La rincorsa di RcS ha portato a eccellere diverse corse, in primis TA e Strade Bianche. Ma anche la Sanremo e il Lombardia non sono messe male, soprattutto la prima.
Ma il Giro? Schiacciato dal Tour, dalla asserita impossibilita' della doppietta, da calendari sacrificanti (il California, una scelta strategica?). Zomegnan con slogan e durezza, Vegni con scelte azzeccate e qualche magheggio, ci hanno restituito una corsa con una fisionomia particolare. Durissima? Zoncolanesca? Non solo, non piu'. Tappone, salite mitiche, strappi, strade bianche... ormai le sappiamo. Mettiamoci anche le partenze all'estero. Ma perche' il Giro sta piacendo di piu'?
Le lodi non arrivano da Barry e Maino, ma da insospettabili mangiarane. Gadret diceva su stampa francese di preferire il Giro. Pinot idem. Bardet che dice che lo correrebbe, non fosse per la squadra. Che dire di Contador, che con tranquillita' professava amore per la Vuelta e per il Giro. Dumoulin lo ha detto (e manifestato nelle scelte) senza mezzi termini. Perfino Froome, che con tanta protervia disse che "il Giro in Inghiletrra non se lo caga nessuno, mentre il Tour..." e' finalmente sbarcato nello Stivale e imponendosi con un numerone ha scoperto che e' ben difficile portare a casa la Rosa - e forse lo ha fatto con qualche demerito altrui.
Ma c'e' sempre un ma. Uno viene per il Salbutamolo e i soldi israeliani, uno perche' aveva la squalifica, uno perche' italiano, Quintana per non dare fastidio a Valverde... C'era anche Wiggins appagato ormai a fine carriere. Insomma, se Contador, Froome, Nibali e Quintana sceglievano di venire al Giro, era perche' non potevano far altro e qualche circostanza li ha obbligati. Nel mondo ideale tutti al Tour contro Armstrong, alcuni incidenti, di culo, dal 2008 al 2018 hanno portato dei big in Italia - i Pat e gli Strong, disincantati uomini di scienza che badano ai fatti, ce lo ripetevano nella loro campagna demistificante contro gli idoli egemonici italocentrici (Nibali e Giro) del forum.
E il 2019 come ce lo spieghiamo?
Simon Yates, dopo la Vuelta deve andare al Tour, oltretutto con poca crono e per scattisti... E invece no, dice Giro.
MA Lopez, con il suo scatto potente che tante volte in Spagna ha messo in croce Quintana e Froome, di sicuro... Ah, no, Giro anche lui.
TomTom, dopo una vittoria e un secondo posto, che cacchio ci torna a fare in una corsa di seconda cate... AH NO! Viene al Giro.
E Primoz, che era a un passo dal pod... AH NO, anche lui va al Giro.
Nibali, forse l'ultimo GG importante... Viene in Italia!?!?! A fare?
Ma perche' questa sfilza, senza salbutamolo, senza affaire Contador, senza Valverde che preme... 5 eccezioni in un solo colpo. Che ci dicono?
Uno, che le teorie tourcentriche precedenti erano sbagliate, o quantomeno un po' estreme.
Due, che ci sono dei fattori che hanno reso il Giro un'opzione valida per tutti, a prescindere dal Tour.
Ne metto alcuni.
1) Percorsi divertenti: i corridori si divertono di piu' che in Francia.
2) La SKY e' piu' scarsa: la corsa non viene ammazzata da Poels Kwiaktkowski (Porte) Bernal...
3) I diritti TV molto piu' venduti all'estero di 15 anni fa rendono interessante per lo sponsor della squadra l'esposizione con l'uomo di punta.
4) Il fatto che almeno dal 2010 sia il GG piu' divertente (anche nel 2011 il Tour si accese nelle ultime tre tappe, se no ciccia...), e che porta spettatori piu' attenti piu' a lungo. Tra l'altro, alcune tappe del Giro su youtube contano visualizzazioni che il Tour non raggiunge con tutte le tappe - certi luoghi con le imprese stanno ricevendo pubblicita' perenne grazie alle gesta di alcuni corridori.
5) Il cibo e gli alberghi non so piu' se sono un fattore come negli anni 90

6) In un'intervista Froome ha spiegato che per preparare il Giro e il Tour ha impostato il Giro come una corsa di una settimana, un Delfinato, con una preparazione sostenuta in partenza. Credibile o no, questo Giro permettera' una cosa analoga, e molto meglio dell'anno scorso. Le si prende un po' a san Luca, un bel po' a San Marino, e ci si deve far trovare pronti a Courma e sul Mortirolo. Basta essere al top (di peso, forma, morale) in quei 5, 6, giorni, e la corsa e' vinta. Il 2019, in altre parole, ha il percorso del Giro ideale per la doppietta, e probabilmente Tom e Vincenzo ci stanno pensando eccome.
E per voi?