barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 20 maggio 2019, 11:03
Diciamo che a parte l'incognita' eta', Nibali ha piu' esperienza...E Roglic sul percorso del Giro di quest'anno e' un po' da scoprire.
Se analizziamo la stagione dello Sloveno, in salita ha vinto, non arrivando mai solo, in genere dove le tappe non erano lunghe, e con un unica erta finale.
Al Tour ha dimostrato comunque una ottima solidita' l'anno scorso, ma le tappe di questo Giro sono abbastanza diverse.
Al netto del suo vantaggio in classifica, Nibali dovrebbe dare piu' garanzie in questo senso.
Ma stiamo parlando di sport dove, per fortuna, 2 piu' 2 non fa sempre 4.
Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 20 maggio 2019, 10:14
il_panta ha scritto: ↑domenica 19 maggio 2019, 17:48
Facevo solo un discorso di forma. Si dà per scontato che Roglic debba calare perché partito a tutta, ma non è detto, potrebbe tenere questo livello fino alla fine.
Non so con chi stavi discutendo, però sono d'accordo con questa tua affermazione e l'ho già detto in predecedenza.
Doveva ancora partire il Giro e già si dava per scontato che Roglic sarebbe scoppiato nell'ultima settimana. Il Giro è partito, Primoz ha dominato la crono di Bologna e dopo 3 giorni ho dovuto leggere che nella tappa di Frascati non era più brillante solo perchè non ha forzato negli ultimi 500 metri; dopo altri 3 giorni ho letto di nuovo che stava calando perchè nella tappa di S.Giovanni Rotondo ha perso la maglia rosa e il gruppo nel finale s'è rilassato.
Ieri ha mazzolato per bene tutti gli avversari, a parte Nibali. Anche io credo che possa avere un calo di condizione negli ultimi giorni e ciò potrebbe anche fargli perdere il Giro. Ma la convizione di un crollo non capisco da cosa derivi. Non è assolutamente detto, non c'è nulla ad oggi che possa farcelo pensare. Così come non c'era nulla ieri mattina che potesse farci credere in una caduta così rovinosa di Yates a San Marino.
è chiaro che siamo condizionati dal passato nelle nostre analisi, e che ogni analisi non parte da 0:
Roglic è a tutta da primavera. Se questo è il suo livello amen, tutti a casa. Non essendo un ciclista di consumata esoperienza potrebbe aver sbrecciato qualcosa nella preparazione, anticipandola. Chi vivrà vedrà.
In più Primoz l'anno scorso nel finale non ha impressionato, mostrando scarso recupero. Ha sparato tutto nella tappa pirenaica (ben corsa), e si è impantanato nella crono, vuol dire che qualcosa nella gestione delle forze la deve imparare anche lui.
Al Tour 2017 (dove mi innamorai di lui, come proprio Tanchée mi contestò

), vinse in fuga con una pedalata potente ed elegante a cui ora siamo abituati, ma finì malamente, con un risultato irrilevante in Cl.Gen.
Nibali, invece, ci ha abituato a tenere bene nella terza settimana. OK, ha perso una Vuelta da Horner in rimonta (e di poco), ma in tutti gli altri GT ha sempre fatto vedere che la terza settimana, i dislivelli e i km importanti non lo spaventano affatto. Non è che sogniamo scenari da tifo, semplicemente ci ricordiamo di Bormio, di Asiago, di Risoul, di Sant'Anna di Vinadio, del finale della Vuelta 2017, insomma, di tante occasioni in cui lo Squalo ha mostrato che dislivelli, terza settimana, e altezze, lo esaltano.