
Da non esperto, mi sembra che alcune specificità per ogni gara si possano trovare, e provo a sintetizzarle: sprint per chi sa fare “in fretta e bene” entrambi gli esercizi, inseguimento per trasformare o confermare i vantaggi e gli svantaggi creatisi in precedenza (come nel fondo o nella combinata), individuale che premia la precisione al tiro bilanciata dalla lunghezza della parte sciistica (con in più l’alternanza prone/standing per lo stesso atleta), mass start che ha il fascino del “corpo a corpo”.
Se proprio devo trovare qualcosa di strano o superfluo, direi la staffetta sprint mista: c’è già la mista normale, gara che direi dobbiamo tenerci stretta...

Non a caso, esistono comunque atleti più adatti ad una o più prove, fermo restando che il fuoriclasse le può vincere tutte. Un po’ come nel ciclismo, dove lo stesso atleta può persino vincere in volata, per distacco, in salita, da finisseur, e magari pure classifiche a tempi, nello spazio di pochi giorni. Anche nello sci alpino, a ben vedere: in linea puramente teorica quest’anno la Shiffrin non avrebbe potuto vincere tutte e 5 le gare?
Concordo invece sul fatto che in alcuni sport la frequenza dei Campionati non debba essere annuale: forse la migliore era l’alternanza Olimpiadi/Mondiali ogni due anni...
