Marco Pantani.
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Re: Marco Pantani.
Benché in ritardo di un giorno, fedele alla tradizione di ricordare il suo compleanno su cicloweb:
Oggi ( ieri) avresti 49 anni, Capitano, mio capitano!
L’ unico capitano!
Capitano ( come ti chiamavamo, oltre che Pirata, il Panta, il Pantadattilo), capitano della fantasia, del coraggio, della generosità,della fragilità, delle ferite che non si rimarginano, delle imprese straordinarie, di tutti i Davide che non vincono sempre contro Golia, capitano che quando sfidavi la salita si sentivano i rombi dei tuoni e la vita diventava furibonda, capitano che ti hanno buttato addosso il marcio dello sport e hai salvato il giocattolo miliardario di tutti, perdendo te stesso.
Capitano che sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai.
Saluti a quasi tutti.
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Re: Marco Pantani.
Pantadattilo non era il massimo, ma vabbè.donchisciotte ha scritto: ↑lunedì 14 gennaio 2019, 18:38 Benché in ritardo di un giorno, fedele alla tradizione di ricordare il suo compleanno su cicloweb:
Oggi ( ieri) avresti 49 anni, Capitano, mio capitano!
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Re: Marco Pantani.
"Pantadattilo" lo aveva coniato, credo, Mura, per dire del fatto che per il ciclismo "moderno" Pantani era come un animale preistorico, uno scalatore alla vecchia maniera che compariva a spargere il panico, col suo volo antico. A me piaceva, riportava ad una cronaca con una letteratura dietro, cosa che facevano anche altri, a dire il vero, all'epoca.nino58 ha scritto: ↑martedì 15 gennaio 2019, 9:19Pantadattilo non era il massimo, ma vabbè.donchisciotte ha scritto: ↑lunedì 14 gennaio 2019, 18:38 Benché in ritardo di un giorno, fedele alla tradizione di ricordare il suo compleanno su cicloweb:
Oggi ( ieri) avresti 49 anni, Capitano, mio capitano!
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Capitano ( come ti chiamavamo, oltre che Pirata, il Panta, il Pantadattilo), capitano della fantasia, del coraggio, della generosità,della fragilità, delle ferite che non si rimarginano, delle imprese straordinarie, di tutti i Davide che non vincono sempre contro Golia, capitano che quando sfidavi la salita si sentivano i rombi dei tuoni e la vita diventava furibonda, capitano che ti hanno buttato addosso il marcio dello sport e hai salvato il giocattolo miliardario di tutti, perdendo te stesso.
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Re: Marco Pantani.
Infatti, tra tutti i suoi soprannomi, Pantadattilo era sicuramente quello col significato più bello ed evocativo.herbie ha scritto: ↑martedì 15 gennaio 2019, 13:09 "Pantadattilo" lo aveva coniato, credo, Mura, per dire del fatto che per il ciclismo "moderno" Pantani era come un animale preistorico, uno scalatore alla vecchia maniera che compariva a spargere il panico, col suo volo antico. A me piaceva, riportava ad una cronaca con una letteratura dietro, cosa che facevano anche altri, a dire il vero, all'epoca.
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Re: Marco Pantani.
Sono già passati 15 anni. a me sembra ieri.
Probabilmente sarà sembrato ieri anche a chi, dopo la morte di Fausto, si accingeva ad assistere alla fine del Merckxsismo e alla nascita dell'era Hinault e del ciclismo autarchico italiano di Moser e Saronni.
Questo per dire cosa può succedere in 15 anni. Probabilmente per chi ha meno di 35 anni l'epopea di questo fuoriclasse dirà poco, o non susciterà nei loro cuori le emozioni inenarrabili che ha dato a me. Probabilmente avranno verso di lui un atteggiamento razionale, critico e calcolato; lo inseriranno in un contesto globale di quell'epoca cupa e amara del ciclismo.
Ma io me lo ricordo fin da quando lo vidi fare da mattatore al Giro baby 1990, che concluse al terzo posto dietro a Belli e Gotti solo perché perdette molto tempo in pianura. Si vedeva già lo scalatore incredibile che ers e cosa sarebbe diventato.
Lui non patì il salto di categoria, nel 93 venne fermato da una tendinite ma subito dopo divenne quell'esaltante camoscio a cui solo pochissimi campioni possono essere paragonati.
Fu perseguitato dalla sfortuna, ma ogni sua vittoria resta indelebile nella storia del ciclismo.
Ogni 14 febbraio io penso a lui, e tuttora mi emoziono ed escono lacrime di gioia, di rabbia e di tristezza.
Pantani non morirà mai, perché è nella leggenda, e bisognerebbe parlare di lui come uno dei più grandi, non cone vittima di un periodo a cui non apparteneva, perché già da ragazzino era così, un leggero folletto che scalava le montagne con la stessa naturalezza con cui i pesci nuotano nel mare.
Ciao mitico Marco.
Probabilmente sarà sembrato ieri anche a chi, dopo la morte di Fausto, si accingeva ad assistere alla fine del Merckxsismo e alla nascita dell'era Hinault e del ciclismo autarchico italiano di Moser e Saronni.
Questo per dire cosa può succedere in 15 anni. Probabilmente per chi ha meno di 35 anni l'epopea di questo fuoriclasse dirà poco, o non susciterà nei loro cuori le emozioni inenarrabili che ha dato a me. Probabilmente avranno verso di lui un atteggiamento razionale, critico e calcolato; lo inseriranno in un contesto globale di quell'epoca cupa e amara del ciclismo.
Ma io me lo ricordo fin da quando lo vidi fare da mattatore al Giro baby 1990, che concluse al terzo posto dietro a Belli e Gotti solo perché perdette molto tempo in pianura. Si vedeva già lo scalatore incredibile che ers e cosa sarebbe diventato.
Lui non patì il salto di categoria, nel 93 venne fermato da una tendinite ma subito dopo divenne quell'esaltante camoscio a cui solo pochissimi campioni possono essere paragonati.
Fu perseguitato dalla sfortuna, ma ogni sua vittoria resta indelebile nella storia del ciclismo.
Ogni 14 febbraio io penso a lui, e tuttora mi emoziono ed escono lacrime di gioia, di rabbia e di tristezza.
Pantani non morirà mai, perché è nella leggenda, e bisognerebbe parlare di lui come uno dei più grandi, non cone vittima di un periodo a cui non apparteneva, perché già da ragazzino era così, un leggero folletto che scalava le montagne con la stessa naturalezza con cui i pesci nuotano nel mare.
Ciao mitico Marco.
Re: Marco Pantani.
giorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 14 febbraio 2019, 14:28 Sono già passati 15 anni. a me sembra ieri.
Probabilmente sarà sembrato ieri anche a chi, dopo la morte di Fausto, si accingeva ad assistere alla fine del Merckxsismo e alla nascita dell'era Hinault e del ciclismo autarchico italiano di Moser e Saronni.
Questo per dire cosa può succedere in 15 anni. Probabilmente per chi ha meno di 35 anni l'epopea di questo fuoriclasse dirà poco, o non susciterà nei loro cuori le emozioni inenarrabili che ha dato a me. Probabilmente avranno verso di lui un atteggiamento razionale, critico e calcolato; lo inseriranno in un contesto globale di quell'epoca cupa e amara del ciclismo.
Ma io me lo ricordo fin da quando lo vidi fare da mattatore al Giro baby 1990, che concluse al terzo posto dietro a Belli e Gotti solo perché perdette molto tempo in pianura. Si vedeva già lo scalatore incredibile che ers e cosa sarebbe diventato.
Lui non patì il salto di categoria, nel 93 venne fermato da una tendinite ma subito dopo divenne quell'esaltante camoscio a cui solo pochissimi campioni possono essere paragonati.
Fu perseguitato dalla sfortuna, ma ogni sua vittoria resta indelebile nella storia del ciclismo.
Ogni 14 febbraio io penso a lui, e tuttora mi emoziono ed escono lacrime di gioia, di rabbia e di tristezza.
Pantani non morirà mai, perché è nella leggenda, e bisognerebbe parlare di lui come uno dei più grandi, non cone vittima di un periodo a cui non apparteneva, perché già da ragazzino era così, un leggero folletto che scalava le montagne con la stessa naturalezza con cui i pesci nuotano nel mare.
Ciao mitico Marco.
Ricordo ancora le lacrime di mio padre appena seppe della morte di Marco,era come se fosse stato un parente a lasciarci.
Vorrei che almeno il Giro d'Italia del 1999 gli fosse attribuito,anche solo simbolicamente,con una processione alla tomba nel cimitero di Cesenatico.
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Re: Marco Pantani.
Mi manca. Mi ha insegnato la tenacia. La forza di arrivare in cima picchiando, pestando, una pedalata dopo l'altra. è morto? Non lo so - sì, è morto, non c'è più. Ma è vivo, nella memoria di quel gesto meraviglioso, aggrappato ai manettini alti mentre trascina un rapporto impossibile, mentre tiene le mani basse sul manubrio per scattare e rilanciare, mentre governa le grandi ruote sottili di una bici su un tornante impervio. La tenacia, il non arrendersi, lo sfinirsi. Quelle cose non me le ha portate via nemmeno la morte.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Marco Pantani.
Fedele alla tradizione di ricordarlo anche qui, sebbene ormai in ritardo, si’ sono passati 15 anni e a nulla è stato posto riparo.
Parafrasando Camus: tutto quello che so sul potere, l’ ho imparato dal caso Pantani.
Hasta la victoria siempre, capitano!
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Re: Marco Pantani.
Ciao Maria Rita.donchisciotte ha scritto: ↑venerdì 15 febbraio 2019, 6:36 Fedele alla tradizione di ricordarlo anche qui, sebbene ormai in ritardo, si’ sono passati 15 anni e a nulla è stato posto riparo.
Parafrasando Camus: tutto quello che so sul potere, l’ ho imparato dal caso Pantani.
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Eppur si muove.
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Re: Marco Pantani.
In autunno dovrebbe uscire un nuovo film, non mi pare una ricchissima produzione, ma credo incentrato sulla vicenda di Rimini, o che comunque mostra alcuni dettagli della vicenda che non appartengono alla versione ufficiale. Un amico fa la parte di Siboni.
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Re: Marco Pantani.
Da quel che mi avevo detto l'amico ambientato negli anni successi a Madonna di Campiglioherbie ha scritto: ↑sabato 16 febbraio 2019, 11:40 In autunno dovrebbe uscire un nuovo film, non mi pare una ricchissima produzione, ma credo incentrato sulla vicenda di Rimini, o che comunque mostra alcuni dettagli della vicenda che non appartengono alla versione ufficiale. Un amico fa la parte di Siboni.
Mauro Facoltosi
www.ilciclismo.it
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Re: Marco Pantani.
maurofacoltosi ha scritto: ↑sabato 16 febbraio 2019, 16:31Da quel che mi avevo detto l'amico ambientato negli anni successi a Madonna di Campiglioherbie ha scritto: ↑sabato 16 febbraio 2019, 11:40 In autunno dovrebbe uscire un nuovo film, non mi pare una ricchissima produzione, ma credo incentrato sulla vicenda di Rimini, o che comunque mostra alcuni dettagli della vicenda che non appartengono alla versione ufficiale. Un amico fa la parte di Siboni.
Sala, Partenope e Spinelli saranno interpretati da Robert Englund, Malcom Mcdowell e Anthony Hopkins.maurofacoltosi ha scritto: ↑martedì 2 ottobre 2018, 9:11Le riprese sono iniziate il 28 settembre a Rimini, si svolgeranno anche a Madonna di Campiglio e riguarderanno gli ultimi 5 anni di vita di Pantani, che sarà interpretato da Marco Palvetti (attore della serie "Gomorra")maurofacoltosi ha scritto: ↑venerdì 14 settembre 2018, 13:03 Nel 2019 uscirà un film su Pantani. L'ho saputo da un attore mio amico che reciterà nel ruolo di Siboni
https://www.ravennaedintorni.it/rd-cult ... esenatico/
http://www.cdastudiodinardo.com/news_si ... hp?id=1400
[/quote]
Naturalmente si celia.
Sembrerebbe che Tonina abbia dato il placet al film, quindi la facile deduzione è che sarà un' opera didascalica, mainstreaming
Potrebbesi fare di meglio? Non ora non qui...no, non ora, non qui.
Re: Marco Pantani.
Oggi qui a Lecce ci sarà un incontro con Roberto Manzo, avvocato del Pirata e autore del libro "Chi ha ucciso Marco Pantani" (ne parlavo qualche settimana fa ne La Ciclibreria in quanto il volume è in vendita anche nel nostro store).
Parteciperò con piacere a questo incontro-presentazione, sarà un'occasione per parlare di Pantani - cosa che ci riempie sempre il cuore - e anche per parlarne in certi termini (cosa che è sempre necessaria), in relazione a quanto accadde a Marco dal 5 giugno 1999 in avanti.
Lo segnalo perché magari qualche lettore salentino potrebbe essere interessato a presenziare (Hotel Leone di Messapia, Cavallino, ore 18.30), ma anche per dire che se tutto va bene farò una diretta Instagram dell'evento sull'account di Cicloweb, per cui anche chi è geograficamente lontano potrà seguire l'incontro.
Parteciperò con piacere a questo incontro-presentazione, sarà un'occasione per parlare di Pantani - cosa che ci riempie sempre il cuore - e anche per parlarne in certi termini (cosa che è sempre necessaria), in relazione a quanto accadde a Marco dal 5 giugno 1999 in avanti.
Lo segnalo perché magari qualche lettore salentino potrebbe essere interessato a presenziare (Hotel Leone di Messapia, Cavallino, ore 18.30), ma anche per dire che se tutto va bene farò una diretta Instagram dell'evento sull'account di Cicloweb, per cui anche chi è geograficamente lontano potrà seguire l'incontro.
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Marco Pantani.
Visto che non vedremo la fase di transizione, almeno a sapere che è successo da Campiglio a Rimini, ce la faremo? Saluti a quasi tutti.
P.s. Admin, dove si vede la presentazione del libro?
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/16-04- ... 0_amp.html
P.s. Admin, dove si vede la presentazione del libro?
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/16-04- ... 0_amp.html
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Re: Marco Pantani.
Ricordiamo ai lettori più disattenti che le "nuove rivelazioni" sono deposizioni (non inedite) del generale Umberto Rapetto alla commissione antimafia (sic).donchisciotte ha scritto: ↑martedì 16 aprile 2019, 21:25
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/16-04- ... 0_amp.html
Il generale Rapetto depone a titolo di consulente della famiglia Pantani.
Gli aspetti evidenziati dalla deposizione erano già stati esaminati dagli investigatori e ritenuti inconsistenti sia dal gip di Rimini che, successivamente, dalla Corte di Cassazione.
Raccontaci qualcosa dell incontro.
Presumo che il titolo del libro sia metaforico.
Non ho approfondito la figura dell avvocato Manzo in quanto nei primi link googolati dichiara "Pantani non era dopato" e ho ritenuto inane approfondire il pensiero dell illustre leguleio.
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Re: Marco Pantani.
M’anfatti. Li avranno ascoltati alla commissione antimafia tanto pe’ fa’ ‘ na cosa.
Poi so’ passati quindici anni che voi che ce frega più de sape’ almeno de che è morto( con tre perizie che dicono tre cose diverse).
Certo, ovviamente pulito, mai trovato positivo ad alcuni. controllo effettuato secondo i protocolli dovuti, pulito.
Dopo tutti ‘ sti anni de infamie su di lui, ce lo meritiamo de di’ che era pulito.
Fattene ‘na ragione ragazzino della via Paal, chiunque tu sia.
Saluti a quasi tutti.
Poi so’ passati quindici anni che voi che ce frega più de sape’ almeno de che è morto( con tre perizie che dicono tre cose diverse).
Certo, ovviamente pulito, mai trovato positivo ad alcuni. controllo effettuato secondo i protocolli dovuti, pulito.
Dopo tutti ‘ sti anni de infamie su di lui, ce lo meritiamo de di’ che era pulito.
Fattene ‘na ragione ragazzino della via Paal, chiunque tu sia.
Saluti a quasi tutti.
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Re: Marco Pantani.
Che vuoi Maria Rita, qui sembra pullulino diversi avvocati e consulenti del S. Anna di Como, forse neppure richiesti.donchisciotte ha scritto: ↑mercoledì 17 aprile 2019, 7:30 M’anfatti. Li avranno ascoltati alla commissione antimafia tanto pe’ fa’ ‘ na cosa.
Poi so’ passati quindici anni che voi che ce frega più de sape’ almeno de che è morto( con tre perizie che dicono tre cose diverse).
Certo, ovviamente pulito, mai trovato positivo ad alcuni. controllo effettuato secondo i protocolli dovuti, pulito.
Dopo tutti ‘ sti anni de infamie su di lui, ce lo meritiamo de di’ che era pulito.
Fattene ‘na ragione ragazzino della via Paal, chiunque tu sia.
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Si spera.
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Re: Marco Pantani.
No, tutto quello che possiamo fare è sostenere chedonchisciotte ha scritto: ↑mercoledì 17 aprile 2019, 7:30
Dopo tutti ‘ sti anni de infamie su di lui, ce lo meritiamo de di’ che era pulito.
Il dossier Benzi/Ceci relativo al processo di Forlì o il rapporto della commissione d' inchiesta del Senato francese sul tour 1999 sono solo alcuni elementi che dovranno essere presi in considerazione da biografi più imparziali di quelli che fino ad ora si sono provati a raccontare quel formidabile periodo storico del ciclismo.donchisciotte ha scritto: ↑mercoledì 17 aprile 2019, 7:30 mai trovato positivo ad alcuni. controllo effettuato secondo i protocolli dovuti, pulito.
Periodo che sembra troppo recente per una serena disamina senza preconcetti, a quanto pare.
E temo neanche troppo interessante agli utenti del forum, costretti a leggere e rileggere sempre gli stesse prese di posizione su argomenti, come se dice, triti e ritriti.
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Re: Marco Pantani.
Chi ti costringe a leggere di Pantani?
Chi ti costringe a ripetere sempre i tuoi argomenti triti e ritriti?
Forse potremmo capirlo se sapessimo chi sei, così aggrappato a questa ossessione, va beh, mi hai annoiato. È diventata noiosa pure la tua ossessione per me.
Saluti a quasi tutti.
Chi ti costringe a ripetere sempre i tuoi argomenti triti e ritriti?
Forse potremmo capirlo se sapessimo chi sei, così aggrappato a questa ossessione, va beh, mi hai annoiato. È diventata noiosa pure la tua ossessione per me.
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Re: Marco Pantani.
Più che un'ossessione sembra un incarico.donchisciotte ha scritto: ↑mercoledì 17 aprile 2019, 23:14 Chi ti costringe a leggere di Pantani?
Chi ti costringe a ripetere sempre i tuoi argomenti triti e ritriti?
Forse potremmo capirlo se sapessimo chi sei, così aggrappato a questa ossessione, va beh, mi hai annoiato. È diventata noiosa pure la tua ossessione per me.
Saluti a quasi tutti.
Se non lo è fa proprio di tutto per farlo pensare.
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- barrylyndon
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Re: Marco Pantani.
Ma scusate....ma per voi Pantani andava a pane ed acqua?
No, perche' questo si evince da certe risposte.
Per me no....assolutamente.
Ma resta il piu' grande scalatore che abbia mai visto.
Ma non possiamo mettere la testa dentro la sabbia.non tutta perlomeno
No, perche' questo si evince da certe risposte.
Per me no....assolutamente.
Ma resta il piu' grande scalatore che abbia mai visto.
Ma non possiamo mettere la testa dentro la sabbia.non tutta perlomeno
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Marco Pantani.
Non credo che su questo forum si sia mai discusso l'assunto che "si fa quel che fanno tutti secondo le leggi dell'uguaglianza", per cui mi stupisco che a qualcuno vengano attribuiti certi pensieri. Ma non vige l'obbligo di conoscere tutto il pregresso su questo tema, per cui ci sta anche dover ripuntualizzare ogni tanto.
Se l'obiettivo per esempio di nemecsek. è di dimostrare che Pantani faceva uso di sostanze dopanti, mi sembra un voler vincere troppo facile. Non capisco perché non ci si spenda allo stesso modo per dimostrare la medesima cosa di altri 200 corridori (sparo una cifra ics).
Se l'obiettivo è invece dover sottolineare a tutti i costi le versioni ufficiali, anche Giovanardi (per dire un nome come un altro) ha passato anni a farlo, però alla fin fine aveva ragione Ilaria Cucchi.
Voglio dire nem: ok, prendi per buone le versioni ufficiali in attesa di novità, ma non voler ammettere i mille aspetti oscuri intorno alla vicenda Pantani mi pare una crociata cieca e sterile.
Oppure dimmi tu: quale vuoi che sia la conclusione? Che Pantani era un coglione inadeguato alla vita, [anche perché] cresciuto in un humus intriso di cialtroneria a partire dalla sua umorale madre, e che per questo s'è perso? Cosa ti serve sapere per riorientare un minimo la tua visione?
Se l'obiettivo per esempio di nemecsek. è di dimostrare che Pantani faceva uso di sostanze dopanti, mi sembra un voler vincere troppo facile. Non capisco perché non ci si spenda allo stesso modo per dimostrare la medesima cosa di altri 200 corridori (sparo una cifra ics).
Se l'obiettivo è invece dover sottolineare a tutti i costi le versioni ufficiali, anche Giovanardi (per dire un nome come un altro) ha passato anni a farlo, però alla fin fine aveva ragione Ilaria Cucchi.
Voglio dire nem: ok, prendi per buone le versioni ufficiali in attesa di novità, ma non voler ammettere i mille aspetti oscuri intorno alla vicenda Pantani mi pare una crociata cieca e sterile.
Oppure dimmi tu: quale vuoi che sia la conclusione? Che Pantani era un coglione inadeguato alla vita, [anche perché] cresciuto in un humus intriso di cialtroneria a partire dalla sua umorale madre, e che per questo s'è perso? Cosa ti serve sapere per riorientare un minimo la tua visione?
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Marco Pantani.
Gli aspetti oscuri andrebbero, a mio avviso, affrontati in un contesto storico prima, e personale poi, più ampi, e senza preconcetti.
In primis, gli allora mutandi equilibri tra squadre e politica federale sul doping che, probabilmente, non fu colta da alcuni attori di quegli anni.
Se invece la scelta biografica è quella di fare un pamphlet agiografico con velleità di denuncia sociale, mi riservo il diritto di sottolinearne le inesattezze e le omissioni, sempre con dati oggettivi.
Re: Marco Pantani.
non andava a pane e acqua perché se anche avesse voluto andare a pane e acqua non glielo avrebbero probabilmente consentito.barrylyndon ha scritto: ↑venerdì 19 aprile 2019, 20:08 Ma scusate....ma per voi Pantani andava a pane ed acqua?
No, perche' questo si evince da certe risposte.
Per me no....assolutamente.
Ma resta il piu' grande scalatore che abbia mai visto.
Ma non possiamo mettere la testa dentro la sabbia.non tutta perlomeno
da più parti sembra che pantani abbia sguazzato dentro alla possibilità di doparsi spingendosi oltre i limiti.
quindi ecco il 60 % di ematocrito che aveva anche riis.
riis è un asino e quini ecco il sillogismo che si chiude con anche pantani è un asino.
è come per il populismo. dare risposte facili a problemi complessi. funziona.
non viene presa in carico la possibilità che anche pantani fosse riluttante a doparsi e che lo abbia fatto semplicemente perché funzionava così.
si sarà guardato in giro e avrà preso questa decisione. magari sofferta magari no.
quando si dice che anche con l'abbassamento del valore di ematocrito al 50 pantani andava di più nessuno fa una piega.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Re: Marco Pantani.
per altro, qui si è (alcuni , tra cui mi metto) sempre sostenuto che senza EPO generalizzata e livellamento verso l'alto, n gregari in più a tirare il gruppo in salita, per il fuoriclasse sarebbe stato sicuramente assai più facile fare distacchi nelle tappe dure.
Re: Marco Pantani.
E quindi, siccome bisogna assumere una prospettiva storica, non ti viene mai, neanche in subordine o in via ipotetica, l’idea che mentre i politici federali si cambiavano le mutande in equilibrio, potessero aver deciso di tirare uno scherzetto a qualcuno?nemecsek. ha scritto: ↑sabato 20 aprile 2019, 0:06Gli aspetti oscuri andrebbero, a mio avviso, affrontati in un contesto storico prima, e personale poi, più ampi, e senza preconcetti.
In primis, gli allora mutandi equilibri tra squadre e politica federale sul doping che, probabilmente, non fu colta da alcuni attori di quegli anni.
Se invece la scelta biografica è quella di fare un pamphlet agiografico con velleità di denuncia sociale, mi riservo il diritto di sottolinearne le inesattezze e le omissioni, sempre con dati oggettivi.
E che il risultato dello scherzetto non contemplasse variabili?
NB: complessivamente non è la mia idea, ma delineare una simile situazione d’insieme, e poi non ipotizzarne una possibile ricaduta, trovo sia posizione quanto meno ingenua...
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Re: Marco Pantani.
Non ho testa nell'addentrarmi in una discussione che è come il labirinto di Cnosso., però non resisto a porre una domanda. Perché quando si parla di Pantani non vale la Regola che si parla di doping nell'apposita sezione?
Re: Marco Pantani.
La sezione apposita sarebbe "parliamo di omicidi".giorgio ricci ha scritto: ↑sabato 20 aprile 2019, 18:19 Non ho testa nell'addentrarmi in una discussione che è come il labirinto di Cnosso., però non resisto a porre una domanda. Perché quando si parla di Pantani non vale la Regola che si parla di doping nell'apposita sezione?
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- UribeZubia
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Re: Marco Pantani.
Segnalo che stasera alle 21.25 sul canale 9 ci sarà un "docufilm" sulla vita e la morte di Marco,alla luce della richiesta inoltrata ad aprile 2019 dalla famiglia Pantani alla Commissione Parlamentare Antimafia per l'apertura di una nuova inchiesta.
PALESTINA LIBERA !
Re: Marco Pantani.
Complotti, mafie ...tutte pu***nate senza un minimo di senso logico. La sua mamma la capisco, povera donna, gli altri sono avvoltoi che per vendere due copie di un libro o per una comparsata TV si inventano chissà che complotti internazionali contro un povero ragazzo dal talento meraviglioso ma tanto, tanto fragile.
Io Marco me lo voglio ricordare sul Mortirolo o sul Galibier, non come protagonista di trame complottistiche di serie D.
Io Marco me lo voglio ricordare sul Mortirolo o sul Galibier, non come protagonista di trame complottistiche di serie D.
- lapi_dario
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Re: Marco Pantani.
Ogni anno il 13 gennaio e il 14 febbraio mi danno una grande tristezza
Ho visto una leggenda e di quel che mi ha dato lo ringrazio.
Ma in me prevale l'amarezza.
RIP grande campione!
Ho visto una leggenda e di quel che mi ha dato lo ringrazio.
Ma in me prevale l'amarezza.
RIP grande campione!
Re: Marco Pantani.
come dire: "sai, avevo una villa a Montecarlo...un giorno ci sono andato dopo l'inverno e l'ho trovata rasa al suolo... Ma non lo voglio sapere se è crollata perchè era vecchia, o se qualcuno ha appiccato il fuoco. In effetti tracce di incendio doloso se ne trovano ad ogni piè sospinto, IO PREFERISCO il piacere di ricordarmi che meraviglioso panorama sulla baia si godeva da lì.Cthulhu ha scritto: ↑giovedì 2 maggio 2019, 18:46 Complotti, mafie ...tutte pu***nate senza un minimo di senso logico. La sua mamma la capisco, povera donna, gli altri sono avvoltoi che per vendere due copie di un libro o per una comparsata TV si inventano chissà che complotti internazionali contro un povero ragazzo dal talento meraviglioso ma tanto, tanto fragile.
Io Marco me lo voglio ricordare sul Mortirolo o sul Galibier, non come protagonista di trame complottistiche di serie D.
Peccato che di questo piacere, tutto ad un tratto, non posso godere più"
Ma per favore.
Re: Marco Pantani.
50 anni.
Avresti 50 anni oggi.
Il dolore non si placherà mai e l'amarezza per tutto ciò che avresti potuto fare nella tua vita e che l'atroce volontà degli uomini ti ha tolto non ha limiti.
Ciao Marco,sei e sarai sempre nel mio cuore!
Avresti 50 anni oggi.
Il dolore non si placherà mai e l'amarezza per tutto ciò che avresti potuto fare nella tua vita e che l'atroce volontà degli uomini ti ha tolto non ha limiti.
Ciao Marco,sei e sarai sempre nel mio cuore!
Re: Marco Pantani.
Hai scalato la nostra memoria, non ne discenderai più. Ciao meraviglioso Pirata dal cuore immenso come l'affetto dei tuoi tifosi.
Compi 50 anni in Paradiso, anche se avremmo preferito che li festeggiassi insieme a noi.
Compi 50 anni in Paradiso, anche se avremmo preferito che li festeggiassi insieme a noi.
- Beppugrillo
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Re: Marco Pantani.
Ma tu hai la sensazione che la clamorose rivelazioni saggiamente centellinate e pubblicate a scadenza semestrale al costo di 15.90 euro a copia vadano nella direzione della ricerca della verità?herbie ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2020, 12:58come dire: "sai, avevo una villa a Montecarlo...un giorno ci sono andato dopo l'inverno e l'ho trovata rasa al suolo... Ma non lo voglio sapere se è crollata perchè era vecchia, o se qualcuno ha appiccato il fuoco. In effetti tracce di incendio doloso se ne trovano ad ogni piè sospinto, IO PREFERISCO il piacere di ricordarmi che meraviglioso panorama sulla baia si godeva da lì.Cthulhu ha scritto: ↑giovedì 2 maggio 2019, 18:46 Complotti, mafie ...tutte pu***nate senza un minimo di senso logico. La sua mamma la capisco, povera donna, gli altri sono avvoltoi che per vendere due copie di un libro o per una comparsata TV si inventano chissà che complotti internazionali contro un povero ragazzo dal talento meraviglioso ma tanto, tanto fragile.
Io Marco me lo voglio ricordare sul Mortirolo o sul Galibier, non come protagonista di trame complottistiche di serie D.
Peccato che di questo piacere, tutto ad un tratto, non posso godere più"
Ma per favore.
Re: Marco Pantani.
la questione se mi permetti era.un'altra. Io la storia che si preferisce "ricordare" Pantani vedendo le immagini delle sue imprese non la posso proprio sentire.Beppugrillo ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2020, 20:14Ma tu hai la sensazione che la clamorose rivelazioni saggiamente centellinate e pubblicate a scadenza semestrale al costo di 15.90 euro a copia vadano nella direzione della ricerca della verità?herbie ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2020, 12:58come dire: "sai, avevo una villa a Montecarlo...un giorno ci sono andato dopo l'inverno e l'ho trovata rasa al suolo... Ma non lo voglio sapere se è crollata perchè era vecchia, o se qualcuno ha appiccato il fuoco. In effetti tracce di incendio doloso se ne trovano ad ogni piè sospinto, IO PREFERISCO il piacere di ricordarmi che meraviglioso panorama sulla baia si godeva da lì.Cthulhu ha scritto: ↑giovedì 2 maggio 2019, 18:46 Complotti, mafie ...tutte pu***nate senza un minimo di senso logico. La sua mamma la capisco, povera donna, gli altri sono avvoltoi che per vendere due copie di un libro o per una comparsata TV si inventano chissà che complotti internazionali contro un povero ragazzo dal talento meraviglioso ma tanto, tanto fragile.
Io Marco me lo voglio ricordare sul Mortirolo o sul Galibier, non come protagonista di trame complottistiche di serie D.
Peccato che di questo piacere, tutto ad un tratto, non posso godere più"
Ma per favore.
C'è chi quelle immagini spettacolari non le può nemmeno vedere, per il dolore, o per la rabbia. Altro che averne piacere.
Già sarebbe doloroso "ricordare" anche senza cose che non tornano che spuntano da ogni angolo. Figuriamoci così.
- Beppugrillo
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Re: Marco Pantani.
Se una persona trova totalmente insensate le ipotesi di complotto mi sembra perfettamente logico ricordare semplicemente il corridore
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Re: Marco Pantani.
non conoscevo la vicenda, non l'ho seguita nel momento dei fatti (dicembre 2004) però l'inchiesta delle iene mi ha veramente impressionato. tutte le persone coinvolte sono state avvicinate e intervistate. un gran lavoro. la verità non viene espressa in modo esplicito, ma si può benissimo dedurre dall'insieme dei singoli particolari. tra l'intervento dell'ambulanza e i primi riscontri della polizia passa molto tempo, ed è chiaro dalle testimonianze (specie quella dell'infermiere, il primo a vedere il corpo) che tutta la scena del delitto viene messa sottosopra, spostando cose, oggetti, togliendo, aggiungendo, trascinando il corpo eccetera. lo stesso miradossa (lo spacciatore) fa notare che quella ricostruzione è stata fatta da persone che non conoscevano neppure le abitudini di pantani, che fumava esclusivamente crack, e non sniffava mai. mentre la "ricostruzione" è stata fatta come se pantani sniffasse. l'improvvisazione è evidente. da lì in poi tutti i particolari vanno a posto, e la dinamica di una rapina finita male emerge in modo secondo me evidentissimo. ma si capisce anche chi può avere ideato la rapina (sapendo che pantani portava con sé grosse somme di denaro) e chi può averla coperta dall'interno del residence. poi chi non vuol capire non capisce. ma gli elementi sono tutti lì.
Re: Marco Pantani.
Ti consiglio di spengere la tv e di prendere un buon libro; Ultimo chilometro di Andrea Rossini.guidobaldo de medici ha scritto: ↑venerdì 17 gennaio 2020, 8:47 non conoscevo la vicenda, non l'ho seguita nel momento dei fatti (dicembre 2004) però l'inchiesta delle iene mi ha veramente impressionato.
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Re: Marco Pantani.
eh ma la tv ti dà tanto... ti dà l'espressione facciale delle persone quando rispondono alle domande, per esempio.nemecsek. ha scritto: ↑venerdì 17 gennaio 2020, 21:26Ti consiglio di spengere la tv e di prendere un buon libro; Ultimo chilometro di Andrea Rossini.guidobaldo de medici ha scritto: ↑venerdì 17 gennaio 2020, 8:47 non conoscevo la vicenda, non l'ho seguita nel momento dei fatti (dicembre 2004) però l'inchiesta delle iene mi ha veramente impressionato.
scusa, se capisco bene Andrea Rossini è per la tesi che nessuno poteva entrare nella stanza, perché la porta era ostruita dall'interno. ma Pantani chiama ben due volte la reception e dice "ci sono persone che mi stanno infastidendo". la tesi della morte in solitudine già così non ha senso. chiedo eh. sto cercando di capire.
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Re: Marco Pantani.
Ho visto anch io il servizio. Non esprimo più giudizi, intanto nessuno ci ridarà indietro ciò che avevamo;
Gli anni che il campionissimo avrebbe potuto correre, le emozioni e le imprese che avrebbe potuto regalarci, questo è ciò che mi da amarezza.
Pantani é morto il 5 giugno 1999, il resto appartiene ad una cronaca oscura e vergognosa, come è avvenuto per tante misteriose vicende di questo paese.
Sicuramente non era il doping a fare di Pantani un fuoriclasse, perché lui era un fenomeno fin da ragazzino, non è certo comparso dal nulla a 28 anni come abbiamo visto per troppi 'campioni'.
Ha catalizzato su di lui troppe attenzioni negli anni belli, e questo dava fastidio, nell 'ambiente e fuori. Questa sensazione era ben percepibile anche allora. Ricordo bene molti corridori arrabbiarsi con i giornali perché parlavano solo di lui.e addirittura squadre schierarsi apertamente contro di lui.
Il 5 giugno lo hanno fatto fuori, o forse ha pagato per precedenti protezioni. ( sinceramente nel 1998 a Lugano si parlava di uno scambio di provette con un compagno, non ricordo chi, che fu trovato positivo, e Tonkov fece affermazioni sibilline), Anche quel precedente avrebbe fatto pensare alla massima cautela il 5 giugno per non avere problemi. Quindi non credo che quel giorno sia stato realmente fuoti norma. Detto ciò, non ho più nulla da dire
Gli anni che il campionissimo avrebbe potuto correre, le emozioni e le imprese che avrebbe potuto regalarci, questo è ciò che mi da amarezza.
Pantani é morto il 5 giugno 1999, il resto appartiene ad una cronaca oscura e vergognosa, come è avvenuto per tante misteriose vicende di questo paese.
Sicuramente non era il doping a fare di Pantani un fuoriclasse, perché lui era un fenomeno fin da ragazzino, non è certo comparso dal nulla a 28 anni come abbiamo visto per troppi 'campioni'.
Ha catalizzato su di lui troppe attenzioni negli anni belli, e questo dava fastidio, nell 'ambiente e fuori. Questa sensazione era ben percepibile anche allora. Ricordo bene molti corridori arrabbiarsi con i giornali perché parlavano solo di lui.e addirittura squadre schierarsi apertamente contro di lui.
Il 5 giugno lo hanno fatto fuori, o forse ha pagato per precedenti protezioni. ( sinceramente nel 1998 a Lugano si parlava di uno scambio di provette con un compagno, non ricordo chi, che fu trovato positivo, e Tonkov fece affermazioni sibilline), Anche quel precedente avrebbe fatto pensare alla massima cautela il 5 giugno per non avere problemi. Quindi non credo che quel giorno sia stato realmente fuoti norma. Detto ciò, non ho più nulla da dire
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Re: Marco Pantani.
ma secondo te tutte queste attenzioni come le viveva? riusciva a trovare un suo equilibrio?giorgio ricci ha scritto: ↑sabato 18 gennaio 2020, 12:45 Ha catalizzato su di lui troppe attenzioni negli anni belli, e questo dava fastidio, nell 'ambiente e fuori. Questa sensazione era ben percepibile anche allora. Ricordo bene molti corridori arrabbiarsi con i giornali perché parlavano solo di lui.e addirittura squadre schierarsi apertamente contro di lui.
sono sincero, io in quegli anni non seguivo il ciclismo, ma guardando i filmati... e ascoltando le vecchie interviste a pantani... non ho l'impressione di una persona... come dire... perfettamente padrona della situazione. in una intervista - e siamo già nel pieno della bufera - pantani dice che il suo sogno sarebbe tornare al tour per "scontrarmi con armstrong". mi sembra una cosa un po' infantile. anche tutto il resto, il crack, le prostitute... non viene fuori l'immagine di una persona matura. mi scuso, non voglio offendere la memoria di nessuno, ma tutto questo mi fa pensare a un bambinone.
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Re: Marco Pantani.
Io ricordo che fino al 99 era completamente padrone della situazione. Essere al centro dell'attenzione gli piaceva. Nel 96, dopo l'incidente alla Milano - Torino, cantò la sigla del Giro d'Italia, si parlava addirittura di una sua partecipazione al Festival di Sanremo (come ospite).
D'altronde, se fosse stato così debole, non avrebbe potuto tornare competitivo dopo un incidente così serio.
Quando divenne un mito, dopo il Tour 98, tutto crebbe a dismisura, ma nella primavera 99 era già competitivo e pronto a dare spettacolo.
Inoltre, anche con i media e con il pubblico, me lo ricordo sempre disponibile, mai scostante o protagonista di qualche episodio sopra le righe ( alla Tomba, Cipollini e pure il Papa, recentemente).
Pensa anche al fatto che il chiosco di piadine era diventato luogo di pellegrinaggio più affollato di Lourdes. Io stesso andai li, e incontrai mamma, papà, sorella e fidanzata. Lui l'ho visto in altre occasioni. Tutte persone squisite, gente semplice che non si montavano la testa.
Pensa ad un calciatore famoso, ecco lui e a famiglia erano l'opposto.
Dopo il 99 il suo equilibrio era stato messo a dura prova, ma la domanda è.,noi come avremmo reagito a passare in un giorno da dei a demoni?
Io male, altri a parole possono dire diversamente, ma certe esperienze vanno vissute.
Su Armstrong, aveva ragione in pieno. Nel 2000 il texano era stato irritante e cafone, il desiderio di scontrarsi agonisticamente con lui era sacrosanto.
Il colpo di grazia a Pantani fu il mancato invito al Tour 2001, io ritengo che il Tour per lui fosse più importante del Giro, ma lo era per tutti i migliori, l'invito lo avrebbe motivato e tenuto fuori da altre situazioni.
Che poi fosse un bambino perché si accompagnava alle prostitute, vabbè, allora vale tutto. Il problema è anche questo, se un pallone d'oro va a puttane é un mito, se ci va Pantani é uno sfigato.
Il fatto è che è stato stritolato da un sistema perverso più grande di lui, continue indagini, insinuazioni, avvisi di garanzia ecc. Durante mani pulite quanti si sono suicidati (o sono stati suicidati)? Lui ha reagito nel medesimo modo, autodistruggendosi. Nei primi giorni del febbraio 2004 uscì un editoriale di Sergio Neri che presagiva la morte di Pantani. Descriveva esattamente la situazione, e pochi giorni dopo accadde ciò che il direttore aveva tristemente vaticinato.
D'altronde, se fosse stato così debole, non avrebbe potuto tornare competitivo dopo un incidente così serio.
Quando divenne un mito, dopo il Tour 98, tutto crebbe a dismisura, ma nella primavera 99 era già competitivo e pronto a dare spettacolo.
Inoltre, anche con i media e con il pubblico, me lo ricordo sempre disponibile, mai scostante o protagonista di qualche episodio sopra le righe ( alla Tomba, Cipollini e pure il Papa, recentemente).
Pensa anche al fatto che il chiosco di piadine era diventato luogo di pellegrinaggio più affollato di Lourdes. Io stesso andai li, e incontrai mamma, papà, sorella e fidanzata. Lui l'ho visto in altre occasioni. Tutte persone squisite, gente semplice che non si montavano la testa.
Pensa ad un calciatore famoso, ecco lui e a famiglia erano l'opposto.
Dopo il 99 il suo equilibrio era stato messo a dura prova, ma la domanda è.,noi come avremmo reagito a passare in un giorno da dei a demoni?
Io male, altri a parole possono dire diversamente, ma certe esperienze vanno vissute.
Su Armstrong, aveva ragione in pieno. Nel 2000 il texano era stato irritante e cafone, il desiderio di scontrarsi agonisticamente con lui era sacrosanto.
Il colpo di grazia a Pantani fu il mancato invito al Tour 2001, io ritengo che il Tour per lui fosse più importante del Giro, ma lo era per tutti i migliori, l'invito lo avrebbe motivato e tenuto fuori da altre situazioni.
Che poi fosse un bambino perché si accompagnava alle prostitute, vabbè, allora vale tutto. Il problema è anche questo, se un pallone d'oro va a puttane é un mito, se ci va Pantani é uno sfigato.
Il fatto è che è stato stritolato da un sistema perverso più grande di lui, continue indagini, insinuazioni, avvisi di garanzia ecc. Durante mani pulite quanti si sono suicidati (o sono stati suicidati)? Lui ha reagito nel medesimo modo, autodistruggendosi. Nei primi giorni del febbraio 2004 uscì un editoriale di Sergio Neri che presagiva la morte di Pantani. Descriveva esattamente la situazione, e pochi giorni dopo accadde ciò che il direttore aveva tristemente vaticinato.
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Re: Marco Pantani.
grazie giorgio, bel post, per me è istruttivo. mi spiego meglio su un punto... non pensavo a un pantani "sfigato", non in quel senso... piuttosto pensavo a una persona precipitata in un edonismo facile, per così dire... una persona che non trovava un punto di equilibrio tra sofferenza e piacere... sappiamo che gran parte del ciclismo è sacrificio, sofferenza... nel ciclismo si sputa l'anima... credo fosse di pantani quella frase sull'agonia... vado forte per abbreviare l'agonia... c'era un aspetto quasi mistico in pantani?... non so, chiedo... e il polo opposto del sacrificio è l'edonismo... è solo un'associazione di idee, niente di più.
Re: Marco Pantani.
per come la penso io, l'"edonismo", il non negarsi il piacere quando la vita ti dà la possibilità di goderne senza danneggiare alcuno, è esattamente il contrario: è segnale di una persona che ha raggiunto un equilibrio ed è in pace con se stesso e il mondo.guidobaldo de medici ha scritto: ↑sabato 18 gennaio 2020, 15:10 grazie giorgio, bel post, per me è istruttivo. mi spiego meglio su un punto... non pensavo a un pantani "sfigato", non in quel senso... piuttosto pensavo a una persona precipitata in un edonismo facile, per così dire... una persona che non trovava un punto di equilibrio tra sofferenza e piacere... sappiamo che gran parte del ciclismo è sacrificio, sofferenza... nel ciclismo si sputa l'anima... credo fosse di pantani quella frase sull'agonia... vado forte per abbreviare l'agonia... c'era un aspetto quasi mistico in pantani?... non so, chiedo... e il polo opposto del sacrificio è l'edonismo... è solo un'associazione di idee, niente di più.
Non condivido nemmeno il fatto di mettere su piani differenti, piaceri come il buon cibo, il buon vino , ed il sesso, al quale nella società pseudo emancipata in cui viviamo si tende a dare una importanza che non ha, esattamente come accade dall'età vittoriana in poi.
Ma siamo ampiamente OT.
Pantani non credo fosse un mistico: è che quando vai così schifosamente forte in salita, tendi quasi a giustificarti. Certo, in alcune circostanze diede l'impressione di avere realmente quella capacità di soffrire anche oltre la normale sopportazione del dolore, cosa che caratterizza i grandi campioni dello sport. Forse è anche una questione neurologica.
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Re: Marco Pantani.
Ho capito guidobaldo. Pardon , non volevo eseere brusco.
Nell'ultimo Pantani edonismo e sofferenza si mischiavano, non doveva essere misurato come atleta ma come uomo in crisi totale, distruttiva.
Io ho sempre pensato a Pantani non come avvolto in un aura mistica ma come all'eroe del uomo medio.
Quel corridore piccolo, non aggraziatissimo, dotato dalla natura di un dono unico, eccezionale, suscitava immediata empatia nelle persone, perché non era distante, come l'atleta marcantonio, tronfio, baciato dalla fortuna, capace di qualsiasi gesto.
Sul Mortirolo nel 94 é stata sufficiente mezz'ora per vedere nascere il mito. Ricordo quel giorno, dalla tv di respirava un'atmosfera magica, tutti quanti all'unisono iniziammo ad emozionarsi per quel personaggio, senza dubbi tipo ' lo hanno lasciato andare,', 'quello non è in forma' 'ecc. La gente si identificava con lui senza sapere perché, mentre gli appassionati speravano di vedere prendere forma I loro sogni ciclistici più proibiti,, quelli che nessuno osava rivelare : rivedere le gesta epiche dei campionissimi, quelli con la faccia normale, sofferente, lottare contro la natura ed avversari supponenti coalizzati, scalare montagne arcigne con la determinazione di santi che vanno al martirio
Noi vedevamo in Pantani il Coppi dei nostri padri, quello di cui avavsmo tanto letto ma che non abbiamo mai visto.
Penso che il misticismo lo troviamo dove lo cerchiamo, però forse il misticismo di Pantani era quello, quella magia che il suo dono dava alla gente.
Pantani non è mai stato messo in dubbio. Dopo l'incidente, dopo una stagione imperfetta come il 95;
Nessuno ha mai pensato, é un bluff, é drogato ecc, nel 96 lo abbiamo aspettato un anno sapendo che sarebbe tornato forte più di prima.
Pantani in soli due mesi nel 94 era diventato l'eroe di tutti. Ciò che è successo dopo avrebbe distrutto chiunque.
Nell'ultimo Pantani edonismo e sofferenza si mischiavano, non doveva essere misurato come atleta ma come uomo in crisi totale, distruttiva.
Io ho sempre pensato a Pantani non come avvolto in un aura mistica ma come all'eroe del uomo medio.
Quel corridore piccolo, non aggraziatissimo, dotato dalla natura di un dono unico, eccezionale, suscitava immediata empatia nelle persone, perché non era distante, come l'atleta marcantonio, tronfio, baciato dalla fortuna, capace di qualsiasi gesto.
Sul Mortirolo nel 94 é stata sufficiente mezz'ora per vedere nascere il mito. Ricordo quel giorno, dalla tv di respirava un'atmosfera magica, tutti quanti all'unisono iniziammo ad emozionarsi per quel personaggio, senza dubbi tipo ' lo hanno lasciato andare,', 'quello non è in forma' 'ecc. La gente si identificava con lui senza sapere perché, mentre gli appassionati speravano di vedere prendere forma I loro sogni ciclistici più proibiti,, quelli che nessuno osava rivelare : rivedere le gesta epiche dei campionissimi, quelli con la faccia normale, sofferente, lottare contro la natura ed avversari supponenti coalizzati, scalare montagne arcigne con la determinazione di santi che vanno al martirio
Noi vedevamo in Pantani il Coppi dei nostri padri, quello di cui avavsmo tanto letto ma che non abbiamo mai visto.
Penso che il misticismo lo troviamo dove lo cerchiamo, però forse il misticismo di Pantani era quello, quella magia che il suo dono dava alla gente.
Pantani non è mai stato messo in dubbio. Dopo l'incidente, dopo una stagione imperfetta come il 95;
Nessuno ha mai pensato, é un bluff, é drogato ecc, nel 96 lo abbiamo aspettato un anno sapendo che sarebbe tornato forte più di prima.
Pantani in soli due mesi nel 94 era diventato l'eroe di tutti. Ciò che è successo dopo avrebbe distrutto chiunque.