei. Il tutto si basava sulla pubblicazione di alcuni possibili nomi di azzurri da parte di un sito che tratta il fuoristrada e che si basava, probabilmente, su una prelista di nomi iscritti che, com'è noto, viene solitamente comunicata prima dell'evento ma che non è assolutamente detto che rispecchi quelle che poi siano le scelte effettive. Al di là di quelle che poi sono state le scelte di Scotti, il corridore friulano (che da qualche stagione alterna l'attività in bici a quella lavorativa, riuscendo comunque ancora a cogliere ottimi risultati in ambito nazionale, come dimostra anche la vittoria di ieri nella prima prova del Trofeo Triveneto) poneva sostanzialmente l'accento sul fatto che alcuni corridori si trovino ad essere emarginati dalla considerazione ed altri, che magari avrebbero meno requisiti, siano presi in considerazione sulla base di motivazioni che, probabilmente, esulano dai meriti tecnici.
Vedremo se l'assenza della Lechner sia solo momentanea o se invece ci saranno ulteriori strascichi. Io personalmente non mi aspettavo per gli Europei la chiamata di Silvia Persico, non perché non conosca le sue qualità (è una ragazza che sa fare cose interessanti) ma perché ha ripreso a gareggiare da poco nel cross, se non erro mi pare che abbia disputato solamente due gare finora e quindi non so se abbia una condizione sufficientemente buona per poter competere in un appuntamento così importante. Di contro sono molto felice per la chiamata della mia conterranea Gaia Realini, ragazza juniores che si è messa in ottima evidenza nelle gare fin qui disputate (al momento detiene la maglia bianca di miglior giovane al Giro), mettendosi dietro anche diverse Elite. Ha un fisico minuto ma davvero molta grinta e in questo 2018 si è comportata bene anche nella sua prima stagione disputata a tempo pieno su strada (quinta al campionato italiano).
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